UNA SCADENZA IMPORTANTE: LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE • Guida alla riforma - Che cosa offre il Liceo - Che cosa offre l’Istituto tecnico - Che cosa offre l’Istituto professionale •Che cos’è il CLIL •Quando la scuola si fa in due (lingue) 51 LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE Guida alla riforma U na delle finalità della scuola secondaria di primo grado consiste nel favorire l’orientamento dei ragazzi, nell’avviarli a una scelta futura consapevole, ragionata. Proprio per questo, nei quaderni Laboratori e progetti, allegati ai tre volumi base della tua antologia Il narratore, ti abbiamo proposto un percorso triennale di orientamento comprensivo di molteplici attività volte allo sviluppo di una capacità decisionale che si fonda su una verificata conoscenza di sé, delle proprie capacità, attitudini e potenzialità. La nuova secondaria superiore, però, con la riforma appena approvata, offre un panorama nuovo di possibilità, presenta dei cambiamenti, già in atto dall’anno scolastico 2010-2011, che meritano di essere esaminati attentamente al fine di collegare le proprie aspirazioni, inclinazioni, aspettative con i nuovi percorsi di studio. Una scadenza dunque importante quella della scelta della nuova secondaria superiore perché da questa scelta dipenderà non solo il tuo futuro scolastico, ma anche e soprattutto il tuo avvenire professionale. Ma con la riforma come si è trasformata la nuova secondaria superiore? Come sono cambiati i Licei, gli Istituti tecnici, gli Istituti professionali? Ecco, qui di seguito, una Guida alla riforma. I NUOVI LICEI I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI 6 Nuovi Licei 1.Liceo artistico 2.Liceo classico 3.Liceo linguistico 4.Liceo musicale e coreutico 5.Liceo scientifico – opzione scienze applicate 6.Liceo delle scienze umane – opzione economico-sociale 2 settori - 6 indirizzi 1. settore dei servizi 1. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 2. Servizi socio-sanitari 3. Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera 4. Servizi commerciali 2. settore industria e artigianato 1.Produzioni industriali e artigianali 2.Manutenzione e assistenza tecnica I NUOVI ISTITUTI TECNICI - 2 settori - 11 indirizzi 1. settore economico 1.Amministrazione, Finanza e Marketing 2.Turismo 2. settore tecnologico 1.Meccanica, Meccatronica ed Energia 2.Trasporti e Logistica 3. Elettronica ed Elettrotecnica 4. Informatica e Telecomunicazioni 5. Grafica e Comunicazione 6. Chimica, Materiali e Biotecnologie 7. Sistema Moda 8. Agraria, Agroalimentare e Agroindustria 9. Costruzioni, Ambiente e Territorio Tutti i percorsi delle scuole superiori permettono di proseguire gli studi all’Università o presso gli Istituti tecnici superiori (ITIS) o di inserirsi nel mondo del lavoro. 52 LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE Che cosa offre il LICEO Una formazione di base ampia, utile ad acquisire le conoscenze, le abilità e le competenze adeguate a leggere e interpretare la realtà con atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale. Il Liceo dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’Esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione liceale. Sono previste 27 ore settimanali nel primo biennio (ad eccezione dei Licei artistico 34 ore e musicale e coreutico 32 ore); le ore aumentano a seconda degli indirizzi negli anni successivi. Le materie comuni a tutti i Licei sono: italiano, storia e geografia, filosofia (dal terzo anno), storia dell’arte, scienze naturali, matematica, fisica, scienze motorie e sportive, religione o attività alternative. La lingua straniera è studiata per tutti e cinque gli anni. All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento in una lingua straniera di una materia non linguistica. Sono previsti 6 percorsi liceali 1. artistico Sono previste, oltre alle materie comuni: chimica, discipline grafico-pittoriche, geometriche e plastiche, laboratoriali artistiche. A partire dal secondo biennio, gli studenti potranno scegliere tra 6 indirizzi: – Arti figurative – Architettura e ambiente – Design – Audiovisivo e multimediale – Grafica – Scenografia nel coreutico: storia della danza, storia della musica, tecniche della danza, laboratorio coreutico, laboratorio coreografico, teoria e pratica musicale per la danza. 5. scientifico È il percorso di studio liceale con il più alto numero di ore di matematica e prevede lo studio del latino. Opzione scienze applicate Questa opzione – che non prevede il latino – è caratterizzata da un più alto numero di ore dedicate a biologia, chimica e scienze della 2. classico terra, e prevede inoltre lo studio dell’infor Sono previste, oltre alle materie comuni: matica. latino e greco. 