Osservatorio Settoriale sulle RSA 7° Convegno Annuale «Da RSA a centro di servizi: una sfida da vincere» OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA 7° CONVEGNO ANNUALE RSA aperte al territorio nella prospettiva di Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato 04 Dicembre 2013 L’evoluzione della domanda di servizi sociosanitari ► Gli anziani (dai 65 anni in su) sono il 20,1% della popolazione, pari a circa 2 milioni di persone ► In Lombardia il numero di persone con disabilità è stimato in circa 310.000, corrispondenti al 3,1% della popolazione residente, di cui circa 26.000 minori. il numero di persone con grave/gravissima disabilità è stimabile in 37.825 di cui 4.831 minori ►Dal 2004 il numero di persone in RSA con forme gravi di demenza e con Alzheimer è aumentato in modo rilevante (oltre il 22%), passando da 29.825 a 36.410 (30.469 demenze gravi e 5.941 Alzheimer) ►Complessivamente, le persone in condizione di cronicità sociosanitaria (anziani non autosufficienti, disabili, dipendenze, etc), sono stimabili in circa 600.000 ►Oggi, di queste persone, 60.000 anziani, 33.400 persone con disabilità (di cui 3.400 minori) non hanno accesso alla rete dei servizi sociali e sociosanitari Il cambiamento dei bisogni e le necessità di sostenibilità economica del sistema richiedono sia manutenzione della rete di offerta accreditata sia nuove risposte innovative 2 LIUC Università Cattaneo 4 dicembre 2013 1 Osservatorio Settoriale sulle RSA 7° Convegno Annuale L’offerta Offerta sociosanitaria Offerta sociale Residenziale Anziani 648 RSA: 57.608 posti Minori 84 RSD: 3.805 posti 452 Comunità educative e familiari: 3.593 posti Post acuto: 38 progetti con 619 posti in sperimentazione 27 Alloggio protetto anziani: 470 posti Persone con dipendenze Disabili 136 Comunità: 2.595 posti Malati terminali 32 Hospice: 347 posti 154 Alloggi per l’autonomia: 523 posti Semi residenziale 201 Com. alloggio: 1.739 posti 275 CDI: 6.178 posti 74 Centri diurni per anziani: 4.616 posti 156 CSS: 1.440 posti 250 CDD: 6.342 posti 178 CSE: 3.477 posti Servizi Domiciliari Ambulatoriali Riabilitaz. 92 SFA: 2.168 posti 2.510 Servizi per l’infanzia (nidi, micronidi, etc.): 63.454 posti 1.567 Servizi per i minori (CAG,etc): 151.426 posti 81 Strutture Riabilitazione sociosanitaria: 2.814 posti degenza piena, 139 posti DH, 1.236 posti diurno continuo, 1,3 milioni di trattamenti ambulatoriali, 230.000 trattamenti domiciliari Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) : 96.178 utenti SAD: 22.068 utenti SADH: 4.353 utenti ADM: 5.809 utenti 10 SMI 2.500 utenti e 62 SERT 27.719 utenti 3 Approfondimento sull’offerta di RSA ► Il sistema di offerta di RSA è capillare su tutto il territorio lombardo, con 648 RSA, per un totale di 57.608 posti a contratto ► Sono disponibili mediamente 6 posti RSA a contratto ogni 100 anziani over 75 anni ► E’ presente almeno una RSA in tutti i Distretti sociosanitari Bergamo 5,86 Monza 4,12 ► Sono presenti RSA in 499 Comuni lombardi: praticamente una RSA ogni tre Comuni ► Presso le RSA lavorano complessivamente 53.678 persone, di cui in particolare 4.072 medici e 9.368 infermieri L’offerta RSA è molto capillare sul territorio ed è una risorsa da valorizzare nella prospettiva di individuare risposte innovative ai bisogni emergenti 4 LIUC Università Cattaneo 4 dicembre 2013 2 Osservatorio Settoriale sulle RSA 7° Convegno Annuale I punti di attenzione del sistema delle RSA ► L’età media di ingresso in RSA è di 82,5 anni e, in particolare, nella ASL di Milano è 84 anni ► L’utenza RSA è andata progressivamente complicandosi. Oggi si ha una prevalenza di persone con un’alterazione dello stato della coscienza e/o con un grado di demenza significativo che, sulla base dei flussi regionali, corrisponde circa al 70% degli ospiti delle RSA ► Le RSA vengono talora utilizzate come Unità d’Offerta volta a favorire il processo di dimissione dalla rete ospedaliera delle persone anziane, le cui condizioni cliniche rendono tale ricovero non sempre appropriato ► La saturazione media e le liste di attesa delle RSA sono diminuite negli ultimi anni ► I servizi semi-residenziali non sono vissuti come una risposta adeguata al bisogno della famiglia, infatti il tasso di saturazione medio regionale è di circa il 70% ► L’analisi della mobilità evidenzia come questa non sia molto elevata ed è soprattutto tra ASL limitrofe. Nel caso specifico della ASL di Milano, l’89% degli ospiti è rimasto in strutture della ASL di competenza, mentre l’11% è andato in strutture delle ASL di Milano 1, Monza Brianza e Milano 2 ► In generale, la tendenza a mantenere a domicilio le persone da parte delle famiglie non trova sempre risposta nel sistema di offerta. Ad esempio, la possibilità di ricoveri brevi di sollievo viene messa a disposizione dalle strutture solo in presenza di disponibilità di posti letto. 