Istituto d’Istruzione Superiore Statale Benedetto Radice Bronte (CT) Piano dell’Offerta Formativa P.O.F. 2013 - 2014 I I S S Benedetto Radice – Bronte (CT) Unione Europea Regione Siciliana Repubblica Italiana ISTITUTO DI I S T R U Z I ON E S E C ON D A R I A S U P E R I O R E “ BENEDETTO RADICE” BRONTE Partita IVA. 80021890878 Tecnico Commerciale Amministrativo - Bronte Tecnico Commerciale “Progetto Sirio - Bronte Tecnico per Geometra - Bronte Professionale Agricoltura e Ambiente - Adrano P RESENTAZIONE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il nostro Piano dell’Offerta Formativa, adottato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio di Istituto riunitosi successivamente, intende provvedere alla realizzazione dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali, interagendo con questi ultimi e con tutte le Istituzioni territoriali (Provincia, Comune, Università, Parco e altre Istituzioni) individuate come partner nei vari progetti educativo-didattici. Esso si sostanzia con attività di progettazione ed esecuzione d’interventi formativi negli indirizzi presenti nell’ambito dell’Istituto secondo il binomio inscindibile educazione-istruzione. Per raggiungere le finalità formative prescelte, esso si avvale di un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza scolastica e del relativo territorio di appartenenza, tenendo conto dei criteri espressi dal Consiglio di Istituto. Il Dirigente Scolastico prof. ssa Maria Pia Calanna 1 LA MAPPA Analisi Territorio del Attese del territorio Bisogni degli alunni Regolamento d’istituto Offerta Formativa P.O.F. Criteri valutazione di Organigramma dell’Istituto 2 I Corsi CARTA D’ IDENTITA’ DELL’ISTITUTO Nell’Istituto sono oggi in atto numerosi interventi di carattere didattico e organizzativo, deliberati coerentemente con i nuovi spazi decisionali aperti della legge sull’autonomia scolastica. Tali interventi hanno interessato soprattutto i seguenti ambiti: - - Riorganizzazione dei percorsi didattici, nell’ambito degli attuali programmi, secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze Organizzazione d’iniziative di recupero e sostegno Arricchimento dell’offerta formativa S TRUTTURE B RONTE L’edificio della sede di Bronte è una costruzione abbastanza recente, fine anni 80 del secolo scorso, avente struttura portante in cemento armato, realizzata secondo criteri antisismici; è dotato di impianto antifulmine, di impianto antincendio e vi sono previste e funzionanti apposite strutture per accogliere i disabili. Il fabbricato è costituito da tre piani e comprende: - - - 3 una zona uffici: o presidenza o vicepresidenza o sala docenti o uffici di segreteria aule normali in numero sufficiente laboratori: o Chimica-Fisica o Scienze della terra o Linguistico o Informatica o Multimediale o Trattamento testi o Disegno o CAD aule speciali : o Proiezioni o o o o Biblioteca Auditorium Mensa Palestra Secondo quanto disposto dalle vigenti disposizioni l’Istituto ha predisposto un programma atto a porre in essere misure di sicurezza quali: - prevenzione da infortuni; piani di evacuazione in caso di eventi calamitosi (incendi, terremoti...). A DRANO L' ambiente scolastico dell 'I.P.A.A. di Adrano è costituito da due plessi: - Plesso Giobbe - Plesso Gesù e Maria. Il Plesso Giobbe rappresenta la sede centrale e si compone di un'unica struttura a piano terra circondato da un cortile recintato in cui si trova una piccola serra. I locali di tale sede comprendono la maggior parte delle strutture ed attrezzature: la segreteria, un laboratorio di chimica adibito anche ad aula video, sala docenti, aule in numero non sufficiente. Il Plesso Gesù e Maria è ubicato in un palazzo antico nel centro storico di Adrano e comprende due aule adibite a classi, una che funge da segreteria e sala docenti, una usata dagli insegnanti di sostegno per i ragazzi portatori di handicap. R ISORSE UMANE P E R SO N A L E DO C EN T E Il corpo docente dell’Istituto attualmente è formato da 91 docenti, distribuiti nelle due sedi di Bronte e Adrano La maggior parte di essi sono insegnanti a tempo indeterminato (di ruolo) e molti di loro sono in servizio presso questo Istituto da diversi anni, garantendo una presenza consolidata nel tempo e collaudate competenze professionali. Oltre all’attività didattica con le classi, i docenti svolgono nell’Istituto diversi incarichi riferiti ad attività di coordinamento e a responsabilità di carattere organizzativo, rappresentativo, gestionale. P E R SO N A L E A T A 4 A NALISI DEL TERRITORIO E’ Bronte il comune etneo presso il cui territorio ha sede l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Radice”, ma i fruitori dei suoi servizi provengono, in molti, dai comuni viciniori e cioè Cesarò, Maletto, Maniace e Randazzo, Santa Domenica di Vittoria. La realtà socio-economico-culturale di tale vasto comprensorio può essere assimilata in un unico contesto, dal momento che i comuni citati condividono le stesse problematiche: difficile situazione occupazionale; carenza di idonei stimoli culturali e di strutture sociali atte ad accogliere i giovani e a far fronte alle loro istanze prevenendo adeguatamente il fenomeno della dispersione scolastica. Tuttavia il nostro territorio offre delle risorse ambientali, e soprattutto umane, che vanno valorizzate e potenziate: dalle bellezze paesaggistiche alla ricchezza dei monumenti, che attesta e rimanda alle radici storico-culturali delle nostre città; alle caratteristiche di comunità cittadine che mantengono e coltivano valori quali la famiglia, l’accoglienza, l’impegno sociale e la solidarietà. Alla luce di quanto detto, questa Scuola e le sue strutture intendono: rappresentare un chiaro punto di riferimento per il territorio; svolgere un ruolo primario per la riduzione del fenomeno della disoccupazione e la prevenzione del disagio giovanile; contribuire a fornire al mondo del lavoro personale qualificato e competente. Le situazioni ambientali di provenienza dei nostri giovani, non offrono loro in termini di strutture o di organizzazione socio culturale, opportunità e occasioni per un impiego ottimale del loro tempo libero in attività extra scolastiche e ricreative di efficace valenza formativa. In questo contesto la scuola costituisce uno dei pochi luoghi importanti per la formazione, la crescita culturale e intellettiva dei giovani e pertanto si deve far carico dei bisogni e delle loro aspettative. Per questo motivo, la nostra scuola, oltre a svolgere il tradizionale ruolo di perno dell’educazione e della formazione, realizza attività che da un lato occupano il tempo libero dei giovani e dall’altro contrastano il fenomeno dell’abbandono, della dispersione e della “mortalità“ scolastica, così consistenti nella nostra realtà , più specificatamente Il nostro Istituto, pertanto, con i suoi nuovi indirizzi previsti dalla Riforma dell’istruzione Superiore, svolge, con la collaborazione di enti ed organizzazioni esterne, diverse attività di formazione ispirate all’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del lavoro, consentendo loro di stabilire un concreto riscontro tra quanto studiato a scuola e la realtà lavorativa. 5 LE ATTESE DEL TERRITORIO Bronte è inserito in un territorio a basso tasso di sviluppo, caratterizzato però negli ultimi anni da un processo di deindustrializzazione, dal progressivo affermarsi di attività di carattere terziario, da una dinamica occupazionale che, da una parte, richiede un livello di qualificazione professionale sempre più elevato e specialistico, dall’altra continua capacità di adattamento e disponibilità al cambiamento. In tale contesto la Scuola superiore deve assolvere i suoi compiti educativi, ma anche far fronte a nuove esigenze di carattere formativo, sulla base di una chiara conoscenza del territorio in cui si trova ad operare e quindi del contesto umano, culturale e socio - economico in cui essa è inserita. REQUISITI CHIESTI ALLE FIGURE PROFESSIONALI DAL NUOVO MERCATO DEL LAVORO - - competenze interdisciplinari forte integrazione tra conoscenze di base e competenze professionali abilità trasversali valide per tutti i settori: o conoscenza della lingua o informatica o capacità di lavorare in gruppo. 6 OBIETTIVI REALIZZABILI MEDIANTE UN CURRICULUM CARATTERIZZATO DA: - - Imparare a conoscere - Imparare a fare - Imparare a vivere con gli altri Imparare a essere cittadini e futuri professionisti - - - un programma equilibrato tra materie umanistiche , scientifiche e tecniche un insegnamento il più possibile individualizzato (nessun studente dovrebbe lasciare la scuola senza un diploma o una qualifica ) un buon servizio di orientamento BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI La definizione delle linee didattiche dell’Istituto, avendo come riferimento i PRINCIPI FONDAMENTALI, si basa sull’analisi delle attese del territorio e dei bisogni degli utenti. Il rilevamento dei bisogni formativi e cognitivi degli studenti, mette in evidenza che parte dei giovani palesa: - Incertezze e problemi esistenziali tipici dell’età; - Un atteggiamento di “inerzia” rispetto alle sollecitazioni al confronto e al dialogo; - Disagio causato dalla frattura della continuità didattica tra Scuola Media e Scuola Superiore; - Affievolimento della propria “memoria storica” e delle proprie radici culturali Preoccupazione per il proprio futuro occupazionale; Difficoltà ad interiorizzare il rispetto delle regole su cui si fonda la vita comunitaria; Sul piano più strettamente cognitivo e dell’apprendimento, gli elementi di più ampia rilevanza problematica che si possono registrare nella maggior parte degli alunni sono: - 7 Difficoltà a comprendere e ad usare i linguaggi delle varie discipline; Debolezza del ragionamento induttivo e deduttivo; Una tendenza alla semplificazione nello studio e, quindi, di fatto, allo svuotamento delle proposte culturali dei docenti, nel tentativo di rendere lo studio un’attività marginale e poco impegnativa LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA L’Istituto fornisce una preparazione culturale di base completa, affiancando alle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studio (economia aziendale, costruzioni, matematica, scienze, fisica, informatica) le materie dell’area linguistico – letteraria, storico – espressiva, professionale. Tale preparazione, conseguita con rigorosa applicazione metodologica, si completa con attività di laboratorio che utilizzano le più moderne tecnologie in tutti gli ambiti disciplinari. L’Istituto fornisce altresì allo studente gli strumenti di verifica di interessi, attitudini e competenze personali, ai fini di una consapevole progettazione del proprio futuro. A tal fine i nostri studenti potranno migliorare il loro curricolo formativo con: - l’apprendimento di almeno due lingue europee oltre la lingua italiana; - l’acquisizione delle competenze informatiche ECDL di base, avanzate e specialistiche; - la formazione di una mentalità interculturale e solidale; - esperienza pratica realizzata mediante stage nella realtà lavorativa; - l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità ampie ed essenziali per inserirsi nella vita e nel lavoro; - l’uso delle tecnologie informatiche; - l’apprendimento delle caratteristiche di autonoma, responsabilità, affidabilità, impegno per gli altri, rispetto del prossimo; - costruzione di curricoli in verticali, non ripetitivi: - orientamento per consentire lo sviluppo “armonico” del percorso di formazione, valorizzando le capacità e le attitudini degli studenti. O BIETTIVI E M ODALITÀ - Fornire una preparazione culturale di base completa - Promuovere l’innalzamento della qualità dei processi formativi. - Fornire strumenti di verifica Caratterizzata dall’equilibrata compresenza delle discipline delle diverse aree : linguistica, letteraria, storico, fisicomatematico, professionale, scientifica. Con la ricognizione e l’individuazione dei punti di forza e di debolezza nei vari settori d’intervento. Selezionando le priorità e la formulazione d’ipotesi operative di miglioramento funzionale, strutturale e organizzativo dell’istituzione scolastica. Inserendo momenti di valutazione delle strategie e degli strumenti utilizzati ed eventuale perfezionamenti. Con la promozione di attività di orientamento e di stage. Utilizzando strategie didattiche innovative per promuovere un’autentica cultura della personalizzazione. Dare maggiore visibilità dell’istituzione scolastica nel Territorio e interagire realmente con il mondo del lavoro. Dei propri interessi, attitudini e capacità ai fini di una consapevole definizione dei propri progetti per il futuro 8 D ISPERSI ONE SCOLASTICA Per promuovere la progettazione, la sperimentazione e la diffusione di attività didattiche volte a contrastare la dispersione e gli abbandoni l’istituto attua forme di intervento attraverso: - Formazione in servizio del personale docente e ATA. Maggiore attenzione ai bisogni formativi degli allievi. Iniziative per il recupero, sostegno, sportello didattico. Implementazione della didattica laboratoriale. Uso delle tecnologie informatiche per l’innovazione didattica. Ampliamento dell’offerta formativa con conseguente apertura della scuola in orario pomeridiano. L A S CUOLA - S ’ IMPEGNA A favorire l’innovazione pedagogica continua, la ricerca, lo sviluppo; A utilizzare tra gli insegnamenti diversi approcci metodologici; A offrire all’alunno più metodi d’apprendimento; A suscitare tra gli insegnanti spirito di riflessione e un costante senso critico nei confronti del proprio lavoro A coinvolgere esperti in specifici settori; A potenziare la collaborazione con l’Ente locale, associazioni e aziende del territorio per progetti in rete. A creare un sistema che tenga conto delle esigenze e aspirazioni delle diverse componenti A monitorare continuamente l’attività svolta valutandone i risultati raggiunti. A motivare, supportare e valorizzare il personale scolastico: Docenti Attivando piani di formazione per il personale docente. Motivando, valorizzando e sviluppando la ricerca didattica e metodologica ATA Istituto Attivando piani di formazione per il personale A T A. Motivando, valorizzando e sviluppando il personale contributo alla crescita. Migliorando le condizioni ambientali di lavoro: cura e manutenzione dei locali, tutela della salute e della sicurezza. Responsabilizzando per delega il personale scolastico con assunzione di autorità, responsabilità e competenze (empowerment), offrendo feedback costruttivi. Migliorando le relazioni interpersonali. 9 - A collaborare con le diverse istituzioni operanti nel territorio: Enti Locali Imprese Organizzazioni Famiglie Scuole Potenziando i rapporti con gli Enti locali, le associazioni, le piccole e medie imprese presenti nel territorio brontese e adranita. Progettando attività di stage in stretta collaborazione con l’imprenditoria locale, senza trascurare le opportunità offerte dal FSE Progettando e organizzando nuovi percorsi didattici e educativi da realizzare con la collaborazione di organizzazioni pubbliche e private. Attraverso una maggiore sensibilizzazione, affiancamento e sostegno alle problematiche delle famiglie Creando e attivando reti o convenzioni tra le scuole o tra la scuola e le altre “agenzie educative”. Disturbi Specifici dell’Apprendimento Il docente referente per le “difficoltà di apprendimento” rappresenta un punto di riferimento essenziale per quanto riguarda: - informazioni sui disturbi dell’apprendimento, materiali didattici e valutazione specifici, strumenti compensativi e dispensativi può essere consultato in fase di programmazione didattica nell’individuare strategie risolutive dei problemi la gestione dei contatti con enti esterni per formazione e consulenza monitoraggio della presenza di alunni con D.S.A . organizzazione di corsi di formazione di e Le finalità che si propone: - Garantire il successo formativo degli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (D.S.A.) rispondendo ai loro bisogni. Promuovere all'interno dell'Istituto una cultura dell'inclusività. Implementare nei docenti la conoscenza dei disturbi specifici di apprendimento e le strategie metodologiche e didattiche da attuare. Permettere l'acquisizione da parte degli studenti con D.S.A. di essere sempre più autonomi e protagonisti nella costruzione dei saperi. Favorire il dialogo con le famiglie Gli obiettivi: Acquisire personalmente una conoscenza approfondita relativa ai disturbi specifici dell’apprendimento Acquisire dimestichezza nell’utilizzo degli strumenti compensativi Rispondere ai bisogni degli alunni con D.S.A Favorire nei genitori la conoscenza dei disturbi specifici di apprendimento e degli strumenti dispensativi e compensativi previsti dalla legislazione. - STRATEGIE E METOTODOLOGIE DIDATTICHE Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’alunno/a sia messo/a in condizione de seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni-attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti: - Creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole diversità. 10 - Organizzare attività di coppia o a piccolo gruppo, nell’ottica di una didattica inclusiva. - Utilizzare differenti modalità comunicative e attivare più canali sensoriali nel momento delle spiegazioni. - Controllare che i compiti e tutte le comunicazioni con le famiglie siano trascritti correttamente. - Avviare all’uso della video scrittura, soprattutto per la produzione testuale. - Verificare l’opportunità di una lettura ad alta voce e di un confronto diretto con i compagni. CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: - l’organizzazione di interrogazioni programmate - La predisposizione di schede di verifica a risposta multipla con possibilità di completamento o arricchimento orale - La compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati - L’uso di mediatori didattici durante l’interrogazione (schemi, mappe, immagini..) - Valutazione dei compiti scritti che non tenga conto degli errori ortografici PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano: - I compiti a casa (quantità, qualità richiesta) - Le modalità d’aiuto: chi, come per quanto tempo, per attività/discipline - Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa - Le dispense - La riduzione dei compiti - Le interrogazioni (modalità, contenuti, richieste più importanti). 