Quadro finanziario pluriennale 2014-2020 (Multiannual Financial Framework – MFF) a cura di Serena Barilaro Cantiere aperto L’Unione Europea ha già in atto una strategia generale (Europa 2020) e, in forma di proposta, i Regolamenti e un Quadro Strategico Comune. Il ciclo 2014-2020 si presenta particolarmente cruciale: se da un lato le risorse messe a disposizione dall’UE saranno minori rispetto ai cicli precedenti, dall’altro la crisi economica ha ristretto la capacità degli Stati e delle Regioni di intervenire in termini di cofinanziamento e di azione tramite politiche proprie. Una buona programmazione dei Fondi è quindi cruciale per sostenere l’uscita dalla crisi. Nel marzo 2010 la Commissione Europea (CE) lancia la strategia EUROPA 2020 “per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Con questo documento la CE propone gli obiettivi e i criteri generali per la programmazione 2014-2020, affrontando grandi sfide quali l’uscita dalla crisi, la globalizzazione delle relazioni economiche, il cambiamento climatico, la scarsità delle risorse (acqua, energia, materie prime), l’evoluzione demografica, i contrasti sociali. EUROPA 2020 Europa 2020 si incardina su tre priorità, concepite per rafforzarsi a vicenda: 1. crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; 2. crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; 3. crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Le tre priorità, nell’intenzione della Commissione, delineano un “quadro dell'economia di mercato sociale europea per il XXI secolo”. EUROPA 2020 Una crescita basata sulla conoscenza e sull’innovazione – Innovazione – Istruzione – Società digitale EUROPA 2020 Una società inclusiva con alti tassi di occupazione – Occupazione – Competenze – Lotta alla povertà EUROPA 2020 Crescita verde: un’economia competitiva e sostenibile – Lotta al cambiamento climatico – Energia pulita ed efficiente – Competitività EUROPA 2020 Il perseguimento di queste priorità deve portare al raggiungimento di 5 obiettivi generali entro il 2020: 1. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; 2. il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S; 3. i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono); 4. il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato; 5. 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà. EUROPA 2020 Questi obiettivi sono connessi tra di loro. Per favorirne la realizzazione la Commissione presenta sette Iniziative Faro per catalizzare i progressi relativi a ciascun tema prioritario: 1. "L'Unione dell'innovazione". 2. "Youth on the move". 3. "Un'agenda europea del digitale". 4. "Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse. 5. "Una politica industriale per l'era della globalizzazione. 6. "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro. 7. "Piattaforma europea contro la povertà" IMPERATIVO TUTTE LE POLITICHE DELL’UE DEVONO CONTRIBUIRE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI EUROPA 2020. Come garantire che gli obiettivi siano raggiunti? L’UE introduce un meccanismo di premialità per chi raggiunge gli obiettivi nazionali: maggiori risorse dai Fondi! Ciascuno SM è chiamato a declinare questi 7 obiettivi a livello Nazionale. Programma Nazionale di Riforma del 13 aprile 2011 Documento di Economia e Finanza del 13 aprile 2011 Raccomandazioni della Commissione europea In Italia Il programma del governo italiano prevede tra le altre cose la riforma fiscale, il pareggio di bilancio, sostegno alla ricerca, rilancio del “Mezzogiorno”, semplificazione amministrativa, edilizia scolastica, riforma del processo civile, etc. Obiettivi quantitativi Programmazione 2014-2020 Nel giugno 2011 la Commissione Europea ha presentato la Proposta di bilancio 2014-2020. Le risorse totali previste nella proposta della Commissione per il periodo 2014-2020 sono pari a 1.025 mld di Euro. Tale cifra è identica alla proposta fatta a suo tempo dalla CE per il periodo 2007-2013, che fu poi decurtata a 866 mld in sede di negoziato. Anche per il periodo 2014-2020 è quindi necessario attendere gli esiti del negoziato per verificarle eventuali – e del tutto possibili – riduzioni