Enrico Priolo La risposta sismica locale Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS Dipartimento Centro di Ricerche Sismologiche -CRS, Udine CISM – Analisi dinamiche dei ponti Udine, 18 aprile 2008 Sommario • Introduzione e concetti di base • Metodi geofisici per la stima degli effetti di sito: • rapporti spettrali da terremoti; • rumore sismico; • analisi ad array. • Casi studio: • risposta delle valli alpine; • risposta sismica a Spoleto (PG); • studio per la progettazione di un viadotto a Spinea (VE). Risposta sismica di sito Introduzione Per risposta sismica locale si intendono le variazioni dei parametri della pericolosità di base dovute alle condizioni geologiche e geomorfologiche del sito. Da: Naso, Petitta e Scarascia Mugnozza (2004). La Microzonazione Sismica. CD-ROM allegato a Geologia Tecnica & Ambientale, 4/2004. Cause degli effetti di sito: • geologia locale; • morfologia superficiale e sepolta. Talvolta, possono dipendere dalla posizione della sorgente sismica, ovvero dalla direzione di provenienza del campo d’onda. Risposta sismica di sito Cause ed effetti Cause fisiche Modificazione del campo d’onda sismico a causa di: • suoli (sciolti) superficiali; • bacini lacustri, fluviali, glaciali; • rilievi, scarpate, creste; • faglie, dislocazioni; • edifici e manufatti. La caratterizzazione della risposta di sito è fondamentale valutare: • la risposta sismica locale ⇒ effetti di sito primari (1D, 2D/3D); • gli effetti indotti (secondari) dallo scuotimento (frane, liquefazione, …); • la risposta sismica delle strutture e dell’interazione suolo-struttura. Esempi di effetti di sito devastanti Kobe 1995 • M7.2, dist.<20 km, near fault; • ~5100 morti; • "fascia di danno" ed effetti di bordo di bacino. Mexico City 1985 • M8.1, dist.~350 km; • ~9000 morti; • Danneggiamenti rilevanti nell’area del lago; • Amplificazione molto forte. (Pitarka & Irikura, 1998) Sa (g) 0.75g MEXICO 1985 x 7.7 SCT Roccia 0.15g x 5 0.035g T (s) (Mouroux, 1999) Cause dell’amplificazione Modello di sito classico: ingegneristico 1D: • bedrock rigido; • sedimenti con stratificazione orizzontale. L’amplificazione è effetto dell’intrappolamento dell’energia principalmente per riverberazione verticale. R = Rock outcropping motion Note: R = 2U S = Unknown motion at soft site U = Incoming motion Cause dell’amplificazione In generale, le cause e i modelli interpretativi sono più complessi. Effetti topografici Effetti di bordo del bacino Effetti stratigrafici Cammino di propagazione Sorgente sismica Rifrazioni; Diffrazioni; Focalizzazioni; Riverberazioni orizzontali e verticali; Interferenze; Dispersione delle onde. Effetti di sito • Amplificazioni localizzate che variano fortemente con la frequenza; • Maggiore durata a causa del’intrappolamento delle onde; • Risonanza a “certe frequenze” proprie del sito. + Non linearità dei suoli ! • Fattori d’amplificazione osservati/misurati: – Medi: ~ 2 correntemente osservati; – Domino spettrale: ~ 5 correntemente; ~ 10 eccezionalmente; – Relativamente stabili da un terremoto all’altro; • Controllano parzialmente o totalmente la distribuzione dei danni. • Quantificazione meno difficile degli effetti di sorgente ⇒ molto importanti in ambito di prevenzione. Cause dell’amplificazione 1) Caso 1D: Riverberazione verticale 2) Caso 2D / 3D: Riverberazioni laterali e focalizzazioni + sedimenti fini (fluviali e lacustri) ρ1 , β1, ζ1 h fo=Vs/4h frequenza amplificazione amplificazione ρ2, β2,ζ2 fo frequenza L’esempio di Grenoble • Valle glaciale: – Depositi recenti (post-glaciali < 25 000 anni) – Spessori elevati (> 900m) – Depositi lacustri (argille) – Geometria 2D / 3D di valle molto incassata – Basamento molto rigido • Sismicità moderata ma: – Urbanizzazione diffusa in tutta la valle (∼ 160.000 → 500.000 ab.) – Importanti infrastrutture e industrie (nucleari, chimiche, high-tech) • Esempio: terremoto di Laffrey Grenoble Registrazione del terremoto di Laffrey (ML=3.5) del 11/01/1999 Campus Amplificazione Velocità (mm/s) Sud Parc Mistral OGDH site f0 10 Cimetière Saint-Roch Cimetière Saint-Roch Cimetière Saint-Roch Musée Dauphinois 1 0.1 1 Frequenza 10 Hz • Frequenza fondamentale = 0.25 Hz • Banda amplificata = 0.25-3 Hz • Piani edifici = 3-20 Pont-deClaix F F Tempo (s) (Courtesy by P.