ARABIA SAUDITA
A cura di:
Ambasciata d'Italia - ARABIA SAUDITA
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
[email protected]
Con la collaborazione di:
Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE
Camere di Commercio italiane all'estero
www.infomercatiesteri.it
INDICE
PERCHE'
Perchè ARABIA SAUDITA
Dati generali
Dove investire
Cosa vendere
OUTLOOK POLITICO
Politica interna
Relazioni internazionali
OUTLOOK ECONOMICO
Quadro macroeconomico
Politica economica
Indicatori macroeconomici
Tasso di cambio
Bilancia commerciale
Saldi e riserve internazionali
Investimenti - Stock
Investimenti - Flussi
Materie prime
Barriere tariffarie e non tariffarie
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica
Indici di Apertura al commercio internazionale
Fattori maggiormente problematici per fare business
Business Cost
Indice Doing Business
ACCESSO AL CREDITO
Accesso al credito
RISCHI
Rischi politici
Rischi economici
Rischi operativi
RAPPORTI CON L'ITALIA
Overview
Scambi commerciali
Investimenti con l'Italia - Stock
Investimenti con l'Italia - Flussi
Flussi turistici
ARABIA SAUDITA
PERCHE'
PERCHÈ ARABIA SAUDITA
Crescita media del 4.6% (Fonte WB)
Ottima posizione geografica
Basso costo dell’energia
Easy of Doing Business
Incentivi per gli investitori esteri
L'Arabia Saudita, con un PIL la cui crescita media annua si attesta intorno al 4.6%, è la x
esima potenza economica al mondo e conta per il 45% del PIL dell'area del Golfo e per il
25% di quello dell'area Middle East and North Africa (MENA). Negli ultimi anni, il peso del
settore non-oil sul PIL dell'Arabia Saudita è costantemente cresciuto, grazie agli sforzi intrapresi per una maggiore diversificazione
della struttura produttiva. Secondo le stime più recenti, il reddito pro-capite crescera' dai 22.257,9 Euro registrati nel 2014, ai 26.200
Euro previsti per il 2020.
Crescita media del 4.6% (Fonte
WB)
L'Arabia Saudita si trova nel cuore dell'area MENA ed occupa circa l'80% della Penisola
arabica. Il Paese, che si estende dal Mar Rosso ad ovest fino al Golfo Arabo ad est, ha una
superficie di 2.240.000 Kmq ed e' il 14º piu' grande del mondo. L'Arabia Saudita e' collocata al crocevia tra Africa e Asia e, per la
sua vicinanza all'Europa ed ai Paesi emergenti dell'Estremo Oriente, riveste un'impotanza particolare come punto di transito degli
scambi da e per il Vecchio Continente.
Ottima posizione geografica
Un quarto delle riserve di greggio del pianeta (circa 260 mld di barili) si trovano in Arabia
Saudita (1° Paese al mondo anche per produzione); il Regno dispone inoltre di circa un 4%
delle riserve mondiali di gas naturale (pari a 7,3 mila miliardi di metri cubi), collocandosi così al 4° posto. Alle imprese locali vengono
garantite forniture di gas ed energia elettrica a prezzi favorevoli. I consumatori industriali locali pagano solo 0,59 Euro/mmbtu e
0,025 Euro per ogni Kwh di elettricità. Il costo medio della benzina è di 0,125 Euro al litro, mentre quello del diesel è di soli 0,05
Euro/l.
Basso costo dell’energia
Il Regno è il 1° paese nel mondo arabo per dimensione degli Investimenti Diretti Esteri in
entrata e si colloca al 1° posto tra le venti principali economie del mondo per grado di
attuazione delle decisioni assunte in ambito G20. L’Arabia Saudita, su 183 paesi, si colloca al 10º posto per equità del sistema
fiscale (Rewarding Tax System), al 12º per contesto normativo più favorevole allo sviluppo di imprese ed affari (Ease Doing
Business), al 18º posto per quanto concerne la competitività economica (Global Competitiveness Index) e al 1° posto per facilità di
registrazione delle proprietà.
Easy of Doing Business
Si segnalano l'assenza di tassazione sul reddito personale, l'obbligo per le società investitrici
di pagare solo il 20% sul profitto netto (Corporate Tax) e la possiblità per le realtà estere o
miste di usufruire di programmi di finanziamento locali, regionali ed internazionali: l'Arab Fund for Economic and Financial
Development” (AFESD), l'Islamic Development Bank (IDB), l'Arab Monetary Fund, l'Arab Trade Financing Fund, il Real State
Development Fund,il Saudi Industrial Development Fund (SIDF). Infine, operano nel Paese 12 banche commerciali che offrono
prestiti per finalità d'impresa.
Incentivi per gli investitori esteri
Ultimo aggiornamento: 05/11/2015
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DATI GENERALI
Forma di stato
Monarchia Assoluta
Superficie
2,149,690 Kmq
Lingua
Ufficiale è l'arabo ma l'inglese è abbastanza diffuso
Religione
Musulmana (sunnita)
Moneta
Reale Saudita (legato a un tasso di cambio fisso con il dollaro: 1 USD=3,75 SAR)
Ultimo aggiornamento: 30/07/2014
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ARABIA SAUDITA
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ARABIA SAUDITA
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DOVE INVESTIRE
Articoli in gomma e materie plastiche
Prodotti alimentari
Costruzioni
Prodotti della metallurgia
Prodotti delle miniere e delle cave
Articoli in gomma e materie
plastiche
Macchine per la lavorazione della plastica
Il settore dell’industria della plastica trova nel mercato saudita un favorevole collegamento ed
incentivo di sviluppo nel facile accesso alle materie prime offerte dall’industria petrolchimica (3° al mondo per rilevanza).
L’importanza del settore è confermata dal fatto che il 70% delle attuali esportazioni saudite non-oil sono costituite da prodotti
petrolchimici e da prodotti della plastica, anche se per questi ultimi il peso esportativo è meno rilevante.
Il petrolchimico prodotto nella città industriale di Jubail rappresenta ben il 7% del Pil. Rilevante è anche il contributo allo sviluppo del
settore petrolchimico della città industriale di Yanbu (prodotti petrolchimici di base ed intermedi). L’obiettivo saudita è ora rivolto ad
una fase successiva di sviluppo, verso la produzione di derivati secondari, quali prodotti plastici finiti di alta tecnologia.
Prodotti alimentari
Macchine per il trattamento dei prodotti alimentari e bevande e macchine per il
confezionamento
Il mercato dei prodotti alimentari e delle bevande è in costante crescita. Notevole è infatti la dipendenza del mercato saudita
dall’importazione dei prodotti alimentari, il cui peso medio sull’import globale è di circa il 15%. La dipendenza dall’estero e la forte
crescita demografica (circa 3% annuo), non possono non avere un effetto di stimolo per lo sviluppo della locale industria alimentare
e delle bevande, con conseguente notevole aumento delle importazioni di macchine del relativo settore.
Parallelamente è in crescita anche l’industria del confezionamento, settore indicato tra quelli prioritari dal National Industrial Clusters
Development Program. L'NICDP e' un ente di recente costituzione alle dipendenze del Ministero dell’Industria, che ha il compito di
favorire lo sviluppo delle infrastrutture a sostegno del programma per la creazione di filiere industriali.
Costruzioni
Macchine per costruzioni edili ed infrastrutturali e macchine per il vetro
Le opportunità offerte da questi settori derivano dalla crescita assai dinamica del comparto delle costruzioni e dell’edilizia abitativa,
che negli ultimi anni ha registrato un incremento di circa il 7% annuo.
La crisi globale ha solo rallentato in parte in Arabia Saudita la crescita di tale settore, che è sostenuto da notevoli investimenti
pubblici e da una solida domanda interna. Solo meno del 30% dei sauditi è proprietario di casa, circostanza che, unitamente
all’elevato tasso di crescita demografica, determina una forte domanda di abitazioni con effetto espansivo anche sull’indotto e
sull’industria dei materiali da costruzione.
Prodotti della metallurgia
Macchine ed utensili per la lavorazione dei metalli e macchine per impiego nel
settore metallurgico
Il programma di sviluppo delle diverse città economiche e delle città industriali di Jubail e Yanbu, unitamente al piano saudita volto
alla diversificazione industriale, nonché al National Industrial Clusters Development Program (NICDP), indicano quello della
lavorazione metalli come uno dei settori principali di interesse facendo prevedere significative opportunità di sviluppo per tali settori.