di budget. Inoltre, la cifra proposta è espressa in prezzi 2005, il che già di per sé si traduce in una severa contrazione in termini reali. Si deve infine tenere conto delle probabili difficoltà di cofinanziamento dello Stato e delle Regioni, ulteriore fattore che potrebbe contrarre il budget complessivo disponibile. All’interno delle grandi voci, spicca il sostanziale aumento di risorse ricomprese all’interno della rubrica “Crescita sostenibile” dedicate alle politiche di competitività e innovazione e strettamente legate all’attuazione di Europa 2020. Il capitolo destinato alle risorse naturali subisce invece un decremento dovuto prevalentemente alla diminuzione dei contributi per la PAC. Si tratta comunque di un quadro complessivo di minori disponibilità rispetto al ciclo 2007-2013, che si dovrà focalizzare su un numero più ristretto di priorità. Come nasce Programmazione di 7 anni che si basa su: analisi della situazione punti di forza e debolezza azioni di intervento Europa 2020 Come nasce Commissione europea Consiglio Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) Lo stato della trattativa: La proposta della Commissione europea per il prossimo QFP è di 1.025 miliardi di euro (1,11% del PIL EU) Il Parlamento per il momento sostiene la posizione della Commissione. In Consiglio alcuni paesi (tra cui Germania, GB, Svezia, Finlandia) chiedono un ridimensionamento del QFP di 100 mld arrivando così all’1% del PIL. Dall’altro lato ci sono i paesi che hanno maggiormente beneficiato dei fondi eu (Spagna, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria etc.) L’Italia ha dichiarato attraverso il Ministro Moavero che porrà il veto in caso di bilancio non “equo”. In ordine: Germania, Francia e Italia sono i maggiori contributori netti al bilancio UE. Quadro Finanziario Pluriennale 2014- 2020 Risorse Programmazione 2007 - 2013 864 mld € QFP 2014 - 2020 1.025 mld € Di cui alla politica di coesione: 376 mld (5% in meno) Risorse Ripartizione politiche di coesione Il “pacchetto” dei regolamenti: aspetti generali Nel’ottobre 2011 la Commissione Europea ha presentato le proposte regolamentari per i Fondi 2014-2020. Il pacchetto comprende i regolamenti dedicati ai singoli Fondi e un regolamento generale (detto anche regolamento orizzontale o regolamento ombrello) che definisce alcuni criteri generali di programmazione. I principi alla base della proposta sono: perseguire priorità politiche chiave, con una particolare attenzione allo sviluppo sostenibile che è un principio orizzontale che riguarda tutti i fondi; rafforzamento dell’approccio partenariale e della governance multilivello; parità di genere e non discriminazione. Il “pacchetto” dei regolamenti: aspetti generali Alcuni aspetti qualificanti delle proposte della Commissione sono: coordinamento della politica di coesione con quella di sviluppo rurale e con le altre politiche UE; definizione di un numero limitato di priorità, rispetto alle quali concentrare gli investimenti; concentrazione sui risultati, che devono essere chiaramente collegati al raggiungimento degli obiettivi fissati in UE 2020; semplificazione sia delle norme generali (regolamento finanziario) sia di quelle che regolano settori specifici (ad es. fondi strutturali); condizionalità macro economica, attraverso controlli che dovrebbero evitare che l’efficacia dei fondi sia messa a repentaglio da politiche macroeconomiche non sane dei singoli Stati membri; massimizzazione dell’effetto leva dei fondi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi. Quali sono le novità della riforma? Si stabilisce un quadro strategico comune per il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), l'FSE (Fondo Sociale Europeo), il Fondo di coesione, il FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e il FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) per promuovere un uso integrato dei fondi e realizzare obiettivi comuni. Il QSC è inteso dall’UE come uno strumento per assicurare una programmazione strategica coerente per tutti i Fondi, un quadro di riferimento unitario che assicuri il raggiungimento dei target di Europa 2020. Quali sono le novità