Istituto d’Istruzione Superiore Statale
Benedetto Radice
Bronte (CT)
Piano dell’Offerta Formativa
P.O.F.
2013 - 2014
I I S S Benedetto Radice – Bronte (CT)
Unione Europea
Regione Siciliana
Repubblica Italiana
ISTITUTO
DI
I S T R U Z I ON E S E C ON D A R I A S U P E R I O R E
“ BENEDETTO RADICE”
BRONTE
Partita IVA. 80021890878
Tecnico Commerciale Amministrativo - Bronte
Tecnico Commerciale “Progetto Sirio - Bronte
Tecnico per Geometra - Bronte
Professionale Agricoltura e Ambiente - Adrano
P RESENTAZIONE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il nostro Piano dell’Offerta Formativa, adottato dal Collegio dei docenti e approvato
dal Consiglio di Istituto riunitosi successivamente, intende provvedere alla
realizzazione dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate dallo Stato
alle Regioni e agli Enti locali, interagendo con questi ultimi e con tutte le Istituzioni
territoriali (Provincia, Comune, Università, Parco e altre Istituzioni) individuate
come partner nei vari progetti educativo-didattici.
Esso si sostanzia con attività di progettazione ed esecuzione d’interventi formativi
negli indirizzi presenti nell’ambito dell’Istituto secondo il binomio inscindibile
educazione-istruzione. Per raggiungere le finalità formative prescelte, esso si
avvale di un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza scolastica e del relativo territorio
di appartenenza, tenendo conto dei criteri espressi dal Consiglio di Istituto.
Il Dirigente Scolastico
prof. ssa Maria Pia Calanna
1
LA MAPPA
Analisi
Territorio
del
Attese
del
territorio
Bisogni degli
alunni
Regolamento
d’istituto
Offerta
Formativa
P.O.F.
Criteri
valutazione
di
Organigramma
dell’Istituto
2
I Corsi
CARTA D’ IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
Nell’Istituto sono oggi in atto numerosi
interventi di carattere didattico e
organizzativo,
deliberati
coerentemente con i nuovi spazi
decisionali
aperti
della
legge
sull’autonomia scolastica.
Tali
interventi
hanno
interessato
soprattutto i seguenti ambiti:
-
-
Riorganizzazione
dei
percorsi
didattici,
nell’ambito
degli
attuali
programmi,
secondo
modalità
fondate
su
obiettivi formativi e competenze
Organizzazione d’iniziative di recupero e sostegno
Arricchimento dell’offerta formativa
S TRUTTURE
B RONTE
L’edificio della sede di Bronte è una costruzione abbastanza recente, fine anni 80
del secolo scorso, avente struttura
portante in cemento armato, realizzata
secondo criteri antisismici;
è dotato di impianto antifulmine, di impianto
antincendio e vi sono previste e funzionanti apposite strutture per accogliere i
disabili.
Il fabbricato è costituito da tre piani e comprende:
-
-
-
3
una zona uffici:
o presidenza
o vicepresidenza
o sala docenti
o uffici di segreteria
aule normali in numero sufficiente
laboratori:
o Chimica-Fisica
o Scienze della terra
o Linguistico
o Informatica
o Multimediale
o Trattamento testi
o Disegno
o CAD
aule speciali :
o Proiezioni
o
o
o
o
Biblioteca
Auditorium
Mensa
Palestra
Secondo quanto disposto dalle vigenti disposizioni l’Istituto ha predisposto un
programma atto a porre in essere misure di sicurezza quali:
-
prevenzione da infortuni;
piani di evacuazione in caso di eventi calamitosi (incendi, terremoti...).
A DRANO
L' ambiente scolastico dell 'I.P.A.A. di Adrano è costituito da due plessi:
- Plesso Giobbe
- Plesso Gesù e Maria.
Il Plesso Giobbe rappresenta la sede centrale e si compone di un'unica struttura a
piano terra circondato da un cortile recintato in cui si trova una piccola serra.
I locali di tale sede comprendono la maggior parte delle strutture ed attrezzature:
la segreteria, un laboratorio di chimica adibito anche ad aula video, sala docenti,
aule in numero non sufficiente.
Il Plesso Gesù e Maria è ubicato in un palazzo antico nel centro storico di Adrano
e comprende due aule adibite a classi, una che funge da segreteria e sala docenti,
una usata dagli insegnanti di sostegno per i ragazzi portatori di handicap.
R ISORSE
UMANE
P E R SO N A L E
DO C EN T E
Il corpo docente dell’Istituto attualmente è formato da 91 docenti, distribuiti nelle
due sedi di Bronte e Adrano
La maggior parte di essi sono insegnanti a tempo indeterminato (di ruolo) e molti
di loro sono in servizio presso questo Istituto da diversi anni, garantendo una
presenza consolidata nel tempo e collaudate competenze professionali.
Oltre all’attività didattica con le classi, i docenti svolgono nell’Istituto diversi
incarichi riferiti ad attività di coordinamento e a responsabilità di carattere
organizzativo, rappresentativo, gestionale.
P E R SO N A L E A T A
4
A NALISI
DEL TERRITORIO
E’ Bronte il comune etneo presso il cui territorio ha sede l’Istituto Statale
d’Istruzione Superiore “B. Radice”, ma i fruitori dei suoi servizi provengono, in
molti, dai comuni viciniori e cioè Cesarò, Maletto, Maniace e Randazzo, Santa
Domenica di Vittoria.
La realtà socio-economico-culturale di tale vasto comprensorio può essere
assimilata in un unico contesto, dal momento che i comuni citati condividono le
stesse problematiche: difficile situazione occupazionale; carenza di idonei stimoli
culturali e di strutture sociali atte ad accogliere i giovani e a far fronte alle loro
istanze prevenendo adeguatamente il fenomeno della dispersione scolastica.
Tuttavia il nostro territorio offre delle risorse ambientali, e soprattutto umane, che
vanno valorizzate e potenziate: dalle bellezze paesaggistiche alla ricchezza dei
monumenti, che attesta e rimanda alle radici storico-culturali delle nostre città;
alle caratteristiche di comunità cittadine che mantengono e coltivano valori quali la
famiglia, l’accoglienza, l’impegno sociale e la solidarietà.
Alla luce di quanto detto, questa Scuola e le sue strutture intendono:
rappresentare un chiaro punto di riferimento per il territorio; svolgere un ruolo
primario per la riduzione del fenomeno della disoccupazione e la prevenzione del
disagio giovanile; contribuire a fornire al mondo del lavoro personale qualificato e
competente.
Le situazioni ambientali di provenienza dei nostri giovani, non offrono loro in
termini di strutture o di
organizzazione
socio
culturale,
opportunità
e
occasioni per un impiego
ottimale del loro tempo
libero
in attività extra
scolastiche e ricreative di
efficace valenza formativa.
In questo contesto la scuola
costituisce uno dei pochi
luoghi importanti per la
formazione,
la
crescita
culturale e intellettiva dei
giovani e pertanto si deve
far carico dei bisogni e delle loro aspettative.
Per questo motivo, la nostra scuola, oltre a svolgere il tradizionale ruolo di perno
dell’educazione e della formazione, realizza attività che da un lato occupano il
tempo libero dei giovani e dall’altro contrastano il fenomeno dell’abbandono, della
dispersione e della “mortalità“ scolastica, così consistenti nella nostra realtà , più
specificatamente
Il nostro Istituto, pertanto, con i suoi nuovi indirizzi previsti dalla Riforma
dell’istruzione Superiore, svolge, con la collaborazione di enti ed organizzazioni
esterne, diverse attività di formazione ispirate all’obiettivo di avvicinare i giovani al
mondo del lavoro, consentendo loro di stabilire un concreto riscontro tra quanto
studiato a scuola e la realtà lavorativa.
5
LE
ATTESE DEL TERRITORIO
Bronte è inserito in un territorio a basso tasso di sviluppo, caratterizzato però negli
ultimi anni da un processo di deindustrializzazione, dal progressivo affermarsi di
attività di carattere terziario, da una dinamica occupazionale che, da una parte,
richiede un livello di qualificazione professionale sempre più elevato e specialistico,
dall’altra continua capacità di adattamento e disponibilità al cambiamento.
In tale contesto la Scuola superiore deve assolvere i suoi compiti educativi, ma
anche far fronte a nuove esigenze di carattere formativo, sulla base di una chiara
conoscenza del territorio in cui si trova ad operare e quindi del contesto umano,
culturale e socio - economico in cui essa è inserita.
REQUISITI CHIESTI ALLE FIGURE
PROFESSIONALI DAL NUOVO
MERCATO DEL LAVORO
-
-
competenze interdisciplinari
forte integrazione tra conoscenze
di base e competenze
professionali
abilità trasversali valide per tutti i
settori:
o conoscenza della lingua
o informatica
o capacità di lavorare in
gruppo.
6
OBIETTIVI
REALIZZABILI MEDIANTE UN
CURRICULUM CARATTERIZZATO DA:
-
-
Imparare a conoscere
-
Imparare a fare
-
Imparare a vivere con
gli altri
Imparare a essere
cittadini e futuri
professionisti
-
-
-
un programma equilibrato tra materie
umanistiche , scientifiche e tecniche
un insegnamento il più possibile
individualizzato (nessun studente
dovrebbe lasciare la scuola senza un
diploma o una qualifica )
un buon servizio di orientamento
BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
La definizione delle linee didattiche dell’Istituto, avendo come riferimento i
PRINCIPI FONDAMENTALI, si basa sull’analisi delle attese del territorio e dei
bisogni degli utenti. Il rilevamento dei bisogni formativi e cognitivi degli studenti,
mette in evidenza che parte dei giovani palesa:
-
Incertezze e problemi esistenziali tipici dell’età;
-
Un atteggiamento di “inerzia” rispetto alle sollecitazioni al confronto e al
dialogo;
-
Disagio causato dalla frattura della continuità didattica tra Scuola Media e
Scuola Superiore;
-
Affievolimento della propria “memoria storica” e delle proprie radici culturali
Preoccupazione per il proprio futuro occupazionale;
Difficoltà ad interiorizzare il rispetto delle regole su cui si fonda la vita
comunitaria;
Sul piano più strettamente cognitivo e dell’apprendimento, gli elementi di più
ampia rilevanza problematica che si possono registrare nella maggior parte degli
alunni sono:
-
7
Difficoltà a comprendere e ad usare i linguaggi delle varie discipline;
Debolezza del ragionamento induttivo e deduttivo;
Una tendenza alla semplificazione nello studio e, quindi, di fatto, allo
svuotamento delle proposte culturali dei docenti, nel tentativo di rendere lo
studio un’attività marginale e poco impegnativa
LA
NOSTRA OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto fornisce una preparazione culturale di base completa, affiancando alle
discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio (economia aziendale, costruzioni,
matematica, scienze, fisica, informatica) le materie dell’area linguistico –
letteraria, storico – espressiva, professionale.
Tale preparazione, conseguita con rigorosa applicazione metodologica, si completa
con attività di laboratorio che utilizzano le più moderne tecnologie in tutti gli
ambiti disciplinari.
L’Istituto fornisce altresì allo studente gli strumenti di verifica di interessi,
attitudini e competenze personali, ai fini di una consapevole progettazione del
proprio futuro.
A tal fine i nostri studenti potranno migliorare il loro curricolo formativo con:
- l’apprendimento di almeno due lingue europee oltre la lingua italiana;
- l’acquisizione delle competenze informatiche ECDL di base, avanzate e
specialistiche;
- la formazione di una mentalità interculturale e solidale;
- esperienza pratica realizzata mediante stage nella realtà lavorativa;
- l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità ampie ed essenziali
per inserirsi nella vita e nel lavoro;
- l’uso delle tecnologie informatiche;
- l’apprendimento delle caratteristiche di autonoma, responsabilità,
affidabilità, impegno per gli altri, rispetto del prossimo;
- costruzione di curricoli in verticali, non ripetitivi:
- orientamento per consentire lo sviluppo “armonico” del percorso di
formazione, valorizzando le capacità e le attitudini degli studenti.
O BIETTIVI
E
M ODALITÀ
-
Fornire una preparazione
culturale di base completa
-
Promuovere l’innalzamento
della qualità dei processi
formativi.
-
Fornire strumenti di verifica
Caratterizzata dall’equilibrata compresenza delle discipline
delle diverse aree : linguistica, letteraria, storico, fisicomatematico, professionale, scientifica.
Con la ricognizione e l’individuazione dei punti di forza e di
debolezza nei vari settori d’intervento.
Selezionando le priorità e la formulazione d’ipotesi operative
di miglioramento funzionale, strutturale e organizzativo
dell’istituzione scolastica.
Inserendo momenti di valutazione delle strategie e degli
strumenti utilizzati ed eventuale perfezionamenti.
Con la promozione di attività di orientamento e di stage.
Utilizzando strategie didattiche innovative per promuovere
un’autentica cultura della personalizzazione.
Dare maggiore visibilità dell’istituzione scolastica nel
Territorio e interagire realmente con il mondo del lavoro.
Dei propri interessi, attitudini e capacità ai fini di una
consapevole definizione dei propri progetti per il futuro
8
D ISPERSI ONE
SCOLASTICA
Per promuovere la progettazione, la sperimentazione e la diffusione di attività
didattiche volte a contrastare la dispersione e gli abbandoni l’istituto attua forme
di intervento attraverso:
-
Formazione in servizio del personale docente e ATA.
Maggiore attenzione ai bisogni formativi degli allievi.
Iniziative per il recupero, sostegno, sportello didattico.
Implementazione della didattica laboratoriale.
Uso delle tecnologie informatiche per l’innovazione didattica.
Ampliamento dell’offerta formativa con conseguente apertura della scuola
in orario pomeridiano.
L A S CUOLA
-
S ’ IMPEGNA
A favorire l’innovazione pedagogica continua, la ricerca, lo sviluppo;
A utilizzare tra gli insegnamenti diversi approcci metodologici;
A offrire all’alunno più metodi d’apprendimento;
A suscitare tra gli insegnanti spirito di riflessione e un costante senso critico
nei confronti del proprio lavoro
A coinvolgere esperti in specifici settori;
A potenziare la collaborazione con l’Ente locale, associazioni e aziende del
territorio per progetti in rete.
A creare un sistema che tenga conto delle esigenze e aspirazioni delle
diverse componenti
A monitorare continuamente l’attività svolta valutandone i risultati
raggiunti.
A motivare, supportare e valorizzare il personale scolastico:
Docenti
Attivando piani di formazione per il
personale docente.
Motivando, valorizzando e sviluppando la ricerca didattica e metodologica
ATA
Istituto
Attivando piani di formazione
per il personale A T A.
Motivando, valorizzando
e
sviluppando il personale contributo alla crescita.
Migliorando le condizioni ambientali di lavoro: cura e
manutenzione dei locali, tutela
della salute e della sicurezza.
Responsabilizzando per delega il personale scolastico con assunzione di autorità, responsabilità e
competenze (empowerment), offrendo feedback costruttivi.
Migliorando le relazioni interpersonali.
9
-
A collaborare con le diverse istituzioni operanti nel territorio:
Enti Locali
Imprese
Organizzazioni
Famiglie
Scuole
Potenziando
i
rapporti con gli
Enti
locali,
le
associazioni,
le
piccole e medie
imprese presenti
nel
territorio
brontese
e
adranita.
Progettando attività
di stage in stretta
collaborazione con
l’imprenditoria locale, senza trascurare le opportunità
offerte dal FSE
Progettando e organizzando nuovi percorsi didattici e educativi da
realizzare con la collaborazione di organizzazioni pubbliche e private.
Attraverso
una maggiore
sensibilizzazione,
affiancamento
e
sostegno
alle
problematiche
delle famiglie
Creando e attivando reti o convenzioni tra le
scuole o tra la
scuola e le altre
“agenzie educative”.
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Il docente referente per le “difficoltà di apprendimento” rappresenta un punto
di riferimento essenziale per quanto riguarda:
-
informazioni sui disturbi dell’apprendimento, materiali didattici e
valutazione specifici, strumenti compensativi e dispensativi
può essere consultato in fase di
programmazione didattica
nell’individuare strategie risolutive dei problemi
la gestione dei contatti con enti esterni per formazione e consulenza
monitoraggio della presenza di alunni con D.S.A .
organizzazione di corsi di formazione
di
e
Le finalità che si propone:
-
Garantire il successo formativo degli alunni con disturbi specifici
dell'apprendimento (D.S.A.) rispondendo ai loro bisogni.
Promuovere all'interno dell'Istituto una cultura dell'inclusività.
Implementare nei docenti la conoscenza dei disturbi specifici di
apprendimento e le strategie metodologiche e didattiche da attuare.
Permettere l'acquisizione da parte degli studenti con D.S.A. di essere
sempre più autonomi e protagonisti nella costruzione dei saperi.
Favorire il dialogo con le famiglie
Gli obiettivi:
Acquisire personalmente una conoscenza approfondita relativa ai disturbi
specifici dell’apprendimento
Acquisire dimestichezza nell’utilizzo degli strumenti compensativi
Rispondere ai bisogni degli alunni con D.S.A
Favorire nei genitori la conoscenza dei disturbi specifici di apprendimento e
degli strumenti dispensativi e compensativi previsti dalla legislazione.