Prodotti delle miniere e delle
cave
Attrezzature e macchinari per il settore petrolifero
Il petrolio rappresenta il motore dell’economia dell’Arabia Saudita, con una dotazione di circa
un quarto delle riserve mondiali di greggio (stimate ad oltre 260 miliardi di barili).
La capacità estrattiva giornaliera attualmente è di 12,5 milioni di barili al giorno.
La scoperta di nuovi siti estrattivi, lo sviluppo e l’ammodernamento di quelli già attivi, nonché le necessarie sostituzioni che negli
anni si rendono necessarie nei diversi impianti, lasciano immaginare quale dimensione possa avere il mercato del settore in
questione.
L’Italia vanta da sempre una propria specializzazione nella tecnologia della produzione delle valvole e dei tubi da utilizzare
ARABIA SAUDITA
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L’Italia vanta da sempre una propria specializzazione nella tecnologia della produzione delle valvole e dei tubi da utilizzare
nell’industria petrolifera, sia terrestre che marina.
Tuttavia le potenzialità per le nostre imprese operanti nel settore sono certamente superiori a quanto già le stesse riescono a
raccogliere sul mercato, considerati anche i costanti ingenti investimenti previsti dal governo saudita per l’industria petrolifera.
Ultimo aggiornamento: 27/03/2013
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ARABIA SAUDITA
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COSA VENDERE
Macchinari e apparecchiature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Mobili
Prodotti alimentari
Costruzioni
Macchinari e apparecchiature
Oltre il 50% delle nostre esportazioni verso l'Arabia Saudita sono rappresentate da
macchinari ed apparecchiature varie dei più diversificati settori, quali generatori e apparecchi
illuminazione, macchine utensili per la lavorazione dei metalli, macchine per la lavorazione della plastica, macchine per impiego
nell'agricoltura, macchine per edilizia e costruzioni, macchine per estrazione e lavorazione del marmo, macchinari per uso
domestico, macchine e macchinari per la conservazione alimentare e per la refrigerazione.
Computer e prodotti di
elettronica e ottica; apparecchi
elettromedicali, apparecchi di
misurazione e orologi
Attrezzature e apparecchiature medicali e per ospedali
Le opportunità di business sono in particolare legate al rilevante stanziamento pubblico
dedicato al settore sanitario.
Il comparto in questione è di fatto multisettoriale e costituito da attrezzature elettromedicali, che sono di fatto un sub-settore del
grande settore dell’elettronica (in relazione al quale l’Italia occupa come produttore l’ottava posizione a livello mondiale, con una
quota del 2% ca. del mercato globale), da attrezzature meccaniche, da mobili ospedalieri, da strutture mediche ed apparecchiature
dentali e da attrezzature paramediche di supporto.
In generale, l’importazione può avvenire direttamente da parte degli utilizzatori finali nel caso di forniture specifiche di tecnologia
elettromedicale altamente specialistica (ospedali e cliniche private), mentre per le forniture standard di più ampio volume,
l’importazione avviene di regola tramite gara (ad esempio per la fornitura di ospedali chiavi in mano).
In questo ultimo caso è importante che l’operatore italiano possa trarre vantaggio dall’avere stabilito un rapporto privilegiato con
agenti/importatori locali specializzati, per una più efficace assistenza e supporto nelle diverse fasi che vanno dall’acquisizione dei
documenti, allo svolgimento della gara.
Nel caso poi di gare "nazionali" (riservate dunque a soli offerenti Sauditi, anche se la produzione offerta può non essere saudita), il
rapporto con un agente locale diventa essenziale per poter accedere al mercato attraverso forniture da effettuare al cliente
indirettamente.
Mobili
Negli ultimi anni il mobilio ha rappresentato tra il 2 ed il 3% del nostro export totale verso
l'Arabia Saudita. Il target delle nostre aziende occupa sicuramente la fascia medio-alta del
mercato, essendo considerati di lusso i prodotti offerti. La destinazione più significativa, in termini di valore, sono dunque le ville
principesche o gli alberghi di lusso (in particolare quelli sulla costa del Mar Rosso e nelle Città Sante). La promozione di queste
produzioni va dunque indirizzata prevalentemente verso chi si occupa della progettazione ed arredamento di tali costruzioni, dunque
architetti ed interior designers.
Prodotti alimentari
Prodotti agro-alimentari
Il peso dell’export di prodotti alimentari italiani in Arabia Saudita, pur se in crescita negli ultimi anni, è certamente sottodimensionato
rispetto alle potenzialità di questo mercato. L’Arabia Saudita è il principale importatore in Medio Oriente di prodotti alimentari ed è
fortemente dipendente dalle importazioni, non essendo assolutamente in grado di coprire il crescente fabbisogno interno con la
scarsa produzione locale. Il mancato sfruttamento da parte delle nostre aziende delle potenzialità offerte dal mercato sono dovute a
vari fattori, tra i quali la debolezza commerciale delle nostre aziende, prevalentemente medio-piccole (con scarso impegno
promozionale-pubblicitario e carenza di sinergie nel supporto logistico), o la presenza della concorrenza di multinazionali dotate di
maggior forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione.
Il posizionamento dei prodotti agroalimentari italiani rimane prevalentemente di nicchia nel mercato saudita (sebbene la nostra
cucina sia ben conosciuta ed apprezzata), con il risultato che le nostre esportazioni, relative a questo comparto, sono superate
anche dai nostri concorrenti europei, quali Germania, Francia o Olanda.
Costruzioni
Materiali da costruzione Il settore delle costruzioni rappresenta uno dei comparti portanti
dell’economia saudita in cui sono destinate a confluire ingenti risorse finanziarie del settore
ARABIA SAUDITA
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pubblico, della grande industria, del commercio e dei risparmiatori privati. Negli ultimi anni il comparto è cresciuto a tassi medi del 57% annuo. Le due città principali, Riyadh (6,8 milioni di abitanti) e Gedda (circa 3,5 milioni), hanno ormai raggiunto dimensioni di
metropoli medio-grandi e sono tuttora in continua espansione. Le prospettive di sviluppo del settore sono soprattutto legate ai
progetti per la costruzione di 6 nuove città (c.d. economic cities), il cui contributo alla crescita del PIL è previsto, entro il 2020, di 150
miliardi di USD. La costruzione di 2 delle 6 città è già stata avviata (King Abdullah City, a nord di Gedda e la Prince Abdulaziz Bin
Mesaed Economical City). Rilevante è altresì il settore degli investimenti residenziali, con la previsione di un incremento di 1,5
milioni di nuove abitazioni entro il 2015, nonché la prevista costruzione di nuovi alberghi di lusso , di circa 100 nuovi ospedali e di
3.200 scuole, per un valore di circa 4 miliardi di euro, nonché di nuovi grattacieli e centri commerciali. L’Italia risulta avere nei
confronti dell’Arabia Saudita una posizione preminente come Paese fornitore di materiali da costruzione, con una quota di mercato di
oltre il 20%, che la colloca complessivamente al primo posto tra i paesi fornitori di materiali nel suo insieme.
Ultimo aggiornamento: 19/02/2015
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ARABIA SAUDITA
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OUTLOOK POLITICO
POLITICA INTERNA
L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta, con un sistema politico-istituzionale basato sulla legge religiosa islamica (Sharia) e su
una interpretazione dell'Islam fondata sulla tradizione wahabita. Il corpus legislativo e l’attivita’ giurisdizionale si basano sul diritto
religioso. La formazione di partiti politici è vietata, così come qualsiasi forma di dissenso, di manifestazione e di associazionismo
politico o sindacale.
Gli immensi giacimenti di petrolio e gas e la presenza dei due più importanti luoghi sacri dell’Islam (Mecca e Medina), conferiscono
all’Arabia Saudita un peso geo-economico, politico e morale senza pari nel mondo musulmano.
La staticità del sistema politico, le incertezze legate alla successione al trono e l'elevata disoccupazione giovanile costituiscono le
principali sfide alla stabilità di lungo periodo del Paese, rimasto peraltro immune dai fermenti delle "primavere arabe". A cio' va ad
aggiungersi la possibilita’ di tensioni come risultato di movimenti di protesta popolare in atto in altri Paesi arabi o in reazione alla
persistente disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza mentre il terrorismo interno, grazie ad una capillare azione di lotta
all'estremismo condotta dalle Autorita', puo' ora considerarsi sotto controllo. Analoghe preoccupazioni sono rivolte al malcontento
delle comunita’ sciite prevalentemente concentrate nella Provincia Orientale, come l’area di Qatif (ricca di giacimenti petroliferi), che
potrebbero subire l’influenza dei movimenti di protesta avviati dai correligionari in Bahrein. Tra i potenziali fattori di rivendicazioni
sociali va, infine, annoverata la condizione della donna, ancora oggi priva di piena capacita’ giuridica e soggetta a restrizioni dovute
agli usi e costumi locali.