3. linguistico 6. scienze umane Sono previste, oltre alle materie comuni: Sono previste, oltre alle materie comuni: latino (solo al primo biennio) e tre lingue antropologia, pedagogia, psicologia e sostraniere. ciologia, latino, diritto ed economia. Opzione economico-sociale 4. musicale e coreutico Sono previste, oltre alle materie comuni: Questa opzione prevede antropologia, metodologia della ricerca, psicologia e nel musicale: esecuzione e interpretazione, sociologia, una seconda lingua straniera in teoria, analisi e composizione, storia della sostituzione del latino, diritto ed economia musica, laboratorio di musica d’insieme politica. tecnologie musicali; Informazioni e approfondimenti relativi a ciascun Liceo. 53 LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE Che cosa offre l’ISTITUTO TECNICO La formazione tecnica e scientifica di base necessaria a un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni. L’Istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’Esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione tecnica. Sono previste 1.056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali. Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano, inglese, storia, matematica, diritto ed economia, scienze integrate, scienze motorie e sportive, religione o attività alternative. All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in lingua straniera. Il laboratorio è centrale nel processo di apprendimento; sono previsti stage, tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti applicativi. Sono previsti 2 settori divisi in 11 indirizzi 1. settore economico È suddiviso in 2 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazioni: «Relazioni internazionali per il marketing» e «Sistemi informativi aziendali». Turismo Prevede l’apprendimento di 3 lingue straniere, discipline turistiche e aziendali, geografia turistica, diritto e legislazione turistica, arte e territorio, economia aziendale e informatica. 2. settore tecnologico È suddiviso in 9 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. Meccanica, Meccatronica ed Energia Articolazioni: «Meccanica e meccatronica» ed «Energia». Trasporti e Logistica Articolazioni: «Costruzione del mezzo», «Conduzione del mezzo» e «Logistica». Elettronica ed Elettrotecnica Articolazioni: «Elettronica», «Elettrotecnica» e «Automazione». Informatica e Telecomunicazioni Articolazioni: «Informatica» e «Telecomunicazioni». Grafica e Comunicazione Chimica, Materiali e Biotecnologie Articolazioni: «Chimica e materiali», «Biotecnologie ambientali» e «Biotecnologie sanitarie». Sistema Moda Articolazioni: «Tessile, abbigliamento e moda» e «Calzature e moda». Agraria, Agroalimentare e Agroindustria Articolazioni: «Produzioni e trasformazioni», «Gestione dell’ambiente e del territorio» e «Viticoltura ed enologia». Costruzioni, Ambiente e Territorio Articolazioni: «Geotecnico». Informazioni e approfondimenti relativi a ciascun indirizzo. 54 LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE Che cosa offre l’ISTITUTO PROFESSIONALE L’istruzione generale e tecnico-professionale necessaria per ruoli tecnici nei settori produttivi e dei servizi di rilevanza nazionale. L’Istituto professionale dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’Esame di Stato per il conseguimento del diploma di Istruzione professionale. Sono previste 1.056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali. Più laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere, specie nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso un’esperienza diretta. Gli Istituti professionali possono continuare a organizzare percorsi triennali per il conseguimento di qualifiche professionali sulla base della programmazione delle Regioni. Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano, storia, matematica, scienze integrate, lingua inglese, diritto ed economia. Sono previsti 2 settori divisi in 6 indirizzi. 1. settore dei servizi È suddiviso in 4 indirizzi. Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Servizi socio-sanitari Articolazioni: «Odontotecnico» e «Ottico». Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Articolazioni: «Enogastronomia», «Servizi di sala e di vendita», «Accoglienza turistica». Servizi commerciali 2. settore industria e artigianato È suddiviso in 2 indirizzi. Produzioni industriali e artigianali Articolazioni: «Industria» e «Artigianato». Manutenzione e assistenza tecnica Informazioni e approfondimenti relativi a ciascun indirizzo. Per adempiere all’obbligo di istruzione, gli studenti possono scegliere anche i percorsi di Istruzione e Formazione professionale previsti dalla programmazione delle Regioni, per il conseguimento di una qualifica professionale triennale riconosciuta a livello nazionale. Sistema di Istruzione e Formazione professionale 21 percorsi triennali • Qualifica di Operatore professionale. 