-
STRATEGIE E METOTODOLOGIE DIDATTICHE
Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’alunno/a sia messo/a in condizione de
seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di
sensibile attenzione alle specifiche difficoltà per stimolare l’autostima ed evitare
frustrazioni-attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti:
- Creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto
delle singole diversità.
10
- Organizzare attività di coppia o a piccolo gruppo, nell’ottica di una didattica
inclusiva.
- Utilizzare differenti modalità comunicative e attivare più canali sensoriali
nel momento delle spiegazioni.
- Controllare che i compiti e tutte le comunicazioni con le famiglie siano
trascritti correttamente.
-
Avviare all’uso della video scrittura, soprattutto per la produzione testuale.
- Verificare l’opportunità di una lettura ad alta voce e di un confronto diretto
con i compagni.
CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Si concordano:
- l’organizzazione di interrogazioni programmate
- La predisposizione di schede di verifica a risposta multipla con possibilità di
completamento o arricchimento orale
- La compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati
- L’uso di mediatori didattici durante l’interrogazione (schemi, mappe,
immagini..)
- Valutazione dei compiti scritti che non tenga conto degli errori ortografici
PATTO CON LA FAMIGLIA
Si concordano:
- I compiti a casa (quantità, qualità richiesta)
- Le modalità d’aiuto: chi, come per quanto tempo, per
attività/discipline
- Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa
- Le dispense
- La riduzione dei compiti
- Le interrogazioni (modalità, contenuti, richieste più importanti).
11
quali
I NOSTRI CORSI
Nel corrente anno scolastico sono attivi e operanti i seguenti indirizzi di studio:
Istituto Settore Tecnico:
-
Progetto Cinque (vecchio ordinamento)
Costruzione Ambiente e Territorio (nuovo ordinamento)
Informatica e Telecomunicazioni
Settore Moda
Istituto Tecnico Settore Economico:
-
I.G.E.A. ( vecchio ordinamento)Amministrazione, Finanza e Marketing
SIRIO: corso serale (richiesta di attivazione)
Indirizzi
I.G.E.A
A. F. M.
Geometri
C. A.T.
I.T
Sirio
I.P.A.A.
Totale
I
Classi
Alunni
Primo
Secondo
Terzo
Quarto
Quinto
NUOVI CORSI
In attuazione della riforma della scuola superiore, sono operativi
indirizzi di Istituto Tecnico:
- Per il Settore Economico
- Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
- Per il Settore Tecnologico
- Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio
- Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni
- Sistema Moda
Istituto Professionale Sede Adrano
Settore
Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale
i seguenti
Tutti gli indirizzi di studio potranno prevedere, a partire dal terzo anno, diverse
articolazioni alternative, che potranno essere attivate se corrispondenti ad un
effettiva richiesta formativa in relazione alle opportunità lavorative presenti nel
territorio.
Entrambi gli indirizzi di studio si sviluppano su un monte ore totale annuale di
1056 ore di lezioni suddivise in una quota di ore da destinare agli insegnamenti
generali comuni a tutti gli indirizzi del settore e a una quota di ore da destinare
agli insegnamenti specialistici di indirizzo.
A conclusione dei nuovi percorsi degli istituti tecnici, oltre alle aspettative
formative previste dagli specifici indirizzi, gli studenti, attraverso lo studio, le
12
esperienze operative di laboratorio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e
al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività ed autonomia, sono in
grado di:
- agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della
Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri
comportamenti personali e sociali;
- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con
atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi
fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;
- padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana
secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali,
scientifici, economici, tecnologici;
- riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della
letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali,
con riferimento sopratutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed
economico;
- riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente
naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche,
economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo;
- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed
internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di
studio e di lavoro;
- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di
studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
- riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una
loro corretta fruizione e valorizzazione;
- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e
multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti
tecnici della comunicazione in rete;
- riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività
corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere
individuale e collettivo;
- collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una
dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei
saperi;
- utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare
dati sperimentali;
- riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di
affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;
- padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della
matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle
probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per
poter operare nel campo delle scienze applicate;
13
- collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo
della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle
invenzioni tecnologiche;
- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare;
- padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente
e del territorio;
- utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare
soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria
competenza;
- cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi
e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della
deontologia professionale;
- saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo;
- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla
tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni
di vita e dei modi di fruizione culturale;
- essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando
attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
P ROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO
SETTORE ECONOM ICO
Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnicoeconomica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la
finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative
ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa
civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione,
organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing,
ai prodotti/servizi turistici.
In particolare, sono in grado di:
- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare
generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi
in chiave economica;
- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali
e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal
diritto;
-
14
- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali,
culturali e la loro dimensione locale/globale;
- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni
economici e sociali;
- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;
- intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione,
organizzazione, conduzione e controllo di gestione;
- utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
- distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di
convenienza per individuare soluzioni ottimali;
- agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua
innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico;
- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il
ricorso a strumenti informatici e software gestionali;
- analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli
strumenti culturali acquisiti.
SETTORE T ECNOLOGICO
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica
e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei
processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di
organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
- individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le
conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di
riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
- orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche
con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;
- utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
- orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di
riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di
lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione
alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando
gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
- riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del
controllo dei diversi processi produttivi;
15
- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla
tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive,
economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni
industriali;
- riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività
lavorativa.
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I STITUTO T ECNICO PER G EOMETRI
P ROGETTO C I NQUE
(5° anno)
Questo corso di studi forma la figura professionale di geometra. La preparazione
fornita è fondata su competenze tecniche nei settori delle costruzioni, del rilievo,
dell’organizzazione e della gestione del territorio.
Il suo curriculum formativo, oltre che in senso linguistico-espressivo e logicomatematico, è completato da buone conoscenze giuridiche, amministrative e dalla
pratica quinquennale di una lingua straniera.
Accanto alle materie di cultura generale (dall’Italiano alla Chimica e alle Scienze,
dalla Storia alla Matematica, alla Fisica e alla Lingua inglese), i programmi del
Progetto Cinque inseriscono le discipline che connotano l’indirizzo e che, per
contenuti e obiettivi, sono finalizzate alla preparazione professionale del
Geometra.
Disegno, Progettazione, Costruzioni, Topografia, Impianti, collegate all’uso degli
strumenti informatici, e quindi al disegno computerizzato e a vari software per
l’elaborazione dei dati.
Nel quarto e quinto anno, inoltre, lo studio del rilievo topografico è affiancato da
frequenti esercitazioni pratiche all’aperto.
Quella del Geometra è una figura fra quelle dei tecnici non laureati, ricca di
sbocchi professionali sia nell’ambito del lavoro dipendente sia nell’ambito del
lavoro autonomo.
Pertanto l’alunno del corso per Geometra matura le seguenti competenze:
- Progetta, conserva e ristruttura opere edili non complesse
- Interviene, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza,
gestione e direzione di cantieri
- Opera nell’ambito del catasto
- Compie accertamenti e stime per immobili civili
Questo percorso sperimentale, ex progetto Cinque, è oggi potenziato e aggiornato
dal nuovo corso di studio che già contiene nella dizione: Costruzione Ambiente e
Territorio, le future linee guida professionali e tecnico-operative del futuro
professionista del settore delle Costruzioni.
Questo è indirizzo di studio che valorizzerà le tue aspettative e ti inserirà
velocemente nel mondo del lavoro, qualora non vuoi proseguire gli studi in
Ingegneria, Architettura, Agraria e Geologia.
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Q UADRO
ORARI O
P ROGETTO C INQUE
(VECCHIO ORDINAMENTO)
Il percorso di studio è strutturato su 1155 ore, nel biennio, e 1188 ore di lezione
annuali nel triennio, ridotte dal nuovo regolamento degli Istituti Tecnici, in 1056
ore di lezione per le classi seconde, terze e quarte e di 1188 ore di lezioni per le
classi quinte, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e
attività ed insegnamenti di indirizzo.
L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane.
A R T I CO L A ZI O N E
D E L L ’ O R A R I O S ET T I M AN A L E :
PROGETTO CINQUE
Discipline
5°
Religione Cattolica o attività alternativa
1
Lingua e Letteratura Italiana
3
Storia
2
Lingua Inglese (prima lingua straniera)
3
Matematica
2
Chimica
Fisica
Scienze naturali
Costruzioni
5
Diritto e Economia
2
Disegno e Progettazione
4
Geopodologia e Estimo
5
Impianti
3
Topografia
5
Educazione fisica
2
Totale (ore settimanali) 35
18
Q UADRO
ORARI O
C OSTRUZIONE A M BIENTE
E
T ERRITORIO
(NUOVO ORDINAMENTO)
Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra
attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di
indirizzo.
In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria:
- Primo Biennio
- Attività e insegnamenti generali 660 ore
- Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore
- Secondo Biennio e Quinto Anno
- Attività e insegnamenti generali 495 ore
- Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore
L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono
svolgere 32 ore di lezione.
A R T I CO L A ZI O N E
TERRITORIO
D E L L ’ O R AR I O
S E T T I MA N A L E :
Discipline
C O S T R U ZI O N E
1° biennio
A M BI EN T E
2°
biennio
5°
anno
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
3
3
Scienze integrate (Chimica)
3
3
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Tecnologie Informatiche
3
Complementi di matematica
1
1
Gestione di cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro
2
2
2
Progettazione, Costruzioni e Impianti
7
6
7
Geopedologia, Economia ed Estimo
3
4
4
Attività e insegnamenti generali
Attività ed insegnamenti di indirizzo
Scienze e tecnologie applicate (Costruzioni)
19
3
E
Topografia
Totale (ore settimanali)
S BOCCHI P ROFESSIONALI
DEL
32
32
4
4
4
32
32
32
T ECNICO GEOMETRA
Il diplomato in questo indirizzo di studi ha competenze:
-
nel campo dei materiali, degli strumenti e dei dispositivi utilizzati nel
settore delle costruzioni;
grafiche, progettuali e informatiche nel campo edile;
nell’organizzazione del cantiere;
nell’amministrazioni di immobili;
relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla tutela ambientale
per essere in grado di:
-
intervenire nella gestione e manutenzione dei fabbricati;
selezionare materiali da costruzioni adeguati;
operare nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile e nel
normativa sulla tutela dell’ambiente;
migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente lavorativo.
rispetto
della
Egli può operare egregiamente con competenza sia come dipendente che come
libero professionista nel campo dell’edilizia e specificatamente come
D I R ET T O R E T E CN I CO
DÌ
C AN T I E R E :
Come dipendente di un’impresa di costruzioni predispone le fasi di lavoro nel
cantiere, si occupa dell’approvvigionamento dei materiali controllandone la qualità,
coordina le squadre dei lavoratori verificando che in ogni lavorazione siano
osservate le norme di sicurezza nel cantiere, cura l’osservanza del
cronoprogramma dei lavori ecc.
D I P EN DE N T E
DI
P U BB L I C HE A M MI N I S T R A ZI O N I :
Quali regioni, province, comuni o dipendente di enti pubblici quali ospedali uffici
tecnici erariali società di distribuzione di pubblici servizi, ecc.: in detti uffici assume
le mansioni più diverse, che gli offrono la possibilità di esprimere le varie
competenze acquisite nel corso degli studi (topografia, estimo, diritto, urbanistica
etc.
C O L L A BO R AT O R E
DI
S T UDI
DI
P R O G ET T A ZI O N E :
Redige i documenti progettuali in collaborazione con il tecnico superiore (architetto
o ingegnere), esprimendo tutta la competenza professionale acquisita durante il
corso degli studi nella composizione di disegni o nella esecuzione di documenti
contabili con l’ausilio di software specifici; assiste il tecnico superiore durante i
sopralluoghi in cantiere, esegue misurazioni e rilevazioni topografiche servendosi
di strumentazione elettronica che gli consente in automatico la restituzione grafica
del lavoro svolto sul campo.
L I B ER O
20
P R O F ES SI O N I ST A :
Negli anni passati e ancor oggi nel nostro territorio, la libera professione di
Geometra, esercitabile dopo un tirocinio di due anni, il superamento degli esami di
stato e l’iscrizione al Collegio dei Geometri, costituiscono uno sbocco professionale
appetibile e spendibile nel mercato del lavoro del territorio. Il tecnico che esercita
la libera professione è il tramite fra il committente, l’impresa e avvalendosi della
prestazione professionale, ove richiesta di tecnici laureati, rappresenta la forza
trainante del mercato del lavoro delle costruzioni nei comuni che gravitano attorno
all’Istituto.
A CC E SS O
F A CO LT À UN I V ER SI T A R I E
II diploma di Geometra consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie e alle
Accademie Militari anche se, per la specificità degli studi, da una preparazione più
idonea alla iscrizione presso i corsi di laurea nelle discipline dell’Architettura,
dell’Ingegneria, delle Scienze Agrarie e Geologiche e in tutte le discipline a
carattere tecnico-scientifico e corsi di diploma universitario similari .
Costituiscono denominatore comune a queste attività l’uso corrente di strumenti
informatici e il diretto contatto con il pubblico.
21
I STITUTO T ECNICO PER R AGIONIERI
P ROGETTO I.G.E.A.
(5° anno)
II progetto I.G.E.A. è stato pensato e organizzato in funzione del bisogno di
formare figure professionali polivalenti in cui si possono coniugare in modo
equilibrato una consistente formazione culturale, buone capacità linguisticoespressive, logico-interpretative ed una consapevolezza ampia e sistematica dei
processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico,
giuridico, organizzativo e contabile.
Il progetto si prefigge di fornire a tale figura di esperto in economia aziendale gli
strumenti per affrontare con metodi appropriati i problemi tecnici, organizzativi e
gestionali di un’azienda moderna. Il diplomato IGEA sarà in grado di interpretare il
cambiamento continuo delle aziende operanti nel settore pubblico e privato sia in
un rapporto di lavoro dipendente che come libero professionista o consulente.
Vengono attivati ogni anno per gli allievi della scuola una serie di corsi, anche in
orario extracurriculare, volti a fornire una preparazione professionale adeguata al
mondo del lavoro e creazione d’impresa; in particolare corsi di alfabetizzazione
informatica e visite guidate presso istituti bancari, assicurazioni e imprese
industriali e commerciali.
Questo percorso sperimentale, progetto I.G.E.A., è stato oggi potenziato
e aggiornato dal nuovo corso di studio che già contiene nella dizione:
Amministrazione Finanza e Marketing, le future linee guida professionali e tecnicooperative del futuro professionista del settore Ragioneria e Finanze.
22
Q UADRO
ORARI O
P ROGETTO I.G.E.A
Il percorso di studio è strutturato su 1188 ore, nel biennio, 1122, 1155 ore di
lezione annuali rispettivamente nel terzo e quarto e quinto anno, ridotte dal nuovo
regolamento degli Istituti Tecnici, in 1056 ore di lezione per le classi seconde,
terze e quarte e di 1155 ore di lezioni per le classi quinte, suddivise tra attività e
insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività e insegnamenti di indirizzo.
L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane.
A R T I CO L A ZI O N E
D E L L ’ O R A R I O S ET T I M AN A L E P R O GE T T O
Discipline
I.G.E.A.
5°
Religione Cattolica o attività alternativa
1
Lingua e Letteratura Italiana
3
Storia
2
Lingua Inglese (prima lingua straniera)
3
Lingua Francesce (seconda lingua straniera)
3
Scienza della natura
Diritto e Economia
Scienze della materia
Matematica
3
Trattamento Testi e Dati
Geografia economica
3
Economia Aziendale
9
Diritto
3
Economia Politica e Finanze
Educazione fisica
2
35
23
Q UADRO
ORARI O
A MMINISTRAZIONE , F INANZA
E
M ARKETING
(NUOVO ORDINAMENTO)
Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra
attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di
indirizzo.
In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria:
- Biennio
o Attività e insegnamenti generali 660 ore
o Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore
- Triennio
o Attività e insegnamenti generali 495 ore
o Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore
L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono
svolgere 32 ore di lezione.
A R T I CO L A ZI O N E
M AR K ET I N G
D E LL ’ O R A R I O S ET T I M AN AL E :
A M MI N I ST R A ZI O N E , F I N AN Z A
1°
biennio
2°
biennio
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
Discipline
5°
anno
Attività e insegnamenti generali
Attività ed insegnamenti di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
Economia Aziendale
2
2
6
7
8
Diritto
3
3
3
Economia Politica
3
2
3
32
32
32
32
24
32
E
S BOCCHI PROFESSIONALI PER I L DIPLOMATO I.G.E.A.
A MMINISTRAZIONE F INANZE E M ARKETING
E IN
Il ragioniere, oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata da
buone capacità linguistico-espressive e logico-interpretative, avrà conoscenze
ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il
profilo economico, giuridico, contabile e informatico.