Tali fattori non sembrano tuttavia mettere in dubbio il mantenimento della capacità di governo del Paese da parte degli Al Saud, in
particolare di Re Salman, anche grazie all’azione di un imponente apparato di sicurezza. Da tempo, tuttavia, si sono manifestate
istanze di riforma e di apertura del sistema politico – che peraltro al momento non hanno mai messo in dubbio la legittimita’ della
casa regnante – da parte di gruppi di intellettuali ed accademici.
Gli osservatori internazionali continuano a dividersi sul giudizio in merito al futuro del Paese: se alcuni sottolineano infatti il
pragmatismo dell'establishment al potere, teso ad alleviare le tensioni tra modernità e tradizione nel Regno attraverso l’introduzione
di moderate riforme che intendono assicurare la tenuta del fragile tessuto sociale saudita, molti altri registrano piuttosto le spinte
centrifughe della borghesia emergente e la resistenza al cambiamento dei poteri conservatori della società.
Ultimo aggiornamento: 03/11/2015
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RELAZIONI INTERNAZIONALI
Sul piano dei rapporti con le Organizzazioni internazionali, l’Arabia Saudita è membro del Fondo Monetario Internazionale, della
Banca Mondiale e del WTO (dal 2005). Il Paese non ha posizioni debitorie nei confronti 3dell’FMI e non è beneficiario di alcun
progetto finanziato dal gruppo di Banca Mondiale. Particolarmente significativo – dal punto di vista del riconoscimento dello status di
economia emergente – l’ingresso nel G20 sancito al vertice di Washington del novembre 2008.
Sul fronte dei rapporti con l’Unione Europea, permangono le note difficolta’ che da oltre vent’anni impediscono l’adozione di un
Accordo di libero scambio UE-Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC): le sei monarchie del Golfo, mentre si oppongono
all’inserimento di una clausola sul rispetto dei diritti umani voluta da Bruxelles, mantengono (Riad in particolare) una posizione di
chiusura sulla richiesta europea di ridurre i dazi all’esportazione, che, oltre ad essere in contrasto con le norme OMC, incidono
negativamente sull’accesso al mercato degli idrocarburi. Inoltre, è tuttora in vigore un bando sulle carni bovine e ovi-caprine europee
introdotto nel 2001 a seguito dei primi casi di BSE nel Vecchio continente e, nonostante l’approvazione in ambito GCC di una
risoluzione che ne raccomanda la rimozione, Riad non ha proceduto all’adozione di misure attuative di diritto interno di portata
generale.
Risultano essere stati attivati due ricorsi contro l’Arabia Saudita in sede WIPO nel 2013, nessuno nel 2014 e uno nel 2015.
Inoltre, è tuttora in vigore un bando sulle carni bovine e ovi-caprine europee introdotto nel 2001 a seguito dei primi casi di BSE nel
Vecchio continente e, nonostante l’approvazione in ambito GCC di una risoluzione che ne raccomanda la rimozione, Riad non ha
proceduto all’adozione di misure attuative di diritto interno di portata generale. Al momento, quindi, l’unico modo per ottenere la
rimozione del bando e’ l’avvio di una procedura bilaterale. Nel 2013, risultano essere stati attivati due ricorsi contro l’Arabia Saudita
in sede WIPO.
Ultimo aggiornamento: 03/11/2015
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ARABIA SAUDITA
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ARABIA SAUDITA
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OUTLOOK ECONOMICO
QUADRO MACROECONOMICO
Sul quadro macroeconomico saudita pesa, da alcuni mesi, il calo del prezzo del petrolio che si unisce alle sfide rappresentate dalla
scarsa diversificazione produttiva e dal gap da colmare in termini di formazione e di occupazione della popolazione giovane locale.
L'effetto negativo - anche considerato che nel Paese il settore dell’oil and gas contribuisce ancora per il 75% delle entrate dello
Stato - non si è fatto attendere soprattutto sui conti pubblici mentre ha avuto un impatto ancora limitato sull'economia reale.
I dati recentemente diffusi stimano che nel 2015 il PIL nominale dell’Arabia Saudita si è attestato sui 673 mld di dollari (con un
rallentamento della crescita pari al 3.4% rispetto al 2014), prevedendo che il PIL nel 2016 si attesterà sui 743 mld di dollari
(nonostante un ulteriore rallentamento della crescita del 1.9% rispetto al 2015). Gli stessi dati indicano inoltre un deficit del 15%
rispetto al PIL ed un aumento del debito pubblico dal 14.7% del PIL nel 2015 al 25.1% nel 2016, e prevedono un tasso di
disoccupazione pari all’11.2%, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente. Si prevede un rallentamento della crescita del PIL
reale, dal 3.3% del 2015 al 1.7% nel 2016. Secondo le stime del 2015 le riserve bancarie del paese sono quantificabili in circa 628
miliardi di dollari (novembre 2015). A marzo dello stesso anno ammontavano a circa 697 mld. Il rapido calo delle riserve e la
necessità di avviare un percorso credibile di consolidamento fiscale, hanno recentemente indotto le Autorità a ricorrere all'emissione
di titoli di debito per finanziare il proprio deficit. Riad ha infatti emesso, per la prima volta dal 2007, bond per il valore di 4 miliardi di
dollari acquistati da banche locali. Nello stesso tempo, anche i fondi pubblici di investimento sauditi, finora decisamente cauti in
termini di operazioni sull'estero, hanno concluso diversi accordi con realtà straniere, in quella che può essere considerata come
un'ulteriore declinazione dell'esigenza sempre più pressante di diversificare le proprie fonti di reddito, di cui è espressione anche la
recente apertura del mercato azionario agli operatori finanziari stranieri.
Rispetto all'esigenza di razionalizzare la spesa pubblica, si segnala la decisione che impone un'autorizzazione da parte del Consiglio
per gli affari economici e di sviluppo per l'avvio di nuovi progetti governativi di valore superiore a 100 milioni di riali (26.7 milioni di
dollari). La spesa per stipendi e sussidi ha conosciuto negli ultimi mesi un incremento significativo, con la concessione di due
mensilità extra a tutti i dipendenti pubblici e ai pensionati del settore pubblico e privato in occasione dell'ascesa al trono di Re
Salman. Nel 2015 il settore petrolifero è cresciuto dell'1.8%, dopo due periodi di calo (era, tuttavia, cresciuto del 6.9% nello stesso
periodo dello scorso anno) mentre le costruzioni hanno registrato l'aumento settoriale più alto, pari a 7.1%. Quest'ultimo settore
beneficerà anche dell’ introduzione di una tassa sui terreni inutilizzati, che dovrebbe contribuire a correggere lo squilibrio che si era
creato tra una domanda in rapida crescita e un'offerta del tutto insufficiente di abitazioni.
Ultimo aggiornamento: 19/01/2016
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POLITICA ECONOMICA
Ad un anno esatto dall'ascesa al trono di Re Salman, l'Arabia Saudita ha assistito ad un ricambio della classe dirigente, ad una
stretta sul terrorismo interno e ad una maggiore consapevolezza del proprio ruolo di attore regionale e globale.
Il sistema finanziario saudita presenta un buon livello di capitalizzazione ed è la SAMA (la Banca Centrale Saudita) l'ente
competente ad autorizzare lo stabilimento di banche estere nel Regno. Nel giugno del 2015 è entrata in vigore la normativa che
permette, per la prima volta, ad operatori qualificati nel settore finanziario (banche, società di intermediazione finanziaria, gestori di
fondi e compagnie assicurative) di acquistare e vendere titoli azionari in borsa. Per quanto riguarda il contesto degli investimenti
esteri, la legislazione prevede parità di trattamento tra investimenti stranieri, i quali devono essere sempre autorizzati dalla Saudi
Arabian General Investment Authority, ed investitori locali.
