Banche latinoamericane e rimesse dall’Europa Premessa Il presente articolo è stato predisposto a cura del Coordinamento Ligure Donne Latinoamericane di Genova (associazione di promozione sociale registrata presso la Regione Liguria) su richiesta della Fondazione Casa America di Genova nell’ambito della ricerca sviluppata da detta Fondazione in collaborazione con il “Centro in Europa” dal titolo “ Migranti latinoamericani e sistema finanziario “ sul tema generale delle rimesse degli emigranti latinoamericani della Liguria alla quale hanno preso parte primari istituti bancari liguri e non. I dati elaborati nel corso dello studio e qui riportati sono stati integrati dalle informazioni fornite da socie del Coordinamento Ligure Donne Latinoamericane di Genova sia sulla base delle proprie personali esperienze che dei dati trasmessi loro dai rispettivi familiari nei Paesi di origine ai quali si sono rivolte per ottenere dati aggiornati circa il panorama bancario locale. Considerazioni generali Lo studio in oggetto si propone di evidenziare il comportamento delle banche latinoamericane a fronte delle rimesse che gli emigrati nei vari paesi europei inviano ai rispettivi nuclei familiari ed in particolare i costi a cui il beneficiario della rimessa deve far fronte al momento dell’incasso. Pur riguardando solo alcune delle molte realtà nazionali presenti nel continente latinoamericano, le notizie raccolte nel relativo prospetto che segue offrono in ogni caso uno spaccato significativo della diversità di procedure bancarie che trovano applicazione in detto continente e che rispondono a criteri ed esigenze finanziarie-amministrative diverse da Paese a Paese. Le informazioni qui riportate offrono quindi un loro contributo a chiarire il quadro complessivo dei costi che l’operazione di rimessa deve affrontare e che sostanzialmente si riassumono in tre componenti : la commissione dell’istituto bancario o del MTO (Money Transfer Operator) a cui si ricorre nel paese di invio, la commissione del Paese in cui la rimessa viene incassata (agenzia bancaria o del MTO corrispondente) ed infine l’eventuale margine sul tasso di cambio che viene applicato in quest’ultimo Paese al momento del versamento della rimessa al beneficiario. Il prospetto sotto riportato è particolarmente dedicato alle due ultime componenti relativamente alle quali si è cercato di riassumere le disposizioni in atto in ciascuno dei sei Paesi latinoamericani presi in considerazione (Argentina, Brasile, Ecuador, Paraguay, Perù, Venezuela) la cui diversità di posizioni ( circa l’entità della commissione, gli eventuali limiti quantitativi della rimessa ecc.) va fatta risalire a fattori ed esigenze economico-finanziarie proprie di ogni singolo Paese. Il disomogeneo panorama che ne risulta va altresì ricondotto al diverso valore che la voce “rimesse” rappresenta per ciascuna delle economie latinoamericane in funzione della diversa importanza ed ampiezza dei rispettivi movimenti migratori. Al tempo stesso il panorama complessivo offerto dai flussi di rimesse verso la Regione latinoamericana principalmente dagli Stati Uniti e dall’Europa conferma l’importanza di questa voce per detto Continente in un più ampio quadro mondiale : secondo dati della Banca Mondiale relativi al 2008 l’America Latina si colloca al terzo posto per l’entità dei flussi ricevuti con 64 miliardi di dollari, preceduta solo dall’Asia del Sud Est/Pacifico (comprensiva della Cina e delle Filippine ) prima per entità con oltre 86 miliardi di dollari ricevuti, e dall’Asia del Sud (comprensiva dell’India) con 71 miliardi dollari. Piazza delle Erbe 5/1 – 16123 Genova e-mail : [email protected] C.F. 95093650109 – ISC.REG. ASS-GE-006-2010 Di segno positivo risultano le previsioni relative all’andamento delle rimesse verso la Regione latinoamericana per i prossimi anni : uno studio elaborato dal FOMIN (Fondo Multilateral de Inversiones ) del BID (Banco Interamericano de Desarrollo) indica che le rimesse dei latinoamericani/caraibici verso i rispettivi Paesi confermeranno per il 2010 i valori complessivamente registrati nel 2009 pari a 58 miliardi di dollari : anno che peraltro ha dovuto registrare una riduzione del 15% (imputabile alla crisi economica generale) rispetto al dato del 2008, che al