della riforma? Il QSC si incardina sugli 11 obiettivi tematici introdotti dal Regolamento Orizzontale. Per ciascuno di essi, definisce: le azioni-chiave, cioè le possibili linee di intervento implementabili dai singoli Fondi; una serie di principi generali per l’impostazione della strategia; i criteri di coordinamento e integrazione tra i Fondi e tra questi e le altre iniziative gestite direttamente dall’UE. Quali sono le novità della riforma? Questi 11 obiettivi sono connessi tra loro, mirando nel complesso a creare un circolo virtuoso tra innovazione, sostenibilità e sviluppo sociale. La Commissione europea attribuisce una particolare rilevanza all’obiettivo della ricerca e innovazione, al quale assegna il ruolo trasversale di stimolo del cambiamento necessario per ottenere risultati importanti per tutti gli altri obiettivi, siano questi legati alla competitività delle imprese, all’ambiente o alle sfide sociali emergenti. Per queste ragioni gli obiettivi (e in particolare il primo) presentano un forte legame con Horizon 2020, il nuovo programma europeo per la ricerca e l’innovazione, varato nel novembre 2011. Quali sono gli 11 obiettivi ? 1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; 2. migliorare l'accesso, l’impego e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, 3. promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e il settore della pesca e dell'acquacoltura 4. sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2; 5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6. tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; Quali sono gli 11 obiettivi? 7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8. promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà; 10. investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente; 11. rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente. Obiettivo di base Il bilancio dell'Unione contribuisce a realizzare la strategia di crescita dell'UE perché ha un forte effetto catalizzatore, in particolare se sfruttato per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 Come? + ricerca + innovazione + infrastrutture + istruzione + € alle PMI Come? Priorità strategiche trasversali per il 2014-2020 protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico Strumenti della politica di coesione 5 Fondi come nel passato: FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale FSE, Fondo sociale europeo Fondo di coesione FEASR, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale FEAMP, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 20% FESR in progetti per efficienza energetica e risorse rinnovabili Strumenti della politica di coesione 1 obiettivo: Cooperazione territoriale 1 strumento giuridico: Gruppo europeo di cooperazione territoriale Strumenti della politica di coesione 3 categorie territoriali: Regioni meno sviluppate (PIL pro-capite inferiore al 75% della media UE: Sicilia/Calabria/Puglia/Campania) (Convergenza) Regioni in transizione (PIL pro-capite compreso tra 75 e 90% della media UE: Sardegna/Molise/Basilicata/Abruzzo) Regioni più sviluppate (PIL pro-capite superiore al 90%) (Competitività) Strumenti della politica di coesione Le regioni non saranno libere di decidere su quali priorità investire: Nello specifico, le regioni in transizione e quelle più sviluppate dovranno allocare le risorse sui seguenti obiettivi: •Efficienza energetica •Energie rinnovabili •Competitività ed innovazione delle PMI Le regioni in ritardo di sviluppo potranno allocare le proprie risorse su un numero più ampio di priorità, che riflettano le loro specifiche necessità di sviluppo. Maggiore condizionalità: Nell’intento di migliorare la performance della politica regionale, la Comissione ha introdotto 3 tipologie di condizionalità: •condizionalità ex-ante (che devono sussistere prima dell’esborso) che riguarda il rispetto degli obiettivi della strategia UE 2020; •condizionalità ex-post che lega l’assegnazione delle risorse al raggiungimento delle tappe principali relative agli obiettivi di risultato della strategia UE 2020; •condizionalità macro-economica correlata al coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri. In particolare: Condizionalità macroeconomica: Fortemente voluta dalla Francia e Germania, lega l’allocazione dei fondi allo stato di salute del bilancio pubblico: un vincolo che diventa ancora più stretto alla luce della nuova governance economica europea appena approvata dal Parlamento. Questo significa che chi non riporta il deficit sotto la soglia del 3% e il debito sotto la barra del 60% del PIL rischia non solo le sanzioni automatiche della Commissione, che con le nuove regole diventano ancora più stringenti, ma anche la sospensione dei contributi europei. Posizione dell’Italia Il principio della condizionalità macroeconomica rischia di tradursi in un freno al contributo che la coesione può offrire all’attuazione della Strategia Europa 2020 proprio nelle aree che mostrano il maggiore potenziale di crescita del reddito e dell’occupazione e quindi in un danno per l’UE nel suo insieme. Risulta però un po’ difficile giustificare l’opposizione a tale principio soprattutto alla luce degli ultimi dati pubblicati a metà settembre dalla Commissione sui tassi di assorbimento dei fondi strutturali. L’Italia si colloca al terzultimo posto, con una media del 18,1% delle risorse spese rispetto a quelle allocate. Fanno peggio solo Romania e Bulgaria. Contratti di partenariato Il regolamento orizzontale traccia il percorso che porterà alla definizione dei singoli programmi operativi regionali (POR), concepito per rafforzare l’approccio strategico (vedere figura successiva). Il percorso parte dal livello comunitario sulla base del Quadro Strategico Comune (Common Strategic Framework) al quale si dovranno ispirare i singoli Stati membri per mettere a punto i Contratti di Partenariato (Partnership Contract) che definiranno a livello nazionale obiettivi e strategia per l’utilizzo dei Fondi nel loro complesso. Sulla base dei contenuti fissati nel Contratto di Partenariato potranno essere implementati i POR, cioè i Programmi operativi (Operational Programmes) dei singoli fondi a livello regionale, ovviamente tenuto conto delle indicazioni contenute nei rispettivi regolamenti. Questa impostazione rafforza il livello nazionale rispetto ai cicli di programmazione precedenti e mira a una maggiore sinergia e coerenza dei singoli POR all’interno della strategia nazionale. Contratti di partenariato La Commissione concluderà con ogni Paese un contratto di partenariato che riunirà tutti gli impegni del Paese in questione a realizzare gli obiettivi e conseguire i risultati fissati. Il regolamento generale prevede che questo documento sia preparato dallo Stato membro con la partecipazione dei partner in base al sistema della governance a più livelli. Settore: CULTURA E MEDIA Il bilancio proposto per "Europa creativa", pari a 1,8 miliardi di euro, rappresenta un aumento del 37% rispetto agli attuali livelli di spesa. La proposta della Commissione "Europa creativa": consentirà a 300.000 artisti e operatori culturali e alle loro opere di ricevere finanziamenti per raggiungere nuove categorie di pubblico al di là dei loro confini nazionali; più di 1.000 film europei riceveranno un sostegno alla distribuzione consentendo loro di essere visti dal pubblico di tutta Europa e del mondo; almeno 2.500 sale cinematografiche europee riceveranno finanziamenti che consentiranno loro di assicurare che almeno il 50% dei film in esse proiettati siano europei; più di 5.500 libri e altre opere letterarie riceveranno un sostegno alla traduzione consentendo ai lettori di apprezzarli nella loro lingua materna; migliaia di organizzazioni e operatori del mondo della cultura beneficeranno di una formazione per acquisire nuove abilità e per rafforzare la loro capacità di operare su scala internazionale; i progetti finanziati dal programma raggiungeranno un pubblico di almeno 100 milioni di persone. Settore: ISTRUZIONE E GIOVENTU' 19 miliardi di EUR «Yes Europe" Youth Education and Sport raggrupperà in un solo programma, 2 strumenti finanziari che scadranno nel 2013: Il programma per l'apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius e Grundtvig), Youth in Action, e cinque programmi di