Il 28 dicembre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato il bilancio del 2016, nel quale sono previste entrate per 137 mld di dollari
ed uscite per 224 mld. Il budget assegna 57 mld di dollari per sicurezza e difesa, voce apparsa per la prima volta nel bilancio, in
risposta alle esigenze di trasparenza incoraggiate da Re Salman. Tale scelta si colloca in un quadro che ha visto una crescita media
annua per le spese relative a questo settore pari al 19% dal 2001, collocando il budget per la sicurezza saudita tra i primi cinque a
livello mondiale.
Sono stati stanziati 51 mld di dollari per l'educazione (il 12% in meno rispetto al 2015), 28 mld di dollari per la sanità (ridotta del
13.4% rispetto all'anno precedente) e 6.4 mld di dollari per infrastrutture e trasporti, i cui fondi sono stati dimezzati rispetto ai valori
del 2014-2015, segno che il 2016 vedrà un calo sensibile di nuovi progetti, mentre quelli in fase di esecuzione sono essenzialmente
finanziati attraverso fondi già stanziati negli anni scorsi. Inoltre è stato istituito un fondo speciale di 49 mld di dollari per fronteggiare
esigenze impreviste e portare a termine progetti già avviati, in considerazione dell'elevata volatilità del prezzo del petrolio.
Secondo gli analisti il nuovo budget è stato elaborato sulla base di un prezzo del petrolio compreso tra 32 e 40 dollari al barile e su
una produzione di circa 10.3 mln di barili al giorno. Tradizionalmente i bilanci sauditi erano stati redatti sulla base di un prezzo del
petrolio notevolmente inferiore rispetto a quello di mercato, ma nel 2015, anche in seguito al progressivo calo delle quotazioni del
greggio, per la prima volta le entrate previste sono risultate inferiori rispetto a quelle effettive.
ARABIA SAUDITA
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Le grandi imprese pubbliche mantengono un ruolo preponderante soprattutto nel settore minerario ed estrattivo (secondo i dati del
2014 il settore oil&gas incide sul PIL per il 41.77%), ma il Regno sta portando avanti anche una strategia di promozione di piccole e
medie imprese (oggi il settore privato incide per il 40.74% sul PIL). Nel discorso di presentazione del budget annuale, Re Salman ha
posto l'accento sulla necessità di diversificare maggiormente l'economia, creare nuovi posti di lavoro, rafforzare sia il settore
pubblico che privato, migliorare la competitività delle imprese e l'efficienza della spesa pubblica. In quest'ottica è stata prevista una
riduzione progressiva della spesa per stipendi e sussidi, giustificata dal fatto che essi ammontano, ad oggi, a circa la metà della
spesa pubblica totale.
Inoltre è in previsione la progressiva privatizzazione di una serie di attività economiche, tra cui quelle inerenti il settore aeroportuale
(come il King Khalid International Airport), nonchè la semplificazione legislativa in materie economiche e commerciali, allo scopo di
attrarre investimenti esteri.
Queste iniziative andranno ad integrare il 'National Trasformational Program 2020', una roadmap di misure sociali ed economiche
che dovrebbe essere presentata dettagliatamente nel gennaio 2016.
Ultimo aggiornamento: 19/01/2016
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ARABIA SAUDITA
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INDICATORI MACROECONOMICI
PIL Nominale (mln €)
Variazione del PIL reale (%)
2011
2012
2013
2014
2015
2016
428,95
509,27
520,74
621,49
650,4
743,3
2,3
9,9
5,4
2,7
3,6
2,9
28,4
29,2
30
30,8
31,4
32
48.722
50.926
53.093
54.588
55.202
55.798
Disoccupazione (%)
12,4
12,2
11,6
11,2
11
10,8
Debito pubblico (% PIL)
11,2
9,5
9,4
9,3
21,2
28,7
Inflazione (%)
3,7
2,8
3,5
2,7
1,9
2,4
Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%)
3,3
9,6
9,8
6
5,6
3,6
Popolazione (mln)
PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $)
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF.
Ultimo aggiornamento: 30/12/2015
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TASSO DI CAMBIO
Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia
ARABIA SAUDITA
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BILANCIA COMMERCIALE
EXPORT
Export
2012
Totale
2013
302.307 mln. €
2014
282.251 mln. €
Previsioni di crescita 2015
Previsioni di crescita 2016
nd %
nd %
268.057,57 mln. €
PRINCIPALI DESTINATARI
2012 (mln. €)
2013 (mln. €)
2014 (mln. €)
USA
40.563,5
CINA
36.620
CINA
33.310
CINA
38.878
USA
35.461,4
GIAPPONE
32.527
GIAPPONE
35.778,3
GIAPPONE
34.138,2
USA
32.187
Italia Position:7
6.675,9
Italia Position:11
5.499,8
Italia Position:18
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2012
4,2
2013
2014
451,6 375.922,5
Prodotti delle miniere e delle cave
238.669,4 2.223.895
Prodotti alimentari
2.222,1
Bevande
21.323
150,4 157.357,9
Tabacco
2,2
1.398,5
Prodotti tessili
284,1 249.800,7
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
101,5
59.507,5
97
97.924,8
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
110,4
67.227,8
Carta e prodotti in carta
885,3 805.028,5
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
23.466,3
192.769
Prodotti chimici
25.921,6
261.468
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
240,9 313.763,9
Articoli in gomma e materie plastiche
826,1
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
465,4 435.346,6
Prodotti della metallurgia
1.471,5
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
916.427
15.430
699 582.186,4
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
Macchinari e apparecchiature
542,5
782.821
713
615.433
1.107,8 941.097,7
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi
militari)
Mobili
710,1
843.612
1.728,9
22.836
50,8
39.708,2
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
497,3 464.559,3
Altri prodotti e attività
997,9 730.328,5
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i
totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Dati interscambio Arabia Saudita - Mondo ( cambio $ per un'unità di €: anno 2014=
1.32850). Dati interscambio Arabia Saudita - Italia (dati ISTAT).
ARABIA SAUDITA
12
IMPORT
Import
2012
Totale
2013
121.104 mln. €
2014
123.091 mln. €
Previsioni di crescita 2015
Previsioni di crescita 2016
nd %
nd %
123.484,85 mln. €
PRINCIPALI FORNITORI
2012 (mln. €)
2013 (mln. €)
2014 (mln. €)
CINA
15.797,4
USA
15.700,5
CINA
17.050,4
USA
15.512,2
CINA
15.516,4
USA
15.466,1
COREA DEL SUD
7.801,5
INDIA
9.767,1
INDIA
10.596,2
Italia Posizione: 7
4.042,8
Italia Posizione: 7
5.606,2
Italia Posizione: 7
Merci (mln. €)
4.824,3
2012
2013
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
6.034,1
6.583.685
Prodotti delle miniere e delle cave
1.533,6
1.229.339
Prodotti alimentari
9.920,1
10.475.721
Bevande
184,1
209.341,33
Tabacco
716
757.234,5
Prodotti tessili
1.521,5
1.420.106,7
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
2.297,1
2.357.897,7
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
829,6
849.354,1
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
1.289,3
1.246.871,4
Carta e prodotti in carta
1.487,4
1.494.309,7
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
Prodotti chimici
5,5
3.561,6
473,6
1.601.573,6
7.717
7.292.255,6
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
3.545,2
3.959.472,1
Articoli in gomma e materie plastiche
3.014,8
2.950.708,2
1.901
2.050.095,4
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Prodotti della metallurgia
2014
15.574 99.999.999,99
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
3.388,8
3.595.404,5
11.531,3
11.955.856,4
6.532,6
6.916.072,1
Macchinari e apparecchiature
15.039,8
15.353.742,9
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
17.846,8
17.766.130,8
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi
militari)
3.367,7
3.778.327,8
Mobili
1.008,5
1.095.890,98
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
1.991,1
2.059.116,54
Altri prodotti e attività
2.353,3
200.220,3
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i
totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. Dati interscambio Arabia Saudita - Mondo ( cambio $ per un'unità di €: anno 2014=
1.32850). Dati interscambio Arabia Saudita - Italia (dati ISTAT).
