CARTA DEI SERVIZI Villa Cenacolo Centro dell’Anziano Srl Lentate sul Seveso INDICE Politiche ed obiettivi della RSA "Villa Cenacolo" ………………….. pag. 4 Organizzazione della RSA "Villa Cenacolo" ………………….. pag. 6 I servizi di assistenza ………………….. pag. 8 La gestione socio-sanitaria dell'ospite ………………….. pag. 9 I servizi alberghieri ………………….. pag. 16 Il servizio di fisiokinesiterapia ………………….. pag. 19 Lo sportello psicologico ………………….. pag. 20 Il servizio di animazione ………………….. pag. 22 L'assistenza religiosa ………………….. pag. 26 La giornata tipo dell'ospite ………………….. pag. 27 Regolamento per l'ammissione ed ospitalità ………………….. pag. 28 Come arrivare a Villa Cenacolo ………………….. pag. 31 Tariffe giornaliere ………………….. pag. 32 Servizi extra ………………….. pag. 33 Carta dei diritti della persona anziana ………………….. pag. 34 Orari di accesso ………………….. pag. 39 Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) ………………….. pag. 40 Visite guidate ………………….. pag. 42 Rev. 12 del 31.01.2013 2 L'accoglienza dell'ospite ………………….. pag. 43 Modalità di riconoscimento degli operatori ………………….. pag. 45 Menu tipo ………………….. pag. 47 Sistema di valutazione della soddisfazione ………………….. pag. 50 Rev. 12 del 31.01.2013 3 POLITICHE ED OBIETTIVI DELLA R.S.A. “VILLA CENACOLO” Il presente documento ha lo scopo di sottolineare la filosofia che è alla base dei programmi di gestione dei servizi socio-assistenziali e sottolineare i contenuti etici e tecnici assunti come fondamento irrinunciabile di ogni attività rivolta alle persone ospitate nella Residenza Sanitaria Assistenziale “Villa Cenacolo”. L’equilibrio tra le preferenze di vita dei singoli individui e il ritmo collettivo della comunità non può essere fissato in norme rigide, bensì deve maturare con la mediazione e l’aggiustamento reciproci. Ricreare la compatibilità tra individui diversi è un compito che la gestione della residenza “Villa Cenacolo” svolge con continuità, poiché in qualunque momento possono insorgere eventi che richiedono di modificare delle consuetudini consolidate. Questa politica ha l’intento di ridurre l’impatto negativo che chiunque subisce, per il distacco da luoghi e abitudini consolidate e per il necessario adattamento a una nuova realtà. E’ importante quindi che ogni anziano possa percepirsi come padrone di casa, e non soltanto come ospite. Pertanto le regole della convivenza interna devono essere comprensibili e condivise. L’assistenza agli anziani nella residenza non è finalizzata solo alla cura e al mantenimento della salute; Villa Cenacolo ritiene importante offrire all’anziano la possibilità di coltivare legami affettivi vecchi e nuovi, il rispetto delle scelte personali (ad esempio nell’abbigliamento, nella cura della propria persona e nell’arredo della propria camera); la possibilità di gustare le piccole gioie Rev. 12 del 31.01.2013 4 quotidiane ha lo stesso rilievo dell’obiettivo a medio termine del ripristino dello stato di salute. Con questo documento si vuole evidenziare come “Villa Cenacolo” intenda assolvere integralmente i compiti gestionali che le istituzioni di ricovero prevedono: dalla individuazione dei problemi personali dell’ospite a quelli della struttura, dalla progettazione e attuazione dei vari interventi alla preparazione professionale dei diversi operatori ed al loro permanente aggiornamento. Per assolvere a questi compiti di cura e assistenza, riteniamo indispensabile tenere sempre presente le dinamiche che portano al ricovero in struttura in relazione a: • modalità d’ingresso; • struttura; • programma di assistenza socio-sanitaria; • servizi alberghieri; • relazioni interpersonali; • valutazione multidimensionale. Le motivazioni che hanno indotto al ricovero (perdita di autonomia, problematiche socio-ambientali e familiari, compromissione psico-sensoriale) ci obbligano quindi ad offrire servizi altamente qualificati, sotto il profilo sanitario (medici, infermieri e terapisti della riabilitazione), assistenziale (operatori ASA), sociale (animazione e terapia occupazionale) e alberghiero (cura dell’ospite, lavanderia, ristorazione). Rev. 12 del 31.01.2013 5 ORGANIZZAZIONE DELLA R.S.A. “VILLA CENACOLO” Direttore RSA: Dott. Lorenzo SPORCHIA Medico Responsabile: Dott. Giovanni B. Mazzoleni Resp. Amministrativo: Monica ALOISI Resp. U.R.P. Chiara PICCOLO Resp. Servizio Infermieristico: I. P. Claudia CIPRIAN Resp. Servizio A.S.A Graziella Rummolo Resp. Servizio Psicologico: Dott.ssa Manuela PINI Resp. Serv di Fisiokinesiterapia: Dott.ssa Laura SIVIERI Resp. Terapia Occupazionale: Rita BORDIN Resp. Servizi Cucina: Filomena MANDATO Cappellano: Don Mario SALVIONI Rev. 12 del 31.01.2013 6 Presidente Consiglio di Amministrazione Direzione Generale Lorenzo Sporchia Resp. dati sensibili Lorenzo Sporchia Resp. Organizzativo Lorenzo Sporchia RSPP Gioia Bossi Medico Responsabile Giovanni B. Mazzoleni Amministrazione Monica Aloisi Medici di nucleo RSGQ Lorenzo Sporchia Terapia riabilitativa Laura Sivieri Fisioterapisti Ristorazione Filomena Mandato Infermiera caposala Claudia Ciprian URP Chiara Piccolo Infermieri professionali Reception Chiara Piccolo O.S.S. Terapia occupazionale Rita Bordin Coordinatore ASA Graziella Rummolo Capinucleo ASA Lavanderia Sanificazione Aguirre Richard ASA di nucleo Manutenzione Aguirre Richard Rev. 12 del 31.01.2013 7 I SERVIZI DI ASSISTENZA la RSA “Villa Cenacolo” si propone, con un programma di prestazioni assistenziali, sanitarie, terapeutiche e riabilitative, di preservare in ogni ospite il proprio ruolo individuale, evitare la sua emarginazione e compensare le funzioni compromesse. Tale programma, condiviso tra tutti gli operatori, è garantito da una rete di servizi: • servizi amministrativi; • servizio medico; • servizio infermieristico; • servizio di riabilitazione; • servizio di assistenza alla persona; • servizio di animazione e terapia occupazionale; • servizio religioso; • servizio psicologico; • servizio relazione con il pubblico (URP) • servizio alberghiero; • servizio di lavanderia; • servizio di parrucchiere e podologo; • servizio per la gestione delle visite specialistiche; • servizio di sanificazione e pulizie; • servizio di manutenzione impianti; • servizio di sicurezza sul lavoro. Rev. 12 del 31.01.2013 8 LA GESTIONE SOCIO SANITARIA DELL’OSPITE La residenza Villa Cenacolo offre tutte le prestazioni assistenziali sanitarie, terapeutiche e riabilitative che assicurano all’anziano il recupero delle funzioni o il mantenimento del benessere il più a lungo possibile e in condizioni di stabilizzazione clinica; l’ospite deve infatti poter affrontare senza continue ospedalizzazioni le situazioni instabili, con labile compenso. Il personale sanitario, medico, infermieristico e riabilitativo deve, in ogni caso, condividere il “progetto” della residenza; ciò significa integrare la propria attività con le figure di area socio-assistenziale e rispondere direttamente del proprio operato alla direzione responsabile della residenza. Le seguenti prestazioni sono garantite in base alla gravità delle condizioni sanitarie degli anziani residenti: • presenza medica quotidiana; • reperibilità medica notturna e festiva garantita dal servizio di continuità assistenziale della ASL MB; • presenza infermieristica sulle 24 ore; • interventi riabilitativi individuali e di gruppo; • accesso a prestazioni specialistiche; • disponibilità di strumenti