IASMA Notizie 1 Stampato su carta certificata Ecolabel prodotta dalla cartiera Mondi EU Ecolabel: AT/11/001 Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige VITICOLTURA 2 aprile 2013 n. 1 IASMA Notizie n. 5 - Anno XII - Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Litotipografia Alcione, Lavis (TN) CONCIMAZIONE DEL VIGNETO E PROBLEMI FITOSANITARI ALLA RIPRESA VEGETATIVA CONCIMAZIONE PRIMAVERILE DEL VIGNETO Fertilità del terreno La fertilità del terreno corrisponde alla sua capacità di essere produttivo nel tempo ed è legata al suo stato fisico, chimico e microbiologico. La struttura fisica del terreno dipende principalmente dalla composizione granulometrica e quindi dal rapporto tra sabbia, limo e argilla. La fertilità chimica corrisponde alla presenza nel terreno dei diversi elementi chimici e può essere espressa, in modo approssimativo, come Capacità di Scambio Cationico (CSC), cioè la proprietà del terreno di rendere disponibili alle radici delle piante i diversi elementi chimici sotto forma di cationi. Questo significa che talvolta possono essere presenti degli elementi chimici, ma non sono disponibili perché la loro forma chimica non lo permette. I fattori che determinano il valore di CSC sono la sostanza organica e l’argilla, che rendono disponibili i diversi elementi chimici alle radici. La loro presenza è uno degli indici di fertilità del terreno. La sostanza organica, specie se ben umificata e presente anche negli strati profondi del terreno, è alla base della fertilità del terreno ed è correlata positivamente con la sua attività microbiologica. La concimazione è pratica che consente il ripristino degli elementi chimici asportati con le coltivazioni, necessaria per ottenere produzioni soddisfacenti. Per ripristinare o addirittura migliorare la fertilità del terreno non bisogna guardare solo alla concimazione, ma anche a tutte le pratiche agronomiche che migliorano la struttura dei suoli e che aumentano i contenuti di sostanza organica. Obiettivo di medio lungo periodo deve essere la conservazione della fertilità dei suoli evitando problematiche come la stanchezza del terreno e lasciando in eredità suoli coltivabili sempre fertili. Analisi della situazione Anche la vendemmia 2012, analogamente al 2011, si è chiusa con un’ottima qualità, ma soprattutto con una marcata riduzione di produzione che ha interessato tutte le varietà, certamente dovuta al particolare andamento climatico invernale, in particolare di febbraio, asciutto e caratterizzato da basse 2 a -6%Notizie per Pinot grigio IASMA 2 aprile Dai 2013controlli effettuati in diversi vigneti di tutta la Vallagarina, la riduzione è stata pari -10% per Chardonnay. Anche il successivo periodo primaverile caratterizzato da basse temperature ed e piovosità fino alla fase di allegazione, ha determinato una forte riduzione del peso dei grappoli. - 14,5% - 4,3% - 32,8% Fig. Confronto peso peso grappoli grappoli 2011/2012 2011/2012 (40 (40vigneti vignetiininosservazione). osservazione). Fig. 11 Confronto Le due varietà bianche a confronto con una rossa. Peso inferiore 32,8% su suPinot PinotGrigio. Grigio. Le due varietà bianche a confronto con una rossa. Peso inferiore del del 32,8% Perha contro viti nel corso della rialzo stagione hanno maggiore sviluppo vegetativo, talvolta ecce gra la manifestato fertilità delunterreno, restituendo gli elementi temperature a cui fattole seguito un forte anche se accompagnato unadiminubuona lignificazione tralci.coltura Anche nelle colpite da forti iv asportatideidalla con zone la produzione e grandinate, persi termico. La conseguenza è stata una da forte hanno raggiunto un sufficiente grado di maturazione del legno. zione della percentuale di germogliamento delle per dilavamento a seguito delle piogge. Rimane In questo periodo è molto diffusa fra i viticoltori la convinzione della necessità di eseguire concimazio importante ricercare unassunto, giusto oltre equilibrio vegetagemme. sostenute rispetto al passato per aumentare la produzione. Questo che molto pericoloso p effetti sulla qualità delle di uve, nonlacorrisponde