OSSERVAZIONI
I dati di dettaglio relativi all'interscambio di merci sono disponibili, fino al 2009, al seguente link:
http://actea.ice.it/viewer.aspx?id_parametro_analisi=150773&level=1
ARABIA SAUDITA
13
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI
2012
2013
2014
Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €)
194.242
166.205
130,67
Saldo dei Servizi (mln. €)
-56.633
-62.089
-64.170
Saldo dei Redditi (mln. €)
7.669
10.274
12.490
Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €)
-24.747
-26.416
-29.340
Saldo delle partite correnti (mln. €)
120.531
85.953
58.260
Riserve internazionali (mln. €)
491.560
524.559
554.810
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 29/12/2015
^Top^
ARABIA SAUDITA
14
INVESTIMENTI - STOCK
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: ARABIA SAUDITA (OUTWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
del paese:
ARABIA SAUDITA (Outward)
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2011
2012
2013
2014
Previsioni 2015
Previsioni 2016
5%
5,3 %
5,7 %
%
nd %
nd %
21.522 mln. €
26.744 mln. €
29.599 mln. €
476.952 mln. €
nd %
nd %
ARABIA SAUDITA
15
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: ARABIA SAUDITA (INWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
nel paese:
ARABIA SAUDITA (Inward)
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2011
2012
2013
2014
Previsioni 2015
Previsioni 2016
31,3 %
0,7 %
30,1 %
%
nd %
nd %
134.235 mln. €
3.417 mln. €
15.689 mln. €
70.818 mln. €
nd %
nd %
OSSERVAZIONI
ARABIA SAUDITA
16
INVESTIMENTI - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: ARABIA SAUDITA (OUTWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in uscita dal paese:
ARABIA SAUDITA (Outward)
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2011
2012
2013
2014
Previsioni 2015
Previsioni 2016
-1,4 %
%
0,7 %
%
nd %
nd %
-2.579 mln. €
mln. €
3.723 mln. €
mln. €
nd %
nd %
ARABIA SAUDITA
17
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: ARABIA SAUDITA (INWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in ingresso nel paese:
ARABIA SAUDITA (Inward)
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2011
2012
2013
2014
Previsioni 2015
Previsioni 2016
2,7 %
%
1,4 %
%
nd %
nd %
12.290 mln. €
mln. €
7.002 mln. €
mln. €
nd %
nd %
OSSERVAZIONI
ARABIA SAUDITA
18
MATERIE PRIME
MATERIE PRIME
Materia
Unità
2010
2011
2012
2013
Argento
kg
7,67
5,84
5,21
4,66
Gas
milioni di barili
12
11
11
13
oro
kg
4,48
4,61
5,22
4,16
petrolio
Mln barili/giorno
8
9
9
9
pietra calcarea
migliaia di tonnellate
45,75
46,3
48,62
56,7
Rame
Tonnellate
1,6
1,95
17,64
41,33
Zinco
Tonnellate
4,22
4,93
21,21
39,81
ARABIA SAUDITA
19
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Market Access Database della Commissione Europea
I dazi sull'importazione sono in media molto contenuti (per lo piu' al 5%) fino ad un massimo del 20%, con l'unica eccezione dei
datteri, che sono protetti da un dazio del 40%.
Sono sempre più ricorrenti casi di barriere non tariffarie sulle merci in ingresso nel Paese. Va segnalato, ad esempio, che il costo
per l’ottenimento del Certificato di Conformità (CoC) sulle importazioni era basato sul “freight value” (valore della merce trasportata)
mentre le nuove regole prendono in considerazione il numero dei container. Secondo gli esportatori la nuova regola comporta un
aumento del costo del 300% (per garantire infatti l’integrità della merce trasportata si preferisce distribuire in genere la quantità che
fisicamente entrerebbe in un unico container ad esempio su tre container). Questo calcolo dei costi del CoC viene applicato su tutta
la merce importata in Arabia Saudita ed è stato introdotto di fatto per “complicare” l’importazione e così proteggere la produzione
locale.
Secondo le normative saudite del Ministero del Commercio e Industria un operatore commerciale saudita che importa merci,
attrezzature, macchinari e prodotti per un uso che sia limitato al solo esercizio della propria attività, non è tenuto ad avere la
certificazione della Saudi Standards, Metrology and Quality Organisation (SASO), dietro presentazione del relativo contratto di
compravendita per dimostrare la congruità tra la quantità importata e la quantità indicata nel contratto. Tuttavia, si verificano casi in
cui le autorità doganali locali bloccano merce destinata al solo esercizio dell’attività commerciale perché non accompagnata da
certificati di conformità.
Ultimo aggiornamento: 19/02/2015
^Top^
ARABIA SAUDITA
20
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA
2013
Val
(0 - 100)
GCI
Pos.
148 paesi
2014
Val
(0 - 100)
Pos.
144 paesi
2015
Val
(0 - 100)
Pos.
140 paesi
5,1
20
5,1
24
5,1
25
Requisiti di base (41,9 %)
5,7
14
5,7
15
5,7
17
Istituzioni (25%)
5,1
20
5
25
5,1
24
Infrastrutture (25%)
5,2
31
5,2
30
5,1
30
Ambiente macroeconomico (25%)
6,7
4
6,7
4
6,6
4
Salute e Istruzione Primaria (25%)
5,9
53
6
50
6
49
Fattori stimolatori dell'efficienza (48,5 %)
4,7
27
4,6
33
4,7
30
Alta Istruzione e Formazione professionale (17%)
4,7
48
4,6
57
4,7
49
Efficienza del mercato dei beni (17%)
4,8
27
4,7
35
4,7
29
Efficienza del mercato del lavoro (17%)
4,3
70
4,2
64
4,3
60
Sviluppo del mercato finanziario (17%)
4,7
27
4,7
30
4,3
41
Diffusione delle tecnologie (17%)
4,6
41
4,5
45
4,7
42
Dimensione del mercato (17%)
5,1
23
5,1
20
5,4
17
Fattori di innovazione e sofisticazione (9,5 %)
4,3
29
4,2
32
4,2
29
Sviluppo del tessuto produttivo (50%)
4,7
28
4,6
30
4,5
29
Innovazione (50%)
3,9
30
3,8
33
3,8
34
Sub indici
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
2013
Val
(0 - 100)
Indice di Liberta Economica
60,6
Pos.
184 paesi
82
2014
Val
(0 - 100)
62,2
Pos.
186 paesi
77
2015
Val
(0 - 100)
62,1
Pos.
186 paesi
77
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
ARABIA SAUDITA
21
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE
2010
Val
(0 - 7)
ETI
Pos.
132 paesi
2012
Val
(0 - 7)
4,5
40
Accesso al mercato (25%)
4,3
Amministrazione doganale (25%)
4,9
Pos.
132 paesi
4,8
27
54
4
61
31
5,1
30
5
27
5,1
29
Efficienza delle procedure di import e export (33%)
5,4
26
5,5
24
Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%)
4,3
39
4,7
36
Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%)
4,1
45
4,6
36
Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%)
4,7
47
4,8
43
4
51
4,2
37
Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%)
3,6
51
4,7
41
Contesto business (25%)
4,9
39
5,7
8
Regolamentazione (50%)
4,7
26
5,2
12
5
55
6,2
8
Sub indici
Efficienza dell'amministrazione doganale (33%)
Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%)
Sicurezza (50%)
Fonte:
Elaborazioni Agenzia ICE su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 15/01/2013
^Top^
2010
Valore (%)
Peso % del commercio sul PIL
2012
Valore (%)
76,5
81,2
Fonte:
Elaborazione Agenzia ICE su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 15/01/2013
^Top^
OSSERVAZIONI
Estratto del "Global Enabling Trade Report 2012" del "World Economic Forum": "Saudi Arabia occupies 27th place globally
and comes in 3rd in the region, moving up 13 positions in this year’s Report. Consistent mprovements in all subindexes except for
the market access component contribute to this result. The efficiency of Saudi Arabia’s customs services (29th) and border
administration (24th) are important factors in facilitating trade. Customs procedures are efficiently organized (22nd)—it is neither
costly nor burdensome to import and export goods, although it may be time consuming (e.g., it takes 17 days to import goods, which
corresponds to 59th place). Saudi Arabia also benefits from a solid institutional framework with transparent (11th) and efficient
(12th) government institutions and well-defined property rights (22nd). The country’s recent accession to the WTO was an important
step in opening up to foreign participation, yet Saudi Arabia maintains regulative barriers to foreign ownership (55th), and has signed
only a small number of trade-enabling multilateral treaties (113th). The positive assessment applies equally to its transport sector,
where Saudi Arabia did not commit to opening up under the GATS provisions (59th). More openness to foreign competition in the
logistics sector would support the development of an efficient logistics and transport industry in the country, thereby providing a
base for further diversifying exports."
