Schede di preparazione al WACOM - Bogota 2014 3 SCHEDE – IL MISTERO DELLA MISERICORDIA Scheda 1MM – Il roveto ardente : Esodo 2,23-3,22 Contesto : Mosè fuggì dall’Egitto. Questo paese rimarrà per lui il luogo di conflitti. Madian invece diventa una terra accogliente dove troverà una famiglia e dove farà un incontro sconvolgente con Dio. sorta di rifugio dove troverà una famiglia e l’incontro con il Dio che cambierà la vita con il Dio della Misericordia. Questa esperienza sarà un momento decisivo nella vita di Mosè, l'inizio della sua missione. 1/ COSA DICE IL TESTO ? Schema Passi biblici Commenti Intro: il re d'Egitto morì… - La situazione del popolo ebreo in Egitto al tempo di 2,23-25 Gli Israeliti gemettero … Mosé (vedere nota 1) Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza… - Dio prende l'iniziativa : decide di manifestare la sua presenza a questo popolo mentre egli attraversa un momento difficile. Dio guardò. 3,1-3 : Il roveto ardente v.2 : Signore gli apparve in una - Dio si manifesta come una Forza che riscalda senza mai fiamma di fuoco in mezzo a un distruggere. Dio ama senza "fondersi", trasmettendo la roveto. …il roveto ardeva nel sua forza nel rispetto dell'identità umana di ciascuno. fuoco, ma quel roveto non si consumava. v.3 : Voglio avvicinarmi a vedere… perché il roveto non - Dio prende l'iniziativa, ma perchè l’incontro accada, brucia? occorre che l'uomo accetti di uscire delle sue certezze per lasciarsisi toccare dall'inatteso, dall'inspiegabile. Il cuore aperto alla ricerca del « senso » nascosto in ogni evento della vita, permette a Dio di venerlo ad incontrare. 3,4-4,17 : L’incontr o v.4 : Il Signore vide che si - La curiosità di Mosé provoca la chiamata di Dio ad era avvicinato per vedere e incontrarlo. Dio lo chiamò… v.5 : Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo … è una terra -Non si può incontrare Dio in modo trionfante ma al 1 santa! contrario con precauzione, umiltà e riserva. Ci si deve avvicinare Dio con avendo consapevolezza della nostra fragilità, dei nostri limiti. Dio è " Altro" , (di noi! ) ed allo stesso tempo… v.6 : Mosè si velò il viso. -… egli è il « molto vicino » a noi. Dio si rivela prossimo e v.7 : Ho osservato la miseria suo stato di « Misericordia » los pinge ad intervenir nella del mio popolo… ho udito il suo grido…; conosco le sue sofferenze. amante del suo popolo. Egli vede e sente compassione. Il storia di ognuno per donargli la salvezza (=salvarlo dalla schiavitù… poi dal peccato e infine dalla morte…) v.8 : Sono sceso per liberarlo v.9-10 : … ho visto… Ora và! Io ti mando… Fà uscire - Per questa missione di salvezza, Dio ha bisogno di una persona : Egli « chiama » poi « manda » Mosé. dall'Egitto il mio popolo. v.11 : Chi sono io per andare… ? - Prima di dare la sua risposta, Mosé obietta su due punti : 1/ Non ho le capacità per questa Missione. Dio gli risponde che sarà sempre con lui : è Dio che realizzerà la liberazione e non lui semplice uomo. Le sue capacità non saranno necessarie se egli accetta di ppoggiarsi a Dio. [v.20 : « Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso»] v.13 : Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?". 2/ Non conosce il suo « Nome » (vedere nota 2). Questa domanda sarà l'opportunità per Dio di rivelarsi" per la prima volta. La forma verbale impiegata ha, in ebraico, valore di futuro come di presente. Significa: " Sono là con voi, del modo che vedrà". Dio è là e sarà sempre presente. È nella storia della salvezza che egli spiegherà la sua presenza e v.14 : « IO SONO COLUI CHE SARO’» la sua identità. Nel passare dei secoli che gli uomini potranno imparare a discernere la sua presenza e nella sua azione, ci scopriranno il suo amore per l'umanità: la sua Misericordia. Gesù riprenderà questo Nome attribuendolo a sé stesso: " Prima che Abramo fosse, IO SONO" (Gv 8,58) Conclusione : Dio è sempre animato di "compassione" per l'umanità. Egli si rende presente in ogni situazione con un cuore misericordioso. E’ in questo modo che egli vuole manifestare la sua Présenza nella storia. Per questa opera Egli ha bisogno di « Missionari ». Dio continua quindi di « chiamare ». Occorre che delle persone accettino di rispondere e che il popolo che soffre accetta di essere soccorso. • PER CAPIRE IL TESTO: