Nuovi network nella governance delle
destinazioni turistiche minori
Paola de Salvo
Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Istituzioni e Società
Intervento Scuola Estiva in Analisi e Ricerche in
Turismo e Sostenibilità
Corso di Laurea in Economia e Sviluppo Territoriale
Università di Siena, Polo Universitario di Grosseto
20 settembre 2012
Obiettivo

Riflessione sul progressivo emergere di strategie di governo
che si allontanano dal tradizionale intervento monopolistico
fondato esclusivamente sul coinvolgimento, nel processo
decisionale, delle organizzazioni pubbliche di varia natura.

In riferimento ai processi e agli strumenti di definizione delle
politiche per il turismo, queste strategie hanno determinato
la diffusione di significative esperienze di cooperazione che,
a partire dal concetto di partnership, possono essere distinte
in tre macro tipologie: partnership pubblico/pubblico,
partnership pubblico/privato e partnership tra privati
Il tema centrale del presente intervento è l’analisi di
come i processi di partenariato pubblico/pubblico
abbiano configurato, soprattutto nelle destinazioni
turistiche minori, esempi di partecipazione locale
capaci di attivare relazioni e sinergie tra interessi
sociali e locali intorno al tema della qualificazione
territoriale.

Le autorità pubbliche locali hanno modificato e
reintepretato la struttura dell’azione politica
ASSEGNAZIONE UN NUOVO RUOLO AI POLICY MAKERS
LOCALI NELLA PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI DI
SVILUPPO TERRITORIALE (formulazione delle politiche in
assetti istituzionali multilevel, costituzione di partenariati
nella fase di attuazione, coinvolgimento di numerosi
attori nel processo decisionale)
Presenza di organizzazioni della società civile
portano al processo decisionale contributi
conoscitivi nuovi e necessari per rispondere alla
complessità delle politiche turistiche
 Le diverse risorse cognitive e valoriali possono
influenzare i processi di agenda setting locali,
stimolando gli attori locali a ridefinire tematiche e
le priorità di sviluppo turistico di un territorio

TURISMO
ORIENTATO DA UN APPROCCIO ALLE POLITICHE
PUBBLICHE CHE FAVORISCE E VALORIZZA LA
PARTECIPAZIONE DI ATTORI EXTRAISTITUZIONALI E DELLA SOCIETA’ CIVILE
ORGANIZZATA




La presenza di network complessi nei processi
di governance sta portando nelle destinazioni
minori o in quelle con elevati elementi identitari,
ad orientare le agende politiche locali verso
temi che riguardano:
la sostenibilità dello sviluppo
il benessere e la qualità della vita delle comunità
valorizzazione delle identità territoriali

Attivazione nei singoli territori di modalità
associative che attraverso strumenti di democrazia
partecipativa collaborano alla progettazione dello
sviluppo turistico locale

Le destinazioni turistiche minori sono luoghi di più
facile sperimentazione delle varie forme di apertura
dei processi di governance che agevolano il dialogo
tra le diverse componenti della identità locale.

In Italia sono numerose le espressioni dei saperi
rappresentate da diverse forme di cittadinanza
attiva, che collaborano all’interno di progetti di
valorizzazione dell’identità locale

Le amministrazioni pubbliche sono disponibili e
accettano altri punti di vista e diverse priorità che
riportano nelle loro agende politiche

Politiche di sviluppo turistico dei piccoli comuni si
caratterizzano per la valorizzazione del territorio
dove la qualità ne rappresenta un fattore
trasversale.

SFIDA: promuovere un modello di sviluppo
turistico sostenibile dove qualità, tradizioni ed
identità si fondono in maniera INNOVATIVA

Possono specifici network pubblici collaborare ad
individuare nuovi modelli di governance del turismo,
caratterizzati da politiche della sostenibilità dove i
fattori di sviluppo sono il sostegno alla qualità
urbana e la propensione ad una governabilità
basata sulla coesione sociale?

Il valore in termini culturali ambientali ed anche
turistici di un territorio, di una destinazione
turistica dipende da un contesto locale fatto di
scelte che riguardano:
 l’arredo urbano
 il miglioramento della qualità
 la valorizzazione e promozione del patrimonio
culturale, ambientale, artigianale ed
enogastronomico
 la cultura dell’ospitalità

Bellezza, autenticità, tradizioni diventano il capitale
sociale delle destinazioni turistiche minori che
vengono promosse e valorizzate dall’azione di tutti
quei soggetti sociali che sono parte attiva nei
processi di policy making locale

Nuovi network istituzionali capaci di creare reti di
interesse sociale e locale intorno al tema della
qualità della vita

Nuove forme di localismo dinamico che attivano
relazioni volte alla salvaguardia del saper vivere
locale e che sperimentano esperienze
cooperative che intervengono per la
valorizzazione dei beni comuni

La messa in valore delle identità può diventare
uno strumento di politica che permette di
contenere gli effetti della globalizzazione
(LUOGHI SEMPRE MENO CAPACI DI
CONSERVARE I LORO SEGNI DISTINTIVI)

Si avvicinano sviluppo economico, legame sociale
e modelli di governance partecipata, attivando
un processo di costruzione dell’identità locale
che sostiene modelli di sviluppo territoriale dove
i fattori di competitività sono:
1.
La capacità di fornire innovazione e sostegno
alla qualità urbana
Una governabilità fondata sulla partecipazione e
sulla creazione di nuovo capitale sociale
2.