Ultimo aggiornamento: 15/01/2013
^Top^
ARABIA SAUDITA
22
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS
2013 / 2014
2014 / 2015
2015 / 2016
11,4
11,8
12,1
6,1
4,2
4,3
12,4
11,9
14,1
Scarsa salute pubblica
0,8
0,9
0,4
Corruzione
4,2
3,5
1,7
Crimine e Furti
0,4
0,4
0
Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale
8,3
6,7
7,3
Accesso al finanziamento
Aliquote fiscali
Burocrazia statale inefficiente
Forza lavoro non adeguatamente istruita
15,5
16,2
15,8
Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture
2,9
5,3
4,1
Inflazione
2,6
2,3
1,7
Instabilita delle politiche
0,9
3,2
4,6
Instabilita del governo/colpi di stato
0,2
0,2
0,2
25,6
26,9
24
Normative fiscali
3,2
1,8
2
Regolamenti sulla valuta estera
0,7
1,2
2,7
Insufficiente capacita di innovare
4,9
3,4
5,1
Normative del lavoro restrittive
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
ARABIA SAUDITA
23
BUSINESS COST
Unita
2010
2011
2012
Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o
Chief Executive in organizzazioni medio-grandi.
€ per anno 211.348,16 221.951,25 250.351,32
Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle
multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief
Executive in organizzazioni piccole.
€ per anno 126.854,18 120.583,08 137.193,33
Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o
regionali.
€ per anno 129.818,33
135.396,1 154.320,77
Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con
predominanza della responsabilita di staff.
€ per anno
51.758,8
51.852,36
63.565,04
Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze
gestionali o regionali.
€ per anno
57.028,72
58.146,24
67.350,39
Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria
senza o con ridotte responsabilita di supervisione.
€ per anno
22.720,55
21.908,3
24.488,7
Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi
supervisionati da posizioni senior.
€ per anno
15.933,78
14.792,25
13.680,72
Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2
per anno.
€ per m2
per anno
236,85
308,39
186,8
Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per
KwH.
€ per kwH
0,02
0,02
0,02
€ per m3
0,03
0,02
0,03
€ per
linea/mese
6,03
5,75
24,7
Aliquota fiscale corporate media.
%
20
20
20
Aliquota fiscale massima su persona fisica.
%
20
0
0
Acqua per uso industriale /commerciale.
Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica.
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 16/04/2013
^Top^
ARABIA SAUDITA
24
INDICE DOING BUSINESS
2013
Val
(0 - 7)
Pos.
185 paesi
2014
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
2015
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
Posizione nel ranking complessivo
22
44
49
Avvio Attivita (Posizione nel ranking)
78
98
109
Procedure - numero (25%)
Tempo - giorni (25%)
Costo - % reddito procapite (25%)
9
9
9
21
20,5
20,5
5
Permessi di costruzione (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % reddito procapite (33,3%)
4
21
21
14
11
11
103
102
102
24
0,5
Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
5
32
12
4
0,4
23
4
22
4
Tempo - giorni (33,3%)
61
61
61
Costo - % reddito procapite (33,3%)
31
31,1
25,5
Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking)
12
Procedure - numero (33,3%)
5
Tempo - giorni (33,3%)
8
Accesso al credito (Posizione nel ranking)
19
5
8
53
Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6
max) (37,5%)
6
Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%)
5
Protezione degli investitori (Posizione nel ranking)
20
5
8
67
8
2
19
71
8
2
61
62
Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%)
9
8
8
Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)
(33,3%)
8
8
8
Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria
(0 min - 10 max) (33,3%)
7
4
4
Tasse (Posizione nel ranking)
Pagamenti annuali - numero (33,3%)
Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai
pagamenti (33,3%)
Tassazione dei profitti (33,3%)
3
Documenti per importare - numero (33,3%)
3
3
3
72
72
64
2
Procedure di commercio (Posizione nel ranking)
Documenti per esportare - numero (33,3%)
3
3
2,1
36
5
2,1
84
6
92
6
5
8
8
Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per
esportare - giorni (33,3%)
13
13
13
Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per
importare - giorni (33,3%)
17
17
17
Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%)
700
1.055
1.285
Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%)
789
1.229
Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking)
Risolvere una controversia - giorni (33,3%)
124
1.309
108
108
635
635
635
Costi - % del risarcimento (33,3%)
27
27,5
27,5
Procedure - numero (33,3%)
40
40
Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking)
Tempo - anni
Costo - % del valore della proprieta del debitore
107
40
163
163
2
2,8
2,8
22
22
22
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.
Note:
I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.
Ultimo aggiornamento: 30/11/2014
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OSSERVAZIONI
ARABIA SAUDITA
25
Estratto del rapporto Doing Business 2013 (Banca Mondiale)
"Summaries of Doing Business reforms in 2011-12:
Getting electricity: Saudi Arabia made getting electricity more expensive by increasing the connection fees.
​Paying taxes: Saudi Arabia made paying taxes easier for companies by introducing online filing and payment systems for social
security contributions.
​Enforcing contracts: Saudi Arabia made enforcing contracts easier by expanding the computerization of its courts and introducing
an electronic filing system."
Ultimo aggiornamento: 30/11/2014
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ARABIA SAUDITA
26
ACCESSO AL CREDITO
ACCESSO AL CREDITO
Negli ultimi anni, le Autorità hanno messo in atto una aserie di programmi ad hoc e incentivi al fine di favorire una maggiore
concessione di credito da parte del sistema bancario a favore delle imprese, in particolare quelle piccole e medie, finora ritenuto non
sufficiente rispetto ai tessi di crescita dell'economia reale.
Nel mese di luglio 2012, è stata approvata dopo circa una decade la nuova 'mortgage law', basata sul sistema finanziario di tipo
islamico (ijara). La legge, oltre a favorire l’acquisto di alloggi dovra’ incoraggiare le banche a espandere il credito in un mercato in cui
solo il 4% della popolazione possiede immobili di proprietà.
In materia di accesso al credito, tra il 2013 e il 2014, l'Arabia Saudita è tuttavia scesa dal 53° al 67° posto, secondo le stime del
rapporto Doing Business 2014 della Banca Mondiale.
Ultimo aggiornamento: 21/07/2015
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ARABIA SAUDITA
27
RISCHI
RISCHI POLITICI
Le incognite della successione al trono
Effetto contagio dei movimenti di protesta legati al fenomeno delle "primavere arabe"
Malcontento delle comunita' sciite della Provincia Orientale
Minaccia nucleare iraniana e tensioni con Teheran
Considerata l'eta' avanzata di Re Salman (79 anni), il problema della successione
condizionera' lo scenario politico saudita negli anni a venire, rappresentando una fonte di
potenziali divisioni in seno alla leadership. La legge impone che il sovrano sia un
discendente diretto del fondatore dello Stato, Re Abdulaziz (che regno' dal 1932 al 1953), e i cinque re che finora si sono avvicendati
erano tutti figli di quest'ultimo. A livello di ministri, il progressivo passaggio di potere alla seconda e terza generazione e' gia' iniziato
da qualche anno.
Le incognite della successione
al trono
Di fronte alle trasformazioni delle "primavere arabe", l'Arabia Saudita ha finora confermato la
sua tradizionale stabilita'. Tuttavia, vanno annoverati tra i principali fattori di rischio nel medio
periodo l'elevato tasso di disoccupazione (la popolazione giovanile costituisce circa il 68%
del totale), il permanere di una marcata diseguaglianza e la diffusa percezione del sistema
politico-istituzionale come stagnante e clientelare.
Effetto contagio dei movimenti
di protesta legati al fenomeno
delle "primavere arabe"
Una delle cause di potenziale instabilita' rimane il malcontento delle comunita' sciite,
concentrate nella Provincia Orientale (in particolare nell'area di Qatif, ricca di giacimenti
petroliferi) e che potrebbero subire l'influenza dei movimenti di protesta avviati dai
correligionari in Bahrein. Anche se il Re si e' mostrato sensibile alla necessita' di rimediare alla marginalizzazione politica ed
economica della minoranza sciita, nella regione si registrano periodicamente episodi di scontri con le forze di sicurezza.Permane
quindi il rischio di tensioni nelle zone di confine.
Malcontento delle comunita'
sciite della Provincia Orientale
L'acceso confronto con l'Iran e i rischi legati ai potenziali sviluppi del programma nuclerare di
Teheran costituiscono un pericolo costante per la stabilita' del Golfo. Una possibile, seppur
improbabile conseguenza di tali tensioni, paventata di recente dall'establishment iraniano,
potrebbe essere la chiusura dello Stretto di Hormuz, attraverso il quale passa la gran parte dell'export di greggio saudita.
