Quadro finanziario pluriennale 2014-2020
(Multiannual Financial Framework – MFF)
a cura di Serena Barilaro
Cantiere aperto
L’Unione Europea ha già in atto una strategia generale
(Europa 2020) e, in forma di proposta, i Regolamenti e
un Quadro Strategico Comune.
Il ciclo 2014-2020 si presenta particolarmente cruciale:
se da un lato le risorse messe a disposizione dall’UE
saranno minori rispetto ai cicli precedenti, dall’altro la
crisi economica ha ristretto la capacità degli Stati e delle
Regioni di intervenire in termini di cofinanziamento e di
azione tramite politiche proprie. Una buona
programmazione dei Fondi è quindi cruciale per
sostenere l’uscita dalla crisi.
Nel marzo 2010 la Commissione Europea (CE) lancia la strategia
EUROPA 2020 “per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.
Con questo documento la CE propone gli obiettivi e i criteri generali
per la programmazione 2014-2020, affrontando grandi sfide quali
l’uscita dalla crisi, la globalizzazione delle relazioni economiche, il
cambiamento climatico, la scarsità delle risorse (acqua, energia,
materie prime), l’evoluzione demografica, i contrasti sociali.
EUROPA 2020
Europa 2020 si incardina su tre priorità, concepite per
rafforzarsi a vicenda:
1. crescita intelligente: sviluppare un'economia basata
sulla conoscenza e sull'innovazione;
2. crescita sostenibile: promuovere un'economia più
efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più
competitiva;
3. crescita inclusiva: promuovere un'economia con un
alto tasso di occupazione che favorisca la coesione
sociale e territoriale.
Le tre priorità, nell’intenzione della Commissione,
delineano un “quadro dell'economia di mercato sociale
europea per il XXI secolo”.
EUROPA 2020
Una crescita basata sulla conoscenza
e sull’innovazione
– Innovazione
– Istruzione
– Società digitale
EUROPA 2020
Una società inclusiva con alti tassi di
occupazione
– Occupazione
– Competenze
– Lotta alla povertà
EUROPA 2020
Crescita verde: un’economia
competitiva e sostenibile
– Lotta al cambiamento climatico
– Energia pulita ed efficiente
– Competitività
EUROPA 2020
Il perseguimento di queste priorità deve portare al raggiungimento di 5
obiettivi generali entro il 2020:
1. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un
lavoro;
2. il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S;
3. i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere
raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle
emissioni se le condizioni lo permettono);
4. il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e
almeno il 40% dei giovani deve essere laureato;
5. 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.
EUROPA 2020
Questi obiettivi sono connessi tra di loro. Per favorirne la realizzazione la
Commissione presenta sette Iniziative Faro per catalizzare i progressi
relativi a ciascun tema prioritario:
1. "L'Unione dell'innovazione".
2. "Youth on the move".
3. "Un'agenda europea del digitale".
4. "Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse.
5. "Una politica industriale per l'era della globalizzazione.
6. "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro.
7. "Piattaforma europea contro la povertà"
IMPERATIVO
TUTTE LE POLITICHE DELL’UE DEVONO
CONTRIBUIRE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI EUROPA 2020.
Come garantire che gli obiettivi
siano raggiunti?
L’UE introduce un meccanismo di premialità
per chi raggiunge gli obiettivi nazionali:
maggiori risorse dai Fondi!
Ciascuno SM è chiamato a
declinare questi 7 obiettivi a
livello Nazionale.
Programma Nazionale di Riforma del 13 aprile 2011
Documento di Economia e Finanza del 13 aprile 2011
Raccomandazioni della Commissione europea
In Italia
Il programma del governo italiano prevede
tra le altre cose la riforma fiscale, il pareggio
di bilancio, sostegno alla ricerca, rilancio del
“Mezzogiorno”, semplificazione
amministrativa, edilizia scolastica, riforma
del processo civile, etc.
Obiettivi quantitativi
Programmazione 2014-2020
Nel giugno 2011 la Commissione Europea ha presentato la Proposta di bilancio
2014-2020.
Le risorse totali previste nella proposta della Commissione per il periodo 2014-2020
sono pari a 1.025 mld di Euro. Tale cifra è identica alla proposta fatta a suo tempo
dalla CE per il periodo 2007-2013, che fu poi decurtata a 866 mld in sede di
negoziato. Anche per il periodo 2014-2020 è quindi necessario attendere gli esiti
del negoziato per verificarle eventuali – e del tutto possibili – riduzioni di budget.