5 Lo scenario evolutivo dell’offerta per anziani non autosufficienti: la DGR 116/2013 ► La Regione Lombardia, nella X Legislatura, sta lavorando sia per riadeguare l’attuale sistema di offerta sia per costruire progressivamente risposte innovative ai bisogni emergenti, andando a costituire il secondo pilastro del welfare lombardo ► Le risposte innovative possono derivare dall’attivazione riconversione/adeguamenti di servizi esistenti di nuovi servizi o da ► Questo percorso è stato avviato attraverso la DGR 116/2013, al fine di realizzare nuovi interventi per supportare la famiglia ed i suoi componenti fragili ► Anche alcune azioni innovative proposte dalle ASL ai sensi della DGR 63/2013 rientrano nell’ambito della sperimentazione di nuovi modelli di offerta sempre più attenti alle esigenze del territorio L’obiettivo è di fornire una risposta al trend evolutivo della domanda, sempre meno rivolta ai tradizionali servizi di residenzialità e che richiede una maggiore flessibilità dell’offerta 6 LIUC Università Cattaneo 4 dicembre 2013 3 Osservatorio Settoriale sulle RSA 7° Convegno Annuale Il percorso evolutivo delle RSA ► L’attuale sistema sociosanitario della residenzialità è troppo rigido, poco integrato e non è in grado di rispondere all’ insieme di bisogni manifestati dagli utenti. Per questo sta sempre più diventando l’ultima risorsa cui rivolgersi quando non si riesce più a tenere la persona anziana al domicilio RSA tradizionale L’obiettivo è arrivare ad un sistema di RSA accessibili e fruibili durante il giorno a persone che permangono al loro domicilio, attraverso la creazione di percorsi prestazionali personalizzati, sulla base di valutazione multidimensionale del bisogno, mediante l’offerta di moduli/pacchetti che possono variare flessibilmente ► Questo passaggio permetterà di pensare ad una evoluzione del sistema di residenzialità, in una logica multiservizi, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più anziana e complessa ► Il processo evolutivo comporterà anche una progressiva revisione del sistema di accreditamento, in grado di includere criteri di flessibilità, focalizzando, nei requisiti, i servizi e non solo le strutture fisiche. Infatti, il secondo pilastro del nuovo sistema di welfare è funzionale al superamento delle rigidità esistenti e ad una dimensione di “prossimità”; la struttura è una risorsa per il territorio e per i suoi cittadini fragili. Centro multiservizi 7 Le tipologie di intervento della DGR 856/2013 e gli strumenti ► Nel primo provvedimento attuativo della DGR 116/2013, ovvero la DGR 856/2013, si dà attuazione al percorso di riforma dei servizi erogabili dalle strutture residenziali per anziani e disabili, prevedendo la possibilità per le RSA ed RSD di aprirsi al territorio, per facilitare il riconoscimento di tali strutture come “luoghi” di cura e non come risposte “sostitutive” ed irreversibili. ► La prima applicazione della RSA aperta è rivolta in particolare alle persone affette da demenza e Alzheimer Misura Beneficiari / Posti sostenibili Strumento Valore di massima per 6 mesi Residenzialità minori con grave disabilità 80 posti Voucher mensile corrispondente a 115 euro pro die Euro 1.700.000 Residenzialità leggera 500 posti Voucher mensile corrispondente a 12 euro pro die Euro 1.000.000 RSA/RSD aperta 10.000 persone affette da demenza Voucher mensile di euro 500 Euro 30.000.000 Sensibilizzazione ed informazione Popolazione residente Accoglienza, presa in carico e cura 1.000 persone Voucher di € 200 mensili Euro 1.000.000 Assistenza socio sanitaria di minori inseriti in comunità residenziali con provvedimento dell’autorità giudiziaria 2.200 minori Contributo giornaliero di 35 euro al comune affidatario Euro 14.000.000 Valutazione del bisogno Tutti i soggetti coinvolti nelle misure Risorse attribuite alle ASL Euro 1.300.000 Presa in carico ambulatoriale delle persone affette da gioco d’azzardo patologico Euro 1.000.000 8 LIUC Università Cattaneo 4 dicembre 2013 4 Osservatorio Settoriale sulle RSA 7° Convegno Annuale I servizi erogabili nell’ambito della prima attuazione della RSA / RSD aperta Interventi In questa prima fase di attuazione l’azione si concretizza in interventi per la presa in carico integrata della persona e della sua famiglia, che comprende l'empowerment della famiglia e l'auto mutuo aiuto, erogabili sia all’interno della struttura, sia presso l’abitazione della persona. Alcuni possibili interventi identificati dalla DGR 856/2013 sono: prestazioni infermieristiche, di prelievo o di assistenza tutelare, che comunque non escludono la presa in carico da parte dell’Assistenza Domiciliare Integrata Interventi riabilitativi di mantenimento e interventi di riattivazione psicofisica, riabilitazione cognitiva, psicomotricità consulenze/prestazioni di personale specialistico in relazione ai bisogni della famiglia e della persona (es. psicologo, geriatra ecc.) consulenza per adattamento dell’ambiente domestico, soluzioni domotiche, ausili ecc. addestramento della famiglia o dell’assistente personale per le attività di accudimento facilitazione della famiglia alla partecipazione di gruppi di mutuo aiuto periodi di sollievo/assistenza temporanea in struttura o al domicilio garantendo un assistente personale debitamente formato/aggiornato sostituzione temporanea programmata a domicilio del caregiver / badante (durante la settimana, giorno di riposo o periodo di ferie della badante, …) Le prestazioni possono essere variamente combinate ed erogate nell’arco temporale previsto dal Progetto individuale in base ai bisogni della famiglia e della persona. 9 LIUC Università Cattaneo 4 dicembre 2013 5