N OTIZIE 1 I risparmi dei migranti per lo sviluppo dei paesi poveri Conclusa lo scorso novembre la prima fase del progetto “rimesse degli immigrati” Guadagnano 865 euro al mese, ne risparmiano 216 e riescono a mandarne a casa circa la metà, 110 euro al mese. E’ la fotografia del cittadino straniero che vive a Rovereto, monitorato nelle sue abitudini economiche, che emerge dalla prima fase del progetto “Rimesse degli immigrati. Il risparmio per lo sviluppo locale” promosso dall’Associazione interculturale Città Aperta - Ponti tra persone, lingue e culture e da Microfinanza srl, insieme al comune di Rovereto. Gli immigrati a Rovereto producono un reddito imponibile annuo di circa 22 milioni di euro, con un risparmio di circa 5 milioni e mezzo di euro e un flusso di rimesse destinato alle famiglie e alle comunità di provenienza di quasi 2 milioni 800 mila euro. La prima fase del progetto ha riguardato l’analisi dei comportamenti di risparmio e l’attitudine all’invio di rimesse in patria da parte degli stranieri residenti a Rovereto. Gli intervistati sono stati 104 appartenenti alle comunità di sei aree geografiche, Nord-Africa, Balcani, Paesi dell’Est, Asia, Africa Subsahariana e America Latina. Tra i principali motivi di emigrazione vi è la ricerca del lavoro, secondariamente vi sono i permessi per motivi famigliari, per i quali la comunità serba e marocchina risultano particolarmente rappresentate. Rispetto alle professioni esercitate spiccano gli operai, mentre nel settore dei servizi la professione di assistente alla persona e di autista. Vi sono anche undici imprenditori e sette liberi professionisti, tra i quali quasi la metà sono marocchini. Rispetto al reddito medio mensile percepito, il quadro risulta abbastanza vario, con una maggiore concentrazione degli intervistati nella fascia tra i 750 e i 1.000 euro. In generale tra gli immigrati intervistati il livello medio dei risparmi non risulta particolarmente elevato: oltre il 65% del totale dichiara di non risparmiare più di 250 euro mensili. Tra coloro che riescono ad accantonare cifre superiori (tra i 250 e i 500 euro) si distinguono i pakistani, le moldave e i senegalesi. Dalla ricerca emerge nel complesso un buon rapporto intercorrente tra gli intervistati e il mondo bancario. Quasi l’84% è titolare di un c/c in Italia e la stragrande maggioranza non ha incontrato difficoltà nella semplice apertura di un conto corrente presso gli istituti di credito. Tra gli immigrati che inviano rimesse, il 32% dichiara di aver inviato negli ultimi dodici mesi una cifra non superiore ai 1.000 euro. Per quanto riguarda gli obiettivi del denaro inviato nel paese di origine, il mantenimento dei propri famigliari o parenti è quello più frequentemente indicato. Tra gli altri tipi di utilizzo prevalgono l’acquisto di case e l’acquisto di beni strumentali e di consumo. Generalmente i soldi “viaggiano” lungo canali informali di tipo personale o amicale/parentale e per quello delle agenzie specializzate. Il canale ufficiale, cioè quello bancario e postale sfiora il 32%. Alcuni utilizzano anche il vaglia postale (tunisini e marocchini), mentre tra i fruitori di “altri metodi” informali, come l’invio attraverso pullman o autolinee private di trasporto passeggeri, ci sono le moldave. Gli intervistati però, in generale, ritengono desiderabile che l’invio delle rimesse avvenga tramite il sistema bancario: il 47% indica la banca come canale di un servizio ideale, purché rapido ed economico. La seconda fase del progetto “Rimesse degli immigrati”, che ha preso avvio recentemente, punta a valutare la possibilità di costruire un meccanismo di invio delle rimesse che risulti economico, sicuro e che preveda, sulla base della libera scelta degli immigrati, l’afflusso delle rimesse verso le nuove “banche dei poveri”, dove quel risparmio risulta moltiplicatore di credito, in questo caso di microcredito. 