diagnostici di base; • ossigenoterapia e broncoaspirazione; • presidi antidecubito; • cure podologiche; Rev. 12 del 31.01.2013 9 • cartella, diario clinico e scheda multidimensionale di ogni ospite. L’assistenza è, quindi, l’ambito che meglio misura i risultati dell’organizzazione sanitaria in termini di efficacia ed efficienza. Pur essendo distinta in base alle differenti competenze (medica, infermieristica, riabilitativa e psicologica), un’assistenza adeguata alle necessità dei singoli ospiti, che ne migliori la qualità di vita e corrisponda alle aspettative, richiede l’integrazione dei diversi aspetti e momenti di cura, attraverso la stretta collaborazione dei vari operatori ed il loro costante aggiornamento. Da queste premesse deriva la necessità di: • Un piano assistenziale personalizzato per ogni singolo ospite. • Una valutazione multidimensionale di ogni singolo ospite, aggiornata periodicamente. • Riunioni periodiche dell’équipe interdisciplinare. • Corsi di formazione/aggiornamento del personale. VALUTAZIONE DELL’OSPITE NELLA FASE DI ACCOGLIMENTO IN RSA La valutazione dell’ospite è un momento critico in cui si rendono disponibili numerose informazioni sullo stato di salute, allo scopo di individuare un’appropriata programmazione degli interventi assistenziali. La valutazione di un nuovo ospite comprende varie fasi: 1. Esame da parte del medico e dell’Infermiere Professionale dei documenti clinici di cui dispone (relazione del Medico Curante, relazioni di dimissione ospedaliera, esami di laboratorio, Rx, ECG, elenco dei farmaci che sta assumendo). Questa fase offre al personale sanitario l’opportunità di conoscere i familiari dell’ospite e di stabilire rapporti di empatia e di fiducia, Rev. 12 del 31.01.2013 10 utili sia per rilevare notizie relative alla rete sociale, alle propensioni e preferenze individuali, sia per concordare una linea di attiva collaborazione. 2. Visita medica e compilazione della cartella clinica (comprendente anamnesi medica, infermieristica e riabilitativa, esame obiettivo, definizione della diagnosi attiva e terapia). 3. Valutazione dello stato funzionale, cognitivo, psicologico, della comorbidità attraverso indici e scale di valutazione validate, al fine di definire in modo obiettivo e riproducibile le condizioni di non autosufficienza. 4. Esecuzione di esami ematochimici di routine (più eventuali esami mirati per patologia) e di ECG. Al termine della suddetta valutazione, il Medico che accoglie il nuovo ospite, individuati i bisogni sanitari, cognitivi, psicologici e sociali, programma il piano di assistenza corrispondente, comprensivo del piano delle attività animative ed occupazionali; tale piano viene discusso e concordato collegialmente con la Direzione Sanitaria. Nel piano di assistenza vengono definiti: 1. Modalità e tempi dei vari interventi medico-infermieristici di prevenzione e di cura, secondo le necessità dell’individuo e le linee guida definite dalla Direzione Sanitaria (es. prevenzione e cura delle piaghe da decubito, utilizzo dei mezzi di contenzione, ecc.). 2. Necessità e frequenza di terapie fisiche (riabilitative, antalgiche, ecc.) con richiesta scritta al servizio di FKT. 3. Necessità di assistenza dello Psicologo, con richiesta scritta di intervento. 4. Possibilità di partecipazione alle attività occupazionali con comunicazione delle capacità e delle preferenze personali ai responsabili del Servizio di Animazione. 5. Necessità di esami supplementari di diagnostica per immagini (es. ecografie, TAC, ecc.) o di visite specialistiche; in questo caso la Direzione si assume l’impegno di organizzare gli appuntamenti ed il trasporto dell’ospite presso Rev. 12 del 31.01.2013 11 Ospedali o strutture convenzionate. Qualora l’ospite ed i suoi familiari lo desiderassero, si informa che l’Istituto può avvalersi di consulenze in sede di Medici specialisti, in regime di solvenza. I dati delle valutazioni espressi da tutti gli operatori coinvolti nel piano di assistenza vengono raccolti in una “cartella multidimensionale”, che consente la conoscenza globale delle condizioni dell’ospite. L’ASSISTENZA DURANTE IL SOGGIORNO IN RSA Sotto la responsabilità della Direzione Sanitaria è garantita l’assistenza medica, infermieristica e riabilitativa; la Direzione Sanitaria coordina il percorso di diagnosi e cura, verifica la qualità del servizio e ne promuove il miglioramento continuo mediante protocolli di procedura, riunioni e corsi di formazione del personale. 1. L’assistenza medica è garantita dalla presenza quotidiana per sei giorni alla settimana di almeno un medico. 2. L’assistenza infermieristica è garantita ogni giorno della settimana per tutte le 24 ore (per informazioni dettagliate vedi “Modalità di erogazione delle prestazioni assistenziali). L’attività di nursing si avvale del contributo di operatori socio-assistenziali che provvedono alla cura della persona, accudendo l’ospite durante l’intero arco della giornata, assicurandone l’igiene personale, l’assistenza durante il pasto con eventuale somministrazione degli alimenti (se l’ospite non è autosufficiente) e rispondendo ai suoi bisogni quotidiani, nel rispetto della dignità della persona e della privacy. Con periodicità a ciascuno viene fatto il bagno, manicure e pedicure e controllo del peso corporeo. Sono a disposizione, in giorni stabiliti, parrucchiere, podologo e dentista. Rev. 12 del 31.01.2013 12 3. Il servizio di fisiochinesiterapia dispone di una palestra attrezzata, in cui si alternano più operatori per sei giorni alla settimana (per informazioni dettagliate, vedi la relazione del responsabile del servizio). 4. La presenza dello psicologo, in orari concordati con la Direzione, garantisce il servizio a tutti gli anziani e, previo appuntamento, ai familiari che lo richiedano (per informazioni dettagliate, vedi la relazione dello psicologo). 5. Per il servizio di animazione – terapia occupazionale è stato strutturato un laboratorio in cui gli ospiti, in rapporto alle proprie capacità e volontà, esprimono i propri interessi con attività manuali e la partecipazione a programmi culturali, sociali e di svago (per informazioni dettagliate, vedi la relazione del responsabile del servizio di animazione). GLI OBBLIGHI QUOTIDIANI DEGLI OPERATORI Il personale, nello svolgimento del proprio servizio, è tenuto al rispetto quotidiano delle seguenti regole: • rapportarsi con l’ospite con atteggiamento positivo e cortese; • augurare sempre “Buongiorno” e “Buonasera”. • bussare prima di entrare nelle camere; • non mostrare rigidità nell’atteggiamento, evitando risposte categoriche e definitive; • rivolgersi all’ospite sempre con il “Lei”, anche se quest’ultimo richiedesse una forma più confidenziale; • l’ospite è il “Signore” o la “Signora”, e non perde tali attribuzioni per il solo fatto di essere anziano; • rispondere sempre alle chiamate dell’ospite, anche se si presume di conoscere già il tipo di richiesta; • assicurarsi che le camere degli ospiti siano sempre in ordine; Rev. 12 del 31.01.2013 13 • l’ordine dei soprammobili nelle camere non deve essere modificato senza il permesso dell’ospite; • in occasione dei pasti, porgere all’ospite il piatto con garbo, augurando sempre “Buon appetito”; • riservare a tutti gli ospiti lo stesso stile di approccio. PROCEDURE PER L’ATTIVITA’ ORDINARIA 1. La visita medica di ogni ospite, con aggiornamento della cartella clinica, viene ripetuta almeno una volta al mese ed ogni volta che si verifichi un evento patologico acuto (con controlli quotidiani sino a risoluzione dello stesso). 