ARABIA SAUDITA A cura di: Ambasciata d'Italia - ARABIA SAUDITA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero www.infomercatiesteri.it INDICE PERCHE' Perchè ARABIA SAUDITA Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi Flussi turistici ARABIA SAUDITA PERCHE' PERCHÈ ARABIA SAUDITA Crescita media del 4.6% (Fonte WB) Ottima posizione geografica Basso costo dell’energia Easy of Doing Business Incentivi per gli investitori esteri L'Arabia Saudita, con un PIL la cui crescita media annua si attesta intorno al 4.6%, è la x esima potenza economica al mondo e conta per il 45% del PIL dell'area del Golfo e per il 25% di quello dell'area Middle East and North Africa (MENA). Negli ultimi anni, il peso del settore non-oil sul PIL dell'Arabia Saudita è costantemente cresciuto, grazie agli sforzi intrapresi per una maggiore diversificazione della struttura produttiva. Secondo le stime più recenti, il reddito pro-capite crescera' dai 22.257,9 Euro registrati nel 2014, ai 26.200 Euro previsti per il 2020. Crescita media del 4.6% (Fonte WB) L'Arabia Saudita si trova nel cuore dell'area MENA ed occupa circa l'80% della Penisola arabica. Il Paese, che si estende dal Mar Rosso ad ovest fino al Golfo Arabo ad est, ha una superficie di 2.240.000 Kmq ed e' il 14º piu' grande del mondo. L'Arabia Saudita e' collocata al crocevia tra Africa e Asia e, per la sua vicinanza all'Europa ed ai Paesi emergenti dell'Estremo Oriente, riveste un'impotanza particolare come punto di transito degli scambi da e per il Vecchio Continente. Ottima posizione geografica Un quarto delle riserve di greggio del pianeta (circa 260 mld di barili) si trovano in Arabia Saudita (1° Paese al mondo anche per produzione); il Regno dispone inoltre di circa un 4% delle riserve mondiali di gas naturale (pari a 7,3 mila miliardi di metri cubi), collocandosi così al 4° posto. Alle imprese locali vengono garantite forniture di gas ed energia elettrica a prezzi favorevoli. I consumatori industriali locali pagano solo 0,59 Euro/mmbtu e 0,025 Euro per ogni Kwh di elettricità. Il costo medio della benzina è di 0,125 Euro al litro, mentre quello del diesel è di soli 0,05 Euro/l. Basso costo dell’energia Il Regno è il 1° paese nel mondo arabo per dimensione degli Investimenti Diretti Esteri in entrata e si colloca al 1° posto tra le venti principali economie del mondo per grado di attuazione delle decisioni assunte in ambito G20. L’Arabia Saudita, su 183 paesi, si colloca al 10º posto per equità del sistema fiscale (Rewarding Tax System), al 12º per contesto normativo più favorevole allo sviluppo di imprese ed affari (Ease Doing Business), al 18º posto per quanto concerne la competitività economica (Global Competitiveness Index) e al 1° posto per facilità di registrazione delle proprietà. Easy of Doing Business Si segnalano l'assenza di tassazione sul reddito personale, l'obbligo per le società investitrici di pagare solo il 20% sul profitto netto (Corporate Tax) e la possiblità per le realtà estere o miste di usufruire di programmi di finanziamento locali, regionali ed internazionali: l'Arab Fund for Economic and Financial Development” (AFESD), l'Islamic Development Bank (IDB), l'Arab Monetary Fund, l'Arab Trade Financing Fund, il Real State Development Fund,il Saudi Industrial Development Fund (SIDF). Infine, operano nel Paese 12 banche commerciali che offrono prestiti per finalità d'impresa. Incentivi per gli investitori esteri Ultimo aggiornamento: 05/11/2015 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Monarchia Assoluta Superficie 2,149,690 Kmq Lingua Ufficiale è l'arabo ma l'inglese è abbastanza diffuso Religione Musulmana (sunnita) Moneta Reale Saudita (legato a un tasso di cambio fisso con il dollaro: 1 USD=3,75 SAR) Ultimo aggiornamento: 30/07/2014 ^Top^ ARABIA SAUDITA 1 ARABIA SAUDITA 2 DOVE INVESTIRE Articoli in gomma e materie plastiche Prodotti alimentari Costruzioni Prodotti della metallurgia Prodotti delle miniere e delle cave Articoli in gomma e materie plastiche Macchine per la lavorazione della plastica Il settore dell’industria della plastica trova nel mercato saudita un favorevole collegamento ed incentivo di sviluppo nel facile accesso alle materie prime offerte dall’industria petrolchimica (3° al mondo per rilevanza). L’importanza del settore è confermata dal fatto che il 70% delle attuali esportazioni saudite non-oil sono costituite da prodotti petrolchimici e da prodotti della plastica, anche se per questi ultimi il peso esportativo è meno rilevante. Il petrolchimico prodotto nella città industriale di Jubail rappresenta ben il 7% del Pil. Rilevante è anche il contributo allo sviluppo del settore petrolchimico della città industriale di Yanbu (prodotti petrolchimici di base ed intermedi). L’obiettivo saudita è ora rivolto ad una fase successiva di sviluppo, verso la produzione di derivati secondari, quali prodotti plastici finiti di alta tecnologia. Prodotti alimentari Macchine per il trattamento dei prodotti alimentari e bevande e macchine per il confezionamento Il mercato dei prodotti alimentari e delle bevande è in costante crescita. Notevole è infatti la dipendenza del mercato saudita dall’importazione dei prodotti alimentari, il cui peso medio sull’import globale è di circa il 15%. La dipendenza dall’estero e la forte crescita demografica (circa 3% annuo), non possono non avere un effetto di stimolo per lo sviluppo della locale industria alimentare e delle bevande, con conseguente notevole aumento delle importazioni di macchine del relativo settore. Parallelamente è in crescita anche l’industria del confezionamento, settore indicato tra quelli prioritari dal National Industrial Clusters Development Program. L'NICDP e' un ente di recente costituzione alle dipendenze del Ministero dell’Industria, che ha il compito di favorire lo sviluppo delle infrastrutture a sostegno del programma per la creazione di filiere industriali. Costruzioni Macchine per costruzioni edili ed infrastrutturali e macchine per il vetro Le opportunità offerte da questi settori derivano dalla crescita assai dinamica del comparto delle costruzioni e dell’edilizia abitativa, che negli ultimi anni ha registrato un incremento di circa il 7% annuo. La crisi globale ha solo rallentato in parte in Arabia Saudita la crescita di tale settore, che è sostenuto da notevoli investimenti pubblici e da una solida domanda interna. Solo meno del 30% dei sauditi è proprietario di casa, circostanza che, unitamente all’elevato tasso di crescita demografica, determina una forte domanda di abitazioni con effetto espansivo anche sull’indotto e sull’industria dei materiali da costruzione. Prodotti della metallurgia Macchine ed utensili per la lavorazione dei metalli e macchine per impiego nel settore metallurgico Il programma di sviluppo delle diverse città economiche e delle città industriali di Jubail e Yanbu, unitamente al piano saudita volto alla diversificazione industriale, nonché al National Industrial Clusters Development Program (NICDP), indicano quello della lavorazione metalli come uno dei settori principali di interesse facendo prevedere significative opportunità di sviluppo per tali settori. Prodotti delle miniere e delle cave Attrezzature e macchinari per il settore petrolifero Il petrolio rappresenta il motore dell’economia dell’Arabia Saudita, con una dotazione di circa un quarto delle riserve mondiali di greggio (stimate ad oltre 260 miliardi di barili). La capacità estrattiva giornaliera attualmente è di 12,5 milioni di barili al giorno. La scoperta di nuovi siti estrattivi, lo sviluppo e l’ammodernamento di quelli già attivi, nonché le necessarie sostituzioni che negli anni si rendono necessarie nei diversi impianti, lasciano immaginare quale dimensione possa avere il mercato del settore in questione. L’Italia vanta da sempre una propria specializzazione nella tecnologia della produzione delle valvole e dei tubi da utilizzare ARABIA SAUDITA 3 L’Italia vanta da sempre una propria specializzazione nella tecnologia della produzione delle valvole e dei tubi da utilizzare nell’industria petrolifera, sia terrestre che marina. Tuttavia le potenzialità per le nostre imprese operanti nel settore sono certamente superiori a quanto già le stesse riescono a raccogliere sul mercato, considerati anche i costanti ingenti investimenti previsti dal governo saudita per l’industria petrolifera. Ultimo aggiornamento: 27/03/2013 ^Top^ ARABIA SAUDITA 4 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Mobili Prodotti alimentari Costruzioni Macchinari e apparecchiature Oltre il 50% delle nostre esportazioni verso l'Arabia Saudita sono rappresentate da macchinari ed apparecchiature varie dei più diversificati settori, quali generatori e apparecchi illuminazione, macchine utensili per la lavorazione dei metalli, macchine per la lavorazione della plastica, macchine per impiego nell'agricoltura, macchine per edilizia e costruzioni, macchine per estrazione e lavorazione del marmo, macchinari per uso domestico, macchine e macchinari per la conservazione alimentare e per la refrigerazione. Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Attrezzature e apparecchiature medicali e per ospedali Le opportunità di business sono in particolare legate al rilevante stanziamento pubblico dedicato al settore sanitario. Il comparto in questione è di fatto multisettoriale e costituito da attrezzature elettromedicali, che sono di fatto un sub-settore del grande settore dell’elettronica (in relazione al quale l’Italia occupa come produttore l’ottava posizione a livello mondiale, con una quota del 2% ca. del mercato globale), da attrezzature meccaniche, da mobili ospedalieri, da strutture mediche ed apparecchiature dentali e da attrezzature paramediche di supporto. In generale, l’importazione può avvenire direttamente da parte degli utilizzatori finali nel caso di forniture specifiche di tecnologia elettromedicale altamente specialistica (ospedali e cliniche private), mentre per le forniture standard di più ampio volume, l’importazione avviene di regola tramite gara (ad esempio per la fornitura di ospedali chiavi in mano). In questo ultimo caso è importante che l’operatore italiano possa trarre vantaggio dall’avere stabilito un rapporto privilegiato con agenti/importatori locali specializzati, per una più efficace assistenza e supporto nelle diverse fasi che vanno dall’acquisizione dei documenti, allo svolgimento della gara. Nel caso poi di gare "nazionali" (riservate dunque a soli offerenti Sauditi, anche se la produzione offerta può non essere saudita), il rapporto con un agente locale diventa essenziale per poter accedere al mercato attraverso forniture da effettuare al cliente indirettamente. Mobili Negli ultimi anni il mobilio ha rappresentato tra il 2 ed il 3% del nostro export totale verso l'Arabia Saudita. Il target delle nostre aziende occupa sicuramente la fascia medio-alta del mercato, essendo considerati di lusso i prodotti offerti. La destinazione più significativa, in termini di valore, sono dunque le ville principesche o gli alberghi di lusso (in particolare quelli sulla costa del Mar Rosso e nelle Città Sante). La promozione di queste produzioni va dunque indirizzata prevalentemente verso chi si occupa della progettazione ed arredamento di tali costruzioni, dunque architetti ed interior designers. Prodotti alimentari Prodotti agro-alimentari Il peso dell’export di prodotti alimentari italiani in Arabia Saudita, pur se in crescita negli ultimi anni, è certamente sottodimensionato rispetto alle potenzialità di questo mercato. L’Arabia Saudita è il principale importatore in Medio Oriente di prodotti alimentari ed è fortemente dipendente dalle importazioni, non essendo assolutamente in grado di coprire il crescente fabbisogno interno con la scarsa produzione locale. Il mancato sfruttamento da parte delle nostre aziende delle potenzialità offerte dal mercato sono dovute a vari fattori, tra i quali la debolezza commerciale delle nostre aziende, prevalentemente medio-piccole (con scarso impegno promozionale-pubblicitario e carenza di sinergie nel supporto logistico), o la presenza della concorrenza di multinazionali dotate di maggior forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione. Il posizionamento dei prodotti agroalimentari italiani rimane prevalentemente di nicchia nel mercato saudita (sebbene la nostra cucina sia ben conosciuta ed apprezzata), con il risultato che le nostre esportazioni, relative a questo comparto, sono superate anche dai nostri concorrenti europei, quali Germania, Francia o Olanda. Costruzioni Materiali da costruzione Il settore delle costruzioni rappresenta uno dei comparti portanti dell’economia saudita in cui sono destinate a confluire ingenti risorse finanziarie del settore ARABIA SAUDITA 5 pubblico, della grande industria, del commercio e dei risparmiatori privati. Negli ultimi anni il comparto è cresciuto a tassi medi del 57% annuo. Le due città principali, Riyadh (6,8 milioni di abitanti) e Gedda (circa 3,5 milioni), hanno ormai raggiunto dimensioni di metropoli medio-grandi e sono tuttora in continua espansione. Le prospettive di sviluppo del settore sono soprattutto legate ai progetti per la costruzione di 6 nuove città (c.d. economic cities), il cui contributo alla crescita del PIL è previsto, entro il 2020, di 150 miliardi di USD. La costruzione di 2 delle 6 città è già stata avviata (King Abdullah City, a nord di Gedda e la Prince Abdulaziz Bin Mesaed Economical City). Rilevante è altresì il settore degli investimenti residenziali, con la previsione di un incremento di 1,5 milioni di nuove abitazioni entro il 2015, nonché la prevista costruzione di nuovi alberghi di lusso , di circa 100 nuovi ospedali e di 3.200 scuole, per un valore di circa 4 miliardi di euro, nonché di nuovi grattacieli e centri commerciali. L’Italia risulta avere nei confronti dell’Arabia Saudita una posizione preminente come Paese fornitore di materiali da costruzione, con una quota di mercato di oltre il 20%, che la colloca complessivamente al primo posto tra i paesi fornitori di materiali nel suo insieme. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 6 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta, con un sistema politico-istituzionale basato sulla legge religiosa islamica (Sharia) e su una interpretazione dell'Islam fondata sulla tradizione wahabita. Il corpus legislativo e l’attivita’ giurisdizionale si basano sul diritto religioso. La formazione di partiti politici è vietata, così come qualsiasi forma di dissenso, di manifestazione e di associazionismo politico o sindacale. Gli immensi giacimenti di petrolio e gas e la presenza dei due più importanti luoghi sacri dell’Islam (Mecca e Medina), conferiscono all’Arabia Saudita un peso geo-economico, politico e morale senza pari nel mondo musulmano. La staticità del sistema politico, le incertezze legate alla successione al trono e l'elevata disoccupazione giovanile costituiscono le principali sfide alla stabilità di lungo periodo del Paese, rimasto peraltro immune dai fermenti delle "primavere arabe". A cio' va ad aggiungersi la possibilita’ di tensioni come risultato di movimenti di protesta popolare in atto in altri Paesi arabi o in reazione alla persistente disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza mentre il terrorismo interno, grazie ad una capillare azione di lotta all'estremismo condotta dalle Autorita', puo' ora considerarsi sotto controllo. Analoghe preoccupazioni sono rivolte al malcontento delle comunita’ sciite prevalentemente concentrate nella Provincia Orientale, come l’area di Qatif (ricca di giacimenti petroliferi), che potrebbero subire l’influenza dei movimenti di protesta avviati dai correligionari in Bahrein. Tra i potenziali fattori di rivendicazioni sociali va, infine, annoverata la condizione della donna, ancora oggi priva di piena