-Y. Bard) Stima degli effetti di sito Elementi determinanti – Morfologia superficiale e sepolta (riconoscere formazioni omogenee); – Geometria del contatto substrato/alluvioni; – Contrasto di impedenza tra substrato e alluvioni; – Proprietà meccaniche dei sedimenti (velocità, assorbimento, ...). Approcci – Metodi diretti: misure di terremoti e rumore ambientale; – Metodi indiretti: modelli di calcolo numerico. Indagini – Geologia (superficiale e profonda); – Geofisica (sismica, sismologia, elettrica, …); – Geotecnica (sondaggi, perforazioni, …). ! Talvolta, fino a grande profondità ! Rapporti spettrali H/Href da terremoti Spettri registrati in superficie e in pozzo (Steidl et al., BSSA, 1996) Il sito è di riferimento nella banda di frequenza per cui preserva ampiezza e coerenza del segnale. Sono stati dimostrate valide distanze anche di 20 km (Los angeles, Steidl et al., 1996). Rapporti spettrali H/Href da terremoti Stazione accelerometrica di Tolmezzo-Ambiesta (UD) (Barnaba et al., BSSA, 2007) • Reference site: San Rocco (UD) (dist. 23 km); • About 20 earthquakes; Limiti della stima della risposta di sito darecordings. • Only 3 simultaneous terremoti deboli: • scarsa sismicità; • risposta lineare Ö sovrastima l’amplificazione; • basse frequenze (finestre di analisi corte). a) RS: spectral ratio (Borchert, 1970); b) GIT: generalized inverison technique (Boatwright et al., 1991); c) MR: Median from European attenuation relations; d) RF: receiver function (Lermo et al., 1993); e) Average of RS and GIT. Rapporti spettrali H/V da rumore sismico (stazione singola - metodo di Nakamura) • Registrazioni passive di rumore sismico ambientale; • Rapporti spettrali H/V a stazione singola; • Procedure ormai standardizzate (es. progetto SESAME). PRO • Metodo rapido, economico, non invasivo: permette di mappare in dettaglio l’area studio; • Individua la frequenza di risonanza fondamentale del sito; • La media del rapporto è correlata al fattore di amplificazione medio; CAVEAT • Presenza di edifici, alberi, vento, condizioni meteo avverse …; • La curva H/V NON rappresenta l’amplificazione né spettrale né di picco. Inversione dei rapporti H/V a stazione singola (Bard, 1999; Faeh et al., 2006) • I rapporti H/V riflettono le caratteristiche di ellitticità/polarizzazione delle onde di Rayleigh; • Il picco compare con un contrasto di impedenza maggiore a 2-2.5; • Picco largo ⇔ contrasto di impedenza graduale. Reference Station Confronto tra H/Href e H/V (Courtesy by A. Rovelli) 12 8 4 2 4 6 8 10 6 4 2 2 4 6 8 Frequency (Hz) 10 H/V noise per la stazione al Centro e per la stazione di riferimento del bacino (media) Registrazioni ad array Registrazioni di: • Terremoti; • Rumore sismico; • Sismica attiva. Elaborazioni: • Rapporti spettrali rispetto a sito di riferimento ; • Analisi nel dominio (f,k): • energia in funzione della frequenza e direzione di propagazione; • ricostruzione del profilo verticale di velocità dall’analisi delle proprietà di dispersione delle onde. Con il rumore sismico sono indispensabili vincoli esterni Processing di registrazioni di rumore sismico ad array ⇒ SESAME project. Analisi delle onde superficiali per misure in situ di velocita` delle onde S Singolo simogramma Analisi velocità-frequenza Analisi classica di sismica a rifrazione Campo d’onda Profili di velocita` P e S Analisi f-k Inversione c(f) Inversione velocità di gruppo U(f) + vincoli esterni Velocità di fase c(f) Risposta sismica delle valli alpine 1D o 2D? 2L Progetto SISMOVALP h Ô | (Bard & Bouchon, BSSA, 1985) Risposta sismica delle valli alpine Simulazione numerica 2D (Laurenzano et al., 2006) • Profilo valle media Progetto Sismovalp: benchmark 2D; • Onda piana incidente verticalmente; • Metodo agli elementi spettrali (Priolo, JCA, 2001). Risposta sismica delle valli alpine Effetti di bordo C 1 POLIMI ETH UJF - SH 0° UJF - P-SV SA (g) 2D 0.8 0.6 (Courtesy by R. Paolucci) E1 E2 right (dashed) right (dashed) EC8 - type II - C 0.4 EC8 - type I - C 0.2 left (continuous) 0.01 0.1 1 T (s) 10 0.01 