alledievidenze prove eseguite anche nelle nostre tivo al fine ridurre di le problematiche fitosanitaDai controlli effettuati in diversi vigneti tutta Obiettivoè stata di unapari razionale concimazione essere quello di mantenere integra di la elevata fertilità del ter e ottenere nel contempo produzioni Vallagarina, la riduzione a -6% per Pinot riedeve restituendo gli elementi asportati dalla coltura con la produzione e persi per dilavamento a seguito in vigneti vigorosi grigio e oltre -10% per Rimane Chardonnay. Anchericercare il suc- unqualità. piogge. importante giusto Infatti, equilibrio vegetativo al fineil contenimento di ridurre le problem fitosanitarie caratterizzato e ottenere nel contempo di elevata qualità. come Infatti, peronospora, in vigneti vigorosi il contenime di malattie importanti oidio, cessivo periodo primaverile da basseproduzioni malattie importanti come peronospora, oidio, botrite risulta essere più difficoltoso. Anche le varie operazioni a temperature ed elevata piovosità fino alla fase di al- botrite risulta essere più difficoltoso. Anche le varisultano più onerose e frequenti nei vigneti vigorosi. legagione, ha determinato una forte riduzione del rie operazioni a verde risultano più onerose e frequenti nei vigneti vigorosi. peso dei grappoli. CONCIMAZIONE DI PRODUZIONE Per contro le viti nel corso della stagione hanno maIn tabella 1 sono indicate le quantità annue complessive di elementi minerali che dovranno essere apportate nifestato un maggiore sviluppo CONCIMAZIONE DI PRODUZIONE concimazione. Glivegetativo, apporti sonotalvolta suddivisi a seconda dello stato vegetativo dei vigneti. Essi sono determinati te conto delle asportazioni causate dalla produzione, nonché delle perdite e dallecomrestituzioni d eccessivo, anche se accompagnato da una buona In tabella 1 sono indicateper le dilavamenti quantità annue alla pacciamatura dei residui di potatura. lignificazione dei tralci. Anche nelle zone colpite da plessive di elementi minerali che dovranno essere forti grandinate, Tab. i vigneti hannoconsigliati raggiuntoadun suffi-(espressi apportate con di la elemento concimazione. Gli apporti sono 1 Apporti ettaro come unità minerale) ciente grado di maturazione del legno. suddivisi a seconda dello stato vegetativo dei viVigneti Vigneti Vigneti equilibrati vigorosi In questo periodo è molto diffusadeboli fra i viticoltori la gneti. Essi sono determinati tenendo conto delle AZOTO 50-70 20-40 0 convinzione della necessità di eseguire concima- asportazioni causate dalla produzione, nonché delFOSFORO 20 per aumen-20 le perdite 20 zioni più sostenute rispetto al passato per dilavamenti e dalle restituzioni dovuPOTASSIO 60-80 60-80 60-80 tare la produzione. Questo assunto, oltre che molto dei residui di potatura. MAGNESIO 20-30 20-30 te alla pacciamatura 20-30 pericoloso per gliNB. effetti sulla qualità delle uve, non Come si evidenzia in tabella 1, l’elemento Per le uve destinate alla produzione di base spumante è opportuno limitare gli apporti del potassio discri(massimo 40 kg corrisponde allefine evidenze di prove eseguite minante per una corretta concimazione è l’azoto il di mantenere un’acidità dei vinianche più stabile possibile. nelle nostre zone. Obiettivo di una razionale con- cui apporto dovrà essere valutato in funzione della Come si evidenzia in tabella 1, l’elemento discriminante per una corretta concimazione è l’azoto il cui ap cimazione deve dovrà essereessere quellovalutato di mantenere inte-dellavigoria in funzione vigoriadel delvigneto vigneto eedella delladestinazione destinazione produttiva produttiva delle u relazione all’obiettivo enologico. Il viticoltore, conoscendo lo stato dei propri vigneti, dovrà modularne apporti. Tab. 1 Apporti consigliati ad ettaro (espressi come unità di elemento minerale) deboli Vigneti equilibrati Vigneti vigorosi CONCIMAZIONE Vigneti MINERALE È possibile apportare gli elementi nutritivi previsti ricorrendo a concimi minerali AZOTO 50-70 20-40 0 semplici oppure a formulazi concimi complessi. È importante scegliere concimi che rispettino i rapporti fra i vari nutrienti