IL PROCESSO DI CRESCITA DELL’OPERATORE SANITARIO INFERMIERE IN AMBITO PSICHIATRICO, UNA SFIDA NEL PROGETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE IL COORDINATORE INFERMIERISTICO PSICHIATRICO NEI DISTRETTI, RUOLO E FUNZIONI CPSE COORDINATORE SANDRA STARNONI IL COORDINATORE INFERMIERISTICO PSICHIATRICO NEI DISTRETTI,RUOLO E FUNZIONI . Il S.S.N., nato con la legge 833 del 1978, ha attraversato negli anni straordinarie turbolenze fino a che il D.L. n° 502 del 1992 ha determinato il riordino della disciplina sanitaria e il D.L. n° 517 del 1993 ha tracciato l’assetto macrostrutturale delle aziende sanitarie pubbliche, modificandone modalità organizzative e gestionali. Si è imposto l’obbligo di un equilibrio economico – finanziario, ricerca dell’appropriatezza e qualità delle prestazioni. E’ avvenuto il passaggio delle organizzazioni sanitarie da un modello meccanicistico ad un modello organicistico dove sono specificate le responsabilità in relazione ad obiettivi definiti e verifica dei risultati. L’evoluzione organizzativa ha portato al “rinnovamento” di figure professionali quali l’infermiere e il coordinatore infermieristico anche se la frammentazione che ha caratterizzato la classe infermieristica fino ad oggi ne ha limitato la crescita e la forza contrattuale,frenata anche da classi politiche nelle quali figurano professionisti che hanno a comodo avere un infermiere direttamente controllabile e un coordinatore generico gestore di risorse. Oggi il coordinatore rappresenta il punto d’incontro tra gli obiettivi generali dell’azienda e quelli più specifici di ciascun operatore. Si deve superare la concezione di burocrate, il suo agire portarlo sul terreno del processo dei percorsi assistenziali e dell’assistenza basata sulle evidenze scientifiche. EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO 1925-1929 R.D.L. n.1832/25 e R.D. n.2330/29 istituiscono la formazione infermieristica biennale nazionale con ulteriore eventuale terzo anno formativo per l’abilitazione a funzioni direttive 1964 D.P.R. n.755/64 prima scuola diretta a fini speciali per dirigenti dell’assistenza infermieristica 1968 L. 132/68 (riforma ospedaliera) introduce effettivamente la figura infermieristica dirigenziale 1969 D.P.R. 128/69 (art.8) prevede la figura del caposala alle dipendenze del primario e in altri art. regolamenta le attribuzioni del CSSA EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue) 1974 D.P.R.225/74 (mansionario che attribuisce all’I.P. una serie di compiti organizzativi e amministrativi). 1979 D.P.R. 761/79 disciplina stato giuridico del personale infermieristico, il caposala diviene operatore di prima categoria con posizione funzionale di o.p.coordinatore 1982 D.M.S. obbligo del possesso del certificato di abilitazione a funzioni direttive per i concorsi. 1984 D.P.R. art. 20 definisce ruolo del caposala. 1988 D.M. art.3 stabilisce un caposala per ogni U.O. formalmente strutturata. 1992 D.L. 502/92 riordino S.S.N. 1994 D.Lgs 626/94 individua il caposala come preposto (funzione diretta alla tutela della salute dei lavoratori, con particolare riferimento alla verifica periodica della sicurezza dell’ambiente) (nel2008 ex 626 modificata in decreto 81) EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue) 1. 2. 3. 1994 D.M.S. n°739 profilo professionale. 1999 L.42/99 abolizione del mansionario. 1999 Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI presenta il Codice Deontologico (rivisto nel 2009). 2000 istituzione della dirigenza infermieristica 2000 L.251/00 sancisce l’autonomia professionale (profilo professionale, ordinamento didattico, codice deontologico).DISPONE l’ADOZIONE di METODOLOGIE di PIANIFICAZIONE per OBIETTIVI dell’ASSISTENZA. 