21 percorsi quadriennali • Diploma professionale di Tecnico. 55 LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE La nuova secondaria superiore prevede più spazio per scienze, matematica, lingue straniere. Infatti: • è stato stabilito un incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione degli studenti; • la lingua inglese viene studiata in tutti i percorsi di studio per cinque anni; • una disciplina non linguistica viene studiata in lingua straniera secondo le modalità nel quinto anno dei Licei e degli Istituti tecnici. Che cos’è il CLIL CLIL è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning (Apprendimento Integrato di lingua e contenuto). Si tratta di una metodologia didattica che prevede l’insegnamento di una disciplina, di una materia curriculare non linguistica, mediante una lingua straniera veicolare. I contenuti e gli argomenti delle discipline sono trattati esclusivamente in lingua straniera. Questo tipo di didattica consente agli alunni di: • acquisire i contenuti disciplinari; 56 • migliorare la competenza comunicativa nella lingua straniera veicolare; • utilizzare la lingua straniera come strumento per apprendere; • sviluppare una mentalità multilinguistica; • aumentare la motivazione in quanto aumenta la consapevolezza dell’utilità di saper padroneggiare una lingua straniera; competenza spendibile anche, e soprattutto, in una futura attività lavorativa. Esistono già degli istituti che hanno adottato la metodologia clil, come tu stesso puoi verificare leggendo l’articolo a pagina seguente. LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE Quando lasi scuola fa in DUE Storia in francese, matematica e chimica in inglese. Abbiamo scoperto uno dei pochi istituti (pubblici) dove si insegna in lingua straniera. I ragazzi? Very happy. «There’s antimony, arsenic, aluminium, selenium. And hydrogen and oxygen and nitrogen and rhenium». È l’attacco, velocissimo (qualcuno annaspa subito), della canzoncina The elements con la quale i ragazzi della II A dell’Istituto tecnico commerciale Enrico Tosi di Busto Arsizio accolgono l’imbarazzata cronista di «Io donna» (che declina l’invito ad associarsi al coro). Il testo appare su una lavagna interattiva, stile karaoke. L’insegnante dà il ritmo, tutti ci provano. Poi si passa a uno «scarabeo» sulle definizioni degli elementi di chimica e alle parole crociate (ops, crosswords) sulla fisica. Si parla, si risponde e si ascolta solo in inglese. Siamo in una classe clil dove una materia non linguistica viene insegnata in una lingua straniera. Al momento, stiamo seguendo una lezione di scienze della terra in inglese, alle dieci ci sposteremo in I F per storia in francese, poi torneremo in II A per matematica in inglese. La riforma della nuova secondaria superiore prevede l’istituzione dei clil per le ultime classi nei sei licei. Obiettivo: colmare lo storico ritardo del nostro Paese nella conoscenza delle lingue. I dati sono inquietanti: sei italiani su dieci studiano l’inglese, ma non lo parlano (dati (lingue) Censis, Centro Studi Investimenti Sociali) e solo il 7% pensa di averne una conoscenza «molto buona». In tale disastro, emergono alcune eccezioni: scuole dove l’internazionalizzazione è una priorità, e dove si scommette sul futuro dei ragazzi. I clil sono parte integrante di questo progetto. In alcuni istituti pilota storia e informatica, filosofia, scienze o altro vengono già insegnati in inglese, francese o tedesco direttamente dal docente della disciplina. La regione all’avanguardia è la Lombardia, con 400 classi clil in 100 istituti, ma non mancano esperienze ovunque, dal liceo Galvani di Bologna, che è stato il capofila, all’Alfano I di Salerno, un’eccellenza del Sud. Al Tosi funzionano già sei classi al biennio e una al triennio. «La richiesta delle famiglie è altissima» dice Benedetto Di Rienzo, preside di questo istituto dove i 1.800 studenti girano con un cartellino al collo per essere identificati. La scuola punta sulle lingue straniere: è una delle tre in Italia (le altre sono il Galvani e il Botta di Ivrea) a rilasciare l’Igcse (International General Certificate of Secondary Education – Certificato generale internazionale di formazione secondaria), un certificato equivalente a quello che ricevono gli inglesi al termine della scuola secondaria. Dal 2011 si potrà ottenere anche il Baccalauréat1 francese. Di pomeriggio funzionano corsi di arabo, cinese, giapponese. 1. Baccalauréat: esame al termine della scuola secondaria francese. 