2. La registrazione dei parametri utili per la corretta erogazione dell’assistenza e per il monitoraggio del decorso, viene sistematicamente riportata in: • Quaderno delle consegne • Quaderno di registrazione delle terapia • Scheda di registrazione della temperatura (grafico), della diuresi e dell’alvo e, quando indicato, del bilancio idrico. • Scheda di registrazione delle medicazioni e dell’osservazione/evoluzione delle piaghe da decubito. • Scheda di registrazione delle cadute. • Scheda di valutazione fisioterapica. 3. L’aggiornamento della cartella multidimensionale avviene almeno ogni tre mesi ed ogni volta che vi sia un cambiamento significativo delle condizioni biopsicosociali dell’ospite. 4. La revisione delle scale di valutazione delle condizioni di non autosufficienza viene ripetuta almeno semestralmente ed ogni volta che vi sia un cambiamento significativo delle condizioni biopsicosociali dell’ospite. 5. Gli esami ematochimici (prelievo eseguito in sede) sono controllati ogni tre mesi. Rev. 12 del 31.01.2013 14 6. Se l’ospite è diabetico, il profilo glicemico (eseguito in sede mediante Reflotest) è ripetuto almeno una volta al mese. 7. Con frequenza all’incirca mensile vengono effettuate riunioni di équipe per la revisione del piano assistenziale e la verifica delle attività svolte. DIMISSIONE La dimissione dell’ospite dall’Istituto, in caso di trasferimento presso un’altra RSA oppure per ritorno presso la famiglia, è accompagnata da una relazione clinica sulle condizioni biopsicosociali, con particolare riferimento al decorso, ai problemi attivi ed alla terapia in corso, corredata dalla copia degli esami eseguiti e dai referti delle visite specialistiche praticate, al fine di consentire una continuità dell’assistenza a domicilio o presso altre strutture. Su richiesta scritta dei familiari, la Direzione Amministrativa, ottenuta l’autorizzazione della Direzione Sanitaria, può rilasciare copia del fascicolo sociosanitario e/o di altro materiale sanitario. La dimissione dell’ospite, in caso di decesso, prevede la tempestiva comunicazione ai familiari e la compilazione, da parte del medico in turno, dell’avviso di morte, del certificato di morte e della scheda ISTAT. I familiari scelgono l’agenzia di onoranze funebri, si accordano con il cappellano della RSA per la funzione religiosa e vengono contattati dall’Ufficio Amministrativo, che consegna loro i documenti e gli effetti personali del defunto e provvede alla restituzione del deposito cauzionale (versato al momento dell’ingresso) ed al saldo di quanto eventualmente dovuto. Rev. 12 del 31.01.2013 15 I SERVIZI ALBERGHIERI I servizi alberghieri assumono, per gli ospiti, una dimensione molto importante: ad essi è infatti legata la percezione della qualità del servizio offerto. La Direzione riserva quindi un’importanza adeguata alle attese. I servizi ai quali si presta particolare cura sono: LA RISTORAZIONE L’alimentazione svolge un ruolo importante nel favorire, assieme ad altri fattori quali l’animazione e la riabilitazione, il mantenimento di una vita sana, attiva ed autonoma. Agli ospiti viene proposto un menu con piatti gustosi, accompagnati da alimenti adatti ai portatori di particolari patologie. Il responsabile dei piani, su indicazione del Medico, comunica alla cucina i piatti che rientrano in diete indicate per gli ospiti affetti da patologie particolari o per condizione di temporanea malattia. La stesura dei menu è stata affidata ad un Medico Dietologo, in modo da garantire nel miglior modo possibile l’equilibrio tra i vari elementi nutrizionali, in considerazione della tipologia degli ospiti e delle loro patologie. I menu subiscono alcune variazioni, secondo le stagioni, nel tentativo di proporre pietanze caratteristiche, che ricordino i tempi passati e la cucina della famiglia di provenienza. La preparazione dei piatti viene effettuata con la massima cura, con prodotti di qualità forniti da ditte specializzate nel settore. La pulizia è assoluta e periodicamente verificata dai tecnici preposti dell’ASL MB. La Direzione ha predisposto un manuale per l’HACCP (normativa per l’autocontrollo nelle preparazioni alimentari), così come previsto dai regolamenti Rev. 12 del 31.01.2013 16 europei in materia, al quale il personale di cucina si attiene nelle varie fasi di elaborazione dei pasti. Il menu giornaliero è esposto presso la reception e le sale da pranzo di tutti i nuclei (v. anche il cap. “Menu tipo”). LAVANDERIA E STIRERIA Il servizio di lavanderia è gestito in due modi: un primo modo è la gestione del lavaggio degli indumenti degli ospiti (sia intimo che vestiario) all’interno della Casa con una lavanderia industriale. In questo modo la guardarobiera ha la possibilità di organizzare il lavaggio dei capi con molta attenzione e di svolgere poi la propria attività con scrupolo, riponendo i vari capi negli armadi di ciascun ospite. La seconda modalità riguarda il lavaggio delle lenzuola, federe, traverse, coperte e tendaggi, che viene affidata ad un’impresa esterna specializzata, vista la quantità di materiale da lavare quotidianamente. La Direzione Amministrativa si preoccupa di verificare l’uso di detersivi appositi per la sanificazione degli indumenti lavati, a garanzia dell’igiene degli ospiti: i fornitori dei prodotti detergenti hanno l’obbligo di fornire le schede tecniche relative alla composizione chimica dei detersivi; tali schede sono disponibili presso l’archivio della Direzione Amministrativa. SERVIZI SUPPLEMENTARI La rasatura delle barbe è garantita quotidianamente dagli operatori ASA, opportunamente addestrati (tale servizio è naturalmente compreso nella tariffa giornaliera), mentre per le Signore una parrucchiera è a disposizione due volte alla settimana presso la Casa (il servizio è a pagamento). Un podologo qualificato è presente due volte al mese presso l’ambulatorio dell’Istituto (il servizio è a pagamento). Rev. 12 del 31.01.2013 17 IL SERVIZIO DI FISIOKINESITERAPIA Il momento riabilitativo viene considerato nella sua duplice valenza tecnica e relazionale: l’utilizzazione del movimento con finalità terapeutiche viene espresso all’interno di una relazione e la qualità di quest’ultima risulterà determinante negli esiti dell’intero sforzo terapeutico. In riferimento agli anziani in istituto questa considerazione è ancor più evidente: la partecipazione attiva del paziente al trattamento e il sostegno quotidiano alla sua motivazione a rispondere correttamente all’esecuzione del compito rappresentano gli obiettivi primari nel programma del terapista della riabilitazione; il raggiungimento di soddisfacenti risultati sono sempre subordinati al grado di empatia esperita con l’utente. Nel nostro procedere riabilitativo con l’anziano istituzionalizzato poniamo sempre l’attenzione alla consapevolezza che stiamo trattando sì un corpo ma che è espressione di un’unità più grande ed inscindibile: il benessere viene sperimentato nell’equilibrio tra mente-corpo e spirito (con esso intendiamo i valori, la propria ricca storia personale) e quando ci occupiamo dei “fatti fisici” dell’utente contemporaneamente tocchiamo con mano anche quelli psichici e