Dalla rinite all’asma
CASO CLINICO
Modena
7 maggio 2004
Dr.ssa V. Porcaro
CASO CLINICO
Uomo di 41 anni, fumatore di 40 sigarette al
giorno da 28 anni (42 p/y), giungeva alla
nostra attenzione nel mese di marzo 2004
riferendo una storia di tosse accessionale e
febbricola da circa 2 mesi non responsiva
alla terapia praticata a domicilio.
CASO CLINICO
Anamnesi fisiologica: fumatore 42 p/y,
meccanico.
Anamnesi patologica remota e familiare:
negativa per asma e atopia.
Nessun antecedente anamnestico di rilievo.
CASO CLINICO
A febbraio 2004 comparsa di crisi di soffocamento
notturna in pieno benessere che lo portava in
Pronto Soccorso dove veniva riscontrato
broncospasmo e nel sospetto di asma bronchiale
acuto veniva somministrato cortisonico e.v. e
salbutamolo spray.
Rx torace: negativo.
A domicilio: cortisonico per os a scalare+cortisonico
e broncodilatatore per via inalatoria.
CASO CLINICO
Nei giorni successivi persisteva la dispnea e
compariva tosse secca accessionale e convulsa
nonostante il trattamento farmacologico.
Dopo 20 gg dall’inizio del trattamento comparsa di
nuova crisi dispnoica notturna, si rivolgeva
nuovamente al PS dove veniva confermata la
diagnosi di asma bronchiale.
Rx torace: sospetto addensamento polmonare.
Veniva dimesso confermando la terapia antiasmatica.
CASO CLINICO
Data la persistenza della tosse e della dispnea
il medico curante ha richiesto una
consulenza pneumologica.
Obiettivamente:
Sibili espiratori, tosse accessionale e stridore
in fase inspiratoria.
CASO CLINICO
Spirometria semplice:
VC max
3.52 (74.6%)
FVC
2.92 (64.4%)
FEV1
2.07 (55.3%)
FEV1/VC max
58.77 (73.5%)
Test di reversibilità:
Positivo 14%
CASO CLINICO
Data l’anamnesi patologica remota e familiare
negativa per asma e atopia, l’abitudine tabagica,lo
stridore in fase inspiratoria e la tosse “accessionale”
e persistente, si sospetta patologia ostruttiva delle
alte vie aeree.
Si consigliava visita ORL: negativa.
Veniva pertanto eseguito una broncoscopia nel
sospetto di un’ostruzione tracheale.
CASO CLINICO
Veniva pertanto eseguita biopsia
endobronchiale con il seguente esito:
Materiale necrotico,colonie di actinomiceti e
lamine di epitelio bronchiale senza atipie.
Data la negatività dell’esame e il
peggioramento dei sintomi (dispnea e tosse
resistenti alla terapia) il paziente veniva
ricoverato per eseguire disostruzione
bronchiale laser-assistita
Broncoscopia con
broncoscopio rigido:
Si conferma la presenza di
neoformazione solida
che stenotizza
completamente il
bronco intermedio.
Viene pertanto eseguita
applicazione laser con
vaporizzazione del
tessuto ed
evidenziazione di
materiale biancastro,
traslucido di
consistenza dura
CASO CLINICO II
Spirometria semplice di controllo dopo
disostruzione:
VC MAX
4.97 (105.2%)
FVC
4.70 (103.8%)
FEV1
3.22 (85.8 %)
FEV1/VC MAX
64.74 (80.9%)
CASO CLINICO
Viene consigliato a domicilio:
Deltacortene 25 mg 1 cpr/mattino
Levoxacin 500 mg 1 cpr/mattino e sera
Codeina 20 gtt in caso di tosse
Broncoscopia di controllo in data
CASO CLINICO
Si tratta di un tipico caso di
“pseudoasma” in cui
l’esecuzione della broncoscopia
ha avuto un ruolo chiave nella
diagnosi.
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