57 LA SCELTA DELLA NUOVA SECONDARIA SUPERIORE Al Botta di Ivrea, uno dei licei più antichi d’Italia, nelle classi clil si studiano storia e geografia in spagnolo e i ragazzi ricevono un doppio diploma valido nei due Paesi. «Molti di loro si iscrivono ad Architettura a Barcellona o all’Università Complutense a Madrid» racconta il dirigente Ugo Cardinale. Il Botta è stato anche il primo liceo ad avere inserito il cinese come materia curriculare: «In seconda sono già in grado di chiedere informazioni». All’Alfano I di Salerno, invece, si declinano Cartesio2 in francese, storia dell’arte e scienze in inglese. Entriamo in I F, dove una professoressa racconta con un perfetto accento parigino la vita di «Alexandre le Grand, fils de…». Greta dovrebbe rispondere, ma tace. Non si sa se per un «buco» in storia o piuttosto, suggerisce l’insegnante, «perché non ha studiato francese alle medie ed è indietro». I ragazzi compilano una carta d’identità di Alessandro Magno e commentano la cartina geografica. Altra campanella, ci rituffiamo in un corridoio affollato guidati da Elena Petruzio, l’insegnante che coordina i progetti linguistici. Torniamo in II A: c’è matematica. È il momento delle quadratic equations: la lavagna interattiva (ce n’è una in ogni classe clil) si accende e la classe, guidata da una professoressa entusiasta, si anima. Katia si sposta al primo banco per seguire meglio la particular formula, una roba difficilissima che si articola tra square roots e delta vari. Federico è alla lavagna e i compagni, divisi in gruppi, cercano la risposta. Parlano inglese anche tra di loro, e piuttosto bene. Finalmente la professoressa invita: look at the solutions! Federico tira un sospiro di sollievo. Per prepararsi all’insegnamento in lingua straniera, le tre professoresse del Tosi si sono «arrangiate». Un metodo tipicamente italiano, che non può più funzionare con i clil obbligatori. «Il ministro non ha ancora chiarito come avverrà la formazione dei docenti» polemizza Antonio Lepre, preside dell’Alfano I di Salerno. «Chi mi garantisce che un professore sia in grado di insegnare fisica in tedesco?» Invece, secondo Gisella Langé, responsabile nazionale del progetto clil è tutto previsto: «E il ministro ha promesso che il prossimo passo sarà la nuova formazione dei docenti. Presto partiranno nelle università i corsi per futuri insegnanti clil» anticipa. La soluzione è alle porte. Forse. (C. Lacava, in «Io donna», 27 febbraio 2010, rid.) 2. Cartesio: nome italianizzato del filosofo e matematico René Descartes (1596-1650). 58 UNO SGUARDO AL MONDO DEL LAVORO • Ragazze, la scienza non è solo una «cosa da maschi»! • La ricerca scientifica. è il miglior lavoro che una donna possa ottenere • Medicina, il lavoro è (quasi) garantito • Imprese verdi: ecco le professioni del futuro • Le nuove professioni più richieste nel mondo della moda • Le professioni del Web • Lavori che offrono un sicuro impiego • Qui ti assumono 59 MONDO DEL LAVORO Ragazze, la scienza non è solo una «cosa da maschi»! F orse è perché mancano i modelli: ci sono poche donne scienziato, quindi poche donne vogliono fare lo scienziato. Senz’altro è perché l’attività di ricerca o sul campo è oggettivamente molto impegnativa: un laboratorio riesce ad assorbire ancor più energie di uno studio legale e un turno di tre mesi su una piattaforma petrolifera è difficilmente conciliabile con un figlio da crescere. Metti insieme tutti questi fattori e il risultato è sempre il medesimo: poche donne, troppo poche, si dedicano alla scienza. La scarsa presenza femminile nelle scienze è squilibrata: in alcuni campi è altissima (medicina, biologia), in altri (matematica, ingegneria e soprattutto informatica) le donne scarseggiano. In realtà non c’è nessun vero motivo per cui le ragazze non debbano occuparsi di computer. Tant’è vero che uno degli esponenti più illustri dell’ingegneria informatica italiana è una donna, Luigia Carlucci Aiello, docente di Intelligenza artificiale e direttore dipartimento di Informatica dell’Università di Roma. La strada da percorrere per uscire dalla crisi è questa: cercare di occupare campi strategici, presidiati dagli uomini perché finora le donne non hanno provato a entrarci. Ci sono aree che si stanno sempre più femminilizzando, ad esempio le professioni: già da cinque anni i nuovi avvocati italiani sono al 60% donne, l’albo degli avvocati di Padova nel 2009 ha registrato lo storico sorpasso: 1.758 donne (il 52%) contro 1.584 uomini. Le scienziate, 60 invece, sono fenomeno raro. E non solo in Italia. Solo un terzo dei ricercatori scientifici europei è donna, con una sconfortante discesa a mano a mano che si sale nelle gerarchie accademiche. «Le donne devono smettere di studiare cose sbagliate» sottolinea Susanna Camusso, segretario confederale della Cgil (Confederazione Generale