capacita’ giuridica e soggetta a restrizioni dovute agli usi e costumi locali. Tali fattori non sembrano tuttavia mettere in dubbio il mantenimento della capacità di governo del Paese da parte degli Al Saud, in particolare di Re Salman, anche grazie all’azione di un imponente apparato di sicurezza. Da tempo, tuttavia, si sono manifestate istanze di riforma e di apertura del sistema politico – che peraltro al momento non hanno mai messo in dubbio la legittimita’ della casa regnante – da parte di gruppi di intellettuali ed accademici. Gli osservatori internazionali continuano a dividersi sul giudizio in merito al futuro del Paese: se alcuni sottolineano infatti il pragmatismo dell'establishment al potere, teso ad alleviare le tensioni tra modernità e tradizione nel Regno attraverso l’introduzione di moderate riforme che intendono assicurare la tenuta del fragile tessuto sociale saudita, molti altri registrano piuttosto le spinte centrifughe della borghesia emergente e la resistenza al cambiamento dei poteri conservatori della società. Ultimo aggiornamento: 03/11/2015 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI Sul piano dei rapporti con le Organizzazioni internazionali, l’Arabia Saudita è membro del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e del WTO (dal 2005). Il Paese non ha posizioni debitorie nei confronti 3dell’FMI e non è beneficiario di alcun progetto finanziato dal gruppo di Banca Mondiale. Particolarmente significativo – dal punto di vista del riconoscimento dello status di economia emergente – l’ingresso nel G20 sancito al vertice di Washington del novembre 2008. Sul fronte dei rapporti con l’Unione Europea, permangono le note difficolta’ che da oltre vent’anni impediscono l’adozione di un Accordo di libero scambio UE-Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC): le sei monarchie del Golfo, mentre si oppongono all’inserimento di una clausola sul rispetto dei diritti umani voluta da Bruxelles, mantengono (Riad in particolare) una posizione di chiusura sulla richiesta europea di ridurre i dazi all’esportazione, che, oltre ad essere in contrasto con le norme OMC, incidono negativamente sull’accesso al mercato degli idrocarburi. Inoltre, è tuttora in vigore un bando sulle carni bovine e ovi-caprine europee introdotto nel 2001 a seguito dei primi casi di BSE nel Vecchio continente e, nonostante l’approvazione in ambito GCC di una risoluzione che ne raccomanda la rimozione, Riad non ha proceduto all’adozione di misure attuative di diritto interno di portata generale. Risultano essere stati attivati due ricorsi contro l’Arabia Saudita in sede WIPO nel 2013, nessuno nel 2014 e uno nel 2015. Inoltre, è tuttora in vigore un bando sulle carni bovine e ovi-caprine europee introdotto nel 2001 a seguito dei primi casi di BSE nel Vecchio continente e, nonostante l’approvazione in ambito GCC di una risoluzione che ne raccomanda la rimozione, Riad non ha proceduto all’adozione di misure attuative di diritto interno di portata generale. Al momento, quindi, l’unico modo per ottenere la rimozione del bando e’ l’avvio di una procedura bilaterale. Nel 2013, risultano essere stati attivati due ricorsi contro l’Arabia Saudita in sede WIPO. Ultimo aggiornamento: 03/11/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 7 ARABIA SAUDITA 8 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Sul quadro macroeconomico saudita pesa, da alcuni mesi, il calo del prezzo del petrolio che si unisce alle sfide rappresentate dalla scarsa diversificazione produttiva e dal gap da colmare in termini di formazione e di occupazione della popolazione giovane locale. L'effetto negativo - anche considerato che nel Paese il settore dell’oil and gas contribuisce ancora per il 75% delle entrate dello Stato - non si è fatto attendere soprattutto sui conti pubblici mentre ha avuto un impatto ancora limitato sull'economia reale. I dati recentemente diffusi stimano che nel 2015 il PIL nominale dell’Arabia Saudita si è attestato sui 673 mld di dollari (con un rallentamento della crescita pari al 3.4% rispetto al 2014), prevedendo che il PIL nel 2016 si attesterà sui 743 mld di dollari (nonostante un ulteriore rallentamento della crescita del 1.9% rispetto al 2015). Gli stessi dati indicano inoltre un deficit del 15% rispetto al PIL ed un aumento del debito pubblico dal 14.7% del PIL nel 2015 al 25.1% nel 2016, e prevedono un tasso di disoccupazione pari all’11.2%, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente. Si prevede un rallentamento della crescita del PIL reale, dal 3.3% del 2015 al 1.7% nel 2016. Secondo le stime del 2015 le riserve bancarie del paese sono quantificabili in circa 628 miliardi di dollari (novembre 2015). A marzo dello stesso anno ammontavano a circa 697 mld. Il rapido calo delle riserve e la necessità di avviare un percorso credibile di consolidamento fiscale, hanno recentemente indotto le Autorità a ricorrere all'emissione di titoli di debito per finanziare il proprio deficit. Riad ha infatti emesso, per la prima volta dal 2007, bond per il valore di 4 miliardi di dollari acquistati da banche locali. Nello stesso tempo, anche i fondi pubblici di investimento sauditi, finora decisamente cauti in termini di operazioni sull'estero, hanno concluso diversi accordi con realtà straniere, in quella che può essere considerata come un'ulteriore declinazione dell'esigenza sempre più pressante di diversificare le proprie fonti di reddito, di cui è espressione anche la recente apertura del mercato azionario agli operatori finanziari stranieri. Rispetto all'esigenza di razionalizzare la spesa pubblica, si segnala la decisione che impone un'autorizzazione da parte del Consiglio per gli affari economici e di sviluppo per l'avvio di nuovi progetti governativi di valore superiore a 100 milioni di riali (26.7 milioni di dollari). La spesa per stipendi e sussidi ha conosciuto negli ultimi mesi un incremento significativo, con la concessione di due mensilità extra a tutti i dipendenti pubblici e ai pensionati del settore pubblico e privato in occasione dell'ascesa al trono di Re Salman. Nel 2015 il settore petrolifero è cresciuto dell'1.8%, dopo due periodi di calo (era, tuttavia, cresciuto del 6.9% nello stesso periodo dello scorso anno) mentre le costruzioni hanno registrato l'aumento settoriale più alto, pari a 7.1%. Quest'ultimo settore beneficerà anche dell’ introduzione di una tassa sui terreni inutilizzati, che dovrebbe contribuire a correggere lo squilibrio che si era creato tra una domanda in rapida crescita e un'offerta del tutto insufficiente di abitazioni. Ultimo aggiornamento: 19/01/2016 ^Top^ POLITICA ECONOMICA Ad un anno esatto dall'ascesa al trono di Re Salman, l'Arabia Saudita ha assistito ad un ricambio della classe dirigente, ad una stretta sul terrorismo interno e ad una maggiore consapevolezza del proprio ruolo di attore regionale e globale. Il sistema finanziario saudita presenta un buon livello di capitalizzazione ed è la SAMA (la Banca Centrale Saudita) l'ente competente ad autorizzare lo stabilimento di banche estere nel Regno. Nel giugno del 2015 è entrata in vigore la normativa che permette, per la prima volta, ad operatori qualificati nel settore finanziario (banche, società di intermediazione finanziaria, gestori di fondi e compagnie assicurative) di acquistare e vendere titoli azionari in borsa. Per quanto riguarda il contesto degli investimenti esteri, la legislazione prevede parità di trattamento tra investimenti stranieri, i quali devono essere sempre autorizzati dalla Saudi Arabian General Investment Authority, ed investitori locali. Il 28 dicembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato il bilancio del 2016, nel quale sono previste entrate per 137 mld di dollari ed uscite per 224 mld. Il budget assegna 57 mld di dollari per sicurezza e difesa, voce apparsa per la prima volta nel bilancio, in risposta alle esigenze di trasparenza incoraggiate