11 quali I NOSTRI CORSI Nel corrente anno scolastico sono attivi e operanti i seguenti indirizzi di studio: Istituto Settore Tecnico: - Progetto Cinque (vecchio ordinamento) Costruzione Ambiente e Territorio (nuovo ordinamento) Informatica e Telecomunicazioni Settore Moda Istituto Tecnico Settore Economico: - I.G.E.A. ( vecchio ordinamento)Amministrazione, Finanza e Marketing SIRIO: corso serale (richiesta di attivazione) Indirizzi I.G.E.A A. F. M. Geometri C. A.T. I.T Sirio I.P.A.A. Totale I Classi Alunni Primo Secondo Terzo Quarto Quinto NUOVI CORSI In attuazione della riforma della scuola superiore, sono operativi indirizzi di Istituto Tecnico: - Per il Settore Economico - Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing - Per il Settore Tecnologico - Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio - Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni - Sistema Moda Istituto Professionale Sede Adrano Settore Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale i seguenti Tutti gli indirizzi di studio potranno prevedere, a partire dal terzo anno, diverse articolazioni alternative, che potranno essere attivate se corrispondenti ad un effettiva richiesta formativa in relazione alle opportunità lavorative presenti nel territorio. Entrambi gli indirizzi di studio si sviluppano su un monte ore totale annuale di 1056 ore di lezioni suddivise in una quota di ore da destinare agli insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore e a una quota di ore da destinare agli insegnamenti specialistici di indirizzo. A conclusione dei nuovi percorsi degli istituti tecnici, oltre alle aspettative formative previste dagli specifici indirizzi, gli studenti, attraverso lo studio, le 12 esperienze operative di laboratorio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività ed autonomia, sono in grado di: - agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; - utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; - padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; - riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento sopratutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; - riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; - utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; - riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; - individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; - riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; - collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; - utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; - riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; - padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; 13 - collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche; - utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; - padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; - utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; - cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; - saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; - essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. P ROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO SETTORE ECONOM ICO Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnicoeconomica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di: - analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; - riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto; - 14 - riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; - analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; - orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; - intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; - utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; - distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; - agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; - elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; - analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. SETTORE T ECNOLOGICO Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: - individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; - orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; - utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; - orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; - intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; - riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; 15 - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; - riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; - riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. 16 I STITUTO T ECNICO PER G EOMETRI P ROGETTO C I NQUE (5° anno) Questo corso di studi forma la figura professionale di geometra. La preparazione fornita è fondata su competenze tecniche nei settori delle costruzioni, del rilievo, dell’organizzazione e della gestione del territorio. Il suo curriculum formativo, oltre che in senso linguistico-espressivo e logicomatematico, è completato da buone conoscenze giuridiche, amministrative e dalla pratica quinquennale di una lingua straniera. Accanto alle materie di cultura generale (dall’Italiano alla Chimica e alle Scienze, dalla Storia alla Matematica, alla Fisica e alla Lingua inglese), i programmi del Progetto Cinque inseriscono le discipline che connotano l’indirizzo e che, per contenuti e obiettivi, sono finalizzate alla preparazione professionale del Geometra. Disegno, Progettazione, Costruzioni, Topografia, Impianti, collegate all’uso degli strumenti informatici, e quindi al disegno computerizzato e a vari software per l’elaborazione dei dati. Nel quarto e quinto anno, inoltre, lo studio del rilievo topografico è affiancato da frequenti esercitazioni pratiche all’aperto. Quella del Geometra è una figura fra quelle dei tecnici non laureati, ricca di sbocchi professionali sia nell’ambito del lavoro dipendente sia nell’ambito del lavoro autonomo. Pertanto l’alunno del corso per Geometra matura le seguenti competenze: - Progetta, conserva e ristruttura opere edili non complesse - Interviene, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e direzione di cantieri - Opera nell’ambito del catasto - Compie accertamenti e stime per immobili civili Questo percorso sperimentale, ex progetto Cinque, è oggi potenziato e aggiornato dal nuovo corso di studio che già contiene nella dizione: Costruzione Ambiente e Territorio, le future linee guida professionali e tecnico-operative del futuro professionista del settore delle Costruzioni. Questo è indirizzo di studio che valorizzerà le tue aspettative e ti inserirà velocemente nel mondo del lavoro, qualora non vuoi proseguire gli studi in Ingegneria, Architettura, Agraria e Geologia. 17 Q UADRO ORARI O P ROGETTO C INQUE (VECCHIO ORDINAMENTO) Il percorso di studio è strutturato su 1155 ore, nel biennio, e 1188 ore di lezione annuali nel triennio, ridotte dal nuovo regolamento degli Istituti Tecnici, in 1056 ore di lezione per le classi seconde, terze e quarte e di 1188 ore di lezioni per le classi quinte, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di indirizzo. L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane. A R T I CO L A ZI O N E D E L L ’ O R A R I O S ET T I M AN A L E : PROGETTO CINQUE Discipline 5° Religione Cattolica o attività alternativa 1 Lingua e Letteratura Italiana 3 Storia 2 Lingua Inglese (prima lingua straniera) 3 Matematica 2 Chimica Fisica Scienze naturali Costruzioni 5 Diritto e Economia 2 Disegno e Progettazione 4 Geopodologia e Estimo 5 Impianti 3 Topografia 5 Educazione fisica 2 Totale (ore settimanali) 35 18 Q UADRO ORARI O C OSTRUZIONE A M BIENTE E T ERRITORIO (NUOVO ORDINAMENTO) Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di indirizzo. In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria: - Primo Biennio - Attività e insegnamenti generali 660 ore - Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore - Secondo Biennio e Quinto Anno - Attività e insegnamenti generali 495 ore - Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono svolgere 32 ore di lezione. A R T I CO L A ZI O N E TERRITORIO D E L L ’ O R AR I O S E T T I MA N A L E : Discipline C O S T R U ZI O N E 1° biennio A M BI EN T E 2° biennio 5° anno 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 3 3 Scienze integrate (Chimica) 3 3 Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Tecnologie Informatiche 3 Complementi di matematica 1 1 Gestione di cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro 2 2 2 Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7 Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4 Attività e insegnamenti generali Attività ed insegnamenti di indirizzo Scienze e tecnologie applicate (Costruzioni) 19 3 E Topografia Totale (ore settimanali) S BOCCHI P ROFESSIONALI DEL 32 32 4 4 4 32 32 32 T ECNICO GEOMETRA Il diplomato in questo indirizzo di studi ha competenze: - nel campo dei materiali, degli strumenti e dei dispositivi utilizzati nel settore delle costruzioni; grafiche, progettuali e informatiche nel campo edile; nell’organizzazione del cantiere; nell’amministrazioni di immobili; relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla tutela ambientale per essere in grado di: - intervenire nella gestione e manutenzione dei fabbricati; selezionare materiali da costruzioni adeguati; operare nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile e nel normativa sulla tutela dell’ambiente; migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente lavorativo. rispetto della Egli può operare egregiamente con competenza sia come dipendente che come libero professionista nel campo dell’edilizia e specificatamente come D I R ET T O R E T E CN I CO DÌ C AN T I E R E : Come dipendente di un’impresa di costruzioni predispone le fasi di lavoro nel cantiere, si occupa dell’approvvigionamento dei materiali controllandone la qualità, coordina le squadre dei lavoratori verificando che in ogni lavorazione siano osservate le norme di sicurezza nel cantiere, cura l’osservanza del cronoprogramma dei lavori ecc. D I P EN DE N T E DI P U BB L I C HE A M MI N I S T R A ZI O N I : Quali regioni, province, comuni o dipendente di enti pubblici quali ospedali uffici tecnici erariali società di distribuzione di pubblici servizi, ecc.: in detti uffici assume le mansioni più diverse, che gli offrono la possibilità di esprimere le varie competenze acquisite nel corso degli studi (topografia, estimo, diritto, urbanistica etc. C O L L A BO R AT O R E DI S T UDI DI P R O G ET T A ZI O N E : Redige i documenti progettuali in collaborazione con il tecnico superiore (architetto o ingegnere), esprimendo tutta la competenza professionale acquisita durante il corso degli studi nella composizione di disegni o nella esecuzione di documenti contabili con l’ausilio di software specifici; assiste il tecnico superiore durante i sopralluoghi in cantiere, esegue misurazioni e rilevazioni topografiche servendosi di strumentazione elettronica che gli consente in automatico la restituzione grafica del lavoro svolto sul campo. L I B ER O 20 P R O F ES SI O N I ST A : Negli anni passati e ancor oggi nel nostro territorio, la libera professione di Geometra, esercitabile dopo un tirocinio di due anni, il superamento degli esami di stato e l’iscrizione al Collegio dei Geometri, costituiscono uno sbocco professionale appetibile e spendibile nel mercato del lavoro del territorio. Il tecnico che esercita la libera professione è il tramite fra il committente, l’impresa e avvalendosi della prestazione professionale, ove richiesta di tecnici laureati, rappresenta la forza trainante del mercato del lavoro delle costruzioni nei comuni che gravitano attorno all’Istituto. A CC E SS O F A CO LT À UN I V ER SI T A R I E II diploma di Geometra consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie e alle Accademie Militari anche se, per la specificità degli studi, da una preparazione più idonea alla iscrizione presso i corsi di laurea nelle discipline dell’Architettura, dell’Ingegneria, delle Scienze Agrarie e Geologiche e in tutte le discipline a carattere tecnico-scientifico e corsi di diploma universitario similari . Costituiscono denominatore comune a queste attività l’uso corrente di strumenti informatici e il diretto contatto con il pubblico. 21 I STITUTO T ECNICO PER R AGIONIERI P ROGETTO I.G.E.A. (5° anno) II progetto I.G.E.A. è stato pensato e organizzato in funzione del bisogno di formare figure professionali polivalenti in cui si possono coniugare in modo equilibrato una consistente formazione culturale, buone capacità linguisticoespressive, logico-interpretative ed una consapevolezza ampia e sistematica dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. Il progetto si prefigge di fornire a tale figura di esperto in economia aziendale gli strumenti per affrontare con metodi appropriati i problemi tecnici, organizzativi e gestionali di un’azienda moderna. Il diplomato IGEA sarà in grado di interpretare il cambiamento continuo delle aziende operanti nel settore pubblico e privato sia in un rapporto di lavoro dipendente che come libero professionista o consulente. Vengono attivati ogni anno per gli allievi della scuola una serie di corsi, anche in orario extracurriculare, volti a fornire una preparazione professionale adeguata al mondo del lavoro e creazione d’impresa; in particolare corsi di alfabetizzazione informatica e visite guidate presso istituti bancari, assicurazioni e imprese industriali e commerciali. Questo percorso sperimentale, progetto I.G.E.A., è stato oggi potenziato e aggiornato dal nuovo corso di studio che già contiene nella dizione: Amministrazione Finanza e Marketing, le future linee guida professionali e tecnicooperative del futuro professionista del settore Ragioneria e Finanze. 22 Q UADRO ORARI O P ROGETTO I.G.E.A Il percorso di studio è strutturato su 1188 ore, nel biennio, 1122, 1155 ore di lezione annuali rispettivamente nel terzo e quarto e quinto anno, ridotte dal nuovo regolamento degli Istituti Tecnici, in 1056 ore di lezione per le classi seconde, terze e quarte e di 1155 ore di lezioni per le classi quinte, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività e insegnamenti di indirizzo. L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane. A R T I CO L A ZI O N E D E L L ’ O R A R I O S ET T I M AN A L E P R O GE T T O Discipline I.G.E.A. 5° Religione Cattolica o attività alternativa 1 Lingua e Letteratura Italiana 3 Storia 2 Lingua Inglese (prima lingua straniera) 3 Lingua Francesce (seconda lingua straniera) 3 Scienza della natura Diritto e Economia Scienze della materia Matematica 3 Trattamento Testi e Dati Geografia economica 3 Economia Aziendale 9 Diritto 3 Economia Politica e Finanze Educazione fisica 2 35 23 Q UADRO ORARI O A MMINISTRAZIONE , F INANZA E M ARKETING (NUOVO ORDINAMENTO) Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di indirizzo. In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria: - Biennio o Attività e insegnamenti generali 660 ore o Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore - Triennio o Attività e insegnamenti generali 495 ore o Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono svolgere 32 ore di lezione. A R T I CO L A ZI O N E M AR K ET I N G D E LL ’ O R A R I O S ET T I M AN AL E : A M MI N I ST R A ZI O N E , F I N AN Z A 1° biennio 2° biennio 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 Discipline 5° anno Attività e insegnamenti generali Attività ed insegnamenti di indirizzo Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 Economia Aziendale 2 2 6 7 8 Diritto 3 3 3 Economia Politica 3 2 3 32 32 32 32 24 32 E S BOCCHI PROFESSIONALI PER I L DIPLOMATO I.G.E.A. A MMINISTRAZIONE F INANZE E M ARKETING E IN Il ragioniere, oltre a possedere una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico-espressive e logico-interpretative, avrà conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, contabile e informatico. In particolare egli dovrà essere in grado di intervenire nei processi di analisi, sviluppo e controllo dei sistemi informativi automatizzati per adeguarli alle esigenze aziendali e contribuire a realizzare nuove procedure Pertanto egli saprà e dovrà: - collocare i fenomeni aziendali nella dinamica del sistema economicogiuridico a livello nazionale e internazionale; - utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali; - cogliere gli aspetti organizzativi e procedurali delle varie funzioni anche per collaborare e renderli coerenti con gli obiettivi generali dell’azienda; - operare all’interno del sistema informativo aziendale automatizzato per favorirne la gestione e svilupparne le modificazioni; Il diplomato in questo indirizzo di studi ha competenze: amministrative e gestionali, di finanze, di marketing e di comunicazioni; nell’interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi professionali; - linguistiche e informatiche integrate con quelle di ambito professionali per essere in grado di: - intervenire nella pianificazione, nella gestione e nel controllo di attività aziendali; - trovare soluzioni innovative riguardante il processo, il prodotto e il marketing; - operare per la promozione dell’azienda; - migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente lavorativo; - Il futuro diplomato avrà quindi la possibilità di inserirsi in diversi ambiti del mondo del lavoro: commercio, istituti di credito, settori amministrazione, marketing, industria, artigianato, e, nel pubblico impiego, presso enti pubblici, nel mondo della scuola (insegnanti tecnico-pratici, tecnici, amministrativi). E SE R CI ZI O LI B ER A P R O F ES SI O N E Per esercitare la libera professione è obbligatorio possedere oltre al diploma di Ragioniere la laurea di primo livello (durata 3 anni); inoltre, dopo avere effettuato un periodo di praticantato, si dovrà sostenere, presso una Università, l’esame di Stato per la successiva iscrizione all’Albo Professionale (legge 12.2.1992 n. 183). A CC E SS O F A CO LT À UN I V ER SI T A R I E II diploma di ragioniere consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie e alle Accademie Militari anche se, per la specificità degli studi, da una preparazione più idonea alla iscrizione presso i corsi di laurea nelle discipline economico giuridiche, 25 economico aziendali, nelle lingue straniere, nelle discipline socio-politiche e corsi di diploma universitario similari. I STITUTO T ECNICO SERALE PROGETTO “SIRIO” (ATTIVO FINO ALL’ANNO 2008- I N C O R S O D I R I A T T I V A Z I O N E ) Le nozioni di educazione degli adulti, formazione permanente, formazione continua mettono in luce la necessità di prefigurare rientri nel sistema formativo dopo periodi di lavoro nel corso della vita. I soggetti che lasciano il sistema formativo senza l’acquisizione di un titolo o di una qualifica, accumulano nel corso degli anni vari deficit di conoscenza, inoltre analisi recenti hanno mostrato come sussista uno stretto rapporto tra quantità e qualità dell’istruzione ricevuta e inserimento professionale. L’Istituto “B. Radice” sin dall’anno scolastico 1998/1999 ha istituto il corso serale “Sirio” per lavoratori per dare una risposta concreta all’esigenza di formazione latente nel territorio. Gli studenti trovano ora una risposta adeguata ai loro bisogni perché la struttura dei corsi serali propone modelli e metodologie diverse a quelle previste per l’utenza diurna. Il corso si propone l’obiettivo di assolvere due funzioni Qualificare giovani adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa; Consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono ripensare o debbono ricomporre la propria identità professionale. Si caratterizza per la riduzione dell’orario settimanale di lezione, il riconoscimento dei crediti formativi già acquisiti, il tutoring, le metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti. Il biennio e il triennio prevedono 26 ore settimanali da distribuire, quando possibile, su 5 giorni in modo da lasciare agli studenti la possibilità di partecipare ad attività di recupero. Il consiglio di classe, in aggiunta alle ore curriculari, ha a disposizione un monte ore (massimo 5 ore settimanali) da utilizzare nel biennio, per itinerari formativi differenziati, recupero di carenze di base e potenziamento delle competenze funzionali all’eventuale proseguimento degli studi nel triennio. Queste attività si svolgono, nel corso della settimana, in spazi orari precedenti le lezioni oppure il sabato e sono attribuite ai docenti in base alle decisione del consiglio di classe . . 