Nota 1 : La situazione del popolo ebreo all’epoca di Mosé . La miseria del popolo era ben reale. L'immigrazione degli ebrei in Egitto aveva avuto luogo dei secoli prima, a causa di una carestia, e se le cose andarono bene in principio, col passare dei secoli, questi ebrei si moltiplicarono al punto che al momento della nascita di Mosé, il loro numero cominciava ad inquietare il potere. Vissuto nel corso del XIII sec. a.C., Mosè nacque in Egitto da una donna della tribù di Levi, ma, appena nato, fu deposto dalla madre in un canestro ed affidato alle acque del Nilo, perchè potesse sottrarsi al provvedimento che decretava la morte di tutti i neonati maschi degli Ebrei. Lungo il fiume, tuttavia, il canestro fu raccolto dalle ancelle della sorella del faraone, che allevò il bimbo a corte come un figlio suo. Il nome "Mosè" deriverebbe, quindi, secondo alcuni studiosi dalla radice del verbo ebraico "salvare", indicando, così, la condizione originaria della sua esistenza, cioè l'essere stato "salvato dalle acque". Secondo altri, invece, deriverebbe, più semplicemente, dal vocabolo egiziano "ragazzo", terminazione molto frequente dei nomi egiziani (cfr. il nome dei faraoni: Tuthmose, Ahmose, etc.). La consapevolezza della propria origine indusse in seguito Mosè ad abbandonare la reggia per riscattare la sua gente dall'oppressione nella quale ormai viveva. Ucciso un sorvegliante egiziano, fu costretto a fuggire nel deserto di Madian, ma, ricevuta la rivelazione di quale sarebbe stato il suo compito, fece ritorno in Egitto. L'ultima delle "dieci piaghe", la morte dei primogeniti maschi egiziani, convinse il faraone, forse Ramesse o Ramsete II, a lasciar partire gli Ebrei. Mosè si pose a capo del popolo ebraico, guidandolo per quaranta anni nel deserto verso la Terra Promessa. Momenti cruciali di questo cammino, narrato nel Libro dell'Esodo, furono l'attraversamento miracoloso del Mar Rosso e la consegna delle tavole della Legge sul monte Sinai. Sul monte Nebo, contemplando da lontano la terra che non potè abitare per aver mancato di fede, Mosè si spense a centoventi anni, dopo aver contribuito, nei lunghi anni di cammino, a formare l'identità del suo popolo. Nota 2 : il « Nome di Dio » - YHVH Dato che nella lingua ebraica non si scrivono le vocali, il tetragramma biblico è costituito unicamente da consonanti; poiché esso non viene pronunciato, la corretta vocalizzazione (l'interpolazione di vocali alle consonanti) delle quattro lettere del tetragarmma è andata col tempo perduta. Inoltre, delle quattro consonanti che compongono il tetragramma, due hanno un suono semivocalico, e tre possono anche essere mute, nella pronuncia (matres lectionis): pertanto si potrebbe anche arrivare, paradossalmente, a ipotizzare una pronuncia unicamente vocalica, quasi come una emissione ininterrotta del fiato. L'Ebraismo ritiene persa la corretta pronuncia del nome sacro: da ciò è nata, a partire dal XVI secolo e soprattutto da parte di studiosi cristiani, una ricerca approfondita e vasta, tuttora in discussione. Oggi si pensa che il Nome si pronunciava « Yahvé » cioè « EGLI E’ ». E’ la trascrizione per gli uomini del titolo « IO SONO » con il quale Dio si è indentificato. 2/ COSA MI DICE IL SIGNORE ATTRAVERS QUESTO PASSO? COSA MI DICE DEL SUO AMORE ? 3 - Provo di cercare il Senso nascosto in ogni evento della mia vita ? So trovare in esso il volto misericordioso del Signore che mi sta vicino ? Sono disponibile alle « chiamate » di Dio ? Ho risposto qualche volte ad esse : quando e come ? Nella mia relazione a Dio : sono giunto ad un equilibrio tra il fatto che Egli è « Altro » di me ed anche il «molto vicino » a me ? 3/ ELEVO A DIO LA MIA PREGHIERA Signore, quando il tuo popolo soffre, tu soffri assieme a lui : non hai dimenticato la promessa fatta ad Abramo perchè sei il Dio fedele e misericordioso. Quando ami, è sempre come una fiamma che non si spegne mai. Tu riscaldi i cuori disperati e tristi : con delicatezza ridai loro la vita. Intervieni nella storia di ognuno e conduci sul cammino della Salvezza. Fà che impari a leggere la tua presenza negli avvenimenti della mia vita, Che io ascoli le tue chiamate e vi risponda. Fà che io sappia riconoscermi ammalato per accogliere la tua salvezza. Aiutami Signore ! Aiutaci tutti !