AZIENDA OSPEDALIERA
“G.SALVINI”
GARBAGNATE MILANESE
Presidio Ospedaliero di Bollate
Dipartimento di Salute Mentale
Unità Operativa Psichiatria n. 62
Direttore Mauro Percudani
DIARIO DI BORDO
2007
Le Strutture,
le Attività,
i Progetti
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
0
Indice
Premessa
Parte Prima - PRESENTAZIONE UOP
Bacino di utenza
pag.
4
Obiettivi della UOP 62
pag.
5
Strutture afferenti
pag.
5
Lo staff dirigenti della UOP 62
pag.
6
pag.
9
Le figure professionali che operano nella UOP 62
pag.
11
Come si accede ai servizi
pag.
12
Il Centro Psico Sociale (CPS)
pag.
13
La Comunità Riabilitativa ad Alta assistenza (CRA)
pag.
20
La Comunità Protetta ad Alta assistenza (CPA)
pag.
26
Le Comunità Protette a Media assistenza (CPM)
pag.
32
Il Centro Diurno
pag.
39
L’intervento precoce (Precocemente)
pag.
42
Il Progetto Perla (Inserimento Lavorativo)
pag.
45
Il Progetto Scuola
pag.
48
Il Progetto Rete Sociale
pag.
50
I progetti di Formazione e Miglioramento della qualità
pag.
53
Attività erogate dalla UOP 62
-
Attività territoriali
-
Attività semiresidenziali e diurne
-
Attività residenziali
Parte Seconda - LE STRUTTURE
Parte Terza - I PROGETTI
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
1
I saluti del Direttore del DSM
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
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Premessa
La UOP 62 di Bollate è nata nel 2000 sotto la direzione di Angelo Barbato. Si era da poco
concluso il processo di riconversione degli Ospedali Psichiatrici e vi era stata la definitiva
chiusura dell’Ospedale “G. Antonini” di Limbiate. Secondo le indicazioni nazionali e
regionali i pazienti ricoverati in OP venivano dimessi e, se necessario, accolti in strutture
residenziali sul territorio. La UOP 62 è nata con una ricca dotazione di strutture
residenziali per accogliere utenti con diversi livelli di gravità e di bisogno. Fin dall’inizio,
tuttavia, la UOP 62 accanto al lavoro residenziale, ha mostrato una intensa vocazione
territoriale. Molte risorse sono state destinate alla presa in carico di pazienti sul territorio
e vi è stato un forte investimento per la partecipazione a progetti di prevenzione e
promozione della salute mentale.
Nel corso degli anni la UOP 62 ha saputo raccogliere le sfide di una realtà che si è
modificata, sia per i bisogni espressi dal territorio sia per i cambiamenti normativi. Le
strutture residenziali sono divenute più flessibili e diversificate, il turnover degli utenti è
aumentato, i programmi riabilitativi offerti sono sempre più orientati a una prospettiva di
dimissione e ricostruzione di un programma territoriale. Nuovi progetti sono stati avviati:
il Centro Diurno a Bollate, il progetto Precocemente dedicato ai giovani con problemi di
disagio psichico, progetti specifici per favorire l’inserimento lavorativo degli utenti
(Progetto Perla) e per favorire il lavoro di rete. La direzione verso cui ci si muove è quella
di una sempre maggiore collaborazione con tutti i soggetti che a diverso titolo
partecipano alla tutela della salute mentale: i medici di medicina generale, gli Enti Locali,
le Scuole, le associazioni, le cooperative sociali e in generale il terzo settore. C’è bisogno
di una forte integrazione per affrontare e difendere i bisogni dei nostri utenti e migliorare
la qualità della loro vita.
Questo Diario vuole presentare la nostra realtà, le strutture e i programmi con cui
operiamo, i progetti a cui stiamo lavorando, le attività che ci impegnano giorno per
giorno. Ad esso hanno contribuito molti colleghi e operatori, con passione e disponibilità
che sono esattamente le doti che caratterizzano la nostra Equipe.
Mauro Percudani
Direttore UOP 62 di Bollate
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PRESENTAZIONE UOP
L’Unità Operativa di Psichiatria n. 62 di Bollate (UOP 62) opera nell’ambito del
Dipartimento di Salute Mentale dell’A.O. “G. Salvini” di Garbagnate Milanese. L’UOP 62 è
un servizio psichiatrico pubblico che offre percorsi di cura e di assistenza psichiatrica di
tipo ambulatoriale, territoriale, residenziale e diurna a soggetti adulti.
I.1 - Bacino di utenza
All’interno del Dipartimento di Salute Mentale dell’A.O. “G. Salvini” il bacino di utenza
assegnato alla UOP 62 corrisponde ai Comuni di Bollate, Baranzate, Novate e Paderno
Dugnano (circa 95.000 abitanti).
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I.2 - Obiettivi della UOP 62
Nell’ambito delle politiche e delle strategie definite dal Dipartimento di Salute Mentale
dell’A.O. “G. Salvini”, la UOP 62 di Bollate opera per la promozione e la tutela della salute
mentale della popolazione adulta nel territorio del bacino di utenza e garantisce il
percorso di cura più appropriato ai soggetti che soffrono di un disturbo psichico.
Le strategie prioritarie sono:

sviluppare
programmi
di
prevenzione,
educazione
alla
salute
attraverso
l’integrazione con soggetti istituzionali e non istituzionali, con servizi sanitari e
sociali, pubblici e del privato sociale

garantire il percorso di cura più appropriato in funzione dei bisogni individuali ai
soggetti che soffrono di disturbo psichico

privilegiare
la
presa
in
carico
degli
utenti
portatori
di
problematiche
psicopatologiche gravi, e l’assunzione dei problemi posti dalle loro famiglie
attraverso progetti individuali di trattamento

perseguire la tutela dei diritti degli utenti e la personalizzazione e umanizzazione
dei trattamenti, anche attraverso programmi di formazione professionale e
inserimento lavorativo;

attuare l’integrazione tra strutture e servizi del dipartimento, e con altri servizi o
soggetti sanitari aziendali (Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, ecc) e
non (ASL, Comune, MMG, SERT, ecc.), e con soggetti impegnati nel sociale
(associazioni di famigliari, di utenti, volontariato, ecc.)

realizzare programmi
di
formazione e aggiornamento del
personale e di
miglioramento di qualità del servizio.
I.3 - Strutture afferenti alla UOP 62

Centro Psicosociale (CPS) di Cassina Nuova di Bollate

Comunità Riabilitativa ad Alta assistenza (CRA) di Bollate (18 posti letto)

Comunità Protetta ad Alta Assistenza (CPA) di Paderno Dugnano (20
posti letto)

Comunità
Protette
a
Media
assistenza
(CPM)
di
Bollate,
Senago,
Garbagnate Milanese (28 posti letto)
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I.4 - Staff dirigenti UOP 62
Dr. Mauro Percudani
Medico Psichiatra
Responsabile Struttura Complessa
Direttore UOP 62 di Bollate
Dr. Leonardo Ghiringhelli
Medico Psichiatra
Responsabile Struttura Semplice
Centro Psicosociale di Bollate
Dr. ssa Tiziana Villa
Medico Psichiatra
Responsabile Struttura Semplice
Area Residenziale e Riabilitazione
Dr. ssa Rosanna Barone
Medico Psichiatra
Centro Psicosociale di Bollate
Dr. ssa Paola Colombo
Medico Psichiatra
Area Residenziale e Riabilitazione
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6
Dr.ssa Micaela Corio
Psicologa
Centro Psicosociale di Bollate
Dr. Leonardo Demola
Psichiatra
Centro Psicosociale di Bollate
Dr.ssa Anna Felcher
Psichiatra
Centro Psicosociale di Bollate
Dr.ssa Maria Assunta Garbagnati
Psicologa
Centro Psicosociale di Bollate
Dr.ssa Loretta Locatelli
Psicologa
Centro Psicosociale di Bollate
Dr.ssa Katia Prato
Psichiatra
Centro Psicosociale di Bollate
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Dr.ssa Francesca Tosoni
Psichiatra
Area Residenziale e Riabilitazione
Sig.ra Teresa Bartilucci
Infermiera AFD
Coordinatore Tecnico-Infermieristico
Centro Psicosociale di Bollate
Unità Mobile CPM Bollate
Sig. Rocco Geraci
Infermiere
Referente Tecnico-Infermieristico
Comunità Protetta Alta Assistenza
Paderno Dugnano
Sig. Giacomo Pirrone
Infermiere AFD
Coordinatore Tecnico-Infermieristico
Comunità Riabilitativa ad Alta
Assistenza - Bollate
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I.5 - Attività erogate dalla UOP 62
Attività Territoriali:

Attività
di
valutazione/Prima
visita:
Insieme
di
attività
(colloquio
di
accoglienza, visita psichiatrica, colloquio psicologico, ecc) volte ad assicurare la
valutazione della domanda dal punto di vista clinico-diagnostico e dal punto di
vista sociale e relazionale per un eventuale ingresso nei percorsi di cura della UOP

Consulenza: Insieme di attività (accoglienza, visita parere psichiatrica, visita
parere psicologica) volte ad assicurare un parere specialistico

Certificazione: Insieme di attività volte a rilasciare una documentazione avente
valore medico-legale

Assunzione
in cura:Dopo
la
conclusione
del
percorso
di
accoglienza e
valutazione, l’utente può concordare, in funzione dei bisogni clinici emersi,
un
trattamento specialistico di tipo psichiatrico, psicologico o psicoterapico anche di
medio lungo termine senza il coinvolgimento di altre figure professionali

Presa in carico: La presa in carico è il percorso di cura rivolto agli utenti con
disturbi psichiatrici gravi e bisogni complessi. Essa è costituita da un insieme di
interventi
che
Individualizzato
vengono
offerti
(PTI)
che
e
nell’ambito
vedono
il
di
un
Piano
coinvolgimento
di
Trattamento
strutturato
di
più
professionalità a seconda dei bisogni individuati: visite psichiatriche, supporto
psicologico, psicoterapia, coinvolgimento dei familiari, interventi a domicilio,
interventi di risocializzazione - riabilitazione, supporto alle attività quotidiane,
supporto all’attività lavorativa, contatti con soggetti istituzionali e non istituzionali,
supporto sociale
Attività semiresidenziale e diurna:

Attività semiresidenziale: Attività di accoglienza, partecipazione ad attività e
gruppi di risocializzazione e riabilitazione nella fascia oraria diurna 9.00 – 16.30

Gruppi di risocializzazione

Gruppi espressivi

Gruppi di attività corporea

Gruppi sulle abilità di base

Interventi individuale di risocializzazione e supporto sociale
Attività residenziale

Programmi residenziali a valenza riabilitativa in Comunità Riabilitativa ad
Alta assistenza (con personale sulle 24 ore) per periodi di 3 mesi o 18 mesi
nell’ambito dei quali vengono effettuati attività di accoglienza e valutazione,
trattamento medico specialistico, attività riabilitative individuali e di gruppo,
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supporto alle attività quotidiane, attività risocializzanti, contatti con agenzie
esterne, attività dio inserimento lavorativo, coinvolgimento delle famiglie