e le quantità indi FOSFORO 20 di concimi complessi20 Alcuni esempi di formulazioni adatte alle concimazioni20per vigneti con scarso vigore so POTASSIO 60-80 60-80 60-80 esempio: MAGNESIO 20-30 20-30 20-30 NB. Per le uve destinate alla produzione di base spumante è opportuno limitare gli apporti del potassio (massimo 40 kg/ha) al fine di mantenere un’acidità dei vini più stabile possibile. IASMA Notizie delle uve in relazione all’obiettivo enologico. Il viticoltore, conoscendo lo stato dei propri vigneti, dovrà modularne i vari apporti. CONCIMAZIONE MINERALE È possibile apportare gli elementi nutritivi previsti ricorrendo a concimi minerali semplici oppure a formulazioni di concimi complessi. È importante scegliere concimi che rispettino i rapporti fra i vari nutrienti e le quantità indicate. Alcuni esempi di formulazioni di concimi complessi adatte alle concimazioni per vigneti con scarso vigore sono ad esempio: • 15-5-20+2 alla dose di circa 3 q/ha • 12-6-18+2 alla dose di circa 4 q/ha I primi tre numeri indicano rispettivamente il contenuto di azoto (N), fosforo (P2O5) e potassio (K2O), il quarto indica la percentuale di magnesio (MgO). In situazioni di vigneti equilibrati sono indicate formulazioni contenenti un basso titolo di azoto come ad esempio: • 5-7-16+ 2 alla dose indicativa di 4 q/ha. Per i vigneti con eccessi di vigore è importante sospendere la concimazione azotata per cercare di riportare il vigneto in situazioni di equilibrio. In questi casi si contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo tramite un appropriato uso dell’irrigazione e l’adozione dell’inerbimento anche sul filare. CONCIMAZIONE ORGANICA L’utilizzo di concimi organici ha come scopo principale l’apporto di sostanza organica per migliorare la struttura del terreno. È perciò consigliato l’utilizzo di 2 aprile 2013 3 concimi organici ben umificati, quali il letame maturo. Il ricorso alla concimazione organica è particolarmente indicato nei giovani impianti, avendo cura di distribuire il concime prima di effettuare l’inerbimento del vigneto. In impianti in produzione e con un buon equilibrio vegeto-produttivo è sufficiente eventualmente eseguire la concimazione organica con cadenza triennale. EPOCA DI DISTRIBUZIONE La vite presenta due picchi di attività radicale: uno nel periodo successivo alla vendemmia (settembreottobre) ed uno in primavera, dalla ripresa vegetativa alla fioritura (aprile). L’epoca ottimale per la distribuzione dei concimi minerali coincide, quindi, con queste fasi di elevata capacità di assorbimento radicale. Per i concimi organici, il periodo migliore è quello successivo alla vendemmia. La distribuzione primaverile è la meno indicata, in quanto può liberare quantità di azoto eccessive durante l’estate, che possono contribuire ad un eccessivo vigore. Per quanto riguarda l’azoto, prove di concimazione eseguite di recente dalla Fondazione Mach, hanno evidenziato come sia importante frazionare gli apporti: 1/3 in autunno e 2/3 in primavera, al fine di mantenere un migliore equilibrio vegeto-produttivo. Da osservazioni effettuate in vigneti di collina gestiti da più anni con la tecnica dell’inerbimento totale, si nota, in alcuni casi, una riduzione eccessiva della vigoria. In questi casi la concimazione va tarata alla situazione realmente presente. 4 IASMA Notizie 2 aprile 2013 PROBLEMI FITOSANITARI ALLA RIPRESA VEGETATIVA Alla ripresa vegetativa diversi insetti riprendono la loro attività. Per alcuni di essi è sufficiente un controllo per stabilirne la presenza (tripidi, nottue, cocciniglie, lygus, ecc.), mentre per altri (eriofidi) è opportuno considerare l’attacco riscontrato nell’anno precedente per impostare una strategia di contenimento preventiva. ERIOFIDI I danni causati da questi acari sono riscontrabili soprattutto nei giovani impianti alla ripresa vegetativa: in questa fase causano un blocco totale della crescita (foto 1). Pertanto su tutti gli impianti giovani fino al terzo anno, è consigliabile un intervento preventivo. Difesa: intervenire entro lo stadio di gemma gonfia (foto 2) con Olio minerale alla dose di 