valoriali, con il relativo rispetto ed il fermo proposito di sostenerne la valenza. Dopo questa premessa possiamo distinguere due gruppi principali di patologie in cui viene eseguita la fisioterapia: un primo riguarda la fase acuta, una seconda numericamente più significativa, comprende quella degli esiti o cronica. Nel primo gruppo è possibile elencare le rieducazioni post-traumatiche (le frequenti fratture a carico del femore che spesso motivano l’ingresso nella struttura residenziale), la rieducazione neuromotoria a vantaggio delle disfunzioni prodotte dagli insulti vascolari cerebrali (emiplegia), le algie e acutizzazioni di Rev. 12 del 31.01.2013 18 algie croniche a carico dell’apparato locomotore, la rieducazione a favore dell’arto amputato in previsione dell’utilizzo della protesi, la ginnastica respiratoria. Nelle situazioni croniche indichiamo il trattamento della fase degli esiti di patologie a carico del sistema nervoso periferico e centrale (anche degenerative), la mobilizzazione individuale o di gruppo per le situazioni in cui è coinvolto il sistema muscolo scheletrico con l’obiettivo del mantenimento di una buona escursione articolare e tono muscolare. Utilizziamo a scopo antalgico l’elettroterapia e la massoterapia che viene molto gradita dagli anziani. Durante gli esercizi perseguiamo sempre la valorizzazione e la stimolazione delle abilità e delle potenzialità residue, non solo strettamente fisiche: anche in presenza di un decadimento delle abilità motorie con il trascorrere degli anni evidenziamo volentieri all’ospite la sua buona “tenuta” emotiva, con la soddisfazione di aver contribuito ad una riabilitazione il più possibile globale. Rev. 12 del 31.01.2013 19 LO SPORTELLO PSICOLOGICO Il servizio dello Sportello Psicologico è finalizzato all’attività di ricerca, all’elaborazione ed al sostegno di tutte quelle realtà che hanno la loro partenza dai bisogni emotivi della persona anziana ospite in istituto, sia nella modalità classica del soggiorno sia per il lungo periodo. Il momento centrale dell’intervento è rappresentato dal colloquio con l’utente: l’impegno piacevole della relazione assumerà la valenza di “conferma” in termini di dignità della qualità della propria storia sia passata, sia presente e così minacciata, in quest’età, da eventi lesivi di differente natura. Nell’anziano istituzionalizzato, infatti, la malattia sovente diventa la voce del disturbo insieme fisico e psichico: sentimenti depressivi, vissuti di perdita, ansietà possono convivere con l’insorgere acuto di una patologia o con il perpetuarsi in una condizione cronica della sintomatologia. E’ indispensabile stabilire con l’ospite un rapporto di tipo empatico: en pathos in greco vuol dire entrare nel sentimento, avere la capacità e la voglia di condividere con lui emozioni e stati d’animo. Sosteniamo che nella vita ci sono sempre traguardi da raggiungere, progetti ancora che nessuno ha realizzato, momenti di gioia inediti ancora da gustare, una nuova forma di cordiale socialità che non si sospetta godibile alle alte età. Un serbatoio importante a cui attingere forza ed energia per molte difficoltà emotive è il richiamo ai rapporti primari, in cui tutti hanno sicuramente vissuto l’esperienza di essere stati amati e di avere espresso qualche forma d’amore. Il ricordare le origini, gli affetti parentali nutre e rigenera la propria identità e precisa all’ospite che lo stato d’animo della resa, di scarsità dei contenuti e di vuoto sono solo una sensazione, non gli appartengono. Alle sue Rev. 12 del 31.01.2013 20 spalle esiste una storia piena, vissuta, con pregi ed altrettanti difetti ma indubbiamente valida, apprezzabile e comunque sempre ottimizzabile. L’altro fruitore del servizio psicologico è la famiglia: l’elaborazione della separazione dal proprio nucleo e la funzione di risorsa e riconoscimento affettivo permanente esercitata dal parente necessitano dell’adeguato spazio per essere esternate e valorizzate. E’ indicato un primo colloquio con i familiari finalizzato alla conoscenza dell’ospite, delle sue abitudini ed attitudini per favorire il migliore ingresso possibile. Anche al parente può essere offerta la possibilità di un riorientamento della modificata funzione familiare attraverso ulteriori momenti d’incontro. La relazione con l’ospite vede inevitabilmente coinvolto come coprotagonista l’operatore sanitario: la qualità della cura passa attraverso le sue mani, la sua attenzione, la sua competenza che può nutrirsi con la formazione e la supervisione costante. Qualora fosse necessario è prevista la partecipazione dello psicologo a riunioni d’équipe per garantire l’unitarietà della risposta terapeutica quanto mai necessaria in un ambiente che quotidianamente deve confrontarsi con la frammentazione e la precarietà e a salvaguardia degli stessi operatori dal rischio reale del burn-out: basti pensare alle continue richieste d’attenzione ed informazioni di ospiti e parenti così cariche di umano sostegno emotivo. Rev. 12 del 31.01.2013 21 e giusto bisogno di IL SERVIZIO DI ANIMAZIONE L’intervento di animazione nella RSA “Villa Cenacolo” ha la finalità di promuovere il miglioramento della qualità della vita degli anziani all’interno della struttura stessa. OBIETTIVI • Favorire la relazione e l’integrazione fra gli ospiti. • Incrementare il grado di collaborazione e di solidarietà fra gli stessi. • Favorire la partecipazione degli anziani alle decisioni che li riguardano (sistemazione degli ambienti, creazione di nuovi spazi, progettazione delle attività, ecc.). • Favorire il collegamento con l’esterno da un punto di vista storico-sociale (ciò che succede nel Paese e nella società). ATTIVITA’ I laboratori: Lavori di cucito, ricamo, pittura con pennarelli, ritaglio, creazione di addobbi, ecc.. Si tratta di attività di gruppo per la realizzazione di addobbi per la struttura in occasione delle varie feste (15 agosto, festa dei compleanni, festa di fine estate, Natale, Pasqua, …), manufatti utili per l’arredamento, strumenti per attività ricreative e piccoli lavori per fiere o sagre. Rev. 12 del 31.01.2013 22 Tali lavori saranno svolti con materiali e con tecniche estremamente semplificati con l’obiettivo di creare un clima il più possibile accogliente e conviviale e di stimolare gli ospiti presenti alla produzione e alla manualità, con un’attenzione particolare all’innalzamento del livello di motivazione della stessa partecipazione. Questi laboratori, rivolti sia a persone autosufficienti sia non, vogliono essere soprattutto momenti di scambio e sono da considerarsi produttivi sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista cognitivo e psicologico, ma anche dal punto di vista della socializzazione. La musica: 1. Musica e passatempi: attività di canto rivolte soprattutto ad ospiti non autosufficienti gravi e con problemi di disorientamento e demenza, dove la musica vuole essere strumento metaverbale per entrare in comunicazione con loro, poiché essa agisce sul livello emotivo non compromesso dalla malattia. 2. La musica come sottofondo: tutte le attività (per esempio i laboratori), che coinvolgono ospiti sia autosufficienti sia non, utilizzeranno la musica come sottofondo; non si tratterà tuttavia di una musica qualsiasi, bensì di brani appositamente selezionati per ridurre la tensione e per creare, grazie ai suoni, un’atmosfera di partenza maggiormente facilitante e meno “sofferente”. 