Bratislava. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera http://it.wikipedia.org/wiki/Bratislava Geografia e popolazione. Pozsony, in tedesco Preßburg, in italiano Posonio o Presburgo, in slovacco detta anche Preaporok) è la capitale della Slovacchia. La città, situata nel sud-ovest della Slovacchia, si trova molto vicina al confine con l'Austria e l'Ungheria e comunque non molto lontana dal confine con la Repubblica Ceca. Bratislava si estende su di un colle alla base del quale viene attraversata dal Danubio. Nella città ci sono diverse università, musei, teatri, centri culturali, ecc. La città prese il nome di Bratislava nel 1919, quando fu tolta all'Ungheria. Prima la città si chiamava Pozsony. Durante l'Umanesimo e il Rinascimento era detta anche Istropolis (dal greco: "città sul Danubio"). La città conta all'incirca 430.000 abitanti e ospita il Parlamento, il Governo nazionale e diverse ambasciate. Panorama of the Old Town (left) and Petr~alka (right) from Bratislava Castle. Storia. Romani e Germani. Dal primo al quinto secolo d.C il confine dell'Impero Romano corse lungo il fiume Danubio. Una città romana chiamata Gerulata, con un castellum (fortezza militare) era posizionata sul luogo della Rusovce, a sud di Bratislava. Qui stazionò sotto Domiziano l'Ala I Cannanefatium civium romanorum. A Devín fu costruita una fortezza e varie costruzioni di origine romana sono state scoperte nelle diverse parti della città. The Roman military camp Gerulata. Le origini slave. A partire dal VI secolo, gli Slavi e dopo gli Avari arrivarono nel territorio, nel 623 Bratislava divenne parte del Regno di Samo. Nel IX secolo, i castelli di Bratislava e di Devín erano luoghi importanti della Principalità di Nitra e Grande Moravia. Dopo il crollo della Grande Moravia, poco si sa del luogo, che probabilmente fece parte della Baviera. Dal XI secolo, Bratislava divenne un importante città dell'Alta Ungheria, fino a diventarne capitale. Il periodo ungherese (XI secolo An original Biatec and its replica on a modern 5koruna coin. 1919). Nel XV secolo è un ricco centro commerciale e culturale. Il grande re umanista Mattia Corvino nel 1467 vi fonda l'università denominata Universitas Istropolitana e Accademia Istropolitana, centro di studi umanistici. 1536 1784: capitale dell'Ungheria (che a quel tempo era stata ridotta all'Alta Ungheria e a parti dell'Ungheria Occidentale); l'Ungheria fu retta dalla dinastia degli Absburgo dal 1526 al 1918. 1. 1542 1848: sede del parlamento ungherese. 2. 1563 1830: luogo di incoronazione dei re d'Ungheria (nel duomo di S.Martino), 3. dal 18. secolo: un centro del movimento nazionale slovacco. Dopo il 1919. Dal 1919 la città divenne parte della Cecoslovacchia, il 14 marzo 1938 venne dichiarata la Repubblica slovacca con Bratislava come capitale. Nel 1945 la Cecoslovacchia venne ricostituita, gli abitanti tedeschi di Bratislava furono espulsi e molti ungheresi spostati nell'Ungheria e la città divenne prevalentemente slovacca. Nel 1968 la Cecoslovacchia divenne una federazione e Bratislava fu la capitale della Repubblica Socialista Slovacca. Dopo la scissione della Cecoslovacchia, il 1° gennaio 1993 Bratislava divenne la capitale della Repubblica Slovacca. Patrimonio artistico. La città presenta un interessante centro storico caratterizzato da un'archittettura mista influenzata da diverse popoli, tra cui ungheresi, cechi e austriaci. Di particolare interesse sono: Castello. Il Castello è sicuramente l'edificio più noto di Bratislava e parte integrante della skyline della città. E' una costruzione massiccia, a pianta rettangolare, con quatto torri angolari; sito sulla sommità di una collina, domina la Città Vecchia e La collina del Castello ed il il Danubio. Danubio. Cattedrale di San Martino. E' la chiesa più importante di Bratislava. Venne costruita nel XV secolo sui resti di una precedente chiesa romanica e pur avendo subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti conserva l'originale impianto gotico. Al suo interno sono sepolti personaggi illustri ed esponenti delle famiglie più in vista della città. Merita