Programmi residenziali a valenza assistenziale in Comunità Protetta ad
Alta assistenza (con personale sulle 24 ore) per periodi fino a 36 mesi,
nell’ambito dei quali vengono effettuate attività di accoglienza e valutazione,
trattamento medico specialistico, attività risocializzanti, supporto alle attività
quotidiane, coinvolgimento delle famiglie

Programmi residenziali a valenza assistenziale in Comunità Protetta a
Media assistenza (con personale sulle 12 ore) per periodi fino a 36 mesi,
nell’ambito dei quali vengono effettuate attività di accoglienza e valutazione,
trattamento medico specialistico, attività risocializzanti, supporto alle attività
quotidiane, coinvolgimento delle famiglie volte al recupero dell’autonomia e ad un
successivo inserimento esterno
Per i ricoveri in ambiente ospedaliero dovuti a patologie psichiatriche acute l’UOP 62 si
appoggia ai SPDC di Garbagnate e Passirana di Rho.
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I.6 - Le figure professionali che operano nella UOP 62
Le équipe che operano nell’ambito dei servizi psichiatrici sono composte da varie figure
professionali, con diversi compiti e competenze, per garantire una risposta completa alle
esigenze degli utenti e per fornire un approccio terapeutico/assistenziale basato sul
rapporto con il paziente, con il nucleo familiare e con il suo contesto sociale.
PSICHIATRA: è il medico presente in tutti le strutture, è responsabile degli interventi
clinici e farmacologici e di tutti gli aspetti medico-legali. Ha competenza in materia
diagnostica e psicopatologica e conduce trattamenti psichiatrici e psicofarmacologici
PSICOLOGO: é presente nelle diverse strutture. Ha competenze in materia psicologica
clinica e diagnostica. Conduce trattamenti psicoterapeutici e collabora con tutte le altre
figure professionali nelle attività riabilitative e di prevenzione.
COORDINATORE TECNICO – INFERMIERISTICO (CAPOSALA): è un infermiere
esperto presente in tutte le strutture con funzioni di organizzazione, gestione e di
coordinamento del personale e delle risorse materiali.
INFERMIERE: è presente in tutti le strutture. Collabora con il medico per la
somministrazione e il monitoraggio delle terapie farmacologiche e con tutte le altre
figure professionali per la realizzazione dei progetti terapeutico-riabilitativi rivolti al
paziente e alla famiglia.
ASSISTENTE SOCIALE: é presente in CPS con funzione di ascolto, consulenza e
sostegno individuale e familiare per problematiche sociali e assistenziali. Attiva
collegamenti tra le Istituzioni ed i contesti sociali. Collabora nella progettazione e
realizzazione, valutazione degli interventi.
EDUCATORE: é presente nelle diverse strutture, collabora nella realizzazione di
programmi terapeutico-riabilitativi individuali e di gruppo, partecipa alla stesura del
progetto riabilitativo individualizzato (PTI, PTR), contribuisce a sostenere e promuovere
le reti naturali e sociali dell’individuo.
OPERATORE TECNICO DELL’ASSISTENZA (OTA) e OPERATORE SOCIO –
SANITARIO (OSS): è una figura professionale presente nelle strutture residenziali con
funzioni di collaborazione con gli Infermieri Professionali nell’espletamento delle attività
assistenziali e nella realizzazione dei progetti riabilitativi.
AUSILIARIO SOCIO-ASSISTENZIALE (ASA): è presente nelle strutture residenziali
per l’espletamento delle funzioni di tipo alberghiero e per la pulizia degli ambienti.
GUARDAROBIERE: è presente nelle strutture residenziali per l’espletamento delle
funzioni di supporto ai pazienti
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I.7 - Come si accede ai servizi
Con e senza impegnativa
CPS
CRA
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Centro Diurno
CPA / CPM
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LE STRUTTURE
II.1 - Il Centro Psicosociale
Sede: Cassina Nuova di Bollate,
Via Madonna 10
Telefono: 02 994305843 – 02 994305844
Fax: 02 994305846
Email:
[email protected]
Orari di apertura : dal lunedì al venerdì
ore 8.30 – 20.30
sabato: ore 8.30 – 12.30; domenica e
festivi: chiuso
Come raggiungere facilmente la sede: Da Baranzate e da Bollate stazione autobus
direzione Paderno scendere vicino alla chiesa di Cassina Nuova oppure seguire direzione
Senago, alla rotonda del super di sempre dritto e poi posteggiare al posteggio del
cimitero dietro la chiesa. Da Paderno prendere la statale 125 per Bollate uscita Bollate,
seguire per Cassina Nuova, adiacente alla Chiesa. Da
Novate seguire per Cascina del
sole e poi per Cassina Nuova, adiacente alla Chiesa.
Modalità di accesso: Con impegnativa del Medico di Medicina Generale o con accesso
diretto. La richiesta di prima visita si effettua al numero telefonico 02 994305843 o
direttamente in sede. Un operatore del front office fornirà le necessarie informazioni.
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II.1.1 – Personale
Coordinatore medico
Dr. Leonardo Ghiringhelli
Coordinatore tecnico - infermieristico Sig.ra Teresa Bartilucci
Dr.ssa Rosanna Barone, Dr. Leonardo
Medici Psichiatri
Demola, Dr.ssa Anna Felcher, Dr.ssa Katia
Prato
Psicologi
Infermieri
Dr.ssa Micaela Corio, Dr.ssa Maria Assunta
Garbagnati, Dr.ssa Loretta Locatelli
Massimo Vettorato, Silvia Pinotti, Lia Parinisi,
Maria Di Pasquale
Fulvia Cella, Monica Soffientini, Laura Borroni,
Educatori
Franca Zappalà, Panteghini Effrem, La Scala
Francesca, Elena Molteni
Assistenti Sociali
Lucia Bondanini, Serena Granato, Monica
Maggi
Personale Amministrativo
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Mirella Mastroianni
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II.2.2 - Offerta del CPS
Attività di accoglienza e valutazione:
La funzione di accoglienza gestisce la fase iniziale di rapporto con l’utente che pone una
richiesta al CPS per la prima volta. L’invio può avvenire da parte del medico di medicina
generale e/o di un altro servizio specialistico, oppure può avvenire per richiesta diretta di
un cittadino o di un suo familiare.
La richiesta può essere effettuata presentandosi
direttamente in CPS o per telefono. Gli operatori raccolgono le informazioni necessarie e
stabiliscono un appuntamento con uno specialista.
La fase di valutazione è una attività organizzata di approfondimento del caso,
successiva alla fase di accoglienza coordinata da uno specialista psichiatra o psicologo.
Essa può articolarsi in uno o più incontri. E’ primariamente, ma non esclusivamente,
organizzata per il soggetto portatore di disagio e può coinvolgere anche i familiari e il
contesto di vita dell’individuo. La fase di valutazione può concludere l’intervento di per
sé, oppure può attivare il percorso di cura ritenuto più idoneo. Dal punto di vista clinico,
l’attività di valutazione giunge, rispetto al caso individuale, a una diagnosi clinica e a una
valutazione
funzionale, considerando le diverse aree che concorrono a definire un
“profilo di salute”: diagnosi nosografica, funzionamento psicosociale, caratteristiche del
contesto familiare e sociale. La diagnosi e la valutazione funzionale permettono di
rendere esplicito e condivisibile il percorso di cura.
Consulenza
La consulenza rappresenta una modalità di rapporto fra il Centro Psicosociale e i medici di
medicina generale (o servizi medici di altre discipline) per quegli utenti che non
necessitano di assunzione in cura specialistica. Quando al termine della fase di
valutazione clinico diagnostica l’equipe del CPS non ravvisa la necessità di una cura
specialistica, offre le indicazioni necessarie all’utente e si incarica (con il consenso
dell’utente) di informare attraverso una relazione scritta ed eventualmente un contatto
diretto il medico di medicina generale inviante riguardo all’esito della consultazione,
rimanendo a disposizione per ulteriori necessità
Assunzione in cura
L’assunzione in cura rappresenta il percorso diagnostico terapeutico previsto per gli
utenti del CPS con un bisogno di trattamento specialistico medico-psichiatrico, psicologico
o psicoterapico.
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I punti qualificanti del percorso di assunzione in cura sono:

negoziazione e consenso informato fra medico e paziente sulla base della conoscenza
del percorso terapeutico e degli obiettivi della terapia proposta e sulla necessità di
collaborazione attiva;

informazione da dare all’utente e, previo consenso, ai suoi familiari circa la natura del
disturbo di cui l’utente soffre. Tale informazione deve avere l’obiettivo di rendere
l’utente più consapevole del suo disturbo e di comprendere il tipo di terapia che gli viene
proposta;

proposta terapeutica che si estende in un arco di interventi farmacologici e psicologici di
tipo prevalentemente ambulatoriale basati sulle evidenze scientifiche più aggiornate. In
caso di bisogni specifici è prevista l’erogazione di prestazioni da parte di tutti gli
operatori dei CPS. Inoltre, è previsto l’utilizzo di day-hospital o di ricovero ospedaliero in
caso di episodi acuti di malattia;

nel caso di proposta di psicoterapia definizione di un piano di psicoterapia..
Presa in carico
Il percorso territoriale della presa in carico è indicato per gli utenti affetti da disturbi
psichici gravi e portatori di bisogni “complessi”. La realizzazione della presa in carico del
paziente grave e multiproblematico, in una prassi costantemente orientata allo sviluppo
di una proficua alleanza di lavoro, rappresenta la mission specifica dell’UOP 62 di Bollate.
La presa in carico si rivolge ad un soggetto che è riconosciuto comunque parte attiva di
una relazione di cura e si fonda su un rapporto di alleanza e di fiducia con l’utente, i suoi
familiari e le persone del suo ambiente di vita. Quando il CPS si assume la titolarità
della presa in carico di un utente offre un supporto complessivo in tutto il percorso del
paziente
(interventi
territoriali,
ospedalieri,
di
emergenza/urgenza,
residenziali
e
semiresidenziali) ed assume la responsabilità di tutte le fasi del trattamento.
Impegno del CPS nell’assumere la titolarità di un percorso di presa in carico è
garantire alcuni requisiti:

supporto complessivo in tutto il percorso del paziente (interventi territoriali, ospedalieri,
di emergenza/urgenza, residenziali e semiresidenziali);

flessibilità, attraverso una costante verifica delle potenzialità evolutive del paziente e il
conseguente adattamento delle linee di intervento;

coerenza, mediante l’impegno congiunto di tutta l’Unità Operativa e del DSM, a
realizzare il principio della continuità terapeutica;