Italiana del Lavoro). «È inutile che la maggior parte dei laureati in medicina siano femmine. Il Paese ha bisogno di matematici, ingegneri, fisici.» Stefano Scabbio, amministratore delegato di Manpower (società che ogni anno gestisce 200.000 lavoratori), conferma che si stanno aprendo spazi al femminile nel campo dell’ingegneria gestionale. «Servono manager commerciali con spiccate doti tecniche, con competenze nel controllo di gestione» afferma. «Le donne hanno enormi vantaggi: imparano le lingue più facilmente degli uomini e hanno una diversa capacità di comunicazione» osserva Michele Pellizzari, docente di Economia del lavoro all’Università Bocconi di Milano. «Se una ragazza non ha interessi specifici, che studi per fare l’interprete» nota Paolo Feltrin, docente di Scienze politiche a Trieste. «Se c’è una competenza che verrà sempre più richiesta è quella linguistica. Altrimenti, se ha voglia di studiare intensamente, frequenti una qualsiasi delle facoltà scientifiche che le donne non vogliono fare: fisica, matematica, informatica, ingegneria.» (A. Marzo Magno, in «Io donna», 10 aprile 2010, rid.) MONDO DEL LAVORO La ricerca SCIENTIFICA è il miglior lavoro che una DONNA possa ottenere. I n America le chiamano cyberelias. O in alternativa geek girl, «smanettone». Sono ragazze tra i 12 e i 15 anni, appassionate di Internet, scienza e tecnologia tanto quanto i maschi. Anche in Italia. Ma perché, allora, soltanto poche scelgono poi una scuola superiore a indirizzo scientifico? E perché succede lo stesso all’università? Se lo chiede Cristina Morea Dalle Ore, 52 anni trevigiana, tre figli, emigrata in America negli anni Ottanta e lì diventata famosa astronoma. Oggi è l’unica donna italiana a lavorare per la Nasa (National Aeronautics and Space Administration – Amministrazione Nazionale dell’Aeronautica e dello Spazio), dove studia i bordi del sistema solare. Ed è sempre più convinta che la scienza sia «un perfetto gioco da ragazze». Che cosa glielo fa credere? «Il ricercatore è l’artista della scienza. La creatività e l’organizzazione tipiche di noi donne sono perfette per questa professione, che non è imbrigliata in orari fissi perché il cervello va lasciato libero di seguire i suoi ritmi. Fidatevi: la ricerca scientifica è il miglior lavoro che una donna possa ottenere.» Perché, invece, le ragazze scelgono di studiare altro? «Spesso, purtroppo, è decisiva l’influenza dei genitori, di solito contrari.» I suoi come reagirono quando decise di iscriversi ad Astronomia a Padova? «In realtà mio padre, chirurgo incantato dalle stelle, mi incoraggiò.» E lei che cosa consiglierebbe a una ragazza appassionata di scienza e tecnologia? «La ricerca in biologia, farmaceutica e genetica offre spazio e buone prospettive. Servono però studio, sacrificio, voglia di viaggiare, perché un tirocinio all’estero è irrinunciabile. E poi bisogna tenere gli occhi aperti: la Nasa, ad esempio, ha programmi di stage estivi aperti a studenti internazionali.» Alla Nasa quante donne lavorano? «Circa 6.500, più o meno il 30% della forza lavoro.» Nessuna discriminazione nella sua carriera scientifica? «Le risponderò con ciò che mi disse il mio primo capo americano, anche lei una donna: “Lavora il doppio dei colleghi: prima per dimostrare che sei all’altezza, poi per superarli”. Perché se è vero che la ricerca è fatta su misura per noi donne, il maschio dominante è una specie ancora attiva nei laboratori di tutto il mondo.» (F. Amè, in «Vanity Fair», 14 luglio 2010) 61 MONDO DEL LAVORO Medicina, il lavoro è (quasi) garantito Continua il successo occupazionale delle professioni medico-sanitarie. L avorare in emergenza passando le giornate – e le nottate – a completa disposizione di un numero di telefono breve e perentorio come il 118. O indossare il camice verde e trascorrere ore sotto il neon asettico delle sale operatorie e tra i monitor delle stanze di rianimazione. Le professioni sanitarie non sono certamente mestieri per tutti. Sangue freddo, estrema precisione e competenza, passione sono sicuramente doti necessarie per intraprendere gli studi medico-sanitari. Ma certamente sono anche le discipline che nel mercato del lavoro rendono di più, dal punto di vista occupazionale e remunerativo. Secondo i dati del consorzio interuniversitario Alma Laurea il 79,8% dei laureati di primo livello in Medicina e Chirurgia nell’anno solare 2008, intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, ha già un lavoro. Si tratta della percentuale più alta dei laureati che trovano un impiego in un arco di tempo così breve dopo la laurea: un record. Ma chi è lo studente tipo che si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia per poi scegliere la strada delle professioni sanitarie? Dal