Unità Operativa Del Dipartimento di Salute Mentale Per la Riabilitazione Psicosociale REALIZZATO DAL CENTRO ARCOBALENO U.L.S.S.n.5 a cura di Stefano Zanolini e Alessandra Belfontali Arzignano, Novembre 2005 Introduzione Il Centro Arcobaleno è da 10 anni il servizio di riabilitazione psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale dell’azienda U.L.S.S.n.5 ovestvicentino. È sede dell’Unità Operativa Autonoma Strutture Intermedie che comprende i servizi residenziali e semiresidenziali che offrono ambienti di recupero sociale, personale e lavorativo per persone che sono state colpite da malattie psichiche. L’inserimento presso le strutture intermedie avviene all’interno di programmi di cura individualizzata della persona interessata, su invio dello psichiatra che ha in carico il progetto terapeutico e dopo assenso del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale. Non sono avviati programmi di inserimento di persone che vivono al di fuori del territorio dell’ovestvicentino in quanto il progetto di riabilitazione sociale prevede come finalità essenziale la conservazione per la persona del proprio luogo originario di vita, per facilitarne il recupero e il reinserimento. Il Centro Arcobaleno è un servizio territoriale aperto tutti i giorni dell’anno per garantire la continuità assistenziale e riabilitativa ai propri assistiti, così come è auspicato nel Progetto Obiettivo Nazionale e Regionale di Tutela della Salute Mentale (D.P.R. 10.11.1999 e D.G.R.V. 4080/2000). L’equipe attualmente operante presso il Centro Arcobaleno è organizzata in una turnistica su 7 giorni lavorativi ed è così composta: Responsabile: dr. Stefano Zanolini Psicologi: dr.ssa Maria Teresa Bettega dr.ssa Stefania Visonà dr.ssa Giulia Scolari dr.ssa Alessandra Belfontali Infermiere Prof.le: sig. Federico Lucato Operatori di Assistenza: sig. Paolo Ongaro sig. Flavio Franceschi sig.ra Carol Fongaro sig.ra Alessandra Marinello sig.ra Simonetta Zerbato Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -1- Centro Arcobaleno La Storia Il Piano Sanitario Nazionale evidenzia che in Italia circa il 20% della popolazione presenta disturbi legati a problematiche psichiche, e che, di questi, circa il 5% presenta un grave disturbo della personalità e l’0,5% presenta un disturbo di tipo schizofrenico. Il Centro Arcobaleno nasce nel dicembre 1995 per dare una risposta territoriale e di reinserimento sociale per tutte quelle persone di giovane età affette da gravi problematiche psichiche (psicosi e disturbo grave di personalità). Esso risponde inoltre all’esigenza di de-ospedalizzare la riabilitazione psicosociale e avviare un processo di riduzione del modello dell’assistenzialismo psichiatrico, verso un modello, innovativo, di acquisizione di abilità inter e intrapersonali che diventino spendibili nel territorio e mettano la persona in grado di tornare ad essere attiva e produttiva socialmente, interrompendo e invertendo il circolo vizioso dell’assistenza psichiatrica a lungo termine. La sede del centro Arcobaleno è nel 1995 una sede tutta da ristrutturare, sita nell’ex-macello comunale di Arzignano. Si parte con 2 operatori e 6 utenti, che da lungo tempo “stazionavano” nel servizio di diagnosi e cura dell’ospedale di Montecchio. Inizia qui con un primo abbozzo di centro diurno un processo di crescita strutturale, sociale e culturale che oggi coinvolge, ed ha cambiato nel territorio locale l’idea della persona con problemi psichici, da paziente “lungo-curabile” a persona che un giorno, non lontano, sarà …… Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -2- Centro Arcobaleno Il centro diurno… …è la prima struttura aperta presso il Centro Arcobaleno, il 13. dicembre.1995. Accoglie ad oggi mediamente 30 persone con un programma individualizzato di acquisizione di comportamenti socialmente competenti, miranti a ristabilire un equilibrio psichico e sociale nelle 5 aree d’intervento clinico della riabilitazione psichiatrica: - cura di sé; - socialità; - famiglia e amicizie; - abitazione; - lavoro. Attraverso gli strumenti delle attività quotidiane proposte e della relazione empatica-terapeutica esercitata con gli operatori, le persone che frequentano il centro diurno riescono ad evolvere da uno stadio di crisi psichica e/o di apatia ad una progettualità sul proprio futuro. Il centro diurno rappresenta un ponte necessario in psichiatria per transitare dallo stadio della “malattia” rappresentato dal ricovero ospedaliero, dalle cure farmacologiche, dalle relazioni emotivamente tese nelle famiglie ad un piano di rapporti umani e di produttività sociale in cui inserire nuove idee e metodologie di cooperazione e aiuto, quali: - una migliore convivenza con gli altri; - un maggiore rispetto di se stessi; - il mantenimento del nucleo familiare; - la cura della propria abitazione; - l’accettazione di un progetto di reinserimento sociale e lavorativo. Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -3- Centro Arcobaleno La comunità alloggio… Nasce nel febbraio 1999 come una risposta di reinserimento abitativo nel territorio sociale di quelle persone, di giovane età, che avessero una di queste problematiche: - assenza della famiglia d’origine; - grave emotività espressa nella famiglia d’origine; - lungoassistenzialità ospedaliera; La comunità alloggio viene chiamata, dal primo ospite, “Casa di Giobbe”, ad indicare filosoficamente il principio della pazienza e della disponibilità all’accoglienza. La Casa di Giobbe accoglie 7 ospiti (a cui se ne aggiunge uno di pronta accoglienza). Per ogni ospite è previsto un progetto di reinserimento abitativo (con programmazione biennale) che può evolvere in: - rientro nel nucleo familiare d’origine, dopo interventi di stabilizzazione; - inserimento in appartamento a bassa protezione, assieme ad un altro ospite; - raggiungimento dell’obiettivo di assegnazione di alloggio ATER ed idoneità alla sua gestione e cura. Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -4- Centro Arcobaleno Appartamenti a variabile grado di protezione… Nascono nel 1998 dall’idea di trovare una soluzione territoriale non più di tipo assistenziale per le persone che stavano facendo un percorso di autonomia sociale e lavorativa . L’idea guida era quella di ridare una loro casa e autonomia a chi l’aveva nel tempo perduta. Il primo appartamento nasce nel giugno 1998 nel comune di Arzignano, in assenza di normativa in merito, come una esperienza guida. Solo con il DGR 25/CR/99 si inizia nel Veneto a normare e a definire la necessità di appartamenti a bassa protezione. Nella nostra realtà grazie a questo progetto, chiamato “Domus” prendono corpo contatti e iniziative con Comuni, ATER e Privati e si giunge a stipulare progetti di inserimento abitativo a variabile grado di protezione per le persone che hanno completato il percorso di comunità alloggio. Ad oggi, grazie al lavoro del Progetto Domus, sono attivi e da noi gestiti nel territorio n.9 appartamenti, con la supervisione degli operatori del Centro Arcobaleno, e in essi trovano ospitalità 22 persone che fanno fronte con il proprio lavoro ai costi delle utenze dell’appartamento e che sono transitati da un totale carico assistenziale sanitario ad un costo di assistenza giornaliero pro-capite calcolato in circa 18 euro al giorno. Il costo pro-capite descritto copre le spese d’intervento degli operatori, cadenzato nell’arco della settimana, a seconda dei programmi di ogni singolo appartamento, per la sua gestione, cura dell’ambiente e rapporti con il vicinato. Questo modello favorisce sia il programma che gli obiettivi personali degli ospiti della comunità alloggio, sia gli Enti intestatari degli appartamenti che ricevono dal Centro la garanzia di cura, attenzione e conservazione dell’appartamento stesso. Da settembre 2004, inoltre, si è avviato un progetto di appartamento di coppia. Le foto si riferiscono all’inaugurazione di due nuove unità abitative nel quartiere di San Rocco (Arzignano). Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -5- Centro Arcobaleno La promozione della salute mentale …è uno degli obiettivi a cui maggiormente punta l’equipe del nostro centro, ritenendo che un programma di PREVENZIONE del disagio psichico sia indispensabile nella formazione culturale e sociale del territorio. Il Centro Arcobaleno è stato ed è in questi anni promotore di iniziative di sensibilizzazione sociale alla salute mentale, organizzando eventi quali: • convegni a tema, fra i cui ospiti abbiamo avuto Loren Mosher, uno dei massimi fondatori, con Mark Spivak, del sistema di riabilitazione psicosociale mondiale; • filmati e videoclip sul disagio psichico; • spettacoli teatrali e a tema, inscenati nei teatri di Arzignano e Montecchio Maggiore; • tornei sportivi aperti alla popolazione; • realizzazione di progetti grafici, calendari, poster e biglietti, su prodotti grafici realizzati dagli utenti; • realizzazione dell’agenda della salute mentale 2005 “Scacco Matto”. Da 5 anni, inoltre, la nostra equipe collabora con l’Istituto Scuole Superiori di Arzignano e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Arzignano nella gestione di corsi di sensibilizzazione alla salute mentale rivolti agli studenti 17enni delle scuole superiori (mediamente 150 studenti per anno), coinvolgendoli per ogni evento in attività di informazione, cultura e prevenzione. Questi corsi s’integreranno nel prossimo anno con un corso di formazione rivolto agli insegnanti. Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -6- Centro Arcobaleno Lo sport nella riabilitazione psicosociale …”diventa movimentatore di iniziative e matura lo sviluppo di sentimenti nuovi, di emozioni e interazioni diversificate, fra persone di una squadra piuttosto che fra utenti e operatori: diventa così un valido strumento educativo, creatore di emozioni e di partecipazione”. (Paul Most,’83). Il Centro Arcobaleno ha investito molto nel programma riabilitativo sportive, tendente alla formazione di un forte spirito di gruppo e creatore di protagonismo di gratificazione sociale nelle persone più in difficoltà. Aderisce all’A.N.P.I.S., l’Associazione Nazionale delle Polisportive per l’Integrazione Sociale e partecipa alle iniziative della UISP Lega nazionale di pallavolo. Ogni anno organizza nel Veneto il Torneo Regionale di Pallavolo, a cui hanno aderito quest’anno 17 centri diurni psichiatrici di tutte le province venete e partecipa alle iniziative nazionali dell’ANPIS con il raduno nazionale annuale (della durata di 1 settimana) organizzato negli ultimi 4 anni, nell’ordine, all’Isola d’Elba, Pesaro, Gabicce e Orosei. Attraverso la costituzione della società sportiva Team Volley Arcobaleno, si è raggiunto l’obiettivo di tenere agganciati ad un’attività d’integrazione sociale del centro quei giovani che sono usciti dal diurno per un programma d’inserimento lavorativo, e che è necessario continuare a seguire “a distanza” in questa fase delicata di evoluzione individuale e sociale, evitando crisi, rifiuti e drop-out lavorativi. Il Team Volley Arcobaleno è costituito da un gruppo di 15 atleti, da un gruppo di supporter e da un’organizzazione interna dell’equipe di allenatori e preparatori atletici. Il materiale di gioco è stato donato dai familiari dell’A.I.T.SA.M. Associazione Italiana Tutela Salute Mentale. Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -7- Centro Arcobaleno Efficacia …in clinica s’intende la capacità di risolvere un problema con qualsiasi strumento documentato. L’indice di efficacia, nel campo del management sanitario, indica la capacità di dare risposta concreta con risultato positivo ad un problema. Esso richiama i principi ormai condivisi dell’EBM (medicina basata sull’evidenza). Presso il Centro Arcobaleno si svolgono dal dicembre 1995 interventi di riduzione dell’assistenza sanitaria prolungata (lungoassistenza) di persone con grave patologia psichiatrica, e si può oggi documentare, grazie a procedure di analisi statistica, l’andamento dei giorni di assistenza ospedaliera che sono risultati necessari alle persone inserite nei nostri programmi, prendendo come riferimento: 1.il tasso di ricovero in S.P.D.C. nel biennio precedente l’inserimento; 2.il tasso di ricovero in S.P.D.C. nel biennio successivo all’inserimento. Il campione di ricerca è di 25 utenti inviati dal Dipartimento di Salute Mentale e il parametro di ricerca è il costo medio dell’assistenza ospedaliera diretta. 1000 maschi 806 800 femmine 600 400 387 387 200 99 0 1 2 biennio pre (1) biennio post (2) Risultati Rispetto al numero totale di ricoveri vi è stato un indice di minore degenza degli utenti del Centro Arcobaleno di n.690 giornate, pari al 58% di giornate in meno di ricovero degli stessi pazienti rispetto al biennio precedente, con una percentuale più alta per le femmine (73%) rispetto ai maschi (52%). Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -8- Centro Arcobaleno Efficienza …si definisce efficiente, nel campo del management dei servizi sanitari, un processo o un trattamento, basato sull’evidenza (EBM), che sia compatibile nel rapporto costi/benefici e rappresenti una buona pratica di soluzione di un problema. In termini anglosassoni, il concetto di “effectiveness”, difficilmente traducibile in italiano, fa riferimento ad un metodo che ha avuto evidenza di utilità comprovata con predeterminati margini di garanzia, e il cui impiego nella pratica clinica viene raccomandato in base ai risultati. Le evidenze provenienti dalla ricerca devono rappresentare lo sfondo di riferimento verso cui indirizzare la propria pratica quotidiana. Il Centro Arcobaleno ha improntato la gestione del proprio servizio ad un’attenta