attenzione volta a rilevare eventuali drop out (i cosiddetti "persi di vista").
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Dal punto di vista operativo un percorso di presa in carico si fonda sull’integrazione di
attività specifiche:
 attività clinica: attività psichiatrica e psicologica (colloqui, psicoterapia,
farmacoterapia), ambulatoriale e domiciliare, centrate sull’utente e i suoi bisogni,
orientate allo sviluppo della relazione e del contratto terapeutico.
 attività riabilitativa: attività di riabilitazione, risocializzazione, reinserimento nel
contesto sociale; attività semiresidenziale (o di Centro Diurno) che favorisce un
ancoraggio forte al progetto di cura attraverso il legame fondamentale con la rete
territoriale primaria (naturale) e secondaria (servizi)
 attività di assistenza: attività di sostegno al paziente nei suoi aspetti deficitari,
attività finalizzata a sostenere e migliorare il funzionamento psicosociale, attività
domiciliare.
 attività di intermediazione: attività per contrastare gli effetti di deriva sociale
connessi con la patologia e con lo stigma: i) utilizzo di opportunità fornite dalle agenzie
territoriali (servizi sociali, realtà cooperativistiche e di lavoro protetto, gruppi di
volontariato); ii) individuazione di potenziali reti informali, valorizzando i cosiddetti
facilitatori o aiutanti naturali; iii) sostegno e informazione alla famiglia
 attività di coordinamento: attività sul singolo caso che garantisca integrazione delle
diverse aree di attività, dei diversi erogatori che partecipano al progetto di cura, e
garantisca continuità al piano di trattamento individuale
II.2.3 - Utenti e attività del CPS nel 2006
Utenti in contatto per Comune di residenza
Donne
n.
Uomini
n.
Totale
n.
Baranzate
Bollate
Novate
Paderno
32
331
114
270
22
221
57
171
54
552
171
441
Altri Comuni
56
28
104
Totale
803
499
1.302
Utenti in contatto per età
Età
Donne
n.
Uomini
n.
n.
Totale
%
<24
25/34
35/44
45/54
55/64
>65
30
23
53
4,1
130
210
147
110
176
103
145
103
64
61
233
355
250
174
237
17,9
27,3
19,2
13,4
18,2
Totale
803
499
1302
100
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
17
Utenti in contatto per diagnosi
DIAGNOSI
Donne
n.
Uomini
n.
n.
Totale
%
Schizofrenia e sindromi
deliranti
123
117
240
19,2
Disturbi dell’umore
301
134
435
34,9
Disturbi d’ansia
171
80
251
20,1
Disturbi di personalità
77
54
131
10,5
Altre diagnosi
97
93
190
15,2
Totale
769
478
1247
100
Tipologia e volume degli interventi individuali
TIPOLOGIA
In sede A domicilio In altro
n.
n.
luogo
n.
Totale
n.
Visita / Colloquio
5.350
1.028
180
6.558
Somministrazione farmaci
1.002
4
2
1.008
7
0
0
7
2.046
0
0
2046
13
0
0
13
Colloquio coi familiari
422
219
37
678
Riunioni casi UOP
Riunione Strutture sanitarie / altri
Enti
Riunione persone / gruppi non
istituz.
766
0
31
797
53
16
227
296
61
26
86
173
Interviti individuali abilità di base
Interventi individuali di
risocializzazione
98
164
150
412
32
31
187
250
Interventi psicoeducativi
84
0
6
90
Inserimento lavorativo
25
0
17
42
0
8
6
14
229
188
314
731
10.188
1.684
1.243
13.115
Attività di valutazione
Psicoterapia individuale
Psicoterapia coppia / famiglia /
gruppo
Supporto attività quotidiane
Supporto sociale
Totale
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
18
Tipologia e volume degli interventi di gruppo
Gruppi
Pazienti
Presenze
n.
n.
n.
Gruppi di attività espressive
92
39
383
Gruppi di attività corporea
48
35
232
Gruppi di risocializzazione
118
72
405
Gruppi sulle abilità di base
95
47
369
4
6
17
TIPOLOGIA
Altre attività di gruppo
Totale
357
1.406
Aree di attività: tipologie e volume interventi
Tipologia di attività
Interventi
n.
%
Attività clinica (visite, colloqui, accertamenti
medico - legali
Attività psicoterapica (psicoterapia individuale,
di coppia, famigliare)
Attività rivolta alla famiglia (colloquio con i
familiari, interventi psicoeducativi)
Attività di coordinamento (riunione interne sui
casi, riunioni con altri enti)
Attività di riabilitazione (interventi individuali e
di gruppo sulle abilità di base, abilità espressive
e corporee)
Attività di risocializzazione (interventi
individuali e di gruppo)
Attività di supporto (inserimento lavorativo,
supporto alle attività quotidiane, supporto
sociale)
Totale
7.573
56,2
2.059
15,3
772
5,7
1.266
9,4
647
4,8
364
2,7
788
5,9
13.469
100
Attività semiresidenziale / diurne
N° pazienti
N° presenze
60
847
Presenza superiore a 4 ore
12
375
Totale
72
1.222
Presenza inferiore a 4 ore
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
19
II.2 - La Comunità Riabilitativa ad alta Assistenza (CRA Bollate)
Sede: Bollate, Via Don Uboldi 21
Telefono: 02 994305856
Fax: 02 994305862
Email: [email protected]
Numero di posti letto: 18 posti letto
Come raggiungere facilmente la sede:
treno:
Ferrovie
Nord
Milano,
Fermata
In
Bollate
Centro. In auto: Strada Statale Varesina, Direzione
Bollate
Centro,
Viale
della
Repubblica,
Via
Cattaneo, Via Uboldi.
Modalità di accesso: Il ricovero presso la
CRA di Bollate avviene su proposta del CPS di
Bollate o degli SPDC del DSM dell’AO “G.
Salvini” per utenti residenti nel bacino di
utenza della UOP 62 di Bollate.
Eventuali
proposte di ricovero da parte di altri servizi
psichiatrici per utenti fuori del bacino di
utenza
vengono
considerate
quando
concordate con la ASL di residenza.
Orari di visita per i pazienti ricoverati:
Giorni feriali: dalle 16,30 alle 18,00. Sabato e
festivi: dalle 10,30 alle 12,00 e dalle 16,30
alle 18,00.
La domenica pomeriggio, dalle 16,00 alle
18,00 gli operatori e gli ospiti della CRA
invitano i familiari a trattenersi per una
piacevole merenda insieme.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
20
II.2.1 – Personale
Coordinatore medico
Dr.ssa Tiziana Villa
Coordinatore tecnico - infermieristico Sig. Giacomo Pirrone
Medico Psichiatria
Infermieri
Educatori
Dr.ssa Paola Colombo
Francesca Barile, Luigi Basilico, Sonia Bergna,
Giovanna Langui, Roberto Maggio, Giuseppe Vinci
Silvia Ariboni, Patrizia Bruno
Nadia Castelnovo, Concetta Cocchiaro, Roberta
Personale di assistenza
Marchina, Elvira Masi, Giovanni Pallavicino, Salvina
Pincerato, Rosella Robbiati, Maria Helena Saldicco,
Anna Maria Vaccari, Riccardina Zingarelli
Guardarobiera
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
Concetta Giannetta
21
II.2.2 – Offerta della CRA
La CRA è una struttura residenziale di ricovero per la post-acuzie o per programma ad
alta intensità riabilitativa di breve / media durata con presenza di personale sulle 24 ore.
I programmi residenziali per la post-acuzie hanno una durata massima di 3 mesi; i
programmi residenziali di alta intensità riabilitativa hanno una durata massima di 18
mesi.
Il programma terapeutico riabilitativo (PTR) per ogni utente ricoverato viene
concordato con la UOP inviante e pertanto deve essere coerente al Piano di Trattamento
Individuale (PTI) elaborato dal servizio territoriale - CPS - titolare della presa in carico.
Il PTR viene predisposto sulla base della valutazione dei bisogni individuali e si articola in
attività riconducibili a diverse aree di intervento.
I programmi per la post-acuzie comprendono specificamente interventi rivolti alla
stabilizzazione del quadro clinico successivamente ad un episodio acuto di malattia,
all’inquadramento clinico diagnostico in funzione riabilitativa, al monitoraggio del
trattamento farmacologico, all’impostazione del programma terapeutico di medio-lungo
termine. Sono dunque tipologie specifiche di attività per tali programmi quelli definiti nei
punti seguenti:
 Interventi per la valutazione clinico-diagnostica e il piano di trattamento
 Interventi di risocializzazione: attività individuali e di gruppo in sede
 Interventi sulle abilità di base interpersonali e sociali
I programmi di alta intensità riabilitativa comprendono una serie di interventi clinici
e
psicosociali
“di
base”
-
valutazione
clinico-diagnostica,
colloqui
individuali,
somministrazione di farmaci, interventi coi familiari, riunioni di coordinamento – che
vengono attuati nella misura richiesta da ciascun tipo di programma integrati con attività
riabilitative intensive riconducibili alle seguenti aree di intervento:

attività individuali e di gruppo sulle abilità di base,

coinvolgimento in mansioni della vita quotidiana,

interventi di intrattenimento,

interventi di sostegno ai programmi personalizzati,

interventi di risocializzazione,

partecipazione ad attività comunitarie,

partecipazione ad attività riabilitative di gruppo,

coinvolgimento in attività riabilitative in sede e fuori sede (anche in collaborazione
con il volontariato),

attività specifiche di gruppo psicoterapico,
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
22

colloqui strutturati specialistici individuali e della famiglia,

specifici interventi di riabilitazione psicosociale,

partecipazione ad attività pre-lavorative,

inserimento in programmi di avviamento al lavoro,

partecipazione ad attività fuori sede ed autonome raccordate con la rete sociale,
ecc.
II.2.3 - Attività strutturate presso la CRA di Bollate

I.P.T. ( Terapia Psicologica Integrata)
Il metodo IPT è un programma terapeutico riabilitativo di gruppo che integra
interventi volti al rimedio dei disturbi cognitivi di base con interventi finalizzati al
miglioramento delle disabilità sociali, riconoscendo nei primi il presupposto per
l’acquisizione di abilità e competenze più complesse come quelle sociali. La
Terapia Psicologica Integrata si svolge con attività di gruppo indirizzata a utenti
con diagnosi psicotica che presentano disturbi di tipo cognitivo con difficoltà di
elaborazione delle informazioni e delle risposte.
I gruppi sono costituiti da utenti con sintomatologia non attiva, eterogenei per età
e sesso ma omogenei per caratteristiche cliniche. Il programma si struttura in
diversi sottoprogrammi. Si tiene il mercoledì alle ore 9.30 e il venerdì alle ore
11.00.

Gruppo Argilla
Gruppo centrato sullo stimolo ad una più attenta percezione di se e dell’altro, di
favorire una maggiore consapevolezza nelle dinamiche di interazione in un gruppo
e
di
promuovere
l’acquisizione
di
nuovi
strumenti
di
comunicazione
in
un’atmosfera di rilassamento e di gioco con l’arte. Si tiene il venerdì dalle ore
14.30 alle ore 16.30.