In particolare egli dovrà essere in grado di intervenire nei processi di analisi,
sviluppo e controllo dei sistemi informativi automatizzati per adeguarli alle
esigenze aziendali e contribuire a realizzare nuove procedure
Pertanto egli saprà e dovrà:
- collocare i fenomeni aziendali nella dinamica del sistema economicogiuridico a livello nazionale e internazionale;
- utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili per una
corretta rilevazione dei fenomeni gestionali;
- cogliere gli aspetti organizzativi e procedurali delle varie funzioni anche per
collaborare e renderli coerenti con gli obiettivi generali dell’azienda;
- operare all’interno del sistema informativo aziendale automatizzato per
favorirne la gestione e svilupparne le modificazioni;
Il diplomato in questo indirizzo di studi ha competenze:
amministrative e gestionali, di finanze, di marketing e di comunicazioni;
nell’interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi
professionali;
- linguistiche e informatiche integrate con quelle di ambito professionali
per essere in grado di:
- intervenire nella pianificazione, nella gestione e nel controllo di attività
aziendali;
- trovare soluzioni innovative riguardante il processo, il prodotto e il
marketing;
- operare per la promozione dell’azienda;
- migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente lavorativo;
-
Il futuro diplomato avrà quindi la possibilità di inserirsi in diversi ambiti del mondo
del lavoro: commercio, istituti di credito, settori amministrazione, marketing,
industria, artigianato, e, nel pubblico impiego, presso enti pubblici, nel mondo
della scuola (insegnanti tecnico-pratici, tecnici, amministrativi).
E SE R CI ZI O
LI B ER A P R O F ES SI O N E
Per esercitare la libera professione è obbligatorio possedere oltre al diploma di
Ragioniere la laurea di primo livello (durata 3 anni); inoltre, dopo avere effettuato
un periodo di praticantato, si dovrà sostenere, presso una Università, l’esame di
Stato per la successiva iscrizione all’Albo Professionale (legge 12.2.1992 n. 183).
A CC E SS O
F A CO LT À UN I V ER SI T A R I E
II diploma di ragioniere consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie e alle
Accademie Militari anche se, per la specificità degli studi, da una preparazione più
idonea alla iscrizione presso i corsi di laurea nelle discipline economico giuridiche,
25
economico aziendali, nelle lingue straniere, nelle discipline socio-politiche e corsi di
diploma universitario similari.
I STITUTO T ECNICO SERALE
PROGETTO “SIRIO”
(ATTIVO
FINO ALL’ANNO
2008- I N C O R S O D I R I A T T I V A Z I O N E
)
Le nozioni di educazione degli adulti, formazione permanente, formazione
continua mettono in luce la necessità di prefigurare rientri nel sistema formativo
dopo periodi di lavoro nel corso della vita.
I soggetti che lasciano il sistema formativo senza l’acquisizione di un titolo o di
una qualifica, accumulano nel corso degli anni vari deficit di conoscenza, inoltre
analisi recenti hanno mostrato come sussista uno stretto rapporto tra quantità e
qualità dell’istruzione ricevuta e inserimento professionale.
L’Istituto “B. Radice” sin dall’anno scolastico 1998/1999 ha istituto il corso serale
“Sirio” per lavoratori per dare una risposta concreta all’esigenza di formazione
latente nel territorio.
Gli studenti trovano ora una risposta adeguata ai loro bisogni perché la struttura
dei corsi serali propone modelli e metodologie diverse a quelle previste per
l’utenza diurna.
Il corso si propone l’obiettivo di assolvere due funzioni
Qualificare giovani adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza
media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;
Consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo
che vogliono ripensare o debbono ricomporre la propria identità professionale.
Si caratterizza per la riduzione dell’orario settimanale di lezione, il riconoscimento
dei crediti formativi già acquisiti, il tutoring, le metodologie didattiche tendenti a
valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti. Il biennio e il
triennio prevedono 26 ore settimanali da distribuire, quando possibile, su 5 giorni
in modo da lasciare agli studenti la possibilità di partecipare ad attività di
recupero.
Il consiglio di classe, in aggiunta alle ore curriculari, ha a disposizione un monte
ore (massimo 5 ore settimanali) da utilizzare nel biennio, per itinerari formativi
differenziati, recupero di carenze di base e potenziamento delle competenze
funzionali all’eventuale proseguimento degli studi nel triennio.
Queste attività si svolgono, nel corso della settimana, in spazi orari precedenti le
lezioni oppure il sabato e sono attribuite ai docenti in base alle decisione del
consiglio di classe .
.
26
QUADRO ORARIO
INDIRIZZO COMMERCIALE (IGEA) “Corso Sirio”
(Vecchio ordinamento)
Discipline
Anno
1°
2°
3°
4°
5°
Religione
1
1
1
1
1
Italiano
4
4
3
3
3
Scienze storico sociali
3
3
Storia
2
2
2
3
3
3
3
3
3
8
9
9
Diritto
3
3
2
Economia Politica
3
2
3
26
26
26
Lingua Inglese (prima lingua straniera)
3
3
Lingua straniera (seconda lingua straniera)
4
4
Matematica
4
4
Scienze integrate
3
3
Economia aziendale
2
2
Trattamento testi
27
2
2
2
26
26
I STITUTO T ECNICO PER I NFORMATICA E
T ELECOMUNICAZIONI
(Nuovo ordinamento)
La continua tradizionale politica dell’Istituto, sempre orientata e guidata dalle
esigenze del territorio nella costante sperimentazione di nuovi e performanti
indirizzi di studio che ha visto negli anni passati l’attivazione del progetto “Cinque”
per il corso Geometra e del “Mercurio” per il corso Ragionieri, a oggi permesso di
fornire al territorio un nuovo indirizzo di studi per i giovani allievi che vi risiedono
Nell’ottica di fornire al territorio quella professionalità che oggi è richiesta per
avere sempre tecnici innovatori nel settore di competenza, a partire dall’anno scolastico 2011-2012 sarà attivato un nuovo indirizzo “Informatica e
Telecomunicazioni”, facente parte del gruppo degli indirizzi del settore Tecnico dei
nuovi Istituti Tecnici.
Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”:
-
ha
competenze
specifiche
nel
campo
dei
sistemi
informatici,
dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web,
delle reti e degli apparati di comunicazione;
-
ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si
rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi
informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali
e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
-
ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che
possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i
sistemi dedicati “incorporati”;
-
collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative
nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni
e la protezione delle informazioni (“privacy”).
È in grado di:
28
-
collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul
lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della
qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;
-
collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove
applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma
scritta che orale;
-
esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una
gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato
al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle
soluzioni;
-
utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito
professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione;
definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”,
nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle
relative normative tecniche, viene approfondita:
- nell’articolazione
“Informatica”
l’analisi,
la
comparazione
e
la
progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle
applicazioni informatiche.
- nell’articolazione “Telecomunicazioni”, l’analisi, la comparazione, la
progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici
e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per
reti locali e servizi a distanza
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e
Telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in
termini di competenze:
-
Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti
elettronici e di telecomunicazione.
Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi
aziendali di gestione della qualità e della sicurezza.
Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze
di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in
coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
29
Q UADRO
ORARI O
I NFORMATICA E T ELECOMUNICAZI ONI
(NUOVO ORDINAMENTO)
Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra
attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di
indirizzo.
In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria:
- Biennio
o Attività e insegnamenti generali 660 ore
o Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore
- Triennio
o Attività e insegnamenti generali 495 ore
o Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore
L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono
svolgere 32 ore di lezione.
A R T I CO L A ZI O N E
DELL’ORARIO
T E L E CO M UN I CA ZI O N I
S ET T I M AN A L E :
Discipline
INFORMATICA
1° biennio
2°
biennio
5°
anno
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e
biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
3
3
Scienze integrate (Chimica)
3
3
Attività e insegnamenti generali
Attività ed insegnamenti di indirizzo
30
E
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione
grafica
3
Tecnologie Informatiche
3
Scienze e tecnologie applicate (Costruzioni)
3
3
Discipline comuni alle articolazione
Complementi di matematica
1
1
Sistemi e reti
4
4
4
Tecnologia e progettazioni di sistemi
3
3
4
Gestione progetto, organizzazione d’impresa
3
Articolazione “Informatica”
Informatica
6
6
Telecomunicazioni
3
3
Telecomunicazioni
6
6
Informatica
3
3
32
32
6
Articolazione “Telecomunicazioni”
Totale (ore settimanali)
31
32
32
6
32
INDIRIZZO
“S ISTEMA M ODA ”
Il Diplomato nell’Indirizzo “Sistema Moda”:
-
ha competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo-creative,
progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento,
calzatura, accessori e moda;
-
integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli
consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area
sistema-moda.
E’ in grado di:
- assumere, nei diversi contesti d’impiego e con riferimento alle specifiche
esigenze, ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati,
tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e
controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti;
-
intervenire, relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, nella
gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei
prodotti;
-
agire, relativamente alle strategie aziendali, in termini di individuazione di
strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing;
-
contribuire all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle
aziende del settore moda;
-
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Tessile, abbigliamento e moda” e
“Calzature e moda”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Tessile, abbigliamento e moda”, si acquisiscono le competenze
che caratterizzano il profilo professionale in
relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di tessuti
tradizionali e innovativi e di accessori moda.
Nell’articolazione “Calzature e moda”, si acquisiscono le competenze che
caratterizzano il profilo professionale in relazione alle
materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di calzature e di accessori
moda.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Sistema
Moda” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Astrarre topos letterari e/o artistici per ideare messaggi moda.
2. Produrre testi argomentativi aventi come target riviste di settore
3. Analizzare gli sviluppi della storia della moda nel ventesimo secolo
4. Individuare i processi della filiera d’interesse e identificare i prodotti
intermedi e finali dei suoi segmenti, definendone le specifiche
32
5. Analizzare il funzionamento delle macchine operanti nella filiera d’interesse
ed eseguire i calcoli relativi a cicli tecnologici di filatura, tessitura e di
confezione.
6. Progettare prodotti e componenti nella filiera d’interesse con l’ausilio di
software dedicati.
7. Gestire e controllare i processi tecnologici di produzione della filiera
d’interesse, anche in relazione agli standard di qualità.
8. Progettare collezioni moda.
9. Acquisire la visione sistemica dell’azienda e intervenire nei diversi segmenti
della relativa filiera.
10. Riconoscere e confrontare le possibili strategie aziendali, con particolare
riferimento alla strategia di marketing di un’azienda del sistema moda.
In relazione a ciascuna delle articolazioni ”Tessile, abbigliamento e moda” e
“Calzature e moda”, le competenze di cui sopra sono
sviluppate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
Q UADRO
ORARI O
S ISTEMA
MODA
(NUOVO ORDINAMENTO)
Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra
attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di
indirizzo.
In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria:
- Biennio
o Attività e insegnamenti generali 660 ore
o Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore
- Triennio
o Attività e insegnamenti generali 495 ore
o Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore
L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono
svolgere 32 ore di lezione.
A R T I CO L A ZI O N E
D E L L ’ O R A R I O S ET T I M AN A L E :
Discipline
S I ST E MA M O DA
1° biennio
1°
2°
2°
biennio
3°
5°
anno
4°
5°
Attività e insegnamenti generali
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e 2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
Scienze integrate (Fisica)
3
3
Scienze integrate (Chimica)
3
3
Attività ed insegnamenti di indirizzo
33
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione 3
Tecnologie Informatiche
3
3
Scienze e tecnologie applicate
3
Discipline comuni alle articolazioni
Complementi di matematica
1
1
dei
3
3
3
Economia e Marketing delle aziende della
2
3
3
Tecnologia dei materiali e dei processi
produttivi e organizzativi della moda
5
4
5
Ideazione, progettazione
prodotti moda
dei
6
6
6
processi
5
4
5
Chimica
applicata
e
nobilitazione
Articolazione “Tessile, Abbigliamento e
e
industrializzazione
Articolazione “Calzature e Moda”
Tecnologia
dei
materiali
e
dei
Ideazione, progettazione e industrializzazione dei prodotti moda Informatica
T o t a l e
34
( o r e
6
6
6
s e t t i m a n a l i ) 3 2 3 2 3 2 3 2 3
2
ISTITUTO
PROFESSIONALE
SERVIZI
L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
S EDE
DI
PER
A DRANO
L'istruzione Professionale si distingue dagli altri indirizzi perché ha introdotto e
privilegiato, prima fra tutte, un collegamento tra l'ambiente SCUOLA e
l'ambiente LAVORO.
Infatti, oltre alle discipline curriculari che concorrono a formare una cultura
umanistica di base (materie dell'area comune), prevede un pacchetto di materie
tecnico-professionali (materie dell'area di indirizzo) che, strettamente integrate
con esperienze di attività nelle aziende dei settori economico-produttivi di
riferimento, consente la formazione di figure professionali che uniscono ad una
solida cultura tecnica di base la capacità di saper concretamente operare nel
mondo del lavoro.
La struttura del corso di studi differisce dagli altri ordinamenti scolastici in quanto
prevede un primo triennio di qualifica al termine del quale si acquisisce un primo
titolo professionale di profilo eminentemente esecutivo ed un biennio post-qualifica
che consente l'acquisizione sia di un ulteriore titolo di formazione professionale
(area di professionalizzazione di 600 ore in un biennio), che del diploma di
istruzione superiore.
Le qualifiche di primo livello attivate nel nostro Istituto sono tre:
-
Operatore agro-ambientale,
Operatore agrituristico
Operatore agro-industriale;
La quarta di secondo livello riguarda il titolo conclusivo del corso di studi superiori
che è il diploma di Agrotecnico.
A questo si aggiunge un ulteriore titolo di formazione professionale conseguito
tramite un corso di professionalizzazione (post-qualifica) che varia in funzione
delle tendenze in atto nel mercato del lavoro.
Al momento sono attivi due corsi: uno per "Esperto orticoltore nella produzione,
commercializzazione e trasformazione delle colture ortive" (seconda annualità), e
uno per "Tecnico esperto del controllo della qualità dei prodotti agroalimentari"
(prima annualità).
35
Di seguito i quadri orari riguardanti il biennio di qualifica e i profili relativi ai diversi
livelli, che costituiscono parte integrante dell'offerta formativa del nostro Istituto
Materia
I
II
III
IV
V
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
-
-
-
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
2
2
-
-
-
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o A.A.
1
1
1
1
1
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI
Attività e insegnamenti obbligatori indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo
rurale”
Scienze integrate: Fisica*
2
DI CUI IN COMPRESENZA
2
Scienze integrate: Chimica*
2
DI CUI IN COMPRESENZA
2
2
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2
2
Ecologia e Pedologia
3
3
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
3** 3**
-
-
-
Biologia applicata
-
-
3
-
-
Chimica applicata e processi di trasformazione
-
-
3
2
-
Tecniche di allevamento vegetale e animale
-
-
2
3
-
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
-
-
5
2
2
Economia agraria e dello sviluppo territoriale
-
-
4
5
6
e-
-
-
5
6
Sociologia rurale e storia dell’Agricoltura
-
-
-
-
3
Totale settimanale ore
32
32
32
32
32
Valorizzazione
delle
legislazione di settore
attività
produttive
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la
compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro
autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo
biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
36
Quadro orario
MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO
AREA COMUNE
MATERIE
ORE
ORE
ORE
ORE
II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO
s.o.p
Religione
1
1
1
1
o.
Italiano
5
3
4
4
s.o.
Storia
2
2
2
2
o.
Lingua straniera
3
2
3
3
s.o.
Diritto ed Economia
2
-
-
-
o.
Matematica ed Informatica
4
3
3
3
s.o.
Sscienze della Terra e Biologia
3
-
-
-
o.
Educazione Fisica
2
2
2
2
o.p.
MATERIE
ORE
II ANNO
ORE
III ANNO
Principi di Agricoltura e Tecniche delle Produzioni
3(3)
s.o
Contabilita’ Agraria
3(3)
s.o
Principi di Chimica e Pedologia
3(3)
o.p
Elementi di Disegno Professionale
-
g.
Ecologia Agraria e Tutela Dell’ambiente
3(3)
o.
Fisica e Laboratorio
2
o.
Approfondimento
4
AREA DI INDIRIZZO:
Biennio Qualifica
Operatore agroalimentare
E' una figura professionale in grado di intervenire sia nei processi produttivi tesi a
realizzare una agricoltura sostenibile, che nella identificazione delle situazioni
37
ambientali precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al
rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali; inoltre:
- conosce le problematiche fondamentali inerenti l'organizzazione della
produzione e deve essere in grado di attivare rapporti con i servizi di tutela
ambientale ed interscambi per l'attività gestionale;
-
collabora nelle esecuzioni di interventi tesi a risanare situazioni di degrado
e ad impedire l'acuirsi di squilibri agro-ambientali
Quadro orario
MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO
AREA DI INDIRIZZO
Qualifica “Operatore agroambientale”
MATERIE
Tecniche delle Produzioni
ORE
s.o.p
III ANNO
4(2)
o.p.
Genio Rurale
3(2)
g.