0.1 left (continuous) 1 10 0.01 0.1 T (s) 1 T (s) Risposta sismica delle valli alpine Modi fondamentali di vibrazione (Roten & Faeh, GJI, 2007) 10 Vallese - Array densi temporanei (Courtesy by D. Roten and D. Faeh) Vallese (Vétroz) - Arrays per parametri strutturali (VP, VS) (Courtesy by D. Roten and D. Faeh) Vallese (Vétroz) - Arrays per parametri strutturali (VP, VS) (Courtesy by D. Roten and D. Faeh) Vp Vs Curva di dispersione Vallese (Vétroz) – Array per risposta sismica (Courtesy by D. Roten and D. Faeh) Vallese (Vétroz) – Rapporti spettrali da array (Courtesy by D. Roten and D. Faeh) 0.35 Hz (SH00) 0.43 Hz (SH01) Risonanza fondamentale (2D/3D) Metodo semplificato di Rayleigh (Paolucci, Eqk. Spectra,1999) Metodo semplificato per calcolare i modi e le frequenze di vibrazione di valli in 2D e 3D. Centro storico di Spoleto Studi propedeutici alla microzonazione (2006-2007) Indagini effettuate INDAGINI • Registrazioni di terremoti (17 siti “sensibili”); • Registrazioni di rumore sismico (~80 siti); • Registrazioni con sorgente attiva (~15 battute, 20 stazioni); • Acquisizione ad array (2 siti). METODI DI ELABORAZIONE • Rapporti spettrali (rispetto a sito di riferimento, ed altro …); • Rapporti spettrali H/V da rumore; • Inversione tomografica di Vp e Vs; • Stime di Vs da inversione di onde di superficie. Registrazioni di terremoti + rumore Rapporti spettrali rispetto a sito di riferimento + H/V • Frequenza fondamentale da rumore sismico; • Amplificazione media nella banda [0.1s, 2.0s]. Si individuano due zone ben distinte: A) a Sud Ovest con marcata amplificazione in bassa frequenza, B) a Nord-Est con scarsa amplificazione. Acquisizioni con sorgente attiva Massa da 1200 kg in caduta da 8-10 m Stima di Vs da analisi delle onde di superficie • Apertura array: ~160 m • Max. profondità indagine: ~80-100 m Rilievi sismici preesistenti Massima profondità 30 m S1 Vs via delle Mura S2 Vs Parco “Chico Mendez” Stima di Vs da dispersione delle onde di superficie Inversione del profilo di velocità vincolata con la frequenza fondamentale di risonanza. Max prof. risolta H/V da rumore Funzione trasf. profilo invertito Spettri di risposta (e di progetto) specifici di sito Procedura di calcolo 1. Selezione di storie accelerometriche compatibili con la storia e la pericolosità sismica di Spoleto; 2. Per i siti dove sono stati registrati i terremoti: • per ogni sito, calcolo delle storie accelerometriche amplificate attraverso convoluzione degli accelerogrammi con la funzione di trasferimento stimata da terremoti; • calcolo di fattori di amplificazione, spettri di risposta e loro incertezza; • confronto con gli spettri di progetto da normativa e quelli a pericolosità uniforme (Progetto Sismologico S1). Spettri di risposta (e di progetto) specifici di sito Sito: Scuola Dante Alighieri Area Sud-Ovest Spettri di risposta (e di progetto) specifici di sito Sito: Chiostro di S. Nicolò Area Nord-Est Spettri di risposta (e di progetto) specifici di sito Sito: S. Gregorio Area Nord-Est Spettri di risposta (e di progetto) di sito Zona 1/ Suolo BCE Zona 1 / Suolo A Studio a Spinea (VE) Progettazione dello scavalco della linea ferroviaria Mestre-PD (consulenza per l’impresa Fadalti s.p.a.) • Classificazione sismica del suolo presso il sito; • Accelerogrammi e spostamenti rappresentativi dell’input sismico. Comune di Martellago Classe sismica 3 ag < 0.15 g Comune di Spinea Classe sismica 4 ag < 0.05 g Comune di Venezia Classe sismica 4 ag < 0.05 g Analisi della dispersione delle onde di superficie e profilo sismico a rifrazione Profondità di indagine fino a 200-250 m Profilo Vs e classificazione del suolo T= 0,9 s Il sito sarebbe C in base alla Vs30, ma a causa del contrasto di impedenza a 80m di profondità, ha una frequenza di amplificazione di 0.9 Hz, che è molto inferiore a quella tipica dei siti di categoria C (2-7 Hz). Classe S2? La banda di frequenze di interesse per lo scavalco è 0.5-2 Hz!!! 40-50 km acc (g) pga=0.03g 0 −0.05 − 0 50 100 10 0.15 pgd=5.7cm −1 Spettro uniform hazard T=475 anni −2 −3 0 −10 −4 0 50 t(sec) Calcolato −5 −6 −7 0.5 5 −5 +σ 1 1.5 S T(sec) 2 −8 P −9 −10 0 2 4 Sa(g) damping 5% 0.05 dis (cm) 0 0.1 • Terremoto: ipotetico M6.7 al Montello; 0 0 • Sito in pianura. 