Dal Consenso Informato ad una Informazione Consensuale Dr. S. Vasta Direttore U.O. Anestesia P.O. “B. Nagar” ASL 9 Pantelleria TP Luglio 2005 IL CONSENSO INFORMATO “Obbligo da parte del medico di chiedere al paziente il consenso ad eseguire qualsiasi procedura sul suo corpo, comunicando al malato tutto quello che serve ad ottenerne un intelligente consenso così da permettergli l’espressione del libero arbitrio, l’autonomia individuale, rispettandone il principio all’autodeterminazione.” Breve storia del Consenso Informato Il consenso informato, come standard legale, nasce negli Stati Uniti intorno agli anni Cinquanta come naturale evoluzione della precedente affermazione del solo consenso nel 1914. Questo importante passaggio, che ha portato il Consent ad essere Informed con un ampio dibattito, si sta verificando anche in Europa. Consenso Informato e progetto di cura Quindi il consenso informato nasce dall’Incontro tra due realtà, il sanitario ed il paziente, che debbono insieme gestire il “progetto di cura” Attori del Consenso Informato: Il Sanitario… 1° attore 1 Il professionista sanitario ha prospettive Scientifico culturali vaste, specialistiche, ipertecnologiche, possiede metodologie di ragionamento cartesiane (basate sull’evidenza), riflette spesso in termini probabilistici, vede il processo di malattia come una serie di elementi fisiopatologici, come lesioni di organi, come complesse relazioni di causa-effetto, come impercettibili reazioni biochimiche. Attori del Consenso Informato: Il Sanitario… 1° attore 2 L’atto medico viene considerato in genere, autolegittimato per definizione, giustificato dal principio di fare l’ interesse del soggetto; ed il Consenso informato, spesso, viene richiesto al paziente solo nella fase immediatamente precedente l’atto medico stesso; viene chiesta, cioè, l’adesione ad una decisione già presa. Attori del Consenso Informato: Il paziente… 2° attore Il paziente dal canto suo vede la propria malattia come alterazione del proprio mondo, dei suoi affetti, come un tragico cambiamento della vita, come improvvisa presa di coscienza della sua non invulnerabilità; il malato la vive come squilibrio globale, assoluto,come disagio insostenibile, come una intima lesione della libertà individuale. IL progetto di cura: 3° attore Due approcci completamente diversi dunque, il cui punto di incontro (il progetto di cura) deve ogni volta essere reinventato, pesato, misurato. Ma come fare incontrare due realtà così distanti, il Paziente ed il Sanitario, che debbono insieme partecipare ad uno stesso progetto? IL progetto di cura: C.I. o meglio Informazione Consensuale Nel consenso informato il problema della comunicazione gioca quindi una parte nodale. Domando che Vogliono Risposte Del resto basta ascoltare le domande fatte dai pazienti per capire quanto vogliano essere informati di tutto in un momento in cui l’ansia e lo stress oltre che la malattia sono ciò che li angoscia di più Consenso Informato e Anestesia A- “Quanto Dura L’Anestesia” B- “Che tipo di dolore avrò al risveglio e quali farmaci mi verranno dati contro il dolore” C- “Dettagli sui vari tipi di anestesia, come e dove verrò anestetizzato” D- “Quali sono le complicazioni più comuni dell’anestesia.” E- “Come e dove mi sveglierò dalla anestesia generale?” F- “Cosa significa la Respirazione artificiale in anestesia generale.” Consenso Informato: Le domande dei pti Le domande che avete appena letto sono un summa di migliaia di domande fatte da pazienti agli anestesisti prima di dare corso ad una anestesia. Un recente studio fatto dall’Università di Firenze, individuate e raggruppate le domande più significative ne ha fatto un’analisi molto interessante Le domande dei pti Dal Consenso Informato ad Una Informazione Consensuale Entrare con delicatezza negli equilibri del paziente, Spiegare con semplicità le probabilità prognostiche; Comprendere quanto del tecnicismo è stato compreso Cogliere che tipo di qualità di vita si va realmente ad offrire Accertarsi che abbia tutti gli elementi per decidere Verificare il grado di autonomia sociale, l’eventuale necessità di supporto Evitare condizionamenti esterni a sè e al paziente … sempre in un rapporto medico-paziente fondato sul “venirsi incontro” C.I: come un venirsi incontro Basandosi sempre sulla comunicazione e sulla consapevolezza che il malato deve essere protagonista delle decisioni sulla propria persona Questo è anche partecipazione e condivisione della cura. Per Finire L’U.O. di Anestesia e Rianimazione di Alcamo ASL 9, basandosi sui principi già esposti e nel tentativo di unificare i C.I. dei sei P.O. che formano l’ASL 9 sta da diversi mesi mandando avanti un progetto con le altra U.O. di Anestesia che si concluderà nel 2006.