26 QUADRO ORARIO INDIRIZZO COMMERCIALE (IGEA) “Corso Sirio” (Vecchio ordinamento) Discipline Anno 1° 2° 3° 4° 5° Religione 1 1 1 1 1 Italiano 4 4 3 3 3 Scienze storico sociali 3 3 Storia 2 2 2 3 3 3 3 3 3 8 9 9 Diritto 3 3 2 Economia Politica 3 2 3 26 26 26 Lingua Inglese (prima lingua straniera) 3 3 Lingua straniera (seconda lingua straniera) 4 4 Matematica 4 4 Scienze integrate 3 3 Economia aziendale 2 2 Trattamento testi 27 2 2 2 26 26 I STITUTO T ECNICO PER I NFORMATICA E T ELECOMUNICAZIONI (Nuovo ordinamento) La continua tradizionale politica dell’Istituto, sempre orientata e guidata dalle esigenze del territorio nella costante sperimentazione di nuovi e performanti indirizzi di studio che ha visto negli anni passati l’attivazione del progetto “Cinque” per il corso Geometra e del “Mercurio” per il corso Ragionieri, a oggi permesso di fornire al territorio un nuovo indirizzo di studi per i giovani allievi che vi risiedono Nell’ottica di fornire al territorio quella professionalità che oggi è richiesta per avere sempre tecnici innovatori nel settore di competenza, a partire dall’anno scolastico 2011-2012 sarà attivato un nuovo indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”, facente parte del gruppo degli indirizzi del settore Tecnico dei nuovi Istituti Tecnici. Il Diplomato in “Informatica e Telecomunicazioni”: - ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; - ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali; - ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; - collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”). È in grado di: 28 - collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; - collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; - esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni; - utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita: - nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. - nell’articolazione “Telecomunicazioni”, l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: - Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni ”Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. 29 Q UADRO ORARI O I NFORMATICA E T ELECOMUNICAZI ONI (NUOVO ORDINAMENTO) Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di indirizzo. In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria: - Biennio o Attività e insegnamenti generali 660 ore o Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore - Triennio o Attività e insegnamenti generali 495 ore o Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono svolgere 32 ore di lezione. A R T I CO L A ZI O N E DELL’ORARIO T E L E CO M UN I CA ZI O N I S ET T I M AN A L E : Discipline INFORMATICA 1° biennio 2° biennio 5° anno 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 3 3 Scienze integrate (Chimica) 3 3 Attività e insegnamenti generali Attività ed insegnamenti di indirizzo 30 E Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica 3 Tecnologie Informatiche 3 Scienze e tecnologie applicate (Costruzioni) 3 3 Discipline comuni alle articolazione Complementi di matematica 1 1 Sistemi e reti 4 4 4 Tecnologia e progettazioni di sistemi 3 3 4 Gestione progetto, organizzazione d’impresa 3 Articolazione “Informatica” Informatica 6 6 Telecomunicazioni 3 3 Telecomunicazioni 6 6 Informatica 3 3 32 32 6 Articolazione “Telecomunicazioni” Totale (ore settimanali) 31 32 32 6 32 INDIRIZZO “S ISTEMA M ODA ” Il Diplomato nell’Indirizzo “Sistema Moda”: - ha competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo-creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento, calzatura, accessori e moda; - integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area sistema-moda. E’ in grado di: - assumere, nei diversi contesti d’impiego e con riferimento alle specifiche esigenze, ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti; - intervenire, relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, nella gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei prodotti; - agire, relativamente alle strategie aziendali, in termini di individuazione di strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing; - contribuire all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda; - collaborare nella pianificazione delle attività aziendali. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Tessile, abbigliamento e moda”, si acquisiscono le competenze che caratterizzano il profilo professionale in relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di tessuti tradizionali e innovativi e di accessori moda. Nell’articolazione “Calzature e moda”, si acquisiscono le competenze che caratterizzano il profilo professionale in relazione alle materie prime, ai prodotti e processi per la realizzazione di calzature e di accessori moda. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Sistema Moda” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Astrarre topos letterari e/o artistici per ideare messaggi moda. 2. Produrre testi argomentativi aventi come target riviste di settore 3. Analizzare gli sviluppi della storia della moda nel ventesimo secolo 4. Individuare i processi della filiera d’interesse e identificare i prodotti intermedi e finali dei suoi segmenti, definendone le specifiche 32 5. Analizzare il funzionamento delle macchine operanti nella filiera d’interesse ed eseguire i calcoli relativi a cicli tecnologici di filatura, tessitura e di confezione. 6. Progettare prodotti e componenti nella filiera d’interesse con l’ausilio di software dedicati. 7. Gestire e controllare i processi tecnologici di produzione della filiera d’interesse, anche in relazione agli standard di qualità. 8. Progettare collezioni moda. 9. Acquisire la visione sistemica dell’azienda e intervenire nei diversi segmenti della relativa filiera. 10. Riconoscere e confrontare le possibili strategie aziendali, con particolare riferimento alla strategia di marketing di un’azienda del sistema moda. In relazione a ciascuna delle articolazioni ”Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda”, le competenze di cui sopra sono sviluppate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. Q UADRO ORARI O S ISTEMA MODA (NUOVO ORDINAMENTO) Il percorso di studio è strutturato su 1056 ore di lezione annuali, suddivise tra attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi e attività ed insegnamenti di indirizzo. In particolare si prevede la seguente ripartizione oraria: - Biennio o Attività e insegnamenti generali 660 ore o Attività e insegnamenti di indirizzo 396 ore - Triennio o Attività e insegnamenti generali 495 ore o Attività e insegnamenti di indirizzo 561 ore L’anno scolastico ha una durata di 33 settimane in ognuna delle quali si devono svolgere 32 ore di lezione. A R T I CO L A ZI O N E D E L L ’ O R A R I O S ET T I M AN A L E : Discipline S I ST E MA M O DA 1° biennio 1° 2° 2° biennio 3° 5° anno 4° 5° Attività e insegnamenti generali Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze Integrate (Scienze della terra e 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 Scienze integrate (Fisica) 3 3 Scienze integrate (Chimica) 3 3 Attività ed insegnamenti di indirizzo 33 Tecnologie e Tecniche di rappresentazione 3 Tecnologie Informatiche 3 3 Scienze e tecnologie applicate 3 Discipline comuni alle articolazioni Complementi di matematica 1 1 dei 3 3 3 Economia e Marketing delle aziende della 2 3 3 Tecnologia dei materiali e dei processi produttivi e organizzativi della moda 5 4 5 Ideazione, progettazione prodotti moda dei 6 6 6 processi 5 4 5 Chimica applicata e nobilitazione Articolazione “Tessile, Abbigliamento e e industrializzazione Articolazione “Calzature e Moda” Tecnologia dei materiali e dei Ideazione, progettazione e industrializzazione dei prodotti moda Informatica T o t a l e 34 ( o r e 6 6 6 s e t t i m a n a l i ) 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE S EDE DI PER A DRANO L'istruzione Professionale si distingue dagli altri indirizzi perché ha introdotto e privilegiato, prima fra tutte, un collegamento tra l'ambiente SCUOLA e l'ambiente LAVORO. Infatti, oltre alle discipline curriculari che concorrono a formare una cultura umanistica di base (materie dell'area comune), prevede un pacchetto di materie tecnico-professionali (materie dell'area di indirizzo) che, strettamente integrate con esperienze di attività nelle aziende dei settori economico-produttivi di riferimento, consente la formazione di figure professionali che uniscono ad una solida cultura tecnica di base la capacità di saper concretamente operare nel mondo del lavoro. La struttura del corso di studi differisce dagli altri ordinamenti scolastici in quanto prevede un primo triennio di qualifica al termine del quale si acquisisce un primo titolo professionale di profilo eminentemente esecutivo ed un biennio post-qualifica che consente l'acquisizione sia di un ulteriore titolo di formazione professionale (area di professionalizzazione di 600 ore in un biennio), che del diploma di istruzione superiore. Le qualifiche di primo livello attivate nel nostro Istituto sono tre: - Operatore agro-ambientale, Operatore agrituristico Operatore agro-industriale; La quarta di secondo livello riguarda il titolo conclusivo del corso di studi superiori che è il diploma di Agrotecnico. A questo si aggiunge un ulteriore titolo di formazione professionale conseguito tramite un corso di professionalizzazione (post-qualifica) che varia in funzione delle tendenze in atto nel mercato del lavoro. Al momento sono attivi due corsi: uno per "Esperto orticoltore nella produzione, commercializzazione e trasformazione delle colture ortive" (seconda annualità), e uno per "Tecnico esperto del controllo della qualità dei prodotti agroalimentari" (prima annualità). 35 Di seguito i quadri orari riguardanti il biennio di qualifica e i profili relativi ai diversi livelli, che costituiscono parte integrante dell'offerta formativa del nostro Istituto Materia I II III IV V Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 - - - Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 - - - Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o A.A. 1 1 1 1 1 ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI Attività e insegnamenti obbligatori indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale” Scienze integrate: Fisica* 2 DI CUI IN COMPRESENZA 2 Scienze integrate: Chimica* 2 DI CUI IN COMPRESENZA 2 2 2 - - - - - - - - - - - - Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2 Ecologia e Pedologia 3 3 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3** 3** - - - Biologia applicata - - 3 - - Chimica applicata e processi di trasformazione - - 3 2 - Tecniche di allevamento vegetale e animale - - 2 3 - Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali - - 5 2 2 Economia agraria e dello sviluppo territoriale - - 4 5 6 e- - - 5 6 Sociologia rurale e storia dell’Agricoltura - - - - 3 Totale settimanale ore 32 32 32 32 32 Valorizzazione delle legislazione di settore attività produttive * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. 36 Quadro orario MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO AREA COMUNE MATERIE ORE ORE ORE ORE II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO s.o.p Religione 1 1 1 1 o. Italiano 5 3 4 4 s.o. Storia 2 2 2 2 o. Lingua straniera 3 2 3 3 s.o. Diritto ed Economia 2 - - - o. Matematica ed Informatica 4 3 3 3 s.o. Sscienze della Terra e Biologia 3 - - - o. Educazione Fisica 2 2 2 2 o.p. MATERIE ORE II ANNO ORE III ANNO Principi di Agricoltura e Tecniche delle Produzioni 3(3) s.o Contabilita’ Agraria 3(3) s.o Principi di Chimica e Pedologia 3(3) o.p Elementi di Disegno Professionale - g. Ecologia Agraria e Tutela Dell’ambiente 3(3) o. Fisica e Laboratorio 2 o. Approfondimento 4 AREA DI INDIRIZZO: Biennio Qualifica Operatore agroalimentare E' una figura professionale in grado di intervenire sia nei processi produttivi tesi a realizzare una agricoltura sostenibile, che nella identificazione delle situazioni 37 ambientali precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali; inoltre: - conosce le problematiche fondamentali inerenti l'organizzazione della produzione e deve essere in grado di attivare rapporti con i servizi di tutela ambientale ed interscambi per l'attività gestionale; - collabora nelle esecuzioni di interventi tesi a risanare situazioni di degrado e ad impedire l'acuirsi di squilibri agro-ambientali Quadro orario MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO AREA DI INDIRIZZO Qualifica “Operatore agroambientale” MATERIE Tecniche delle Produzioni ORE s.o.p III ANNO 4(2) o.p. Genio Rurale 3(2) g. Economia dell’Azienda Agraria 3 s.o. Tecnologie Chimico-Agrarie e Ambientali 5(2) o.p. Ecologia Agraria e Tutela dell’Ambiente 5(2) s.o. Esercitazioni di Ecologia Applicata 3 p. Aprofondimento 4 38 Operatore Agroturistico E' una figura professionale capace di individuare ed applicare mezzi idonei per eseguire interventi colturali nel settore primario; inoltre - deve essere in grado di contribuire all'organizzazione e alla gestione di attività ospitative e in ambiente rurale, definendo aspetti ristorativi e ricreativi atti a valorizzare le tradizioni regionali e locali; - deve conoscere le problematiche produttive e del lavoro nel settore, primario, per stabilire modalità di collaborazione con Enti ed Associazioni allo scopo di far conoscere e valorizzare l'offerta e di realizzare forme di attività connesse ed integrate, anche nell'ambito di programmi di sviluppo territoriali. Quadro orario MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO AREA DI INDIRIZZO Qualifica “Operatore Agrituristico “ MATERIE ORE III ANNO s.o.p Storia delle Tradizioni Rurali 2 o. Principi di Alimentazione 4 s.o. Organizzazione e Gestione dell’Attività Ricettiva Agrituristica 6(4)’ s.o.p. Economia Agraria ed Elementi di Legislazione 4(2) s.o. Tecnologia Agroambientale 4(2) s.o. Ecologia Applicata 3 o. Aprofondimento 4 39 Agrotecnico L' Agrotecnico è in grado di - attivare gestioni aziendali riassumere le indicazioni dei mercati nazionali e comunitari interpretandone e tendenze fornire assistenza tecnica e tributaria alle aziende ed agli organismi cooperativi ed associativi del settore indirizzare gli orientamenti produttivi e trasformativi aziendali Operando nella piena consapevolezza delle realtà regionali e delle prospettive nazionali e sovranazionali, altresì, deve essere capace di collegare la produzione con il mercato, indirizzando le attività produttive verso la completa integrazione con le organizzazioni della distribuzione e dei consumi, nel pieno rispetto degli equilibri ambientali. Quadro orario MATERIE DI STUDIO ED ORARIO D’INSEGNAMENTO AREA DI INDIRIZZO “ Biennio Post-Qualifica “ MATERIE ORE IV ANNO ORE V s.o.p ANNO Tecniche di Produzione, Trasfor. e Valor. dei Prodotti Agr. 4(3) 4(2) s.o.p. Contabilità’ e Tecnica Amministrativa 3(2) - s. Ecoomia Agraria 2 3(3) s.o. Economia dei Mercati Agricoli • 2 o. Ecologia Applicata 3 3 o. Diritto e Legislazione 3 3 o. Area di Professionalizzazione 300 annue 300 annue II titolo conclusivo del corso di studi: da l'opportunità, previo tirocinio biennale o triennale, di partecipare agli esami di stato per l'ammissione all'esercizio della libera professione, con relativa iscrizione all'albo professionale consente di intraprendere la carriera dell'insegnamento consente l'accesso agli studi universitari fornisce un requisito di ammissione a tutti i pubblici concorsi in cui è richiesto il diploma 40 Nel Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Adrano, che ha attuato forme di autonomia curriculare già dal " Progetto '92 ", è in atto l'elaborazione di un progetto didattico, che mira alla sperimentazione di un diverso quadro orario, di cui si possono già indicare alcuni elementi qualificanti Mantenimento dell'area di approfondimento (quattro ore settimanali), in quanto strumento peculiare dell'istruzione professionale, finalizzato al potenziamento delle discipline dell'area comune nel primo biennio e dell'area d'indirizzo nel terzo anno di qualifica Introduzione nel triennio di qualifica di docenze interdisciplinari, in contemporaneità e/o compresenza, nel rispetto dei vincoli derivanti dall'attuazione dell'autonomia 41 N UOVO PROFILO PROFESSIONALE I N DI R I Z ZO “S ER V I ZI P E R L ’ A GR I CO LT U R A E L O SV I LUP P O R UR A L E ” Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. È in grado di: - gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità; - individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie; - utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione; - assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale; - organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali; - rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche; - gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio; - intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici; - gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. - - - 42 Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. - 43 Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica. ORGANIGRAMMA A.S. 2013/2014 La gestione delle attività della scuola non è accentrata e gerarchica, ma diffusa e coordinata in una rete di rapporti collaborativi e trasparenti. Nel Collegio vengono individuate le commissioni di servizio, vengono vagliati e approvati i progetti curricolari ed extracurricolari presentati, si indicano i responsabili di laboratorio, si identificano le funzioni strumentali, riferite alle caratteristiche del piano dell’offerta formativa. Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Pia Calanna Collaboratori del Preside: Prof.Greco Silio – Vicario 1. 1. Prof.ssa Lipari Giuseppa Prof. . Castroreale Marcello (Direttore Adrano) Direttore S.G.A.: Di Stefano Luigi Presidente consiglio d’Istituto: DOCENTI T.I T.D S.T ASSISTENTI AMMINISTRATIVI T.I. T.D. ASSISTENTI TECNICI T.I. T.D. BRONTE ADRANO TOTALI Responsabili di laboratorio, palestra e biblioteca Biblioteca - Prof. Salanitri Francesco Palestra - Prof. Cipolla Vincenzo Laboratori Bronte LAB 1 LAB 2 LAB 3 LAB 4 LAB 5 LAB 6 LAB 8 LAB 7 LAB.9 (Disegno CAD 1 ) – prof. Caltabiano Sebastiano (Disegno CAD 2) – prof. Di Dio Romano Salvatore (Informatica 1) – Prof. (Informatica 2) - prof. Greco Silio (trattamento Testi) – prof.ssa Pistorio Ornella (Linguistico1) - prof.ssa Di Paola Angela (Linguistico2) – prof.ssa Caruso Anna (Scienze) – prof.ssa Leanza Gaetano (Elettronica) – prof. Mazza Emanuele Laboratori Adrano LAB 1 (Informatica) – Prof.ssa Auditore A. LAB 2 (Lingue) – Prof.ssa Inferrera LAB 3 (Chimica) – prof. Gennaro Alfio 44 COLLABORATORI SCOLASTICI T.I. T.D. LAB 4 (Azienda) – Referente Educazione alla salute Prof. Pinzone Salvatore Referente Educazione alla legalità Prof.ssa Sgroi Venera Referente Educazione ambientale Prof. Leanza Gaetano Referente per i disturbi di DSA Prof.ssa Lipari Concetta Agnese Referente per la sicurezza Prof. Di Dio Romano Salvatore Commissione elettorale Componente docenti: Prof.ssa Sgroi Venera Prof. Reitano Domenico Componente genitori: ……. Componente alunni: Caprino Campana Marika (4AAFM) Componente A.T.A.: Grassia Salvatore Comitato di valutazione Comitato di Valutazione Membri Titolari: 1. Reitano Domenico 2. Pinzone Salvatore 3. Bisicchia Giuseppa 4. Cifalinò Antonino Membri supplenti: 1. Salanitri Francesco 2. Cipolla Vincenzo Tutor docenti anno di prova Prof. Leanza Gaetano (Pavone Didier) Prof.ssa Di Paola Angela (Macca Angela) Prof.ssa Greco Maria Concetta (Torrisi Giovanna) 45 46 IL COORDINATORE DI CLASSE Le funzioni principali del coordinatore di classe sono: - - - redige il piano di lavoro del Consiglio; presiede, per delega del Preside, relativamente alle sedute ordinarie, i Consigli di Classe, organizzandone il lavoro; mantiene e favorisce i rapporti con le famiglie, fornendo informazioni globali sul profitto, sull’interesse e sulla partecipazione degli studenti; favorisce la coesione interna e si tiene regolarmente informato sul profitto degli studenti della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del Consiglio; consegna le valutazioni di metà quadrimestre ai genitori; tiene aggiornato il giornale di classe, controllando regolarmente le assenze e i ritardi degli studenti e accertandosi che essi siano regolarmente giustificati; informa il Dirigente Scolastico o i suoi Collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe; per le classi quinte redige il Documento del Consiglio di classe (entro il 15 Maggio). Nel corrente anno scolastico sono stati individuati i seguenti Coordinatori: BRONTE Lipari Giuseppa Grassia Carmela Caruso Anna Di Paola Angela Theodosiadis Enza Leanza Gaetano Tomasello Giuseppina Reitano Domenico Sorbello Angelo Ardizzone Melania Mazza Emanuele Giuffrida Benedetto Sgroi Venera Di Dio Romano Salvatore Salanitri Francesco Modica Nunzio Ugo Pittalà Antonio Terranova Anna Anastasi Antonino Mineo Nicola Caltabiano Sebastiano Cantarella Pietro ADRANO Greco Maria Concetta Scrimali Marcella Bisicchia Giuseppa Privitera Maria Rosa Gennaro Alfio Caracè Carmelo 47 Italiano Italiano Francese Inglese Matematica SCienze Italiano Diritto Informatica Italiano Elettronica Matematica Diritto Costruzioni Italiano Costruzioni Italiano Matematica Impianti Estimo Topografia Matematica 1AAFM 2AAFM 3AAFM 4AAFM 5AI 1BAFM 1AIT 2AIT 3ATEL 1BIT 2BIT 1ACAT 2ACAT 3ACAT 4ACAT 5AG 2BCAT 3BCAT 4BCAT 5BG 5CG 2ASM Italiano Scienze agrarie Matematica Scienze agrarie Esercitazioni Agrarie Scienze agrarie 1AIPAA 1BIPAA 2AIPAA 3AIPAA 4AIPAA 5AIPAA 48 I L D IPARTIMENTO Il dipartimento è un gruppo di lavoro organizzato su diversi livelli (per discipline, area, indirizzo), a seconda delle esigenze, che consente il perseguimento degli obiettivi di insegnamento - apprendimento in modo più efficace ed efficiente, in stretto rapporto con il P.O.F. I dipartimenti si riuniscono per: - definire gli obiettivi disciplinari osservabili e misurabili, intermedi e finali; - definire i saperi minimi e irrinunciabili che gli studenti devono acquisire per ottenere la sufficienza; - presentare proposte per l’integrazione e l’ampliamento dell’offerta formativa e dei curricula, anche in relazione alle istanze che provengono dal territorio e dal centro; - proporre la riorganizzazione dei percorsi didattici nell’ambito degli attuali programmi; - indicare il fabbisogno formativo dei docenti; - proporre l’acquisto di strumenti e materiale didattico e dei laboratori; - promuovere la pluridisciplinarità dei saperi attraverso azioni concrete; - proporre l’adozione comune dei libri di testo al Collegio dei Docenti. Coordinatori di dipartimento: Bronte A013, A060, A039: Prof. Leanza Gaetano A016, A020, A058, A071, A072: Prof. Modica Nunzio Ugo A017, A019: Prof.Greco Silio A029: Prof. Cipolla Vincenzo A038, A042, A047, A048, C300, A075: Prof.ssa Theodosiadis Enza A346, A246: Prof.ssa Di Paola Angela A050, 0000: Prof. Salanitri Sostegno: Prof.ssa Lipari Concetta Agnese Adrano A047, A038, A042: Prof.ssa Bisicchia Giuseppa A050, 0000, A019, A346: Prof.ssa Greco Maria Concetta A058, A060, C050: Prof.ssa Privitera Maria Rosa Sostegno: Prof.ssa Castiglione Tania 49 Francesco F UNZIONI S TRUM ENTALI AREA 1 - Piano dell’Offerta Formativa Prof.ssa Grassia Carmela – Prof. Salanitri Francesco Cura: ANALISI BISOGNI FORMATIVI E GESTIONE DEL PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO; COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL P.O.F. ; COORDINAMENTO ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI; COORDINAMENTO PROGETTAZIONE CURRICULARE; COORDINAMENTO E GESTIONE ORIENTAMENTO E TUTORAGGIO. DELLE ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ, AREA 2 INNOVAZIONE TECNOLOGICA Prof. Modica Nunzio Ugo – Mancino Massimo Cura DOTAZIONI LIBRARIE ,SOFTWARE DIDATTICO E SUPPORTI MULTIMEDIALI DIDATTICA MULTIMEDIALE E UTILIZZO DI NUOVE TECNOLOGIE REALIZZAZIONE SITO WEB D’ISTITUTO RETE LAN D’ISTITUTO AREA 3 – ORIENTAMENTO E INTEGRAZIONE – Prof. Theodosiadis Enza – Caltabiano Sebastiano (Bronte) Prof.ssa Castiglione Tania (Adrano) Cura: ATTIVITA’ DI PREVENZIONE DEL DISAGIO E DELLA DISPERSIONE ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE SUCCESSO SOLASTICO HELP-IDEI SOSTEGNO E PROMOZIONE CORSI SERALI ORIENTAMENTO SCUOLA MEDIA, BIENNIO, TRIENNIO, UNIVERSITA’ Area 4 RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNE E VISIBILITA’ – Prof.ssa Di Paola Angela (Bronte) Prof.ssa Bisicchia Giuseppa (Adrano) Cura: AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE Coordina: 50 TUTORAGGIO E TIROCINIO DEI DOCENTI NELL’ANNO DI PROVA P ROGRAMMAZIONE D IDATTICA -E DUCATIVA La Programmazione Didattica Educativa consente ai docenti di assumere comportamenti comuni nell’ambito della disciplina, nella valutazione degli allievi e nei rapporti con le famiglie, permettendo di concordare e raggiungere obiettivi comuni; garantisce, inoltre, l’effettiva esecuzione di ciò che è stato programmato collegialmente, pur garantendo a ciascun docente libertà d’insegnamento attraverso la scelta dei metodi e dei contenuti più appropriati alle caratteristiche di una classe, insieme alla possibilità di modificare il progetto iniziale se il processo di insegnamento/apprendimento che si svolge in classe lo richiede. Alcuni obiettivi didattici sono comuni a tutte le discipline: in particolare, tra questi vi sono gli obiettivi legati alla correttezza dell’espressione scritta e orale, all’acquisizione del lessico specifico di ogni disciplina, alla capacità di comprensione del testo e del suo utilizzo per scopi diversificati, alla capacità di applicare principi e regole, di cogliere relazioni, di effettuare collegamenti tra argomenti inerenti la stessa disciplina o discipline diverse, di stabilire connessioni tra causa ed effetto, di interpretare fatti e fenomeni per esprimere giudizi personali, effettuare scelte e prendere decisioni ricercando e assumendo le informazioni opportune. M ETODOLOGIE DI DATTICHE NEL BI ENNIO E NEL TRIEN NIO La programmazione nel biennio, in base alle indicazioni ministeriali, pur assicurando un’adeguata preparazione di base, propedeutica agli impegni dei successivi trienni, tiene conto, nelle scelte di tipo metodologico, della fascia d’età degli studenti: assicura, in particolare, agli insegnamenti scientifici e tecnologici, una collocazione il più possibile adeguata allo sviluppo e alle effettive potenzialità cognitive proprie dell’età degli allievi. Particolare attenzione, fin dal biennio, viene riservata alla riflessione sui linguaggi naturali, logici e artificiali finalizzati allo studio dell’informatica. La programmazione nel triennio ha, invece, l’obiettivo di fornire le competenze per avviare alla libera professione e per assicurare una solida preparazione culturale in grado di consentire un eventuale proseguimento degli studi. Nella metodologia si tiene conto dell’esigenza di adeguare gli insegnamenti al progresso scientifico e tecnologico, particolarmente rapido nei settori delle varie specializzazioni. Infine, grazie alla presenza dei laboratori, gli insegnamenti si sviluppano attraverso un alternarsi coordinato di informazione e applicazione, di ricerca sperimentale e sistematizzazione, di sapere e di saper fare. In questo modo, oltre allo sviluppo delle tematiche d’indirizzo, gli alunni possono acquisire una preparazione metodologica di base indispensabile per l’inserimento nell’attuale realtà economico-aziendale del paese e, eventualmente, per il proseguimento degli studi a livello universitario in facoltà coerenti con l’indirizzo degli studi intrapresi. 51 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA Principio fondamentale della valutazione scolastica è che questa non si può risolvere nel semplice giudizio di merito da attribuirsi agli alunni in base ai risultati conseguiti. Riteniamo infatti che la valutazione: - abbia funzione di stimolo di processi di tipo "metacognitivo" - fornisca un controllo non solo sui prodotti ( se i risultati corrispondono agli obiettivi), ma anche sui processi ( se c'è riflessione sul proprio apprendimento) - abbia una funzione di controllo sull'intero processo di apprendimento/insegnamento e quindi sia uno degli elementi che regola la programmazione didattica e l'attività che la mette in atto nelle classi - porti gli alunni a riconoscere il proprio modo di apprendere e alla consapevolezza dei propri cambiamenti non solo nel momento conclusivo degli itinerari didattici, ma anche nel momento iniziale e in quello intermedio Per cui dovranno essere diffuse forme di misurazione e di valutazione… …basate su prove oggettive come test, questionari, etc; non si tratta di ridurre la valutazione a momento meramente oggettivo, ma di adottare metodi che permettano di raccogliere speditamente dati e risultati da analizzare e da valutare anche ai fini della eventuale programmazione e attivazione di interventi didattici e integrativi per gli alunni con difficoltà. La valutazione è momento di intelligenza pedagogica legato all’offerta educativa formativa, in quanto verifica del lavoro svolto, delle ipotesi formulate e delle scelte funzionali ad accrescere l’apprendimento e a costruire modelli didattici flessibili. Ha pertanto lo scopo di controllare il grado di apprendimento degli alunni e, al tempo stesso, la validità del progetto. Per essa vengono generalmente fissati i seguenti criteri: riferimento costante e preciso al punto di partenza dell’attività che si vuole fare oggetto di valutazione esame critico dello sviluppo della attività stessa dal punto di partenza fino agli obiettivi conseguiti esame degli obiettivi conseguiti in rapporto a quelli ipotizzati La valutazione è sempre anche l'espressione di un giudizio complessivo a cui concorrono più elementi, sia il raggiungimento di specifiche competenze, misurato attraverso verifiche mirate, sia una serie di comportamenti di apprendimento che rispondono a obiettivi trasversali 52 Nel mese di dicembre e di aprile, nel previsto incontro con le famiglie, viene consegnato un modello, compilato con l'apporto di tutti i docenti e riferito prevalentemente all'area cognitiva e metacognitiva: esso valuta nelle singole discipline: L’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo Il comportamento e l’adeguatezza del metodo di studio La valutazione degli obiettivi cognitivi nelle singole discipline Tutti i documenti delle verifiche e delle valutazioni sono disponibili per i genitori e gli alunni. C RITERI D I V ALUTAZIONE raggiungimento degli obiettivi trasversali cognitivi e formativi stabiliti con la programmazione, in termini di conoscenze generali e specifiche, di competenze in quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo, di capacità rielaborative, logiche e critiche; miglioramento rispetto alla situazione di partenza e progressivo avvicinamento agli obiettivi programmati; partecipazione proficua alle attività di recupero messe in atto dal consiglio di classe; interesse alle attività svolte e manifestazione di particolari attitudini in aree disciplinari o in singole discipline; frequenza assidua e partecipazione attiva alla vita scolastica: pertanto il numero delle assenze, incide sul voto di condotta; possesso dei prerequisiti necessari per seguire proficuamente il programma di studi dell’ a. s. successivo; in particolare valutare le gravi carenze che derivano da una costante mancanza di interesse, di partecipazione e di progresso in una o più materie; possibilità di recuperare gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline La valutazione degli apprendimenti Modalità e criteri per assicurare omogeneità e trasparenza della valutazione (Ai sensi dell’art. 1 c. 5 del DPR 22 giugno 2009 N. 22) Nel corso dell’anno scolastico ciascun docente, in base a quanto concordato in sede di dipartimento e programmato in sede di Consiglio di Classe, effettua un congruo numero di verifiche scritte, orali e pratiche allo scopo di valutare, per ciascun alunno, i risultati del processo di insegnamento/apprendimento in relazione alle competenze acquisite. Tale valutazione viene espressa: in decimi, utilizzando sempre l’intera scala da 1 a 10. In ogni caso devono essere programmate ed effettuate, per ciascuno dei periodi di valutazione in cui si suddivide l’anno scolastico, le tipologie di verifiche che permettono la verifica delle competenze acquisite. L’anno scolastico si suddivide in due periodi di valutazione (intermedia e finale), secondo quanto annualmente deliberato dal Collegio dei Docenti. 53 Al termine di ciascun periodo il Consiglio di Classe si riunisce per procedere alle operazioni di scrutinio. Per la valutazione vengono generalmente fissati i seguenti criteri: riferimento costante e preciso al punto di partenza dell’attività che si vuole fare oggetto di valutazione esame critico dello sviluppo della attività stessa dal punto di partenza fino agli obiettivi conseguiti esame degli obiettivi conseguiti in rapporto a quelli ipotizzati Il Consiglio di Classe sulla base: degli obiettivi didattici, educativi e formativi e dei criteri di valutazione degli obiettivi minimi di conoscenze, competenze e capacità definiti per singole discipline tenendo conto: dei livelli di partenza di ciascun alunno, dei percorsi compiuti, dei progressi e dei livelli finali conseguiti della sistematicità, continuità ed omogeneità dell'interesse dimostrato in classe, dell'impegno evidenziato nell'acquisizione, nell'autonoma elaborazione e nell'approfondimento di competenze, conoscenze e abilità dell'eventuale partecipazione alle attività di recupero, intesa come interesse, impegno, rendimento e profitto conseguiti valuterà di ogni singolo alunno: i risultati oggettivi, espressi attraverso il voto dei singoli docenti, conseguiti nelle singole discipline, considerate tutte di pari dignità in ordine alla valenza formativa, seppur con particolare attenzione alle materie caratterizzanti il corso di studio; le capacità personali e l'atteggiamento scolastico mostrato nel corso dell'anno scolastico e di quelli precedenti; la globalità delle competenze e delle conoscenze acquisite; attuerà i necessari raffronti all'interno della classe tra alunni che presentino analogia di situazioni, onde evitare, a parità di elementi di valutazione, disparità di trattamento; delibererà in modo strettamente individuale, singolarmente per ciascun alunno, la promozione o la non promozione; fornirà in caso di insufficienze (debito formativo), gli opportuni suggerimenti per il recupero delle lacune riscontrare . Per quanto riguarda lo scrutinio ogni docente è tenuto a osservare le seguenti modalità: Negli scrutini intermedi e finali la proposta di voto è unica per ciascuna disciplina (dalle classi prime alle quarte C.M. 89/2012). In caso di codocenza le proposte di voto sono da concordare tra i docenti teorico e tecnico-pratico. Ove non ci sia dissenso, i voti proposti si intendono approvati; altrimenti vengono approvati a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del presidente. Devono essere verbalizzate le diverse proposte e le relative motivazioni. 