Biblioteca
Gruppo centrato sulla gestione del tempo libero, sulla stimolazione alla scelta di
supporti audio-visivi, di riviste e di libri da consultare e leggere durante il gruppo
libro, utile ad interagire con il territorio e con ciò che viene offerto. Mercoledì alle
ore 10.30

Decoupage
Il gruppo decoupage è un gruppo centrato sulle attività manuali atto a stimolare le
capacità creative e la fantasia degli utenti attraverso la realizzazione di oggetti di
vario genere. Si tiene tutti i martedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 circa.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
23

Gruppo palestra
Gruppo centrato sulla mobilità e sull’aggregazione del gruppo gestito come attività
ludica con l’utilizzo di attrezzature specifiche. Si tiene il lunedì e il venerdì dalle
ore 10.30 alle ore 11.30

Gruppo Giornale
Il gruppo giornale è centrato sullo stimolo alla verbalizzazione e all’interesse verso
il mondo esterno attraverso la lettura e l’analisi di argomenti vari, scelti dagli
utenti di volta in volta, tratti da giornali e riviste. Si tiene tutti i giorni alle ore
10.30.

Karaoke
Gruppo con finalità ludica, d’intrattenimento e di conoscenza dei vari generi
musicali. Si tiene il mercoledì pomeriggio.

Gruppo libro
Gruppo centrato sull’interazione degli utenti nella scelta del libro e nella lettura
dello stesso, stimolando l’utente al ricordo dell’argomento di cui tratta il libro con
un breve riassunto di quanto letto negli incontri precendenti . Si tiene il mercoledì
alle ore 15.00 e il venerdì alle ore 14.30.

Gruppo video
Gruppo risocializzante e d’intrattenimento, collegato al gruppo biblioteca in quanto
il video da vedere viene scelto nel suddetto gruppo. Lunedì alle ore 14.15.

Gruppo cucina
Gruppo centrato sullo stimolo al recupero delle attività domestiche coinvolgendo
gli aspetti: sensoriale (vista, udito, odorato, tatto, gusto), percettivo-motorio
(tagliare,
sminuzzare,
rimescolare,
impastare,
lavare,
etc.),
cognitivo
(programmare, tenere una sequenza logica, memorizzare), prestare attenzione e
organizzarsi in funzione di ciò che si vuole fare. Finalizzato, inoltre, alla capacità di
tollerare la presenza dell’altro, aumentare il grado delle proprie abilità. Si tiene il
lunedì alle ore 11.15.

Pasticceria
Gruppo centrato sul coinvolgimento degli utenti dove ciò che si crea e si prepara
lo si fa per se e per gli altri. Gli obiettivi generali restano uguali a quelli già
descritti nel gruppo cucina. Si tiene tutti i giovedì alle ore 10.30.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
24
II.2.4 - Utenti e attività della CRA nel 2006
Indicatori generali di attività
N° posti
Giornate di ricovero
Indice di saturazione
N° pazienti ricoverati nell’anno
18
5.784
88 %
42
Tipologia e volumi degli interventi individuali erogati ai ricoverati
Donne
n.
Uomini
n.
Totale
n.
Visita / Colloquio
1.641
831
2.472
Somministrazione farmaci
4.434
2.026
6.460
Attività di valutazione
29
15
44
Psicoterapia individuale
18
24
42
1
2
3
Colloquio coi familiari
154
81
235
Riunioni casi UOP
110
28
138
18
4
22
265
125
390
5.469
2.942
8.411
274
158
432
94
20
114
3
0
3
Supporto attività quotidiane
367
240
607
Supporto sociale
136
71
207
13.013
6.567
19.580
TIPOLOGIA
Psicoterapia coppia / famiglia / gruppo
Riunione Strutture sanitarie / altri Enti
Riunione persone / gruppi non istituzionali
Interviti individuali abilità di base
Interventi individuali di risocializzazione
Interventi psicoeducativi
Inserimento lavorativo
Totale
Tipologia e volume degli interventi di gruppo
Gruppi
n.
Pazienti
n.
113
Gruppi di attività espressive
69
14
321
Gruppi di attività corporea
10
16
38
Gruppi di risocializzazione
486
43
3.698
Gruppi sulle abilità di base
80
26
297
Psicoterapia di gruppo
30
14
143
675
113
4.497
TIPOLOGIA
Totale
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
25
II.3 - La Comunità Protetta ad alta Assistenza (CPA di Paderno)
Sede: Paderno Dugnano, Via Amendola 2
Telefono: 02 994302724
Fax: 02 994302778
Come raggiungere facilmente la sede: Superstrada Milano Meda, uscita Calderara
adiacente il Centro Commerciale Brianza a Paderno Dugnano
Modalità di accesso: Il ricovero presso la CPA di Paderno Dugnano avviene su proposta
dei CPS del DSM dell’AO “G. Salvini” di Garbagnate Milanese per utenti residenti nel
bacino di utenza del DSM. Eventuali proposte di ricovero da parte di altri servizi
psichiatrici per utenti fuori del bacino di utenza vengono considerate quando concordate
con la ASL di residenza.
Numero di posti letto: 20 posti letto
Orari di visita per i pazienti ricoverati: Dalle ore 10.00 alle ore 20.00 previo
appuntamento
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
26
II.3.1 Personale
Coordinatore medico
Dr.ssa Francesca Tosoni
Coordinatore tecnico - infermieristico Sig. Rocco Geraci
Luigi Paolo Borroni, Annamaria De Ventura,
Infermieri
Paola Di Biase, Giovanni Floridia, Daniela
Munarin
Educatori
Luisa Basilico, Vania Pomaro
Beatrice Arveda, Maurizio Babini, Paola
Baesse, Luigia De Donno, Roberta Dotti,
Personale di assistenza
Felice Fantini, Carmela Fazzino,Caterina
Germanà, Fiorella Matterazzo, Grazia Merlino,
Maria Wojcik
Personale ASA
Guardarobiere
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
Giuseppina Modica
Tiziana Pucci, Luisa Raia
27
II.3.2 – Offerta della CPA
La CPA è una struttura residenziale di ricovero con personale sulle 24 ore per programmi
a media e bassa intensità riabilitativa. I programmi residenziali di media intensità
riabilitativa hanno una durata massima di 36 mesi, i programmi di bassa intensità
riabilitativa hanno durata non predefinita.
Il programma terapeutico riabilitativo (PTR) per ogni utente ricoverato viene
concordato con la UOP inviante e pertanto deve essere coerente al Piano di Trattamento
Individuale (PTI) elaborato dal servizio territoriale - CPS - titolare della presa in carico.
Il PTR viene predisposto sulla base della valutazione dei bisogni individuali e si articola in
attività riconducibili a diverse aree di intervento:

Interventi sulle abilità di base con affiancamenti individuali per l’igiene personale e
domestica

Coinvolgimento in minime mansioni della vita quotidiana di comunità: riordino di
spazi di comunità, turnazioni nelle attività di colazione, pranzo, cena

Interventi di intrattenimento: attività ludiche interne alla comunità

Interventi di risocializzazione: attività di gruppo in sede o fuori sede (gestiti dalla
SR)

Coinvolgimento del volontariato per sostegno di programmi personalizzati

Partecipazione alla programmazione delle attività comunitarie

Partecipazione ad attività di gruppo strutturate di tipo riabilitativo: espressive,
psicomotorie, occupazionali, musicali, gruppi discussione, ecc

Partecipazione del volontariato alle attività risocializzanti in sede e fuori sede
Attività strutturate presso la CPA di Paderno Dugnano

Gruppo cucina :
Viene effettuato una volta alla settimana. Partecipano un numero ristretto di
ospiti che si alternano di volta in volta, con la finalità di poter decidere e gustare
insieme ai compagni un piatto diverso della mensa della comunità. L’obiettivo
principale è quello di mantenere e sviluppare delle capacità residue di carattere
culinario.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
28

Gruppo scuola “W la scuola” :
Viene effettuato una volta alla settimana, con la collaborazione di una insegnante
in pensione, che offre la sua disponibilità per seguire gli ospiti che vi partecipano.
L’obiettivo mira al mantenimento delle capacità residue sia dal punto di vista
cognitivo che scolastico.

Gruppo video :
Viene effettuato una volta alla settimana. Si decide insieme la scelta del film da
vedere, consultando il più delle volte la biblioteca comunale. La finalità è quella di
saper comprendere le immagini, la trama e le emozioni che scaturiscono dalla
proiezione del filmato.

Gruppo decoupage “La bottega dei girasoli”:
Viene effettuato una volta alla settimana. La finalità e quella di creare un gruppo
di lavoro in cui l’individuo possa esprimere i propri interessi e scoprire le proprie
potenzialità di carattere manuale.

Gruppo Karaoke “Canta che ti Passa”
Viene effettuato una volta alla settimana e in occasioni di particolare divertimento.
Il canto permette agli ospiti di rilassarsi e socializzare tra loro.
È un momento ludico di divertimento e allegria che dà agli ospiti la possibilità di
esprimersi liberamente e confrontarsi quasi alla pari con gli operatori.

Gruppo Orto :
l’attività si svolge nel giardino adiacente la comunità. Permette di conoscere i
tempi e i modi della semina, di condividere la crescita delle piante e di
apprezzarne il raccolto, che viene utilizzato per il gruppo cucina. Un altro obiettivo
quello di mantenere le abilità manuali.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
29

Riunione del mattino “Interagendo”:
Viene svolto ogni mattina con la partecipazione di quasi tutti gli ospiti.
È un momento di programmazione quotidiana in cui gli ospiti esprimono i propri
bisogni e desideri.

Attività esterne :
Soggiorni terapeutici, gite risocializzanti, pizzate, uscite per acquisti personali e di
comunità. Tali attività si pongono l’obiettivo di socializzare e interagire con
persone estranee, permette agli ospiti di relazionarsi negli aspetti di vita
quotidiana.