Inoltre, la cifra proposta è espressa in prezzi 2005, il che già di per sé si traduce in
una severa contrazione in termini reali. Si deve infine tenere conto delle probabili
difficoltà di cofinanziamento dello Stato e delle Regioni, ulteriore fattore che
potrebbe contrarre il budget complessivo disponibile.
All’interno delle grandi voci, spicca il sostanziale aumento di risorse ricomprese
all’interno della rubrica “Crescita sostenibile” dedicate alle politiche di competitività
e innovazione e strettamente legate all’attuazione di Europa 2020. Il capitolo
destinato alle risorse naturali subisce invece un decremento dovuto
prevalentemente alla diminuzione dei contributi per la PAC.
Si tratta comunque di un quadro complessivo di minori disponibilità rispetto al ciclo
2007-2013, che si dovrà focalizzare su un numero più ristretto di priorità.
Come nasce
Programmazione di 7 anni che si basa su:
analisi della situazione
punti di forza e debolezza
azioni di intervento
Europa 2020
Come nasce
Commissione europea
Consiglio
Quadro Finanziario Pluriennale (QFP)
Lo stato della trattativa:
La proposta della Commissione europea per il prossimo QFP è di 1.025 miliardi
di euro (1,11% del PIL EU)
Il Parlamento per il momento sostiene la posizione della Commissione. In
Consiglio alcuni paesi (tra cui Germania, GB, Svezia, Finlandia) chiedono un
ridimensionamento del QFP di 100 mld arrivando così all’1% del PIL.
Dall’altro lato ci sono i paesi che hanno maggiormente beneficiato dei fondi eu
(Spagna, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria etc.)
L’Italia ha dichiarato attraverso il Ministro Moavero che porrà il veto in caso di
bilancio non “equo”.
In ordine: Germania, Francia e Italia sono i maggiori contributori netti al
bilancio UE.
Quadro Finanziario Pluriennale
2014- 2020
Risorse
Programmazione 2007 - 2013
864 mld €
QFP 2014 - 2020
1.025 mld €
Di cui alla politica di coesione:
376 mld (5% in meno)
Risorse
Ripartizione politiche di
coesione
Il “pacchetto” dei regolamenti:
aspetti generali
Nel’ottobre 2011 la Commissione Europea ha presentato le proposte
regolamentari per i Fondi 2014-2020. Il pacchetto comprende i
regolamenti dedicati ai singoli Fondi e un regolamento generale (detto
anche regolamento orizzontale o regolamento ombrello) che definisce
alcuni criteri generali di programmazione.
I principi alla base della proposta sono:
perseguire priorità politiche chiave, con una particolare attenzione
allo sviluppo sostenibile che è un principio orizzontale che riguarda tutti
i fondi;
rafforzamento dell’approccio partenariale e della governance multilivello;
parità di genere e non discriminazione.
Il “pacchetto” dei regolamenti:
aspetti generali
Alcuni aspetti qualificanti delle proposte della Commissione sono:
coordinamento della politica di coesione con quella di sviluppo rurale e con le
altre politiche UE;
definizione di un numero limitato di priorità, rispetto alle quali concentrare gli
investimenti;
concentrazione sui risultati, che devono essere chiaramente collegati al
raggiungimento degli obiettivi fissati in UE 2020;
semplificazione sia delle norme generali (regolamento finanziario) sia di quelle
che regolano settori specifici (ad es. fondi strutturali);
condizionalità macro economica, attraverso controlli che dovrebbero evitare che
l’efficacia dei fondi sia messa a repentaglio da politiche macroeconomiche non sane
dei singoli Stati membri;
massimizzazione dell’effetto leva dei fondi attraverso l’utilizzo di strumenti
finanziari innovativi.
Quali sono le novità della
riforma?
Si stabilisce un quadro strategico comune per il FESR (Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale), l'FSE (Fondo Sociale Europeo), il Fondo di coesione,
il FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e il FEAMP
(Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) per promuovere un
uso integrato dei fondi e realizzare obiettivi comuni. Il QSC è inteso
dall’UE come uno strumento per assicurare una programmazione
strategica coerente per tutti i Fondi, un quadro di riferimento unitario
che assicuri il raggiungimento dei target di Europa 2020.