Economia dell’Azienda Agraria
3
s.o.
Tecnologie Chimico-Agrarie e Ambientali
5(2)
o.p.
Ecologia Agraria e Tutela dell’Ambiente
5(2)
s.o.
Esercitazioni di Ecologia Applicata
3
p.
Aprofondimento
4
38
Operatore Agroturistico
E' una figura professionale capace di individuare ed applicare mezzi idonei per
eseguire interventi colturali nel settore primario; inoltre
- deve essere in grado di contribuire all'organizzazione e alla gestione di
attività ospitative e in ambiente rurale, definendo aspetti ristorativi e
ricreativi atti a valorizzare le tradizioni regionali e locali;
- deve conoscere le problematiche produttive e del lavoro nel settore,
primario, per stabilire modalità di collaborazione con Enti ed Associazioni
allo scopo di far conoscere e valorizzare l'offerta e di realizzare forme di
attività connesse ed integrate, anche nell'ambito di programmi di sviluppo
territoriali.
Quadro orario
MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO
AREA DI INDIRIZZO
Qualifica “Operatore Agrituristico “
MATERIE
ORE
III
ANNO
s.o.p
Storia delle Tradizioni Rurali
2
o.
Principi di Alimentazione
4
s.o.
Organizzazione e Gestione dell’Attività Ricettiva Agrituristica
6(4)’
s.o.p.
Economia Agraria ed Elementi di Legislazione
4(2)
s.o.
Tecnologia Agroambientale
4(2)
s.o.
Ecologia Applicata
3
o.
Aprofondimento
4
39
Agrotecnico
L' Agrotecnico è in grado di
-
attivare gestioni aziendali
riassumere le indicazioni dei mercati nazionali e comunitari interpretandone
e tendenze
fornire assistenza tecnica e tributaria alle aziende ed agli organismi
cooperativi ed associativi del settore
indirizzare gli orientamenti produttivi e trasformativi aziendali
Operando nella piena consapevolezza delle realtà regionali e delle prospettive
nazionali e sovranazionali, altresì, deve essere capace di collegare la produzione
con il mercato, indirizzando le attività produttive verso la completa integrazione
con le organizzazioni della distribuzione e dei consumi, nel pieno rispetto degli
equilibri ambientali.
Quadro orario
MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO
AREA DI INDIRIZZO “ Biennio Post-Qualifica “
MATERIE
ORE
IV ANNO
ORE
V
s.o.p
ANNO
Tecniche di Produzione, Trasfor. e Valor. dei Prodotti Agr.
4(3)
4(2)
s.o.p.
Contabilità’ e Tecnica Amministrativa
3(2)
-
s.
Ecoomia Agraria
2
3(3)
s.o.
Economia dei Mercati Agricoli
•
2
o.
Ecologia Applicata
3
3
o.
Diritto e Legislazione
3
3
o.
Area di Professionalizzazione
300 annue
300
annue
II titolo conclusivo del corso di studi:
da l'opportunità, previo tirocinio biennale o triennale, di partecipare agli esami di
stato per l'ammissione all'esercizio della libera professione, con relativa iscrizione
all'albo professionale
consente di intraprendere la carriera dell'insegnamento
consente l'accesso agli studi universitari
fornisce un requisito di ammissione a tutti i pubblici concorsi in cui è richiesto il
diploma
40
Nel Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Adrano, che ha attuato forme di
autonomia curriculare già dal " Progetto '92 ", è in atto l'elaborazione di un
progetto didattico, che mira alla sperimentazione di un diverso quadro orario, di
cui si possono già indicare alcuni elementi qualificanti
Mantenimento dell'area di approfondimento (quattro ore settimanali), in quanto
strumento peculiare dell'istruzione professionale, finalizzato al potenziamento delle
discipline dell'area comune nel primo biennio e dell'area d'indirizzo nel terzo anno
di qualifica
Introduzione nel triennio di qualifica di docenze interdisciplinari, in
contemporaneità e/o compresenza, nel rispetto dei vincoli derivanti dall'attuazione
dell'autonomia
41
N UOVO
PROFILO PROFESSIONALE
I N DI R I Z ZO
“S ER V I ZI
P E R L ’ A GR I CO LT U R A E L O SV I LUP P O R UR A L E ”
Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e
lo sviluppo rurale”, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione
e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.
È in grado di:
- gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse
filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i
principi e gli strumenti dei sistema di qualità;
- individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a
conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e
comunitarie;
- utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai
progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;
- assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani
e progetti concernenti lo sviluppo rurale;
- organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari
e agroindustriali;
- rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere
di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse
paesaggistiche e naturalistiche;
- gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella
realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio;
- intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo
dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle
tradizioni locali e dei prodotti tipici;
- gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree
protette e ricreative.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura
e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2
dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.
-
-
-
42
Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una
zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.
Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.
Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle
tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.
Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche
comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi
e migliorativi.
Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi,
prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della
rintracciabilità e della tracciabilità.
Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni
mediante le diverse forme di marketing.
Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di
miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio.
Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante
realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.
-
43
Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento
delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini.
Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del
territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di
sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione
idrogeologica.
ORGANIGRAMMA
A.S. 2013/2014
La gestione delle attività della scuola non è accentrata e gerarchica, ma diffusa e
coordinata in una rete di rapporti collaborativi e trasparenti.
Nel Collegio vengono individuate le commissioni di servizio, vengono vagliati e
approvati i progetti curricolari ed extracurricolari presentati, si indicano i
responsabili di laboratorio, si identificano le funzioni strumentali, riferite alle
caratteristiche del piano dell’offerta formativa.
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Maria Pia Calanna
Collaboratori del Preside:
Prof.Greco Silio – Vicario
1.
1.
Prof.ssa Lipari Giuseppa
Prof. . Castroreale Marcello (Direttore Adrano)
Direttore S.G.A.: Di Stefano Luigi
Presidente consiglio d’Istituto:
DOCENTI
T.I
T.D
S.T
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
T.I.
T.D.
ASSISTENTI
TECNICI
T.I.
T.D.
BRONTE
ADRANO
TOTALI
Responsabili di laboratorio, palestra e biblioteca
Biblioteca - Prof. Salanitri Francesco
Palestra - Prof. Cipolla Vincenzo
Laboratori Bronte
LAB 1
LAB 2
LAB 3
LAB 4
LAB 5
LAB 6
LAB 8
LAB 7
LAB.9
(Disegno CAD 1 ) – prof. Caltabiano Sebastiano
(Disegno CAD 2) – prof. Di Dio Romano Salvatore
(Informatica 1) – Prof.
(Informatica 2) - prof. Greco Silio
(trattamento Testi) – prof.ssa Pistorio Ornella
(Linguistico1) - prof.ssa Di Paola Angela
(Linguistico2) – prof.ssa Caruso Anna
(Scienze) – prof.ssa Leanza Gaetano
(Elettronica) – prof. Mazza Emanuele
Laboratori Adrano
LAB 1 (Informatica) – Prof.ssa Auditore A.
LAB 2 (Lingue) – Prof.ssa Inferrera
LAB 3 (Chimica) – prof. Gennaro Alfio
44
COLLABORATORI
SCOLASTICI
T.I.
T.D.
LAB 4 (Azienda) –
Referente Educazione alla salute
Prof. Pinzone Salvatore
Referente Educazione alla legalità
Prof.ssa Sgroi Venera
Referente Educazione ambientale
Prof. Leanza Gaetano
Referente per i disturbi di DSA
Prof.ssa Lipari Concetta Agnese
Referente per la sicurezza
Prof. Di Dio Romano Salvatore
Commissione elettorale
Componente docenti:
Prof.ssa Sgroi Venera
Prof. Reitano Domenico
Componente genitori:
…….
Componente alunni:
Caprino Campana Marika (4AAFM)
Componente A.T.A.:
Grassia Salvatore
Comitato di valutazione
Comitato di Valutazione
Membri Titolari:
1. Reitano Domenico
2. Pinzone Salvatore
3. Bisicchia Giuseppa
4. Cifalinò Antonino
Membri supplenti:
1. Salanitri Francesco
2. Cipolla Vincenzo
Tutor docenti anno di prova
Prof. Leanza Gaetano (Pavone Didier)
Prof.ssa Di Paola Angela (Macca Angela)
Prof.ssa Greco Maria Concetta (Torrisi Giovanna)
45
46
IL COORDINATORE DI CLASSE
Le funzioni principali del coordinatore di classe sono:
-
-
-
redige il piano di lavoro del Consiglio;
presiede, per delega del Preside, relativamente alle sedute ordinarie, i
Consigli di Classe, organizzandone il lavoro;
mantiene e favorisce i rapporti con le famiglie, fornendo informazioni
globali sul profitto, sull’interesse e sulla partecipazione degli studenti;
favorisce la coesione interna e si tiene regolarmente informato sul profitto
degli studenti della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del
Consiglio;
consegna le valutazioni di metà quadrimestre ai genitori;
tiene aggiornato il giornale di classe, controllando regolarmente le assenze
e i ritardi degli studenti e accertandosi che essi siano regolarmente
giustificati;
informa il Dirigente Scolastico o i suoi Collaboratori sugli avvenimenti più
significativi della classe;
per le classi quinte redige il Documento del Consiglio di classe (entro il 15
Maggio).
Nel corrente anno scolastico sono stati individuati i seguenti Coordinatori:
BRONTE
Lipari Giuseppa
Grassia Carmela
Caruso Anna
Di Paola Angela
Theodosiadis Enza
Leanza Gaetano
Tomasello Giuseppina
Reitano Domenico
Sorbello Angelo
Ardizzone Melania
Mazza Emanuele
Giuffrida Benedetto
Sgroi Venera
Di Dio Romano Salvatore
Salanitri Francesco
Modica Nunzio Ugo
Pittalà Antonio
Terranova Anna
Anastasi Antonino
Mineo Nicola
Caltabiano Sebastiano
Cantarella Pietro
ADRANO
Greco Maria Concetta
Scrimali Marcella
Bisicchia Giuseppa
Privitera Maria Rosa
Gennaro Alfio
Caracè Carmelo
47
Italiano
Italiano
Francese
Inglese
Matematica
SCienze
Italiano
Diritto
Informatica
Italiano
Elettronica
Matematica
Diritto
Costruzioni
Italiano
Costruzioni
Italiano
Matematica
Impianti
Estimo
Topografia
Matematica
1AAFM
2AAFM
3AAFM
4AAFM
5AI
1BAFM
1AIT
2AIT
3ATEL
1BIT
2BIT
1ACAT
2ACAT
3ACAT
4ACAT
5AG
2BCAT
3BCAT
4BCAT
5BG
5CG
2ASM
Italiano
Scienze agrarie
Matematica
Scienze agrarie
Esercitazioni Agrarie
Scienze agrarie
1AIPAA
1BIPAA
2AIPAA
3AIPAA
4AIPAA
5AIPAA
48
I L D IPARTIMENTO
Il dipartimento è un gruppo di lavoro organizzato su diversi livelli (per discipline,
area, indirizzo), a seconda delle esigenze, che consente il perseguimento degli
obiettivi di insegnamento - apprendimento in modo più efficace ed efficiente, in
stretto rapporto con il P.O.F.
I dipartimenti si riuniscono per:
- definire gli obiettivi disciplinari osservabili e misurabili, intermedi e finali;
- definire i saperi minimi e irrinunciabili che gli studenti devono acquisire per
ottenere la sufficienza;
- presentare proposte per l’integrazione e l’ampliamento dell’offerta
formativa e dei curricula, anche in relazione alle istanze che provengono
dal territorio e dal centro;
- proporre la riorganizzazione dei percorsi didattici nell’ambito degli attuali
programmi;
- indicare il fabbisogno formativo dei docenti;
- proporre l’acquisto di strumenti e materiale didattico e dei laboratori;
- promuovere la pluridisciplinarità dei saperi attraverso azioni concrete;
- proporre l’adozione comune dei libri di testo al Collegio dei Docenti.
Coordinatori di dipartimento:
Bronte
A013, A060, A039: Prof. Leanza Gaetano
A016, A020, A058, A071, A072: Prof. Modica Nunzio Ugo
A017, A019: Prof.Greco Silio
A029: Prof. Cipolla Vincenzo
A038, A042, A047, A048, C300, A075: Prof.ssa Theodosiadis Enza
A346, A246: Prof.ssa Di Paola Angela
A050,
0000:
Prof.
Salanitri
Sostegno: Prof.ssa Lipari Concetta Agnese
Adrano
A047, A038, A042: Prof.ssa Bisicchia Giuseppa
A050, 0000, A019, A346: Prof.ssa Greco Maria Concetta
A058, A060, C050: Prof.ssa Privitera Maria Rosa
Sostegno: Prof.ssa Castiglione Tania
49
Francesco
F UNZIONI S TRUM ENTALI
AREA 1 - Piano dell’Offerta Formativa
Prof.ssa Grassia Carmela – Prof. Salanitri Francesco
Cura:
ANALISI BISOGNI FORMATIVI E GESTIONE DEL PIANO DI FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO;
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL P.O.F. ;
COORDINAMENTO ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI;
COORDINAMENTO PROGETTAZIONE CURRICULARE;
COORDINAMENTO
E
GESTIONE
ORIENTAMENTO E TUTORAGGIO.
DELLE
ATTIVITÀ
DI
CONTINUITÀ,
AREA 2 INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Prof. Modica Nunzio Ugo – Mancino Massimo
Cura
DOTAZIONI LIBRARIE ,SOFTWARE DIDATTICO E SUPPORTI MULTIMEDIALI
DIDATTICA MULTIMEDIALE E UTILIZZO DI NUOVE TECNOLOGIE
REALIZZAZIONE SITO WEB D’ISTITUTO
RETE LAN D’ISTITUTO
AREA 3 – ORIENTAMENTO E INTEGRAZIONE –
Prof. Theodosiadis Enza – Caltabiano Sebastiano (Bronte)
Prof.ssa Castiglione Tania (Adrano)
Cura:
ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DEL DISAGIO E DELLA DISPERSIONE
ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
SUCCESSO SOLASTICO
HELP-IDEI
SOSTEGNO E PROMOZIONE CORSI SERALI
ORIENTAMENTO SCUOLA MEDIA, BIENNIO, TRIENNIO, UNIVERSITA’
Area 4 RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE E VISIBILITA’ – Prof.ssa
Di Paola Angela (Bronte) Prof.ssa Bisicchia Giuseppa (Adrano)
Cura:
AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE
Coordina:
50
TUTORAGGIO E TIROCINIO DEI DOCENTI NELL’ANNO DI PROVA
P ROGRAMMAZIONE D IDATTICA -E DUCATIVA
La Programmazione Didattica Educativa consente ai docenti di assumere
comportamenti comuni nell’ambito della disciplina, nella valutazione degli allievi e
nei rapporti con le famiglie, permettendo di concordare e raggiungere obiettivi
comuni; garantisce, inoltre, l’effettiva esecuzione di ciò che è stato programmato
collegialmente, pur garantendo a ciascun docente libertà d’insegnamento
attraverso la scelta dei metodi e dei contenuti più appropriati alle caratteristiche di
una classe, insieme alla possibilità di modificare il progetto iniziale se il processo di
insegnamento/apprendimento che si svolge in classe lo richiede.
Alcuni obiettivi didattici sono comuni a tutte le discipline: in particolare, tra questi
vi sono gli obiettivi legati alla correttezza dell’espressione scritta e orale,
all’acquisizione del lessico specifico di ogni disciplina, alla capacità di comprensione
del testo e del suo utilizzo per scopi diversificati, alla capacità di applicare principi
e regole, di cogliere relazioni, di effettuare collegamenti tra argomenti inerenti la
stessa disciplina o discipline diverse, di stabilire connessioni tra causa ed effetto,
di interpretare fatti e fenomeni per esprimere giudizi personali, effettuare scelte e
prendere decisioni ricercando e assumendo le informazioni opportune.
M ETODOLOGIE
DI DATTICHE NEL BI ENNIO E NEL TRIEN NIO
La programmazione nel biennio, in base alle indicazioni ministeriali, pur
assicurando un’adeguata preparazione di base, propedeutica agli impegni dei
successivi trienni, tiene conto, nelle scelte di tipo metodologico, della fascia d’età
degli studenti: assicura, in particolare, agli insegnamenti scientifici e tecnologici,
una collocazione il più possibile adeguata allo sviluppo e alle effettive potenzialità
cognitive proprie dell’età degli allievi. Particolare attenzione, fin dal biennio, viene
riservata alla riflessione sui linguaggi naturali, logici e artificiali finalizzati allo
studio dell’informatica.
La programmazione nel triennio ha, invece, l’obiettivo di fornire le competenze per
avviare alla libera professione e per assicurare una solida preparazione culturale in
grado di consentire un eventuale proseguimento degli studi. Nella metodologia si
tiene conto dell’esigenza di adeguare gli insegnamenti al progresso scientifico e
tecnologico, particolarmente rapido nei settori delle varie specializzazioni. Infine,
grazie alla presenza dei laboratori, gli insegnamenti si sviluppano attraverso un
alternarsi coordinato di informazione e applicazione, di ricerca sperimentale e
sistematizzazione, di sapere e di saper fare.