Attività di piscina :
Viene effettuato una volta alla settimana. L’obiettivo è quello di condividere un
momento ricreativo, associato ad un momento rilassante e di equilibrio psico-fisico
individuale, permettendo anche il contatto con persone esterne alla comunità.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
30
II.3.3 – Utenti e attività della CPA nel 2006
Indicatori generali di attività
N° posti
Giornate di ricovero
Indice di saturazione
N° pazienti ricoverati nell’anno
20
7.136
97,8
23
Tipologia e volumi degli interventi individuali erogati ai ricoverati
TIPOLOGIA
Donne
n.
Uomini
n.
Totale
n.
77
203
280
0
2
2
19
50
69
Riunioni casi UOP
3
20
23
Riunione Strutture sanitarie / altri Enti
0
4
4
Riunione persone / gruppi non istituzionali
0
1
1
Interviti individuali abilità di base
318
1.441
1.759
Interventi individuali di risocializzazione
167
705
872
Interventi psicoeducativi
1
0
1
Inserimento lavorativo
0
0
0
152
289
441
17
86
103
754
2.801
3.555
Visita / Colloquio
Somministrazione farmaci
Colloquio coi familiari
Supporto attività quotidiane
Supporto sociale
Totale
Tipologia e volume degli interventi di gruppo
Gruppi
Pazienti
Presenze
n.
n.
n.
21
20
172
Gruppi di risocializzazione
460
23
5.761
Gruppi sulle abilità di base
82
19
368
TIPOLOGIA
Gruppi di attività espressive
Totale
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
563
6.301
31
II. 4 - Le Comunità Protette a Media Protezione (CPM – Unità
Mobile)
Sedi: Bollate, Via Vittorio Veneto 72 (8 posti letto); - Senago, Via Cilea 3 (12 posti
letto); Garbagnate Milanese, Via Bernina 7 (8 posti letto).
Coordinamento: Cassina Nuova di Bollate, Via Madonna 10
Telefono: 02 994305840
Fax: 02 994305846
Modalità di accesso: Il ricovero presso la CPM di Bollate, Senago e Garbagnate
Milanese avviene su proposta dei CPS del DSM dell’AO “G. Salvini” di Garbagnate
Milanese per utenti residenti nel bacino di utenza del DSM. Eventuali proposte di ricovero
da parte di altri servizi psichiatrici per utenti fuori del bacino di utenza vengono
considerate quando concordate con la ASL di residenza.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
32
II.4.1 - Personale
Coordinatore medico
Dr.ssa Francesca Tosoni
Coordinatore tecnico - infermieristico Sig.ra Teresa Bartilucci
Infermieri
Francesca Gambino, Antonio Fontò, Pasquale
Genna, Loredana Sudano
Educatori
Cristina Lanzani, Ilaria Reali, Paolo Sironi,
Nadja Valcamonica
Personale di assistenza
Guardarobiera
Giuseppe Cappello, Kety Contiero, Tiziana
Chiappa, Loredana D’Angelo, Maria Gervasio,
Dina Laruccia, Rosa Mangione, Enrico
Santambrogio, Giovanna Torelli
Luana Collu
II.4.2 - Offerta
La CPM è una struttura di ricovero con personale sulle 12 ore per programmi a media e
bassa intensità riabilitativa di media / lunga durata. I programmi residenziali di media
intensità riabilitativa hanno una durata massima di 36 mesi, i programmi di bassa
intensità riabilitativa hanno durata non predefinita.
Il programma terapeutico riabilitativo (PTR) per ogni utente ricoverato viene
concordato con la UOP inviante e pertanto deve essere coerente al Piano di Trattamento
Individuale (PTI) elaborato dal servizio territoriale - CPS - titolare della presa in carico.
Il PTR viene predisposto sulla base della valutazione dei bisogni individuali e si articola in
attività riconducibili a diverse aree di intervento:

Interventi sulle abilità di base con affiancamenti individuali per l’igiene personale e
domestica

Coinvolgimento in minime mansioni della vita quotidiana di comunità: riordino di
spazi di comunità, turnazioni nelle attività di colazione, pranzo, cena

Interventi di risocializzazione: attività di gruppo in sede o fuori sede (gestiti dalla
SR)

Coinvolgimento del volontariato per sostegno di programmi personalizzati

Partecipazione alla programmazione delle attività comunitarie

Partecipazione ad attività di gruppo strutturate di tipo riabilitativo: espressive,
psicomotorie, occupazionali, musicali, gruppi discussione, ecc

Partecipazione del volontariato alle attività risocializzanti in sede e fuori sede
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
33
II.4.3 - Attività strutturate presso la CPM / Unità mobile di Bollate

Gruppo cucina ( cuochi per
caso…quattro salti in padella )
I gruppi cucina sono nati per creare un
momento piacevole all’interno delle
comunità, ma numerosi sono gli
obiettivi a cui aspira:
-
insegnare a cucinare piatti
semplici, veloci ed economici ( per
una futura completa autonomia )
-
preparare per gli altri oltre che per
se stessi sperimentando il
prendersi cura del benessere e del
piacere degli altri oltre che del
proprio
l’attività riabilitativa si
compone di un momento di
gestione della spesa, della
preparazione del pasto,
condivisione.

Attività sportive:
Piscina: una volta alla settimana gli ospiti delle varie comunità si recano alla
piscina comunale di Bollate durante l’orario di nuoto libero: Durante l’ora ogni
ospite nuota autonomamente secondo le proprie capacità, seguiti dall’operatore
impegnato a stimolare e coordinare l’attività stessa.
Quattro salti in palestra: 10/15 ospiti delle varie comunità partecipano all’ora di
ginnastica nella palestra della scuola media “ Allende” di Senago, seguiti da un
istruttore di educazione fisica. Durante la prima mezz’ora si compiono esercizi di
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
34
riscaldamento, irrobustimento dei muscoli addominali,delle gambe,delle braccia;
nella seconda mezz’ora si gioca liberamente a pallacanestro imparando le basi del
tiro a canestro. E’ in via di sperimentazione l’attività della pallavolo.

Gruppi appartamento
Sono le riunioni che si
svolgono una volta alla
settimana nei vari
appartamenti. Gli ospiti
partecipano portando le
loro problematiche di
convivenza e/o
argomenti di riflessione,
paura, difficoltà, gioie,
progetti, gite,desideri da
condividere. I gruppi
vengono condotti dagli
Educatori referenti della casa. Essi gestiscono le dinamiche e facilitano il confronto
tra gli utenti.

Gruppo cinema
Anche la visione di film sia al cinema che a casa consente momenti risocializzanti
di distrazione e scambi di idee di opinioni, critica rispetto al contenuto della
visione.

Laboratorio di danza teatro
Questo è il primo
anno di esperienza ed
è stato intenso ed
emotivamente forte
per tutti i
partecipanti,
occasione di
condivisione creativa
che ha rafforzato lo
spirito di gruppo.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
35

Gruppo con-testo
Sensibilizzare,conoscere e usufruire dei servizi del territorio come la biblioteca che
consente anche il prestito di libri e dvd senza costo

Gruppo verde
Ha consentito ad alcuni ospiti di sperimentarsi in un lavoro piacevole perché
all’aperto, con strumenti manuali e macchinari come il tosa erba etc…Ha
consentito un guadagno, seppur ridotto che ha stimolato il desiderio di
riavvicinarsi al mondo lavorativo

Attività orto
E’ un’attività stagionale che prevede l’affiancamento individuale per la gestione e
la cura dell’orto

Feste e momenti di aggregazione
Organizzazione di eventi partecipati dagli
utenti con familiari, vicinato, realtà
aggregative presenti nel quartiere e
rappresentanti relazionalmente
significativi dell’istituzione.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
36

Inserimento lavorativo
Affiancamenti individuali di tirocinio e borse lavoro tramite contatti diretti con
cooperative sociali di tipo B, tramite presa in carico , nil, progetto perla
II.4.4 - Volontariato rete e cittadinanza
Due concetti hanno sostenuto l’incontro e la
collaborazione della equipe dell’Unità Mobile
CPM della UOP 62 di Bollate con cittadini,
volontari, amici. Il primo riconosce al quartiere
in
cui
la
comunità
composizione
è
sociale,
inserita,
una
nella
motivazione
sua
a
rispondere responsabilmente alle domande di
inclusione, rispetto, accoglienza: un tessuto
favorevole
che
condividere
sembra
e
desideroso
affrontare
stigmatizzazione
il
disagio
quotidianamente
si
presenta
pieghe
del
l’impegno,
vivere.
pur
Il
cospicuo,
senza
“diffuso”
nelle
secondo
degli
di
che
diverse
considera
operatori,
bisognoso di un contesto socio-relazionale più
ampio e naturale per porre basi progettuali solide e durature per l’esperienza degli ospiti.
Volontariato e rete amicale potremmo considerarli il vero capitale sociale della comunità
attraverso il quale si riescono a moltiplicare le opportunità e le risorse; grazie al quale ci
si trova al centro di un crocevia comunicativa capace di sostenere realmente i diversi
percorsi di cittadinanza delle persone che “transitano” dalla comunità .
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
37
II.4.5.- Utenti e attività della Unità Mobile CPM nel 2006
Indicatori generali di attività
N° posti
Giornate di ricovero
Indice di saturazione
N° pazienti ricoverati nell’anno
28
9.763
95,3 %
33
Tipologia e volumi degli interventi individuali erogati ai ricoverati
TIPOLOGIA
Donne
n.
Uomini
n.
Totale
n.
367
726
1.093
Psicoterapia individuale
0
42
42
Psicoterapia coppia / famiglia / gruppo
0
1
1
Colloquio coi familiari
39
60
99
Riunioni casi UOP
96
168
264
Riunione Strutture sanitarie / altri Enti
15
30
45
Riunione persone / gruppi non istituzionali
11
27
38
3.035
6.704
9.739
687
2.705
3.392
3
11
14
2.452
6.413
8.865
443
823
1.266
7.148
17.710
24.858
367
726
1.093
Visita / Colloquio
Interviti individuali abilità di base
Interventi individuali di risocializzazione
Interventi psicoeducativi
Inserimento lavorativo
Supporto attività quotidiane
Supporto sociale
Totale
Tipologia e volume degli interventi di gruppo
Gruppi
n.
Pazienti
n.
Presenze
n.
Gruppi di attività corporee
18
13
104
Gruppi di risocializzazione
42
22
169
Gruppi sulle abilità di base
230
33
992
Totale
290
TIPOLOGIA
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
1.265
38
I PROGETTI DELLA UOP 62
Il Centro Diurno
Il Progetto Centro Diurno è volto a garantire all’utenza della UOP 62 di Bollate una
articolazione di attività diurne e semi residenziali nella fascia oraria compresa tra le ore
9.00 e le ore 16.30.
Sede del Centro Diurno: presso la CRA di Bollate, Via Don Uboldi 21, Bollate
Telefono: 02.994305861
Orari: Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.30
Modalità di accesso: L’accesso al Centro Diurno è offerto agli utenti in trattamento
presso la UOP 62 di Bollate. L’invio è effettuato dal CPS o dalle Comunità che operano
nella UOP
Personale
Coordinatore medico: Dr.ssa Tiziana Villa
Coordinatore tecnico - infermieristico: Sig.ra Teresa
Bartilucci
Educatori: Francesca La Scala, Effrem Panteghini,
Franca Zappalà
Attività
Il CENTRO DIURNO (CD) si propone di rispondere a
quei bisogni degli utenti che possono trovare risposta nei
percorsi della riabilitazione psico-sociale attraverso interventi più prolungati di quelli
offerti dal territorio
Le strategie riabilitative puntano a recuperare e valorizzare al meglio le parti sane
anche grazie all’utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali. Una riabilitazione intesa
come restituzione o attivazione di opportunità, che si concretizza in un processo mirato a
migliorare e potenziare le capacità di funzionamento dell’individuo nei diversi ruoli
sociali. Una “cura diffusa” non è solo un processo di sostituzione delle disabilità, ma un
insieme di strategie mirate ad aumentare lo scambio di risorse e di affetti attraverso
l’apertura di spazi negoziali per l’utente, la sua famiglia, la comunità circostante e i
servizi che si occupano dell’utente.
L’accesso avviene dopo un accordo tra l’equipe inviante e l’equipe del Centro Diurno. La
presentazione del caso verrà accompagnata da un dettagliata scheda contenente anche
informazioni specifiche per l’identificazione di aree che saranno oggetto di riabilitazione.
Il piano di lavoro viene elaborato dall’equipe del Centro Diurno e da quella inviante in
coerenza con il Piano di Trattamento Individuale (PTI) territoriale. Un progetto
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
39
personalizzato concordato insieme e mirato alla valorizzazione delle risorse del soggetto.
Sono previste verifiche a breve e a lungo termine.
Accoglienza
L’organizzazione del lavoro si focalizza innanzitutto sull’accoglienza come luogo di
accesso. Si pone particolare attenzione a questa fase per i risvolti affettivi ed emotivi,
legati all’approccio iniziale. E’ qui, attraverso spontanei e sciolti scambi comunicativi, che
si pongono le basi per una relazione fondata sulla fiducia e sulla accettazione reciproca.
Le attività socio-educative, individuali e di gruppo, rappresentano il fare e l’essere delle
persone che si incontrano ed interagiscono nel Centro Diurno. L’attività è lo strumento di
conoscenza, crescita e valorizzazione delle competenze e delle possibilità di maturazione
della persona. Il laboratorio non è uno spazio fisico ma un luogo dove le azioni
intenzionali volte a raggiungere un obiettivo si sviluppano su un tessuto di interazioni
significative.
Attività strutturate individuali e
di gruppo

Laboratorio
musicale:
attività
risocializzante
finalizzata alla creazione di un
gruppo di utenti motivato dal
desiderio di ascoltare musica
di vario genere. Si svolge il
lunedì dalle ore 10.00 alle
11.30 presso il CRA di Bollate
ed
è
condotto
dall’e.p.Zappalà.