0.05 model Velocity Depth (km) 6 0.1 0.05 0 0 (km/s) 0.5 1 1.5 T(sec) Spinea - Spostamento calcolato in profondità Componenti orizzontali NS e EW 10 cm NS 100 0.15 EW Profondità (m) Sa(g) damping 5% Calcolo di sismogrammi rappresentativi dell’azione sismica al sito Spostamento orizzontale (cm) 2 Conclusioni Gli effetti di sito sono: • relativamente stabili da un terremoto all’altro ma … • … talvolta molto complessi da valutare; • controllano la distribuzione dei danni; • importanti in ambito di prevenzione. La stima con rapporti spettrali rispetto a sito di riferimento da registrazione di terremoti è il metodo migliore, però … • bisogna avere un livello di sismicità sufficientemente elevato; • terremoti deboli ⇒ sovrastima dell’amplificazione; • cautela per l’utilizzo con forti terremoti. Conclusioni (2) Vs30 è un parametro spesso inadeguato per classificare il sito. In particolare bisogna stimare correttamente: • esistenza di contrasti di impedenza (a volte profondi); • profilo di velocità a profondità anche elevate (es.: 100 m). Bisogna riuscire a quantificare eventuali situazioni 2D o 3D e utilizzare modelli interpretativi consistenti. Importanza degli studi geologici e geofisici, oltre a quelli geotecnici, per la determinazione della risposta sismica nell’ambito della normativa vigente. Consigliabile usare più metodi di indagine. Conclusioni Gli effetti di sito sono relativamente stabili da un terremoto all’altro e controllano parzialmente o totalmente la distribuzione dei danni. Questo rende la loro quantificazione molto importante in ambito di prevenzione. Talvolta, tuttavia questi effetti sono molto complessi e possono addirittura dipendere dalla posizione relativa del terremoto. La stima con rapporti spettrali rispetto a sito di riferimento da registrazione di terremoti è il metodo migliore, però … • bisogna avere un livello di sismicità sufficientemente elevato, e • terremoti deboli ⇒ sovrastima dell’amplificazione. I risultati ottenuti con terremoti di bassa magnitudo devono essere utilizzati con cautela per previsioni di forti terremoti (diversa natura del campo d’onda, non-linearità, etc.). Risposta sismica di sito Cause ed effetti Effetti di sito (primari) • Faglie attive vicine • Stratigrafia • Morfologia sepolta • Topografia Effetti indotti (secondari) • Aperture di faglie e fratture in superficie • Instabilità di pendii o versanti • Cedimenti del suolo (liquefazione/densificazione) Valle del Tagliamento – Cavazzo Carnico Terremoto MD=5.1 di Kobarid del 12.07.2004 (Dist=45 Km) Band-pass 0.05 – 1.0 Hz Apertura array = 2.2 km Modellazione numerica: parametri necessari Geometria 1D: spessori degli strati 2D, 3D: geometria del basamento Parametri visco-elastici Velocità delle onde S e P VS, VP Densità ρ Attenuazione (funz. della frequenza) Q(f) Parametri non-lineari (grandi deformazioni) Modulo di taglio Smorzamento Contenuto di acqua (saturazione) G (γ) ζ (γ) Vallese (Vétroz) – Rapporti spettrali da array (Courtesy by D. Roten and D. Faeh) 0.38 Hz (SV0) Rapporti spettrali H/Href da terremoti Rapporti spettrali su finestre temporali di diversa durata. T = 20 s Limiti della stima della risposta di sito da terremoti deboli: • scarsa sismicità; • risposta lineare Ö sovrastima l’amplificazione; • basse frequenze (finestre di analisi corte). T=4s Rapporti spettrali H/Href da terremoti Il sito di riferimento preserva ampiezza e coerenza del segnale. Registrazioni di terremoti Rapporti spettrali rispetto a sito di riferimento + altri metodi • Periodo: dicembre 2005 - ottobre 2006; • N. siti: 9 + 8; • N. eventi registrati: 113 (M ≤ 4.2). Funzione di trasferimento di sito • Utilizzati diversi schemi di stima della risposta spettrale. Si ottengono stime simili da terremoti vicini e lontani, profondi e superficiali Ö amplificazione 1D Frequency (Hz) Frequency (Hz) Frequency (Hz) Rapporti spettrali H/V da rumore sismico • Siti misurati: ~80; • Rapporti spettrali tra componente orizzontale e verticale del rumore. f0: frequenza fondamentale di vibrazione Amplificazione media (Fa [0.1s, 2.0s])