da Re Salman. Tale scelta si colloca in un quadro che ha visto una crescita media annua per le spese relative a questo settore pari al 19% dal 2001, collocando il budget per la sicurezza saudita tra i primi cinque a livello mondiale. Sono stati stanziati 51 mld di dollari per l'educazione (il 12% in meno rispetto al 2015), 28 mld di dollari per la sanità (ridotta del 13.4% rispetto all'anno precedente) e 6.4 mld di dollari per infrastrutture e trasporti, i cui fondi sono stati dimezzati rispetto ai valori del 2014-2015, segno che il 2016 vedrà un calo sensibile di nuovi progetti, mentre quelli in fase di esecuzione sono essenzialmente finanziati attraverso fondi già stanziati negli anni scorsi. Inoltre è stato istituito un fondo speciale di 49 mld di dollari per fronteggiare esigenze impreviste e portare a termine progetti già avviati, in considerazione dell'elevata volatilità del prezzo del petrolio. Secondo gli analisti il nuovo budget è stato elaborato sulla base di un prezzo del petrolio compreso tra 32 e 40 dollari al barile e su una produzione di circa 10.3 mln di barili al giorno. Tradizionalmente i bilanci sauditi erano stati redatti sulla base di un prezzo del petrolio notevolmente inferiore rispetto a quello di mercato, ma nel 2015, anche in seguito al progressivo calo delle quotazioni del greggio, per la prima volta le entrate previste sono risultate inferiori rispetto a quelle effettive. ARABIA SAUDITA 9 Le grandi imprese pubbliche mantengono un ruolo preponderante soprattutto nel settore minerario ed estrattivo (secondo i dati del 2014 il settore oil&gas incide sul PIL per il 41.77%), ma il Regno sta portando avanti anche una strategia di promozione di piccole e medie imprese (oggi il settore privato incide per il 40.74% sul PIL). Nel discorso di presentazione del budget annuale, Re Salman ha posto l'accento sulla necessità di diversificare maggiormente l'economia, creare nuovi posti di lavoro, rafforzare sia il settore pubblico che privato, migliorare la competitività delle imprese e l'efficienza della spesa pubblica. In quest'ottica è stata prevista una riduzione progressiva della spesa per stipendi e sussidi, giustificata dal fatto che essi ammontano, ad oggi, a circa la metà della spesa pubblica totale. Inoltre è in previsione la progressiva privatizzazione di una serie di attività economiche, tra cui quelle inerenti il settore aeroportuale (come il King Khalid International Airport), nonchè la semplificazione legislativa in materie economiche e commerciali, allo scopo di attrarre investimenti esteri. Queste iniziative andranno ad integrare il 'National Trasformational Program 2020', una roadmap di misure sociali ed economiche che dovrebbe essere presentata dettagliatamente nel gennaio 2016. Ultimo aggiornamento: 19/01/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 10 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln €) Variazione del PIL reale (%) 2011 2012 2013 2014 2015 2016 428,95 509,27 520,74 621,49 650,4 743,3 2,3 9,9 5,4 2,7 3,6 2,9 28,4 29,2 30 30,8 31,4 32 48.722 50.926 53.093 54.588 55.202 55.798 Disoccupazione (%) 12,4 12,2 11,6 11,2 11 10,8 Debito pubblico (% PIL) 11,2 9,5 9,4 9,3 21,2 28,7 Inflazione (%) 3,7 2,8 3,5 2,7 1,9 2,4 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 3,3 9,6 9,8 6 5,6 3,6 Popolazione (mln) PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 30/12/2015 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia ARABIA SAUDITA 11 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2012 Totale 2013 302.307 mln. € 2014 282.251 mln. € Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 nd % nd % 268.057,57 mln. € PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) 2014 (mln. €) USA 40.563,5 CINA 36.620 CINA 33.310 CINA 38.878 USA 35.461,4 GIAPPONE 32.527 GIAPPONE 35.778,3 GIAPPONE 34.138,2 USA 32.187 Italia Position:7 6.675,9 Italia Position:11 5.499,8 Italia Position:18 Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2012 4,2 2013 2014 451,6 375.922,5 Prodotti delle miniere e delle cave 238.669,4 2.223.895 Prodotti alimentari 2.222,1 Bevande 21.323 150,4 157.357,9 Tabacco 2,2 1.398,5 Prodotti tessili 284,1 249.800,7 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 101,5 59.507,5 97 97.924,8 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 110,4 67.227,8 Carta e prodotti in carta 885,3 805.028,5 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 23.466,3 192.769 Prodotti chimici 25.921,6 261.468 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 240,9 313.763,9 Articoli in gomma e materie plastiche 826,1 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 465,4 435.346,6 Prodotti della metallurgia 1.471,5 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 916.427 15.430 699 582.186,4 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature 542,5 782.821 713 615.433 1.107,8 941.097,7 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili 710,1 843.612 1.728,9 22.836 50,8 39.708,2 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 497,3 464.559,3 Altri prodotti e attività 997,9 730.328,5 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Dati interscambio Arabia Saudita - Mondo ( cambio $ per un'unità di €: anno 2014= 1.32850). Dati interscambio Arabia Saudita - Italia (dati ISTAT). ARABIA SAUDITA 12 IMPORT Import 2012 Totale 2013 121.104 mln. € 2014 123.091 mln. € Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 nd % nd % 123.484,85 mln. € PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) 2014 (mln. €) CINA 15.797,4 USA 15.700,5 CINA 17.050,4 USA 15.512,2 CINA 15.516,4 USA 15.466,1 COREA DEL SUD 7.801,5 INDIA 9.767,1 INDIA 10.596,2 Italia Posizione: 7 4.042,8 Italia Posizione: 7 5.606,2 Italia Posizione: 7 Merci (mln. €) 4.824,3 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 6.034,1 6.583.685 Prodotti delle miniere e delle cave 1.533,6 1.229.339 Prodotti alimentari 9.920,1 10.475.721 Bevande 184,1 209.341,33 Tabacco 716 757.234,5 Prodotti tessili 1.521,5 1.420.106,7 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2.297,1 2.357.897,7 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 829,6 849.354,1 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1.289,3 1.246.871,4 Carta e prodotti in carta 1.487,4 1.494.309,7 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Prodotti chimici 5,5 3.561,6 473,6 1.601.573,6 7.717 7.292.255,6 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 3.545,2 3.959.472,1 Articoli in gomma e materie plastiche 3.014,8 2.950.708,2 1.901 2.050.095,4 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Prodotti della metallurgia 2014 15.574 99.999.999,99 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 3.388,8 3.595.404,5 11.531,3 11.955.856,4 6.532,6 6.916.072,1 Macchinari e apparecchiature 15.039,8 15.353.742,9 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 17.846,8 17.766.130,8 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 3.367,7 3.778.327,8 Mobili 1.008,5 1.095.890,98 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 1.991,1 2.059.116,54 Altri prodotti e attività 2.353,3 200.220,3 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Dati interscambio Arabia Saudita - Mondo ( cambio $ per un'unità di €: anno 2014= 1.32850). Dati interscambio Arabia Saudita - Italia (dati ISTAT). OSSERVAZIONI I dati di dettaglio relativi all'interscambio di merci sono disponibili, fino al 2009, al seguente link: http://actea.ice.it/viewer.aspx?id_parametro_analisi=150773&level=1 ARABIA SAUDITA 13 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2012 2013 2014 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) 194.242 166.205 130,67 Saldo dei Servizi (mln. €) -56.633 -62.089 -64.170 Saldo dei Redditi (mln. €) 7.669 10.274 12.490 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -24.747 -26.416 -29.340 Saldo delle partite correnti (mln. €) 120.531 85.953 58.260 Riserve internazionali (mln. €) 491.560 524.559 