Giornata di Studio AIFM – AIRM – AIRP 27 Giugno 2008, Milano Il nuovo Sistema di protezione radiologica Aspetti salienti E. SGRILLI La Pubblicazione 103 Iter di preparazione 2002 ICRP Document “The Evolution of the System of Radiological Protection The Justification for New Recommendations” 2005 Draft New ICRP Recommendations 2006 Draft New ICRP Recommendations Contributi italiani per iniziativa di AIRP GdL 2002 ICRP Document → commenti e proposte per IRPA AIRP + AIFM e AIRM GdL 2005 Draft → commenti e proposte per ICRP GdL 2006 Draft → commenti e proposte per ICRP Raccomandazioni 2007 Obiettivi ICRP Tenere conto di nuove informazioni scientifiche per gli aspetti biologici e le grandezze di radioprotezione. Consolidare il sistema di radioprotezione e renderlo più semplice ed agevolmente comprensibile. Mantenere stabilità, per quanto possibile, nel sistema ICRP per i riflessi sui sistemi regolatori. Effetti biologici delle radiazioni Effetti stocastici Cancro/Effetti ereditari Terminologia Effetti deterministici Reazioni dannose su organi e tessuti Revisione (Annex A) delle stime di: effetti stocastici (alle basse dosi) effetti deterministici (soglie) tenendo conto delle stime e dei dati più recenti, in particolare UNSCEAR 2000 e 2001, BEIR VII. Stime UNSCEAR 2000 Rischio attribuibile di cancri solidi fatali su intera vita (LAR Lifetime Attributable Risk) = 11·10-2 Gy-1 (esp. acuta 1 Gy, radiaz. a basso LET, modello moltiplicativo) – Maschi = 9 ·10-2 Gy-1 – Femmine = 13 ·10-2 Gy-1 DDREF = 2 LAR Leucemia = 1·10-2 Gy-1 modello lineare quadratico → DDREF non applicabile ICRP 103 - Coefficienti nominali di rischio attribuibile stocastico, corretti per il detrimento Per scopi di radioprotezione ( controllo delle esposizioni) ICRP ritiene scientificamente plausibile applicare per la relazione tra dosi ed effetti, a basse dosi: modello Linear No Threshold (LNT) per dosi acute o ricevute in un anno sino a ~ 100 mSv (Unscear 2000, BEIR VII) DDREF = 2 (“Dose and Dose Rate Effectiveness Factor”) Conseguenza LNT ⇒ non esiste “rischio zero” ICRP 103 - Coefficienti nominali di rischio attribuibile stocastico, corretti per il detrimento Coefficienti nominali di rischio di effetti stocastici, risultati di medie su sesso ed età: • da stime di incidenza (non di mortalità) corrette per mortalità, riduzione della qualità di vita e riduzione di durata (relativa) di vita • con metodi di valutazione ed organi diversi rispetto alla Pubblicazione 60 • con ‘Trasporto’ delle stime di rischio su popolazioni occidentali ed asiatiche • Applicazione di “judgement” Coefficienti nominali ICRP 103 non direttamente confrontabili con coefficienti ICRP 60 ICRP 103 Stime di effetti ereditari (UNSCEAR 2001) Riesame degli effetti genetici e della stima del coefficiente nominale di effetti ereditari per la popolazione (nella Pubblicazione 60 = 1,3·10-2 Sv- 1 per tutte le generazioni all’equilibrio) Pubblicazione 103: la stima, tra l’altro, è su due generazioni → – popolazione intera = 0,2·10-2 Sv- 1 – adulti = 0,1·10-2 Sv- 1 Coefficienti nominali di rischio stocastico (10 Sv ), corretti per il detrimento (Valori ICRP 60 tra parentesi) -2 Popolazione Cancro Intera 5,5 (6,0) Adulti -1 4,1 (4,8) Effetti Ereditari 0,2 (1,3) 0.1 (0,8) ⇓ Cancro +Effetti ereditari: Popol. Intera 5,7 (7,3) Adulti 4,2 (5,6) Coeff. nominale di rischio di cancro fatale (10-2 Sv-1): 4 (5) → ICRP non ritiene necessarie modifiche ai sistemi regolatori wT per la Persona di riferimento (Tra parentesi i wT di ICRP 60, se diversi) 0,12: Midollo rosso, Seno (0,05), Colon, Polmoni, Stomaco, “Remainder” (0,05); 0,08: Gonadi-effetti ereditari (0,20); 0,04: Vescica (0,05) , Esofago (0,05), Fegato (0,05), Tiroide (0,05); 0,01: Superf. ossea, Pelle, Cervello, Ghiandole salivari; “Remainder” → Nuovi organi (Totale: 14), nuove regole di calcolo della dose (linearità) Coefficienti di ponderazione delle radiazioni, wR Riesame di Fattore di qualità, Q, RBE, wR (ICRP 92 e Annex B, q.v.) Applicazione di “judgement” Pubblicazione 103, valori : 3 curve ‘continue’ per wR neutroni (Pubblicazione 92 e Annex B) wR protoni wR pioni carichi Dose equivalente, HT Dose efficace, E Definizioni formali inalterate, come in ICRP 60); Nuovo metodo di calcolo per HT con – 2 Fantocci: per Maschio e per Femmina di riferimento – HT = media aritmetica tra HT Maschio di riferimento e HT Femmina di riferimento La grandezza fondamentale, E Definita per una persona di riferimento, si basa, tra l’altro, su: - wT ⇔ coefficienti nominali di rischio (Medie su età e sesso, caratteristiche di diverse popolazioni etc.); - wR. Da usare per valutazioni in prospettiva, a fini di controllo delle esposizioni. Da non utilizzare per: stime epidemiologiche; esposizioni a dosi elevate; stima di eventuali conseguenze di esposizioni su individui specifici. Caratteristiche generali del sistema Obiettivo generale garantire agli esseri umani ed