54 Nello scrutinio intermedio, in presenza di insufficienze il Consiglio di Classe, tenuto conto dei criteri deliberati dal Collegio dei Docenti, individua per ciascuno studente le modalità di recupero e predispone la comunicazione, da inviare alla famiglia, sulle decisioni prese e le carenze evidenziate. Nello scrutinio finale vengono ammessi “a pieno titolo” alla classe successiva o agli Esami di Qualifica o agli Esami di Stato gli studenti che hanno una valutazione sufficiente in tutte le discipline e nel comportamento. L’insufficienza nel comportamento implica la non ammissione. In presenza di insufficienze il Presidente, o il coordinatore di classe, può richiedere di approfondire l’origine di tali valutazioni, anche in riferimento ai voti dati allo studente nel corso dell’anno scolastico. In particolare, in presenza di insufficienze lievi (cinque) il Consiglio di Classe, sentiti i docenti interessati, verifica la possibilità di “aiutare” lo studente in virtù dell’impegno manifestato e dei progressi realizzati rispetto alla situazione di partenza, ferma restando la possibilità di seguire proficuamente il programma nell’anno scolastico successivo o di sostenere proficuamente gli Esami, può quindi deliberare la sufficienza in tali discipline. Se dopo la discussione permangano insufficienze si procede come segue: Nelle classi prime, seconde, terze , quarte • se permangono più di 3 insufficienze il Consiglio di Classe delibera la non ammissione alla classe successiva, in caso contrario il Consiglio di Classe sospende il giudizio. Nelle classi quinte • se permangono insufficienze il Consiglio di Classe delibera la non ammissione agli Esami di Stato Per le classi non terminali viene predisposta la comunicazione alla famiglia contenente indicazioni sul lavoro estivo da effettuare per recuperare le carenze evidenziate. 55 Corrispondenza tra giudizio, voto e descrittori Giudizio sintetico Eccellente Ottimo 56 Voto in Descrizione decimi CONOSCENZA E COMPRENSIONE ha conoscenze complete, ampie ed approfondite su tutti i contenuti, acquisite con assoluto rigore sa riconoscere, classificare, definire con notevole padronanza sa tradurre da un linguaggio ad un altro, interpretare i messaggi, distinguere i concetti chiave, estrapolare, prevedere le conseguenze ed indicare le conclusioni con estrema precisione e correttezza COMPETENZE E ABILITA’ DI CARATTERE APPLICATIVO 10 risolve con assoluta padronanza e vasta competenza qualsiasi problematica molto complessa sa utilizzare in modo eccellente, in situazioni concrete, principi, metodi e procedimenti non commette alcuna imprecisione nell’eseguire compiti molto complessi CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI possiede eccellenti capacità di analisi (ipotesi, tesi, dati di fatto, conclusioni, correlazioni) sa scomporre l’appreso in parti e porre in evidenza la gerarchia tra le idee e il loro rapporto sa effettuare l’analisi di profonde strutture organizzative possiede eccellenti capacità di sintesi è in grado di combinare le varie parti, di ordinare i concetti essenziali e di elaborare con estrema facilità qualcosa di nuovo secondo il materiale originario CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE CRITICA E CREATIVA possiede eccellenti capacità organizzative, logiche, creative ha eccellente flessibilità, ossia è sempre disponibile ad entrare negli schemi di riferimento degli altri ed ha mutare i propri assiomi e comportamenti in base ad esigenze nuove ha eccellente fluidità, ossia produce un gran numero di idee e soluzioni nuove ha eccellente originalità, ossia dimostra di possedere idee nuove al di fuori della convenzione e del conformismo ABILITA’ LINGUISTICO - ESPRESSIVE espone con chiarezza e completezza usando una terminologia accurata, in forma corretta e con stile personale sa esporre con ricchezza e proprietà lessicali, originalità e personalizzazione CONOSCENZA E COMPRENSIONE possiede conoscenze complete, di ottimo livello, acquisite con rigore e accuratezza sa riconoscere, classificare, definire con ottima padronanza sa tradurre con metodo e coerenza da un linguaggio ad un altro, interpretare i messaggi, distinguere i concetti chiave, estrapolare, prevedere le conseguenze ed indicare 9 le conclusioni COMPETENZE E ABILITA’ DI CARATTERE APPLICATIVO risolve con notevole padronanza, in modo accurato, con rilevante chiarezza sa utilizzare in modo corretto e puntuale, in situazioni concrete, principi, metodi e procedimenti non commette errori nell’esecuzione di compiti molto complessi CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI ha ottime capacità di analisi e di sintesi Nullo 1 le capacità organizzative, logiche, creative sono molto scarse ABILITA’ LINGUISTICO - ESPRESSIVE espone in modo confuso ed incomprensibile CONOSCENZA E COMPRENSIONE ignora completamente la materia COMPETENZE E ABILITA’ DI CARATTERE APPLICATIVO ignora completamente le problematiche applicative CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI ignora completamente l’analisi e la sintesi CAPACITA’ DI RIELABORAZIONE CRITICA E CREATIVA non possiede capacità organizzative, logiche, creative ABILITA’ LINGUISTICO - ESPRESSIVE non riesce ad esporre CRITERI GENERALI PER LE ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero e sostegno, così come previsto dall'OM. 92/2007, costituiscono parte ordinaria e permanente del POF e si realizzano durante tutto il corso dell’anno scolastico integrando le diverse tipologie in ragione della natura delle carenze, dei livelli di insufficienza e dell'impegno dimostrato dallo studente. Il decreto ministeriale n° 80 del 3/10/2007 prevede che il recupero dei debiti formativi sia effettuato entro la conclusione dell’anno scolastico in cui questo è maturato. Il Consiglio di Classe individua - tenuto conto dei criteri deliberati dal Collegio dei Docenti -le modalità di recupero dei debiti e predispone la comunicazione da inviare alla famiglia sulle decisioni prese e le carenze evidenziate. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero e, in ogni caso, prima dell’inizio delle lezioni, gli studenti con giudizio sospeso devono effettuare una verifica documentata, secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. Terminate le verifiche, il Consiglio di Classe si riunisce in sede di Integrazione dello Scrutinio finale. I docenti delle discipline per le quali il giudizio era stato sospeso formulano quindi una proposta motivata di voto basata sui seguenti elementi: • esito della verifica effettuata per il saldo del debito; • proposta di voto formulata nello scrutinio finale e delle relative motivazioni; • progressi rispetto alla situazione evidenziata nello scrutinio finale. Ove permangano delle insufficienze il Consiglio di Classe, sentiti i docenti interessati, verifica la possibilità di “aiutare” lo studente in virtù dell’impegno manifestato e dei progressi realizzati, ferma restando la possibilità di seguire proficuamente il programma nell’anno scolastico successivo. TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO In itinere, durante l’orario curricolare, in presenza di carenze diffuse nella classe. Studio assistito: assegnazione di lavoro individuale con verifiche periodiche, anche con supporti didattici online, in presenza di singoli casi con carenze lievi o caratterizzati da scarso impegno scolastico. Gruppi di livello: suddivisione della classe in due o più gruppi di pari livello che in orario curricolare svolgono attività o all’interno della stessa classe o in due classi diverse (una per il recupero, una per l’approfondimento). Sportello didattico: svolto in orario pomeridiano, minimo 5 partecipanti di classi diverse. 57 Corsi di sostegno e/o recupero con un massimo di 15 studenti di classi parallele, nel caso in cui l’attività di recupero e sostegno sia svolta da un docente non della classe, questi deve raccordarsi con i docenti della classe circa i contenuti e i metodi del recupero. L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO L'ufficio di presidenza: I dipartimenti disciplinari : Esamina le insufficienze e le delibere dei C.d.C. Raccoglie le disponibilità dei docenti Definisce i docenti che effettuano i corsi e le modalità di svolgimento Forma i gruppi per classi parallele Propone un calendario di svolgimento in relazione alle disponibilità comunicate Definiscono la tipologia delle prove che saranno somministrate agli allievi per la verifica del recupero del debito VOTO DI CONDOTTA Durante gli scrutini ad ogni alunno è attribuito un voto di condotta. La legge del 30 Ottobre 2008 n°169 art.2 regola la valutazione del comportamento degli studenti precisando che “fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di classe valuta –mediante l’attribuzione di un voto numerico in decimi- il comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa. Tale valutazione deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo scolastico cui si riferisce la valutazione. In tale contesto vanno collocati anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari”. La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente; in sede di scrutinio finale, una votazione inferiore a sei decimi comporta la non ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo. Delibera sul voto di comportamento •Visto il DPR 249 del 1998 e successive modifiche •Visto il DM n.5 del 16 gennaio 2009 •Visto il DPR n.122 del 22 giugno 2009-art.2 Il CdD delibera di considerare come elementi utili per l’assegnazione del voto: Il profitto (come elemento per determinare l’eccellenza) L’acquisizione della competenza di cittadinanza “Agire in modo autonomo e responsabile” Il numero di ore di assenze Il numero delle assenze non giustificate; Il numero delle entrate e delle uscite dalla classe durante le ore di lezione che assumano significato negativo per la frequenza e la partecipazione proficua e responsabile all’attività didattica; 58 Il numero e la gravità di note disciplinari I provvedimenti disciplinari Pertanto si assegnerà: Voto 5: L’allievo presenta numerose note disciplinari di rilievo, ha conseguito sanzioni disciplinari, è stato sospeso a causa del suo comportamento per un periodo superiore a 15 giorni (D.M. n.5 del 16.01.09) e non ha modificato il proprio comportamento evidenziando di non aver acquisito la competenza di cittadinanza richiesta Voto 6: L’allievo presenta numerose note significative, sanzioni disciplinari con un parziale miglioramento del comportamento. Ha riportato provvedimenti disciplinari e/o è stato sospeso per un periodo inferiore a 15 giorni; ha un numero di ore di assenza comprese tra il 20% e il 25%, non dovute a malattia o infortuni. Voto 7: L’allievo non ha sanzioni disciplinari; presenta solo qualche nota disciplinare e ha un numero di ore di assenza tollerabile inferiore al 20%. Voto 8: L’allievo non ha note significative, né sanzioni disciplinari; ha conseguito la competenza di cittadinanza. Voto 9-10: L’allievo non ha note o sanzioni disciplinari ha un numero di ore di assenza irrilevante (inferiore a 5%/ oppure le assenze sono dettate da malattia o infortunio), ha conseguito la competenza di cittadinanza e ha una media tale da concorrere all’eccellenza. 59 Ampliamento dell’offerta formativa Anno Scolastico 2013/2014 Progetti POF 60 Denominazione Responsabili non la Tempi Destinatari Lipari Concetta Novembre/dicembre 2013 Tutti gli alunni delle classi con H Docenti sostegno Docenti di diritto e altri disponibili n. 1 Linguaggio verbale: manualità n. 2 Educazione alla legalità”Pace, legalità e comunicazione” Sgroi Tutto l’anno Terze Quarte - n. 3 Educazione ambientale “A contatto con la natura per amarla e rispettarla” Leanza Tutto l’anno Classi biennio Bronte del n. 4 n. 5 Teatro in lingua francese Teatro in lingua inglese Caruso Anna n. 6 Teatro in lingua inglese Di Paola n. 7 Olimpiadi matematica Theodosiadis n. 8 n. 9 Sportello didattico Musica integrare n. 10 Esperto lingua n. 11 n. 12 n. 13 n. 14 Di Paola Risorse umane Docenti interni Enti gestione parchi, riserve Classi 1A e 1B AFM Classe 4 e 5 dell’istituto Docenti di Francese Docentidi inglese Ottobre Novembre Docenti inglese Giuffrida Bronte pomeridiano Urso Scolastico Di Paola, Caruso, Macca Ottobre-maggio Fashion design Theodosiadis Scolastico Alunni 2ASM Alternanza scuola lavoro Step by step Caltabiano Pluriennale Di Paola Pomeridiano Mani in pasta Caruso Nicolò Scolastico n. 15 La scuola premia Castiglione Marzo-aprile n. 16 n. 17 n. 18 Parco Salanitro Castiglione Anno scolastico Progetto tennis Cannavò Scolastico CAT-AFMIPAA Alunni individuati Alunni diversamente abili e con disagio IPAA Primo biennio Adrano (10 alunni) Alunni IPAA e alunni esterni Alunni IPAA Il laboratorio aperto al territorio Alternanza scuola lavoro Gennaro Scolastico Primo biennio IPAA Torrisi Scolastico Classi 2, 3 e 4 IPAA for Di Paola Pomeridiano Docenti ATA e Esperto esterno for Di Paola Pomeridiano Docenti e Esperto n. 19 n. 20 n. per madre 61 English teachers (beginner) English di Febbraio – Maggio 2013 Novembre-Gennaio 2014 2 e 3 AFM – 3 TEL. – 2ACAT Alunni biennio e triennio (individuati) Biennio e triennio Alunni diversamente abili e normodotati Tutti di di – di Docenti di matematica (2) ATA (1) Docente interni Esperto esterno Esperto madre lingua Esperto esterno 3 Esperti Docente esterno Docenti sostegno Adrano di R EGOLAMENTO D ’I STITUTO TITOLO I DIRITTI E DOVERI DIRITTI Art. 01 L’I.I.S.S. “Benedetto Radice” è una Comunità scolastica orientata allo studente, indirizzata al dialogo ed ispirata ai principi della democrazia e della solidarietà, della legalità. La comunità Scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione prioritaria studente/famiglia-scuola. Art. 02 L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale di qualità, nel rispetto e nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità culturale e religiosa di ciascuno. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati (recupero, approfondimento) tesi a promuoverne il successo formativo. Art. 03 Sin dall’inizio del curriculum lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta, tra i diversi indirizzi dell’Istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. Alla fine del curriculum lo studente anche attraverso esperienze di alternanza scuola – lavoro avrà la possibilità di accostare problematiche relative all’inserimento nel mondo del lavoro; verrà inoltre informato sui percorsi universitari, sulle occasioni di formazione, legate al territorio per poter operare scelte consapevoli. Art. 04 La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i conseguenti livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi. Le valutazioni, orali e scritte, di interperiodo, quadrimestrali, di scrutinio finale, hanno carattere personale. Nell’utilizzo di registri informatici di valutazione l’istituzione scolastica limita l’accesso ai soli docenti della classe. Ogni altro utilizzo è autorizzato dal dirigente scolastico. Art. 05 Ogni dato psicofisico e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività formativa, sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L 31/12/96 N 675. Art. 06 Gli studenti hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza paritetica alle commissioni di lavoro, presenti nella scuola, sugli argomenti che li riguardano. Gli studenti intervengono in ogni fase della elaborazione e della decisione. Tutti i risultati di lavoro elaborati dalle commissioni su argomenti che riguardano la componente studentesca ottenuti senza la prevista partecipazione degli studenti sono da considerarsi in contrasto con le normative presenti nel Regolamento. Art.0 7 Per essere facilitato nella partecipazione, lo studente ha il diritto di conoscere normative e procedure che si consolidano nell’attività scolastica in cui è coinvolto quotidianamente. 62 Art. 08 Art. 09 Art. 10 Ogni studente riceverà la sintesi dello schema del POF e del Regolamento d’Istituto. I verbali delle decisioni dei Consigli di Classe, Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto sono disponibili in copia a richiesta dei singoli docenti, studenti o genitori, personale ATA. Gli studenti e le loro famiglie hanno il diritto all’informazione anche sulle risorse finanziarie e sulle spese relative ai progetti realizzate dall’istituto. Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa propongono attività aggiuntive in sintonia con i loro interessi. Il Comitato Studentesco di cui alle leggi 133 e 567 esprime pareri sulle attività della scuola formulate nel Piano dell’Offerta Formativa; a tal fine gli studenti, nelle loro assemblee formulano valutazioni e proposte, che verranno comunicate alla Commissione paritetica incaricata della predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa. Fanno parte integrante del presente Regolamento i regolamenti delle attività, degli spazi e degli organismi In relazione al regolamento di Istituto, e ai regolamenti delle attività e degli spazi, svolge funzione interpretativa, e, se necessario, propositiva l’Organo di Garanzia previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti. Il Consiglio d’Istituto ne elegge i componenti che sono: il preside, prof. Giovanni Mineri, la prof.Francesco Salanitri , funzione strumentale di Bronte E’ costituita una Commissione permanente Regolamenti, nominata dal Consiglio d’Istituto e composta dal Preside, da un docente, da un rappresentante del personale ATA, da un genitore e da uno studente, con il compito di proporre modifiche ed esami preliminari ai regolamenti da sottoporre al Consiglio d’Istituto. I regolamenti d’Istituto, oltre ad essere pubblicate nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto, vengono consegnati agli studenti all’atto della prima iscrizione. La necessità di idonea informazione può essere assolta anche mediante pubblicazione sul sito dell’Istituto. DOVERI Art. 11 L’ITC Radice è aperto agli studenti dalle ore 08,00 alle ore 14,00 e dalle ore 17,30 alle 23,00 per i corsi serali. Art. 12 A norma delle vigenti disposizioni di legge, non è consentito fumare all’interno dell’Istituto, pertanto ai trasgressori saranno applicate le sanzioni di legge. I telefoni cellulari vanno mantenuti spenti durante lo svolgimento delle attività didattiche in tutto l’istituto. Tutte le componenti della scuola sono tenute al rispetto di queste norme. Art. 13 Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni mattutine e l’inizio delle attività pomeridiane, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza gli Studenti dovranno autonomamente dimostrare la propria maturità personale. Art. 14 E’ preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico e gli spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica. Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati. L’istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati, pur cercando di evitare il più possibile fatti incresciosi di furti, mediante la vigilanza del personale non docente. Pertanto tutte le componenti scolastiche sono invitate a non lasciare incustoditi oggetti personali. Art. 15 Art. 16 Art. 17 63 Gli studenti, che non intendono presenziare all’assemblea studentesca di istituto, non possono allontanarsi dalla scuola, ma debbono restare in aula per effettuare, con i docenti in servizio, attività di recupero e/o approfondimento. Gli studenti, che partecipano all’assemblea, vi rimangono fino allo scioglimento della stessa. Art. 18 Gli studenti possono affiggere comunicazioni negli spazi loro assegnati, e ne sono responsabili. Le comunicazioni anonime verranno rimosse. Art. 19 Per le sanzioni relative a comportamenti scorretti si rimanda al regolamento di Disciplina. Si rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e all’interpretazione dei principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Art. 20 La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria; lo studente che supera di un quarto il numero di assenze rispetto al numero totale di giorni di effettive lezioni non è ammesso alla classe successiva, come previsto dalla normativa ministeriale. Art. 21 Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della prima campanella. Solo per gravi motivi eccezionali,valutati dal docente in servizio, potrà’ accedervi entro il termine massimo di 10 minuti dopo il suono della seconda campanella, che segnala l’inizio effettivo della lezione. In caso contrario potrà accedervi soltanto all’inizio della seconda ora di lezione. Il cancello d’ingresso viene chiuso dal collaboratore scolastico all’inizio della prima ora di lezione e viene riaperto alla fine della stessa Sono consentiti al massimo tre ritardi per ogni quadrimestre, da giustificare con il libretto personale A partire dal quarto ritardo quadrimestrale e per i successivi, a cura del docente coordinatore del consiglio di classe, l’alunno è sanzionato con un’ammonizione scritta sul registro di classe da comunicare, in forma scritta alla famiglia L’alunno al quinto ritardo del quadrimestre e per i successivi, è ammesso in classe solo se è accompagnato dal genitore Le ammonizioni scritte sul registro di classe per i ritardi concorrono alla valutazione della condotta. L’entrata all’inizio della terza ora di lezione può essere consentita solo in casi eccezionali in cui la vicepresidenza l’abbia preventivamente autorizzata. Art. 22 E’ possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell’inizio della quarta ora di lezione. Le richieste vanno presentate per l’autorizzazione in Presidenza all’inizio delle lezioni. Se l’uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della situazione al docente interessato e alla segreteria didattica, alla quale compete in via esclusiva avvisare della situazione la famiglia. Art. 23 Nel corso della lezione lo studente può lasciare l’aula solo per motivi eccezionali e comunque per breve tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. Lo studente non può sostare nei bagni, nei corridoi e negli atri durante le lezioni. Art. 24 Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente dalle lezioni, ha l’obbligo di giustificare, dichiarandone il motivo prima di essere riammesso in classe, Le giustificazioni si effettuano esclusivamente mediante l’apposito libretto personale. La giustificazione deve essere firmata da un genitore se lo studente non ha compiuto gli anni 18. Art. 25 Ogni assenza per malattia di durata superiore a cinque giorni deve essere accompagnata da regolare certificato medico, attestante la possibilità della riammissione a scuola. Art. 26 La giustificazione deve essere presentata all’insegnante della prima ora di lezione. Qualora, per casi eccezionali, fosse sprovvisto della giustificazione esso sarà ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno successivo, pena la non ammissione. Nel caso in cui lo studente venga segnalato sul registro di classe con la voce “Non ammesso” dovrà recarsi in vicepresidenza per essere ammesso alla frequenza alle lezioni. 64 Art. 27 Il Preside o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l’assenza. Art.28 Le assenze ingiustificate, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell’attribuzione del voto di condotta. Il Preside segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe. Art.29 Art.30 Art.31 In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni per impossibilità di assicurare almeno la vigilanza. Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione attraverso i propri figli. In caso di assenza dei docenti, qualora l’Istituto fosse impossibilitato a provvedere diversamente le classi potranno essere dimesse anticipatamente. Nessuno studente è autorizzato a lasciare l’istituto anticipatamente ad eccezione degli studenti maggiorenni previa specifica formale richiesta scritta, e degli studenti minorenni per i quali i genitori presentano una formale richiesta di autorizzazione a lasciare l’istituto e prelevano direttamente i propri figli. TITOLO II REGOLAMENTO DISCIPLINARE Art. 32 (Mancanze disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti che operano nella scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i regolamenti dell’istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente regolamento. Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso. Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto. Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico. Art. 33 (Responsabilità disciplinare). La responsabilità disciplinare è personale: le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione di profitto. Ogni studente può essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da parte di un qualsiasi adulto in attività di servizio presso l’Istituto. La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può provenire da tutte le componenti della comunità scolastica, e dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo all’interno dell’istituto. Art. 34 (Sanzioni disciplinari). Le sanzioni disciplinari sono l’ammonizione e la sospensione dalle lezioni: esse sono attribuite tenendo conto della situazione personale dello studente. Le sanzioni disciplinari sono irrogate sempre per iscritto ad eccezione della sola ammonizione orale; esse sono sempre adeguatamente motivate, e vengono notificate allo studente interessato. I provvedimenti di sospensione e ammonizione scritta sono comunicati alle famiglie degli studenti interessati. 65 A titolo puramente esemplificativo si allegano in parte integrante al presente regolamento le tabelle A e B, che si riferiscono a possibili ipotesi di infrazioni disciplinari classificate rispettivamente non gravi e gravi. Qualsiasi comportamento che comunque violi i regolamenti potrà in ogni caso essere preso in considerazione ai fini disciplinari. Art.35 (Ammonizione). L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più lieve, ed è irrogata, previo rapporto del personale dell’Istituto, dal Capo d’istituto, sentito il docente coordinatore del consiglio della classe nella quale è inserito lo studente. L’ammonizione è data in forma orale, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del provvedimento, qualora lo studente accetti la conversione della sanzione ai sensi del successivo art.6 del regolamento. L’accettazione della conversione comporta la rinunzia all’appello. In questo caso, dell’ammonizione è redatto semplice processo verbale, che resta agli atti della Presidenza. Qualora la conversione non sia accettata, il provvedimento dell’ammonizione è irrogato per iscritto, e viene inserito nel fascicolo personale dello studente. L’ammonizione irrogata per iscritto può essere impugnata innanzi all’organo di garanzia, nelle forme di cui al successivo art.9. Art. 36 (Sospensione). La sospensione si applica in caso di gravi o reiterate mancanze disciplinari, per un periodo non superiore a quindici giorni: l’irrogazione della sospensione è di competenza del Consiglio di classe con la presenza delle componenti esterne. Qualora fra le componenti elette vi sia lo studente che ha posto in essere il comportamento che costituisce mancanza disciplinare, o i suoi genitori, questi sono esonerati . Il procedimento di sospensione ha inizio con la convocazione, da parte del Preside, del Consiglio di classe: tale convocazione va notificata allo studente interessato, che si presenta per esporre le proprie ragioni, senza poter assistere alla discussione relativa all’irrogazione della sanzione. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale il voto del Preside. Il Consiglio di classe convocato per esaminare l’eventuale irrogazione di una sospensione, può attribuire un’ammonizione. Art. 37 (Conversione delle sanzioni). L’organo che commina la sanzione offre sempre la possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica, liberamente individuate nello stesso provvedimento sanzionatorio in modo proporzionale alla mancanza disciplinare. Queste attività, che non devono svolgersi contemporaneamente alle ore di lezione, possono consistere, a titolo esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione di spazi, o pulizie. La conversione dell’ammonizione comporta il non inserimento del verbale d’ammonizione nel fascicolo personale, fatta salva la registrazione agli atti della presidenza, prevista nel precedente art.4. La conversione della sospensione comporta la possibilità per lo studente di evitare l’allontanamento dalla comunità scolastica. Art. 38 (Procedimento). Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che prima lo studente interessato sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni eventualmente assistito dal legale rappresentante: l’organo competente all’irrogazione della sanzioni può sentire i soggetti coinvolti nei fatti che costituiscono oggetto di accertamento, se necessario anche in contraddittorio. Art. 39 (Impugnazioni). Avverso la sanzione disciplinare della sospensione è ammesso ricorso al C.S.A. di Catania entro trenta giorni dalla comunicazione della sanzione stessa, in conformità a quanto previsto dall’art.328 comma 4 del D.Lgs.n.297/94. Avverso la sanzione disciplinare dell’ammonizione scritta è ammesso ricorso da parte degli studenti, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’irrogazione, all’Organo di garanzia di cui al successivo art.40. L’avvenuta conversione della sanzione comporta rinunzia all’impugnazione. 66 Art. 40 (Organo di garanzia). Per la composizione, nomina e funzionamento dell’Organo di garanzia, si rinvia al regolamento dell’organo stesso. Il procedimento innanzi all’organo di garanzia ha inizio con la proposizione di impugnazione avverso l’ammonizione da parte dello studente, che deve essere sentito nella fase istruttoria dell’appello. L’organo di garanzia decide sull’appello in camera di consiglio. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale il voto del presidente. Nel caso in cui lo studente appellante faccia parte dell’organismo di garanzia, nel procedimento che lo interessa verrà sostituito dal membro supplente. L’organo di garanzia è altresì competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione al presente regolamento. TABELLA A INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI (SANZIONE: AMMONIZIONE) DOVERI (art.3 dello Statuto) FREQUENZA REGOLARE E IMPEGNO SCOLASTICO RISPETTO DEGLI ALTRI RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE 67 COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazione aidoveri Elevato numero di assenze Assenze ingiustificate Assenze “strategiche” Contraffazione di firme di giustificazione Ritardi e uscite anticipate oltre il consentito (non documentate) Ritardi al rientro intervalli e al cambio d’ora Mancata esecuzione delle specifiche attività in classe Consegna non puntuale delle verifiche Mancato svolgimento delle esercitazioni assegnate Insulti e termini volgari e/o offensivi Interventi inopportuni durante le lezioni Non rispetto del materiale altrui Atti o parole che consapevolmente tendano a creare situazioni di emarginazione Mancato rispetto delle “regole” di comportamento in ogni luogo dove si svolgono attività scolastiche Violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio e degli spazi attrezzati CHI accerta e stabilisce la sanzione Il Preside, in accordo con il coordinatore della classe: accoglie le segnalazioni e accerta la veridicità delle infrazioni applica la sanzione dell’ammonizione offre la possibilità della conversione della sanzione, individuando le attività necessarie alla conversione stessa APPELLO All’organo di garanzia Mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente Danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratorio, ecc… Scritte su muri, porte e banchi. TABELLA B INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI (SANZIONE: SOSPENSIONE) DOVERI (art.3 dello Statuto) RISPETTO DEGLI ALTRI COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazione ai doveri Ricorso alla violenza / atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui Utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui Propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone Compimento di fatti di reato Violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati Introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe RISPETTO DELLE NORME Danneggiamento volontario di strutture e/o DI SICUREZZA E CHE attrezzature (vetri, pannelli, strumenti di TUTELANO LA SALUTE laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle palestre) RISPETTO STRUTTURE E ATTREZZATURE DELLE Infrazioni non gravi che si ripetono dopo DELLE sanzioni già applicate CHI accerta e stabilisce la sanzione Il Consiglio di classe: accoglie le segnalazioni in unione con la presidenza, e accerta la veridicità delle infrazioni applica la sanzione della sospensione offre la possibilità della conversione della sanzione, individuando le attività necessarie alla conversione stessa APPELLO All’ A.T. di Catania TITOLO III REGOLAMENTO USCITE, VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE CAPO I – USCITE DI PIÙ GIORNI . Art. 41 (Uscite di più giorni) I Consigli di classe che ritengono opportuno realizzare un’uscita di più giorni presentano, per l’approvazione, al Consiglio di Istituto un progetto coerente con la programmazione didattico - educativa annuale, attinente ad obiettivi e contenuti disciplinari di interesse rilevante. Il progetto, che dovrà essere inserito nel piano di lavoro formulato dai Consigli di Classe entro il mese di ottobre, si articola in tre fasi didattiche, da svolgersi prima, durante e dopo l’uscita. Art. 42 (Docenti accompagnatori) La scelta degli insegnanti accompagnatori sarà coerente con gli obiettivi didattici individuati dal Consiglio di Classe, e almeno uno di loro dovrà appartenere ad un’area disciplinare significativa per la realizzazione del progetto. Non possono accompagnare le classi ad uscite di più giorni insegnanti che abbiano già partecipato, durante lo stesso anno scolastico ad iniziative, all’estero o in Italia, a meno che l’uscita di più giorni non si verifichi in momenti di sospensione dell’attività didattica. Art. 43 (Classi partecipanti) Su indicazione del Collegio dei docenti le seguenti classi possono effettuare uscite di più giorni : - Biennio : max. 3 giorni con 2 pernottamenti; 68 - Triennio 3^ e 4^ classi : max. 6 giorni con 5 pernottamenti; - Triennio 5^ classi : max. 6 giorni con 5 pernottamenti anche all’estero; Art. 44 (Partecipazione degli studenti) L’istituto favorisce e garantisce la partecipazione dei singoli studenti alle iniziative proposte tenendo presenti criteri di economicità non legati alla diminuzione della qualità dei servizi offerti. Gli studenti di ogni classe potranno scegliere l’itinerario più confacente alle proprie necessità tra quelli loro proposti dal Consiglio di classe. Art. 45 (Costi). Al fine di consentire alle famiglie l’iniziativa meno gravosa dal punto di vista economico i Consigli di classe cercheranno di proporre itinerari paragonabili per efficacia formativa. CAPO II – USCITE DI UN GIORNO A CARATTERE CULTURALE E SPORTIVO. Art. 46 (Visite guidate). Sono interessate allo svolgimento di visite guidate tutte le classi dell’istituto. Ciascuna classe non potrà effettuare più di tre visite guidate in un anno scolastico assicurando l’adesione di almeno 2/3 degli studenti frequentanti. Art. 47 (Docenti accompagnatori). I docenti accompagnatori non possono effettuare più di tre visite guidate durante l’anno scolastico; possono, in caso di necessità, superare questo limite se non hanno partecipato ad iniziative quali viaggi d’istruzione. CAPO III – DISPOSIZIONI COMUNI . Art. 48 (Organizzazione e assicurazione). Il mezzo di trasporto verrà indicato di volta in volta. L’organizzazione potrà essere curata o direttamente dall’istituto o tramite agenzia. E’ obbligatoria la stipulazione di un’assicurazione per studenti e insegnanti contro gli infortuni e la responsabilità civile, secondo le norme vigenti per chi ne fosse sprovvisto. Art. 49 (Orario di arrivo). L’obbligo di sorveglianza termina con l’arrivo presso l’Istituto o il luogo fissato per il ritorno e comunque perdura fino all’orario previsto dal programma comunicato ai genitori. TITOLO IV REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLA DIRETTIVA 133/96 Art. 50 (Utilizzo degli spazi).L’I.T.C. “Radice” è scuola aperta in conformità alla direttiva ministeriale n.133/96, e del relativo regolamento attuativo. L’Istituto mette a disposizione, per un uso diligente, spazi, locali e attrezzature, compatibilmente con le ragioni di servizio e di sicurezza, per le finalità previste nella direttiva ministeriale. Art. 51 (Iniziative complementari e integrative). Le iniziative complementari e integrative di durata annuale devono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il quindici ottobre di ogni anno, per la deliberazione da parte degli organi competenti. Proposte successive o estemporanee possono essere esaminate singolarmente con apposita delibera. Art. 52 (Attività di studio). Le attività di studio e approfondimento in orario scolastico richieste da gruppi di studenti possono svolgersi, sotto la sorveglianza del personale in servizio, previa domanda al Dirigente Scolastico da conseg Art. 53 (Altre attività). Per tutte le attività promosse da persone appartenenti all’Istituto in orario extra scolastico, è richiesta la presenza di uno studente maggiorenne o di 69 personale della scuola, che assumano la responsabilità civile per eventuali danni ai beni mobili e immobili dell’Istituto. Le richieste devono pervenire al Dirigente Scolastico con cinque giorni di anticipo sull’iniziativa. Art. 54 (Iniziative promosse da Enti). Le iniziative promosse da Enti o Associazioni esterne sono disciplinate da apposita convenzione la cui durata, di norma, non può essere superiore ad un anno. In tali convenzioni sono indicate le specifiche modalità di accesso, d’uso e di rilascio di spazi e attrezzature, con l’indicazione di un soggetto responsabile. Art. 55 (Attività complementari). Le attività complementari sono sottoposte ai criteri di valutazione dei Consigli di classe ai fini dell’attribuzione dei crediti scolastici e/o formativi. Art. 56 (Disposizione finale). Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le norme vigenti nell’ordinamento giuridico italiano. TITOLO V REGOLAMENTO DELLE AULE E DEGLI SPAZI COMUNI CAPO I – AULE Art. 57 (Aule). Le aule devono contenere, per ragioni di sicurezza, i banchi in doppia fila in modo da facilitare l’esodo in caso di necessità e la pulizia del locale. I docenti della prima ora di lezione devono segnalare al Dirigente, per iscritto, eventuali casi di mancata o insufficiente pulizia. Le aule sono affidate al senso di responsabilità dei gruppi classe che via via le occupano. Gli utenti sono tenuti al rispetto di un principio generale di buona manutenzione di qualsiasi arredo e strumentazione presente nelle aule, che pertanto non devono subire alcun tipo di danneggiamento. I Consigli di Classe possono dettare norme specifiche applicabili a singole classi sull’utilizzo dello spazio aula. Non è consentito consumare cibi e bevande nelle classi. Art. 58 (Uso di attrezzature). L’utilizzo di PC, televisori, videoregistratori, ed ogni altra strumentazione, è riservato esclusivamente a scopi didattici. In casi di danneggiamento alle attrezzature permane il principio di responsabilità solidale dell’intera classe di cui al successivo articolo, qualora non sia individuabile un singolo responsabile. Nell’utilizzo dei PC gli utenti sono tenuti ad osservare le norme di cui al regolamento dei laboratori di informatica, in quanto applicabili. Art. 59 (Danneggiamenti). Qualora si verifichi l’esistenza di guasti o danni, è necessario dare immediato avviso della circostanza al personale addetto. Se nelle aule si verifichino danni a strutture o attrezzature, e non sia possibile risalire a responsabilità individuali, risponderà dei danni collettivamente la classe che per ultima ha occupato l’aula. Art. 60 (Pianta della classe). E’ compito dei Consigli di Classe costruire la pianta dei banchi e dei posti di ogni classe, e per ogni aula occupata dalla classe. Art. 61 (Armadietti). Gli studenti sono tenuti ad utilizzare gli armadietti posti a loro disposizione, e posizionati nelle aule, allo scopo di custodirvi zaini, borse, ed ogni altro materiale che abbia necessità di una collocazione protetta. L’accesso agli armadietti è sotto la responsabilità di uno dei rappresentanti di classe. 70 Art. 62 (Esclusione di responsabilità). La scuola non assume alcuna responsabilità in ordine alla custodia di quanto contenuto negli armadietti. Non è possibile depositare oggetti di valore nell’armadietto, né materiale deperibile o pericoloso. Lo studente rappresentante di classe designato dalla classe è tenuto alla custodia delle chiavi: qualora le smarrisca, dovrà provvedere a proprie spese al duplicato delle chiavi stesse. Art. 63 (Corridoi e atri). Il transito nei corridoi e negli atri deve avvenire ordinatamente, e senza recare alcun pregiudizio a persone o cose, o comunque disturbo all’attività didattica nelle aule. CAPO II – SPAZI COMUNI ESTERNI Art. 64 (Spazi comuni esterni). Gli utenti della scuola debbono accedere agli spazi comuni esterni con senso di responsabilità, senza recare danno alle strutture e disturbo alle attività didattiche che si svolgono nelle aule contemporaneamente. Qualora si utilizzino sedie o arredi, essi vanno riposti correttamente al termine dell’uso. E’ vietato abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto negli spazi comuni esterni. Art. 65 (Sorveglianza). L’utilizzo degli spazi comuni esterni nel corso delle attività didattiche avviene sotto la sorveglianza dei docenti interessati. Al di fuori delle attività didattiche, non essendo possibile organizzare alcuna vigilanza, gli studenti dovranno autonomamente dimostrare la loro maturità personale. Non è consentito svolgere giochi di squadra, o comunque attività che comportino un qualsiasi rischio per l’incolumità fisica. TITOLO VI REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA Art. 66 (Norme generali).La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi, all’uso didattico con sussidi multimediali e di rete, allo studio individuale aperta alle componenti scolastiche dell’Istituto e al territorio. All’inizio dell’anno scolastico viene designato da D.S. il responsabile della biblioteca. L’orario di apertura corrisponderà, di regola, all’orario delle lezioni e potrà anche prevedere spazi pomeridiani. L’accesso alla biblioteca, per gli utenti esterni alla scuola, avviene previo presentazione di un valido documento di riconoscimento personale. Il personale in servizio provvederà a rilevare gli orari di ingresso di ogni utente, nonché la postazione occupata. Art. 67 (Utilizzo postazioni). Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio eventuali anomalie, cattivo funzionamento, rotture o mancanza di materiali. Le postazioni PC sono numerate come da pianta esposta. Non è consentito cambiare le impostazioni prefigurate. Art. 68 (Utilizzo materiali). E’ possibile l’utilizzo di tutti i materiali presenti nella biblioteca: visionare cassette, CD-Rom, navigare in Internet, ascoltare CD audio, consultazione testi . Non è consentito fare chat, né utilizzare materiale proprio. I trasgressori saranno immediatamente allontanati. Art. 69 (Salvataggi). E’ possibile salvare da Internet esclusivamente materiale didattico, previo controllo e autorizzazione del personale in servizio. L’utilizzo delle stampanti è consentito esclusivamente per scopi didattici. 71 Art. 70 (Prestito materiale). Opere e riviste possono essere consultate liberamente nella biblioteca: per la consultazione dei libri è prevista la compilazione della scheda. E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio libri, riviste, opere di consultazioni, videocassette e CD compilando la scheda e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi dal personale in servizio. Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso a prestito integro e senza alcuna manomissione. Chi deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è tenuto a restituirlo nella edizione più recente, oppure a risarcire il danno a seconda della valutazione di mercato. Art. 71 (Richieste nuovi acquisti). Gli insegnanti e gli alunni possono inoltrare richiesta di libri, abbonamenti, riviste, videocassette e CD consegnandola al responsabile della biblioteca per il visto di assenso. TITOLO VII REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA Art.72 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidate al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato dal D.S. un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art. 73 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va riportata sulla pianta stessa. Art. 74 (Accesso ai laboratori). Gli studenti possono entrare in laboratorio solo in presenza dell’insegnante. In caso di necessità debbono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dei laboratori con anticipo al responsabile: va comunque garantita la presenza di un docente nel corso delle attività. Il docente deve firmare il registro di laboratorio ogni qualvolta utilizzi il laboratorio stesso. I docenti che necessitano di utilizzare i laboratori singolarmente possono farlo, firmando comunque il registro di laboratorio. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Art. 75 (Salvataggi e configurazioni). I file vanno salvati sul disco di rete all’interno della cartella intestata all’utente. I file non registrati come sopra esplicitato verranno rimossi.L’utilizzo di proprie pen drive è possibile, purchè si tratti di file di archivio, previo controllo ed autorizzazione del docente presente in laboratorio. Gli studenti non possono cambiare le configurazioni del sistema operativo e di altri programmi, o selezionare applicazioni non visualizzate da icona, se non per esigenze didattiche ed in presenza del docente. Art. 76 (Responsabilità per guasti). Ogni docente è responsabile dell’utilizzo delle macchine e dei programmi durante le proprie ore di lezione. Eventuali malfunzionamenti registrati all’inizio delle lezioni vanno immediatamente segnalati al responsabile di laboratorio. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. 72 Art. 77 (Attivazione del sistema). Al termine del proprio lavoro ogni utente deve disconnettere il pc. Il docente dell’ultima ora è responsabile dello spegnimento delle macchine. Art. 78 (Applicazione del regolamento). Il presente regolamento si applica a tutti coloro che a qualsiasi titolo sono autorizzati all’utilizzo dei laboratori. Art. 79 (Comportamento in aula). E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. Art. 80 (Disposizione finale). Gli utenti dovranno comunque attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che potranno essere impartite nel corso dell’anno scolastico dal responsabile del laboratorio. TITOLO VIII REGOLAMENTO DEL LABORATORIO LINGUISTICO Art. 81 (Funzionamento del laboratorio). La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato dal D.S., un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art. 82 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed ogni variazione va prontamente riportata sulla pianta stessa. Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul registro delle presenze. Art. 83 (Accesso al laboratorio). Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la propria firma nel registro delle presenze. I docenti possono utilizzare il laboratorio oltre il loro normale orario senza farne richiesta, ma sempre apponendo la firma di presenza. Art. 84 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle sue ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine l’aula. Al termine della lezione il docente deve preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio. Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti, mancanze, difetti, affinché i colleghi possano predisporre in modo adatto la propria attività. Art. 85 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art. 86 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. 73 TITOLO IX REGOLAMENTO DELLA PALESTRA Art. 87 (Funzionamento della palestra). La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato dal D.S., un docente responsabile, che coordina l’uso della palestra e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile della palestra integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art. 88 (Utilizzo dei materiali). Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale e delle attrezzature nelle sue ore di lezione e cura direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni. Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli appositi spazi prima che le classi lascino la palestra. Art. 89 (Abbigliamento) Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica riservate esclusivamente all’uso in palestra. L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche quando la palestra è utilizzata in orario extrascolastico. Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta, calzoncini e maglietta). E’ assolutamente vietato l’uso di deodoranti e prodotti spray di qualsiasi tipo. E’ vietato bere e mangiare all’interno dalla palestra. Art. 90 (Custodia dei locali) Gli spogliatoi e i locali annessi alla palestra non sono custoditi, quindi l’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti, che possono lasciare i propri effetti personali negli armadietti posti a loro disposizione o in consegna al docente. Art. 91 (Infortuni). In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione o durante attività integrative pomeridiane che prevedano comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo studente infortunato deve dare immediata comunicazione dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune segnalazioni. Art. 92 (Utilizzo della palestra fuori dall’orario scolastico). La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza fine di lucro previa concessione da parte della Provincia e la stipula di una specifica convenzione d’uso che libera l’Istituto da ogni responsabilità per l’uso della palestra. TITOLO X REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI SCIENZE DELLA MATERIA E DELLA NATURA Art. 94 (Funzionamento dei laboratori). La cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio dell’anno scolastico viene designato dal D.S., un docente responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui compiti riguardano il 74 funzionamento dei laboratori, la manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento inventariale. Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza. Art. 95 (Pianta dell’aula). Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dai propri studenti per l’anno scolastico corrente: ogni variazione va riportata sulla pianta stessa. Art. 96 (Accesso ai laboratori). Gli studenti non sono autorizzati ad accedere al laboratorio se non accompagnati dai loro docenti, o dal responsabile, o dall’assistente tecnico, o comunque non al di fuori dagli orari previsti. I docenti che necessitano dell’aula per predisporre eventuali esperienze possono farlo invece in qualunque momento. Quando non utilizzato, il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave. Qualora fossero disponibili sia lo spazio aula che il laboratorio, il docente che scelga di utilizzare il laboratorio è tenuto a compilare il registro di presenza indicando la data, l’ora e la classe occupante il laboratorio, apponendovi inoltre la propria firma. Art. 97 (Materiali, strumenti, e manutenzione dell’aula). Al termine di ogni esperienza, il materiale utilizzato va riposto dall’assistente tecnico negli armadi nello stesso ordine nel quale è stato trovato. Nessuno è autorizzato a prelevare materiale e portarlo fuori dall’aula senza informarne il responsabile o l’assistente tecnico. Gli strumenti elettrici non devono restare a lungo sotto tensione: pertanto la corrente deve essere tolta all’aula al termine di ogni lezione, ed anche i rubinetti dell’acqua e del gas, se utilizzati, devono essere chiusi al termine dell’uso. E’ fatto divieto agli studenti di servirsi di qualsiasi strumento, materiale, sostanza presente in laboratorio, senza l’autorizzazione del docente presente in laboratorio. Art. 98 (Responsabilità per guasti). Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente segnalato al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo di studenti che occupavano la postazione presso la quale è stato segnalato il fatto. Art. 99 (Comportamento in aula). E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti, giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare cadute accidentali. E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del laboratorio. TITOLO XI REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA Art. 100 (Costituzione) E’ istituito l’organo di garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti Art. 101 (Composizione) L’organo di garanzia è composto da due docenti, un genitore, uno studente e un rappresentante del personale non docente: viene nominato dal Consiglio di Istituto e dura in carica tre anni. Per la componente studenti, possono far parte dell’organo di garanzia esclusivamente gli studenti iscritti alle classi di triennio. Il Consiglio di Istituto nomina altresì un membro supplente per ciascuna delle componenti. il Consiglio d’Istituto elegge, per l’anno scolastico 2009-2010, i componenti che sono: il preside, prof. G. Mineri, la prof.ssa Capizzi , funz. strumentale di Bronte il sign. Musarra per il personale ATA la sign ra Greco per la componente genitori lo studente D’Aquino Sergio per la componente studenti 75 Art. 102 (Decadenze) Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti e i genitori, se il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare decadono dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti. Art. 103 (Competenze) L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art.5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni d’appello rispetto alla sanzione dell’ammonizione, secondo la procedura descritta nel regolamento di disciplina. L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto. L’organo di garanzia, inoltre, può proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali modifiche alla Commissione Regolamenti. Art. 104 (Funzionamento). L’organo detta al proprio interno regole di funzionamento, con apposito regolamento. Individua comunque al proprio interno un Presidente. TITOLO XII REGOLAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI Art. 105 (Funzione delle assemblee). Le assemblee degli studenti costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società, pertanto sono per gli studenti occasione formativa alternativa alla normale attività didattica. Art. 106 (Diritto di assemblea). Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12,13 e 14 del decreto legislativo 16.4.1994 n.297. Art. 107 (Regolamenti degli organismi studenteschi). Il regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea d’istituto e del Comitato studentesco, nonché degli eventuali altri organismi che gli studenti intendano individuare, viene approvato dall’Assemblea ed inviato al Dirigente Scolastico e all’Organo di garanzia, che ne valutano la conformità ai regolamenti di istituto. Deve altresì essere comunicata al Dirigente Scolastico la composizione del Comitato studentesco. CAPO I – ASSEMBLEA DI ISTITUTO Art. 108 (Partecipazione). La partecipazione all’Assemblea di Istituto è volontaria, pertanto gli studenti che non vi intendono partecipare resteranno in classe per svolgere attività di recupero e/o di approfondimento con i propri docenti in servizio. A tal fine i docenti registreranno le presenze in aula, mentre il Presidente dell’Assemblea registrerà le presenze in Assemblea. Art. 109 (Convocazione). L’Assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco o di almeno il dieci per cento degli studenti. La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere comunicati al Dirigente scolastico almeno cinque giorni prima dello svolgimento dell’Assemblea. Art. 110 (Svolgimento). L’Assemblea di Istituto inizia, di norma, alla seconda ora di lezione e si conclude al termine della quinta ora di lezione e gli studenti presenti all’Assemblea potranno uscire dall’Istituto. Qualora l’Assemblea si concludesse prima della quinta ora di lezione tutti gli studenti rientreranno nelle rispettive 76 classi. L’Assemblea di Istituto può anche articolarsi per classi parallele di biennio e di triennio e/o per gruppi di studio e di approfondimento. In tali casi verrà effettuata in giorni diversi secondo un calendario comunicato al Dirigente scolastico dal Presidente dell’assemblea con congruo anticipo rispetto allo svolgimento delle attività stesse. In tali casi essa deve coinvolgere la totalità degli studenti dell’istituto. Dello svolgimento dell’Assemblea va redatto specifico verbale a cura del Presidente dell’Assemblea. Al termine dell’Assemblea il Comitato studentesco provvede alla pulizia dei locali. Art.111 (Vigilanza). Il Presidente dell’assemblea assicura e controlla, con opportune forme organizzative, che il comportamento dei singoli partecipanti non contravvenga ai regolamenti di istituto, e non sia tale da impedire il corretto svolgimento dei lavori. Durante l’Assemblea, i docenti in servizio e non impegnati in classe sono incaricati della sorveglianza al fine di assicurare la vigilanza sui minori e la sicurezza nei locali di svolgimento. Quando rilevino condizioni che non consentono il corretto svolgimento dei lavori, lo comunicano al Dirigente scolastico, che, sentito il Presidente dell’Assemblea, può sospendere l’Assemblea stessa e far riprendere le lezioni. CAPO II – ASSEMBLEE DI CLASSE Art. 112 (Convocazione e durata). L’Assemblea di classe viene richiesta dai Rappresentanti degli studenti, o dalla maggioranza degli studenti della classe. L’Assemblea di classe ha un durata massima di due ore mensili, collocate consecutivamente nella stessa giornata. Art. 113 (Procedura di convocazione). La richiesta di convocazione dell’Assemblea va depositata in Presidenza almeno tre giorni prima dello svolgimento vistata, per assenso, dai docenti coinvolti. L’Assemblea può aver luogo solo se autorizzata dal Dirigente sullo stesso modulo della richiesta che ritornerà ai rappresentanti di classe e ai docenti interessati. Art.114 (Verbale). Dell’Assemblea va redatto apposito verbale. La mancata consegna al Dirigente del verbale preclude la possibilità di richiedere altra assemblea. Art. 115 (Sorveglianza). Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’Assemblea di classe è incaricato della sorveglianza: quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può chiedere l’intervento della Presidenza per la sospensione dell’Assemblea e la ripresa delle lezioni; può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi. PIANO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO Il responsabile della funzione strumentale area 2, valutati tutti gli elementi emersi dall’indagine conoscitiva condotta per rilevare le esigenze specifiche e le peculiarità formative dei singoli docenti, confrontate e commisurate le stesse alle scelte educative e didattiche inserite nel P.O.F., identificate, infine, le direttive ministeriali e le relative indicazioni, ha individuato alcune aree di intervento su cui impostare il piano di formazione dei docenti: A. B. C. D. E. 77 BES; DSA Uso strumenti multimediali; Utilizzo del GPS; Lingue ECDL Gli interventi individuati sono finalizzati alla necessità nella scuola dell’autonomia di disporre di figure professionali competenti nella mediazione culturale, di esperti di organizzazione e gestione, abili nell’uso delle tecnologie, capaci di utilizzare proficuamente le esperienze proprie ed altrui. Le competenze e i requisiti professionali da acquisire nei processi di aggiornamento e formazione del personale docente sono riferibili a quanto necessario o utile a supporto del lavoro cooperativo, al coordinamento delle attività, alla documentazione ed alla gestione dei progetti, alla misurazione dei risultati ed alla valutazione degli esiti. Esse sono sintetizzate in riferimento alle attività da svolgere nel seguente modo, non in ordine di priorità. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI Innalzamento della qualità della scuola e dell’offerta formativa. Divulgare il Piano dell’offerta formativa della scuola attraverso incontri con i genitori per l’illustrazione del POF e la condivisione delle scelte educative Accogliere e divulgare ogni iniziativa del territorio che si ritenga particolarmente significativa e coerente con il percorso formativo intrapreso dall’istituto. Incremento delle iniziative di formazione, anche in collaborazione con i paesi dell’UE, sullo sviluppo della professionalità docente in ambiente e-learning, con particolare riferimento all’educazione alla cittadinanza europea e alla scienza e tecnologia. Divulgare informazioni ed orientare contro la dispersione scolastica e il disagio, inclusi gli interventi legati al contrasto dei fenomeni di depressione e quelli volti allo sviluppo di comportamenti e stili di vita corretti, con particolare riguardo all’alimentazione, all’educazione sportiva e alla salute.” Rinnovo delle impostazioni metodologiche-didattiche in relazione a contenuti disciplinari specifici con riferimento a: •Comunicazione e linguaggi •Cultura scientifica e tecnologica •Cambiamenti in atto DESTINATARI Vista la vastità e la complessità delle singole esigenze disciplinari, è prevista una partecipazione differenziata del corpo docente alle offerte di formazione in conformità alle competenze possedute ed alle esigenze formative da soddisfare, pertanto i corsi di aggiornamento avranno come destinatari: •Il Collegio dei Docenti; •Specifici gruppi; •Singoli insegnanti; •Genitori; •Personale ATA. 78 PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE ESTERNE a)L’individuazione delle iniziative riconosciute valide a livello di adesione individuale e spontanea avverrà sulla base dell’adesione del corso specifico al percorso indicato dalla Istituzione scolastica. b)La partecipazione alle iniziative esterne da parte dei docenti che ne chiedono formale autorizzazione sarà consentita compatibilmente alle esigenze di servizio ed agli impegni programmati dal Collegio dei i Docenti. c)L’esonero dal servizio per la partecipazione alle iniziative di aggiornamento, sarà concesso, di norma, fino ad un massimo di due unità per ciascuna sezione di scuola, compatibilmente con le disponibilità di personale per la sostituzione. d) In caso di concorrenza di richieste l’autorizzazione sarà concessa tenendo conto non solo del numero di permessi già fruiti durante l’anno scolastico, bensì della ricaduta positiva sull’istituzione scolastica in termini di qualificazione nell’ottica di quanto previsto dalla contrattazione d’istituto. 1. La nostra istituzione, nel rispetto delle norme sull’autonomia scolastica, si riserva di indicare, qualora lo ritenesse opportuno e durante il corso dello stesso anno le priorità delle scelte formative in maniera tale da poter valutare ed eventualmente garantirsi proposte al momento non prevedibili. 2. Ove possibile e compatibilmente con la richiesta di eventuali corsi da attivare e gli spazi disponibili, la nostra istituzione sarà sede degli stessi. 3. Fatte salve improrogabili esigenze di servizio l’istituzione scolastica, nel rispetto delle norme contrattuali, attuerà tutte le procedure consentite per garantire a ciascun docente il diritto alla formazione. INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA IN AMBITO SCOLASTICO II tema della sicurezza, per le sue rilevanti concezioni, è oggetto di attenzione e considerazione da parte della nostra scuola. Il nostro scopo è quello di promuovere una "cultura della prevenzione" e quindi della SICUREZZAfinalizzata a: 1. Garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle disposizioni del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 2. Garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione all'interno delle normali attività didattiche e non. 3. Garantire la massima sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. 4. Garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto. MANSIONI 79 • • • • • Il Dirigente Scolastico insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione, si attivano per concretizzare gli adempimenti normativi previsti. I Docenti partecipano ed organizzano un programma didattico(progetto “ A SCUOLA DIPROTEZIONE CIVILE”) mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione dall'edificio scolastico in caso di calamità naturale. Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l'evacuazione. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, insieme agli addetti, stabilisce il calendario delle prove di evacuazione che si attuano in numero non inferiore a 2 durante tutto l'anno scolastico,le quali saranno eseguite senza preavviso per i docenti e per gli alunni. All’interno dell’istituto,al fine di garantire la massima sicurezza,sono presenti cartelli segnaletici,planimetrie ed organigrammi relativi alle gestioni di eventuali emergenze chiaramente visibili e di facile comprensione anche a chiunque entri nell'edificio scolastico. COMPORTAMENTI • • • • In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto, saranno condotti nelle apposite aree di raccolta e lì sosteranno fino all'ordine del Coordinatore delle Emergenze. Sarà possibile ai genitori prelevare i propri figli dopo aver apposto la firma su apposito registro fornito dall'insegnante. Nonni, zii e parenti in genere dovranno fornire un documento d'identità. A nulla serve intasare le linee telefoniche. I telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza. In situazioni di emergenza o di pericolo è fondamentale evitare il panico. OBBLIGHI NORMATIVI: INTERVENTO ADEMPIMENTI PROCEDURALI E AZIONI DI Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione,designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, dei lavoratori incaricati delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso. Organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, lotta antincendio e gestione dell'emergenza. Adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione degli alunni e dei lavoratori. Richiesta dell'osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle procedure tecniche in caso di evacuazione immediata dall'edifìcio. Organizzazione di prove di evacuazione, Informazione capillare del piano di evacuazione dell'istituto ad alunni ed operatori della scuola,diffusione delle procedure di emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati,diffusione della modulistica relativa agli incarichi di responsabilità. Aggiornamentodel D.V.R (documento di valutazione dei rischi),segnalazione di carenze strutturali agli organi di competenza,riunioniperìodiche di informazione e aggiornamento. Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori. SOGGETTI COINVOLTI Tutti gli operatori scolastici: docenti,personale ATA, alunni,ed ancora, Datore di lavoro, responsabile del Servizio di protezione e prevenzione, Addetti alla 80 sicurezza, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, addetti al servizio antincendio, addetti al servizio di primo soccorso. 81 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 1 “ BENEDETTO RADICE” 1 BRONTE .............................................................................................................................................. 1 Presentazione 1 LA MAPPA 2 Strutture 3 Bronte ................................................................................................................................................. 3 Adrano................................................................................................................................................. 4 Risorse umane ................................................................................................................................. 4 Personale docente ...................................................................................................................... 4 Personale A T A ........................................................................................................................... 4 Analisi del territorio........................................................................................................................ 5 Le attese del territorio .................................................................................................................. 6 BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI ...................................................................................... 7 La nostra offerta formativa ......................................................................................................... 8 Obiettivi e Modalità ........................................................................................................................ 8 Dispersione scolastica ................................................................................................................... 9 La Scuola s’impegna ...................................................................................................................... 9 I nostri corsi Errore. Il segnalibro non è definito. I nuovi corsi ....................................................................................................................................12 Profilo culturale e risultati di apprendimento 14 settore economico ........................................................................................................................14 settore tecnologico .......................................................................................................................15 Istituto Tecnico per Geometri 17 Progetto Cinque .............................................................................................................................17 Quadro orario Progetto Cinque (Vecchio ordinamento) .................................................18 Articolazione dell’orario settimanale: Progetto Cinque ..............................................18 Quadro orario Costruzione Ambiente e Territorio ............................................................19 (Nuovo ordinamento) ..................................................................................................................19 Articolazione dell’orario settimanale: Costruzione Ambiente e Territorio ...........19 Sbocchi Professionali del Tecnico GEOMETRA....................................................................20 Direttore Tecnico dì Cantiere................................................................................................20 Dipendente di Pubbliche Amministrazioni .......................................................................20 Collaboratore di Studi di Progettazione ............................................................................20 Libero professionista: ..............................................................................................................20 Accesso facoltà universitarie ................................................................................................21 Istituto Tecnico per Ragionieri 22 Progetto I.G.E.A. ...........................................................................................................................22 Progetto Mercurio ............................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Quadro orario Progetto I.G.E.A (Vecchio ordinamento) ................................................23 Articolazione dell’orario settimanale progetto I.G.E.A. ..............................................23 Quadro orario Progetto Mercurio (Vecchio ordinamento)Errore. Il segnalibro non è definito. Articolazione dell’orario settimanale Progetto MercurioErrore. Il segnalibro non è definito. Quadro orario Amministrazione, Finanza e Marketing ...................................................24 (Nuovo ordinamento) ..................................................................................................................24 Articolazione dell’orario settimanale: Amministrazione, Finanza e Marketing ..24 Sbocchi professionali per il diplomato I.G.E.A. Mercurio e in Amministrazione Finanze e Marketing.....................................................................................................................25 Esercizio libera professione ...................................................................................................25 Accesso facoltà universitarie ................................................................................................25 Istituto Tecnico per Informatica E Telecomunicazioni 28 Quadro orario Informatica E Telecomunicazioni ...............................................................30 (Nuovo ordinamento) ..................................................................................................................30 Articolazione dell’orario settimanale: Informatica E Telecomunicazioni..............30 82 Istituto Tecnico serale 26 PROGETTO “SIRIO” 26 (attivo fino all’anno 2008-in corso di riattivazione) 26 QUADRO ORARIO......................................................................................................................27 ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE 35 Sede di Adrano ..........................................................................................................................35 Nuovo profilo professionale ......................................................................................................42 indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” .............................................42 ORGANIGRAMMA 44 Il Dipartimento...............................................................................................................................49 Funzioni Strumentali....................................................................................................................50 AREA 1 - Piano dell’Offerta Formativa ..............................................................................50 AREA 2 + AREA 4 - SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTI - RAPORTI CON L’ESTERNO ..................................................................................................................................50 Programmazione Didattica-Educativa ...................................................................................51 Metodologie didattiche nel biennio e nel triennio .............................................................51 La valutazione nella scuola .......................................................................................................52 Criteri Di Valutazione ..................................................................................................................53 Criteri generali per la valutazione degli alunniErrore. Il segnalibro non è definito. Il voto di condotta .......................................... Errore. Il segnalibro non è definito. RICONOSCIMENTO DEL CREDITO FORMATIVOErrore. Il segnalibro non è definito. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento DSA...................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Valutazione degli alunni con disabilitàErrore. Il segnalibro non è definito. VALUTAZIONE NEI CASI DI GRAVE INSUFFICIENZAErrore. Il segnalibro non è definito. Corrispondenza tra giudizio, voto e descrittoriErrore. Il segnalibro non è definito. Regolamento d’Istituto 62 83