Firenze, 30 settembre 2008
Definizione mercato
Bandi di gara per servizi nei paesi non EU
(EuropeAid)
• Tacis
• Cards
• ALA
• Meda
• FED
Attenzione: nuove definizioni e aggregazioni a partire dal
2007
Valore mercato
(campione considerato)
624 322 423 euro
(media annua ultimi 3 anni)
Valore bandi
2008
2007
2006
tacis
94.840.000
82.452.672
96.490.000
meda
94.999.490
141.423.840
151.152.624
ala
35.359.875
77.496.828
151.897.490
fed
167.495.836
198.260.630
232.089.067
cards+ear
72.119.168
77.359.750
112.000.000
other
87.530.000
46.400.000
3.600.000
552.344.369
576.993.720
743.629.181
Totale
Variazione bandi di gara
2008/2007
2007/2006
2008/2006
tacis
15%
-15%
-1,71%
meda
-33%
-6%
-37,15%
ala
-54%
-49%
-76,72%
fed
-16%
-15%
-27,83%
cards+ear
-7%
-31%
-35,61%
other
89%
1189%
2331,39%
-4,27%
-22,41%
-25,72%
Totale
Tendenze 1
• Contrazione del mercato:
Nel periodo 2006-2008 si è registrata una diminuzione del valore dei bandi di
gara pubblicati di circa il 26%. Tale diminuzione ha colpito tutti i programmi di
Europeaid.
Tra le cause:
• la modifica nella programmazione degli aiuti che ha comportato ritardi
nell’implementazione dei programmi di Europeaid;
• L’ingresso nella UE di Bulgaria e Romania che ha comportato l’uscita di
questi Paesi (tradizionalmente destinatari di fondi ingenti) dai programmi di aiuto
di Europeaid;
• l’uso sempre più diffuso di strumenti quali il gemellaggio amministrativo
(twinning) che sostituiscono l’assistenza tecnica erogata da società di
consulenza ed ingegneria con assistenza erogata direttamente da pubbliche
amministrazioni dei paesi membri;
• …
Tendenze 2
• Aumento valore medio delle gare:
Come risulta dalla tavola seguente il valore medio delle gare di appalto
pubblicate è aumentato di oltre il 20%.
Si tratta di una tendenza preoccupante soprattutto per le consulting
italiane che tradizionalmente si caratterizzano per dimensioni inferiori
rispetto ai principali concorrenti europei.
Tendenze 2
2008
2006
variazione
tacis
2.205.581
2.010.208
9,72%
meda
2.374.987
1.757.589
35,13%
ala
1.262.853
1.150.739
9,74%
fed
1.482.264
1.634.430
-9,31%
cards+ear
1.243.434
1.108.911
12,13%
other
2.735.313
1.800.000
51,96%
1.759.059
1.455.243
20,88%
Totale
Tendenze 3
• Aumento barriere all’entrata
Su questo aspetto non è stato possibile elaborare un indicatore preciso
nel campione selezionato, ma l’esperienza quotidiana testimonia
chiaramente che i criteri per le pre-selezioni sono sempre più difficili da
raggiungere, soprattutto rispetto al valore delle commesse già
realizzate.
Si tratta di un elemento che ancora una volta sembra penalizzare le
consulting di minori dimensioni rispetto ai “colossi” europei.
Tendenze 4
Aumento della concorrenza
La contrazione del mercato comporta naturalmente una maggiore
concorrenza sui servizi messi a gara, che si misura regolarmente dal
numero sempre elevato di manifestazioni di interesse presentate.
L’aumento della concorrenza è stato inoltre determinato anche dai nuovi
paesi membri. Questi , mentre fino a qualche anno fa rappresentavano
soltanto un mercato – una domanda di servizi -, ora devono essere
considerati come un’offerta di servizi, in quanto le loro consulting si
candidano ad “assistere” i paesi che nella UE non sono ancora entrati e
competono con le consulting europee, a costi spesso inferiori, grazie
anche all’ottima “palestra “ rappresentata da 15 anni di aiuti europei.
Si tratta di una tendenza probabilmente destinata a rafforzarsi con
l’ingresso sul “mercato” anche di consulting dei paesi balcanici, candidati
ad entrare nella UE.
Tendenze 5
Concentrazione delle consulting in Europa
Le maggiori barriere all’entrata, e il crescente vincolo finanziario (la
necessità di finanziare progetti di importo crescente) hanno prodotto
una crescente tendenza alla concentrazione delle consulting in Europa.
Si tratta di una tendenza che si riscontra in quasi tutti i paesi, con
esempi in Francia, Germania, Regno Unito (ma non solo!), e con
processi di concentrazione spesso transnazionali.
In Italia si può citare un solo caso (gruppo APRI).
La concentrazione parte spesso dalle maggiori società di ingegneria,
che tendono a diversificarsi orizzontalmente in altri settori della
consulenza, con un atteggiamento spesso “onnivoro”.
Tendenze 6
• Riduzione dei prezzi reali
E’ facile riscontrare come i prezzi reali dei servizi siano pesantemente
diminuiti: le tariffe giornaliere dei servizi di consulenza sono le stesse
della prima metà degli anni novanta
• Aumento dei costi
(anche per effetto del venire meno della distinzione esperti
internazionali/esperti locali)
Altri problemi
• Debolezza sistema paese
L’Italia non ha significativi programmi di cooperazione bilaterale. Di conseguenza
le consulting italiane si trovano svantaggiate rispetto ai competitor europei che
grazie alla propria cooperazione bilaterale maturano conoscenza dei paesi e
esperienze ben spendibili nelle gare europee.
Inoltre difficilmente il sistema italiano di Ambasciate e ICE è in grado di fornire
un supporto effettivo alle consultig italiane. E’ evidente a chiunque frequenti le
capitali estere come i nostri concorrenti europei godano dell’appoggio costante
anche istituzionale delle loro Ambasciate, molto attive nel favorire i rapporti con i
Governi locali e con i principali stakeholders del mercato di riferimento.
A questo proposito desidero però introdurre una nota di speranza. L’esperienza
di collaborazione che stiamo sperimentando con l’UTL di Belgrado, attivissima
nel promuovere partenariati, formazione ed informazione per un maggiore
coinvolgimento degli italiani nei fondi IPA. Si tratta di un “atteggiamento”
altamente meritorio che speriamo sia il segnale di una rinnovata attenzione e di
una nuova tendenza della cooperazione italiana.
Risposta 1
• Partecipazione al processo di concentrazione?
E’ l’annoso problema italiano di come superare la piccola
dimensione ben radicata nel nostro DNA.
Il rischio da scongiurare è l’essere “fagocitati” dalle grandi
consulting europee. Per questo un processo di
concentrazione tra italiani sarebbe auspicabile, con la
dovuta attenzione per le opportunità offerte dai nuovi paesi
membri.
Risposta 2
Individuazione di nicchie:
Ricerca di opportunità interessanti laddove la concorrenza
è minore
• Per paese/area geografica, rivolgendosi a quei paesi
nei quali le piccole dimensioni determinano una minore
concentrazione delle grandi consulting e quindi maggiori
opportunità anche per le imprese, come quelle italiane,
di minori dimensioni.
• Per settore, cercando di valorizzare le migliori
competenze italiane.
Risposta 3
• Differenziazione?
=> Ricerca di massimizzare l’utilità della
conoscenza paese, integrando i servizi con
forniture e lavori, in una logica verticale di
“general contractor”
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Relazione Deserti