4. L’azienda Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano L’AZIENDA UN ISTITUTO: organismo composto da sistemi coordinati e complementari di persone (organizzazione), beni (patrimonio) e operazioni (gestione) ECONOMICO: si prendono decisioni per adattare mezzi scarsi a fini molteplici DURATURO: l’azienda sopravvive oltre la vita fisica delle persone e dei beni CHE PRODUCE BENI E SERVIZI: crea utilità per la soddisfazione dei bisogni umani Attraverso la trasformazione fisica beni e la produzione di servizi destinati alla vendita (aziende industriali e di servizi) Attraverso il trasferimento dei beni nel tempo e nello spazio (azienda mercantile) a.a 2011/2012 2 L’AZIENDA E I BISOGNI UMANI FINALITA’ GENERALE DELL’AZIENDA persone FINI SODDISFARE BISOGNI UMANI fini bisogni attività economica schema del comportamento umano ATTIVITA’ ECONOMICA BISOGNI (produzione e consumo di beni economici) La gestione d’azienda deve tenere conto sia dei bisogni espressi dai soggetti inseriti nell’organizzazione (personale) che dei bisogni espressi dagli utilizzatori dei prodotti realizzati (clientela) Impostazione del comportamento aziendale: -Orientamento al marketing -Orientamento alla produzione … Comportamenti irrazionali e meccanismi ingannatori (aggressività diretta o dislocata, compensazione, razionalizzazione) 3 a.a 2011/2012 Bisogni umani e attività economica BISOGNI UMANI PROCACCIAMENTO DI BENI ECONOMICI BENI ECONOMICI ATTIVITA’ DI CONSUMO ATTIVITA’ CREATIVA PRODUZIONE DI BENI ECONOMICI ATTIVITA’ ECONOMICA Attività umana finalizzata al soddisfacimento dei bisogni richiedenti consumo, e quindi produzione, di beni economici Reciproci condizionamenti Nessi consequenziali a.a 2011/2012 4 LA SCALA GERARCHICA DEI BISOGNI DI ABRAM MASLOW Importanza dello studio dei bisogni per comprendere i fini alla base dei comportamenti umani AUTOREALIZAZZIONE STIMA DEGLI ALTRI STIMA DI SE’ capacità di svilupparsi autonomamente status, prestigio, potere SOCIALI conoscenza, successo, indipendenza appartenenza al gruppo Bisogni in tensione a.a 2011/2012 SICUREZZA protezione vita fisica FISIOLOGICI bere, mangiare Bisogni ragionevolmente soddisfatti 5 L’Economia Aziendale ha per oggetto l’azienda Studio dell’ ATTIVITA’ ECONOMICA svolta dalle aziende Gran parte dell’attività economica si svolge all’interno di Istituti * Vedi slide 15 = organismi composti da più sistemi coordinati fra loro all’interno dei quali gli elementi agiscono secondo linee di interrelazione = somma di più sistemi tra essi coordinati. tre sotto-sistemi principali: Un sistema di PERSONE (ORGANIZZAZIONE) Un sistema di BENI (PATRIMONIO/CAPITALE) Un sistema di OPERAZIONI (GESTIONE) l’oggetto proprio dell’Economia Aziendale è l’ORDINE STRETTAMENTE ECONOMICO DI UN ISTITUTO (ossia il sistema degli accadimenti economici) a.a 2011/2012 6 L’AZIENDA: DIFFERENTI TEORIE INTERPRETATIVE LA TEORIA ORGANICISTICA LA TEORIA SISTEMICA L’azienda è vista, rappresentata, studiata come essere vivente (Ceccherelli distingue “organismi” che regolano la produzione (aziende produzione) e “organismi” che regolano il soddisfacimento dei bisogni (aziende di erogazione) L’azienda è vista, rappresentata, studiata come insieme di elementi interrelati e coordinati verso il raggiungimento di un medesimo risultato (Von Bertalanffy,’40; Bertini, 1990) LA TEORIA CONTRATTUALISTICA L’azienda è vista, rappresentata, studiata come insieme di contratti (filone istituzionalista, Commons, Coase, ‘30): nexus of contracts. a.a 2011/2012 7 LA TEORIA SISTEMICA APERTO DINAMICO COMPLESSO PROBABILISITICO (non deterministico) FINALIZZATO L’azienda è un sistema: Interazioni con l’esterno e con l’interno: Interazione dinamica di parti (sistema sociale) Omeostasi: attitudine a mantenere condizioni di equilibrio dinamico Processi e Strutture (“statiche” nel breve, dinamiche nel tempo e nello spazio Molteplicità degli elementi che lo compongono Molteplicità delle relazioni tra gli elementi (sub-sistemi del sistema azienda) Il valore del sistema è > del valore della somma degli elementi La gestione si basa su ipotesi esterne ed interne di funzionamento e sulla correlata fissazione di obiettivi. Il sistema aziendale è sottoposto a rischi particolari e generali Perseguimento dell’equilibrio economico a valere nel tempo (Giannessi E.) a.a 2011/2012 8 RELAZIONI TRA AZIENDA E MERCATI MERCATO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA MERCATO DELLE VENDITE STATO ENTI PUBBLICI MERCATO DEI CAPITALI AZIENDA