554.810 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 29/12/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 14 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: ARABIA SAUDITA (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: ARABIA SAUDITA (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 5% 5,3 % 5,7 % % nd % nd % 21.522 mln. € 26.744 mln. € 29.599 mln. € 476.952 mln. € nd % nd % ARABIA SAUDITA 15 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: ARABIA SAUDITA (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: ARABIA SAUDITA (Inward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 31,3 % 0,7 % 30,1 % % nd % nd % 134.235 mln. € 3.417 mln. € 15.689 mln. € 70.818 mln. € nd % nd % OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 16 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: ARABIA SAUDITA (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: ARABIA SAUDITA (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 -1,4 % % 0,7 % % nd % nd % -2.579 mln. € mln. € 3.723 mln. € mln. € nd % nd % ARABIA SAUDITA 17 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: ARABIA SAUDITA (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: ARABIA SAUDITA (Inward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 2,7 % % 1,4 % % nd % nd % 12.290 mln. € mln. € 7.002 mln. € mln. € nd % nd % OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 18 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 Argento kg 7,67 5,84 5,21 4,66 Gas milioni di barili 12 11 11 13 oro kg 4,48 4,61 5,22 4,16 petrolio Mln barili/giorno 8 9 9 9 pietra calcarea migliaia di tonnellate 45,75 46,3 48,62 56,7 Rame Tonnellate 1,6 1,95 17,64 41,33 Zinco Tonnellate 4,22 4,93 21,21 39,81 ARABIA SAUDITA 19 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea I dazi sull'importazione sono in media molto contenuti (per lo piu' al 5%) fino ad un massimo del 20%, con l'unica eccezione dei datteri, che sono protetti da un dazio del 40%. Sono sempre più ricorrenti casi di barriere non tariffarie sulle merci in ingresso nel Paese. Va segnalato, ad esempio, che il costo per l’ottenimento del Certificato di Conformità (CoC) sulle importazioni era basato sul “freight value” (valore della merce trasportata) mentre le nuove regole prendono in considerazione il numero dei container. Secondo gli esportatori la nuova regola comporta un aumento del costo del 300% (per garantire infatti l’integrità della merce trasportata si preferisce distribuire in genere la quantità che fisicamente entrerebbe in un unico container ad esempio su tre container). Questo calcolo dei costi del CoC viene applicato su tutta la merce importata in Arabia Saudita ed è stato introdotto di fatto per “complicare” l’importazione e così proteggere la produzione locale. Secondo le normative saudite del Ministero del Commercio e Industria un operatore commerciale saudita che importa merci, attrezzature, macchinari e prodotti per un uso che sia limitato al solo esercizio della propria attività, non è tenuto ad avere la certificazione della Saudi Standards, Metrology and Quality Organisation (SASO), dietro presentazione del relativo contratto di compravendita per dimostrare la congruità tra la quantità importata e la quantità indicata nel contratto. Tuttavia, si verificano casi in cui le autorità doganali locali bloccano merce destinata al solo esercizio dell’attività commerciale perché non accompagnata da certificati di conformità. Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 20 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2013 Val (0 - 100) GCI Pos. 148 paesi 2014 Val (0 - 100) Pos. 144 paesi 2015 Val (0 - 100) Pos. 140 paesi 5,1 20 5,1 24 5,1 25 Requisiti di base (41,9 %) 5,7 14 5,7 15 5,7 17 Istituzioni (25%) 5,1 20 5 25 5,1 24 Infrastrutture (25%) 5,2 31 5,2 30 5,1 30 Ambiente macroeconomico (25%) 6,7 4 6,7 4 6,6 4 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,9 53 6 50 6 49 Fattori stimolatori dell'efficienza (48,5 %) 4,7 27 4,6 33 4,7 30 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,7 48 4,6 57 4,7 49 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,8 27 4,7 35 4,7 29 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,3 70 4,2 64 4,3 60 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4,7 27 4,7 30 4,3 41 Diffusione delle tecnologie (17%) 4,6 41 4,5 45 4,7 42 Dimensione del mercato (17%) 5,1 23 5,1 20 5,4 17 Fattori di innovazione e sofisticazione (9,5 %) 4,3 29 4,2 32 4,2 29 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,7 28 4,6 30 4,5 29 Innovazione (50%) 3,9 30 3,8 33 3,8 34 Sub indici Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 ^Top^ 2013 Val (0 - 100) Indice di Liberta Economica 60,6 Pos. 184 paesi 82 2014 Val (0 - 100) 62,2 Pos. 186 paesi 77 2015 Val (0 - 100) 62,1 Pos. 186 paesi 77 Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 21 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 Val (0 - 7) ETI Pos. 132 paesi 2012 Val (0 - 7) 4,5 40 Accesso al mercato (25%) 4,3 Amministrazione doganale (25%) 4,9 Pos. 132 paesi 4,8 27 54 4 61 31 5,1 30 5 27 5,1 29 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5,4 26 5,5 24 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 4,3 39 4,7 36 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 4,1 45 4,6 36 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 4,7 47 4,8 43 4 51 4,2 37 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 3,6 51 4,7 41 Contesto business (25%) 4,9 39 5,7 8 Regolamentazione (50%) 4,7 26 5,2 12 5 55 6,2 8 Sub indici Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) Sicurezza (50%) Fonte: Elaborazioni Agenzia ICE su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 15/01/2013 ^Top^ 2010 Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 2012 Valore (%) 76,5 81,2 Fonte: Elaborazione Agenzia ICE su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 15/01/2013 ^Top^ OSSERVAZIONI Estratto del "Global Enabling Trade Report 2012" del "World Economic Forum": "Saudi Arabia occupies 27th place globally and comes in 3rd in the region, moving up 13 positions in this year’s Report. Consistent mprovements in all subindexes except for the market access component contribute to this result. The efficiency of Saudi Arabia’s customs services (29th) and border administration (24th) are important factors in facilitating trade. Customs procedures are efficiently organized (22nd)—it is neither costly nor burdensome to import and export goods, although it may be time consuming (e.g., it takes 17 days to import goods, which corresponds to 59th place). Saudi Arabia also benefits from a solid institutional framework with transparent (11th) and efficient (12th) government institutions and well-defined property rights (22nd). The country’s recent accession to the WTO was an important step in opening up to foreign participation, yet Saudi Arabia maintains regulative barriers to foreign ownership (55th), and has signed only a small number of trade-enabling multilateral treaties (113th). The positive assessment applies equally to its transport sector, where Saudi Arabia did not commit to opening up under the GATS provisions (59th). More openness to foreign competition in the logistics sector would support the development of an efficient logistics and transport industry in the country, thereby providing a base for further diversifying exports." Ultimo aggiornamento: 15/01/2013 ^Top^ ARABIA SAUDITA 22 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2013 / 2014 2014 / 2015 2015 / 2016 11,4 11,8 12,1 6,1 4,2 4,3 12,4 11,9 14,1 Scarsa salute pubblica 0,8 0,9 0,4 Corruzione 4,2 3,5 1,7 Crimine e Furti 0,4 0,4 0 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 8,3 6,7 7,3 Accesso al finanziamento Aliquote fiscali Burocrazia statale inefficiente Forza lavoro non adeguatamente istruita 15,5 16,2 15,8 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 2,9 5,3 4,1 Inflazione 2,6 2,3 