2 Progetto strada Presentati a Rovereto i risultati di una ricerca E’ stata presentata recentemente a Rovereto la ricerca “Il sommerso: prostituzione al chiuso, sfruttamento e trafficking” realizzata nell’ambito del progetto Strada inserito nel programma comunitario Equal. Il lavoro di indagine svolto ha permesso di tracciare nuove proposte di intervento sociale e di delineare, seppur in modo parziale, il fenomeno della prostituzione nelle tre aree provinciali di azione (Pisa, Potenza e Trento). Attraverso il progetto Strada è stato possibile dal 2000 ad oggi a livello locale il recupero socio lavorativo di una quindicina di donne vittime della tratta ai fini della prostituzione. Attuatori del progetto in Trentino sono stati i comuni di Trento e Rovereto con il supporto del privato sociale e della Provincia autonoma. La ricerca ha riguardato il fenomeno del sommerso con l’analisi degli annunci su giornali locali e telefonate ai numeri telefonici pubblicizzati per verificare la veridicità dell’annuncio, l’intervista a testimoni privilegiati (Forze dell’ordine, operatori del privato sociale, volontari e redattori di giornali locali...), alle stesse donne soggette alla prostituzione. Il comune di Rovereto è impegnato da due anni sul tema della tratta. Tra le varie iniziative, oltre ad associarsi ad altri enti referenti dell’argomento, si è fatto partner del “progetto Strada” che ha portato all’aiuto in città di tre donne, ha realizzato con il Punto d’Approdo una struttura d’accoglienza destinata a 4 persone, partecipa a vari tavoli di coordinamento e per il 2005 è prevista l’apertura di uno sportello informativo che faccia da filtro tra strada, servizi pubblici sanitari e sociali e percorsi di uscita dalla prostituzione. Le donne che hanno voluto uscire e sono state aiutate sono più di una trentina in Provincia e 16 sono riuscite a trovare un reinserimento lavorativo attraverso il progetto Equal. 3 Copilaria strainilor E o tema abordata recent ìntr-un proiect de cercetare condus de catre Caritas din Roma. Acest proiect demonstreaza o vulnerabilitate majora a copiilor nascuti ìn tara de provenienta (reprezentìnd 64% din esantion), ìntrucìt acestia resimt mult mai mult solitudinea sociala si culturala a mamelor, ìmpreuna cu celelalte consecinte derivate din experienta migratorie. Studiul evidentiaza si faptul ca ìn ultimii ani fenomenul migratoriu a devenit din ce ìn ce mai familial, cu consecinte directe asupra cresterii numarului de minori straini prezenti pe teritoriul italian. Djetinjstvo stranaca Tema nedavno pokrenuta istrazivanjem koje je napravio Caritas iz Rima Ispitivanje pokazuje da su djeca rodjena u zemlji porijekla (64% ispitanika) mnogo vise ranjiva, zbog toga sto jace osjecaju socialnu usamljenost, kulturne i druge posljedice koje zahvaljujuci odlasku, prozivljavaju njihove majke. Ispitivanje nadalje pokazuje da posljednjih godina sve vise dolaze kompletne porodice, sto povecava broj maloljetnih stranaca na tlu Italije. Infanzia straniera Un tema affrontato recentemente da una ricerca condotta dalla Caritas di Roma La ricerca rileva che i bambini nati nel Paese d’origine (pari al 64% del campione) sono più vulnerabili, perché risentono in misura maggiore della solitudine sociale, culturale e di altre conseguenze che l’esperienza migratoria esercita sulle madri. Nello studio si evidenzia inoltre che la migrazione negli ultimi anni è divenuta sempre più di tipo familiare, con conseguente aumento del numero di minori stranieri presenti sul territorio italiano. Immigrazione è anche problema dell’infanzia straniera, e questa costituisce una categoria a rischio sia in fatto di condizioni fisiche e mentali che in fatto di rendimento scolastico e di inserimento sociale. Occuparsi del minore immigrato, anche se questi in realtà è nato in Italia, significa lavorare per far sì che in futuro non