cooperazione internazionale Erasmus Mundus Tempus Alfa Edulink e il programma di cooperazione con i paesi industrializzati. Settore: ISTRUZIONE E GIOVENTU' A dicembre 2012 il Comitato Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo ha adottato il nuovo programma per i giovani, l’istruzione e lo sport, YES EUROPE, unificando tutti i programmi Ue per l’istruzione, la formazione e lo sport ed Erasmus per l’istruzione superiore. Oltre 5 milioni di studenti, di tutte le età, potrebbero usufruire di una maggiore mobilità e cooperazione all’estero, grazie ai 18 miliardi di finanziamenti UE per gli anni 2014-2020. NOVITA’ I membri del Parlamento hanno apportato alcune modifiche alla proposta della Commissione aggiungendo una nuova facilitazione per garantire i prestiti richiesti dagli studenti di master e semplificando la gestione delle sovvenzioni. Gli studenti che desiderano svolgere un Master in un paese UE potranno richiedere per un prestito che verrà garantito dal nuovo sistema nel quadro del programma YES EUROPE. Per essere ammissibili, gli studenti devono trascorrere all’estero da uno a due anni. Il comitato ha votato per prestiti fino a 12.000 euro per un programma di Master di un anno e fino a 18.000 euro per un programma di due anni. Per la prima volta i programmi dedicati specificatamente allo sport sono ammissibili per i finanziamenti europei. Copriranno gli sport di base nonché le iniziative volte ad affrontare il doping, la violenza, la discriminazione e l’intolleranza. Settore: ISTRUZIONE E GIOVENTU' Gioventù – terza sezione del programma. Le azioni che riguardano specificatamente i Giovani dovrebbero essere finanziate con una linea di bilancio separata. La proposta è di una struttura basata su tre sezioni, con un capitolo specifico sui giovani, in aggiunta ai capitoli per l’istruzione e la formazione e per lo sport. Nel testo adottato dal comitato sono stati fissati target specifici per questa area. I membri del parlamento desiderano che l’UE continui ad utilizzare i nomi già esistenti per le diverse azioni nelle tre sezioni del programma: Erasmus per la mobilità nell’istruzione superiore; Grundtvig per l’apprendimento permanente; Leonardo da Vinci per la formazione professionale e la formazione all’estero e Gioventù in Azione per le attività nel nuovo capitolo Gioventù. Bilancio stanziato e amministrazione negli Stati membri. L’idea è di vedere i programmi e la loro amministrazione modernizzati al fine di sfruttare al meglio lo stanziamento finanziario proposto dalla Commissione per i sette anni a partire dal 2014. Esso ammonta ad oltre 18 miliardi, di cui appena oltre un miliardo proveniente da diversi strumenti di aiuto esterni, dal momento che il programma sarà aperto alla cooperazione con paesi non-UE. Sono state adottate delle soglie minime garantite per ciascuna sezione del programma: 83.4 % per istruzione e formazione; 8% per la gioventù; 1.8% per lo sport. Le Agenzie Nazionali amministreranno il programma negli Stati membri. I membri del Parlamento hanno votato per garantire che ciascun Stato membro possa decidere se avere una o più agenzie nazionali. Settore: SANITA', DIRITTI DEI CONSUMATORI E FISCALITA' & SICUREZZA DOGANALE La Commissione europea ha presentato tre nuovi programmi per la sanità, i diritti dei consumatori, la fiscalità e la sicurezza doganale. Le risorse stanziate ammontano ad oltre 1,4 miliardi di euro. I tre programmi, rientranti nella strategia comunitaria per la crescita Europa 2020, sono: il programma Salute per la crescita (446 milioni di euro), il programma Consumatori (197 milioni di euro), il programma FISCUS (777,6 milioni di euro). Settore: SANITA' Il programma Salute per la crescita si rivolge alle autorità sanitarie nazionali, alle istituzioni pubbliche e private e alle organizzazioni non governative al fine di: migliorare l'accesso dei cittadini ad un'assistenza sanitaria più sicura, supportare gli Stati membri nella definizione di sistemi sanitari innovativi e sostenibili, promuovere la salute e prevenire le malattie, proteggere i cittadini dalle minacce sanitarie transfrontaliere. L'obiettivo ultimo della Commissione è