Minaccia nucleare iraniana e
tensioni con Teheran
Ultimo aggiornamento: 19/02/2015
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ARABIA SAUDITA
28
RISCHI ECONOMICI
La sfida della diversificazione
Le minacce al ruolo di unico "swing producer" nel mercato internazionale del petrolio
La sostenibilita' fiscale della spesa per le grandi opere pubbliche e delle inziative di assistenza sociale
Il rischio dell'inflazione
A fronte della storica dipendenza dal petrolio, il successo del modello di sviluppo saudita
dipendera' in larga parte dall'efficacia dei suoi programmi di diversificazione del sistema
produttivo. Una chiara visione strategica da parte della leadership sara' determinante per proseguire nel percorso di riorientamento
dell'economia saudita dal petrolio verso settori quali infrastutture, energie rinnovabili, trasporti e logistica.
La sfida della diversificazione
L'eccessivo consumo interno di petrolio, la scoperta di nuovi giacimenti in altre zone del
pianeta, l'aumento nella domanda di energia da parte di giganti economici come Cina e India
e il crescente ricorso alle rinnovabili sono le principali minacce al ruolo storico dell'Arabia
Saudita come unico produttore chiave nel mercato internazionale dell' "oro nero". La
potenziale perdita di questo status rende ancora piu' urgenti gli attuali sforzi di diversificazione dell'economia.
Le minacce al ruolo di unico
"swing producer" nel mercato
internazionale del petrolio
Il deficit di bilancio registrato a partire dal 2015, per effetto congiunto del calo dei prezzi del
petrolio e del lancio di alcuni mega-progetti infrastrutturali e di inziative di assistenza sociale
(assegno di disoccupazione, contributi per le famiglie meno abbienti, creazione di nuove
unita' abitative, aumenti stipendiali per i dipendenti pubblici e sussidi per l'acquisto di beni di
base) rappresenta un'inversione di tendenza. Molto dipendera' dall'effettiva capacita' di simili
iniziative di creare ricchezza e nuovi posti di lavoro.
La sostenibilita' fiscale della
spesa per le grandi opere
pubbliche e delle inziative di
assistenza sociale
Benche' stabile negli ultimi mesi, la dinamica dell'inflazione potrebbe risentire, sul piano
internazionale, di un aumento della domanda di energia o di un indebolimento del dollaro (cui
il riyal saudita e' legato da un cambio fisso) e, su quello interno, dell'effetto dell'aumento degli stipendi pubblici (che hanno provocato
un ampliamento della base monetaria) e della policy di assunzione obbligatoria di cittadini sauditi (piu' costosi rispetto ai lavoratori
stranieri).
Il rischio dell'inflazione
Ultimo aggiornamento: 19/02/2015
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RISCHI OPERATIVI
Possibili ricadute della politica di "saudizzazione" sul business environment
Complessita' delle procedure doganali
nd
nd
nd
Il programma governativo Nitaqat, introdotto nel 2011 nell`ambito della strategia di
"saudization", che vincola le imprese ad assumere cittadini sauditi in percentuali dal 10%
fino al 30% a seconda della dimensione dell`impresa e del settore, è stato esteso
nell`ottobre 2012 anche alle imprese con meno di 10 impiegati. Se ulteriormente inasprita,
tale politica comporterebbe un aumento del costo del lavoro (a fronte dei piu' alti stipendi medi pagati ai lavoratori sauditi rispetto agli
stranieri) e renderebbe difficile l'individuazione di personale in possesso dell'expertise necessaria.
Possibili ricadute della politica
di "saudizzazione" sul business
environment
Benche' l'aliquota media sia piuttosto bassa, le barriere non tariffarie costituiscono un
problema abbastanza comune in Arabia Saudita. I tempi di sdoganamento tendono ad
essere lunghi ed e' possibile che venga richiesta, da parte delle autorita' locali,
documentazione aggiuntiva per quanto riguarda l'importazione di merci. Diventa, quindi, importante potersi avvalere del supporto di
propri agenti locali.
Complessita' delle procedure
doganali
nd
nd
ARABIA SAUDITA
29
nd
nd
nd
nd
Ultimo aggiornamento: 31/08/2014
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ARABIA SAUDITA
30
RAPPORTI CON L'ITALIA
OVERVIEW
Le relazioni economiche italo-saudite vivono un momento decisamente favorevole e strategico per i nostri interessi nazionali. Il
Regno è infatti largamente disponibile a intensificare le relazioni economiche con l’Italia – che gode di un’immagine
complessivamente positiva nel Regno - e a sviluppare iniziative economiche e finanziarie di comune interesse. L’Arabia Saudita ha
bisogno di un’ingente quantità di beni, servizi e, soprattutto, conoscenze per proseguire nel percorso di diversificazione
dell’economia e prepararsi a sostenere la domanda di una popolazione crescente in numero e complessità. Gli investimenti italiani
nel Regno sono concentrati nei tradizionali settori dell’energia, petrolchimico, infrastrutture e difesa. Tra le aree con maggiori
prospettive di crescita - e quindi di maggiore interesse per i nostri investimenti futuri - vanno ricordate healthcare, energie rinnovabili
e grandi infrastrutture. E’ anche in corso un'intensa azione da parte delle aziende interessate e delle nostre istituzioni diplomatiche
finalizzato a una migliore penetrazione italiana in tutti quei settori che rivestono carattere strategico per entrambi i Paesi.
Nel 2014 il valore dell'export italiano verso il Regno ha raggiunto quota 4.8 mld di euro, segnando un incremento del 7.1% rispetto
all’anno precedente (elaborazione ICE su dati Istat). Tra gennaio ed agosto 2015, l’export italiano verso l’Arabia Saudita ha invece
registrato un incremento dell’8,4% rispetto al medesimo intervallo temporale dell’anno precedente. Tra il 2013 e il 2014
l’interscambio è diminuito da 10 a 9 mld di euro, per effetto di un calo delle nostre importazioni, che sono passate da 5.5 mld di euro
nel 2013 a 4.2 nel 2014. Nell’intervallo temporale compreso tra gennaio ed agosto 2015, l’interscambio ha raggiunto i 5.8 mld di
euro, con una flessione del 4,1 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come conseguenza di un incremento dell’export
italiano (+8,4%) e una riduzione delle nostre importazioni (-17,4%). Per valore complessivo dell'interscambio con l'Arabia Saudita,
l'Italia figurava nel 2014 come undicesimo partner commerciale del Regno a livello mondiale e come il terzo tra i paesi dell'Unione
Europea, dopo Francia (con 10.4 mld di euro) e Germania (con 9.8 mld di euro).
In testa alle nostre esportazioni si confermano le voci macchinari e apparecchiature, coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio e apparecchiature elettriche.
In Arabia Saudita sono attive circa settanta aziende italiane che operano direttamente ovvero attraverso joint-ventures con partners
sauditi. Diversi gruppi italiani del settore petrolchimico e dell’impiantistica continuano ad aggiudicarsi importanti contratti in relazione
alla costruzione e/o all’ampliamento dei complessi petrolchimici. Anche nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture le societa'
italiane sono presenti con progetti di particolare rilievo per dimensioni e impatto sociale, come nel caso della metropolitana di Riad.
Il “Made in Italy” per un cliente saudita ad alto potere d’acquisto resta sempre identificato con gli articoli a forte componente di lusso,
esclusività e di elevata sofisticazione. I macchinari italiani non solo continuano a costituire un riferimento per svariati settori
dell’industria saudita ma la loro esportazione tende ad espandersi di pari passo con la crescita dell’economia saudita.
Non si registrano contenziosi di rilievo che coinvolgano aziende italiane. Gli investimenti italiani verso l’Arabia Saudita si concentrano
verso i settori più rilevanti dell’economia saudita: petrolchimico, trasporti, macchinari e grandi infrastrutture. Vi sono buone
prospettive di incremento della presenza italiana anche nel settore dei servizi, con particolare riguardo alle attività di formazione
professionale e finanziarie.