2,5 l/hl + Zolfo bagnabile a 500-600 g/hl, oppure formulazioni pronte tipo Polithiol a 5 l/hl. Il protrarsi del momento di intervento oltre lo stadio di gemma rigonfia determina problemi di fitotossicità. Questo intervento ha buona efficacia anche contro alcune cocciniglie quali Parthenolecanium corni ed è pertanto raccomandato nei vigneti dove sono stati rilevati forti focolai di questo insetto. NOTTUE Questi lepidotteri hanno abitudini tipicamente notturne, le larve raggiungono dimensioni che variano da pochi mm fino a 2-3 cm, sono ben visibili ad occhio nudo (foto 3) e svernano nel terreno alla base del ceppo o nelle immediate vicinanze delle viti. Foto 1: Danno da eriofide Foto 3: Nottua Foto 2: Stadio di gemma gonfia L’attività di nutrizione a carico delle gemme inizia alla ripresa vegetativa a partire dallo stadio di gemma ingrossata e termina alla fase di 1-2 foglie aperte. La nutrizione avviene durante le ore notturne (dalle ore 22 all’alba) poichè le larve risalgono quotidianamente il ceppo e prima dell’alba ritornano nel terreno. Questo fitofago è presente principalmente nei vigneti collinari, confinanti con muri, scarpate e aree boschive. La presenza è tipicamente a focolaio e nelle annate di alta pressione in queste zone si possono riscontrare danni significativi. Strategie di contenimento: sono soprattutto di tipo meccanico e interessano zone del vigneto dove nelle ultime annate si sono rilevati forti attacchi. IASMA Notizie 2 aprile 2013 5 Foto 5: Danno da Ligus Foto 4: Trappola per nottue Raccolta manuale delle larve: va fatta la notte dopo le 22, aiutandosi con una torcia elettrica; le larve raccolte vanno eliminate. Applicazione di barriere sul ceppo: installazione di imbuti rovesciati in nylon (foto 4) che impediscono la risalita delle larve lungo il ceppo che vanno applicati per tempo su tutte le viti, sui pali ed eventuali tutori. L’efficacia del metodo è stata confermata anche da prove eseguite in pieno campo nelle scorse annate e, sebbene preveda un certo impegno di tempo in fase iniziale, garantisce una maggiore durata negli anni. Intervento chimico: attualmente solo Indoxicarb (Steward) è registrato per la difesa contro le nottue in viticoltura. Il trattamento va eseguito alle primissime rosure, avendo cura di bagnare bene anche il ceppo fino alla base. LIGUS (miride) e TRIPIDI Da diversi anni, nelle zone di collina, si rilevano danni su foglie e grappoli che spesso vengono confusi con quelli da tripidi. I danni da Ligus si presentano precocemente allo stadio di 1-2 foglie formate (foto 5) con punture che necrotizzano mentre il danno del tripide si manifesta più avanti con la crescita stentata e la deformazione del germoglio (foto 6). Il tripide poi è facilmente osservabile raccogliendo 50-100 germogli e scuotendoli su una superficie chiara verificandone presenza delle forme mobili. Foto 6: Danno da tripide Il Ligus è presente soprattutto nelle zone collinari (colline di Trento, Faedo, Valle di Cembra e Valsugana). Difesa: l’impiego di mezzi chimici di difesa contro il Ligus è necessario solo in caso di forte attacco (50100% di germogli colpiti). Nel caso si rilevi una forte presenza di tripide è possibile intervenire con Spinosad. COCCINIGLE (Parthelonecanium corni, Pulvinaria vitis, Planococcus ficus) Le cocciniglie sono insetti poco mobili, presenti in focolai nei vigneti e solo occasionalmente rappresentano un serio problema per il viticoltore, anche se sono spesso responsabili della trasmissione di alcune virosi della vite. 6 IASMA Notizie 2 aprile 2013 Foto 7: Cocciniglie (Pharthelonecanium corni) Foto 8: Cocciniglia (Pulvinaria vitis) Le specie più diffuse sono la Pharthelonecanium corni (foto 7) e la Pulvinaria vitis (foto 8). In questa stagione possiamo ritrovarle nei loro scudetti all’esterno del fusto del ceppo della vite fino alle branche principali e, nei casi dove sono più presenti, anche sul legno dell’anno. Quando il focolaio è ancora piccolo è possibile un controllo di queste popolazioni con un intervento manuale, (asportazione degli scudetti) mentre nel caso di popolazioni maggiori è