contrario aveva registrato un record per le rimesse verso la Regione latinoamericana con circa 69 miliardi di dollari. Anche la Banca Mondiale, a conferma del citato trend positivo che le rimesse verso l’America Latina ed i Caraibi dovrebbero prossimamente registrare, nel suo Outlook for Remittences Flows 20102011 ha formulato una previsione di crescita del 2% nel 2010 rispetto all’annata precedente indicando in 60 miliardi dollari il flusso complessivo previsto per l’annata citata ed in 64 miliardi l’importo globale atteso per 2011. E’ importante sottolineare come tali incrementi sperati dovrebbero compensare almeno in parte la perdita del potere d’acquisto delle famiglie latinoamericane beneficiarie di rimesse dall’estero : perdita dovuta sia agli effetti della crisi economica mondiale sia al diminuito valore del dollaro sulla scena internazionale. Alcune considerazioni sui Paesi latinoamericani Nell’ampio panorama latinoamericano delle rimesse provenienti dalle varie regioni del mondo spicca il caso del Messico che, con un flusso di rimesse di circa 22,6 miliardi di US$ (tutte provenienti dagli Stati Uniti), risulta essere il maggior destinatario di rimesse dall’estero. Seguono: il Brasile con 4,3 miliardi che con una contrazione del 34% rispetto all’anno precedente risulta essere il Paese che più ha risentito delle difficoltà presenti nell’economia mondiale, il Guatemala con 4,3 miliardi, la Colombia con 3,9 miliardi. Il San Salvador con 3,6 miliardi, la Repubblica Dominicana con 3,4 miliardi e l’Honduras con 2,7 miliardi. In Ecuador, i cui flussi migratori verso l’Europa e l’Italia in particolare registrano valori particolarmente importanti, il movimento delle rimesse stenta a riprendere vigore : infatti dagli oltre 3,0 miliardi di dollari registrati nel 2007 si è passati ai 2,8 miliardi nel 2008 ed ai 2,4 miliardi del 2009. Malgrado le difficoltà registrate in tale settore l’Ecuador merita un’attenzione particolare per l’ organizzazione bancaria di cui si è dotato centrata su Ecuagiros ( un Dipartimento del Banco Bolivariano ) che ha stipulato accordi per contenere i costi delle rimesse con varie banche dei Paesi europei ove maggiormente risiedono i propri concittadini emigrati. Sull’Ufficio di Madrid di Ecuagiros vengono così concentrati tutti i movimenti di invio di rimesse provenienti dalle varie regioni d’Europa e trasmessi alla Direzione del Banco Bolivariano ed alle altre banche ecuadoriane convenzionate presso cui i vari importi di rimesse saranno immediatamente esigibili in dollari USA, la moneta ufficialmente in vigore in Ecuador. Un sistema di compensazioni viene immediatamente attivato per il ricupero dalle banche europee convenzionate degli importi di rimesse consegnati in loco dai citati istituti bancari ecuadoriani. Per quanto riguarda il Perù alla fine del 2010 il flusso complessivo delle rimesse in provenienza dall’estero è stato di 2,5 miliardi di dollari superando di circa 125 milioni il totale delle rimesse relative al 2009, mentre per il Venezuela tale flusso indica un valore di circa 649 milioni di dollari nel 2007, salito a 860 milioni nel 2008 e sceso a 581 nel 2009. Secondo il Banco Interamericano de Desarrollo nel 2010 l’Argentina ha ricevuto un flusso di rimesse dai propri emigrati per 886 milioni di US$ : un 3% in più rispetto al 2009, mentre il 2008 aveva registrato un complessivo flusso di 955 milioni contro i 920 del 2007. Per il Paraguay il Fondo Multilateral de Inversiones del Banco Interamericano de Desarrollo registra per il 2009 un flusso di rimesse per 691 milioni di dollari : valore che si è mantenuto quasi allo stesso livello del 2008 ( 697 milioni di dollari ) provenienti in gran parte dalla Spagna ( 50 % del totale ) e dagli Stati Uniti ( 35% del totale) : i due Paesi che ma maggiormente hanno risentito della crisi economica mondiale. Sempre relativamente al 2009 sugli stessi valori appare posizionato il flusso delle rimesse registrato in Chile con 820 milioni di dollari, mentre per l’Uruguay si registrano valori ben più modesti con 120 milioni di dollari. Disposizioni delle banche latinoamericane a fronte delle rimesse dall’Europa degli emigranti latinoamericani Prospetto riassuntivo Paese Limiti all’incasso rimesse Argentina 3000 US$ al mese come “Ayuda familiar” presso il Banco de la Nacion Argentina. L’accredito della rimessa è effettuato solo per i clienti della banca che vi hanno aperto un conto. L’accredito non è automatico : è necessaria la richiesta del titolare del conto. Brasile Commissioni bancarie dovute per l’incasso 25 US$ + IVA (21%) per ogni operazione di accredito di rimessa 1% del valore da trasferire : minimo 30 US$ massimo 100 US$ imposta IOF di 0,38% Tassi di cambio Documentazione richiesta Tempi tecnici Si applica il tasso di cambio ufficiale del giorno Documento d’identità Alcuni gg. Carta d’identità Codice fiscale Numero di c/c bancario Atteggiamento generale Se la rimessa supera i 10.000 US$ l’incasso deve essere fatto tramite il Banco Central do Brasil Confronto Banche/MTO Confronto costi bancari LA/ITALIA A differenza delle banche presso le agenzie di cambio (MTO, es. Moneygram) si ritirano i soldi presentando il codice dell’operazione ed un documento d’identità. Le agenzie applicano il tasso di cambio ufficiale del giorno, non fanno pagare commissioni e versano l’importo rimesso in tempo reale. Non è necessario avere un conto in banca. La commissione di US$ 25,00 per operazione richiesta dalla banca argentina appare superiore alla commissione richiesta dalla banca italiana che normalmente è di circa € 18,00 Western Union è convenzionato con il Banco do Brasil : l’emigrato paga € 3,00 ogni 100 euro spediti ed il destinatario riceve il corrispettivo in dollari. Il costo dell’operazione presso una banca in Europa è ricuperato da quest’ultima attraverso una trattenuta sull’importo versato per la rimessa : il destinatario brasiliano riceverà quindi un importo netto inferiore al versato alla banca europea. Paese Limiti all’incasso rimesse Commissioni bancarie dovute per l’incasso In passato richiedevano da US$ 10,00 a 20,00 , attualmente ciò non avviene perché i costi sono a carico del cliente che invia la rimessa Tassi di cambio Documentazione richiesta Tempi tecnici Atteggiamento generale Confronto Banche/MTO Confronto costi bancari LA/ITALIA Ecuador 5000 euro al mese è il limite per singola persona; oltre questa cifra, deve fare una dichiarazione scritta Cambio ufficiale giornaliero Documento d’identità Da 2 a 5 giorni lavorativi E’ molto aperto e generalmente i soldi passano sul conto corrente preventivamente indicato dal cliente MTO invia denaro in tempi brevissimi: da 10 min. (w.union e money gram) a due ore. Le banche : da 2 a 5 gg. Lavorativi Grazie agli accordi particolari stipulati con istituti bancari ecuadoriani ( es. Banco Bolivariano) le banche Italiane (Carige, Unicredit, Banca di Sondrio ecc..) hanno costi decisamente più ridotti per le rimesse dirette all’Ecuador rispetto a quelli richiesti per rimesse verso altri Paesi latinoamericani. L’operazione di incasso della rimessa richiede normalmente due giorni lavorativi. Paraguay Nessuno. L’accredito della rimessa è effettuato solo per i clienti della banca che vi hanno aperto un conto US$ 40,00 + IVA 10% per ogni operazione di accredito di singola rimessa Si applica il tasso di cambio ufficiale del giorno E’ quella normalmente richiesta dalla banca per depositi di una certa dimensione da 24 a 48 ore Vige il regime di “mercato aperto” senza tasse particolari che gravano sulle rimesse La commissione di US$ 40,00 per operazione richiesta dalla banca paraguaiana appare più alta della commissione richiesta dalla banca italiana che normalmente è di circa € 18,00 Perú Fino a € 1.000,00 per invio Il 3,5 % per importi fino ad € 100,00; Il 3,0% per importi superiodi ad € 100,00. Si applica il tasso ufficiale del giorno Il DNI – Documento di Identità Nazionale Minimo un’ora. Se l’attesa è superiore ad un giorno il destinatario della rimessa viene contattato dalla banca E’ richiesto il codice dell’invio dell’agenzia di trasferimento in Italia (se si tratta di un MTO). A differenza delle banche le agenzie di cambio (MTO) come Western Union non fanno pagare commissioni e versano l’importo rimesso in tempo reale. Pertanto, considerati i minori tempi e costi, le rimesse degli emigranti paraguaiani transitano preferibilmente attraverso gli MTO piuttosto che il sistema bancario. Consegna del denaro in valuta del Paese S/ (Nuevo Sol). Non è richiesta alcuna commissione