ci sia un disadattato o un emarginato. E’ questa l’idea che ha animato la ricerca realizzata dalla Caritas che ha coinvolto madri emigrate da 21 Paesi diversi e bambini nati in maggioranza in Italia da genitori emigrati, con tempo medio di permanenza in Italia di circa 4 anni. E’ emerso che una percentuale non trascurabile di donne e’ in una condizione di precarietà giuridica, responsabile di un disagio abitativo e lavorativo che non tutela madri e figli. Le separazioni, specie dalla figura paterna e da fratelli e fratellastri, finiscono con il caratterizzare la vita dei più piccoli. La frequenza del nido influenza la crescita dei bambini, e a sua volta il tempo di permanenza all’asilo favorisce l’acquisizione di tutte le competenze valutate dalla scala di sviluppo infantile. L’asilo offre per madri e figli un sostegno non solo economico ma anche educativo, sociale, relazionale ed emotivo. L’ultimo rapporto Caritas rivela che in Italia ci sono 400mila minori immigrati, con un incremento di 60mila unità per anno, tra quanti nascono da famiglie di immigrate e i nuovi arrivi. Nelle scuole sono 282mila gli alunni stranieri, pari al 3,5% dell’intera popolazione scolastica. 4 Qytetarët e huaj në moshë të mitur Kjo është tema e trajtuer nga një studim i bërë kohët e fundit dhe i udhëhequr nga Karitas i Romës. Nga studimi i bërë rezulton se, fëmijët e lindur në vëndet e origjinës (rreth 64% e kampionit) janë më të ndjeshëm,sepse si rrjedhim i eksperiencës migratore të nënave.e ndjejnë në permasa më të mëdha vehtminë sociale, kulturale si dhe pasoja të tjera. Studimi përvec të tjerave tregon se migrimi në vitete’ e fundit është bërë gjithnjë e më shumë i tipit familjar,dhe kjo ka bërë që të rritet numri i të miturve të huaj që ndodhen në territorin italian. Kursimet e emigrantëve për zhvillimin e vëndeve të varfëra Në nëntorin e këtij viti u mbyll faza e parë e projektit “dërgesa e parave të emigrantëve” Emigrantët marrin 865 euro në muaj, kursejnë 216 dhe arrijnë të dërgojnë në shtëpi në vëndin e origjinës gjysmën.Kjo është situata e gjëndjs ekonomike të qytetarit të huaj që jeton në Rovereto dhe që rezulton nga të dhënat e nxjera nga faza e parë e projektit “Rimesse degli immigrati. Kursimet në shërbim për zhvillimin lokal janë nxitur nga shoqata interculturale “Citta Aperta –Ponti tra persone, lingue e culture dhe nga Mikrofinanca srl, sëbashku me komunën e Roveretos. Economiile imigrantilor si dezvoltarea tarilor sarace Incheiata ìn luna noiembrie, prima faza a proiectului “economiile imigrantilor”. Cìstiga 865 euro pe luna, economisesc 216 si reusesc sa trimita ìn tara lor cca jumatate. Aceasta este fotografia cetateanului strain care traieste la Rovereto, monitorat ìn ceea ce priveste deprinderile economice ale acestuia, imagine rezultata ìn urma ìncheierii primei faze a proiectului “Economiile imigrantilor ìn ajutorul dezvoltarii locale”, promovat de catre asociatia interculturala Città Aperta si de catre Microfinanta srl, ìmpreuna cu primaria locala. Stednja stranaca za razvoj siromasnih zemalja Proslog novembra zavrsena prva faza projekta “ustedjevina stranaca” Zaradjuju 850 eura mjesecno, ustede 216 i uspjevaju poslati kuci skoro polovicu. Ovo je slika stranca koji zivi u Roveretu , analizirajuci na koji nacin raspolaze sa svojom zaradom, koje je proizaslo iz prve faze projekta “ustedjevine stranaca”. Stednja za lokalni razvoj, pokrenuta od udruzenja “Città Aperta-mostovi medju ljudima jezicima i kulturama”, “Microfinanza S.r.l”, zajedno sa opcinom Rovereto. Projekti strada U paraqitën në Rovereto rezultatet e një studimi Në Rovereto kohët e fundit është paraqitur studimi i quajtur.”Il sommerso: prostituzioni i mbyllur, shfrytëzimi dhe tregetimi” i realizuar brënda fushës së projektit Strada i përfshirë në programin komunitar Equal. Puna përsa i përket kërkimeve është zhvilluar në tre zona provinciale Pisa,Potenza