necessario un controllo chimico, assicurato dall’intervento con olio minerale (vedi nota difesa chimica degli eriofidi) o dall’eventuale intervento estivo contro le cicaline e lo Scafoideus titanus, vettore della flavescenza dorata. Raramente sono necessari interventi specifici e in questi casi è preferibile puntare ad un intervento estivo durante la fase di migrazione. Diverso il caso di Planococcus ficus (foto 9), la cocciniglia farinosa della vite, che per molte aree viticole italiane rappresenta uno degli insetti di più difficile controllo. Sverna come femmina adulta sotto il ritidoma del fusto della vite e in primavera le neanidi neonate occupano i giovani germogli dove concludono il loro ciclo e preparano la seconda generazione. Le nuove neanidi occupano i germogli, le foglie e il rachide dei grappoli infliggendo danni a causa dell’imbrattamento degli acini da melata su cui si instaurano fumaggini e marciumi. Infine in autunno le femmine adulte di seconda o terza generazione vanno a svernare sotto il ritidoma del fusto concludendo così il ciclo annuale. Interventi primaverili manuali o con olio assicurano un controllo parziale di Planococcus ficus; non tutti gli Foto 9: Planococcus IASMA Notizie insetticidi impiegati per la lotta alle cicaline garantiscono una sufficiente efficacia anche a causa dello sfasamento del ciclo rispetto all’epoca di intervento. Nel caso di vigneti con focolai di ampie dimensioni è preferibile attuare una lotta specifica accordandosi con un tecnico per centrare il momento di intervento e scegliere correttamente il principio attivo. Durante il controllo di fine inverno è possibile valutare la presenza di Planococcus ficus osservando la presenza di fumaggini sul ceppo o la presenza della farina e delle femmine direttamente sotto il ritidoma dei ceppi. 2 aprile 2013 CONFUSIONE SESSUALE DELLE TIGNOLE 7 In Trentino, la quasi totalità della superficie viticola è controllata mediante l’applicazione dei diffusori di tignola e tignoletta. Questo metodo, applicato da molti anni, continua a confermare i risultati positivi nel contenimento di tali lepidotteri. Per non compromettere il buon esito del sistema è necessario applicare i diffusori in campo entro lo stadio di 2-3 foglie, indicativamente entro la metà di aprile, e su tutta la superficie vitata. 8 2 aprile 2013 IASMA Notizie STORIA REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO IN ITALIA. TRENTINO A cura di Antonio Calò, Liana Bertoldi Lenoci, Michele Pontalti e Attilio Scienza L’opera, edita dalla Fondazione Mach, fa parte della collana dell’ Accademia italiana della vite e del vino dedicata alla storia della vitienologia nelle regioni italiane. Il volume, di oltre quattrocento pagine, è frutto del lavoro coordinato di ventiquattro autori specialisti nelle diverse materie trattate che vanno dall’archeobotanica, all’archeologia, alla storia antica, medievale, moderna e contemporanea, dall’agronomia alla viticoltura, alla pedologia e all’ampelografia. Con l’introduzione di Antonio Calò, Presidente dell’Accademia italiana della vite e del vino, si ripercorre in questa pregevole pubblicazione la storia della vitivinicoltura trentina dalla storia antica STORIA REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO IN ITALIA. TRENTINO a quella più recente con interessanti approfondimenti sulle peculiarità A cura di Antonio Calò, Liana Bertoldi Lenoci, Michele Pontalti e Attilio Scienza della vitienologia trentina e sulla presenza di uva e vino nell’arte, nei L’opera, edita dalla Fondazionepopolare Mach, fa parte della collana dell’ Accademia proverbi e nella medicina locale. italiana della vite e del vino dedicata alla storia della vitienologia nelle Il Volume è composto da 22 capitoli per un totale di 437 pagine, oltre regioni italiane. 