3. Dal gennaio del 2007 la Residenza organizza ogni settimana un incontro con un musicoterapeuta, nell’ambito di una progettazione sperimentale con obiettivi da definirsi durante l’anno. I film: Visione di film classici, storici e musicali molto vicini alla sensibilità ed ai gusti degli ospiti, per recuperare attraverso il film alcuni momenti di vita passata. Rev. 12 del 31.01.2013 23 Il gioco: Attivazione di piccole attività ludiche (essenzialmente giochi tradizionali o della cultura popolare) che, come le altre iniziative, verranno proposte in maniera semplificata e saranno rivolte a piccoli gruppi. Questi momenti vogliono essere strumento per andare a lavorare sulla socializzazione e favorire, anche attraverso il gioco, la conoscenza e la relazione fra gli ospiti. Feste importanti e compleanni: Una domenica al mese viene dedicata alla “Festa del Compleanno”, allietata da musica e torte, con la presenza di parenti e volontari. In occasione del Natale e della Pasqua, la domenica precedente le rispettive festività viene organizzata una grande festa a cui sono invitati tutti i familiari e gli amici degli ospiti. Si inizia con la S. Messa alle 10,00, si prosegue con il classico pranzo festivo e con il pomeriggio musicale e di giochi. Attività socio-culturali: Il filo conduttore di questa attività è il considerare l’anziano come persona che vuole essere informata, vuole discutere dei propri problemi, vuole ancora soddisfare le proprie esigenze e curiosità. Queste attività saranno incentrate su chiacchierate informali, lettura di quotidiani o giornali locali e lettura di libri. Rev. 12 del 31.01.2013 24 Gite: Periodicamente vengono organizzate delle gite (di regola due all’anno) con pullman e mezzi attrezzati per disabili. Le mete sono preferibilmente località d’interesse turistico e/o religioso (San Carlone d’Arona, Certosa di Pavia, Santuario di Caravaggio, Parco di Bussolengo, ecc.). Inoltre, durante l’anno, gli ospiti vengono coinvolti ed accompagnati presso luoghi di iniziative promosse sul territorio, quali la festa del paese, la festa degli oratori, del Carnevalino, le feste di quartiere. TEMPI Gli ospiti sono coinvolti nelle attività tutte le mattine e tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato, mentre alla domenica è prevista un’attività pomeridiana. La programmazione e la scansione dei vari eventi è esposta in bacheca all’inizio di ogni mese ORGANICO Attualmente gli anziani presenti nella struttura sono 103; di questi, circa 50/60 vengono coinvolti quotidianamente nel programma di animazione. Esiste poi un gruppo (4 o 5 persone) che, a causa delle proprie problematiche, vengono inserite periodicamente e secondo le attività programmate. L’attività di animazione è stata gestita fino al 1996 da una sola animatrice. Dal 1998 sono presenti due operatori con regolare rapporto di lavoro, mentre, dall’inizio del 2002, il numero degli operatori è stato portato alle tre unità. Le attività si avvalgono della collaborazione di diversi volontari. Il gruppo di animazione è in ogni caso aperto e disponibile ed accoglie il contributo di Rev. 12 del 31.01.2013 25 parenti, familiari e volontari che potranno essere da supporto alle attività di terapia occupazionale. Rev. 12 del 31.01.2013 26 ASSISTENZA RELIGIOSA E’ presente nella nostra casa un Cappellano nella persona del Sacerdote Don Mario Salvioni. Lo segnaliamo con un fatto importante per una comunità come Villa Cenacolo dove il bisogno religioso e di dialogo è molto sentito. Il sacerdote cappellano vive in comunità con tutti gli ospiti e con gli ospiti condivide la vita quotidiana, gli stessi problemi, le stesse gioie e le stesse ansie. L’attività religiosa si esterna poi con colloqui individuali, incontri di gruppo e la disponibilità a dialogare con parenti, amici e volontari. Il martedì e la domenica vengono celebrate le Sante Messe e durante la settimana alle 17, per coloro che lo desiderano, viene recitato il S. Rosario. La presenza del sacerdote vuole essere quella di un amico, attento ma discreto, nel doveroso rispetto delle idee e dei convincimenti personali di ciascun ospite. Tutto ciò nella certezza di offrire ai nostri ospiti e ai loro parenti un servizio di alto profilo religioso e morale, che ci auguriamo sia apprezzato. Rev. 12 del 31.01.2013 27 LA GIORNATA TIPO DELL’OSPITE La giornata inizia con la sveglia, che, in rapporto alle condizioni ed alle abitudini dell’ospite, avviene tra le 6.30 e le 8.30. Dopo l’igiene personale, gli operatori aiutano gli ospiti ad indossare gli abiti, in rapporto alla stagione. Accompagnati o in modo autonomo, gli ospiti accedono alle sale da pranzo per la colazione, durante la quale viene somministrata la terapia prescritta dai Medici. La mattinata trascorre poi con le attività di riabilitazione, di animazione, di terapia occupazionale; al mattino, se ne sussistono le ragioni, si effettuano anche le visite mediche. Alle ore 12 viene servito il pranzo sale appositamente predisposte nei singoli nuclei. Dopo la distribuzione del caffè, gli ospiti che lo desiderano vengono accompagnati in camera per il riposo pomeridiano; sempre nel pomeriggio continuano i programmi di animazione, gli incontri con il Cappellano e le attività riabilitative. Verso la metà del pomeriggio viene servito il thè con i biscotti oppure un gelato, nei mesi estivi ed in base alle preferenze dell’ospite. Contestualmente, in base ad un programma predisposto dal responsabile del turno, si effettuano bagni, rasature di barbe, manicure ed interventi di igiene personale. Alle ore 18 si serve la cena, previa la somministrazione della terapia serale. Dopo la cena si distribuisce la camomilla, prima della sistemazione degli ospiti per la notte. Rev. 12 del 31.01.2013 28 REGOLAMENTO PER L’AMMISSIONE ED OSPITALITA’ Chiunque sia interessato a ricevere informazioni relative alle modalità d’ingresso presso la RSA, può rivolgersi alla nostra reception per telefono o di persona, oppure consultare il sito internet www.villa-cenacolo.it. La reception fissa una visita in struttura, durante la quale i familiari e/o l’ospite hanno modo di conoscere e valutare i servizi a disposizione dei residenti, prendono visione del regolamento e del tariffario e ritirano la modulistica necessaria per presentare domanda di ammissione. AMMISSIONI L’ammissione dell’Ospite nella Casa di Riposo “Villa Cenacolo” è subordinata a: • accettazione della domanda previo parere medico interno dopo esame della documentazione clinica; • sottoscrizione dell’impegnativa di pagamento della retta; • presentazione dei documenti eventualmente richiesti; • consenso dell’Ospite ad essere accolto nella Casa di Riposo; • versamento di un deposito cauzionale infruttifero pari a 1.550,00 Euro ; • accettazione delle norme contenute nel presente regolamento. Rev. 12 del 31.01.2013 29 RETTE Le rette sono comprensive di: • servizio alberghiero; • assistenza medico infermieristica,fisioterapica e animazione; • esami ematochimici ecc. di routine all’ingresso se richiesti dal medico della struttura; • tutto quanto non espressamente citato al paragrafo 4 del presente regolamento. La retta deve essere pagata in via anticipata entro i primi dieci giorni del mese in corso presso l’ufficio della RSA. Il ritardato pagamento comporta una maggiorazione