- sabato 18 luglio 2015 - l'Adige - Pagina: 31 - Il caso | La denuncia da Uil trasporti: «Autisti di bus lasciati soli, ovunque in città gruppi di loschi individui» «Comune fermo contro il degrado» «Degrado sociale a Rovereto». Un’accusa forte. Per certi versi sorprendente, visto che quando si parla delle problematiche della Città della Quercia raramente si cita l’insicurezza, concentrandosi per lo più sull’eterno nodo della viabilità, o della crisi industriale. Un’accusa, quindi, tanto più forte perché proveniente da un sindacato. Nello specifico, dalla Uil Trasporti del Trentino, la sigla che rappresenta gli autisti dei mezzi di Trentino Trasporti, professionisti a diretto contatto con la vita della città, che dal volante degli autobus vedono e leggono ogni giorno che succede a Rovereto. Il segretario autoferro Uil Trasporti Franco Cerbaro tuona, in una lettera aperta, contro il Comune di Rovereto, reo di aver risposto picche alla richiesta, da parte di un delegato Uil (vedi Adige dell’8 luglio) di risarcimento dei danni subiti dalla propria automobile a causa della rissa, in piazzale Orsi, tra due cittadini nordafricani. «Come emerge dalla recente lettera del nostro delegato Maurizio Frizzera indirizzata al comune di Rovereto (nella significativa quanto surreale risposta si legge che «non sembra rinvenibile alcuna responsabilità in capo all’amministrazione comunale») il degrado sociale - scrive Cerbaro - ha ormai investito la Città della Quercia, ma nessuna realtà urbana della nostra regione, purtroppo, può dirsi esclusa da questo fenomeno. A partire dalla stazione dei treni, imprescindibile biglietto da visita di ogni città, quasi ogni luogo del centro e della periferia – in particolare i parchi e le fermate degli autobus - è tristemente caratterizzato da quotidiane “scene da terzo mondo” con sporcizia, siringhe, alcolici “in fresca” nelle fontanelle e, soprattutto, loschi ed importunanti gruppi di individui poco raccomandabili che vi bivaccano giorno e notte. Dispiace che siano i cittadini contribuenti a farne le spese, soprattutto quelli che per lavoro non possono evitare di frequentare quei luoghi neanche in orari poco consigliabili o mentre sono in corso situazioni “da far west” con risse e danneggiamenti (come quello inferto da una sassata alla macchina di Frizzera). Non è accettabile che i lavoratori durante il proprio turno o in un lasso di tempo contiguo non possano operare serenamente sapendo che in caso di spiacevoli conseguenze, lo ribadiamo, “non sembra rinvenibile alcuna responsabilità in capo all’Amministrazione comunale”». «Ricordiamo - conclude Cerbaro - che nella stessa giornata in cui la macchina di Frizzera è stata danneggiata da due balordi stranieri, ad un’altra autovettura privata di una dipendente del ricovero nelle vicinanze della stazione, è stato sfondato il parabrezza e possiamo solo immaginare come potrebbe evolvere questa problematica situazione che per fortuna al momento (perlomeno nella Rovereto di questi ultimi giorni) sembra aver comportato solo dan- ni alle cose e non alle persone». «Non possiamo che domandarci, quindi, se mai l’amministrazione comunale - che quando a suo tempo stipulò una polizza assicurativa pensò bene di non considerare il danneggiamento subito dai cittadini a causa dei balordi sempre più numerosi che calpestano il suolo pubblico - avrà intenzione di assumersele, quelle responsabilità. Chi, altrimenti, tutelerà cittadini e lavoratori dal vortice di degrado che ci sovrasta?».