Aggiornamento situazione vegetativa e fitosanitaria Al momento la vite si trova in una fase compresa tra fine fioritura nei vigneti più tardivi e nelle fasce altitudinali più alte, e allegagione - ingrossamento acini in quelle più precoci. Il carico produttivo mediamente non è molto elevato e in alcune zone, come il Grumello, è particolarmente scarso a causa dei danni da nottua subiti in primavera. Si consiglia di iniziare con moderate sfogliature nella fascia dei grappoli evitando però di scoprirli eccessivamente, e anche con le cimature, che possono essere effettuate quando si esce completamente dalla fioritura, e consentono anche un risparmio di acqua nell’esecuzione dei trattamenti. Situazione fitosanitaria L’andamento meteorologico delle scorse settimane è stato poco favorevole alle infezioni fungine; al momento si segnalano macchie sporadiche di peronospora, che praticamente da 3 settimane non si sono diffuse in modo significativo. Le stesse considerazioni valgono anche per l’oidio. Ancora una volta dobbiamo osservare che, rispetto alle indicazioni da noi fornite, basate sulle osservazioni e sullo sviluppo delle malattie nei campi non trattati, e la valutazione del rischio di infezione mediante la germinazione delle spore, i trattamenti eseguiti sono stati mediamente eccessivi. Evitare di eseguire trattamenti inutili non è solo una questione legata all’aspetto ambientale ed ecologico della coltivazione, ma, visti i limiti di utilizzo di alcune molecole, basati sul loro meccanismo di azione, significa anche non “sparare cartucce” che possono servire nel caso di pressione elevata delle infezioni. Permanendo le condizioni di basso rischio attuali, si consiglia di limitarsi a rispettare i turni indicati in etichetta e non di accorciarli, a meno che le condizioni meteo non cambino. Solo nel momento del passaggio da un sistemico a un citotropico, se le condizioni meteo e di rischio lo giustificano, accorciare i turni dei trattamenti da 14 a 10-12 giorni, altrimenti si possono allungare di qualche giorno. Per i prossimi trattamenti, che cadranno tra una settimana-dieci giorni, si può utilizzare il prodotto Mildicut, che contiene ciazofamide e fosfiti di sodio, eventualmente in miscela con una dose ridotta di rame. Per i trattamenti successivi si consigliano i prodotti a base di dimetomorph e rame (Forum R 3B), zoxamide e rame (Agron, ecc.), mandipropamide e rame (Pergado R). Per il controllo dell’oidio si consiglia di usare un sistemico come Domark, Thiocur, Miclocur o simili, Topas ecc., se la vite è in fine fioritura, altrimenti Prosper oppure passare all’utilizzo di Vivando e Arius, in miscela con zolfo bagnabile o gli zolfi liquidi (Thiopron, Heliosufre, Zolfo SC). Vigneti condotti con metodo biologico: i turni dei trattamenti a base di rame e zolfo sono normalmente di 7-8 giorni, ma con condizioni meteo come quelle di questi giorni si possono allungare anche a 10 giorni. I ramati di nuova concezione (Kocide, Airone, Duke ecc.) consentono un controllo migliore della peronospora con una riduzione del dosaggio di rame per unità di superficie. Insetti: si osservano in diverse vigne i primi sintomi di attacchi di cicalina verde. Si ricorda che la cicalina verde, a meno che non abbia dato luogo a forti infestazioni in zone problematiche (vicinanza a boschi e incolti), NON va trattata, anche perché normalmente viene parassitizzata da un insetto specifico. La stessa cosa vale per la Metcalfa: si tratta di parassiti che più vengono controllati con la lotta chimica, più rischiano di diventare dei problemi per il vigneto in quanto vengono eliminati anche i predatori e parassitoidi che li tengono sotto controllo. Il vigneto valtellinese, con elevata presenza di aree di compensazione ecologica (boschi ecc.), costituisce un agroecosistema sicuramente molto stabile; il fatto di aver ridotto per esempio negli anni gli interventi insetticidi su numerosi parassiti, è andato a vantaggio dell’equilibrio naturale. Gli unici trattamenti insetticidi che vanno eseguiti sono quelli sull’insetto vettore della Flavescenza dorata della vite: lo Scaphoideus titanus, che di per sé non sarebbe dannoso, se non fosse che trasmette questo pericoloso fitoplasma. Ci auguriamo che nei prossimi anni, con l’aumento delle conoscenze sulla biologia dell’insetto e anche sulla malattia, i trattamenti possano essere ridotti. Per ora rimane il decreto di lotta obbligatoria mediante trattamenti insetticidi che sono 2 dalla bassa valle fino a Sondrio, sponda destra Mallero, e uno dalla sponda sinistra del Mallero a Tirano (da Montagna in su). Ricordiamo che forse l’unico modo per ridurre l’incidenza della malattia e in futuro pensare di ridurre o eliminare i trattamenti, è un controllo attento dei vigneti, con la segnalazione delle piante ammalate o comunque sintomatiche. Eliminando la presenza di piante infette sul territorio, anche l’importanza dell’insetto vettore si riduce sensibilmente. In caso di sintomi come arrossamenti, accartocciamenti delle foglie, tralci che non lignificano, grappoli che disseccano, avvisate la Fondazione Fojanini o il Servizio fitosanitario Regionale, nella persona del dott. Culatti 0267404305. Per il primo trattamento le date sono: da ora al 23 giugno. Prodotti consigliati: Applaud o Steward; Per il secondo trattamento le date sono: dal 25 giugno al 10 luglio. Prodotti consigliati: fosfoorganico :clorpirifos metile o etile. Il trattamento unico andrebbe eseguito la terza-quarta decade di giugno, possibilmente con un fosfoorganico. Vigneti biologici: occorre utilizzare piretro o piretrine, possibilmente attivate con piperonilbutossido, la III settimana di giugno, e poi nella I e III settimana di luglio. Al momento nelle zone precoci si osserva l’inizio del volo della seconda generazione della tignoletta; nelle zone a bassa presenza di tignoletta non si consigliano trattamenti aggiuntivi; nelle zone con presenza più elevata, cercare di utilizzare Steward verso il 20-23 giugno, in modo che controlli anche questo parassita (Applaud invece non è efficace). Nelle zone sottoposte a confusione sessuale, il trattamento è unico e si consiglia il secondo. NOTIZIARIO REDATTO CON LA COLLABORAZIONE DEL SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE Flavescenza: gli arrossamenti interessano anche le nervature Scaphoideus titanus adulto: lunghezza 4-5 mm Scaphoideus titanus stadio giovanile:forma affusolata Virus dell’accartoccimaneto fogliare. Non è pericoloso e presenza di due puntini posteriormente. 2-3 MM Le nervature rimangono verdi. Sintomo di attacco di cicalina verde Sintomo di carenza di magnesio Fondazione Fojanini di Studi Superiori, 16 giugno 2014