e Trento. Zbatuesit e projektit në Trentino kanë qënë komunat e Trentos dhe e Roveretos me mbështetjen e privatëve shoqëror dhe Provincën autonome. Nëpërmjet projektit Strada është bërë e mundur që në nivelin lokal të terhiqen nga rruga rreth 15 gra që ishin viktima të tregëtisë me qëllim prostituzioni. Proiectul Strada Prezentate la Rovereto rezultatele unei cercetari La Rovereto au fost prezentate recent, rezultatele unui proiect de cercetare intitulat “Prostitutia ascunsa: exploatarea si traficul” realizat ìn cadrul maxi proiectului “Strada”, element al programului comunitar “Equal”. Investigatiile s-au desfasurat la Pisa, Potenza si Trento. Cei care au activat proiectul ìn trentino au fost primariile din Trento si Rovereto, ajutate de catre anumite medii private, precum si de catre Provincia autonoma. La nivel local, proiectul “Strada” a facut posibila recuperarea sociala a 15 femei, victime ale fenomenului. Projekt ulica U Roveretu objavljeni rezultati jednog ispitivanja Nedavno su u Roveretu objavljeni rezultati ispitivanja o ilegalnoj prostituciji, iskoristavanju i trgovini ljudima realiziranog u sklopu projekta ulica. Ukljucenog u zajednicki program EQUAL istrazivanja su se odvijala istovremeno u tri razlicite regije: Pisa, Potenza i Trento. U regiji Trentino, opcine Trento i Rovereto uz podrsku socijalnih radnika i atonomne pokrajne. Na lokalnom nivou, zahvaljujuci projektu ulica, bilo je moguce investi na pravi put petnaestak zena, zrtava iskoristavanja zbog prostitucije. Nuova cooperativa sociale La prima cooperativa di mediatori interculturali in Trentino E’ nata recentemente a Rovereto la cooperativa sociale Città aperta con il ruolo di braccio operativo dell’associazione dei mediatori interculturali, nata nel gennaio del 2002 con lo stesso nome. A presentare la nuova cooperativa è stata la presidente dell’associazione, Aicha Mesrar in occasione della seconda assemblea annuale, quando si è rieletto anche il consiglio direttivo di Città aperta che rimarrà in carica per i prossimi due anni. La cooperativa ha lo scopo di gestire la parte commerciale delle attività svolte dai soci e di sostenere finanziariamente l’associazione per quanto riguarda i progetti culturali ed altre iniziative per facilitare il percorso d’integrazione degli immigrati nel tessuto locale. Kooperetiva sociale “Citta aperta” Kooperativa e parë e mediatorëve interkultural në Trentino. Kohët e fundit në Rovereto është krijuar kooperativa sociale “Citta aperta” roli i të cilës është krahu operativ i shoqatës së mediatorëve interkultural, të krijuar në vitin 2002 me të njëjtin emër.Kooperativa ka si detyrë të administrojë pjesën ekonomike të aktiviteteve të kryera nga anëtarët dhe të mbështesë nga ana finanziare shoqatën përsa i përket projekteve kulturale dhe inisiativave, për ta bërë më të lehtë rrugën e integrimit të emigrantëve në rrjetin shoqëror. Cooperativa sociala “Città Aperta” Prima cooperativa a mediatorilor interculturali ìn trentino De curìnd, s-a ìnfiintat la Rovereto cooperativa sociala “Città Aperta”, cu un pronuntat rol operational ìn cadrul asociatiei cu acelasi nume, creata ìn 2002. Cooperativa are scopul de a gesti partea comerciala a activitatilor desfasurate de catre membri si de a sustine financiar asociatia, ìn ceea ce priveste diversele initiative si proiecte culturale, menite a facilita integrarea imigrantilor ìn tesutul social. Socijalno udruzenje “Città Aperta” Prvo udruzenje medjukulturnih posrednika u Trentinu Nedavno je u Roveretu osnovana socijalno udruzenje “Città Aperta” sa ulogom produzene ruke udruzenja medjukulturnih posrednika, osnovanog 2002 godine, sa istim imenom. Udruzenje ima namjenu vodjenja sredstava zaradjenih radom svojih clanova, financijsko potpomaganje udruzenja u kulturnim projektima, te udruge inicijative za pojednostavljenje procesa integracije stranaca u lokalno drustvo. 3