MERCATO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI MERCATO DEL LAVORO a.a 2011/2012 9 Relazioni tra AZIENDA e AMBIENTE SOCIO-ECONOMICO Religione Vincoli ambientali Associazioni di categoria Ambiente socioculturale Tecnologia Aziend a Mercati di acquisizione Mercati di sbocco Sistema economico Legislazione Sindacati Sistema politico a.a 2011/2012 10 La scomposizione del sistema ambiente, quindi, può condurre all’individuazione di sub-sistemi che interagiscono con l’azienda: 1. i mercati (dei capitali, dei fattori produttivi, di sbocco) 2. la scienza e il progresso tecnologico; 3. l’ambiente sociale. Tale sub-sistema stimola l’azienda ad adottare tecniche produttive sempre più avanzate ed innovative per accrescere la competitività sul mercato. Tale sub-sistema condiziona l’azienda in base al regime politico, all’ordinamento giuridico e alla condizione socio-economica del paese all’interno del quale è collocata. a.a 2011/2012 11 Principali categorie di soggetti legati all’AZIENDA Fornitori Organi politici Sindacati Dipendenti Finanziatori Azienda Consumatori Amministrazione finanziaria Clienti a.a 2011/2012 12 LA TEORIA CONTRATTUALISTICA Acency Cost Theory Commons, Coase, 1930; Jensen, Meckling, 1976 Filone istituzionalista. Si privilegia il ruolo dell’azienda come strumento e struttura di governo. L’azienda è il “luogo” di attività a carattere intenzionale, ossia riconducibile a determinati soggetti (agent e principal). Ciascuna persona è portatrice di fattori produttivi e si confronta con i mercati nei quali si negoziano le condizioni di produzione di sua competenza (teoria della proprietà). Il filone dell’economia neoclassica rappresenta invece la funzione dell’azienda come funzione di produzione tesa a massimizzare la differenza tra costi-ricavi e “astraendo” rispetto ai profili strutturali, organizzativi dell’impresa ed evidenziando gli aspetti impersonali, traducibili in equazioni economiche (gestione oggettiva). L’economia aziendale italiana distingue tra: Gestione oggettiva (riferibile ai fatti) Gestione soggettiva (riferibile ai soggetti) Quindi recupera sia il filone istituzionalista che quello dell’economia neoclassica. Con Zappa l’approccio istituzionalista è rafforzato: l’azienda è concepita come istituto atto a perdurare e come coordinazione economica in atto, istituita e retta dall’uomo. La teoria contrattualistica è però in parziale conflitto con il tipo di approccio istituzionalistico italiano: l’approccio contrattualistico, insiste sul carattere soggettivo dell’azienda ma ne svuota la sostanza, enfatizzando il ruolo degli individui, e non considerando l’impresa come reale soggetto, poiché il nexus of contracts è una “finzione contrattuale”, utile per identificare una trama di rapporti contrattuali tra individui . a.a 2011/2012 13 DEFINIZIONE E CONCETTO DI AZIENDA Enfasi sull’aspetto oggettivo Definizione giuridica (art. 2555 c.c.): “L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa” Definizione parziale e derivata Definizione di IMPRESA tratta dalla nozione di IMPRENDITORE (art. 2082 c.c.): “E’ imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi” Enfasi sull’aspetto soggettivo La dottrina aziendalistica ha evidenziato differenti che caratterizzano l’azienda: Aspetti strutturali Aspetti dinamici Aspetti strutturali e dinamici TRE FILONI DI STUDIO a.a 2011/2012 14 1) Primo FILONE (ORGANICO-STRUTTURALE) Si focalizza sulla struttura materiale del sistema azienda, e quindi sull’aspetto statico (persone e beni), trascurando l’aspetto dinamico. 2) Secondo FILONE (INTERPRETAZIONE DINAMICA) Si concentra sugli aspetti dinamici (operazioni) delle operazioni aziendali La concezione dinamica è elaborata da Zappa G. e ripresa dagli aziendalisti aderenti alla sua teoria (Amaduzzi A., 1978, 1978; Bertini U., 1990, Ferrero G., 1980; Onida, 1971; Zanda G, 1974) 3) Terzo FILONE (INTERPRETAZIONE COMPLESSA) Considera congiuntamente gli aspetti strutturali e dinamici delle operazioni aziendali (Ceccherelli, 1966; Giannessi, 1979) “L’azienda è un istituto economico destinato a perdurare, che, per il soddisfacimento dei bisogni umani, ordina e svolge in continua coordinazione la produzione o il procacciamento o il consumo della ricchezza” (G. Zappa, Le produzioni nell’economia delle imprese, 1957) “L’azienda è un complesso economico che sotto il nome di un soggetto giuridico (titolare) ed il controllo di un soggetto economico ha vita in un sistema continuamente rinnovantesi e mutevole di operazioni attuabili mercè una duratura, sebbene rigida, organizzazione del lavoro, per la soddisfazione di bisogni umani, in quanto questa richieda produzione o acquisizione e consumo di beni economici” (ONIDA P., 1954) a.a 2011/2012 15 1) “Organizzazione di persone e di beni economici, indispensabile per il raggiungimento del fine o di più fini dell’ente” (V. Vianello, 1935) “… organizzazione di beni (persone e cose materiali) che svolgono una determinata attività umana, in vista di uno o più bisogni da soddisfare” (U. De Dominicis, 1950). 