Quali sono le novità della
riforma?
Il QSC si incardina sugli 11 obiettivi tematici introdotti dal Regolamento
Orizzontale. Per ciascuno di essi, definisce:
le azioni-chiave, cioè le possibili linee di intervento implementabili dai
singoli Fondi;
una serie di principi generali per l’impostazione della strategia;
i criteri di coordinamento e integrazione tra i Fondi e tra questi e le
altre iniziative gestite direttamente dall’UE.
Quali sono le novità della
riforma?
Questi 11 obiettivi sono connessi tra loro, mirando nel complesso a
creare un circolo virtuoso tra innovazione, sostenibilità e sviluppo
sociale. La Commissione europea attribuisce una particolare rilevanza
all’obiettivo della ricerca e innovazione, al quale assegna il ruolo
trasversale di stimolo del cambiamento necessario per ottenere risultati
importanti per tutti gli altri obiettivi, siano questi legati alla
competitività delle imprese, all’ambiente o alle sfide sociali emergenti.
Per queste ragioni gli obiettivi (e in particolare il primo) presentano un
forte legame con Horizon 2020, il nuovo programma europeo per la
ricerca e l’innovazione, varato nel novembre 2011.
Quali sono gli 11 obiettivi ?
1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
2. migliorare l'accesso, l’impego e la qualità delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione,
3. promuovere la competitività delle PMI, il settore agricolo e il settore
della pesca e dell'acquacoltura
4. sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2;
5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione
e la gestione dei rischi;
6. tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
Quali sono gli 11 obiettivi?
7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature
nelle principali infrastrutture di rete;
8. promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
9. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà;
10. investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento
permanente;
11. rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione
pubblica efficiente.
Obiettivo di base
Il bilancio dell'Unione contribuisce a realizzare la strategia di crescita
dell'UE perché ha un forte effetto catalizzatore, in particolare se
sfruttato per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020
Come?
+ ricerca
+ innovazione
+ infrastrutture
+ istruzione
+ € alle PMI
Come?
Priorità strategiche trasversali per il 2014-2020
protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico
Strumenti della politica di
coesione
5 Fondi come nel passato:
FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale
FSE, Fondo sociale europeo
Fondo di coesione
FEASR, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
FEAMP, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
20% FESR in progetti per efficienza energetica e risorse rinnovabili
Strumenti della politica di
coesione
1 obiettivo:
Cooperazione territoriale
1 strumento giuridico:
Gruppo europeo di cooperazione territoriale
Strumenti della politica di
coesione
3 categorie territoriali:
Regioni meno sviluppate (PIL pro-capite inferiore al 75% della media
UE: Sicilia/Calabria/Puglia/Campania) (Convergenza)
Regioni in transizione (PIL pro-capite compreso tra 75 e 90% della
media UE: Sardegna/Molise/Basilicata/Abruzzo)
Regioni più sviluppate (PIL pro-capite superiore al 90%) (Competitività)
Strumenti della politica di
coesione
Le regioni non saranno libere di
decidere su quali priorità
investire:
Nello specifico, le regioni in transizione e quelle più
sviluppate dovranno allocare le risorse sui seguenti
obiettivi:
•Efficienza energetica
•Energie rinnovabili
•Competitività ed innovazione delle PMI Le regioni in
ritardo di sviluppo potranno allocare le proprie risorse
su un numero più ampio di priorità, che riflettano le loro
specifiche necessità di sviluppo.
Maggiore condizionalità:
Nell’intento di migliorare la performance della politica regionale, la
Comissione ha introdotto 3 tipologie di condizionalità:
•condizionalità ex-ante (che devono sussistere prima dell’esborso) che
riguarda il rispetto degli obiettivi della strategia UE 2020;
•condizionalità ex-post che lega l’assegnazione delle risorse al
raggiungimento delle tappe principali relative agli obiettivi di risultato
della strategia UE 2020;
•condizionalità macro-economica correlata al coordinamento delle
politiche economiche degli Stati membri.
In particolare: Condizionalità
macroeconomica:
Fortemente voluta dalla Francia e Germania, lega l’allocazione dei fondi
allo stato di salute del bilancio pubblico: un vincolo che diventa ancora
più stretto alla luce della nuova governance economica europea appena
approvata dal Parlamento.