In questo modo, oltre allo sviluppo delle tematiche d’indirizzo, gli alunni possono
acquisire una preparazione metodologica di base indispensabile per l’inserimento
nell’attuale realtà economico-aziendale del paese e, eventualmente, per il
proseguimento degli studi a livello universitario in facoltà coerenti con l’indirizzo
degli studi intrapresi.
51
LA
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA
Principio fondamentale della valutazione scolastica è che questa non si può
risolvere nel semplice giudizio di merito da attribuirsi agli alunni in base ai risultati
conseguiti.
Riteniamo infatti che la valutazione:
-
abbia funzione di stimolo di processi di tipo "metacognitivo"
-
fornisca un controllo non solo sui prodotti ( se i risultati corrispondono agli
obiettivi), ma anche sui processi ( se c'è riflessione sul proprio
apprendimento)
-
abbia
una
funzione
di
controllo
sull'intero
processo
di
apprendimento/insegnamento e quindi sia uno degli elementi che regola la
programmazione didattica e l'attività che la mette in atto nelle classi
-
porti gli alunni a riconoscere il proprio modo di apprendere e alla
consapevolezza dei propri cambiamenti non solo nel momento conclusivo
degli itinerari didattici, ma anche nel momento iniziale e in quello
intermedio
Per cui dovranno essere diffuse forme di misurazione e di valutazione…
…basate su prove oggettive come test, questionari, etc; non si tratta di ridurre la
valutazione a momento meramente oggettivo, ma di adottare metodi che
permettano di raccogliere speditamente dati e risultati da analizzare e da valutare
anche ai fini della eventuale programmazione e attivazione di interventi didattici e
integrativi per gli alunni con difficoltà.
La valutazione è momento di intelligenza pedagogica legato all’offerta educativa formativa, in quanto verifica del lavoro svolto, delle ipotesi formulate e delle scelte
funzionali ad accrescere l’apprendimento e a costruire modelli didattici flessibili.
Ha pertanto lo scopo di controllare il grado di apprendimento degli alunni e, al
tempo stesso, la validità del progetto.
Per essa vengono generalmente fissati i seguenti criteri:
riferimento costante e preciso al punto di partenza dell’attività che si vuole
fare oggetto di valutazione
esame critico dello sviluppo della attività stessa dal punto di partenza fino agli
obiettivi conseguiti
esame degli obiettivi conseguiti in rapporto a quelli ipotizzati
La valutazione è sempre anche l'espressione di un giudizio complessivo a cui
concorrono più elementi, sia il raggiungimento di specifiche competenze, misurato
attraverso verifiche mirate, sia una serie di comportamenti di apprendimento che
rispondono a obiettivi trasversali
52
Nel mese di dicembre e di aprile, nel previsto incontro con le famiglie, viene
consegnato un modello, compilato con l'apporto di tutti i docenti e riferito
prevalentemente all'area cognitiva e metacognitiva:
esso valuta nelle singole discipline:
L’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Il comportamento e l’adeguatezza del metodo di studio
La valutazione degli obiettivi cognitivi nelle singole discipline
Tutti i documenti delle verifiche e delle valutazioni sono disponibili per i genitori e
gli alunni.
C RITERI D I V ALUTAZIONE
raggiungimento degli obiettivi trasversali cognitivi e formativi stabiliti con la
programmazione, in termini di conoscenze generali e specifiche, di competenze in
quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo, di capacità rielaborative,
logiche e critiche;
miglioramento rispetto alla situazione di partenza e progressivo avvicinamento agli
obiettivi programmati;
partecipazione proficua alle attività di recupero messe in atto dal consiglio di
classe;
interesse alle attività svolte e manifestazione di particolari attitudini in aree
disciplinari o in singole discipline;
frequenza assidua e partecipazione attiva alla vita scolastica: pertanto il numero
delle assenze, incide sul voto di condotta;
possesso dei prerequisiti necessari per seguire proficuamente il programma di
studi
dell’ a. s. successivo; in particolare valutare le gravi carenze che derivano da una
costante mancanza di interesse, di partecipazione e di progresso in una o più
materie;
possibilità di recuperare gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline
La valutazione degli apprendimenti
Modalità e criteri per assicurare omogeneità e trasparenza della valutazione
(Ai sensi dell’art. 1 c. 5 del DPR 22 giugno 2009 N. 22)
Nel corso dell’anno scolastico ciascun docente, in base a quanto concordato in
sede di dipartimento e programmato in sede di Consiglio di Classe, effettua un
congruo numero di verifiche scritte, orali e pratiche allo scopo di valutare, per
ciascun alunno, i risultati del processo di insegnamento/apprendimento in
relazione alle competenze acquisite.
Tale valutazione viene espressa: in decimi, utilizzando sempre l’intera scala da 1 a
10.
In ogni caso devono essere programmate ed effettuate, per ciascuno dei periodi di
valutazione in cui si suddivide l’anno scolastico, le tipologie di verifiche che
permettono la verifica delle competenze acquisite.
L’anno scolastico si suddivide in due periodi di valutazione (intermedia e finale),
secondo quanto annualmente deliberato dal Collegio dei Docenti.
53
Al termine di ciascun periodo il Consiglio di Classe si riunisce per procedere alle
operazioni di scrutinio.
Per la valutazione vengono generalmente fissati i seguenti criteri:
riferimento costante e preciso al punto di partenza dell’attività che si vuole fare
oggetto di valutazione
esame critico dello sviluppo della attività stessa dal punto di partenza fino agli
obiettivi conseguiti
esame degli obiettivi conseguiti in rapporto a quelli ipotizzati
Il Consiglio di Classe sulla base:
degli obiettivi didattici, educativi e formativi e dei criteri di valutazione
degli obiettivi minimi di conoscenze, competenze e capacità definiti per singole
discipline
tenendo conto:
dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei progressi e dei
livelli finali conseguiti
della sistematicità, continuità ed omogeneità dell'interesse dimostrato in classe,
dell'impegno evidenziato nell'acquisizione, nell'autonoma elaborazione e
nell'approfondimento di competenze, conoscenze e abilità
dell'eventuale partecipazione alle attività di recupero, intesa come interesse,
impegno, rendimento e profitto conseguiti
valuterà di ogni singolo alunno:
i risultati oggettivi, espressi attraverso il voto dei singoli docenti, conseguiti nelle
singole discipline, considerate tutte di pari dignità in ordine alla valenza formativa,
seppur con particolare attenzione alle materie caratterizzanti il corso di studio;
le capacità personali e l'atteggiamento scolastico mostrato nel corso dell'anno
scolastico e di quelli precedenti;
la globalità delle competenze e delle conoscenze acquisite;
attuerà i necessari raffronti all'interno della classe tra alunni che presentino
analogia di situazioni, onde evitare, a parità di elementi di valutazione, disparità di
trattamento;
delibererà in modo strettamente individuale, singolarmente per ciascun alunno,
la promozione o la non promozione;
fornirà in caso di insufficienze (debito formativo), gli opportuni suggerimenti per il
recupero delle lacune riscontrare .
Per quanto riguarda lo scrutinio ogni docente è tenuto a osservare le seguenti
modalità:
Negli scrutini intermedi e finali la proposta di voto è unica per ciascuna disciplina
(dalle classi prime alle quarte C.M. 89/2012).
In caso di codocenza le proposte di voto sono da concordare tra i docenti teorico e
tecnico-pratico.
Ove non ci sia dissenso, i voti proposti si intendono approvati; altrimenti vengono
approvati a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del presidente.
Devono essere verbalizzate le diverse proposte e le relative motivazioni.
54
Nello scrutinio intermedio, in presenza di insufficienze il Consiglio di Classe, tenuto
conto dei criteri deliberati dal Collegio dei Docenti, individua per ciascuno studente
le modalità di recupero e predispone la comunicazione, da inviare alla famiglia,
sulle decisioni prese e le carenze evidenziate.
Nello scrutinio finale vengono ammessi “a pieno titolo” alla classe successiva o agli
Esami di Qualifica o agli Esami di Stato gli studenti che hanno una valutazione
sufficiente in tutte le discipline e nel comportamento. L’insufficienza nel
comportamento implica la non ammissione.
In presenza di insufficienze il Presidente, o il coordinatore di classe, può richiedere
di approfondire l’origine di tali valutazioni, anche in riferimento ai voti dati allo
studente nel corso dell’anno scolastico.
In particolare, in presenza di insufficienze lievi (cinque) il Consiglio di Classe,
sentiti i docenti interessati, verifica la possibilità di “aiutare” lo studente in virtù
dell’impegno manifestato e dei progressi realizzati rispetto alla situazione di
partenza, ferma restando la possibilità di seguire proficuamente il programma
nell’anno scolastico successivo o di sostenere proficuamente gli Esami, può quindi
deliberare la sufficienza in tali discipline.
Se dopo la discussione permangano insufficienze si procede come segue:
Nelle classi prime, seconde, terze , quarte
• se permangono più di 3 insufficienze il Consiglio di Classe delibera la non
ammissione alla classe successiva, in caso contrario il Consiglio di Classe sospende
il giudizio.
Nelle classi quinte
• se permangono insufficienze il Consiglio di Classe delibera la non ammissione
agli Esami di Stato
Per le classi non terminali viene predisposta la comunicazione alla famiglia
contenente indicazioni sul lavoro estivo da effettuare per recuperare le carenze
evidenziate.
55
Corrispondenza tra giudizio, voto e descrittori
Giudizio
sintetico
Eccellente
Ottimo
56
Voto
in
Descrizione
decimi
CONOSCENZA E COMPRENSIONE
ha conoscenze complete, ampie ed approfondite su tutti i
contenuti, acquisite con assoluto rigore
sa riconoscere, classificare, definire con notevole
padronanza
sa tradurre da un linguaggio ad un altro, interpretare i
messaggi, distinguere i concetti chiave, estrapolare,
prevedere le conseguenze ed indicare le conclusioni con
estrema precisione e correttezza
COMPETENZE
E
ABILITA’
DI
CARATTERE
APPLICATIVO
10
risolve con assoluta padronanza e vasta competenza
qualsiasi problematica molto complessa
sa utilizzare in modo eccellente, in situazioni concrete,
principi, metodi e procedimenti
non commette alcuna imprecisione nell’eseguire compiti
molto complessi
CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI
possiede eccellenti capacità di analisi (ipotesi, tesi, dati di
fatto, conclusioni, correlazioni)
sa scomporre l’appreso in parti e porre in evidenza la
gerarchia tra le idee e il loro rapporto
sa effettuare l’analisi di profonde strutture organizzative
possiede eccellenti capacità di sintesi
è in grado di combinare le varie parti, di ordinare i
concetti essenziali e di elaborare con estrema facilità
qualcosa di nuovo secondo il materiale originario
CAPACITA’
DI
RIELABORAZIONE
CRITICA
E
CREATIVA
possiede eccellenti capacità organizzative, logiche,
creative
ha eccellente flessibilità, ossia è sempre disponibile ad
entrare negli schemi di riferimento degli altri ed ha mutare
i propri assiomi e comportamenti in base ad esigenze
nuove
ha eccellente fluidità, ossia produce un gran numero di
idee e soluzioni nuove
ha eccellente originalità, ossia dimostra di possedere idee
nuove al di fuori della convenzione e del conformismo
ABILITA’ LINGUISTICO - ESPRESSIVE
espone con chiarezza e completezza usando una
terminologia accurata, in forma corretta e con stile
personale
sa esporre con ricchezza e proprietà lessicali, originalità e
personalizzazione
CONOSCENZA E COMPRENSIONE
possiede conoscenze complete, di ottimo livello, acquisite
con rigore e accuratezza
sa
riconoscere,
classificare,
definire
con
ottima
padronanza
sa tradurre con metodo e coerenza da un linguaggio ad un
altro, interpretare i messaggi, distinguere i concetti
chiave, estrapolare, prevedere le conseguenze ed indicare
9
le conclusioni
COMPETENZE
E
ABILITA’
DI
CARATTERE
APPLICATIVO
risolve con notevole padronanza, in modo accurato, con
rilevante chiarezza
sa utilizzare in modo corretto e puntuale, in situazioni
concrete, principi, metodi e procedimenti
non commette errori nell’esecuzione di compiti molto
complessi
CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI
ha ottime capacità di analisi e di sintesi
Nullo
1
le capacità organizzative, logiche, creative sono molto
scarse
ABILITA’ LINGUISTICO - ESPRESSIVE
espone in modo confuso ed incomprensibile
CONOSCENZA E COMPRENSIONE
ignora completamente la materia
COMPETENZE
E
ABILITA’
DI
CARATTERE
APPLICATIVO
ignora completamente le problematiche applicative
CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI
ignora completamente l’analisi e la sintesi
CAPACITA’
DI
RIELABORAZIONE
CRITICA
E
CREATIVA
non possiede capacità organizzative, logiche, creative
ABILITA’ LINGUISTICO - ESPRESSIVE
non riesce ad esporre
CRITERI GENERALI PER LE ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Le attività di recupero e sostegno, così come previsto dall'OM. 92/2007,
costituiscono parte ordinaria e permanente del POF e si realizzano durante tutto il
corso dell’anno scolastico integrando le diverse tipologie in ragione della natura
delle carenze, dei livelli di insufficienza e dell'impegno dimostrato dallo studente.
Il decreto ministeriale n° 80 del 3/10/2007 prevede che il recupero dei debiti
formativi sia effettuato entro la conclusione dell’anno scolastico in cui questo è
maturato.
Il Consiglio di Classe individua - tenuto conto dei criteri deliberati dal Collegio dei
Docenti -le modalità di recupero dei debiti e predispone la comunicazione da
inviare alla famiglia sulle decisioni prese e le carenze evidenziate.
A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero e, in ogni caso,
prima dell’inizio delle lezioni, gli studenti con giudizio sospeso devono effettuare
una verifica documentata, secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti.
Terminate le verifiche, il Consiglio di Classe si riunisce in sede di Integrazione dello
Scrutinio finale.
I docenti delle discipline per le quali il giudizio era stato sospeso formulano quindi
una proposta motivata di voto basata sui seguenti elementi:
• esito della verifica effettuata per il saldo del debito;
• proposta di voto formulata nello scrutinio finale e delle relative motivazioni;
• progressi rispetto alla situazione evidenziata nello scrutinio finale.
Ove permangano delle insufficienze il Consiglio di Classe, sentiti i docenti
interessati, verifica la possibilità di “aiutare” lo studente in virtù dell’impegno
manifestato e dei progressi realizzati, ferma restando la possibilità di seguire
proficuamente il programma nell’anno scolastico successivo.
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO
In itinere, durante l’orario curricolare, in presenza di carenze diffuse nella classe.
Studio assistito: assegnazione di lavoro individuale con verifiche periodiche,
anche con supporti didattici online, in presenza di singoli casi con carenze lievi o
caratterizzati da scarso impegno scolastico.
Gruppi di livello: suddivisione della classe in due o più gruppi di pari livello che in
orario curricolare svolgono attività o all’interno della stessa classe o in due classi
diverse (una per il recupero, una per l’approfondimento).
Sportello didattico: svolto in orario pomeridiano, minimo 5 partecipanti di classi
diverse.
57
Corsi di sostegno e/o recupero con un massimo di 15 studenti di classi
parallele, nel caso in cui l’attività di recupero e sostegno sia svolta da un docente
non della classe, questi deve raccordarsi con i docenti della classe circa i contenuti
e i metodi del recupero.
L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO
L'ufficio di presidenza:
I dipartimenti disciplinari :
Esamina le insufficienze e le
delibere dei C.d.C.
Raccoglie le disponibilità dei
docenti
Definisce i docenti che effettuano i
corsi e le modalità di svolgimento
Forma
i
gruppi
per
classi
parallele
Propone
un
calendario
di
svolgimento
in
relazione
alle
disponibilità comunicate
Definiscono la tipologia delle prove
che saranno somministrate agli allievi
per la verifica del recupero del debito
VOTO DI CONDOTTA
Durante gli scrutini ad ogni alunno è attribuito un voto di condotta.
La legge del 30 Ottobre 2008 n°169 art.2 regola la valutazione del comportamento
degli studenti precisando che “fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di
classe valuta –mediante l’attribuzione di un voto numerico in decimi- il
comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede
scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo
realizzate al di fuori di essa. Tale valutazione deve scaturire da un giudizio
complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine
all’intero periodo scolastico cui si riferisce la valutazione. In tale contesto vanno
collocati anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari”.
La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli
apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente;
in sede di scrutinio finale, una votazione inferiore a sei decimi comporta la non
ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo.