Gruppo ginnastica: gruppo
corporeo rivolto ad utenti di qualsiasi età che consente il miglioramento di abilità
motorie quali l’equilibrio, la mobilità articolare, la coordinazione ecc. e favorisce la
socialità. Si svolge presso la comunità “la Coccinella” a Paderno Dugnano il
martedì dalle ore 18.00 alle 19.00 ed è condotto dalle E.P. Borroni Laura e
Zappalà Franca.

Gruppo shopping e gruppo giornale: si alternano settimanalmente il martedì
mattina dalle ore 9,30 alle 12.00 con finalità per l’uno risocializzanti e per l’altro
informative. Gli operatori referenti sono gli E.P. della comunità “la coccinella” e
Lascala Francesca.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
40

Perla Verde: gruppo di decoupage che
favorisce
la
conoscenza
e
il
perfezionamento di questa tecnica e la
possibilità di usufruire di un momento di
incontro. Si svolge al CRA di Bollate il
lunedì dalle ore 14.00 alle 16.00 ed è
condotto dalle e.p. Cella e Zappalà.

“Su la maschera”: gruppo di risocializzazione e comunione di una stessa
passione “la recitazione”. Si svolge al CRA di Bollate il giovedì dalle ore 9.30 alle
12.00 ed è condotto dall’e.p. Lascala.

“La bottega dei girasoli”: gruppo di decoupage che si svolge al CRA di Bollate il
giovedì dalle ore 14.00 alle 16.00 ed è condotto dall’e.p. Lascala.

Il traforo: attività che si svolge al CRA di Bollate il mercoledì e giovedì dalle ore
14.00 alle ore 16.00 e rivolta a tutti coloro che vogliono esercitare la propria
creatività attraverso la realizzazione di oggetti semplici e personalizzabili
(portachiavi, portaritratti, decorazioni varie ecc.) ed è condotta dall’e.p.
Panteghini.

Progetto benessere: è un programma conoscitivo e si propone di fornire ai
partecipanti informazioni relative alle corrette abitudini alimentari e all’igiene di
vita e più in generale cerca di fornire indicazioni utili di raggiungimento di uno
stile di vita sano. Operatori referenti dott. Demola e e.p. Borroni.
Inoltre:

“La voce dei lupi”: gruppo di auto- mutuo aiuto per persone che si incontrano e
condividono l’esperienza di uno stesso tipo di disagio e bisogno. Si svolge il lunedì
dalle ore 10.30 alle 12.00 ed è condotto dall’E.P. Lascala Francesca.

“Le palle volanti”: squadra di volley che coinvolge utenti e operatori dell’U.O.P.
62 e partecipa ad un torneo dove si affrontano squadre di vari servizi lombardi. Ci
si allena il mercoledì dalle ore 13.30 alle 16.00. Referenti I.P. Vettorato e e.p.
Panteghini.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
41

“Sottosopra”: un mondo di idee insieme, incontri, iniziative, convegni, serate.
Ogni venerdì presso il CPS di Bollate dalle ore 15.00 alle 16.00. Referenti e.p.
Molteni e Lascala.

Uscite risocializzanti: uscite in discoteca, in pizzeria, al cinema, ai musei e alle
iniziative del territorio che richiamano l’interesse degli utenti.
Programma di individuazione e intervento precoce del disagio
psichico
(17-30 anni)
PRECOCE-MENTE è un progetto di individuazione e intervento precoce all’esordio di
patologie mentali attuato presso la UOP 62 di Bollate che opera all’interno del
Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera “G. Salvini” di Garbagnate
Milanese.
All’interno della UOP 62 si è costituito una microequipe multiprofessionale, composta da
psichiatra, psicologo, infermiere, educatore e assistente sociale, che si occupa
dell’individuazione e del trattamento precoce della psicosi in soggetti tra i 17 e i 30 anni.
La varietà delle specializzazioni impiegate garantisce l’ottica multifocale necessaria per
affrontare le problematiche psichiatriche.
PRECOCE-MENTE vuole fornire un valido aiuto ai giovani che manifestano problemi
psichici e/o disagio psichico attraverso diverse aree di intervento:
incontri di sensibilizzazione rivolti agli stessi giovani, alle famiglie, agli operatori
della scuola, ai medici di medicina generale, al terzo settore (cooperative, volontariato…),
ad istituzioni pubbliche e private, ad altri referenti del mondo giovanile.
consulenze dagli specialisti dell’equipe a MMG, operatori dei servizi di Psichiatria e
Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, operatori della scuola, familiari ed a
chiunque si trovi di fronte ad un giovane sofferente e desideri aiutarlo
supporto specialistico ai giovani con problemi psichici gravi in esordio (ed alle loro
famiglie) attraverso una risposta modulata sulle effettive esigenze del singolo
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
42
Come opera il progetto PRECOCE-MENTE ?
Per definire il bisogno e formulare il progetto iniziale di intervento, sono previsti 2/3
incontri con l’interessato ed eventualmente i familiari che si concludono con la
restituzione della valutazione e dell’eventuale proposta di intervento. La modalità di
lavoro dipenderà sia dalla natura della richiesta sia da chi la presenta: il paziente, un
famigliare o una persona esterna alla famiglia.
La fase diagnostica si concluderà con una delle seguenti 3 valutazioni:

caso non pertinente alle finalità del servizio (conseguente congedo ed invio ad
agenzia adatta);

situazione a rischio di evoluzione psicotica;

esordio psicotico.
Per i casi che richiedono un approfondimento, un monitoraggio o una presa in carico,
sulla base della valutazione diagnostica eseguita da psichiatra e/o psicologo, l’equipe
individua il trattamento, che si snoda attraverso la dimensione clinica (incontri con lo
psichiatra e/o psicologo) e la dimensione socio-educativa (percorsi di inserimento
sociale, gestione del tempo libero, inserimenti lavorativi), variamente integrate.
Il progetto di intervento individuale, deciso in equipe e proposto a pazienti e familiari,
potrà comprendere:

interventi
di
tipo specialistico quali
colloqui
psichiatrici,
farmacologiche, sedute psicoterapeutiche, sedute con la famiglia;
prescrizioni

attività di sostegno individuale per mantenere o migliorare le prestazioni di studio,
lavorative o sociali;

attività di gruppo volta a migliorare la consapevolezza dei propri problemi e
favorire l’acquisizione e il recupero di capacità espressive e relazionali.
Ogni attività prevista dal trattamento mira ad ottenere una solida alleanza
terapeutica con il paziente, presupposto di una valida continuità di lavoro.
Con cadenza semestrale verranno utilizzate scale di valutazione allo scopo di
monitorare in modo oggettivo l’intervento terapeutico ed eventualmente ridefinirlo.
Sede del progetto Centro Psicosociale, Via Madonna 10, Cassina Nuova, Bollate
Telefono 02.994305844/3
FAX 02.994305846
Chi siamo?
Micaela Corio, psicologa, coordinatrice del progetto
Leonardo Ghiringhelli, psichiatra
Serena Granato, assistente sociale
Elena Malgrati, psicologa
Katia Prato, psichiatra
Monica Soffientini, educatore
Massimo Vettorato, infermiere
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
43
Per chi volesse contattarci:
tel. 02 884305843/4 fax 02 994305846
e-mail: [email protected]
Progetto Precocemente: attività aprile 2007 – ottobre 2007
n° primi
contatti età
17 – 30 anni
n° primi
contatti
valutati
inizialmente
da psichiatra
n° primi
contatti
valutati
inizialmente
da psicologo
n° utenti
ancora in
contatto
n° di utenti
dimessi dopo
consulenza
42
28
14
27
15
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
44
Il Progetto Perla (Inserimento Lavorativo)
Il Piano Regionale Salute Mentale (2003-2005) promuove linee operative che mirano alla
realizzazione, da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale, di progetti che favoriscono
l’inserimento lavorativo di soggetti affetti da gravi disturbi psichici. Considerato che i
disabili psichici iscritti nelle liste speciali sono circa il 38% è evidente l’importanza che
riveste la promozione di iniziative riguardanti l’inserimento nel mondo del lavoro di utenti
in carico ai servizi psichiatrici.
Il DSM dell’A.O. Salvini ha ritenuto nell’ambito del programma regionale “Azioni
innovative per la salute mentale”di presentare un progetto sul percorso lavoro nella
riabilitazione psicosociale del paziente multiproblematico con disturbi psichiatrici gravi
(Responsabile Scientifico dr.ssa Maria Teresa Ferla, UOP 41 Garbagnate Mil.). Si è
ritenuto di creare un percorso lavoro che possa introdurre un iter articolato che entri
nella pratica corrente dei servizi psichiatrici e che abbia un impatto effettivo su tutti i
pazienti che esprimono un reale desiderio e bisogno di lavoro.
Il Progetto Perla vede nel percorso lavorativo non solo un mero inserimento al
lavoro ma, in un’ottica di reinserimento sociale e di promozione di una nuova
cultura del lavoro, l’opportunità di creare una rete dove utenti, cooperative che
operano nel privato sociale e istituzioni pubbliche possano diventare partner
offrendo e ricevendo, in modo reciproco, opportunità occupazionali.
La prima parte del Progetto Perla impegna gli operatori dei servizi psichiatrici in attività
di formazione e supervisione, centrate sull’empowerment e orientamento al lavoro per
pazienti psichiatrici, tenuta da un consulente dell’Agenzia Regionale per il lavoro.
Questa formazione ha fornito agli operatori strumenti di valutazione che permettono un
intervento mirato ad individuare sia i bisogni che le competenze lavorative dei soggetti
inseriti nel percorso.
Obbiettivi
1. Costruire all’interno dei servizi un percorso lavoro per pazienti con disturbi mentali
gravi che diventi una realtà permanente dei programmi di assistenza e cura;
2. creare un equipe trasversale alle tre unità operative del Dipartimento Mentale
della A.O. Salvini che coordini i programmi e gli interventi per tutto ciò che
riguarda il percorso lavoro;
3. definire e attuare procedure per il reclutamento e il monitorgaggio degli utenti che
presentano bisogni di riabilitazione lavorativa.
Fasi
Fase A
Reclutamento di pazienti idonei mediante un colloquio individuale dove vengono valutate:
la motivazione al lavoro, la capacità di avere relazioni con il mondo circostante, la
capacità di pensare a sé in modo positivo rispetto al lavoro, la capacità di individuare ed
esprimere i propri desideri, di saper riconoscere i bisogni, le opportunità, gli elementi
critici.
I pazienti che hanno aderito al progetto vengono inseriti in gruppi di formazione e
orientamento gestiti da operatori del servizio e da operatori di cooperative del privato
sociale.
Fase B
L’A.O Salvini ha stipulato una convenzione per uno stage semestrale (tempo part-time)
con le cooperative che hanno aderito al progetto.
Tali cooperative si sono rese disponibili a seguire ogni singolo tirocinante monitorando e
valutando, con gli operatori del servizio, ogni fase del percorso.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
45
Alla cooperativa viene assegnato un budget economico finalizzato alla formazione e al
rimborso spese del tirocinante.
Fase C
Valutato, da tutti gli operatori coinvolti, positivamente lo stage di 6 mesi e ottenuta
l’adesione dell’interessato è previsto un proseguo del percorso lavorativo presso la stessa
cooperativa o eventualmente un’altra cooperativa) per un periodo ulteriore di tirocinio
annuale (part – time su 5 giorni alla settimana).
Schema Progetto Perla
FASE A: Percorso di orientamento
Gruppi di orientamento (2 operatori)
Max 7 utenti per gruppo
Colloqui di selezione
3 incontri