Questo significa che chi non riporta il deficit sotto la soglia del 3% e il
debito sotto la barra del 60% del PIL rischia non solo le sanzioni
automatiche della Commissione, che con le nuove regole diventano
ancora più stringenti, ma anche la sospensione dei contributi europei.
Posizione dell’Italia
Il principio della condizionalità macroeconomica rischia di tradursi in un
freno al contributo che la coesione può offrire all’attuazione della
Strategia Europa 2020 proprio nelle aree che mostrano il maggiore
potenziale di crescita del reddito e dell’occupazione e quindi in un
danno per l’UE nel suo insieme.
Risulta però un po’ difficile giustificare l’opposizione a tale principio
soprattutto alla luce degli ultimi dati pubblicati a metà settembre dalla
Commissione sui tassi di assorbimento dei fondi strutturali.
L’Italia si colloca al terzultimo posto, con una media del 18,1% delle
risorse spese rispetto a quelle allocate. Fanno peggio solo Romania e
Bulgaria.
Contratti di partenariato
Il regolamento orizzontale traccia il percorso che porterà alla definizione dei
singoli programmi operativi regionali (POR), concepito per rafforzare
l’approccio strategico (vedere figura successiva).
Il percorso parte dal livello comunitario sulla base del Quadro Strategico
Comune (Common Strategic Framework) al quale si dovranno ispirare i singoli
Stati membri per mettere a punto i Contratti di Partenariato (Partnership
Contract) che definiranno a livello nazionale obiettivi e strategia per l’utilizzo
dei Fondi nel loro complesso.
Sulla base dei contenuti fissati nel Contratto di Partenariato potranno essere
implementati i POR, cioè i Programmi operativi (Operational Programmes) dei
singoli fondi a livello regionale, ovviamente tenuto conto delle indicazioni
contenute nei rispettivi regolamenti.
Questa impostazione rafforza il livello nazionale rispetto ai cicli di
programmazione precedenti e mira a una maggiore sinergia e coerenza dei
singoli POR all’interno della strategia nazionale.
Contratti di partenariato
La Commissione concluderà con ogni Paese un contratto di partenariato
che riunirà tutti gli impegni del Paese in questione a realizzare gli
obiettivi e conseguire i risultati fissati. Il regolamento generale prevede
che questo documento sia preparato dallo Stato membro con la
partecipazione dei partner in base al sistema della governance a più
livelli.
Settore: CULTURA E MEDIA
Il bilancio proposto per "Europa creativa", pari a 1,8 miliardi di euro, rappresenta un aumento
del 37% rispetto agli attuali livelli di spesa.
La proposta della Commissione "Europa creativa":
 consentirà a 300.000 artisti e operatori culturali e alle loro opere di ricevere finanziamenti per
raggiungere nuove categorie di pubblico al di là dei loro confini nazionali;
 più di 1.000 film europei riceveranno un sostegno alla distribuzione consentendo loro di essere
visti dal pubblico di tutta Europa e del mondo;
 almeno 2.500 sale cinematografiche europee riceveranno finanziamenti che consentiranno loro
di assicurare che almeno il 50% dei film in esse proiettati siano europei;
 più di 5.500 libri e altre opere letterarie riceveranno un sostegno alla traduzione consentendo
ai lettori di apprezzarli nella loro lingua materna;
 migliaia di organizzazioni e operatori del mondo della cultura beneficeranno di una formazione
per acquisire nuove abilità e per rafforzare la loro capacità di operare su scala internazionale;
 i progetti finanziati dal programma raggiungeranno un pubblico di almeno 100 milioni di
persone.
Settore: ISTRUZIONE E GIOVENTU'
19 miliardi di EUR
«Yes Europe" Youth Education and Sport raggrupperà in un solo programma, 2
strumenti finanziari che scadranno nel 2013:
 Il programma per l'apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius e
Grundtvig),
 Youth in Action,
e cinque programmi di cooperazione internazionale
 Erasmus Mundus
 Tempus
 Alfa
 Edulink
 e il programma di cooperazione con i paesi industrializzati.