1,7 Instabilita delle politiche 0,9 3,2 4,6 Instabilita del governo/colpi di stato 0,2 0,2 0,2 25,6 26,9 24 Normative fiscali 3,2 1,8 2 Regolamenti sulla valuta estera 0,7 1,2 2,7 Insufficiente capacita di innovare 4,9 3,4 5,1 Normative del lavoro restrittive Ultimo aggiornamento: 18/01/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 23 BUSINESS COST Unita 2010 2011 2012 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. € per anno 211.348,16 221.951,25 250.351,32 Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. € per anno 126.854,18 120.583,08 137.193,33 Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. € per anno 129.818,33 135.396,1 154.320,77 Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. € per anno 51.758,8 51.852,36 63.565,04 Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. € per anno 57.028,72 58.146,24 67.350,39 Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. € per anno 22.720,55 21.908,3 24.488,7 Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. € per anno 15.933,78 14.792,25 13.680,72 Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 236,85 308,39 186,8 Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. € per kwH 0,02 0,02 0,02 € per m3 0,03 0,02 0,03 € per linea/mese 6,03 5,75 24,7 Aliquota fiscale corporate media. % 20 20 20 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 20 0 0 Acqua per uso industriale /commerciale. Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 16/04/2013 ^Top^ ARABIA SAUDITA 24 INDICE DOING BUSINESS 2013 Val (0 - 7) Pos. 185 paesi 2014 Val (0 - 7) Pos. 189 paesi 2015 Val (0 - 7) Pos. 189 paesi Posizione nel ranking complessivo 22 44 49 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 78 98 109 Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) Costo - % reddito procapite (25%) 9 9 9 21 20,5 20,5 5 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 4 21 21 14 11 11 103 102 102 24 0,5 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 5 32 12 4 0,4 23 4 22 4 Tempo - giorni (33,3%) 61 61 61 Costo - % reddito procapite (33,3%) 31 31,1 25,5 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 12 Procedure - numero (33,3%) 5 Tempo - giorni (33,3%) 8 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 19 5 8 53 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) 6 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 5 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 20 5 8 67 8 2 19 71 8 2 61 62 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 9 8 8 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) 8 8 8 Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 7 4 4 Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 3 Documenti per importare - numero (33,3%) 3 3 3 72 72 64 2 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) Documenti per esportare - numero (33,3%) 3 3 2,1 36 5 2,1 84 6 92 6 5 8 8 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) 13 13 13 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) 17 17 17 Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 700 1.055 1.285 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 789 1.229 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 124 1.309 108 108 635 635 635 Costi - % del risarcimento (33,3%) 27 27,5 27,5 Procedure - numero (33,3%) 40 40 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni Costo - % del valore della proprieta del debitore 107 40 163 163 2 2,8 2,8 22 22 22 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 30/11/2014 ^Top^ OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 25 Estratto del rapporto Doing Business 2013 (Banca Mondiale) "Summaries of Doing Business reforms in 2011-12: Getting electricity: Saudi Arabia made getting electricity more expensive by increasing the connection fees. Paying taxes: Saudi Arabia made paying taxes easier for companies by introducing online filing and payment systems for social security contributions. Enforcing contracts: Saudi Arabia made enforcing contracts easier by expanding the computerization of its courts and introducing an electronic filing system." Ultimo aggiornamento: 30/11/2014 ^Top^ ARABIA SAUDITA 26 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Negli ultimi anni, le Autorità hanno messo in atto una aserie di programmi ad hoc e incentivi al fine di favorire una maggiore concessione di credito da parte del sistema bancario a favore delle imprese, in particolare quelle piccole e medie, finora ritenuto non sufficiente rispetto ai tessi di crescita dell'economia reale. Nel mese di luglio 2012, è stata approvata dopo circa una decade la nuova 'mortgage law', basata sul sistema finanziario di tipo islamico (ijara). La legge, oltre a favorire l’acquisto di alloggi dovra’ incoraggiare le banche a espandere il credito in un mercato in cui solo il 4% della popolazione possiede immobili di proprietà. In materia di accesso al credito, tra il 2013 e il 2014, l'Arabia Saudita è tuttavia scesa dal 53° al 67° posto, secondo le stime del rapporto Doing Business 2014 della Banca Mondiale. Ultimo aggiornamento: 21/07/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 27 RISCHI RISCHI POLITICI Le incognite della successione al trono Effetto contagio dei movimenti di protesta legati al fenomeno delle "primavere arabe" Malcontento delle comunita' sciite della Provincia Orientale Minaccia nucleare iraniana e tensioni con Teheran Considerata l'eta' avanzata di Re Salman (79 anni), il problema della successione condizionera' lo scenario politico saudita negli anni a venire, rappresentando una fonte di potenziali divisioni in seno alla leadership. La legge impone che il sovrano sia un discendente diretto del fondatore dello Stato, Re Abdulaziz (che regno' dal 1932 al 1953), e i cinque re che finora si sono avvicendati erano tutti figli di quest'ultimo. A livello di ministri, il progressivo passaggio di potere alla seconda e terza generazione e' gia' iniziato da qualche anno. Le incognite della successione al trono Di fronte alle trasformazioni delle "primavere arabe", l'Arabia Saudita ha finora confermato la sua tradizionale stabilita'. Tuttavia, vanno annoverati tra i principali fattori di rischio nel medio periodo l'elevato tasso di disoccupazione (la popolazione giovanile costituisce circa il 68% del totale), il permanere di una marcata diseguaglianza e la diffusa percezione del sistema politico-istituzionale come stagnante e clientelare. Effetto contagio dei movimenti di protesta legati al fenomeno delle "primavere arabe" Una delle cause di potenziale instabilita' rimane il malcontento delle comunita' sciite, concentrate nella Provincia Orientale (in particolare nell'area di Qatif, ricca di giacimenti petroliferi) e che potrebbero subire l'influenza dei movimenti di protesta avviati dai correligionari in Bahrein. Anche se il Re si e' mostrato sensibile alla necessita' di rimediare alla marginalizzazione politica ed economica della minoranza sciita, nella regione si registrano periodicamente episodi di scontri con le forze di sicurezza.Permane quindi il rischio di tensioni nelle zone di confine. Malcontento delle comunita' sciite della Provincia Orientale L'acceso confronto con l'Iran e i rischi legati ai potenziali sviluppi del programma nuclerare di Teheran costituiscono un pericolo costante per la stabilita' del Golfo. Una possibile, seppur improbabile conseguenza di tali tensioni, paventata di recente dall'establishment iraniano, potrebbe essere la chiusura dello Stretto di Hormuz, attraverso il quale passa la gran parte dell'export di greggio saudita. Minaccia nucleare iraniana e tensioni con Teheran Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 28 RISCHI ECONOMICI La sfida della diversificazione Le minacce al ruolo di unico "swing producer" nel mercato internazionale del petrolio La sostenibilita' fiscale della spesa per le grandi opere pubbliche e delle inziative di assistenza sociale Il rischio dell'inflazione