200 fotografie illustrazioni, in formato cartonato, confezione in filo di Il volume, di eoltre quattrocento pagine, è frutto del lavoro coordinato di autori specialisti nelle diverse materie trattate che vanno refe eventiquattro con sovraccoperta. alla storia antica, medievale, modernabancario e Il volume può essere richiesto previodall’archeobotanica, versamentoall’archeologia, di € 47,00 mediante bonifico (IBAN contemporanea, dall’agronomia alla viticoltura, alla pedologia e IT47W0200835040000041051711 UNICREDIT BANCA SPA intestato a Fondazione Edmund Mach) causale: all’ampelografia. Con l’introduzione di Antonio Calò, Presidente ACQUISTO LIBRO STORIA VITE E VINO CTT. Di seguito comunicare la richiesta volume assieme alla ridell’Accademia italiana della vite e del vino, si ripercorre del in questa pregevole pubblicazione la storia della vitivinicoltura trentina dalla storia antica a quella cevuta di avvenuto pagamento e ai dati anagrafici per l’emissione della ricevuta o della fattura via mail al con interessanti approfondimenti sulle peculiarità della seguente indirizzo [email protected] o viapiù faxrecente al 0461.615490. vitienologia trentina e sulla presenza di uva e vino nell’arte, nei proverbi e nella medicina popolare locale. Il Volume è composto da 22 capitoli per un totale di 437 pagine, oltre 200 fotografie e illustrazioni, in formato cartonato, confezione in filo di refe e con sovraccoperta. Il volume può essere richiesto previo versamento di € 47,00 mediante bonifico bancario (IBAN IT47W0200835040000041051711 UNICREDIT BANCA SPA intestato a Fondazione Edmund Mach) causale: ACQUISTO LIBRO STORIA VITE E VINO CTT. Di seguito comunicare la richiesta del volume assieme alla ricevuta di avvenuto pagamento e ai dati anagrafici per l’emissione della ricevuta o della fattura via mail al seguente indirizzo [email protected] o via fax al 0461.615490. PROGETTO EUROPEO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI E LA VITICOLTURA E-VitiClimate (www.eviticlimate.eu) è un progetto europeo (Apprendimento permanente - Leonardo - Trasferimento di Innovazione) con sei partner di quattro diversi paesi: Francia, Regno Unito, Italia e Bulgaria. Il PROGETTO EUROPEO SUI CAMBIAMENTI E LA di VITICOLTURA Progetto, che vede coinvolti per l’Italia la Fondazione E. Mach CLIMATICI e l’Università Firenze, è iniziato il 1 ottobre 2011 e terminerà a fine settembre 2013. E-VitiClimate (www.eviticlimate.eu) è un progetto europeo (Apprendimento permanente - Leonardo - Trasferimento Innovazione) conuno sei partner di quattro diversi paesi: Francia, Regno Unito, Italia e Bulgaria. Il Progetto, che vede E-VitiClimate di vuole essere strumento educativo che, attraverso la realizzazione di una piattaforma oncoinvolti per l’Italia la Fondazione E. Mach e l’Università di Firenze, è iniziato il 1 ottobre 2011 e terminerà a fine line, affronta settembre le sfide2013. poste dai cambiamenti climatici per i produttori europei di vino. È stato sviluppato per: E-VitiClimate vuole uno strumento educativo che, attraversoistruzione la realizzazione una piattaformaricerca) on-line, sulle sfide, le • informare gli operatori delessere mondo del vino (produzione, e diformazione, le sfide poste dai cambiamenti climatici per i produttori europei di vino. È stato sviluppato per: minacce maaffronta anche le opportunità che i cambiamenti climatici pongono ai produttori di vino in Europa • informare gli operatori del mondo del vino (produzione, istruzione e formazione, ricerca) sulle sfide, le minacce ma possibili anche le opportunità che i cambiamenti climatici ai produttori di vino in Europa • identificare le strategie per viticoltori ed enologi perpongono adattarsi ai cambiamenti climatici • identificare le strategie possibili per viticoltori ed enologi per adattarsi ai cambiamenti climatici 1 febbraio, la nostra piattaforma di apprendimento E-VitiClimate E-VitiClimate è completamente disponibile in disponibile quattro Dal 1 febbraio, la Dal nostra piattaforma di apprendimento è completamente in quatlingue al seguente link: http://www.eviticlimate.eu/index-it.php tro lingue al seguente link: http://www.eviticlimate.eu/index-it.php Siamo lieti di invitarvi a creare un account di accesso sulla nostra piattaforma e seguire gratuitamente il nostro corso. a creare un account di accesso sulla nostra piattaforma e seguire gratuitamente il Siamo lieti di invitarvi nostro corso.