all'ambiente un adeguato livello di protezione dagli effetti delle radiazioni senza limitare indebitamente i benefici ritraibili dall'uso delle radiazioni stesse Campo di applicazione esposizioni controllabili ⇒ possono essere poste sotto controllo regolatorio con impiego ragionevole di mezzi Esclusione Esposizioni non controllabili (es. 40K nel corpo) Esposizioni “essentially unamenable to control” indipendentemente dalla loro entità (es. Raggi cosmici a livello del suolo). Esenzione Criterio: impegno di risorse regolatorie non “giustificato”. Pubblicazione 103 non indica livelli “de minimis” Situazioni e categorie di esposizione Programmata = operazioni programmate, e.g., pratiche ed interventi di ripristino (ad esempio di suoli contaminati). Emergenza = azioni urgenti richieste da eventi inattesi durante la vita di una pratica. Esistente = esposizione già esistente al momento in cui si deve decidere se effettuare un’azione protettiva (≡ intervento), e.g., esposizioni da radiazione naturale. 3 categorie di esposizione: lavoratori, pubblico e pazienti. Principi fondamentali 2 principi relativi alle sorgenti, 1 principio relativo agli individui. Principio di Giustificazione (“source related”) di competenza delle autorità regolatorie: qualsiasi decisione che modifica una situazione di esposizione deve recare più vantaggi che danni, deve cioè produrre un beneficio individuale o sociale maggiore del detrimento che viene causato. applicazione del principio articolata su 3 livelli nelle esposizioni dei pazienti Principio di Ottimizzazione (“source related”): come ICRP 60, mantenere l'entità delle dosi individuali, il numero di individui esposti, nonché la probabilità di ricevere esposizioni potenziali, al livello più basso ragionevolmente ottenibile (al disotto del pertinente vincolo di dose), tenendo conto di considerazioni economiche e sociali. Principio di Applicazione dei Limiti di dose (“individual related”): limitare le dosi derivanti ad un individuo dalle sorgenti controllate in situazioni di esposizione programmata ( pratiche, interventi di ripristino): Stessi limiti di dose della Pubblicazione 60; I limiti non si applicano nelle situazioni esistenti, di emergenza, nelle esposizioni dei pazienti. Attività lavorative prolungate negli interventi di ripristino ⇒ Si applicano i Limiti di dose Dose collettiva, S S utile come strumento di ottimizzazione, scelta tra opzioni, specie per esposizioni lavorative; Componenti di S vanno disaggregati; Molta attenzione per l’uso di S in caso di: – dosi molto piccole; – tempi molto distanti nel futuro; – aree molto estese. S non va intesa come strumento di valutazione di effetti avversi in una popolazione irradiata. Vincoli di dose – Livelli di riferimento Vincoli di dose (o di rischio nelle esposizioni potenziali) e Livelli di riferimento → restrizioni di dose (o di rischio), strumento fondamentale del processo di ottimizzazione definiscono livelli di esposizione ottimizzati (al disotto del vincolo o del livello di dose) garantiscono equità nella distribuzione delle dosi ed un adeguato livello di protezione per l'individuo più esposto; non sono limiti. Vincoli (“source related”) (denominazione mantenuta per ragioni storiche): restrizione in prospettiva delle dosi nelle esposizioni programmate; estremo superiore (“upper bound”) del processo di ottimizzazione < Limiti dose. Vincoli di dose – Livelli di riferimento Vincoli di dose e Livelli di riferimento per situazioni esistenti dosi proiettate in un anno. Livelli di riferimento per situazioni risultanti da emergenze dose residua totale (acuta o annuale). Livelli di riferimento (situaz. di emergenza ed esistenti): estremo superiore delle esposizioni da ritenere “appropriate” E tendente a 100 mSv (acuti o in un anno) ⇒ quasi sempre obbligatorio intraprendere azioni di intervento Dosi tendenti a soglie per effetti deterministici ⇒ obbligatorio intraprendere azioni di intervento Valori massimi dei vincoli Prima fascia, E ≤ 1 mSv, gli individui ricevono esposizioni che recano un beneficio alla società ma non direttamente a sè stessi; Seconda fascia, 1 < E ≤ 20 mSv, gli individui ricevono benefici diretti da una situazione di esposizione ma non necessariamente dall'esposizione stessa o dalla sorgente che la origina; esposizioni lavorative, provvedimenti di intervento (sheltering, iodio) Terza fascia, 20 < E < 100 mSv, situazioni fuori dell'ordinario, spesso estreme (sorgente fuori controllo o situazioni esistenti con esposizioni molto rilevanti). Individuo rappresentativo: riceve un'esposizione rappresentativa di quella degli individui più esposti della popolazione. I parametri dell’individuo rappresentativo: – non sono quelli di un singolo con abitudini estreme di vita; – rappresentano quelli di una piccola collettività di individui più esposti. Sorgente (entità fisica o procedura) ⇒ dose; individuabile come riferimento per ottimizzazione.