A fronte della storica dipendenza dal petrolio, il successo del modello di sviluppo saudita dipendera' in larga parte dall'efficacia dei suoi programmi di diversificazione del sistema produttivo. Una chiara visione strategica da parte della leadership sara' determinante per proseguire nel percorso di riorientamento dell'economia saudita dal petrolio verso settori quali infrastutture, energie rinnovabili, trasporti e logistica. La sfida della diversificazione L'eccessivo consumo interno di petrolio, la scoperta di nuovi giacimenti in altre zone del pianeta, l'aumento nella domanda di energia da parte di giganti economici come Cina e India e il crescente ricorso alle rinnovabili sono le principali minacce al ruolo storico dell'Arabia Saudita come unico produttore chiave nel mercato internazionale dell' "oro nero". La potenziale perdita di questo status rende ancora piu' urgenti gli attuali sforzi di diversificazione dell'economia. Le minacce al ruolo di unico "swing producer" nel mercato internazionale del petrolio Il deficit di bilancio registrato a partire dal 2015, per effetto congiunto del calo dei prezzi del petrolio e del lancio di alcuni mega-progetti infrastrutturali e di inziative di assistenza sociale (assegno di disoccupazione, contributi per le famiglie meno abbienti, creazione di nuove unita' abitative, aumenti stipendiali per i dipendenti pubblici e sussidi per l'acquisto di beni di base) rappresenta un'inversione di tendenza. Molto dipendera' dall'effettiva capacita' di simili iniziative di creare ricchezza e nuovi posti di lavoro. La sostenibilita' fiscale della spesa per le grandi opere pubbliche e delle inziative di assistenza sociale Benche' stabile negli ultimi mesi, la dinamica dell'inflazione potrebbe risentire, sul piano internazionale, di un aumento della domanda di energia o di un indebolimento del dollaro (cui il riyal saudita e' legato da un cambio fisso) e, su quello interno, dell'effetto dell'aumento degli stipendi pubblici (che hanno provocato un ampliamento della base monetaria) e della policy di assunzione obbligatoria di cittadini sauditi (piu' costosi rispetto ai lavoratori stranieri). Il rischio dell'inflazione Ultimo aggiornamento: 19/02/2015 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Possibili ricadute della politica di "saudizzazione" sul business environment Complessita' delle procedure doganali nd nd nd Il programma governativo Nitaqat, introdotto nel 2011 nell`ambito della strategia di "saudization", che vincola le imprese ad assumere cittadini sauditi in percentuali dal 10% fino al 30% a seconda della dimensione dell`impresa e del settore, è stato esteso nell`ottobre 2012 anche alle imprese con meno di 10 impiegati. Se ulteriormente inasprita, tale politica comporterebbe un aumento del costo del lavoro (a fronte dei piu' alti stipendi medi pagati ai lavoratori sauditi rispetto agli stranieri) e renderebbe difficile l'individuazione di personale in possesso dell'expertise necessaria. Possibili ricadute della politica di "saudizzazione" sul business environment Benche' l'aliquota media sia piuttosto bassa, le barriere non tariffarie costituiscono un problema abbastanza comune in Arabia Saudita. I tempi di sdoganamento tendono ad essere lunghi ed e' possibile che venga richiesta, da parte delle autorita' locali, documentazione aggiuntiva per quanto riguarda l'importazione di merci. Diventa, quindi, importante potersi avvalere del supporto di propri agenti locali. Complessita' delle procedure doganali nd nd ARABIA SAUDITA 29 nd nd nd nd Ultimo aggiornamento: 31/08/2014 ^Top^ ARABIA SAUDITA 30 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Le relazioni economiche italo-saudite vivono un momento decisamente favorevole e strategico per i nostri interessi nazionali. Il Regno è infatti largamente disponibile a intensificare le relazioni economiche con l’Italia – che gode di un’immagine complessivamente positiva nel Regno - e a sviluppare iniziative economiche e finanziarie di comune interesse. L’Arabia Saudita ha bisogno di un’ingente quantità di beni, servizi e, soprattutto, conoscenze per proseguire nel percorso di diversificazione dell’economia e prepararsi a sostenere la domanda di una popolazione crescente in numero e complessità. Gli investimenti italiani nel Regno sono concentrati nei tradizionali settori dell’energia, petrolchimico, infrastrutture e difesa. Tra le aree con maggiori prospettive di crescita - e quindi di maggiore interesse per i nostri investimenti futuri - vanno ricordate healthcare, energie rinnovabili e grandi infrastrutture. E’ anche in corso un'intensa azione da parte delle aziende interessate e delle nostre istituzioni diplomatiche finalizzato a una migliore penetrazione italiana in tutti quei settori che rivestono carattere strategico per entrambi i Paesi. Nel 2014 il valore dell'export italiano verso il Regno ha raggiunto quota 4.8 mld di euro, segnando un incremento del 7.1% rispetto all’anno precedente (elaborazione ICE su dati Istat). Tra gennaio ed agosto 2015, l’export italiano verso l’Arabia Saudita ha invece registrato un incremento dell’8,4% rispetto al medesimo intervallo temporale dell’anno precedente. Tra il 2013 e il 2014 l’interscambio è diminuito da 10 a 9 mld di euro, per effetto di un calo delle nostre importazioni, che sono passate da 5.5 mld di euro nel 2013 a 4.2 nel 2014. Nell’intervallo temporale compreso tra gennaio ed agosto 2015, l’interscambio ha raggiunto i 5.8 mld di euro, con una flessione del 4,1 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come conseguenza di un incremento dell’export italiano (+8,4%) e una riduzione delle nostre importazioni (-17,4%). Per valore complessivo dell'interscambio con l'Arabia Saudita, l'Italia figurava nel 2014 come undicesimo partner commerciale del Regno a livello mondiale e come il terzo tra i paesi dell'Unione Europea, dopo Francia (con 10.4 mld di euro) e Germania (con 9.8 mld di euro). In testa alle nostre esportazioni si confermano le voci macchinari e apparecchiature, coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio e apparecchiature elettriche. In Arabia Saudita sono attive circa settanta aziende italiane che operano direttamente ovvero attraverso joint-ventures con partners sauditi. Diversi gruppi italiani del settore petrolchimico e dell’impiantistica continuano ad aggiudicarsi importanti contratti in relazione alla costruzione e/o all’ampliamento dei complessi petrolchimici. Anche nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture le societa' italiane sono presenti con progetti di particolare rilievo per dimensioni e impatto sociale, come nel caso della metropolitana di Riad. Il “Made in Italy” per un cliente saudita ad alto potere d’acquisto resta sempre identificato con gli articoli a forte componente di lusso, esclusività e di elevata sofisticazione. I macchinari italiani non solo continuano a costituire un riferimento per svariati settori dell’industria saudita ma la loro esportazione tende ad espandersi di pari passo con la crescita dell’economia saudita. Non si registrano contenziosi di rilievo che coinvolgano aziende italiane. Gli investimenti italiani verso l’Arabia Saudita si concentrano verso i settori più rilevanti dell’economia saudita: petrolchimico, trasporti, macchinari e grandi infrastrutture. Vi sono buone prospettive di incremento della presenza italiana anche nel settore dei servizi, con particolare riguardo alle attività di formazione professionale e finanziarie. Ultimo aggiornamento: 21/01/2016 ^Top^ ARABIA SAUDITA 31 SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: ARABIA SAUDITA Export italiano verso il paese: ARABIA SAUDITA 2012 Totale 4.042 mln. € 2013 4.495,71 mln. € 2014 4.824,25 mln. € gen-lug 2014 gen-lug 2015 2.710,12 mln. € Merci (mln. €) 2012 3.121,19 mln. € 2013 2014 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 35,7 30,62 Prodotti delle miniere e delle cave 11,8 