111.
FLICK
E FLOCK
11 tribunale del.I'Aja? i trattati ?Chiacchiere e
carta straccia I ehe cosa valgono si
visto alla
prova. Cannoni e mitragliatrici ci vogliono I Non c'e
altro mezzo. E quando vieJ'le il momento, soHo...
pif, paf !chi le piglia le piglia! Dopo le cose si
aggiustan da se.
e
Queste parole- di Ridoni si dovevano prendere per
quello ehe erano: una smargiassata. Ma FurieHa
era ormai impegnato e, testardo com'era, torno vigorosamente alla carica.
- E' come dire ehe ci tieni, ehe ti sei aHezionato
al mestiere. Ma dove vanno allora la civilta e il
progresso? Siamo 0 non siamo nel secolo ventesimo? La massa e ora istruita, evoluta ... non e piu
un branco di pecore ehe si lascia condurre docilmente al macello. Si puo ragionare, intendersi e ...
La discussione ehe prometteva di diventare interessante e gustosa venne bruscamente interrotta.
Flick e Flock erano comparsi allo sbocco della
strada.
Flick e Flockerano i nostri due piccoli amici: due
monellucci dei paese ehe venivano a prendere gli
avanzi della cucina e s' ingegnavano di farci qualche
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servizio. Quale fosse il loro vero norne non so;
qualcuno li aveva battezzati COSI e non si era cercato altro.
La sera, appena la truppa era rientrata, essi comparivano. Deponevano i secchiolini di latta sul muricdolo e aspettavano gironzolando per il piazzaletto
davanti al fienile dove noi si attendeva ai lavori di
pulizia.
- To' Flick, va a comprarmi i toscanelli nel botteghino vi cino al ponte I
- A te Flock! Sei capace di portarmi una bottiglia di birra? Eccoti i soldi e passa di qui che non
ti vedano gli ufficiali !
E i due birichini correvano ubbidienti e instancabili
come probabilmente non facevano con le lore mamme.
- Di un po' Flick, che cosa vuoi fare quando sei
grande?
11 soldato!
- E te Flock?
--- 10 faccio il capitano!
E I'ufficiale in erba lanciava un.'occhiata orgog,liosa
di frionfo al soldatino, che gl'i rispondeva con una
brutta grimassa di vendetta e di rabbia. Que,stione
di concorrenza? Flick e Fleck erano sempre insi'eme ma si vedevano di malocchio; e cert'uni per il
bruttogusfo di seminare zizzania nel campo altrui
si erano messi a soHiar nella brace.
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- Sta attento Flock! Quel tuo compagno ronza
attorno al 'caporale di cucina e si porta via i migliori bocconi I
- Bada Flick, il tuo amicoe stato piu svelto di te.
Ha lustrato le scarpe dei sergente e si e buscato il
ventino.
Tutti ridevano perche, 10 sapevano anche' i paracarri, il sergente era tirchio e per non dar mance
provvedeva da se alla pulizia. Ma i ragqzzi non
potevano sapere queste cose e il tarlo della gelosia li rodeva.
Quel giorno i due monelli 's'e'rano presentati in
gran tenuta, con l!n 'cappello piumato in testa e un
bel paio' di baffi disegnati col carbone sulleg;uance. Flick si era inoltre appeso al fianco una spada
di legno, mentre Flock portava a tracolla la pistola
che era un osso di proseiutto. I due soldatini si misero a passeggiare in su e in ,giu pavoneggiandosi,
con una serieta e un sussiego che strappavano le
risa. Fu speeialmente ammirata la pistola di Floek
ehe era veramente originale col pomo tomito e
lueido e la canna chiusa da un tappo. Pera mentre
lui stava n tutto ringalluzzito e raccogliere lodi e
eomplimenti, il compagno, eolto iI momento propizio, aveva infilato la viottola che mena aUa cueina.
- Corri, Flock, quell'altro te ,I'ha fatta!
11 ragazzo part! come una freccia. Ma alla svolta
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della strada ineontro Fliek ehe ritornava earieo di
provvig:ioni : un seeehiello pieno in mano e un involto di earta bisunta sotto iI braecio. Ineontrarsi,
guardarsi negli occhi e piombarsi addosso eome
due mastini fu I'affare di poehi seeondi.
I cappelli di carta cqddero a terra sgualciti e rotti.
Intorno al secehiello, roveseiato da una pedata, si
formava una pozzanghera nera e untuosa. Un po'
piu lontano giacevano nella polvere alcuni ossacci,
pegno delle preferenze di mastro 'cuciniere.
I due contendenti si buttavano per terra, si rialzavano per ritörnare feroeemente all'assalto, si colpivano furiosamente coi pugni, coi calei, si abbrancavano con mosse rapide e feline che pareva volessero sbranarsi.
Tutti i soldati delle;! sezione si preeipitarono da que/la parte.
- Separateli, separateli I Le due bestiole si ammazzano I
- Ma che, lasciateli fare I Quando si saranno pestati per bene diventeranno piu amici di prima.
- Coraggio Flick, zombalo a dovere I E' un prepotente I
- Come Flock? hai paura? tu ehe sei il piu
grande?
L' intervento di Deflorini pose fine alla triste scena
di quelle due creature che si straziavano in mezzo
aJ fango della strada.
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Con uno di quei repentini mutamenti di umore che
sono la sua caratterisfica iI sergenfe firo giu una fischiata rabbiosa 'e urlo :
- In rango I Ai sacchi !
E mentre la sezione riprendeva frettolosamente armi e bagaglio lui s'cavaIco il mure d'un salto, scese
nella strada e separo i due litiganti.
- E ora, a casa di corsa disse puntando minacciosamente I' indice e facendo la voce dell'orco
0 vi metto tutti e due in prigione ... marsc !
I due monelli, infangafi, sanguinanti, coi vestiti a
brandeIli, partirono come schioPf?~ttate.
- Sergente, sergente, - si lagn~no aIcuni lei
ci rubacinque minuti di riposo I
- Per farne un cOSI bel uso il tempo vi avanza ! rispose Deflor'ini fissandoci con gli occhi spiritati.
Poi ci volta di colpo le spalle e si tiro in disparte
per comunicare aIcuni ordini ai caporali. Nella sezione ripresero in sordina le risafe e i commenti.
- Che imbecilli! Per un secchiello di broda e
quattro ossi spolpati ! - disse uno.
- SI, ma siete stati voi ad aizzarli !
Fu allora che Ridoni usd a meta dai ranghi e disse
voltandosi verso il suo eterno contradditore\:
- Egli uomini non fanno altrettanto? Credilo, caro
Furletta, fintanto che i nostri marmocchi nascono
con tali istinti in corpo e inutile che ti affanni; la
tua teoria non basta a band ire la guerra dal mondo I
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