CONVEZIONE NATURALE 1 CONVEZIONE NATURALE Si origina quando il moto del fluido è causato da gradienti di densità. Le velocità sono di norma minori rispetto alla convezione forzata. I moti atmosferici, oceanici e quelli interni alla crosta terrestre sono fenomeni di convezione naturale. L’approccio sperimentale preponderante rispetto quello teorico. è a 2 CONVEZIONE NATURALE EQUAZIONI FONDAMENTALI Hp: proprietà fisiche del fluido costanti ad eccezione della densità (BOUSSINESQUE) approssimazione di strato limite: u u 1 p 2u u v g 2 x y x y p 0 y quantità di moto lungo x quantità di moto lungo y ne consegue che il gradiente di pressione lungo y è indipendente da y e quindi è uguale fuori e dentro lo strato limite; Nella zona in cui la velocità è nulla (u = v = 0) si ha: p g x 3 CONVEZIONE NATURALE EQUAZIONI FONDAMENTALI Sostituendo nell’equazione della q.d.m. : u u g 2u u v 2 x y y Definendo poi il coefficiente volumetrico di dilatazione termica: ed approssimandolo a: 1 T T p 1 T p si ottiene: u u 2u u v g T T 2 x y y Le altre equazioni dello strato limite sono: u v 0 x y (continuità) T T 2T u v a 2 x y y Le equazioni non sono più disaccoppiate (energia) 4 CONVEZIONE NATURALE ADIMENSIONALIZZAZIONE Definendo: si ottiene: y y L x x L v v u0 * * u* v* * 0 * x y * g(Tp T )LT u* 1 2 u* * v u v * * 2 x y u0 Re y*2 * * T* 1 2T* * T u v * * x y Re Pr y*2 Il gruppo T T Tp T * * g(Tp T )L T* * si può scrivere come: u 02 con u 0L Re gL3 Tp T 2 2 u 0L Gr Re 2 Dove il numero di Grashof Gr è il rapporto tra le forze di galleggiamento e le forze viscose ed è definito dalla: Gr gL3 Tp T 2 5 CONVEZIONE NATURALE ADIMENSIONALIZZAZIONE Ipotizzando la lastra riscaldata, applicando il teorema di Bernoulli tra il bordo inferiore ed un punto x: u 2x gx 2 E, tenendo conto della relazione approssimata tra r e T, si può definire la velocità caratteristica della convezione naturale: u c gL Tp T Ed introducendola nell’espressione del numero di Grashof si ottiene: Assumendo u0 = uc , le equazioni diventano: * T* 1 2 T* * T u v 2 * * u y Pr Gr y* * u cL Gr * u * 1 2u* * u * u v T 2 x * y* Gr y* * con Nu funzione sia di Gr che di Pr 6 2 CONVEZIONE NATURALE ADIMENSIONALIZZAZIONE Si definisce il numero di Rayleigh come: Ra Gr Pr gL3 Tp T a Quando, oltre alla convezione naturale, è imposta anche una convezione forzata, l’importanza relativa è espressa dal rapporto: Gr Re 2 se Gr >> Re2 è prevalente la convezione naturale se Gr Re2 si ha convezione mista se Gr << Re2 si ha convezione forzata 7 CONVEZIONE NATURALE LASTRA PIANA VERTICALE Si utilizzano le equazioni dello strato limite, con le condizioni al contorno seguenti: T(x, y) per y = 0: u = 0, per y = : v = 0, T = Tp u T u 0, T T , 0, 0 y y T u(x, y) L’equazione della quantità integrata sullo strato limite, è: di moto, u 2 uv 2u 0 x dy 0 y dy 0 gT T dy 0 y2 dy t x y che, con le condizioni al contorno, diventa: u 2 u dy g T T dy x 0 y 0 y 0 8 CONVEZIONE NATURALE LASTRA PIANA VERTICALE Integrando l’equazione dell’energia sullo strato limite termico: uT vT 2T 0 x dy 0 y dy a 0 y2 dy che, con le condizioni al contorno, diventa: T u T T dy a x 0 y y 0 Per poter procedere con l’integrazione delle equazioni, si introduce un’ulteriore ipotesi sull’andamento dei profili di velocità e temperatura: u y y 1 u 0 2 T T y 1 Tp T 2 Sostituendo queste espressioni nelle equazioni del moto si ottiene: 1 d 2 1 u0 u 0 g Tp T 105 dx 3 d u 0 60 a dx 9 CONVEZIONE NATURALE LASTRA PIANA VERTICALE Ipotizzando che u0 e d dipendano da x secondo le relazioni seguenti: x C2 x n u 0 x C1x m si ha: 2m n C12C2 x 2m n 1 1 gT 105 n T C x p 2 3 C1 m n x C2 m n C1C2 x m n 1 2a x n 30 C2 Affinchè le due equazioni siano indipendenti da x, gli esponenti devono essere uguali: 1 m 2 1 n 4 quindi si possono ricavare le costanti C1 e C2: 20 a gTp T C1 5,17 2 21 1 2 1 2 20 gTp T C 2 3,93 a 2 21 a 10 1 4 1 4 1 2 CONVEZIONE NATURALE LASTRA PIANA VERTICALE Lo spessore dello strato limite diventa dunque: gTp T x 3,930,952 Pr 2 1 4 1 4 Pr 1 2 x 1 4 Si ricava così la velocità di riferimento: u0 112 5 336 Pr 9 1 2 gT p T x 1 2 Noto d, si può ricavare T dalla definizione del profilo e, conseguentemente, anche Nu: h x q x x T Nu x k Tp T k Tp T y y 0 con 1 Pertanto: 2Tp T T y y 0 1 1 2x 2 Nu x 0,508 Pr 0,952 Pr 4 Gr 4 11 CONVEZIONE NATURALE LASTRA PIANA VERTICALE Integrando sulla lunghezza, si ottiene il valore medio del coefficiente di scambio: L 1 4 h h x dx h x x L L0 3 Allo stesso modo si ottiene il valore medio del numero di Nusselt: 1 hL Nu L k 8 2 Pr 3 5 336 Pr 9 1 4 1 4 L Gr La maggior parte dei problemi pratici è costituita da geometrie di un grado di complessità tale da essere necessario il ricorso a correlazioni sperimentali, espresse nella forma: hX Nu X C Ra nX k Ra X GrX Pr con C ed n che dipendono dalla geometria e dalle 12 condizioni di moto CONVEZIONE NATURALE ESEMPIO CILINDRO RISCALDATO Per 104 Ra 109 Nu 2 0,43(Ra ) 1 4 13 CONVEZIONE NATURALE SPAZI CONFINATI CAVITA’ RETTANGOLARI T1 > T2 In assenza di convezione (Ra < 103) si ha: q k T1 T2 L In presenza di convezione vale la: q hT1 T2 Il coefficiente h viene determinato attraverso correlazioni sperimentali. Per cavità anulari e canali verticali non limitati superiormente valgono le stesse considerazioni 14