2006 L.43/06 funzione di coordinamento può essere espletata solo da chi è in possesso di: Master di primo livello in management Certificato di abilitazione a funzioni direttive Esperienza almeno triennale nel profilo di appartenenza NATURA E CARATTERISTICHE DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO Le funzioni di coordinamento del personale infermieristico sono previste dall’art.10 C.C.N.L. – biennio economico 2001/02 – area comparto sanità – che dispone una specifica indennità per coloro cui sia affidata la funzione di coordinamento dell’attività dei servizi d’assegnazione,nonché del personale appartenente allo stesso o ad altro profilo anche di pari categoria ed - ove articolata al suo interno – di pari livello economico, con l’assunzione di responsabilità del proprio operato Il C.C.N.L.2002/2005 prevede art. 19 il passaggio alla categoria DS il personale incaricato di tale funzione al 31/08/01 e lo sviluppo professionale attraverso idonee procedure selettive. Job description responsabile infermieristico SID POSIZIONE DI LAVORO (incarico posizione organizzativa responsabile delle attività infermieristiche coordinamento organizzativo S.C. DIPENDENZA GERARCHICA Responsabile Struttura Complessa QUALIFICA CATEGORIA collaboratore sanitario esperto inferm. DS Analizza l’organizzazione, gestisce le risorse umane e manageriali affidategli. Direzione, gestione attività infermieristiche e tecniche e di coordinamento organizzativo per gli aspetti domiciliari, ambulatoriali e residenzialità della S.C. PROFILO PROFESSIONALE MISSION (SCOPO DELLA POSIZIONE) Job description responsabile infermieristico SID (segue) RELAZIONI FUNZIONALI TITOLI E QUALIFICHE RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE Dirigente medico S.C. – altri responsabili e coordinatori uu.oo. Di distretti,dipartimenti,MMG/ u.o.t.ospedali, comuni ,università cooperative ecc. Laurea specialistica S.I. o master in management o C.A.F.D. Progettazione piani M.Q.nelle Attività .Assistenziali, di ricerca, formazione,prevenzione rischi negli ambienti di vita e lavoro ecc. Verifica stato attuazione/ avanzamento piano lavoro annuale. Verifica monitoraggio/ realizzazione obiettivi di struttura, Rilevazione/ valutazione carichi attività e lavoro del personale. Formazione del personale. JOB DESCRIPTION COORDINATORE INFERMIERISTICO Incarico di coordinamento del SID con responsabilità delle attività infermieristiche e tecniche DIPENDENZA GERARCHICA Posizione Organizzativa Responsabile infermieristico QUALIFICA CATEGORIA C.P.S. con incarico di coordinamento infermiere D o DS PROFILO PROFESSIONALE gestisce le proprie attività, coordina le attività dei collaboratori coordina l’assistenza infermieristica e di supporto, risorse umane e materiali assegnategli Dirigente medico SS cure ambulatoriali e domiciliari, altri responsabili e coordinatori uu.oo. di distretti, dipartimenti, MMG,ospedali e/o UOT-SSB dei comuni, università volontariato e cooperative POSIZIONE DI LAVORO (INCARICO) MISSION (scopo della posizione) RELAZIONI FUNZIONALI JOB DESCRIPTION COORDINATORE INFERMIERISTICO (segue) TITOLI E QUALIFICHE Master in management o certificato di A. F. D. A. Responsabile della QUALITA’ dell’assistenza, collabora con DS RI Medico responsabile SS alla formulazione obiettivi e piano lavoro annuale del SID. Collabora con DS RI alla rilevazione dei bisogni formativi del personale del SID; gestione informazioni,comunicazioni,elaborazione,v alutazione dei processi assistenziali. Partecipa alle riunioni di coordinamento. E’ responsabile dell’organizzazione dei turni di servizio e della programmazione delle attvità assistenziali (piani di lavoro). E’ responsabile gestione risorse materiali. E’ responsabile formazione continua anche x smaltimento rifiuti e sicurezza dei lavoratori in ambiente di lavoro.E’responsabile della tenuta e archiviazione della documentazione . Inserimento neo assunti. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE JOB DESCRIPTION INFERMIERE POSIZIONE DI LAVORO (incarico) DIPENDENZA GERARCHICA QUALIFICA CATEGORIA Responsabile dell’assistenza infermieristica generale. Responsabile attività infermieristiche e coordinamento organizzativo del SID. Collaboratore professionale sanitarioinfermiere- D. PROFILO PROFESSIONALE E’ il professionista sanitario primo responsabile dell’assistenza infermieristica generale. MISSION (Scopo della posizione) E’ il professionista che promuove e coordina le cure e l’assistenza. Svolge con autonomia professionale attività di promozione, prevenzione,riabilitazione, cura e assistenza x salute individuale e collettiva JOB DESCRIPTION INFERMIERE (segue) RELAZIONI FUNZIONALI TITOLI E QUALIFICHE RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE Dirigente Medico,SIA, altri operatori dellSS.SS.,MMG,ospedali e/o UOT-SSB dei comuni,volontariato,cooperative. Diploma di laurea triennale in infermieristica o diploma universitario o diploma infermiere professionale. identifica bisogni assistenza - relativi obiettivi – indicatori per il monitoraggio- e costruisce il PAI in collaborazione con FP coinvolte nel processo assistenziale. Garantisce corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico- terapeutiche. Per l’espletamento di funzioni si avvale di personale di supporto. Contribuisce alla formazione del personale di supporto, concorre all’aggiornamento proprio profilo e alla ricerca. Partecipa alle riunioni di servizio. Pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico. OPERATORE SOCIO SANITARIO POSIZIONE DI LAVORO (incarico) DIPENDENZA GERARCHICA QUALIFICA CATEGORIA PROFILO PROFESSIONALE MISSION (scopo della posizione) RELAZIONI FUNZIONALI Dirigente medico,altri operatori,ecc. TITOLI E QUALIFICHE Attestato di qualifica di Operatore S.S. RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI in base proprie competenze, in collaborazione con altre figure professionali sa attuare i piani di lavoro. Utilizza metodologie di lavoro comuni (schede protocolli ecc.). Aiuta l’infermiere, svolge attività dirette all’igiene personale, pulizia e manutenzione attrezzature,raccolta stoccaggio rifiuti, effettua medicazioni semplici. Ecc.(mansionario). RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE NO. O.S.S. con formazione complementare in assistenza sanitaria. Responsabile attività infermieristiche e coordinamento organizzativo del SID. Categoria BS. E’ operatore che collabora al soddisfacimento dei bisogni primari paz. soddisfare bisogni primari nell’ambito proprie competenze x favorire benessere e autonomia della persona. RUOLO E FUNZIONI DELL’INFERMIERE COORDINATORE RUOLO insieme di comportamenti formalmente stabiliti in base alla natura dell’ufficio ricoperto e delle responsabilità assegnate che si distinguono in: Area di attività – operazioni mentali necessarie per prendere decisioni o assegnare compiti Area di responsabilità – obbligo o dovere di svolgere compiti o raggiungere obiettivi, comprende: a) la responsabilità organizzativa b) la responsabilità personale. Area dei risultati – intesa come risultati di efficacia e efficienza. Il ruolo si esplica mediante l’esercizio di una serie di funzioni (aree di responsabilità) all’interno delle funzioni si