Delibera sul voto di comportamento
•Visto il DPR 249 del 1998 e successive modifiche
•Visto il DM n.5 del 16 gennaio 2009
•Visto il DPR n.122 del 22 giugno 2009-art.2
Il CdD delibera di considerare come elementi utili per l’assegnazione del voto:
Il profitto (come elemento per determinare l’eccellenza)
L’acquisizione della competenza di cittadinanza “Agire in modo autonomo e
responsabile”
Il numero di ore di assenze
Il numero delle assenze non giustificate;
Il numero delle entrate e delle uscite dalla classe durante le ore di lezione che
assumano significato negativo per la frequenza e la partecipazione proficua e
responsabile all’attività didattica;
58
Il numero e la gravità di note disciplinari
I provvedimenti disciplinari
Pertanto si assegnerà:
Voto 5: L’allievo presenta numerose note disciplinari di rilievo, ha conseguito
sanzioni disciplinari, è stato sospeso a causa del suo comportamento per un
periodo superiore a 15 giorni (D.M. n.5 del 16.01.09) e non ha modificato il
proprio comportamento evidenziando di non aver acquisito la competenza di
cittadinanza richiesta
Voto 6: L’allievo presenta numerose note significative, sanzioni disciplinari con un
parziale miglioramento del comportamento. Ha riportato provvedimenti disciplinari
e/o è stato sospeso per un periodo inferiore a 15 giorni; ha un numero di ore di
assenza comprese tra il 20% e il 25%, non dovute a malattia o infortuni.
Voto 7: L’allievo non ha sanzioni disciplinari; presenta solo qualche nota
disciplinare e ha un numero di ore di assenza tollerabile inferiore al 20%.
Voto 8: L’allievo non ha note significative, né sanzioni disciplinari; ha conseguito
la competenza di cittadinanza.
Voto 9-10: L’allievo non ha note o sanzioni disciplinari ha un numero di ore di
assenza irrilevante (inferiore a 5%/ oppure le assenze sono dettate da malattia o
infortunio), ha conseguito la competenza di cittadinanza e ha una media tale da
concorrere all’eccellenza.
59
Ampliamento dell’offerta formativa
Anno Scolastico 2013/2014
Progetti POF
60
Denominazione Responsabili
non
la
Tempi
Destinatari
Lipari Concetta
Novembre/dicembre
2013
Tutti
gli
alunni delle
classi con H
Docenti
sostegno
Docenti
di
diritto e altri
disponibili
n.
1
Linguaggio
verbale:
manualità
n.
2
Educazione alla
legalità”Pace,
legalità
e
comunicazione”
Sgroi
Tutto l’anno
Terze
Quarte
-
n.
3
Educazione
ambientale
“A
contatto con la
natura
per
amarla
e
rispettarla”
Leanza
Tutto l’anno
Classi
biennio
Bronte
del
n.
4
n.
5
Teatro in lingua
francese
Teatro in lingua
inglese
Caruso Anna
n.
6
Teatro in lingua
inglese
Di Paola
n.
7
Olimpiadi
matematica
Theodosiadis
n.
8
n.
9
Sportello
didattico
Musica
integrare
n.
10
Esperto
lingua
n.
11
n.
12
n.
13
n.
14
Di Paola
Risorse
umane
Docenti
interni
Enti
gestione
parchi,
riserve
Classi 1A e
1B AFM
Classe 4 e 5
dell’istituto
Docenti
di
Francese
Docentidi
inglese
Ottobre
Novembre
Docenti
inglese
Giuffrida
Bronte pomeridiano
Urso
Scolastico
Di
Paola,
Caruso, Macca
Ottobre-maggio
Fashion design
Theodosiadis
Scolastico
Alunni 2ASM
Alternanza
scuola lavoro
Step by step
Caltabiano
Pluriennale
Di Paola
Pomeridiano
Mani in pasta
Caruso Nicolò
Scolastico
n.
15
La scuola premia
Castiglione
Marzo-aprile
n.
16
n.
17
n.
18
Parco Salanitro
Castiglione
Anno scolastico
Progetto tennis
Cannavò
Scolastico
CAT-AFMIPAA
Alunni
individuati
Alunni
diversamente
abili e con
disagio IPAA
Primo
biennio
Adrano
(10
alunni)
Alunni IPAA e
alunni esterni
Alunni IPAA
Il
laboratorio
aperto
al
territorio
Alternanza
scuola lavoro
Gennaro
Scolastico
Primo
biennio IPAA
Torrisi
Scolastico
Classi 2, 3 e
4 IPAA
for
Di Paola
Pomeridiano
Docenti
ATA
e
Esperto
esterno
for
Di Paola
Pomeridiano
Docenti
e
Esperto
n.
19
n.
20
n.
per
madre
61
English
teachers
(beginner)
English
di
Febbraio – Maggio
2013
Novembre-Gennaio
2014
2 e 3 AFM –
3
TEL.
–
2ACAT
Alunni
biennio
e
triennio
(individuati)
Biennio
e
triennio
Alunni
diversamente
abili
e
normodotati
Tutti
di
di
–
di
Docenti
di
matematica
(2)
ATA (1)
Docente
interni
Esperto
esterno
Esperto
madre
lingua
Esperto
esterno
3 Esperti
Docente
esterno
Docenti
sostegno
Adrano
di
R EGOLAMENTO D ’I STITUTO
TITOLO I
DIRITTI E DOVERI
DIRITTI
Art. 01
L’I.I.S.S. “Benedetto Radice” è una Comunità scolastica orientata allo studente,
indirizzata al dialogo ed ispirata ai principi della democrazia e della solidarietà,
della legalità.
La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione prioritaria
studente/famiglia-scuola.
Art. 02
L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale
di qualità, nel rispetto e nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle
identità culturale e religiosa di ciascuno.
Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso
percorsi individualizzati (recupero, approfondimento) tesi a promuoverne il
successo formativo.
Art. 03
Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso di orientamento,
teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità
di scelta, tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti
sul territorio.
Alla fine del curriculum lo studente anche attraverso esperienze di alternanza
scuola – lavoro avrà la possibilità di accostare problematiche relative
all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi
universitari, sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare
scelte consapevoli.
Art. 04
La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di
valutazione e i conseguenti livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e
dei crediti formativi.
Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale,
hanno carattere personale.
Nell’utilizzo di registri informatici di valutazione l’istituzione scolastica limita
l’accesso ai soli docenti della classe.
Ogni altro utilizzo è autorizzato dal dirigente scolastico.
Art. 05
Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi
nell’attività formativa, sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di
massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L 31/12/96 N 675.
Art. 06
Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la
rappresentanza paritetica alle commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli
argomenti che li riguardano.
Gli studenti intervengono in ogni fase della elaborazione e della decisione.
Tutti i risultati di lavoro elaborati dalle commissioni su argomenti che riguardano
la componente studentesca ottenuti senza la prevista partecipazione degli studenti
sono da considerarsi in contrasto con le normative presenti nel Regolamento.
Art.0 7
Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere
normative e procedure che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto
quotidianamente.
62
Art. 08
Art. 09
Art. 10
Ogni studente riceverà la sintesi dello schema del POF e del Regolamento
d’Istituto.
I verbali delle decisioni dei Consigli di Classe, Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto
sono disponibili in copia a richiesta dei singoli docenti, studenti o genitori,
personale ATA.
Gli studenti e le loro famiglie hanno il diritto all’informazione anche sulle risorse
finanziarie e sulle spese relative ai progetti realizzate dall’istituto.
Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività
aggiuntive in sintonia con i loro interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi
133 e 567 esprime pareri sulle attività della scuola formulate nel Piano dell’Offerta
Formativa; a tal fine gli studenti, nelle loro assemblee formulano valutazioni e
proposte, che verranno comunicate alla Commissione paritetica incaricata della
predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa.
Fanno parte integrante del presente Regolamento i regolamenti delle attività, degli
spazi e degli organismi
In relazione al regolamento di Istituto, e ai regolamenti delle attività e degli spazi,
svolge funzione interpretativa, e, se necessario, propositiva l’Organo di Garanzia
previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.
Il Consiglio d’Istituto ne elegge i componenti che sono:
il preside, prof. Giovanni Mineri,
la prof.Francesco Salanitri , funzione strumentale di Bronte
E’ costituita una Commissione permanente Regolamenti, nominata dal Consiglio
d’Istituto e composta dal Preside, da un docente, da un rappresentante del
personale ATA, da un genitore e da uno studente, con il compito di proporre
modifiche ed esami preliminari ai regolamenti da sottoporre al Consiglio d’Istituto.
I regolamenti d’Istituto, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del
Consiglio d’Istituto, vengono consegnati agli studenti all’atto della prima iscrizione.
La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante
pubblicazione sul sito dell’Istituto.
DOVERI
Art. 11
L’ITC Radice è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00 e dalle ore 17,30
alle 23,00 per i corsi serali.
Art. 12
A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno
dell’Istituto, pertanto ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I
telefoni cellulari vanno mantenuti spenti durante lo svolgimento delle attività
didattiche in tutto l’istituto.
Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme.
Art. 13
Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l’inizio delle
attività pomeridiane, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza gli
Studenti dovranno autonomamente dimostrare la propria maturità personale.
Art. 14
E’ preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e
bibliografico e gli spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica.
Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori
sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai
diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano
utilizzato i materiali e la struttura danneggiati.
L’istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o
dimenticati, pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti,
mediante la vigilanza del personale non docente. Pertanto tutte le componenti
scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi oggetti personali.
Art. 15
Art. 16
Art. 17
63
Gli studenti, che non intendono presenziare all’assemblea studentesca di istituto,
non possono allontanarsi dalla scuola, ma debbono restare in aula per effettuare,
con i docenti in servizio, attività di recupero e/o approfondimento. Gli studenti,
che partecipano all’assemblea, vi rimangono fino allo scioglimento della stessa.
Art. 18
Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono
responsabili. Le comunicazioni anonime verranno rimosse.
Art. 19
Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al regolamento di
Disciplina. Si rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in
merito all’attuazione e all’interpretazione dei principi dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti.
Art. 20
La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria; lo studente
che supera di un quarto il numero di assenze rispetto al numero totale di giorni di
effettive lezioni non è ammesso alla classe successiva, come previsto dalla
normativa ministeriale.
Art. 21
Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della prima
campanella. Solo per gravi motivi eccezionali,valutati dal docente in servizio,
potrà’ accedervi entro il termine massimo di 10 minuti dopo il suono della seconda
campanella, che segnala l’inizio effettivo della lezione.
In caso contrario potrà accedervi soltanto all’inizio della seconda ora di lezione. Il
cancello d’ingresso viene chiuso dal collaboratore scolastico all’inizio della prima
ora di lezione e viene riaperto alla fine della stessa
Sono consentiti al massimo tre ritardi per ogni quadrimestre, da giustificare con il
libretto personale
A partire dal quarto ritardo quadrimestrale e per i successivi, a cura del docente
coordinatore del consiglio di classe, l’alunno è sanzionato con un’ammonizione
scritta sul registro di classe da comunicare, in forma scritta alla famiglia
L’alunno al quinto ritardo del quadrimestre e per i successivi, è ammesso in classe
solo se è accompagnato dal genitore
Le ammonizioni scritte sul registro di classe per i ritardi concorrono alla
valutazione della condotta. L’entrata all’inizio della terza ora di lezione può essere
consentita solo in casi eccezionali in cui la vicepresidenza l’abbia preventivamente
autorizzata.
Art. 22 E’ possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima
dell’inizio della quarta ora di lezione. Le richieste vanno presentate per
l’autorizzazione in Presidenza all’inizio delle lezioni.
Se l’uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso
della situazione al docente interessato e alla segreteria didattica, alla quale
compete in via esclusiva avvisare della situazione la famiglia.
Art. 23
Nel corso della lezione lo studente può lasciare l’aula solo per motivi eccezionali e
comunque per breve tempo con il permesso preventivo dell’insegnante
responsabile. Lo studente non può sostare nei bagni, nei corridoi e negli atri
durante le lezioni.
Art. 24
Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l’obbligo di
giustificare, dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe, Le
giustificazioni si effettuano esclusivamente mediante l’apposito libretto personale.
La giustificazione deve essere firmata da un genitore se lo studente non ha
compiuto gli anni 18.
Art. 25
Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere
accompagnata da regolare certificato medico, attestante la possibilità della
riammissione a scuola.
Art. 26
La giustificazione deve essere presentata all’insegnante della prima ora di lezione.
Qualora, per casi eccezionali, fosse sprovvisto della giustificazione esso sarà
ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di presentare la
giustificazione entro e non oltre il giorno successivo, pena la non ammissione. Nel
caso in cui lo studente venga segnalato sul registro di classe con la voce “Non
ammesso” dovrà recarsi in vicepresidenza per essere ammesso alla frequenza alle
lezioni.
64
Art. 27
Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro
genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata
l’assenza.
Art.28 Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche
costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto
nell’attribuzione del voto di condotta. Il Preside segnala alle famiglie
periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su
richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe.
Art.29
Art.30
Art.31
In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la
scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano
mandati a casa prima del termine delle lezioni per impossibilità di assicurare
almeno la vigilanza.
Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo
tramite comunicazione attraverso
i propri figli.
In caso di assenza dei docenti, qualora l’Istituto fosse impossibilitato a provvedere
diversamente le classi potranno essere dimesse anticipatamente.
Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’istituto anticipatamente ad eccezione
degli studenti maggiorenni previa specifica formale richiesta scritta, e degli
studenti minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di
autorizzazione a lasciare l’istituto e prelevano direttamente i propri figli.
TITOLO II
REGOLAMENTO DISCIPLINARE
Art. 32 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto
verso tutti i soggetti che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle
cose: debbono inoltre osservare i regolamenti dell’istituto, la cui violazione è
sanzionata secondo le norme del presente regolamento.
Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano
od operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e
politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso.
Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza
fisica o psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai profili di
responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza in vigore nell’istituto.
Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati
all’ambiente scolastico.
Art. 33 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni
disciplinari non influiscono sulla valutazione di profitto.
Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto
da parte di un qualsiasi adulto in attività di servizio presso l’Istituto.
La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può provenire
da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli adulti che svolgano
attività a qualsiasi titolo all’interno dell’istituto.
Art. 34 (Sanzioni disciplinari). Le sanzioni disciplinari sono l’ammonizione e la sospensione
dalle lezioni: esse sono attribuite tenendo conto della situazione personale dello
studente.
Le sanzioni disciplinari sono irrogate sempre per iscritto ad eccezione della sola
ammonizione orale; esse sono sempre adeguatamente motivate, e vengono
notificate allo studente interessato.
I provvedimenti di sospensione e ammonizione scritta sono comunicati alle
famiglie degli studenti interessati.
65
A titolo puramente esemplificativo si allegano in parte integrante al presente
regolamento le tabelle A e B, che si riferiscono a possibili ipotesi di infrazioni
disciplinari classificate rispettivamente non gravi e gravi. Qualsiasi comportamento
che comunque violi i regolamenti potrà in ogni caso essere preso in considerazione
ai fini disciplinari.
Art.35 (Ammonizione). L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più lieve, ed è
irrogata, previo rapporto del personale dell’Istituto, dal Capo d’istituto, sentito il
docente coordinatore del consiglio della classe nella quale è inserito lo studente.
L’ammonizione è data in forma orale, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del
provvedimento, qualora lo studente accetti la conversione della sanzione ai sensi
del successivo art.6 del regolamento.
L’accettazione della conversione comporta la rinunzia all’appello.
In questo caso, dell’ammonizione è redatto semplice processo verbale, che resta
agli atti della Presidenza.
Qualora la conversione non sia accettata, il provvedimento dell’ammonizione è
irrogato per iscritto, e viene inserito nel fascicolo personale dello studente.
L’ammonizione irrogata per iscritto può essere impugnata innanzi all’organo di
garanzia, nelle forme di cui al successivo art.9.
Art. 36 (Sospensione). La sospensione si applica in caso di gravi o reiterate mancanze
disciplinari, per un periodo non superiore a quindici giorni: l’irrogazione della
sospensione è di competenza del Consiglio di classe con la presenza delle
componenti esterne.
Qualora fra le componenti elette vi sia lo studente che ha posto in essere il
comportamento che costituisce mancanza disciplinare, o i suoi genitori, questi
sono esonerati .
Il procedimento di sospensione ha inizio con la convocazione, da parte del Preside,
del Consiglio di classe: tale convocazione va notificata allo studente interessato,
che si presenta per esporre le proprie ragioni, senza poter assistere alla
discussione relativa all’irrogazione della sanzione.
Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale
viene riportato esclusivamente l’esito della votazione.
In caso di parità prevale il voto del Preside.
Il Consiglio di classe convocato per esaminare l’eventuale irrogazione di una
sospensione, può attribuire un’ammonizione.
Art. 37 (Conversione delle sanzioni). L’organo che commina la sanzione offre sempre la
possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica, liberamente
individuate nello stesso provvedimento sanzionatorio in modo proporzionale alla
mancanza disciplinare.
Queste attività, che non devono svolgersi contemporaneamente alle ore di lezione,
possono consistere, a titolo esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione
di spazi, o pulizie.
La conversione dell’ammonizione comporta il non inserimento del verbale
d’ammonizione nel fascicolo personale, fatta salva la registrazione agli atti della
presidenza, prevista nel precedente art.4.
La conversione della sospensione comporta la possibilità per lo studente di evitare
l’allontanamento dalla comunità scolastica.