della retta da determinarsi in relazione al vigente tasso bancario. Il mancato pagamento della retta alle prescritte scadenze per due mesi consecutivi comporterà di diritto le dimissioni dell’Ospite, fatto salvo il pagamento di quanto ancora dovuto. L’Amministrazione si riserva il diritto di variare le attuali tariffe e di darne tempestiva comunicazione ai familiari per l’accettazione. L’Amministrazione rilascia la dichiarazione attestante le componenti della retta relative alle prestazioni sanitarie e non sanitarie (in ottemperanza al DGR n° 26316 del 21.03.1997). ASSENZE E DIMISSIONI La retta è dovuta per intero per assenze. Le assenze superiori a trenta giorni comportano di norma la perdita del posto. In caso di dimissioni Rev. 12 del 31.01.2013 30 volontarie, l’Ospite è tenuto a dare un preavviso di trenta giorni: in difetto sarà tenuto al pagamento di tale periodo. In caso di decesso i familiari sono tenuti al pagamento degli effettivi giorni di permanenza presso la camera mortuaria. Somme ulteriori precedentemente versate saranno restituite insieme alla cauzione. RISERVE L’Amministrazione si riserva il diritto di: • dimettere l’Ospite, in seguito a parere medico, qualora le sue condizioni psicofisiche siano incompatibili con l’attività della RSA. • per incompatibilità con gli altri ospiti o per mutate condizioni psicofisiche, spostare l’ospite in un altro reparto, sentito il parere della Direzione Sanitaria e dei familiari, qualora, in seguito allo spostamento, dovesse intervenire una variazione della retta VARIE La RSA non assume alcuna responsabilità per eventuali danni subiti dall’Ospite o dallo stesso causati a terzi durante la sua permanenza nella struttura (furti, infortuni, responsabilità per atto illecito, etc.). Non è consentito all’Ospite tenere presso di sé effetti personali di notevole valore, oggetti preziosi o somme di denaro. La Direzione della RSA declina ogni responsabilità per l’inosservanza dell’obbligo. Non è altresì permesso tenere in camera o comunque procurarsi bevande alcoliche. Durante eventuali ricoveri ospedalieri, l’assistenza all’ospite è a carico del personale ospedaliero e dei familiari. Rev. 12 del 31.01.2013 31 COME ARRIVARE A VILLA CENACOLO Villa Cenacolo sorge nel centro del Comune di Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e Brianza. Il Comune di Lentate sul Seveso è ubicato a nord di Milano e confina con la provincia di Como, per cui è equidistante rispetto a Milano e Como sulla direttrice nord. È’ raggiungibile percorrendo la superstrada Milano-Meda, che parte da Piazza Maciachini in Milano, raggiunge Lentate e prosegue per Como (l’uscita è Lentate sul Seveso sud); da est si può raggiungere Lentate con la strada provinciale Novedratese e da ovest con la provinciale da Lomazzo. L’autolinea Milano-Cantù (con partenza dalla stazione Zara della linea 3 della Metropolitana) fa fermata a Lentate, a 200 metri circa da Villa Cenacolo; la linea delle FS Milano – Chiasso fa fermata a Camnago-Lentate (circa 1 km da Villa Cenacolo). Dall’estate del 2006 anche le Ferrovie Nord Milano collegano la stazione di P.zza Cadorna con Camnago-Lentate Rev. 12 del 31.01.2013 32 TARIFFE GIORNALIERE CAMERA SINGOLA € 82,00 CAMERA DOPPIA € 73,00 CAMERA A 4 LETTI € 68,00 CAMERA SINGOLA € 89,00 REPARTO PROTETTO CAMERA DOPPIA € 79,00 REPARTO PROTETTO DEPOSITO CAUZIONALE € 1.550,00 QUOTA MENSILE OBBLIGATORIA ABBIGLIAMENTO INTIMO € 20,00 LAVANDERIA QUOTA MENSILE OBBLIGATORIA ABBIGLIAMENTO ESTERNO Rev. 12 del 31.01.2013 33 € 41,50 SERVIZI EXTRA Sono a carico dell’ospite (o dei familiari coobbligati) le spese supplementari quali: • accompagnamenti o trasporti in ambulanza; • il servizio lavanderia - stireria del vestiario (Euro 41,50 al mese); • il servizio lavanderia per gli indumenti intimi (Euro 20,00 al mese); • parrucchiere – barbiere (Piega Euro 8,00 - Taglio e piega Euro 14,00 Taglio, Tinta e Piega Euro 24,00); • podologo – pedicure (Euro 13,00); • dentista; • oculista; • visite specialistiche (con eventuale servizio di trasporto). Dove non espressamente indicato, il costo può variare in base al tipo e alle modalità della prestazione. Qualora lo ritengano necessario, i familiari possono avvalersi della collaborazione di assistenti privati (“badanti”) all’interno della RSA; l’ingresso e la permanenza di tali figure deve essere autorizzata dalla Direzione Amministrativa, che provvederà anche a dotarle dell’apposito cartellino di riconoscimento. Rev. 12 del 31.01.2013 34 CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA Introduzione Gli anziani rappresentano un patrimonio per la società, non solo perché in loro si identifica la memoria culturale di una popolazione, ma anche perché sempre più costituiscono una risorsa umana attiva, un contributo di energie e di esperienze del quale la società può valersi. Questo nuovo ruolo emerge dalla ricerca clinica e sociale che rende ragione della constatazione di un numero sempre maggiore di persone di età anagrafica avanzata ed in buone condizioni psico-fisiche. Tuttavia esistono delle condizioni nelle quali l’anziano è ancora una persona fragile, sia fisicamente che psichicamente, per cui la tutela della sua dignità necessita di maggiore attenzione nell’osservanza dei diritti della persona, sanciti per la generalità dei cittadini. La valorizzazione del ruolo dei più anziani e della loro cultura si fonda sull’educazione della popolazione al riconoscimento ed al rispetto dei loro diritti, oltre che sull’adempimento puntuale di una serie di doveri da parte della società. Di questi, il primo è la realizzazione di politiche che garantiscano ad un anziano di continuare ad essere parte attiva nella nostra società, ossia che favoriscano la sua condivisione della vita sociale, civile e culturale della comunità. Questo documento vuole indirizzare l’azione di quanti operano a favore di persone anziane, direttamente o indirettamente, come singoli cittadini oppure all’interno di: Rev. 12 del 31.01.2013 35 • istituzioni responsabili della realizzazione di un valore pubblico (ospedali, residenze sanitario-assistenziali, scuole, servizi di trasporti ed altri servizi alla persona sia pubblici che privati) • agenzie di informazione e, più in generale, mass media • famiglie e formazioni sociali Con loro condividiamo l’auspicio che i principi qui enunciati trovino la giusta collocazione all’interno della attività quotidiana, negli atti regolativi di essa quali statuti, regolamenti o carte dei servizi, nei suoi indirizzi programmatici e nelle procedure per la realizzazione degli interventi. Richiamiamo in questo documento alcuni dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano: • il principio di “giustizia sociale”, enunciato nell’articolo 3 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. La letteratura scientifica riporta che lo sviluppo pieno della persona umana è un processo continuo, non circoscrivibile in una classe di età particolare poiché si estende in tutto l’arco della vita. Il dato, peraltro, è già contenuto nella letteratura classica ed è da aggiornare solo per il suo riferimento anagrafico, in base all’allungamento dell’aspettativa di vita: all’amico Mimnermo che aveva invocato gli dei perché “così lungi da morbi e da molesti affanni / a sessant’anni mi colga il destino di morte”, il saggio Solone rispondeva ”togli via quel verso / né ti dolga se meglio di te riflettei / e riscrivilo e canta così: / a ottant’anni mi colga il destino di morte / Invecchio sempre molte cose imparando”; • il principio “di solidarietà”, enunciato nell’articolo 2 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua per- Rev. 12 del 31.01.2013 36 sonalità, e richiedere l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. A queste espressioni di solidarietà inderogabili vanno affiancate quelle proprie della libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società e alla realizzazione del bene comune, pure finalizzate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona; Va inoltre ricordato che, al concetto di salute affermato dall’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella dichiarazione di Alma Ata (1978) come equilibrio fisico, psichico e sociale, si è affiancato il concetto dì promozione della salute della dichiarazione di Ottawa (1986). La persona anziana al centro di diritti e di doveri Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la persona gode, per tutto l’arco della sua vita, di tutti i diritti riconosciuti ai cittadini dal nostro ordinamento giuridico e adottare una carta dei diritti specifica per i più anziani: essa deve favorire l’azione di educazione al riconoscimento ed al rispetto di tali diritti insieme con lo sviluppo delle politiche sociali, come si è auspicato nell’introduzione. La persona ha il diritto La società e le Istituzioni hanno il dovere di sviluppare e di conservare la propria di rispettare l’individualità di ogni persona anziana, individualità e libertà. riconoscendone i bisogni e realizzando gli interventi ad essi adeguati, con riferimento a tutti i parametri della sua qualità di vita e in funzione esclusivamente della sua età anagrafica. di conservare e veder rispettate, in osservanza dei principi costituzionali, le di rispettare credenze, opinioni e sentimenti Rev. 12 del 31.01.2013 37 delle persone anziane, anche quando essi proprie credenze, opinioni e sentimenti. dovessero apparire anacronistici contrasto con cultura la o in dominante, impegnandosi a cogliere il significato nel di conservare le proprie modalità di corso della storia della popolazione. condotta sociale, se non lesive dei diritti altrui, anche quando esse dovessero di rispettare le modalità di condotta della apparire in contrasto con i comportamenti persona anziana, compatibili con le regole dominanti nel suo appartenenza. ambiente di della convivenza sociale, evitando di “correggerle” e di “deriderle”, senza per questo venire meno all’obbligo di aiuto per la sua migliore integrazione nella vita della di conservare la libertà di scegliere dove comunità. vivere. di rispettare la libera scelta della persona anziana di continuare a vivere nel proprio domicilio, garantendo il sostegno necessario, nonché, in caso di assoluta impossibilità, le condizioni di accoglienza che permettano di conservare alcuni aspetti dell’ambiente di vita abbandonato. La tutela dei diritti riconosciuti E’ opportuno ancora sottolineare che il passaggio, dalla individuazione dei diritti di cittadinanza riconosciuti dall’ordinamento giuridico alla effettività del loro esercizio, dallo sviluppo e dal consolidamento di una pluralità di condizioni che vedono implicate le responsabilità di molti soggetti. Dall’azione di alcuni di loro dipendono l’allocazione delle risorse (organi politici) e la crescita della sensibilità sociale (sistema dei media, dell’istruzione e dell’educazione). Rev. 12 del 31.01.2013 38 Tuttavia, se la tutela dei diritti delle persone anziane è certamente condizionata da scelte di carattere generale proprie della sfera della politica sociale, non di minor portata è la rilevanza di strumenti di garanzia che quella stessa responsabilità politica ha voluto: il difensore civico regionale e locale, l’ufficio di pubblica tutela (UPT) e 1’Ufficio di Relazione con il Pubblico (URP). Essi costituiscono un punto di riferimento informale, immediato, gratuito e di semplice accesso per tutti coloro che necessitano di tutela. E’ constatazione comune che larga parte dei soggetti che si rivolgono al difensore civico, agli UPT e agli URP è costituita da persone anziane. E’ necessario che lo sviluppo di questa rete di garanzia sia incentivato in tutto l’ambito sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale in sede di autorizzazione al funzionamento e di accreditamento di tutti i servizi della Regione Lombardia. Rev. 12 del 31.01.2013 39 ORARI DI ACCESSO La scelta della Direzione è di favorire in ogni modo l’accesso dei parenti, amici e volontari in ogni ora del giorno, allo scopo di creare una condizione di “casa aperta”, il più possibile integrata con le attività presenti nel territorio; negli spazi della RSA, infatti, si tengono spesso manifestazioni, incontri e dibattiti, proprio nell’intento di rendere viva la Casa nell’interesse degli ospiti. L’accesso all’interno è autorizzato dalle 8.00 alle 20.00, tenendo conto che, nel rispetto della privacy degli ospiti e per permettere la pulizia e la sanificazione di camere, bagni, corridoi e spazi comuni, l’accesso ai nuclei di degenza può avvenire dalle 11.00 alle 19.00. In relazione alle condizioni dei singoli ospiti, la Direzione autorizza uscite temporanee con i familiari, oppure per funzioni religiose o per accedere a luoghi pubblici, purchè accompagnati. In casi particolari, dietro autorizzazione congiunta della Direzione Sanitaria e della Direzione Amministrativa, può essere autorizzata la permanenza notturna dei familiari. Rev. 12 del 31.01.2013 40 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (U.R.P.) La gestione di una Residenza Sanitaria Assistenziale comporta necessariamente un impegno particolare, considerato che la struttura deve garantire un servizio alle persone, ognuna delle quali ha una propria storia, le proprie esigenze e le proprie aspettative. Le risposte che la struttura è in grado di dare devono essere messe continuamente in discussione, poiché ogni momento è diverso dal precedente. Proprio per questo motivo l’organizzazione dei servizi non può essere in grado di rispondere in modo tempestivo al mutare delle situazioni assistenziali; ciò a prescindere dagli sforzi che si fanno per offrire servizi sempre più qualificati. Per rispondere quindi sempre meglio al mutare delle condizioni, sono indispensabili gli apporti, i suggerimenti e perfino i reclami che giungono alla Direzione, in particolar modo se provengono dai familiari degli ospiti. Al fine di facilitare lo scambio di informazioni con gli ospiti ed i loro familiari, la Direzione Amministrativa della RSA ha creato un UFFICIO DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO (URP) La Direzione Amministrativa mette a disposizione degli ospiti e dei familiari un proprio incaricato con i seguenti compiti: • esplicitare i servizi offerti, gli orari e le tariffe applicate; • mettere in contatto i familiari con i responsabili dei vari servizi, nel caso di reclami e di richieste di chiarimenti; Rev. 12 del 31.01.2013 41 La disponibilità dell’Amministrazione ad accogliere richieste e lamentele deve, naturalmente, accordarsi con la volontà di collaborazione di coloro che si rivolgono all’URP: la Direzione Amministrativa ha sempre dimostrato la più ampia disponibilità a colloqui, anche informali, in vista della