Settore: ISTRUZIONE E GIOVENTU'
A dicembre 2012 il Comitato Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo ha adottato il
nuovo programma per i giovani, l’istruzione e lo sport, YES EUROPE, unificando tutti i
programmi Ue per l’istruzione, la formazione e lo sport ed Erasmus per l’istruzione superiore.
Oltre 5 milioni di studenti, di tutte le età, potrebbero usufruire di una maggiore mobilità e
cooperazione all’estero, grazie ai 18 miliardi di finanziamenti UE per gli anni 2014-2020.
NOVITA’
I membri del Parlamento hanno apportato alcune modifiche alla proposta della Commissione
aggiungendo una nuova facilitazione per garantire i prestiti richiesti dagli studenti di master e
semplificando la gestione delle sovvenzioni.
Gli studenti che desiderano svolgere un Master in un paese UE potranno richiedere per un
prestito che verrà garantito dal nuovo sistema nel quadro del programma YES EUROPE. Per
essere ammissibili, gli studenti devono trascorrere all’estero da uno a due anni. Il comitato ha
votato per prestiti fino a 12.000 euro per un programma di Master di un anno e fino a 18.000
euro per un programma di due anni.
Per la prima volta i programmi dedicati specificatamente allo sport sono ammissibili per i
finanziamenti europei.
Copriranno gli sport di base nonché le iniziative volte ad affrontare il doping, la violenza, la
discriminazione e l’intolleranza.
Settore: ISTRUZIONE E GIOVENTU'
Gioventù – terza sezione del programma. Le azioni che riguardano specificatamente i
Giovani dovrebbero essere finanziate con una linea di bilancio separata. La proposta è di una
struttura basata su tre sezioni, con un capitolo specifico sui giovani, in aggiunta ai capitoli per
l’istruzione e la formazione e per lo sport. Nel testo adottato dal comitato sono stati fissati
target specifici per questa area. I membri del parlamento desiderano che l’UE continui ad
utilizzare i nomi già esistenti per le diverse azioni nelle tre sezioni del programma: Erasmus
per la mobilità nell’istruzione superiore; Grundtvig per l’apprendimento permanente; Leonardo
da Vinci per la formazione professionale e la formazione all’estero e Gioventù in Azione per le
attività nel nuovo capitolo Gioventù.
Bilancio stanziato e amministrazione negli Stati membri. L’idea è di vedere i programmi e
la loro amministrazione modernizzati al fine di sfruttare al meglio lo stanziamento finanziario
proposto dalla Commissione per i sette anni a partire dal 2014. Esso ammonta ad oltre 18
miliardi, di cui appena oltre un miliardo proveniente da diversi strumenti di aiuto esterni, dal
momento che il programma sarà aperto alla cooperazione con paesi non-UE. Sono state
adottate delle soglie minime garantite per ciascuna sezione del programma: 83.4 % per
istruzione e formazione; 8% per la gioventù; 1.8% per lo sport. Le Agenzie Nazionali
amministreranno il programma negli Stati membri. I membri del Parlamento hanno votato per
garantire che ciascun Stato membro possa decidere se avere una o più agenzie nazionali.
Settore: SANITA', DIRITTI DEI CONSUMATORI E FISCALITA' & SICUREZZA DOGANALE
La Commissione europea ha presentato tre nuovi programmi per la sanità, i
diritti dei consumatori, la fiscalità e la sicurezza doganale. Le risorse
stanziate ammontano ad oltre 1,4 miliardi di euro.
I tre programmi, rientranti nella strategia comunitaria per la crescita Europa
2020, sono:
 il programma Salute per la crescita (446 milioni di euro),
 il programma Consumatori (197 milioni di euro),
 il programma FISCUS (777,6 milioni di euro).
Settore:
SANITA'
Il programma Salute per la crescita si rivolge alle autorità sanitarie
nazionali, alle istituzioni pubbliche e private e alle organizzazioni non governative al
fine di:
 migliorare l'accesso dei cittadini ad un'assistenza sanitaria più sicura,
 supportare gli Stati membri nella definizione di sistemi sanitari innovativi e sostenibili,
promuovere la salute e prevenire le malattie,
 proteggere i cittadini dalle minacce sanitarie transfrontaliere.
L'obiettivo ultimo della Commissione è trasformare il settore sanitario in un motore di
crescita, in grado di generare nuovi posti di lavoro, favorendo l'innovazione del settore
stesso.