Art. 38
(Procedimento). Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che
prima lo studente interessato sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni
eventualmente assistito dal legale rappresentante: l’organo competente
all’irrogazione della sanzioni può sentire i soggetti coinvolti nei fatti che
costituiscono oggetto di accertamento, se necessario anche in contraddittorio.
Art. 39 (Impugnazioni). Avverso la sanzione disciplinare della sospensione è ammesso
ricorso al C.S.A. di Catania entro trenta giorni dalla comunicazione della sanzione
stessa, in conformità a quanto previsto dall’art.328 comma 4 del D.Lgs.n.297/94.
Avverso la sanzione disciplinare dell’ammonizione scritta è ammesso ricorso da
parte degli studenti, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’irrogazione,
all’Organo di garanzia di cui al successivo art.40.
L’avvenuta conversione della sanzione comporta rinunzia all’impugnazione.
66
Art. 40 (Organo di garanzia). Per la composizione, nomina e funzionamento dell’Organo di
garanzia, si rinvia al regolamento dell’organo stesso.
Il procedimento innanzi all’organo di garanzia ha inizio con la proposizione di
impugnazione avverso l’ammonizione da parte dello studente, che deve essere
sentito nella fase istruttoria dell’appello.
L’organo di garanzia decide sull’appello in camera di consiglio. Al termine della
discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale viene riportato
esclusivamente l’esito della votazione.
In caso di parità prevale il voto del presidente.
Nel caso in cui lo studente appellante faccia parte dell’organismo di garanzia, nel
procedimento che lo interessa verrà sostituito dal membro supplente.
L’organo di garanzia è altresì competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi
abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione al presente
regolamento.
TABELLA A
INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI
(SANZIONE: AMMONIZIONE)
DOVERI
(art.3 dello
Statuto)
FREQUENZA
REGOLARE E
IMPEGNO
SCOLASTICO
RISPETTO DEGLI
ALTRI
RISPETTO DELLE
NORME DI
SICUREZZA E CHE
TUTELANO LA
SALUTE
RISPETTO DELLE
STRUTTURE E
DELLE
ATTREZZATURE
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COMPORTAMENTI
che si caratterizzano come infrazione aidoveri
Elevato numero di assenze
Assenze ingiustificate
Assenze “strategiche”
Contraffazione di firme di giustificazione
Ritardi e uscite anticipate oltre il consentito (non
documentate)
Ritardi al rientro intervalli e al cambio d’ora
Mancata esecuzione delle specifiche attività in classe
Consegna non puntuale delle verifiche
Mancato svolgimento delle esercitazioni assegnate
Insulti e termini volgari e/o offensivi
Interventi inopportuni durante le lezioni
Non rispetto del materiale altrui
Atti o parole che consapevolmente tendano a creare
situazioni di emarginazione
Mancato rispetto delle “regole” di comportamento in
ogni luogo dove si svolgono attività scolastiche
Violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio e
degli spazi attrezzati
CHI
accerta e stabilisce la
sanzione
Il Preside, in accordo con
il
coordinatore
della
classe:
accoglie le segnalazioni e
accerta la veridicità delle
infrazioni
applica
la
sanzione
dell’ammonizione
offre la possibilità della
conversione
della
sanzione, individuando le
attività necessarie alla
conversione stessa
APPELLO
All’organo di garanzia
Mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente
Danneggiamenti involontari delle attrezzature di
laboratorio, ecc…
Scritte su muri, porte e banchi.
TABELLA B
INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI
(SANZIONE: SOSPENSIONE)
DOVERI
(art.3 dello Statuto)
RISPETTO DEGLI ALTRI
COMPORTAMENTI
che si caratterizzano come infrazione ai
doveri
Ricorso alla violenza / atti che mettono in
pericolo l’incolumità altrui
Utilizzo di termini gravemente offensivi e
lesivi della dignità altrui
Propaganda
e
teorizzazione
della
discriminazione nei confronti di altre
persone
Compimento di fatti di reato
Violazione intenzionale delle norme di
sicurezza e dei regolamenti degli spazi
attrezzati
Introduzione nella scuola di alcolici e/o
droghe
RISPETTO DELLE NORME
Danneggiamento volontario di strutture e/o
DI SICUREZZA E CHE
attrezzature (vetri, pannelli, strumenti di
TUTELANO LA SALUTE
laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle
palestre)
RISPETTO
STRUTTURE
E
ATTREZZATURE
DELLE
Infrazioni non gravi che si ripetono dopo
DELLE
sanzioni già applicate
CHI
accerta e stabilisce la sanzione
Il Consiglio di classe:
accoglie le segnalazioni in
unione con la presidenza, e
accerta la veridicità delle
infrazioni
applica la sanzione della
sospensione
offre
la
possibilità
della
conversione della sanzione,
individuando
le
attività
necessarie alla conversione
stessa
APPELLO
All’ A.T. di Catania
TITOLO III
REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI
ISTRUZIONE
CAPO I – USCITE
DI PIÙ GIORNI .
Art. 41 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe che ritengono opportuno realizzare un’uscita
di più giorni presentano, per l’approvazione, al Consiglio di Istituto un progetto
coerente con la programmazione didattico - educativa annuale, attinente ad
obiettivi e contenuti disciplinari di interesse rilevante. Il progetto, che dovrà
essere inserito nel piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese di
ottobre, si articola in tre fasi didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo
l’uscita.
Art. 42 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori sarà coerente
con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno di loro
dovrà appartenere ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del
progetto.
Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano
già partecipato, durante lo stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in
Italia, a meno che l’uscita di più giorni non si verifichi in momenti di sospensione
dell’attività didattica.
Art. 43 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi
possono effettuare uscite di più giorni :
- Biennio : max. 3 giorni con 2 pernottamenti;
68
- Triennio 3^ e 4^ classi : max. 6 giorni con 5 pernottamenti;
- Triennio 5^ classi : max. 6 giorni con 5 pernottamenti anche all’estero;
Art. 44 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei
singoli studenti alle iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non
legati alla diminuzione della qualità dei servizi offerti. Gli studenti di ogni classe
potranno scegliere l’itinerario più confacente alle proprie necessità tra quelli loro
proposti dal Consiglio di classe.
Art. 45 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista
economico i Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per
efficacia formativa.
CAPO II – USCITE
DI UN GIORNO A CARATTERE CULTURALE E SPORTIVO.
Art. 46 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi
dell’istituto.
Ciascuna classe non potrà effettuare più di tre visite guidate in un anno scolastico
assicurando l’adesione di almeno 2/3 degli studenti frequentanti.
Art. 47 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di
tre visite guidate durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare
questo limite se non hanno partecipato ad iniziative quali viaggi d’istruzione.
CAPO III – DISPOSIZIONI
COMUNI .
Art. 48 (Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in
volta. L’organizzazione potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite
agenzia.
E’ obbligatoria la stipulazione di un’assicurazione per studenti e insegnanti contro
gli infortuni e la responsabilità civile, secondo le norme vigenti per chi ne fosse
sprovvisto.
Art. 49 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il
luogo fissato per il ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal
programma comunicato ai genitori.
TITOLO IV
REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96
Art. 50 (Utilizzo degli spazi).L’I.T.C. “Radice” è scuola aperta in conformità alla direttiva
ministeriale n.133/96, e del relativo regolamento attuativo.
L’Istituto mette a disposizione, per un uso diligente, spazi, locali e attrezzature,
compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza, per le finalità previste
nella direttiva ministeriale.
Art. 51 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di
durata annuale devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici
ottobre di ogni anno, per la deliberazione da parte degli organi competenti.
Proposte successive o estemporanee possono essere esaminate singolarmente con
apposita delibera.
Art. 52 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico
richieste da gruppi di studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del
personale in servizio, previa domanda al Dirigente Scolastico da conseg
Art. 53 (Altre attività). Per tutte le attività promosse da persone appartenenti all’Istituto in
orario extra scolastico, è richiesta la presenza di uno studente maggiorenne o di
69
personale della scuola, che assumano la responsabilità civile per eventuali danni ai
beni mobili e immobili dell’Istituto.
Le richieste devono pervenire al Dirigente Scolastico con cinque giorni di anticipo
sull’iniziativa.
Art. 54 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne
sono disciplinate da apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere
superiore ad un anno.
In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di
rilascio di spazi e attrezzature, con l’indicazione di un soggetto responsabile.
Art. 55 (Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di
valutazione dei Consigli di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o
formativi.
Art. 56 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le
norme vigenti nell’ordinamento giuridico italiano.
TITOLO V
REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI
CAPO I – AULE
Art. 57 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in
modo da facilitare l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della
prima ora di lezione devono segnalare al Dirigente, per iscritto, eventuali casi di
mancata o insufficiente pulizia. Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei
gruppi classe che via via le occupano.
Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di buona manutenzione di
qualsiasi arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non devono
subire alcun tipo di danneggiamento.
I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi
sull’utilizzo dello spazio aula.
Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi.
Art. 58 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra
strumentazione, è riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di
danneggiamento alle attrezzature permane il principio di responsabilità solidale
dell’intera classe di cui al successivo articolo, qualora non sia individuabile un
singolo responsabile.
Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al
regolamento dei laboratori di informatica, in quanto applicabili.
Art. 59 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario
dare immediato avviso della circostanza al personale addetto.
Se nelle aule si verifichino danni a strutture o attrezzature, e non sia possibile
risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe
che per ultima ha occupato l’aula.
Art. 60 (Pianta della classe). E’ compito dei Consigli di Classe costruire la pianta dei banchi
e dei posti di ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe.
Art. 61 (Armadietti). Gli studenti sono tenuti ad utilizzare gli armadietti posti a loro
disposizione, e posizionati nelle aule, allo scopo di custodirvi zaini, borse, ed ogni
altro materiale che abbia necessità di una collocazione protetta.
L’accesso agli armadietti è sotto la responsabilità di uno dei rappresentanti di
classe.
70
Art. 62 (Esclusione di responsabilità). La scuola non assume alcuna responsabilità in ordine
alla custodia di quanto contenuto negli armadietti.
Non è possibile depositare oggetti di valore nell’armadietto, né materiale
deperibile o pericoloso.
Lo studente rappresentante di classe designato dalla classe è tenuto alla custodia
delle chiavi: qualora le smarrisca, dovrà provvedere a proprie spese al duplicato
delle chiavi stesse.
Art. 63 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e
senza recare alcun pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività
didattica nelle aule.
CAPO II – SPAZI
COMUNI ESTERNI
Art. 64 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni
esterni con senso di responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo
alle attività didattiche che si svolgono nelle aule contemporaneamente.
Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine
dell’uso.
E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni.
Art. 65 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche
avviene sotto la sorveglianza dei docenti interessati.
Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna
vigilanza, gli studenti dovranno autonomamente dimostrare la loro maturità
personale.
Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino
un qualsiasi rischio per l’incolumità fisica.
TITOLO VI
REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Art. 66 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei
testi, all’uso didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale
aperta alle componenti scolastiche dell’Istituto e al territorio. All’inizio dell’anno
scolastico viene designato da D.S. il responsabile della biblioteca.
L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche
prevedere spazi pomeridiani.
L’accesso alla biblioteca, per gli utenti esterni alla scuola, avviene previo
presentazione di un valido documento di riconoscimento personale.
Il personale in servizio provvederà a rilevare gli orari di ingresso di ogni utente,
nonché la postazione occupata.
Art. 67 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali
anomalie, cattivo funzionamento, rotture o mancanza di materiali.
Le postazioni PC sono numerate come da pianta esposta.
Non è consentito cambiare le impostazioni prefigurate.
Art. 68 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca:
visionare cassette, CD-Rom, navigare in Internet, ascoltare CD audio,
consultazione testi .
Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio. I trasgressori saranno
immediatamente allontanati.
Art. 69 (Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico,
previo controllo e autorizzazione del personale in servizio.
L’utilizzo delle stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici.
71
Art. 70 (Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella
biblioteca: per la consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda.
E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di
consultazioni, videocassette e CD compilando la scheda e provvedendo alla
restituzione entro i tempi concessi dal personale in servizio.
Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza
alcuna manomissione.
Chi deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella
edizione più recente, oppure a risarcire il danno a seconda della valutazione di
mercato.
Art. 71 (Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di
libri, abbonamenti, riviste, videocassette e CD consegnandola al responsabile della
biblioteca per il visto di assenso.
TITOLO VII
REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA
Art.72 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono
affidate al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene
designato dal D.S. un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e
sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il
funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e
l’aggiornamento inventariale.
Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per
la parte relativa alla sicurezza.
Art. 73 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula
con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per
tutto l’anno, ed ogni variazione va riportata sulla pianta stessa.
Art. 74 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza
dell’insegnante. In caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo
dei laboratori con anticipo al responsabile: va comunque garantita la presenza di
un docente nel corso delle attività.
Il docente deve firmare il registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio
stesso.
I docenti che necessitano di utilizzare i laboratori singolarmente possono farlo,
firmando comunque il registro di laboratorio.
Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave.
Art. 75 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della
cartella intestata all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno
rimossi.L’utilizzo di proprie pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio,
previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio.
Gli studenti non possono cambiare le configurazioni del sistema operativo e di altri
programmi, o selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per
esigenze didattiche ed in presenza del docente.
Art. 76 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine
e dei programmi durante le proprie ore di lezione.
Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle lezioni vanno immediatamente
segnalati al responsabile di laboratorio.
In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà
ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il
laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di
studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
72
Art. 77 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve
disconnettere il pc. Il docente dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento
delle macchine.
Art. 78 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che
a qualsiasi titolo sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori.
Art. 79 (Comportamento in aula).
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
Art. 80 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e
specifiche disposizioni che potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico
dal responsabile del laboratorio.
TITOLO VIII
REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO
Art. 81 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio
sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico
viene designato dal D.S., un docente responsabile, che coordina l’uso del
laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti
riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei
materiali, e l’aggiornamento inventariale.
Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per
la parte relativa alla sicurezza.
Art. 82 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula
con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per
tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente riportata sulla pianta stessa.
Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle
presenze.
Art. 83 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la
propria firma nel registro delle presenze.
I docenti possono utilizzare il laboratorio oltre il loro normale orario senza farne
richiesta, ma sempre apponendo la firma di presenza.
Art. 84 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo
della consolle nelle sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine
l’aula. Al termine della lezione il docente deve preoccuparsi dello spegnimento del
laboratorio.
Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del
laboratorio: in ogni caso deve evidenziare sul registro delle presenze eventuali
guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano predisporre in modo adatto la
propria attività.
Art. 85 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va
immediatamente segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti
o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta
responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio,
ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che
occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Art. 86 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti,
giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero
ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
73
TITOLO IX
REGOLAMENTO DELLA PALESTRA
Art. 87 (Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra
sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico
viene designato dal D.S., un docente responsabile, che coordina l’uso della
palestra e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano
il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e
l’aggiornamento inventariale.
Il responsabile della palestra integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per
la parte relativa alla sicurezza.
Art. 88 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale
e delle attrezzature nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi
da parte degli alunni.
Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le
classi lascino la palestra.
Art.
89
(Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono
obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica riservate esclusivamente all’uso
in palestra.
L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è
utilizzata in orario extrascolastico.
Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con
indumenti adeguati (tuta, calzoncini e maglietta).
E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo. E’
vietato bere e mangiare all’interno dalla palestra.
Art. 90 (Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi,
quindi l’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti
lasciati incustoditi dagli studenti, che possono lasciare i propri effetti personali
negli armadietti posti a loro disposizione o in consegna al docente.
Art. 91 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante
attività integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di
Educazione Fisica, lo studente infortunato deve dare immediata comunicazione
dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni.
Art. 92 (Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa
in uso, al di fuori degli spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine
di lucro previa concessione da parte della Provincia e la stipula di una specifica
convenzione d’uso che libera l’Istituto da ogni responsabilità per l’uso della
palestra.
TITOLO X
REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA
MATERIA E DELLA NATURA
Art. 94 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono
affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene
designato dal D.S., un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e
sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il
74
funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e
l’aggiornamento inventariale.
Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per
la parte relativa alla sicurezza.
Art. 95 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula
con l’indicazione dei posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico
corrente: ogni variazione va riportata sulla pianta stessa.
Art. 96 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio
se non accompagnati dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico,
o comunque non al di fuori dagli orari previsti. I docenti che necessitano dell’aula
per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque momento.
Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave.
Qualora fossero disponibili sia lo spazio aula che il laboratorio, il docente che
scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di presenza
indicando la data, l’ora e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la
propria firma.
Art. 97 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il
materiale utilizzato va riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso
ordine nel quale è stato trovato. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e
portarlo fuori dall’aula senza informarne il responsabile o l’assistente tecnico.
Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la
corrente deve essere tolta all’aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti
dell’acqua e del gas, se utilizzati, devono essere chiusi al termine dell’uso.
E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza
presente in laboratorio, senza l’autorizzazione del docente presente in laboratorio.