trasformare il settore sanitario in un motore di crescita, in grado di generare nuovi posti di lavoro, favorendo l'innovazione del settore stesso. Settore: DIRITTI DEI CONSUMATORI Il programma “Consumatori” invece coinvolgerà prevalentemente le associazioni dei consumatori in azioni volte a: migliorare l'informazione, l'educazione e la sensibilizzazione dei consumatori sui loro diritti; consolidare i diritti dei consumatori attraverso meccanismi alternativi di soluzione delle controversie; rafforzare l'attuazione dei diritti dei consumatori nella dimensione transfrontaliera; promuovere la sicurezza dei prodotti con misure di sorveglianza del mercato più efficaci. Lo strumento, infatti, intende accrescere la consapevolezza e la sicurezza dei circa 500 milioni di cittadini europei, affinché sia maggiore il loro impatto sul mercato in termini di crescita ed innovazione. Settore: FISCALITA' & SICUREZZA DOGANALE FISCUS, infine, si propone di rafforzare la cooperazione tra autorità doganali e fiscali degli Stati membri per migliorare la lotta alle frodi e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nell'UE. Lo strumento riunisce due programmi, attualmente separati, per la fiscalità e le dogane, con l'intento di coordinare più efficacemente i sistemi fiscali e doganali degli Stati membri, con l'ausilio di infrastrutture ICT comuni. I programmi dovranno ora essere discussi dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri in vista della loro adozione entro la fine del 2012 e del 2013. Settore: CITTADINANZA EUROPEA Il programma dell'UE Europa per i cittadini 2014-2020 intende chiarire questi diritti e favorire lo sviluppo di un'identità europea. L'attuale programma, della durata di 7 anni, terminerà nel 2013. Per il nuovo ciclo di finanziamenti la Commissione propone di concentrare il bilancio di 229 milioni di euro su azioni volte a favorire una migliore comprensione dell'UE, nonché la condivisione di valori, storia e cultura comuni. I fondi aiuteranno anche a promuovere la partecipazione dei cittadini ad attività civiche mediante dibattiti e discussioni sull'impatto dell'UE sulla loro vita quotidiana. Settore: AMBIENTE I Commissari Ue all'ambiente e al clima, hanno proposto agli Stati membri e al Parlamento europeo, un nuovo programma "Life 2014-2020" con una dotazione di 3,2 miliardi di euro. Il nuovo programma si baserà sull'esperienza positiva del programma "Life+" prevedendo riforme che lo rendano più incisivo, semplice e flessibile. In questo modo oltre a facilitare l'integrazione delle questioni ambientali nelle altre politiche europee e lo sviluppo sostenibile, dal 2014 si estenderà per la prima volta anche ad azioni a favore del clima. Settore: GIUSTIZIA E DIRITTI&CITTADINI La Commissione europea ha presentato le proposte relative ai nuovi programmi di finanziamento che contribuiranno a costruire uno spazio europeo di giustizia nel periodo di programmazione 2014 - 2020. Gli obiettivi saranno: migliorare la cooperazione europea nell’ambito del diritto civile e del diritto penale; permettere a ciascuno di esercitare più efficacemente i propri diritti in qualità di cittadino dell'Unione e a promuovere l’uguaglianza; rafforzare l’impegno dell’UE nella lotta contro la criminalità. I due nuovi programmi, “Giustizia” e “Diritti e cittadinanza”, accorperanno sei programmi di finanziamento attualmente esistenti in questo settore: giustizia civile; giustizia penale; diritti fondamentali e giustizia; Dafne III, prevenzione e informazione in materia di droga; le sezioni "diversità e lotta contro la discriminazione" e "parità fra uomini e donne" di Progress. . Settore: GIUSTIZIA Il programma “Giustizia”, con una dotazione di 416 milioni di euro, assicurerà l’applicazione efficace della normativa dell’Unione europea relativa alla giustizia civile e penale e contribuirà a migliorare l’accesso alla giustizia in Europa, nei contenziosi transfrontalieri e sosterrà l'intervento dell'Unione per contrastare le droghe e la criminalità. Settore: DIRITTI & CITTADINI Il programma “Diritti e cittadinanza”, che metterà a disposizione 387 milioni di euro, assicurerà un’applicazione più