Settore: DIRITTI DEI CONSUMATORI
Il programma “Consumatori” invece coinvolgerà prevalentemente le associazioni
dei consumatori in azioni volte a:
 migliorare l'informazione, l'educazione e la sensibilizzazione dei consumatori sui loro
diritti;
 consolidare i diritti dei consumatori attraverso meccanismi alternativi di soluzione delle
controversie;
 rafforzare l'attuazione dei diritti dei consumatori nella dimensione transfrontaliera;
 promuovere la sicurezza dei prodotti con misure di sorveglianza del mercato più
efficaci.
Lo strumento, infatti, intende accrescere la consapevolezza e la sicurezza dei circa 500
milioni di cittadini europei, affinché sia maggiore il loro impatto sul mercato in termini di
crescita ed innovazione.
Settore: FISCALITA' & SICUREZZA DOGANALE
FISCUS, infine, si propone di rafforzare la cooperazione tra autorità doganali e
fiscali degli Stati membri per migliorare la lotta alle frodi e la tutela dei diritti di
proprietà intellettuale nell'UE. Lo strumento riunisce due programmi, attualmente
separati, per la fiscalità e le dogane, con l'intento di coordinare più efficacemente i
sistemi fiscali e doganali degli Stati membri, con l'ausilio di infrastrutture ICT
comuni.
I programmi dovranno ora essere discussi dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dei ministri in vista della loro adozione entro la fine del 2012 e del 2013.
Settore: CITTADINANZA EUROPEA
Il programma dell'UE Europa per i cittadini 2014-2020 intende chiarire
questi diritti e favorire lo sviluppo di un'identità europea.
L'attuale programma, della durata di 7 anni, terminerà nel 2013. Per il nuovo ciclo di
finanziamenti la Commissione propone di concentrare il bilancio di 229
milioni
di euro su azioni volte a favorire una migliore comprensione dell'UE, nonché la
condivisione di valori, storia e cultura comuni.
I fondi aiuteranno anche a promuovere la partecipazione dei cittadini ad attività civiche
mediante dibattiti e discussioni sull'impatto dell'UE sulla loro vita quotidiana.
Settore: AMBIENTE
I Commissari Ue all'ambiente e al clima, hanno proposto agli Stati membri e al
Parlamento europeo, un nuovo programma "Life 2014-2020" con una
dotazione di 3,2 miliardi di euro.
Il nuovo programma si baserà sull'esperienza positiva del programma "Life+"
prevedendo riforme che lo rendano più incisivo, semplice e flessibile. In questo modo
oltre a facilitare l'integrazione delle questioni ambientali nelle altre politiche europee e
lo sviluppo sostenibile, dal 2014 si estenderà per la prima volta anche ad azioni a
favore del clima.
Settore: GIUSTIZIA E DIRITTI&CITTADINI
La Commissione europea ha presentato le proposte relative ai nuovi programmi di
finanziamento che contribuiranno a costruire uno spazio europeo di giustizia nel
periodo di programmazione 2014 - 2020.
Gli obiettivi saranno:
 migliorare la cooperazione europea nell’ambito del diritto civile e del diritto
penale;
 permettere a ciascuno di esercitare più efficacemente i propri diritti in qualità di
cittadino dell'Unione e a promuovere l’uguaglianza;
 rafforzare l’impegno dell’UE nella lotta contro la criminalità.
I due nuovi programmi, “Giustizia” e “Diritti e cittadinanza”,
accorperanno sei programmi di finanziamento attualmente esistenti in questo settore:
 giustizia civile;
 giustizia penale;
 diritti fondamentali e giustizia;
 Dafne III, prevenzione e informazione in materia di droga;
 le sezioni "diversità e lotta contro la discriminazione" e "parità fra uomini e donne" di
Progress. .
Settore: GIUSTIZIA
Il programma “Giustizia”, con una dotazione di 416 milioni di euro, assicurerà
l’applicazione efficace della normativa dell’Unione europea relativa alla giustizia civile e
penale e contribuirà a migliorare l’accesso alla giustizia in Europa, nei contenziosi
transfrontalieri e sosterrà l'intervento dell'Unione per contrastare le droghe e la
criminalità.