Art. 98 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va
immediatamente segnalato al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o
danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta
responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio,
ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che
occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto.
Art. 99 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti,
giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero
ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali.
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio.
TITOLO XI
REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA
Art. 100 (Costituzione) E’ istituito l’organo di garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello
Statuto delle studentesse e degli studenti
Art. 101 (Composizione) L’organo di garanzia è composto da due docenti, un genitore, uno
studente e un rappresentante del personale non docente: viene nominato dal
Consiglio di Istituto e dura in carica tre anni.
Per la componente studenti, possono far parte dell’organo di garanzia
esclusivamente gli studenti iscritti alle classi di triennio.
Il Consiglio di Istituto nomina altresì un membro supplente per ciascuna delle
componenti.
il Consiglio d’Istituto elegge, per l’anno scolastico 2009-2010, i componenti che
sono:
il preside, prof. G. Mineri,
la prof.ssa Capizzi , funz. strumentale di Bronte
il sign. Musarra per il personale ATA
la sign ra Greco per la componente genitori
lo studente D’Aquino Sergio per la componente studenti
75
Art. 102 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i
docenti e i genitori, se il figlio lascia l’istituto.
Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare
decadono dalla carica.
Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti.
Art. 103 (Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti
sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente
all’art.5 comma 3 dello statuto stesso.
Svolge funzioni d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la
procedura descritta nel regolamento di disciplina.
L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e
di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai
regolamenti di istituto.
L’organo di garanzia, inoltre, può proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto,
ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali modifiche alla
Commissione Regolamenti.
Art. 104 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con
apposito regolamento.
Individua comunque al proprio interno un Presidente.
TITOLO XII
REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
Art. 105 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di
partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della
società, pertanto sono per gli studenti occasione formativa alternativa alla normale
attività didattica.
Art. 106 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali
della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto
legislativo 16.4.1994 n.297.
Art. 107 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il
funzionamento dell’Assemblea d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli
eventuali altri organismi che gli studenti intendano individuare, viene approvato
dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e all’Organo di garanzia, che ne
valutano la conformità ai regolamenti di istituto.
Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del
Comitato studentesco.
CAPO I – ASSEMBLEA
DI ISTITUTO
Art. 108 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto
gli studenti che non vi intendono partecipare resteranno in classe per svolgere
attività di recupero e/o di approfondimento con i propri docenti in servizio. A tal
fine i docenti registreranno le presenze in aula, mentre il Presidente
dell’Assemblea registrerà le presenze in Assemblea.
Art. 109 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza
del Comitato studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti.
La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al
Dirigente scolastico almeno cinque giorni prima dello svolgimento dell’Assemblea.
Art. 110 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto inizia, di norma, alla seconda ora di lezione
e si conclude al termine della quinta ora di lezione e gli studenti presenti
all’Assemblea potranno uscire dall’Istituto. Qualora l’Assemblea si concludesse
prima della quinta ora di lezione tutti gli studenti rientreranno nelle rispettive
76
classi. L’Assemblea di Istituto può anche articolarsi per classi parallele di biennio e
di triennio e/o per gruppi di studio e di approfondimento. In tali casi verrà
effettuata in giorni diversi secondo un calendario comunicato al Dirigente
scolastico dal Presidente dell’assemblea con congruo anticipo rispetto allo
svolgimento delle attività stesse. In tali casi essa deve coinvolgere la totalità degli
studenti dell’istituto.
Dello svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del
Presidente dell’Assemblea.
Al termine dell’Assemblea il Comitato studentesco provvede alla pulizia dei locali.
Art.111 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme
organizzative, che il comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai
regolamenti di istituto, e non sia tale da impedire il corretto svolgimento dei
lavori.
Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati
della sorveglianza al fine di assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei
locali di svolgimento. Quando rilevino condizioni che non consentono il corretto
svolgimento dei lavori, lo comunicano al Dirigente scolastico, che, sentito il
Presidente dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa e far riprendere le
lezioni.
CAPO II – ASSEMBLEE
DI CLASSE
Art. 112 (Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti
degli studenti, o dalla maggioranza degli studenti della classe.
L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate
consecutivamente nella stessa giornata.
Art. 113 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va
depositata in Presidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento vistata, per
assenso, dai docenti coinvolti.
L’Assemblea può aver luogo solo se autorizzata dal Dirigente sullo stesso modulo
della richiesta che ritornerà ai rappresentanti di classe e ai docenti interessati.
Art.114 (Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al
Dirigente del verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea.
Art. 115 (Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di
classe è incaricato della sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono
lo svolgimento dei lavori, può chiedere l’intervento della Presidenza per la
sospensione dell’Assemblea e la ripresa delle lezioni; può inoltre far verbalizzare
comportamenti scorretti o non rispettosi.
PIANO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO
Il responsabile della funzione strumentale area 2, valutati tutti gli elementi
emersi dall’indagine conoscitiva condotta per rilevare le esigenze specifiche
e le peculiarità formative dei singoli docenti, confrontate e commisurate le
stesse alle scelte educative e didattiche inserite nel P.O.F., identificate,
infine, le direttive ministeriali e le relative indicazioni, ha individuato alcune
aree di intervento su cui impostare il piano di formazione dei docenti:
A.
B.
C.
D.
E.
77
BES; DSA
Uso strumenti multimediali;
Utilizzo del GPS;
Lingue
ECDL
Gli interventi individuati sono finalizzati alla necessità nella scuola
dell’autonomia di disporre di figure professionali competenti nella
mediazione culturale, di esperti di organizzazione e gestione, abili nell’uso
delle tecnologie, capaci di utilizzare proficuamente le esperienze proprie ed
altrui.
Le competenze e i requisiti professionali da acquisire nei processi di
aggiornamento e formazione del personale docente sono riferibili a quanto
necessario o utile a supporto del lavoro cooperativo, al coordinamento delle
attività, alla documentazione ed alla gestione dei progetti, alla misurazione
dei risultati ed alla valutazione degli esiti. Esse sono sintetizzate in
riferimento alle attività da svolgere nel seguente modo, non in ordine di
priorità.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
Innalzamento della qualità della scuola e dell’offerta formativa.
Divulgare il Piano dell’offerta formativa della scuola attraverso incontri con i
genitori per l’illustrazione del POF e la condivisione delle scelte educative
Accogliere e divulgare ogni iniziativa del territorio che si ritenga
particolarmente significativa e coerente con il percorso formativo intrapreso
dall’istituto.
Incremento delle iniziative di formazione, anche in collaborazione con i paesi
dell’UE, sullo sviluppo della professionalità docente in ambiente e-learning,
con particolare riferimento all’educazione alla cittadinanza europea e alla
scienza e tecnologia.
Divulgare informazioni ed orientare contro la dispersione scolastica e il
disagio, inclusi gli interventi legati al contrasto dei fenomeni di depressione e
quelli volti allo sviluppo di comportamenti e stili di vita corretti, con
particolare riguardo all’alimentazione, all’educazione sportiva e alla salute.”
Rinnovo delle impostazioni metodologiche-didattiche in relazione a
contenuti disciplinari specifici con riferimento a:
•Comunicazione e linguaggi
•Cultura scientifica e tecnologica
•Cambiamenti in atto
DESTINATARI
Vista la vastità e la complessità delle singole esigenze disciplinari, è prevista
una partecipazione differenziata del corpo docente alle offerte di formazione
in conformità alle competenze possedute ed alle esigenze formative da
soddisfare, pertanto i corsi di aggiornamento avranno come destinatari:
•Il Collegio dei Docenti;
•Specifici gruppi;
•Singoli insegnanti;
•Genitori;
•Personale ATA.
78
PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE ESTERNE
a)L’individuazione delle iniziative riconosciute valide a livello di adesione
individuale e spontanea avverrà sulla base dell’adesione del corso specifico
al percorso indicato dalla Istituzione scolastica.
b)La partecipazione alle iniziative esterne da parte dei docenti che ne
chiedono formale autorizzazione sarà consentita compatibilmente alle
esigenze di servizio ed agli impegni programmati dal Collegio dei i Docenti.
c)L’esonero dal servizio per la partecipazione alle iniziative di
aggiornamento, sarà concesso, di norma, fino ad un massimo di due unità per
ciascuna sezione di scuola, compatibilmente con le disponibilità di personale
per la sostituzione.
d) In caso di concorrenza di richieste l’autorizzazione sarà concessa tenendo
conto non solo del numero di permessi già fruiti durante l’anno scolastico,
bensì della ricaduta positiva sull’istituzione scolastica in termini di
qualificazione nell’ottica di quanto previsto dalla contrattazione d’istituto.
1.
La nostra istituzione, nel rispetto delle norme sull’autonomia scolastica,
si riserva di indicare, qualora lo ritenesse opportuno e durante il corso dello
stesso anno le priorità delle scelte formative in maniera tale da poter valutare
ed eventualmente garantirsi proposte al momento non prevedibili.
2.
Ove possibile e compatibilmente con la richiesta di eventuali corsi da
attivare e gli spazi disponibili, la nostra istituzione sarà sede degli stessi.
3.
Fatte salve improrogabili esigenze di servizio l’istituzione scolastica,
nel rispetto delle norme contrattuali, attuerà tutte le procedure consentite per
garantire a ciascun docente il diritto alla formazione.
INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA IN AMBITO SCOLASTICO
II tema della sicurezza, per le sue rilevanti concezioni, è oggetto di attenzione e
considerazione da parte della nostra scuola. Il nostro scopo è quello di promuovere
una "cultura della prevenzione" e quindi della SICUREZZAfinalizzata a:
1.
Garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche
relative alle disposizioni del D.Lgs.81/08 e s.m.i.
2.
Garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua
collocazione all'interno delle normali attività didattiche e non.
3.
Garantire la massima sicurezza e salute negli ambienti di lavoro.
4.
Garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di
emergenza da attuare in caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto.
MANSIONI
79
•
•
•
•
•
Il Dirigente Scolastico insieme al Responsabile del Servizio di Protezione
e Prevenzione, si attivano per concretizzare gli adempimenti normativi
previsti.
I Docenti partecipano ed organizzano un programma didattico(progetto
“ A SCUOLA DIPROTEZIONE CIVILE”) mirato alla conoscenza delle fonti di
pericolo presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di
evacuazione dall'edificio scolastico in caso di calamità naturale.
Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile
l'evacuazione.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, insieme agli
addetti, stabilisce il calendario delle prove di evacuazione che si attuano in
numero non inferiore a 2 durante tutto l'anno scolastico,le quali saranno
eseguite senza preavviso per i docenti e per gli alunni.
All’interno dell’istituto,al fine di garantire la massima sicurezza,sono
presenti cartelli segnaletici,planimetrie ed organigrammi relativi alle
gestioni di eventuali emergenze chiaramente visibili e di facile
comprensione anche a chiunque entri nell'edificio scolastico.
COMPORTAMENTI
•
•
•
•
In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto,
saranno condotti nelle apposite aree di raccolta e lì sosteranno fino
all'ordine del Coordinatore delle Emergenze. Sarà possibile ai genitori
prelevare i propri figli dopo aver apposto la firma su apposito registro
fornito dall'insegnante. Nonni, zii e parenti in genere dovranno fornire un
documento d'identità.
A nulla serve intasare le linee telefoniche.
I telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza.
In situazioni di emergenza o di pericolo è fondamentale evitare il
panico.
OBBLIGHI NORMATIVI:
INTERVENTO
ADEMPIMENTI
PROCEDURALI
E
AZIONI
DI
Designazione
del
Responsabile
del
Servizio
di
Prevenzione
e
protezione,designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, dei
lavoratori incaricati delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso.
Organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia
di primo soccorso, lotta antincendio e gestione dell'emergenza. Adozione delle
misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione degli alunni e
dei lavoratori. Richiesta dell'osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle
procedure tecniche in caso di evacuazione immediata dall'edifìcio. Organizzazione
di prove di evacuazione, Informazione capillare del piano di evacuazione
dell'istituto ad alunni ed operatori della scuola,diffusione delle procedure di
emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati,diffusione della
modulistica relativa agli incarichi di responsabilità. Aggiornamentodel D.V.R
(documento di valutazione dei rischi),segnalazione di carenze strutturali agli
organi di competenza,riunioniperìodiche di informazione e aggiornamento.
Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori.
SOGGETTI COINVOLTI
Tutti gli operatori scolastici: docenti,personale ATA, alunni,ed ancora, Datore di
lavoro, responsabile del Servizio di protezione e prevenzione, Addetti alla
80
sicurezza, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, addetti al servizio
antincendio, addetti al servizio di primo soccorso.
81
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
1
“ BENEDETTO RADICE”
1
BRONTE .............................................................................................................................................. 1
Presentazione
1
LA MAPPA
2
Strutture
3
Bronte ................................................................................................................................................. 3
Adrano................................................................................................................................................. 4
Risorse umane ................................................................................................................................. 4
Personale docente ...................................................................................................................... 4
Personale A T A ........................................................................................................................... 4
Analisi del territorio........................................................................................................................ 5
Le attese del territorio .................................................................................................................. 6
BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI ...................................................................................... 7
La nostra offerta formativa ......................................................................................................... 8
Obiettivi e Modalità ........................................................................................................................ 8
Dispersione scolastica ................................................................................................................... 9
La Scuola s’impegna ...................................................................................................................... 9
I nostri corsi
Errore. Il segnalibro non è definito.
I nuovi corsi ....................................................................................................................................12
Profilo culturale e risultati di apprendimento
14
settore economico ........................................................................................................................14
settore tecnologico .......................................................................................................................15
Istituto Tecnico per Geometri
17
Progetto Cinque .............................................................................................................................17
Quadro orario Progetto Cinque (Vecchio ordinamento) .................................................18
Articolazione dell’orario settimanale: Progetto Cinque ..............................................18
Quadro orario Costruzione Ambiente e Territorio ............................................................19
(Nuovo ordinamento) ..................................................................................................................19
Articolazione dell’orario settimanale: Costruzione Ambiente e Territorio ...........19
Sbocchi Professionali del Tecnico GEOMETRA....................................................................20
Direttore Tecnico dì Cantiere................................................................................................20
Dipendente di Pubbliche Amministrazioni .......................................................................20
Collaboratore di Studi di Progettazione ............................................................................20
Libero professionista: ..............................................................................................................20
Accesso facoltà universitarie ................................................................................................21
Istituto Tecnico per Ragionieri
22
Progetto I.G.E.A. ...........................................................................................................................22
Progetto Mercurio ............................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Quadro orario Progetto I.G.E.A (Vecchio ordinamento) ................................................23
Articolazione dell’orario settimanale progetto I.G.E.A. ..............................................23
Quadro orario Progetto Mercurio (Vecchio ordinamento)Errore. Il segnalibro
non è definito.
Articolazione dell’orario settimanale Progetto MercurioErrore. Il segnalibro
non è definito.
Quadro orario Amministrazione, Finanza e Marketing ...................................................24
(Nuovo ordinamento) ..................................................................................................................24
Articolazione dell’orario settimanale: Amministrazione, Finanza e Marketing ..24
Sbocchi professionali per il diplomato I.G.E.A. Mercurio e in Amministrazione
Finanze e Marketing.....................................................................................................................25
Esercizio libera professione ...................................................................................................25
Accesso facoltà universitarie ................................................................................................25
Istituto Tecnico per Informatica E Telecomunicazioni
28
Quadro orario Informatica E Telecomunicazioni ...............................................................30
(Nuovo ordinamento) ..................................................................................................................30
Articolazione dell’orario settimanale: Informatica E Telecomunicazioni..............30
82
Istituto Tecnico serale
26
PROGETTO “SIRIO”
26
(attivo fino all’anno 2008-in corso di riattivazione)
26
QUADRO ORARIO......................................................................................................................27
ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO
RURALE
35
Sede di Adrano ..........................................................................................................................35
Nuovo profilo professionale ......................................................................................................42
indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” .............................................42
ORGANIGRAMMA
44
Il Dipartimento...............................................................................................................................49
Funzioni Strumentali....................................................................................................................50
AREA 1 - Piano dell’Offerta Formativa ..............................................................................50
AREA 2 + AREA 4 - SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTI - RAPORTI CON
L’ESTERNO ..................................................................................................................................50
Programmazione Didattica-Educativa ...................................................................................51
Metodologie didattiche nel biennio e nel triennio .............................................................51
La valutazione nella scuola .......................................................................................................52
Criteri Di Valutazione ..................................................................................................................53
Criteri generali per la valutazione degli alunniErrore. Il segnalibro non è
definito.
Il voto di condotta .......................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
RICONOSCIMENTO DEL CREDITO FORMATIVOErrore. Il segnalibro non è
definito.
Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento DSA...................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Valutazione degli alunni con disabilitàErrore. Il segnalibro non è
definito.
VALUTAZIONE NEI CASI DI GRAVE INSUFFICIENZAErrore.
Il
segnalibro non è definito.
Corrispondenza tra giudizio, voto e descrittoriErrore. Il segnalibro non è
definito.
Regolamento d’Istituto
62
83
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P.O.F. - IISS "Benedetto Radice"