svolgono delle attività finalizzate al raggiungimento dell’obbiettivo ed alla gestione del gruppo di lavoro. Per ottenere ciò bisogna considerare: Le mansioni I compiti Le operazioni Funzioni – attività del coordinatore di unità operativa (P.O., distretto, dipartimento) Svolte secondo gli orientamenti forniti dal RID Con il coinvolgimento degli infermieri e personale di supporto. Quando è il caso sono inoltre concordate con il responsabile medico dell’U.O. La funzione organizzativa prevede: a) organizzazione, gestione e valutazione dei professionisti appartenenti all’U.O. coordinata nonché degli operatori che li coadiuvano b) pianificazione,gestione e verifica dei diversi processi a valenza sanitaria afferente alla propria funzione c) Gestione delle risorse tecnico – strumentali, dei presidi sanitari e farmacologici Da ciò si evince l’importanza che assume l’utilizzo di strumenti informativi quali i piani di lavoro e di attività,richieste di risorse umane e materiali, stesura di progetti, valutazioni preventive e consuntive, valutazione del personale e relativa gestione e pianificazione dei turni di servizio. Centro di Salute mentale Rappresenta il nucleo centrale del D.S.M.,la sede organizzativa dell’equipe e il polo di coordinamento delle attività psichiatriche ambulatoriali e domiciliari. Garantisce l’assistenza per popolazione compresa tra 50/75 mila abitanti D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi del C.S.M. D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi del C.S.M STRUTTURALI TECNOLOGICI: Dotazione minima di ambienti Ambienti integrativi – “consigliati”Richieste prestazionali per specifici ambienti Caratteristiche dei materiali per specifici ambienti. accessibilità Caratteristiche igrotermiche e illuminotecniche Dotazioni impiantistiche generali. ORGANIZZATIVI: ai fini della copertura dell’area di popolazione di competenza e l’attuazione dei propri compiti, dispone di medici psichiatri: 1/10 mila abitanti; infermieri 1,5/10 mila ; psicologi 4/da 50- 75 mila e 8 altre unità /50- 70 mila di operatori (educatori, t.o. a. s. o altro profilo assimilabile). Presenza di personale medico – infermieristico (per 12 ore al giorno, 6 gg sett.) Presenza programmata delle altre figure professionali Funzioni del c.s.m. indicate dal D.P.R. 7/4/94 IN QUANTO SEDE DEL COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE, CURA, RIABILITAZIONE E REINSERIMENTO SOCIALE NEL TERRITORIO DI COMPETENZA. GRAZIE ANCHE ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE CON LE ATTIVITA’ DEI DISTRETTI IL C.S.M. SVOLGE: Attività di accoglienza, analisi della domanda e attività diagnostica. Definizione e attuazione di programmi terapeutico- riabilitativi e socio riabilitativi Attività di raccordo con i medici di medicina generale Consulenza specialistica ai “servizi di confine” e alle strutture residenziali Attività di filtro ai ricoveri e di controllo della degenza nelle case di cura neuro psichiatriche Valutazione ai fini del M.C.Q. L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.M. L’ORGANIZZAZIONE deve essere improntata all’elasticità per fornire risposte diversificate nelle fasi del trattamento terapeutico del paziente. L’ATTIVITA’infermieristica,data la tipologia dei pazienti è altamente specialistica,la particolarità della stessa inoltre è data dal fatto che venga esercitata principalmente sul territorio rappresentato da: domicilio, casa famiglia, ambulatorio psichiatrico, L’assistenza domiciliare rappresenta il cuore dell’attività infermieristica del C.S.M. che permette così di ridurre la frequenza dei ricoveri con conseguente riduzione dei costi sanitari e