una particolare menzione il monumento equestre in piombo di San Martino di G.R. Donner conservato nella navata di sinistra. La cattedrale è nota per essere stata per tre secoli la sede dove venivano incoronati i re di Ungheria; a ricordo di questo sul campanile è posta una copia dorata della Corona di Santo Stefano, Re di Ungheria. Il campanile, alto 85 metri, un tempo era parte integrante delle fortificazioni della città. Palazzo Primaziale. Cattedrale di San Martino. Il Palazzo Primaziale venne fatto costruire, su disegno dell'architetto Melchiorre Hefele, da Giuseppe Batthyany, Arcivescovo di Estzergom e Primate di Ungheria nel 1778. E' un palazzo in stile neoclassico che ha ospitato, nella famosa Sala degli Specchi, la firma della Pace di Presburgo tra l'Impero Asburgico e la Francia dopo la battaglia di Austerliz vinta da Napoleone. Il palazzo, dipinto di rosa, conserva una interessante collezione di arazzi inglesi scoperti casualmente in corso di lavori di ristrutturazione all'inizio del secolo scorso. Gli arazzi, in tutto sei, illustrano il mito di Ero e Leandro e il loro sfortunato amore. Palazzo Grassalkovich. Palazzo Primaziale Venne fatto costruire dal Conte Anton Grassalkovich, influente consigliere dell'Imperatrice Maria Teresa, come sua residenza estiva su progetto di A. Mayerhorfer. E' un palazzo barocco provvisto di giardino francese. Attualmente è sede della Presidenza della Repubblica Slovacca. Ponte Nuovo. Il Ponte Nuovo (Nový Most) è un esempio di scempio edilizio in salsa comunista. Il ponte, in puro stile Socialismo Reale, sventra la Città Vecchia, interponendosi tra il Castello e il Duomo, con un risultato a dir poco esteticamente discutibile. Casa del Buon Pastore. Palazzo Grassalkovich. E' una casa in stile rorocò così stretta che ad ogni piano c'è solo una stanza. Ospita un museo di orologi antichi. Porta di San Michele. E' l'unica porta rimasta delle quattro porte medioevali della città. Costruita nel 1300, nel 1758 subì una serie di modifiche che hanno conferito alla costruzione l'attuale aspetto barocco; in quella occasione vennero issate le statue di San Michele e del Drago sulla sommità della torre che sovrasta la porta. All'interno della torre c'è un piccolo museo di armi antiche. Chiesa di Santa Elisabetta. E' una chiesa molto amata dagli abitanti di Bratislava che la chiamano la "Chiesa Blu" per il suo colore. Venne edificata all'inizio del secolo scorso e dedicata a Santa Elisabetta d'Ungheria. E' un mirabile esempio di Art Nouveau. Palazzo Palffy. In questo palazzo a sei anni Mozart tenne un concerto. Chiesa e Convento delle Clarisse. Chiesa dei Francescani. E' una chiesa gotica a tre navate, forse la più antica della città. Palazzo dell'Accademia Istropolitana. Porta di San Michele. Vie di comunicazione e trasporti. Bratislava è servita da una potente rete di mezzi pubblici, costituiti da autobus, filobus e tram che collegano il centro storico alle periferie ed all'aeroporto, che dista solo 9 km dal centro storico. I tram sono gli unici mezzi autorizzati ad attraversare il centro storico, riservato al transito pedonale. Essendo bagnata dal Danubio, a Bratislava è importante anche la comunicazione fluviale. Dal 1° giugno 2006 è collegata, durante i mesi estivi, con la città di Vienna tramite un servizio di battelli veloci che coprono la tratta via Danubio in soli 75 minuti, in una cornice molto suggestiva. L'ospitalità degli abitanti di Bratislava non è certo delle più famose, ma si respira in città aria di cambiamento. Sicuramente era da evitare la grigia superstrada che taglia grottescamente a metà il bel centro storico. Sport. Nella città di Bratislava gli sport più praticati sono i seguenti: hockey su ghiaccio, pattinaggio, ginnastica, calcio e basket. La squadra di calcio più importante della città è l'FC Artmedia Bratislava, squadra del quartiere di Petrzalka, ma a Bratislava ci sono anche lo Slovan Bratislava (come l'omonima squadra di hockey su ghiaccio) e l'Inter Bratislava. Tehelné pole stadium in Nové Mesto, home to the ` K Slovan Bratislava football club http://www.bratislavaguide.com/italiano