formatori
Valutazione intermedia
Monitoraggio dei
3 incontri
Valutazione finale e
assegnazione postazione in
cooperativa

Valutazione intermedia
(3 mesi)
Stage semestrale in cooperativa
2-3 mezze giornate per settimana
Valutazione finale
(6 mesi)
Monitoraggio
degli operatori
con tutor di
cooperativa
FASE B: Inserimento stage
Definizione del tirocinio
Tirocinio annuale in cooperativa
5 mezze giornate per settimana
Valutazione intermedia
(6 mesi)
Valutazione finale su competenze e
tenuta lavorativa
(12 mesi)
Monitoraggio degli
operatori con tutor
di cooperativa
FASE C: Tirocinio
Assunzione in cooperativa - Invio ai servizi territoriali NIL,SILS- Provincia, Centro per l’impiego Altro
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
46
Risultati Attesi
1. Riduzione degli indici istituzionalizzazione e di cronicizzazione per pazienti inseriti
nel percorso;
2. sensibilizzazione al problema degli operatori dei servizi e dei soggetti della rete
sociale con la creazione di protocolli canali per la gestione del bisogno specifico
di riabilitazione lavorativa presentato dal paziente e dalla sua famiglia;
3. aumento del livello autonomia e di autostima personale
4. introduzione delle attività legate al percorso lavoro nell’operatività quotidiana dei
servizi psichiatrici territoriali con la destinazione stabile di una quota significativa
di risorse qualitative e quantitative utili a tale attività, riconosciuta come momento
riabilitativo. Questo ci ha portato a individuare e introdurre nella rilevazione
quotidiana delle attività relative al progetto nuovi interventi prima non valorizzati
dal sistema regionale Psiche
L’intento del progetto è quello di far emergere delle competenze che permettano di
ristrutturare un equilibrio positivo che spinga l’individua a superare una visione di sé
patologica, statica, perdente.
Riteniamo che rafforzare e sostenere delle risorse anche residue di un processo cognitivo
di empowerment aiuterà la persona ad affrontare con più determinazione il mondo del
lavoro.
Personale Coinvolto: A.S. Monica Maggi, A.S. Serena Granato (collaboratore progetto)
Ed. Prof. Fulvia Cella, Monica Soffientini, Inf. Silvia Pinotti
Sede del progetto Centro Psicosociale
Bolllate
U.O.P. 62, Via Madonna, 10 Cassina Nuova,
Telefono 02.994305844/3
Fax 02.994305846
Per chi volesse contattarci: [email protected]
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
47
Utenti della UOP 62 arruolati nel progetto PERLA
UOP 62
N°utenti
selezionati
N°
colloqui
N°
N°
N°
partecipanti partecipanti partecipanti
orientamento
stage
tirocinio
1° Gruppo
29
26
7
5
4
2° Gruppo
22
17
7
-
-
3° Gruppo
22
17
7
-
-
TOTALI
73
70
21
5
4
Il Progetto Scuola
L’importanza di diffondere stili di vita sani comporta sia la diffusione di adeguate e
tempestive informazioni sulle patologie e sulle risorse di cura sia proposte di progetti
individuali e collettivi orientati all’acquisizione di nuove pratiche. In questa ottica la
collaborazione tra l’istituzione scolastica, nelle sue componenti, e i servizi appartenenti
all’organizzazione sanitaria può giocare un ruolo essenziale. La scuola è un ambito
privilegiato per attuare interventi di promozione e di tutela della salute mentale in quanto
luogo “naturale” di aggregazione dei giovani dove si sviluppano competenze o abilità
relazionali e sociali ma dove si agiscono anche spesso conflitti e comportamenti
sintomatici. Si tratta quindi di aiutare sviluppare un insieme di abilità cognitive sociali che
facilitano l’accesso, la comprensione e l’utilizzo d’informazioni utili per il proprio
benessere e, come futuri cittadini, per il benessere della comunità locale.
Contenuti del Progetto

La Unità Operativa di Psichiatria n. 62 di Bollate opera sul territorio dal 2000. Il
Servizio effettua interventi per la cura e la riabilitazione psichiatrica e progetta
iniziative informative, culturali e sociali rivolte alla cittadinanza.

Tali iniziative si pongono il fine di promuovere la salute mentale e di contrastare il
pregiudizio, lo “Stigma” sociale legato alla malattia mentale che costituisce uno tra
gli ostacoli al trattamento e alla reintegrazione dei soggetti con una patologia
mentale.

Dall’anno scolastico 2001/2002 alcuni operatori del servizio hanno collaborato con
i professori dell’indirizzo Sociale dell’ITC Erasmo da Rotterdam per la realizzazione
di un progetto finalizzato a contrastare la discriminazione legata al fenomeno della
malattia mentale, ad informare gli studenti sui più diffusi disturbi psichici e a far
conoscere agli studenti l’esistenza e l’organizzazione del nostro servizio, le sue
finalità ed attività.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
48
Caratteristiche metodologiche del Progetto

Vengono effettuati due o tre incontri per classe d’indirizzo in cui viene
somministrato un questionario pre/post per verificare l’esistenza di variazioni a
seguito delle informazioni avute dagli incontri.

Si proiettano spunti cinematografici inerenti ad immagini stereotipate riferite al
disturbo mentale con successivo momento di confronto.

Si discutono i diritti di cittadinanza delle persone con disturbi psichici,
proponendo testimonianze dirette di utenti del servizio come capaci di
protagonismo nel proprio percorso di cura e quindi come portatore di risorse.

Viene proposta una esemplificazione di uno stato di disagio psichico attraverso
l’utilizzo di una breve simulata, con successiva raccolta delle sensazione provate.
Gli incontri effettuati in questi anni ci hanno portato a formulare le seguenti
considerazioni.

I ragazzi non hanno un’idea chiara di cos’è la malattia mentale e quali sono le sue
caratteristiche.

La pericolosità è l’imprevedibilità sono i preconcetti prevalenti che determinano
negli studenti reazioni di paura e allontanamento verso i soggetti con patologia
mentale.

L’utilizzo di strumenti interattivi (visione di spezzoni di films con dibattito guidato
e simulazioni) ha permesso agli studenti di approfondire la conoscenza di alcuni
disturbi e comportamenti dei pazienti psichiatrici, suscitando sensazioni e
commenti di comprensione attinenti alle situazioni viste e simulate.