9,37 15,21 121,8 141,95 149,75 Bevande 1,7 2,29 2,77 Tabacco 0 0,02 2 Prodotti tessili 36,6 36,28 39,87 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 84,8 88,03 84,72 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 42,8 44,55 54,29 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 22,8 12,67 12,23 Carta e prodotti in carta 41,3 40,95 39,25 0,2 0,16 149 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 442,9 831,78 852,63 Prodotti chimici Prodotti alimentari Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 46,34 210,5 209,68 247,92 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 56,8 62,64 54,46 Articoli in gomma e materie plastiche 90,4 97,55 82,47 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 216,8 200,16 173,33 Prodotti della metallurgia 163,1 184,4 91,64 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 239,3 211,22 235,35 97,1 83,56 104,92 355,5 359,03 356,59 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Macchinari e apparecchiature 1.348,6 1.416,12 1.586,28 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. ARABIA SAUDITA 32 146,7 170,91 169,62 55,5 21,74 145,06 125,2 149,83 174,26 78,2 81,37 98,74 12 7 6,38 IMPORT ITALIANO DAL PAESE: ARABIA SAUDITA Import italiano dal paese: ARABIA SAUDITA Totale 2012 2013 7.482,6 mln. € 5.495,14 mln. € 2014 4.190,92 mln. € gen-lug 2014 gen-lug 2015 2.533,55 mln. € Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2.119,69 mln. € 2012 2013 0,07 Prodotti delle miniere e delle cave 0,38 2014 69 6.332,7 4.567,58 3.088,74 Prodotti alimentari 2,4 3,17 0 0,01 315 Prodotti tessili 3,7 4,16 1,79 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 0,4 0,33 289 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 5,3 4,11 7,44 0 0,04 5 0,1 0,79 1,11 Bevande Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 2,18 nd nd 1 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 208,3 120,92 344,34 Prodotti chimici 842,2 673,47 630,1 2,6 2,93 2,47 19,3 34,01 30,09 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 2 0,69 413 Prodotti della metallurgia 8 5,86 20,47 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 2,7 0,38 752 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 2,7 1,23 1,35 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 1,1 0,72 896 Macchinari e apparecchiature 4,2 5,35 7,63 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0,1 0,16 355 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2,3 0,95 2,26 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Altri prodotti e attività 0 0,11 99 0,4 0,53 608 42,1 67,26 47,14 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Lo scorso anno il valore dell'export italiano verso il Regno ha raggiunto quota 4.8 miliardi di euro, segnando un incremento del 7.6% rispetto al 2013 (elaborazione ICE su dati Istat). L'interscambio e' diminuito da 10 a 9 mld di euro, per effetto di un calo delle nostre importazioni, che sono passate da 5.5 mld di euro nel 2013 a 4.2 nel 2014. Per valore complessivo dell'interscambio con l'Arabia Saudita, l'Italia figurava nel 2014 come undicesimo partner commerciale del Regno a livello mondiale e come il terzo tra i paesi dell'Unione Europea, dopo Francia (con 10.4 mld di euro) e Germania (con 9.8 mld di euro). I dati relativi ai primi sette mesi del 2015 indicano, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un incremento dell'export italiano verso il Regno pari al 15,2% (da 2.7 milioni di euro a 3.1 milioni di euro) e una flessione delle nostre importazioni del 16,3% (da 2.5 milioni di euro a 2.1 milioni di euro). In testa alle nostre esportazioni si confermano, nell'ordine, le voci macchinari e apparecchiature, coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche. In netto calo l'Import in valore della voce petrolio greggio e gas naturale (-32%), nonostante il lieve incremento, in volume, degli acquisti (+4%). Nota a cura dell’Ufficio Economico–Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Riad ARABIA SAUDITA 33 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: ARABIA SAUDITA Stock degli investimenti detenuti in Italia da: ARABIA SAUDITA Totale 2011 6 mln. € ARABIA SAUDITA 34 2012 6 mln. € 2013 13 mln. € 2014 14 mln. € STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: ARABIA SAUDITA Stock di investimenti italiani nel paese: ARABIA SAUDITA Totale 2011 2,12 mln. € 2012 1,97 mln. € 2013 -208 mln. € 2014 1,2 mln. € OSSERVAZIONI I dati UNICTAD rivelano un toatle di investimenti italiani in Arabia Saudita in flussi nell'anno 2010 di 1858 milioni di Euro. Secondo i dati della SAGIA (Saudi Arabian General Investment Authority) nel suo ultimo Report 2011", gli investimenti italiani in Arabia Saudita in flusso nell'anno 2010 sono stati di 461 milioni di Euro ARABIA SAUDITA 35 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: ARABIA SAUDITA Flussi di investimenti in ingresso in Italia provenienti dal paese: ARABIA SAUDITA Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 2014 6 mln. € 6 mln. € 10 mln. € 14 mln. € ARABIA SAUDITA 36 Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 nd % nd % FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: ARABIA SAUDITA Flussi di investimenti italiani verso il paese: ARABIA SAUDITA Totale (mln € e var. %) 2011 2.123 mln. € 2012 1.970 mln. € 2013 769 mln. € OSSERVAZIONI ARABIA SAUDITA 37 2014 1.200 mln. € Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 nd % nd % FLUSSI TURISTICI Dall'analisi del turismo outgoing contenuta nel Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016 emerge che cresce, in generale, il numero di turisti sauditi passati dai 18,6 milioni del 2012 ai 19,2 milioni del 2013 al pari, quindi, della spesa diretta al turismo che ha raggiunto i 62,9 miliardi di riali sauditi nel 2012 (circa di 14,9 milioni di Euro) e 74,5 miliardi nel 2013 (circa 17,7 milioni di Euro). L’esame degli ulteriori dati disponibili (riferiti al 2012) evidenzia che ben l’80,47% dei turisti sauditi visitano - per ovvie ragioni di vicinanza e affinità di lingua e cultura - i Paesi del Medio Oriente, mentre il 10,7% si recano in Asia meridionale. Tra le destinazioni principali figurano Bahrain (24.5%), Emirati Arabi Uniti (12.7%), Kuwait (10.7%), Giordania with (10.2%) ed Egitto (8.8%). Le mete europee preferite dei turisti sauditi vedono invece l’Italia al quinto posto, preceduta da Regno Unito, Germania, Francia e Paesi Bassi. Il Rapporto individua alcune caratteristiche del turista medio proveniente dal Regno: livello sociale agiato, un grado culturale medio ed un’età compresa fra 25-65 anni. Da quanto emerge dal Rapporto, i Sauditi prediligono i viaggi in famiglia e di coppia e quando visitano l’Italia amano dedicarsi allo shopping; attivita’ che costituisce uno svago essenziale nel periodo di vacanza. Viaggiando in genere con famiglia numerosa, il turista saudita sceglie appartamenti di lusso o, se in coppia, hotel a 3-4 ma anche 5 stelle. I fattori determinanti nella scelta delle destinazioni risultano la ricerca del lusso e di comfort, un clima sia più mite di quello del paese d’origine, l’efficienza delle strutture di ricezione e la conoscenza della lingua inglese. Il turista saudita ama le città d’arte e le zone costiere. L’interesse per le strutture termali e per le Spa di lusso, così come anche i viaggi crociera, appaiono in crescita. Buona anche la combinazione affari/turismo. Il mezzo più utilizzato per viaggiare è l’aereo, ed i voli diretti per l’Italia operati dalla Saudi Airlines (in Sky Team con Alitalia) raggiunge, durante l’estate, le 13 frequenze settimanali dall’Italia, 6 da Roma e 7 da Milano. Si stima che il numero totale di agenzie di viaggio presenti in Arabia Saudita (negli anni passati all'incirca pari a 1000) sia in notevole diminuzione negli ultimi tempi a causa dell’alta incidenza delle prenotazioni, soprattutto aeree, effettuate tramite Internet. Ultimo aggiornamento: 21/07/2015 ^Top^ ARABIA SAUDITA 38