Osservazioni Confindustria alle proposte di modifica del Codice di Rete consultazione Terna 2 agosto 2012 Confindustria sottolinea che le proposte di modifica riguardanti: - Capitolo 3 del Codice di rete – Gestione, esercizio e manutenzione della rete; - Capitolo 4 del Codice di rete - Regole per il dispacciamento; - Capitolo 7 del Codice di rete - Regolazione delle partite economiche relative al servizio di dispacciamento e al servizio di trasmissione; - Allegato A22 - Procedura per la selezione delle risorse per la fase di programmazione del MSD; - Allegato A23 -Procedura per la selezione delle risorse per il mercato di bilanciamento; - Allegato A60 - Dati tecnici delle unità di produzione rilevanti valevoli ai fini del mercato elettrico; dovrebbero essere accompagnate da un’analisi costi/benefici al fine di evitare che il passaggio al nuovo sistema possa comportare un aumento dei costi per le imprese. Si riconosce che molte delle richieste avanzate in questi anni dagli utenti del dispacciamento sono state accolte da Terna al fine di rendere più efficiente l’approvvigionamento delle risorse su MSD e costruire una struttura di offerta che rifletta i costi e le prestazioni effettive degli impianti, Il superamento dei parametri standardizzati consente agli operatori di modellizzare gli impianti in modo più aderente alla realtà, riducendo gli sbilanciamenti ed evitando cicli di accensione e spegnimento continui che potrebbero causare danni anche ingenti alle apparecchiature. Ci sono, tuttavia, diverse riserve sulle modalità con cui Terna intende implementare le proprie proposte: la bozza di regole posta in consultazione se da un lato consente la personalizzazione di numerosi parametri, dall’altro vincola le scelte degli operatori entro intervalli particolarmente stringenti, quali: - la previsione di vincoli sui tempi di permanenza fuori servizio e sui tempi di rampa la cui definizione dovrebbe essere determinata dal mercato. Si sottolinea, infatti, che gli utenti del dispacciamento hanno tutto l’interesse a dichiarare tali parametri in modo più stringente possibile in quanto ne deriva una maggiore competitività sul mercato dei servizi di dispacciamento; - nel calcolo del MROA, il vincolo sulla soglia di spegnimento andrebbe quindi eliminato, o in alternativa andrebbero ampliate le soglie proposte, in quanto troppo stringenti soprattutto perché devono essere verificate contemporaneamente. Occorrerebbe inoltre: - distinguere i tempi di rampa nel caso di avviamento a caldo e a freddo, in considerazione delle caratteristiche tecniche degli impianti. Anche i tempi massimi di arresto degli impianti non sono congruenti con le suddette caratteristiche. - estendere un tempo di derampa anche agli impianti diversi dai cicli combinati. Si evidenzia, inoltre, che le modifiche introdotte nel codice di rete in consultazione comportano la necessità, per gli operatori, di adeguare i propri sistemi IT, in particolare per quanto riguarda le interfacce di scambio dati. E’ pertanto indispensabile che i protocolli/formato di scambio dati vengano resi noti con ampio anticipo prima dell’entrata in esercizio delle suddette modifiche. Infine si segnala che il nuovo testo del Codice di Rete non ha introdotto alcuna modifica all’attuale regime di remunerazione della regolazione primaria, che continua, dunque, ad essere regolata a sbilanciamento. Si richiede pertanto l’introduzione di una modifica all’attuale regolazione con delle soluzioni tecniche che consentano una corretta remunerazione di tale servizio. 2