2) “… somma di fenomeni o negozi o rapporti da amministrare relativi ad un cumulo di capitali che formi un tutto a sé, o a una persona singola, o a una famiglia, o ad un’unione qualsivoglia, od anche soltanto una calasse distinta di quei fenomeni, negozi, rapporti” (F. Besta, 1922). “un sistema dinamico di operazioni” (T. D’Ippolito, 1953). “… un sistema di forze economiche che sviluppa, nell’ambiente di cui è parte complementare, un processo di produzione o di consumo, o di produzione e consumo insieme …” (Aldo Amaduzzi, 1953). “ sistema generale di accadimenti economici” (C. Masini, 1970). 3) “Strutturalmente … mezzi economici e forze di lavoro costituite n rapporto alla quantità di mezzi disponibili ed alla particolare attività che intendono svolgere; dinamicamente … complessi operanti nei quali l’attività di lavoro deliberativa ed esecutiva di una o più persone si applica ai beni che formano la dotazione dell’azienda per aumentarne l’utilità o il rendimento, per ottenere cioè un risultato economicamente utile” (A. Ceccherelli, 1955). “ … può essere intesa come una unità elementare dell’ordine economico generale, dotata di vita propria e riflessa, costituita da un sistema di operazioni, promanante dalla combinazione di particolari fattori e dalla composizione di forze interne ed esterne, nel quale i fenomeni della produzione, della distribuzione e del consumo vengono predisposti per il conseguimento di un determinato equilibrio economico, a valere nel tempo, suscettibile di offrire una rimunerazione adeguata ai fattori utilizzati e un compenso, proporzionale ai risultati raggiunti, al soggetto economico per conto del quale l’attività si svolge” (E. Giannessi, 1960, p. 46). a.a 2011/2012 16 * ISTITUTO La vita delle persone nella società umana è caratterizzata dal sorgere e dall’evolversi di ISTITUZIONI di varia natura, ossia di regole e strutture di comportamento relativamente stabili per i singoli e per i gruppi. Le società umane che assumono i caratteri di istituzioni sono denominate ISTITUTI “Un istituto si presenta come un complesso di elementi e di fattori, di energie e di risorse personali e materiali. L’attività economica si svolge tipicamente in istituti e per relazioni tra istituti” (Airoldi, Brunetti, Coda, 1989, p. 37). Tre grandi classi di istituti: le famiglie, le imprese, gli istituti pubblici territoriali. Delle tre classi di istituti, l’ordine economico è rappresentato dall’azienda. Si parla di: aziende di consumo e patrimoniali familiari, di aziende di produzione e di aziende composte pubbliche. Queste tre classi di aziende sono accomunate dal fine generale del soddisfacimento dei bisogni umani e dal mezzo costituito dall’attività economica. Le tre classi si differenziano per i fini immediati e quindi per le strutture caratteristiche in termini di assetto istituzionale, combinazioni produttive, organismo personale e assetto tecnico e organizzativo e di patrimonio (Airoldi, Brunetti, Coda, 1989, p. 37). a.a 2011/2012 17 Differenza tra istituto e azienda L’istituto si configura come “complesso di elementi e di fattori, di energie e di risorse personali e materiali rivolti ad un insieme di fini comune” (C. Masini, Lavoro e risparmio, 1970, p. 13) L’azienda si configura come “l’ordine economico di qualsivoglia istituto sociale” (C. Masini, Lavoro e risparmio, 1970, p. 13) a.a 2011/2012 18 Testi/Parti del Programma di riferimento 1) M. Paoloni, P. Paoloni, Introduzione ed orientamento allo studio delle Aziende, Giappichelli, To, 2009, Cap. 2. 2) M. Paoloni (a cura di), Introduzione alla contabilità generale e al bilancio di esercizio, Cedam, Padova, 1997, Cap. 1 p. 1-6; Cap. II, IV, V. Testi Programma di approfondimento 1) Airoldi G., Brunetti G., Coda V., Lezioni di Economia Aziendale, Il Mulino, Bo, Cap.2, 3, 4. 2) Marchi L. (a cura di), Introduzione all’Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2006, Cap. 1, p. 9-32. 4) Bertini U., Il sistema d’azienda. Schema di analisi, Giappichelli, Torino, 1990. a.a 2011/2012 19