risoluzione di problemi e contestazioni, piccole o grandi che fossero, nel rispetto delle esigenze e delle aspettative di tutti; in questa prospettiva si è sviluppato un rapporto proficuo con molti, tra familiari ed ospiti, e il nostro auspicio è proseguire in tale direzione. Coloro che intendono rivolgersi all’URP possono farlo verbalmente presso l’Amministrazione della RSA o per iscritto, utilizzando il modulo predisposto a tale scopo dall’Amministrazione: nel caso di comunicazioni per iscritto, l’URP si impegna a rispondere entro 15 giorni dal ricevimento della domanda. L’incaricato dei rapporti con il pubblico è a disposizione dei familiari e degli ospiti presso l’Ufficio Amministrativo nei seguenti orari: Lunedì – Venerdì dalle 9.00 alle 12.30 Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì dalle 15.00 alle 18.00 Rev. 12 del 31.01.2013 42 VISITE GUIDATE La possibilità di effettuare visite guidate all’interno della struttura è la base del primo contatto tra l’ospite e/o i suoi familiari e l’Amministrazione della RSA: da un lato vi è il naturale desiderio, da parte del futuro ospite, di conoscere gli spazi, l’ambiente e i servizi a disposizione, dall’altro l’Amministrazione, in ossequio a un ovvio principio di trasparenza, intende permettere ai futuri utenti di compiere in serenità e consapevolezza la scelta delicata dell’ingresso in una struttura residenziale. Ciò premesso, l’Amministrazione mette a disposizione un proprio incaricato per conoscere insieme ciò che Villa Cenacolo può offrire ai propri ospiti: chiunque fosse interessato ad un inserimento in struttura, è invitato a contattare l’Ufficio Amministrativo (dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 15,00 alle 18,00). Rev. 12 del 31.01.2013 43 L’ACCOGLIENZA DELL’OSPITE L’entrata dell’ospite viene concordata con la famiglia, sia per quanto riguarda il giorno e l’ora che per le modalità. L’ingresso nella Casa è un momento importante e delicato: vi sono delle difficoltà che il nuovo ospite deve affrontare, tra cui ovviamente l’impatto con una realtà nuova rispetto alla normalità che lo ha accompagnato durante i mesi e gli anni precedenti. Le figure professionali presenti al momento dell’ingresso sono l’infermiere professionale di turno, l’animatore e il caponucleo, che, dopo essersi presentati all’ospite, si attengono alle seguenti disposizioni: • accompagnare l’ospite nel reparto e presentargli gli ambienti (dov’è il bagno, la camera, la sala da pranzo, …); • effettuare le presentazioni delle figure operative della struttura; • presentare al nuovo ospite i suoi compagni di camera e favorire tra di loro l’accettazione del nuovo compagno; • osservare il grado di accettazione degli ospiti sotto l’aspetto individuale e collettivo ed annotarlo; • presentazione all’ospite del programma e delle attività previste per la settimana. Dopo questo primo contatto, il nuovo ospite avrà un colloquio con il Medico responsabile, per un approfondimento della conoscenza dell’ospite stesso, dei suoi bisogni ed esigenze, in base alle quali viene predisposto poi la tabella clinica, la terapia e le disposizioni per l’eventuale riabilitazione. Rev. 12 del 31.01.2013 44 Con la necessaria gradualità, in rapporto alle condizioni psico-fisiche, l’ospite verrà in seguito coinvolto nelle attività della terapia occupazionale. Nel periodo 2004/2005 l’équipe di riferimento per l’accoglienza dell’ospite ha partecipato al progetto “L’umanizzazione nelle RSA: una proposta per ridisegnare un luogo di cura”, organizzato dall’Azienda Sanitaria Locale MI 3; il protocollo di accoglienza in funzione presso la RSA, integrato con le indicazioni emerse durante la stesura del progetto, è stato presentato in occasione del convegno “Dalla parte di Anchise” (Monza, 28-29 ottobre 2005). Rev. 12 del 31.01.2013 45 MODALITA’ DI RICONOSCIMENTO DEGLI OPERATORI In ossequio agli obblighi normativi e ad un basilare principio di trasparenza, la Direzione Amministrativa ha predisposto, come modalità di riconoscimento per tutti gli operatori, un cartellino personale, recante nome e cognome, codice fiscale, data di assunzione, fotografia e qualifica dell’operatore. L’utilizzo del cartellino di riconoscimento è obbligatorio per chiunque operi all’interno della struttura; ogni operatore viene dotato del cartellino al momento dell’entrata in servizio presso la struttura, ed è tenuto a richiederne un duplicato in caso di smarrimento o consunzione per l’uso. Gli operatori sprovvisti del cartellino di riconoscimento durante il servizio vengono richiamati verbalmente dai responsabili dell’Amministrazione e, in caso di mancata ottemperanza all’obbligo, sono passibili di sanzione amministrativa. I cartellini sono di colore diverso per ogni servizio, in modo da agevolare l’identificazione degli operatori da parte degli ospiti e dei familiari. Nella pagina seguente sono riprodotti alcuni tipi di cartellini di riconoscimenti in uso presso Villa Cenacolo. Rev. 12 del 31.01.2013 46 CENTRO DELL’ANZIANO CODICE FISCALE ASSUNTO/A IL DATA DI NASCITA FOTO NOME E COGNOME AMMINISTRAZIONE CENTRO DELL’ANZIANO ASSUNTO/A IL CODICE FISCALE DATA DI NASCITA FOTO NOME E COGNOME INFERMIERE PROFESSIONALE CENTRO DELL’ANZIANO CODICE FISCALE ASSUNTO/A IL DATA DI NASCITA FOTO NOME E COGNOME ANIMATRICE Rev. 12 del 31.01.2013 47 MENU TIPO La Direzione Amministrativa ha incaricato nel passato una dietista, la Dott.ssa Anna Pellizzoni, di redigere un menu tipo, articolato nel periodo estivo ed invernale, al fine di armonizzare l’esigenza di varietà ed il rispetto di precise regole dietetiche. L’Amministrazione espone quotidianamente presso la reception e presso la sala da pranzo la proposta giornaliera (un esempio è riprodotto nella pagina seguente). Rev. 12 del 31.01.2013 48 Rev. 12 del 31.01.2013 49 Rev. 12 del 31.01.2013 50 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI OSPITI, DEI FAMILIARI E DEGLI OPERATORI Al fine di valutare il livello di soddisfazione degli ospiti, dei loro familiari e degli operatori, La Direzione Amministrativa, in collaborazione con la Direzione Sanitaria, ha messo a punto alcuni questionari, distribuiti periodicamente (con cadenza annuale) e raccolti presso l’Ufficio Amministrativo per la conseguente elaborazione dei dati. La Direzione raccoglie i dati in schemi predisposti per una valutazione immediata ed un confronto con le precedenti raccolte di dati: la lettura e l’interpretazione dei dati viene effettuata dal Responsabile per la Gestione della Qualità, che condivide le proprie riflessioni con il Consiglio di Amministrazione e la Direzione. La socializzazione dei risultati dei questionari viene effettuata: • attraverso le riunioni d’équipe, durante le quali il Responsabile Organizzativo mette a disposizione dei referenti di ogni servizio assistenziale l’elaborazione dei dati rilevati (sotto forma di grafici). In questa sede i responsabili dei servizi possono fornire indicazioni su eventuali correzioni da apportare ai punti del questionario (fatta salva l’impostazione di fondo, la cui variazione può essere effettuata solo dalla Direzione Amministrativa e dalla Direzione Sanitaria); • attraverso la distribuzione del materiale elaborato ai familiari ed agli ospiti che ne fossero interessati (in questo caso è sufficiente chiedere copia dei grafici all’Ufficio Amministrativo). Rev. 12 del 31.01.2013 51