profilo tracciato da Alma Laurea, su dati 62 che riguardano i laureati di primo livello del 2009, emerge che il 33,9% di chi sceglie una professione sanitaria è di sesso maschile, netta presenza femminile quindi. Il 34,6% di chi si iscrive proviene in maggioranza da una scuola superiore di tipo tecnico, dal Liceo scientifico arriva il 39% del futuro personale ospedaliero, soltanto 7 studenti su cento hanno precedentemente frequentato il Liceo classico e il restante 28,7% proviene invece da un altro tipo di diploma o da studi all’estero. Per rispondere alla grande domanda di professionisti sanitari l’università italiana è ben attrezzata con 38 facoltà di Medicina e Chirurgia: tra queste la migliore secondo le classifiche del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) è quella di Padova che si è distinta per i giudizi favorevoli sia riguardo ai rapporti internazionali sia alla ricerca, non trascurando produttività e soprattutto didattica. Da poco, infatti, è stato attivato il nuovo indirizzo umanistico che mira a insegnare agli studenti che al centro del rapporto con il medico non c’è più la malattia ma il paziente stesso. (V. Bernabei, in «la Repubblica», 29 luglio 2010) MONDO DEL LAVORO Imprese verdi: ecco le professioni del futuro Nei prossimi anni l’economia sostenibile farà salire alla ribalta nuove figure. P er i prossimi dieci anni, avranno maggiori prospettive di sviluppo le professioni legate in qualche modo all’ambiente. Al primo posto l’agricoltura. Secondo le previsioni, è necessaria una nuova generazione di giovani agricoltori, con aziende medio-piccole a carattere locale, ovvero che operano più vicine ai luoghi del consumo dei prodotti. Segue il comparto delle foreste. Esperti in tecniche forestali potranno trovare nuove possibilità di lavoro anche nei programmi che prevedono la riforestazione. Al terzo posto gli installatori di impianti solari: gli impianti sulle case sono destinati ad aumentare considerevolmente e oltre centomila nuovi posti di lavoro, ben pagati, sono prevedibili entro il 2016. Il numero di occupati può anche crescere se l’impiantistica solare verrà in qualche modo sostenuta fiscalmente dal governo. Segue l’efficienza energetica. Migliorare l’efficienza di tutti gli edifici pubblici (migliore uso dell’energia, risparmio, isolamenti, ecc.) richiederà oltre un milione di nuovi tecnici ed esperti. Al quinto posto, ancora l’energia, quella del vento. In fase di crescita il mondo della ricerca: più biologi della conservazione saranno richiesti dalle grandi compagnie, che stanno gradualmente comprendendo il valore degli ecosistemi e della loro conservazione per lo sviluppo dell’economia. Questa tendenza richiederà anche nuove specializzazioni in economia e manager capaci di gestire imprese e commerci più sostenibili. All’ottavo posto vengono gli esperti di riciclaggio. Riciclare conviene più che «gettar via» e le politiche di incentivazione statali aiuteranno ad accrescere la quantità e la qualità di beni che devono essere riciclati e, di conseguenza, anche la ricerca di nuove tecniche di uso e riuso dei materiali. Il nono posto è occupato da una specializzazione di livello più alto: lo sviluppatore di sistemi sostenibili. Interesserà soprattutto il settore delle tecnologie informatiche, per la progettazione di sistemi di supporto per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Al decimo posto, infine, ingegneri e architetti esperti di paesaggio, pianificazione territoriale e urbana sostenibile. (D. Nicolati, in www.denaro.it, rid.) 63 Professioni MONDO DEL LAVORO Altre professioni verdi del futuro Agricoltori «verticali», specialisti nell’inversione dei cambiamenti climatici, vigilanti del clima e ingegneri di veicoli alternativi. Ecco altre professioni verdi del futuro. Figure professionali del tutto nuove che saranno richieste da qui al 2030, quando sulla Terra ci saranno 8.300 milioni di persone, e dovremo combattere realmente i cambiamenti climatici e l’acqua e il cibo rappresenteranno una delle questioni più difficili da risolvere a livello internazionale. In futuro, quindi, ci sarà bisogno di agricoltori verticali perché la produzione agricola si svilupperà in altezza, sui grattacieli, un metodo molto più economico e sostenibile. O ancora di professionisti che sappiano agire per fermare i disastri che potrebbero provocare i cambiamenti climatici, in grado di applicare metodi interdisciplinari e di costruire ombrelloni giganti per deviare le radiazioni dei raggi solari. Sempre più Paesi avranno bisogno di vigilanti sul clima, nuove figure in grado di sorvegliare la quantità di gas inquinanti in atmosfera. E infine saranno richiesti ingegneri di veicoli elettrici o a idrogeno o di vetture in grado