bancaria. Venezuela Nessuno. Per avere l’accredito bisogna aver aperto un conto corrente presso la banca Si aggira fra i US$ 40,00 ed i 50,00 Si applica il tasso di cambio ufficiale del giorno Nessuna in particolare se la cifra è inferiore a US$ 5.000,00 Le banche venezuelane non danno una informazione trasparente sui loro costi e commissioni e molte di loro non hanno caratteristiche internazionali. Per l’accredito delle rimesse i tempi delle banche venezuelane sono più lunghi di quelli delle locali agenzie di cambio che versano le rimesse in tempo reale e non chiedono commissioni e: e quindi sono più adoperate. I costi delle banche venezuelane sono più alti di quelli delle banche italiane. Apparentemente nessuna posizione nè tasse particolari Le banche peruviane sono sensibilmente meno care delle banche italiane ed anche di quelle di molti altri Paesi latinoamericani. Considerazioni conclusive Dalle informazioni riassunte nello schema sopra riportato appare come le procedure di versamento delle rimesse in vigore nei Paesi latinoamericani presi in considerazione presentino aspetti particolari da Paese a Paese con varietà di misure tecniche, condizionamenti amministrativi, costi legati alle commissioni bancarie ecc… In sintesi i dati raccolti evidenziano che : - la modalità di gran lunga più utilizzata nei Paesi latinoamericani (così come nei Paesi europei di partenza della rimessa) è quella dei MTO che risultano essere ben più costosi ma con tempi tecnici, per l’intera operazione di trasferimento della singola rimessa, ben più veloci delle singole banche sia europee che latinoamericane -alcuni aspetti organizzativi degli istituti bancari appaiono poco rispondenti alle esigenze dei lavoratori migranti come il limitato orario giornaliero di apertura al pubblico, la chiusura del fine settimana, la complessità e lunghezza dei tempi di attesa agli sportelli ecc… che indirizzano l’emigrato a rivolgersi prevalentemente al MTO per il versamento delle rimesse ed il suo inoltro verso l’America Latina piuttosto che ad un istituto bancario - in linea di massima le banche europee appaiono essere meno care delle consorelle latinoamericane fatta eccezione per le banche peruviane (che non chiedono alcuna commissione all’atto del versamento ) ed ecuadoriane : con il sistema Ecuagiros (Banco Ecuadoriano Bolivariano) grazie ad accordi particolari intervenuti con banche europee si scarica sulla fase di versamento in partenza dall’Europa il costo dell’operazione. In questo modo i costi di versamento al beneficiario della rimessa di sua competenza risultano particolarmente contenuti ed inferiori sia a quelli normalmente richiesti da banche europee per l’invio della rimessa oltre oceano sia a quelli in vigore presso altre banche del Continente latinoamericano. - anche i costi dell’incasso delle rimesse nelle banche brasiliane risultano essere particolarmente contenuti mentre più elevati appaiono quelli in vigore nelle banche paraguaiane ove il versamento della rimessa al beneficiario è spesso condizionato alla conoscenza diretta del destinatario da parte della banca - in linea di larga massima, confrontando le procedure in atto da parte delle banche italiane e quelle latinoamericane, sembra emergere una maggior complessità delle procedure richieste da queste ultime, eccezion fatta per Paesi come il Perù, ove è richiesto unicamente il documento di identità nazionale ed il Paraguay ove l’incasso della rimessa appare relativamente semplice e di massima legato alla conoscenza che la banca ha del cliente destinatario della rimessa. Dal quadro generale che risulta da quanto sopra riportato emerge l’opportunità, fatta ufficialmente propria dal Banco Interamericano de Desarrollo, di una riduzione generalizzata dei costi di incasso delle rimesse nei vari paesi latinoamericani grazie ad appositi accordi che dovrebbero essere sottoscritti tra istituti bancari delle due sponde dell’oceano : accordi che ad oggi risultano essere ancora in numero e contenuto insufficienti a favorire il superamento delle difficoltà che le famiglie latinoamericane debbono fronteggiare conseguentemente alla crisi economica generale e contemporaneamente alla perdita di valore del dollaro. Graciela del Pino Genova, 26 aprile 2011 Maria Margarita Pagano Lloret