uniforme dei diritti dei cittadini in tutta l'UE e promuoverà anche i diritti dei minori, il principio di non discriminazione e la parità fra uomini e donne. Tra le attività finanziate ci saranno: - la formazione di giudici e avvocati in tutta Europa per consentire loro di applicare nel concreto la normativa e i diritti dell'Unione europea; - il rafforzamento della cooperazione all’interno dell’UE in materia di giustizia e diritti attraverso reti di professionisti del diritto, ONG e responsabili politici; - gli strumenti pratici a disposizione dei cittadini e delle imprese per l’esercizio dei loro diritti e dell’accesso alla giustizia; - le campagne, a livello nazionale ed europeo, per informare i cittadini sui loro diritti. Settore: INNOVAZIONE E RICERCA La Commissione europea ha presentato il pacchetto di proposte sul futuro programma quadro per la ricerca e l’innovazione “Horizon attivo per il periodo 2014-2020. 2020” che sarà Il nuovo Programma Quadro Horizon 2020, che avrà una dotazione di circa 80 miliardi di euro, riunirà tutti i finanziamenti dell’Unione Europea esistenti per la ricerca e l'innovazione, fra cui il programma quadro di ricerca, le attività in materia di innovazione del programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET). Settore: INNOVAZIONE E RICERCA Horizon 2020 indirizzerà le risorse verso tre priorità distinte che corrispondono alle priorità della strategia Europa 2020 e dell’iniziativa faro “L’Unione dell’Innovazione” che attribuiscono alla ricerca e all’innovazione un ruolo fondamentale per conseguire gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: - Eccellenza scientifica, (27 818 milioni di euro); - Leadership industriale, (20 280 milioni di euro);- Sfide per la società, (35 888 milioni di euro). Le principali novità riguarderanno le regole di partecipazione e di diffusione nell’ambito del programma che si applicheranno a tutte le componenti di Horizon 2020 che sono state elaborate al fine di - garantire un quadro normativo unico e sufficientemente flessibile che renderà la partecipazione più agevole, creerà un insieme più coerente di strumenti per la ricerca e l’innovazione e rafforzerà l’impatto economico e scientifico, evitando nel contempo la duplicazione e la frammentazione; - semplificare le condizioni e le procedure dal punto di vista dei partecipanti per garantire la più efficace attuazione possibile, tenendo conto dell’esigenza di garantire a tutti i partecipanti un agevole accesso. Settore: INNOVAZIONE E RICERCA In particolare le differenze rispetto al VII PQ riguardano: - Le disposizioni finanziarie relative al contributo finanziario dell’Unione sottoforma di sovvenzioni sono state chiarite e semplificate. Infatti viene fissata un’unica percentuale di finanziamento in funzione del tipo di azione finanziata nell’ambito di Horizon 2020 senza distinzioni tra i partecipanti. (100% dei costi diretti ammissibili ad eccezione delle attività di dimostrazione che vengono finanziate al 70%); - Per i costi diretti le norme prevedono un’ampia accettazione delle pratiche contabili abituali dei beneficiari delle sovvenzioni, con un numero minimo di condizioni limite; - I costi indiretti ammissibili sono determinati applicando un tasso forfettario del 20% del totale dei costi diretti ammissibili, con la possibilità, unicamente per i soggetti giuridici senza scopo di lucro, di dichiarare i costi effettivamente sostenuti. Settore: OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI La Commissione europea ha presentato la proposta di decisione in merito a un futuro programma di finanziamento nei settori dell'occupazione e degli affari sociali, che prenderà il nome di “Programma per il cambiamento e l'innovazione sociale” (PSCI). Il programma, valido per il periodo 2014-2020, riunirà in se tre attuali strumenti di finanziamento europei: PROGRESS (Programma per l'Occupazione e la Solidarietà sociale); EURES (Servizio europeo per l'Occupazione) e lo strumento PROGRESS di micro-finanziamento. PSCI sosterrà il coordinamento, la condivisione delle migliori prassi, lo sviluppo delle capacità e la sperimentazione delle politiche innovative.