di volare o di andare sott’acqua. (www.modusvivendi.it) 64 MONDO DEL LAVORO LE NUOVE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE NEL MONDO DELLA Professioni MODA Sono dieci le nuove figure professionali più richieste nel mondo della moda. • Brand Manager: è addetto alla pianificazione e al controllo della strategia del marchio e gestore dei rapporti aziendali. • Trade Market Manager: si occupa della pianificazione e del controllo della distribuzione dei prodotti. • Stock Manager: è addetto alla gestione dei prodotti invenduti in azienda. Merchandiser: orienta le preferenze degli • acquisti. • Visual Merchandiser: valorizza il prodotto sia dal punto di vista del posizionamento sia del prezzo all’interno del punto vendita. • Retail Operation Manager: controlla l’assortimento dei prodotti. • Cool Hunter: individua le tendenze del mercato. • Leisure Manager: è l’organizzatore di sfilate, eventi e manifestazioni fieristiche. • Industrial Property Manager: tutela legalmente i prodotti dell’azienda. • Personal Shopper: è il consulente personale nell’acquisto di prodotti e accessori più alla moda. (www.mondomodablog.com) Professione emergente: il consulente d’immagine Una nuova figura professionale, all’estero già ampiamente diffusa, sta prendendo piede anche in Italia, si tratta del consulente d’immagine, il professionista che, selezionando e mixando sapientemente capi e accessori, per taglio, colore, materiale e vestibilità, in base al fisico e all’occasione, è in grado di realizzare lo stile desiderato aiutando il cliente a esprimere la sua vera personalità e proiettare un’immagine coerente di se stesso. La cliente femminile adulta resta ancora il punto di riferimento indiscusso dell’offerta di servizi legati all’immagine personale proprio per la sua caratterizzazione: curiosità e richiesta di stimoli sempre nuovi. Tra i servizi più richiesti ci sono il personal shopping, l’individuazione dei colori più intonati alla carnagione per abiti e make-up, la riorganizzazione del guardaroba e lo styling, anche per l’evento memorabile. Tuttavia, soprattutto negli ultimi tempi, si è notato un sensibile aumento di richiesta di servizi anche da parte dell’universo maschile, soprattutto per i businessmen. Manager e professionisti che desiderano dare maggiore impulso ai propri progetti di carriera provenienti dai settori più disparati come il legale, finanziario, bancario, assicurativo, immobiliare, così come quanti cercano una ricollocazione nel mercato del mondo del lavoro. Si tratta per lo più di adulti che desiderano allineare il proprio abbigliamento con il ruolo che ricoprono o a cui aspirano senza snaturare la propria personalità o struttura fisica. 65 MONDO DEL LAVORO Le professioni del web Nuove professioni crescono: sul Web, naturalmente, che è diventato la vera fucina delle nuove professionalità. M a quali sono le figure professionali che operano dietro le quinte di ogni progetto Internet? Sono giovani, non necessariamente in possesso di laurea, accomunati da un’unica, vera passione: la comunicazione via Web! L’essenziale diventano l’intraprendenza, la fantasia, l’esperienza pratica. Ma ecco in sintesi quali sono queste nuove professioni. • Concept Designer: è il regista, l’ideatore di un processo di comunicazione audiovisiva. È colui che dialoga con il cliente e ne deve cogliere l’intenzione, per tradurla in un’idea, in un progetto. È una figura squisitamente creativa più facilmente supportata da una formazione umanistica non disgiunta però dalle competenze tecnologiche. • Project Manager: è il principale collaboratore del Concept Designer. Il suo compito consiste nel valutare la fattibilità tecnica ed economica del progetto / idea. Coordina tutte le fasi di sviluppo tenendo costantemente monitorati la qualità, i tempi, i costi. Ha normalmente una preparazione universitaria, di taglio economico-aziendalistico coniugata a capacità gestionali. • Web-Marketing Manager: è una figura strategica. È il filtro tra l’azienda e il mercato. È lui infatti il responsabile della pubblicità, delle promozioni, delle sponsorizzazioni e delle partnership1 strategiche. Quasi sempre è un laureato in economia e commercio o in scienze delle comunicazioni. 