La testimonianza degli utenti è stata molto apprezzata dagli studenti come uno dei
momenti più significativi e ci ha permesso di presentare il malato psichico con
una veste diversa da quella normalmente trasmessa dagli organi di comunicazione
e dai luoghi comuni (aggressivo,pericoloso, non autonomo, non in grado di
assumersi compiti rispetto a ciò che è richiesto in una vita normale).
Per l’anno scolastico 2007/2008 il Progetto Scuola è stato presentato anche alle altre due
scuole superiori del territorio ed inizierà una collaborazione anche con l’indirizzo grafico
dell’ITC Erasmo da Rotterdam.
Sede del Progetto
CPS. Cassina Nuova di Bollate- UOP 62
Via Madonna n°10
Tel. 02.994305844/43
Fax. 02.994305846
Equipe del Progetto
- Assistenti Sociali: Lucia Bondanini,
Serena Granato
- Educatore Professionale: Elena
Molteni
- Infermiera: Silvia Pinotti
- Medico Psichiatra: Anna Felcher
- Psicologa: Micaela Corio
Per chi volesse contattarci:
[email protected]
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
49
Progetto Reti Sociali e Psichiatria
La complessità del disturbo psichico e la sua caratteristica di coinvolgere i diversi ambiti
esistenziali della persona che ne è affetta, rendono emergente l’attivazione, da parte dei
servizi psichiatrici, di rapporti di collegamento e integrazione con le altre agenzie sociali
ai fini di fornire
al bisogno dell’utente una risposta globale ma differenziata.
Costruire una “comunità per la salute mentale” significa quindi coinvolgere i diversi
soggetti territoriali per stimolare lo sviluppo di risorse e di offerte al fine di individuare e
concordare programmi di intervento fra i diversi attori del territorio, assumendosi ognuno
la propria parte di compiti e di responsabilità pur nel rispetto dei reciproci ruoli e funzioni.
L’esplorazione, l’attivazione e la promozione delle reti sociali rappresentano modalità di
intervento di grande efficacia nella prospettiva di un lavoro di comunità a favore di
soggetti con disturbi psichici. Le reti primarie (famiglia, parenti, amici, vicini, aiutanti
naturali…) e le reti secondarie.
(istituzioni sanitarie e sociali, terzo settore, volontariato…) rappresentano un enorme
capitale con cui è possibile lavorare.
Lavorare con le reti sociali significa identificare e riconoscere le diverse risorse e i diversi
soggetti, prendendo in considerazione i legami esistenti, le potenzialità e le loro funzioni
in tal modo si favorisce la valorizzazione delle risorse e si rafforzano le competenze
esistenti (empowerment).
Nella micro - progettualità il lavoro di rete costituisce un punto nodale per l’ elaborazione
del progetto individuale dell’utente con i servizi territoriali al fine di tutelarne il
benessere.
Nella macro - progettualità il lavoro di rete risulta essere fondamentale per la
condivisione, cooperazione, collaborazione e progettazione con i diversi soggetti,
istituzionali e non, al fine di promuovere la salute mentale di comunità.
In tale prospettiva, il Progetto Reti Sociali e Psichiatria lavora per il coinvolgimento nelle
diverse attività e nei diversi progetti della UOP 62 di Bollate di tutti i soggetti interessati e
disponibili nella comunità attraverso un’opera di sensibilizzazione, diffusione e
partecipazione.
Sede del progetto: Servizio Sociale UOP 62 CPS di Cassina Nuova
Telefono 02.994305844/43
FAX 02.994305846
Personale coinvolto A.S. Bondanini
Lucia, A.S. Maggi Monica e A.S.
Granato
Serena
(collaboratore
esterno) della UOP 62 e con la
collaborazione A.S. Fadini Maddalena
della UOP 41.
Per chi volesse contattarci
[email protected]
I nostri partner in questo lavoro di
rete sono tutti i soggetti istituzionali e
non istituzionali presenti sul territorio
e coinvolti nella tutela della salute mentale. Per una iniziale mappatura delle risorse e
delle forme di collaborazione già esistenti, abbiamo utilizzato una tabella di cui forniamo
di seguito un esempio.
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
50
Servizio Sociale U.O.P. 41 e U.O.P. 62
Tabella A: Interventi di rete dell’assistente sociale in ambito istituzionale
SOGGETTI
ISTITUZIONALI
FINALITA’
TIPOLOGIA
D’INTEVENTO
PRATICHE
CONDIVISE E
PROTOCOLLI
SCRITTI
ALTRI SOGGETTI
COINVOLTI
PROGETTI
A S L
Dipartimento cure
Primarie
- famiglie;
Autorizzazione ricoveri
strutture
Proposte,proroghe,verifiche
ricoveri
Protocollo scritto
Servizio fragilità
Da definire
Da definire
In programmazione
incontro per definire
accordi
Tavolo distrettuale
salute mentale
Uniformare le pratiche e le
modalità di intervento del
dipartimento
- strutture;
- altri servizi (NOA,SeRT)
Dipartimento ASSI
A z i e n d a
Tavoli tecnici
Accordi
- S.S. ospedaliero
Già in atto per:
- progetto PerLa;
Possibile collaborazione per:
- progetto intervento precoce
sui giovani
-MMG;
- UONPIA;
- Privato Sociale
- U.O.P.
o s p e d a l i e r a
Servizio Sociale
ospedaliero
E n t e L o c a l e
Servizi Sociali dei
comuni di Novate
Milanese, Baranzate,
Bollate, Paderno
Dugnano
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
- Presa in carico; segnalazione pazienti
Condivisione casi
- Richieste ricoveri in
strutture;
- progetti riabilitativi
Progetti condivisi
-
Contatti sul caso
Contatti settimanali
Gia collaborazione per:
- progetto residenzialità
leggera;
- progetto intervento precoce
sui giovani
MMG
strutture;
famigliari;
Comuni
-altri servizi istituzionali;
- privato sociale;
- MMG;
- strutture
52
Servizio sociale U.O.P. 41 e U.O.P. 62
Tabella B: Interventi di rete dell’assistente sociale in ambito non istituzionale
SOGGETTI NON
ISTITUZIONALI
FINALITA’
TIPOLOGIA
D’INTERVENTO
PRATICHE
CONDIVISE E
PROTOCOLLI
SCRITTI
PROGETTI
ALTRI SOGGETTI
COINVOLTI
Possibile collaborazione per:
Progetti condivisi sulla - progetto PerLa;
Associazioni di
Formazione
- progetto intervento precoce volontariato
sui giovani
Porte Sempre Aperte
Associazione Famigliari
Formazione a volontari,
vacanze ,trasporti, gruppi
auto-mutuo- aiuto
Melograno
Emmaus
Grufa
Alveare
Sommozzatori della terra
Cooperativa Soc.
Tipografia
Inserimenti lavorativi
Convenzioni tra A.O.,
Comuni, Cooperative.
NIL. Progetto Inn.
PerLa
Caritas
Persone in difficoltà
Pacco alimenti, vestiario,
supporto alla persona,
compagnia,
accompagnamento
Nessuna
Comune
Contatti su singoli casi
Protocollo con NOA o
SERT, P.T.I. Integrato
Convenzione ASL
ASL, SERT; NOA,
Famiglia
Pinocchio
Brescia
Due Punti a Capo
U.O.P. n°62 – Diario di Bordo
Comunità doppia diagnosi
Psichiatria
NOA o SERT
Assistenza Domiciliare
Voucher
Assistenza domiciliare
Contatti sul caso
Già in atto collaborazione:
- progetto PerLa
Comune,
NIL
Possibile collaborazione per:
- progetto PerLa;
- progetto intervento precoce
ASL,AS Comune MMG
sui giovani;
- progetto residenzialità
leggera
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I progetti di Formazione e Miglioramento della qualità
La UOP 62 di Bollate è coinvolta, assieme alle altre U.O. del DSM, in progetti di
formazione e miglioramento della qualità su tematiche che vengono considerate
strategiche a livello regionale e nazionale. Tra questi:
Il progetto Accreditamento Professionale
L’accreditamento professionale è un processo di autovalutazione e di revisione
esterna tra pari, usato dalle organizzazioni sanitarie per valutare accuratamente il
proprio livello di performance relativamente a standard prestabiliti e per attivare
modalità di miglioramento continuo.
Le peculiarità che connotano l’accreditamento professionale e le sue procedure
sono:
 la volontarietà della partecipazione dei soggetti implicati;
 la partecipazione attiva degli operatori all’applicazione delle procedure di
valutazione;
 la tensione verso il miglioramento che deve caratterizzare i gruppi di lavoro
che intendono applicare le procedure dell’accreditamento professionale;
 la capacità e la consuetudine del gruppo ad autovalutarsi, esprimendo una
capacità critica rispetto alle proprie pratiche e ai risultati ottenuti;
 l’attenzione verso il cliente e la sua soddisfazione.
 l’utilizzo di un Manuale di Qualità come insieme degli standard di qualità
applicabili alle strutture, ma soprattutto ai percorsi di cura e ai risultati di
salute ottenuti
Le procedure applicative dell’Accreditamento Professionale prevedono sia
l’autovalutazione dei gruppi di lavoro sia il confronto con professionisti esterni,
propri pari, che svolgono un’azione consulenziale per aumentare l’oggettività del
giudizio e suggerire interventi migliorativi possibili per gli aspetti di criticità, che
una volta applicati saranno successivamente valutati, secondo la medesima
metodologia, avviando una procedura periodica e costante nel tempo che configura
il ciclo del Miglioramento Continuo di Qualità.
Nel corso del 2006 e 2007 la UOP 62 di Bollate ha partecipato al programma
innovativo finanziato da Regione Lombardia sul tema del “Accreditamento
professionale tra pari e medicina basata sull’Evidenza”. Alcuni operatori della UOP
62 hanno partecipato ad un corso di formazione specifico sul tema
dell’Accreditamento Professionale assumendo in tal modo la funzione di facilitatori
nell’ambito del progetto. Questi operatori hanno poi guidato all’interno di tutte le
strutture della UOP il processo di autovalutazione tramite il Manuale di Qualità. Tutti
gli operatori della UOP 62 sono stati in tal modo coinvolti nel progetto e nel
processo di autovalutazione.
La UOP 62 di Bollate, così come le altre UO del DSM, ha ricevuto nel mese di
novembre 2007 la visita da parte di un gruppo di professionisti esterni che ha
incontrato gli operatori nelle diverse strutture portando a termine il processo di
valutazione tra pari e rilevando i punti di forza del servizio, le criticità più rilevanti e
indicando suggerimenti per azioni di miglioramento.
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La UOP 62 è intensamente impegnata nel proseguire nel progetto intrapreso in una
logica di miglioramento costante della propria organizzazione e dei servizi offerti
Il progetto di addestramento a tecniche
riabilitazione nei disturbi mentali gravi
strutturate
di
Nel corso del 2007, nell’ambito del programma innovativo finanziato dalla Regione
Lombardia “Progetto di formazione e addestramento per operatori della salute
mentale all’applicazione di interventi riabilitativi strutturati ed al case management
comunitario nei disturbi mentali gravi” si sono svolti presso la AO “G. Salvini” di
Garbagnate Milanese due corsi di formazione specificamente rivolti a operatori delle
Unità Operative di Psichiatria che operano in servizi che erogano attività riabilitative
a utenti con disturbi psichici gravi.
I due corsi di addestramento ognuno della durata di 3 giornate si sono proposti di
migliorare le conoscenze teoriche e pratico applicative dei partecipanti sulle
tecniche e sugli interventi strutturati per la riabilitazione dei soggetti affetti da
schizofrenia e disturbi psichici gravi.
In particolare, i partecipanti sono stai addestrati ai i programmi riabilitativi di
gruppo ad impostazione cognitivo comportamentale IPT (Terapia Psicologica
Integrata) e CLT (Casa, Lavoro e Tempo Libero), elaborati dai professori Brenner,
Roder e collaboratori dell’Università di Berna tradotti ed adattati per il nostro Paese
dal Dott. Vita e dai suoi collaboratori.
Il metodo IPT è un programma terapeutico riabilitativo di gruppo che integra
interventi volti al rimedio dei disturbi cognitivi di base con interventi finalizzati al
miglioramento delle disabilità sociali, riconoscendo nei primi il presupposto per
l’acquisizione di abilità e competenze più complesse come quelle sociali. Si articola
in cinque sottoprogrammi dei quali i primi tre costituiscono il traning cognitivo
mentre gli ultimi due quello finalizzato al miglioramento delle abilità sociali.
Il metodo CLT costituisce la naturale evoluzione del metodo IPT e può essere
considerato come un’articolazione e una specifica elaborazione degli ultimi
sottoprogrammi di quest’ultimo. Esso si articola in tre moduli, ognuno dei quali
affronta in modo specifico una delle tre aree di funzionamento ritenute di maggiore
rilevanza ai fini dell’intervento riabilitativo: la casa, il lavoro ed il tempo libero.
I corsi di addestramento alle tecniche IPT e CLT sono stati svolti con una parte
didattica seminariale e una parte interattiva, in cui i partecipanti sono stati
coinvolti direttamente nello svolgimento di attività pratiche, di role-playing e in
momenti di confronto e di discussione.
Hanno partecipato ai corsi di formazione IPT e CLT dodici operatori della UOP 62
che nei mesi successivi hanno attivato gruppi riabilitativi utilizzando con le tecniche
oggetto dell’addestramento. Attualmente sono arruolati in tali gruppi riabilitativi 8
utenti, provenienti sia dalle strutture residenziali della UOP sia dal territorio.
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