Scale e strumenti strutturati di accertamento 19/12/2015 1 Scale di valutazione Sono strumenti in grado misurare un fenomeno (risposta umana alla malattia, disagio…) Permettono di verificare i cambiamenti nel tempo Consentono l’utilizzo da parte di rilevatori diversi (linguaggio standard) 2 Caratteristiche delle scale di valutazione Semplicità nella somministrazione Comprensibilità Affidabilità Valide: misurare il fenomeno di interesse (escludere i falsi positivi) Sensibili: misurare l’intera variabilità del fenomeno anche alle più basse intensità (includere i falsi negativi) Queste caratteristiche delle scale vengono espresse attraverso coefficienti normalmente con valori compresi tra .00 e 1.00. Stabilità:rilevazioni ripetute devono dare lo stesso risultato a parità di condizioni (attraverso il Test-retest è possibile accertare la stabilità dello strumento correlando i punteggi ottenuti da somministrazioni ripetute) Attendibilità incrociata: rilevazioni indipendenti devono dare lo stesso risultato 3 Scale di valutazione Rapidità Precisione di rilevazione del problema Accuratezza nella trasmissione di informazioni Rilevazione dei rischi Monitoraggio nel tempo Valutazione dell’efficacia dei trattamenti 4 Tipologia di strumenti Condizione clinica: peso della malattia, gravità (APACHE score) Stato funzionale: ADL (Katz ADL, Indice di Barthel, IADL..) Funzioni cognitive: orientamento, memoria, attenzione, linguaggio (Mini mental state examination), risposta della persona a stimoli (Glasgow coma scale) Sintomi: dolore (VAS, McGill questionnaire..), dispnea, nausea e vomito.. Problemi specifici: incontinenza (Severity index of incontinence), rischio di cadute (scala di Tinetti, Morse Fall scale, Stratify Risk Assessment Tool..), rischio di lesioni da decubito (Norton scale, Braden scale..), sonno… 5 Cura di sé e stato funzionale Capacità di una persona di compiere in modo autonomo le attività che le consentono di soddisfare i suoi bisogni primari (ADL: Activity of Daily Living) Indipendenza immagine di sé positiva senso di controllo autonomia Viene influenzata da: Sistema valoriale Contesto sociale, lavorativo e famigliare Funzionalità neuromuscolare, livello di energia, cognizione e percezione, motivazione Ruolo riabilitativo della cura di sè Valutazione dello stato funzionale: capacità di compiere una serie di attività con diverso grado di complessità 6 Scale di valutazione della cura di sè Componente soggettiva: come la persona considera la propria condizione e percepisce i cambiamenti indotti dalla malattia 7 Barthel index (0: dipendenza totale-100: autosufficienza) Funzioni esaminate No Aiuto Indipendente Mangiare 0 5 10 Spostarsi sedia-letto e ritorno 5 10 15 Igiene personale 0 0 5 Fare il bagno 0 0 5 vestirsi 0 5 10 Camminare in bagno 0 10 15 Spingere la sedia a rotelle 0 0 5 Salire e scendere le scale 0 5 10 Controllo defecazione 0 5 10 Controllo minzione 0 5 10 8 Functional Indipendence Measure FIM Strumento di misura della disabilità utilizzato a livello internazionale 18 item 7 livelli di giudizio: 13 area motoria (cura della persona, controllo sfinterico, trasferimenti, locomozione) 5 area cognitiva (comunicazione, capacità relazionalicognitive) Autosufficienza Completa 7 Autosufficienza con adattamenti 6 Non autosufficienza parziale (5-4-3) Non autosufficienza completa (2-1) Punteggio totale 18-126 9 Epidemiologia delle LDD Da studi effettuati in ospedali generali europei, statunitensi e inglesi, tra il 1984 e il 1995 la prevalenza di Ldd variava da 5.2 a 18.6%. L’incidenza delle Ldd aumenta fino a 60% se si considerano pazienti ad alto rischio ( lesioni midollari) durante la fase acuta (Hammond, 1994). 10 Pazienti a rischio Anziani, >70 aa. Mielolesi per sensibilità Miastenici per forza muscolare Pz. Con sclerosi multipla per spasticità e parestesie Pz. Oncologici, AIDS per immunodepressione Coma per immobilità Neurolesi per immobilità Diabetici per sensibilità e danni al microcircolo Pz. Con apparecchi gessati per compressione su prominenze ossee Politraumatizzati per mobilità (AISLeC) 11 Scale di valutazione Norton 1962 UK Gosnell 1973 USA Knoll 1982 USA Waterlow 1984 UK Braden 1985 USA 12 N + G+ K + W+ B + + + + + + + + + + + + + Press. Prol. Fattori pred Età Peso Frizione Farmaci Cute a Cdz. Gen. Incontinenza Nutrizione nutrizionale St. mentale Attività Mobilità Fattori di rischio considerati + + + + + + + + + + + + + + + + + + + W 13 SCALA DI NORTON rischio elevato < o = 10 Condizioni generali: condizioni clinico-nutrizionali: buone e discrete: con piccole alterazioni es. creatininemia <2mg/dl, albumina >3.5g/dl, Hb >12g/dl.. scadenti: pz con scompenso cardiaco, neoplasie, ascite… creatininemia 2mg/dl <x<5mg/dl, albumina 2.5g/dl<x<3.5mg/dl, Hb: 10g/dl<x<12g/dl.. pessime: valori < di condizioni scadenti 14 Stato mentale: Lucido e orientato: nel tempo e nello spazio Disorientato: nel tempo e nello spazio, anche perdita schema corporeo Confuso: stato di coscienza, ideazione rallentata, spunti deliranti Stuporoso o comatoso: con perdita della memoria. Capacità di camminare: normale solo con appoggio sta su sedia allettato 15 Capacità di alzarsi dal letto: da supino-prono a decubito laterale, spostamento su piani diversi normale leggermente limitata molto limitata immobile Incontinenza: assente occasionale abituale (urine) doppia (urine e feci) 16 Scala di Braden rischio < o = 16 Percezione sensoriale: capacità di rispondere in modo adeguato al disagio legato alla compressione Umidità cutanea: esposizione della cute all’umidità Attività: grado di attività fisica 17 Mobilità: capacità di cambiare o controllare la posizione del corpo Alimentazione: caratteristiche abituali dell’assunzione alimentare Frizione e scivolamento 18