RES TIPICA: associazione promossa nel 2003
dall’ANCI e dall’Associazione nazionale delle
Città di identità

OBIETTIVO: salvaguardia e la promozione del
patrimonio ambientale culturale turistico ed
enogastronomico dei comuni piccoli e medi
d’Italia

Il progetto intende valorizzare ritmi luoghi sapori
ed emozioni che rafforzano la qualità e l’identità
dei territori

RES TIPICA esalta il contenuto locale dei territori,
sostiene i tentativi di alcuni governi urbano di
attuare modelli sostenibili di governance locale
che perseguono sviluppo ed innovazione
valorizzando il proprio passato e le proprie
eccellenze
RES TIPICA







27 Associazioni di identità
40 Province
51 Comunità montane
11 Camere di commercio
3 Unioni di comuni
8 Enti Parco
8 Strade del vino

ALCUNI ESEMPI

Le associazioni nazionali di identità rilasciano ai
territori che richiedono l’adesione alla associazione
stessa, una certificazione territoriale che attesta la
coerenza tra l’offerta del territorio e gli obiettivi di
sviluppo della stessa associazione

In particolare le certificazioni rilasciate dalle
associazioni aderenti a Res TIPICA possono essere
definite certificazioni territoriali basate sulla
certificazione della destinazione turistica.
SCELTA DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI
ITALIANI
Richiesta di certificazioni orientate alla
promozione delle tipicità locali
 500 comuni aderiscono a Città del vino, 353 a
Città dell’olio, 221 a Città della Nocciola, 205 a
Città del Bio e 93 a Città del Castagno

SCELTA DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI
ITALIANI
Valorizzazione del patrimonio culturale della
qualità della vita dei residenti e della accoglienza
dei turisti
 200 comuni aderiscono al club dei Borghi più
belli d’Italia, 184 sono bandiere Arancione 116
Borghi Autentici d’Italia e 70 Cittaslow


Fonte: elaborazione IFEL - Ufficio Studi
autonomie locali e sistema territoriali su
dati Res Tipica 2011
la concentrazione dei
comuni del tipico varia
nei diversi territori
italiani: la regione
Umbria con il 68,5% dei
comuni del tipico, si
posiziona al primo
posto, seguono con
circa il 47,0% la Toscana
e la Campania. La
regione Lombardia si
posiziona ultima con il
6,7%

L’ottenimento delle certificazioni diventa per i
comuni possibilità di creare un’offerta territoriale
aggiuntiva concorrendo alla affermazione e allo
sviluppo di un turismo di qualità e sostenibile

L’adesione alle certificazioni impone il rispetto di
requisiti, anche strutturali, molto rigorosi
ESEMPI DI REQUISITI RICHIESTI
preservazione del legame tra microsistema urbano
e ambiente naturale circostante;
 armonia e omogeneità dei volumi costruiti;
armonia e omogeneità dei materiali delle facciate e
dei tetti, armonia e omogeneità dei colori delle
facciate e dei tetti;
 armonia e omogeneità delle "aperture”;
 diversa organizzazione della vita della comunità
locale (chiusura permanente o temporanea per le
automobili).

◦ La certificazione territoriale:
◦ non deve essere un isolato strumento di
promozione
◦ non deve a conferire un bollino al territorio e
◦ non deve essere strumento estraneo dal
processo di pianificazione turistica del territorio
◦ deve sostenere una logica sistemica di sviluppo
territoriale

Le certificazioni territoriali e le associazioni
nazionali che le rappresentano possono
contribuire alla costruzione di esempi di
democrazia locale, capaci di creare reti di interessi
sociali intorno al tema della qualità della vita.
 La volontà di aderire ad una associazione di identità e di
1.
ottenerne la relativa certificazione è:
scelta volontaria di quei comuni che mettono al centro
della propria agenda politica nuovi problemi e nuove
priorità legate ad una nuova concezione di sviluppo
economico
La qualità della vita, la
valorizzazione delle produzioni
tipiche e dell’identità territoriale
sono trasformati in fattori
competitivi, oltre a contribuire ad
una maggiore equità e stabilità
delle comunità

L’ottenimento della certificazione diventa per i
comuni possibilità di rispondere alle rinnovate
richieste
Residenti
sempre più attenti
alla qualità della vita
e del buon vivere
Turisti a attenti
alla qualità della
accoglienza.

L’adesione alle certificazioni territoriali
rappresenta così un’efficace possibilità per
valorizzare e promuovere un’immagine coordinata
del territorio, attuando modelli di sviluppo locale le
cui azioni si attuano nel e con il territorio e non
semplicemente sul territorio
Si vengono così ad avvicinare sviluppo
economico e legame sociale
sostenendo il senso dei luoghi, attivando
un processo di costruzione dell’identità
locale che sostiene modelli di sviluppo
territoriale dove fattori competitivi sono:
1. la capacità di fornire innovazione;
2. il sostegno alla qualità urbana;
3. una governabilità fondata sulla
partecipazione e sulla creazione di nuovo
capitale sociale.

Turismo
Non emerge esplicitamente negli obiettivi statutari
delle associazioni aderenti a RES TIPICA
BORGHI PIU’ BELLI DI ITALIA fanno riferimento alla
promozione di un modello di sviluppo turistico
locale innovatrivo
BANDIERE ARANCIONI promuove la qualità turisticoambientale delle destinazioni minori


CITTASLOW dal manifesto emerge la volontà di
rendere le città lente visitor friendly, il turismo
viene indicato come uno dei progetti di governo
delle città lente

Nelle città lente il turismo può rappresentare
anche un vantaggio economico in virtù del legame
con SLOW FOOD che permette di sviluppare un
turismo enogastronomico

I governi locali producono progettualità partecipate
che si avvalgono delle conoscenze e dei saperi di
nuovi soggetti sociali come RES TIPICA

Nuovi modelli di governance caratterizzati da
politiche della sostenibilità che si caratterizzano per
il sostegno alla qualità urbana e per una
governabilità che promuove coesione sociale
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