66 • Art Director e / o Web Designer: l’Art Director collabora direttamente con il Concept Designer per la definizione dello stile grafico generale del prodotto e, con il Project Manager, per la definizione analitica di ogni parte del progetto. Il Web Designer analizza, invece, tutte le problematiche relative alla navigazione e progetta l’ingegneria informatica del prodotto. • Content Manager: è la figura che gestisce tutti i contenuti editoriali e si occupa della creazione di aree tematiche ricche di testi, immagini, servizi audio e video. Il suo compito consiste nell’individuare e selezionare news e informazioni utili direttamente dalla rete o da altre fonti, riadattandole alle esigenze specifiche del sito. Coordina lo staff dei vari Web giornalisti / redattori, i c.d. (Concept Designer) Web Writer. Connesso al Web Writer, sta il Web Watcher, che si occupa di navigare alla ricerca di immagini, grafica, testi e suoni. •Web master: è la figura che si occupa di gestire il sito e fisicamente il server su cui risiede il sito. •Sviluppatore: lo sviluppatore html (HyperText Markup Language – linguaggio di marcatura ipertestuale) scrive l’html che compone la pagina per dar forma ai contenuti delle pagine. Lo sviluppatore software crea gli script2 per realizzare le pagine dinamiche, ottimizzandoli sul sito per un’esecuzione veloce e affidabile. • Grafico Web: si occupa di creare le immagini che affollano ogni pagina Web. È un creativo e un profondo conoscitore della Rete Internet; conosce i programmi per la creazione e manipolazione di immagini. • Community Manager: è il responsabile delle comunità virtuali. Gestisce le mailing list3, i forum di discussione, i newsgroup e le chat. (www.bresciaonline.it) 1. partnership: rapporti di collaborazione. 2. script: copione, scaletta. 3. mailing list: lista delle e-mail. MONDO DEL LAVORO Lavori che offrono un sicuro impiego Ecco due tabelle con la classifica delle figure professionali ad alta e a bassa specializzazione che non hanno crisi e sono difficili da reperire. ALTA SPECIALIZZAZIONE • Infermiere • Addetto logistica • Addetto marketing • Responsabile qualità • Fisioterapista • Consulente fiscale • Progettista elettronico • Programmatore informatico • Farmacista • Sviluppatore software BASSA SPECIALIZZAZIONE • Installatore infissi • Installatore allarmi • Pavimentatore • Falegname • Aiuto parrucchiere • Ausiliario socio-assistenza • Parrucchiere • Estetista • Addetto gastronomia • Gelataio - pasticciere • Tornitore • Sarto • Assistente socio-sanitario • Meccanico autoveicoli (www.mondofinanzablog.it) 67 MONDO DEL LAVORO Qui ti assumono Lazio Di regione in regione, le professioni più richieste secondo la Adecco Italia, la principale agenzia per il lavoro in Italia. • Settori che ricercano – manifatturiero, nuove energie, grande distribuzione, turismo • Figure più richieste – farmacisti, informatori del farmaco, Medical Piemonte - Valle d’Aosta Advisor, Controller, responsabili amministrativi • Settori che ricercano e contabilità –alimentare, tessile, chimico-farmaceutico, commercio, grande distribuzione Marche - Molise • Figure più richieste –venditori, agenti, impiegati commerciali • Settori che ricercano – alimentare, turismo, energie rinnovabili Liguria • Figure più richieste • Settori che ricercano – impiegati amministrativi e contabili, figure –commercio e grande distribuzione, turismo commerciali, operai specializzati • Figure più richieste –personale per il settore turistico-alberghiero, Abruzzo ingegneri con varie specializzazioni • Settori che ricercano – metalmeccanico, chimico-farmaceutico, enerLombardia gie rinnovabili, alimentare • Settori che ricercano • Figure più richieste –alimentare, chimico-farmaceutico, manifatturie– operai specializzati per settore rinnovabili, ro, Information Technology, energie rinnovabili addetti commerciali, impiegati amministrativi • Figure più richieste –ingegneri, addetti al settore fotovoltaico, tecnici di manutenzione Triveneto • Settori che ricercano –chimico-farmaceutico, manifatturiero, metalmeccanico, Medical&Science • Figure più richieste –Controller, informatori del farmaco, fisioterapisti, infermieri Toscana - Umbria Campania • Settori che ricercano – energie rinnovabili, grande distribuzione, alimentare • Figure più richieste – assemblatori pannelli fotovoltaici, ingegneri elettronici, periti elettronici o elettromeccanici, tecnici commerciali, geometri Calabria - Basilicata - isole • Settori che ricercano –grande distribuzione, chimico-farmaceutico, • Settori che ricercano –logistica, energie rinnovabili, turismo alimentare • Figure più richieste • Figure più richieste –ingegneri, periti, manutentori settore rinno–ingegneri meccanici, operai settore alimen- vabili, addetti grande distribuzione tare, Controller, capicontabili Emilia Romagna Puglia • Settori che ricercano –metalmeccanico, automotive, chimico-farmaceutico, alimentare, commercio e grande distribuzione • Figure più richieste –ingegneri, operai specializzati 68 • Settori che ricercano – energie rinnovabili, servizi • Figure più richieste – assemblatori parchi eolici, programmatori, impiegati ufficio tecnico (in «Panorama», 27 maggio 2010) Informazioni e aggiornamenti periodici circa le professioni del futuro.