Settore: DIRITTI & CITTADINI
Il programma “Diritti e cittadinanza”, che metterà a disposizione 387 milioni
di euro, assicurerà un’applicazione più uniforme dei diritti dei cittadini in tutta l'UE e
promuoverà anche i diritti dei minori, il principio di non discriminazione e la parità fra
uomini e donne.
Tra le attività finanziate ci saranno:
- la formazione di giudici e avvocati in tutta Europa per consentire loro di applicare nel
concreto la normativa e i diritti dell'Unione europea;
- il rafforzamento della cooperazione all’interno dell’UE in materia di giustizia e diritti
attraverso reti di professionisti del diritto, ONG e responsabili politici;
- gli strumenti pratici a disposizione dei cittadini e delle imprese per l’esercizio dei loro
diritti e dell’accesso alla giustizia;
- le campagne, a livello nazionale ed europeo, per informare i cittadini sui loro diritti.
Settore: INNOVAZIONE E RICERCA
La Commissione europea ha presentato il pacchetto di proposte sul futuro
programma quadro per la ricerca e l’innovazione “Horizon
attivo per il periodo 2014-2020.
2020” che sarà
Il nuovo Programma Quadro Horizon 2020, che avrà una dotazione di circa 80
miliardi di euro, riunirà tutti i finanziamenti dell’Unione Europea esistenti per la
ricerca e l'innovazione, fra cui il programma quadro di ricerca, le attività in materia
di innovazione del programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) e
l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET).
Settore: INNOVAZIONE E RICERCA
Horizon 2020 indirizzerà le risorse verso tre priorità distinte che corrispondono alle
priorità della strategia Europa 2020 e dell’iniziativa faro “L’Unione dell’Innovazione” che
attribuiscono alla ricerca e all’innovazione un ruolo fondamentale per conseguire gli
obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva:
- Eccellenza scientifica, (27 818 milioni di euro);
- Leadership industriale, (20 280 milioni di euro);- Sfide per la società, (35 888 milioni di euro).
Le principali novità riguarderanno le regole di partecipazione e di diffusione nell’ambito del
programma che si applicheranno a tutte le componenti di Horizon 2020 che sono state
elaborate al fine di
- garantire un quadro normativo unico e sufficientemente flessibile che renderà la
partecipazione più agevole, creerà un insieme più coerente di strumenti per la ricerca e
l’innovazione e rafforzerà l’impatto economico e scientifico, evitando nel contempo la
duplicazione e la frammentazione;
- semplificare le condizioni e le procedure dal punto di vista dei partecipanti per
garantire la più efficace attuazione possibile, tenendo conto dell’esigenza di garantire a
tutti i partecipanti un agevole accesso.
Settore: INNOVAZIONE E RICERCA
In particolare le differenze rispetto al VII PQ riguardano:
- Le disposizioni finanziarie relative al contributo finanziario dell’Unione sottoforma di
sovvenzioni sono state chiarite e semplificate. Infatti viene fissata un’unica percentuale
di finanziamento in funzione del tipo di azione finanziata nell’ambito di Horizon 2020
senza distinzioni tra i partecipanti. (100% dei costi diretti ammissibili ad eccezione delle
attività di dimostrazione che vengono finanziate al 70%);
- Per i costi diretti le norme prevedono un’ampia accettazione delle pratiche contabili
abituali dei beneficiari delle sovvenzioni, con un numero minimo di condizioni limite;
- I costi indiretti ammissibili sono determinati applicando un tasso forfettario del 20%
del totale dei costi diretti ammissibili, con la possibilità, unicamente per i soggetti
giuridici senza scopo di lucro, di dichiarare i costi effettivamente sostenuti.
Settore: OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI
La Commissione europea ha presentato la proposta di decisione in merito a un futuro
programma di finanziamento nei settori dell'occupazione e degli affari sociali, che
prenderà il nome di “Programma
per il cambiamento e
l'innovazione sociale” (PSCI).
Il programma, valido per il periodo 2014-2020, riunirà in se tre attuali strumenti di
finanziamento europei: PROGRESS (Programma per l'Occupazione e la Solidarietà
sociale); EURES (Servizio europeo per l'Occupazione) e lo strumento PROGRESS di
micro-finanziamento.
PSCI sosterrà il coordinamento, la condivisione delle migliori prassi, lo sviluppo delle
capacità e la sperimentazione delle politiche innovative.
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