Ultimo aggiornamento: 21/01/2016
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ARABIA SAUDITA
31
SCAMBI COMMERCIALI
EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: ARABIA SAUDITA
Export italiano verso il paese:
ARABIA SAUDITA
2012
Totale
4.042 mln. €
2013
4.495,71 mln. €
2014
4.824,25 mln. €
gen-lug 2014
gen-lug 2015
2.710,12 mln. €
Merci (mln. €)
2012
3.121,19 mln. €
2013
2014
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
35,7
30,62
Prodotti delle miniere e delle cave
11,8
9,37
15,21
121,8
141,95
149,75
Bevande
1,7
2,29
2,77
Tabacco
0
0,02
2
Prodotti tessili
36,6
36,28
39,87
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
84,8
88,03
84,72
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
42,8
44,55
54,29
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
22,8
12,67
12,23
Carta e prodotti in carta
41,3
40,95
39,25
0,2
0,16
149
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
442,9
831,78
852,63
Prodotti chimici
Prodotti alimentari
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
46,34
210,5
209,68
247,92
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
56,8
62,64
54,46
Articoli in gomma e materie plastiche
90,4
97,55
82,47
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
216,8
200,16
173,33
Prodotti della metallurgia
163,1
184,4
91,64
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
239,3
211,22
235,35
97,1
83,56
104,92
355,5
359,03
356,59
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
Macchinari e apparecchiature
1.348,6 1.416,12 1.586,28
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi
militari)
Mobili
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
ARABIA SAUDITA
32
146,7
170,91
169,62
55,5
21,74
145,06
125,2
149,83
174,26
78,2
81,37
98,74
12
7
6,38
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: ARABIA SAUDITA
Import italiano dal paese:
ARABIA SAUDITA
Totale
2012
2013
7.482,6 mln. €
5.495,14 mln. €
2014
4.190,92 mln. €
gen-lug 2014
gen-lug 2015
2.533,55 mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2.119,69 mln. €
2012
2013
0,07
Prodotti delle miniere e delle cave
0,38
2014
69
6.332,7 4.567,58 3.088,74
Prodotti alimentari
2,4
3,17
0
0,01
315
Prodotti tessili
3,7
4,16
1,79
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
0,4
0,33
289
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
5,3
4,11
7,44
0
0,04
5
0,1
0,79
1,11
Bevande
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
Carta e prodotti in carta
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
2,18
nd
nd
1
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
208,3
120,92
344,34
Prodotti chimici
842,2
673,47
630,1
2,6
2,93
2,47
19,3
34,01
30,09
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
2
0,69
413
Prodotti della metallurgia
8
5,86
20,47
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
2,7
0,38
752
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
2,7
1,23
1,35
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
1,1
0,72
896
Macchinari e apparecchiature
4,2
5,35
7,63
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
0,1
0,16
355
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi
militari)
2,3
0,95
2,26
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Articoli in gomma e materie plastiche
Mobili
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
Altri prodotti e attività
0
0,11
99
0,4
0,53
608
42,1
67,26
47,14
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
OSSERVAZIONI
Lo scorso anno il valore dell'export italiano verso il Regno ha raggiunto quota 4.8 miliardi di euro, segnando un incremento del 7.6%
rispetto al 2013 (elaborazione ICE su dati Istat). L'interscambio e' diminuito da 10 a 9 mld di euro, per effetto di un calo delle nostre
importazioni, che sono passate da 5.5 mld di euro nel 2013 a 4.2 nel 2014. Per valore complessivo dell'interscambio con l'Arabia
Saudita, l'Italia figurava nel 2014 come undicesimo partner commerciale del Regno a livello mondiale e come il terzo tra i paesi
dell'Unione Europea, dopo Francia (con 10.4 mld di euro) e Germania (con 9.8 mld di euro).
I dati relativi ai primi sette mesi del 2015 indicano, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un incremento dell'export italiano
verso il Regno pari al 15,2% (da 2.7 milioni di euro a 3.1 milioni di euro) e una flessione delle nostre importazioni del 16,3% (da
2.5 milioni di euro a 2.1 milioni di euro). In testa alle nostre esportazioni si confermano, nell'ordine, le voci macchinari e
apparecchiature, coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso
domestico non elettriche.
In netto calo l'Import in valore della voce petrolio greggio e gas naturale (-32%), nonostante il lieve incremento, in volume, degli
acquisti (+4%).
Nota a cura dell’Ufficio Economico–Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Riad
ARABIA SAUDITA
33
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK
STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: ARABIA SAUDITA
Stock degli investimenti
detenuti in Italia da:
ARABIA SAUDITA
Totale
2011
6 mln. €
ARABIA SAUDITA
34
2012
6 mln. €
2013
13 mln. €
2014
14 mln. €
STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: ARABIA SAUDITA
Stock di investimenti italiani
nel paese:
ARABIA SAUDITA
Totale
2011
2,12 mln. €
2012
1,97 mln. €
2013
-208 mln. €
2014
1,2 mln. €
OSSERVAZIONI
I dati UNICTAD rivelano un toatle di investimenti italiani in Arabia Saudita in flussi nell'anno 2010 di 1858 milioni di Euro. Secondo i
dati della SAGIA (Saudi Arabian General Investment Authority) nel suo ultimo Report 2011", gli investimenti italiani in Arabia Saudita
in flusso nell'anno 2010 sono stati di 461 milioni di Euro
ARABIA SAUDITA
35
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: ARABIA SAUDITA
Flussi
di investimenti in ingresso in Italia
provenienti dal paese:
ARABIA SAUDITA
Totale (mln € e var. %)
2011
2012
2013
2014
6 mln. €
6 mln. €
10 mln. €
14 mln. €
ARABIA SAUDITA
36
Previsioni di
crescita 2015
Previsioni di
crescita 2016
nd %
nd %
FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: ARABIA SAUDITA
Flussi
di investimenti italiani verso
il paese:
ARABIA SAUDITA
Totale (mln € e var. %)
2011
2.123 mln. €
2012
1.970 mln. €
2013
769 mln. €
OSSERVAZIONI
ARABIA SAUDITA
37
2014
1.200 mln. €
Previsioni di
crescita 2015
Previsioni di
crescita 2016
nd %
nd %
FLUSSI TURISTICI
Dall'analisi del turismo outgoing contenuta nel Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016 emerge che cresce, in
generale, il numero di turisti sauditi passati dai 18,6 milioni del 2012 ai 19,2 milioni del 2013 al pari, quindi, della spesa diretta al
turismo che ha raggiunto i 62,9 miliardi di riali sauditi nel 2012 (circa di 14,9 milioni di Euro) e 74,5 miliardi nel 2013 (circa 17,7
milioni di Euro).
L’esame degli ulteriori dati disponibili (riferiti al 2012) evidenzia che ben l’80,47% dei turisti sauditi visitano - per ovvie ragioni di
vicinanza e affinità di lingua e cultura - i Paesi del Medio Oriente, mentre il 10,7% si recano in Asia meridionale. Tra le destinazioni
principali figurano Bahrain (24.5%), Emirati Arabi Uniti (12.7%), Kuwait (10.7%), Giordania with (10.2%) ed Egitto (8.8%). Le mete
europee preferite dei turisti sauditi vedono invece l’Italia al quinto posto, preceduta da Regno Unito, Germania, Francia e Paesi
Bassi.
Il Rapporto individua alcune caratteristiche del turista medio proveniente dal Regno: livello sociale agiato, un grado culturale medio
ed un’età compresa fra 25-65 anni. Da quanto emerge dal Rapporto, i Sauditi prediligono i viaggi in famiglia e di coppia e quando
visitano l’Italia amano dedicarsi allo shopping; attivita’ che costituisce uno svago essenziale nel periodo di vacanza. Viaggiando in
genere con famiglia numerosa, il turista saudita sceglie appartamenti di lusso o, se in coppia, hotel a 3-4 ma anche 5 stelle. I fattori
determinanti nella scelta delle destinazioni risultano la ricerca del lusso e di comfort, un clima sia più mite di quello del paese
d’origine, l’efficienza delle strutture di ricezione e la conoscenza della lingua inglese. Il turista saudita ama le città d’arte e le zone
costiere. L’interesse per le strutture termali e per le Spa di lusso, così come anche i viaggi crociera, appaiono in crescita. Buona
anche la combinazione affari/turismo.
Il mezzo più utilizzato per viaggiare è l’aereo, ed i voli diretti per l’Italia operati dalla Saudi Airlines (in Sky Team con Alitalia)
raggiunge, durante l’estate, le 13 frequenze settimanali dall’Italia, 6 da Roma e 7 da Milano.
Si stima che il numero totale di agenzie di viaggio presenti in Arabia Saudita (negli anni passati all'incirca pari a 1000) sia in
notevole diminuzione negli ultimi tempi a causa dell’alta incidenza delle prenotazioni, soprattutto aeree, effettuate tramite Internet.
Ultimo aggiornamento: 21/07/2015
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ARABIA SAUDITA
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