valutazione dell’effectiveness dei risultati empirici, focalizzando il proprio intervento sulle direttive di metodi che hanno dato prova concreta (e non solo teorica) del loro funzionamento. Se si confronta, rispetto all’analisi dell’efficacia già svolta, il costo del servizio, rispetto al costo medio di una retta giornaliera in convenzione con le strutture del privato sociale emerge questo dato: 70 60 50 40 6 1,3 5 4 4 ,12 50 ,1 ar co b aleno 3 0 ,6 7 30 20 10 0 p r iv.so ciale d iur no co munit à (dato ricavato dall’unità controllo gestione serv. sociali) Il costo retta giornaliero del diurno, per effetto della gestione ad “equipe integrata” è ridotto mediamente del 30%, mentre quello della comunità alloggio è ridotto del 18%. Inoltre la continuità di cura con il Dipartimento di Salute Mentale e la presenza della struttura nel territorio offre buone possibilità di esito favorevole del processo riabilitativo. In particolare la comunità alloggio dal 1999 ad oggi ha ottenuto queste percentuali di turn-over con esito degli ospiti. 8 ,70 % 8 ,70 % r i e nt r o a c a s a 2 6 , 10 % ap p .b .p . c o muni t à d r o p - o ut 56 ,50 % Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” -9- Centro Arcobaleno Inserimenti lavorativi Gli inserimenti lavorativi rappresentano uno degli obiettivi prioritari del programma del centro diurno. Attraverso un programma strutturato, la persona giovane inserita in centro diurno ha la possibilità di fare un percorso guidato all’inserimento lavorativo, passando da un piano di assistenza a quello della propria produttività. Le attività organizzate dal centro diurno prevedono fasi di valutazione e addestramento al lavoro, che vengono poi attuate in un primo tempo con un inserimento presso Cooperative e in un secondo momento con un programma, in collaborazione con il S.I.L., finalizzato all’assunzione in azienda. Ad oggi sono 23 gli utenti del nostro centro su 41 in trattamento (56%) che hanno trovato una collocazione lavorativa tramite questo modello d’intervento: - 15 inseriti in aziende del luogo - 8 frequentano uno stage formativo finalizzato all’inserimento lavorativo. Attraverso un programma di accoglienza temporanea, per il pranzo e per l’attività sportiva pomeridiana, si riesce a monitorare costantemente e nel tempo l’esito dell’inserimento lavorativo, gestendo le difficoltà assieme all’operatore di riferimento, riducendo quindi al minimo gli inserimenti senza successo. Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” - 10 - Centro Arcobaleno L’équipe integrata Dal dicembre 1995 ad oggi molto è cambiato nel Centro Arcobaleno: quell’area dismessa è divenuta una “corte di promozione della salute mentale”, dove trovano sede il nuovo centro diurno, inaugurato nel 1998, la comunità alloggio “Casa di Giobbe” nata nel febbraio 1999, e la sede operativa per la gestione degli appartamenti a bassa protezione del territorio, attualmente 9 fra Arzignano, Chiampo e Montecchio. Per la gestione efficace di tutte queste strutture si è scelto la modalità definita di “Equipe Integrata”, che significa la costituzione di una unica equipe di operatori che gravita su tutte le strutture del centro, che possa così formulare e seguire dall’inizio alla fine tutto il percorso riabilitativo di una persona, senza disperderla in confini o limiti di strutture e di competenze diverse. Questa scelta nasce nell’ottica della continuità di cura prevista dal Progetto Obiettivo Nazionale, e si è rivelata una modalità ottimale sul piano dell’adesione al trattamento degli ospiti e del raggiungimento della necessaria empatia evolutrice, efficace in riabilitazione tanto quanto una terapia farmacologica. Dal punto di vista dell’organizzazione delle risorse assistenziali, un’equipe integrata, se ben gestita e organizzata, consente, a parità di prestazioni, una risparmio nel numero di operatori previsti per la gestione di tre tipologie di servizi diversi. Attualmente l’equipe del Centro Arcobaleno, costituita da 11 operatori di diverse professionalità (psicologi, infermieri, addetti all’assistenza) garantisce una copertura di 15 ore al giorno per 365 giorni all’anno, in turnistica, e si occupa, oltre che delle strutture descritte, di organizzare momenti formativi per la promozione della salute mentale nel territorio. Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” - 11 - Centro Arcobaleno Immagini di vita del Centro Arcobaleno Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” - 12 - Centro Arcobaleno Azienda ULSS n.5 “ovestvicentino” - 13 - Centro Arcobaleno