beneficio per il paziente . L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.M Raccolta e analisi dei dati sulla popolazione servita dal distretto per identificarne i bisogni di salute Raccolta ed elaborazione dei dati statistici di coloro che si rivolgono al servizio (prestando attenzione al trattamento dei dati sensibili – legge 675/96-) Erogazione delle prestazioni assistenziali (attività di accoglienza e ambulatoriale, gestione della terapia farmacologica e rilevazione dei suoi effetti) Rapporto psicoterapico i bisogni del singolo paziente vanno conosciuti e compresi) Protezione del paziente (e delle persone di riferimento,nei periodi di acuzie o di possibile crisi) Organizzazione per processi Processo: una sequenza di attività fra loro correlate secondo la logica del cliente interno e finalizzate ad uno specifico risultato finale. PROCESSI Di SUPPORTO gestionali – amministrati – tecnici Pianificazione Gestione personale Manutenzione processo diagnostico – terapeutico – assistenziale PROCESSO PRIMARIO UTENTE PROCESSI DI SUPPORTO SANITARI - SOCIALI Gestione farmaci presidi Gestionali indagini RIDEFINIZIONE DELLA NATIRA DEI COMPITI L’infermiere si avvale di strumenti informativi PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO. A A CURA CURA DI: DI: DR. DR. V. V. MANNA MANNA E E C.P.S.I. C.P.S.I. C.S. C.S. CURCIO CURCIO (M.C.Q. (M.C.Q. D.S.M. D.S.M. ANNO ANNO 2009 2009 )) OPERATORI INCARICATI CHI FA COSA INFERMIERI C.S.M.H2 C.S.M.H2 ALBANO ALBANO LAZIALE LAZIALE SI PROCEDURA 1° ACCOGLIENZA DOCUMENTAZIONE MEDICO PSICHIATRA RICHIESTA DI ACCOGLIENZA SI URGENZA? NO INFERMIERI VERIFICA LA RICHIESTA INFERMIERI INFERMIERI APPROPIATEZZA RICHIESTA NO INVIO AD ALTRO SERVIZIO (O MMG) ACCOGLIENZA INFERMIERI A.S. RACCOLTA DATI SOCIO-DEMOGRAFICI INFERMIERI PRENOTAZIONE 1° VISITA PSICOLOGICA O PSICHIATRICA CARTA SERVIZI INFORMAZIONE TICKET SCHEDA DI ACCOGLIENZA SI AGENDA APPUNTAMENTI PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO. A A CURA CURA DI: DI: DR. DR. V. V. MANNA MANNA E E C.P.S.I. C.P.S.I. C.S. C.S. CURCIO CURCIO (M.C.Q. (M.C.Q. D.S.M. D.S.M. ANNO ANNO 2009 2009 )) OPERATORI INCARICATI CHI FA COSA PROCEDURA di presa in carico .(Cartella) DOCUMENTAZIONE OPERATORI INCARICATI MEDICO PSICHIATRA Psichiatra Psicologo Psichiatra psicologo Colloquio di valutazione Valutazione Presa in Carico? C.S.M.H2 C.S.M.H2 ALBANO ALBANO LAZIALE LAZIALE TRATTAMENTO MEDICO DOCUMENTAZIONE MRP + CC PRIMA VISITA MEDICA SSISTEMA INFORMATICO INFERMIERI NO Invio altro Servizio o MMG MEDICO PSICHIATRA NECESSITA TEST?? SI INVIO PSICOLOGO NO INFERMIERI AGENDA APPUNTAMENTI Si MEDICO PSICHIATRA Psichiatra psicologo infermieri Prima visita Psichiatrica psicologica MRP + CARTELLA CLINICA SISTEMA INFORMATICO NECESSITA’ INTERVENTI SOCIO ASS. SI INVIO ASSISTENTE SOCIALE NO EQUIPE PSICHIATRA PSICOLOGO INFERMIERI ASSISTENTE SOCIALE DEFINIZIONE PROGETTO TERAPEUTICO FOLLOW UP CARTELLA CLINICA CARTELLA CLINICA Organizzazione delle attività L’organizzazione delle attività costituisce un’importante funzione del coordinatore . Ciò implica la scelta del modello organizzativo cui fare riferimento il più appropriato all’ambiente d i riferimento, alla tipologia dell’utenza e delle prestazioni. I modelli più significativi sono: ASSISTENZA FUNZIONALE: ASSEGNAZIONE DEI COMPITI DA PARTE DEL CAPOSALA SECONDO PROTOCOLLI (LINEE GUDA) SEGUTI RIGIDAMENTE. ASSISTENZA DI GRUPPO: (TEAM NURSING)IL CAPOSALA SUDDIVIDE OPERATORI IN GRUPPI E ASSEGNA AL LEADER I PAZIENTI DA ASSISTERE,TRASFERIMENTO RESPONSABILITA’ A LIVELLO OPERATIVO ASSISTENZA PRIMARIA:( PRIMARY NURSING) E’ ASSISTENZA PERSONALIZZATA AFFIDATA ALL’INFERMIERE DI RIFERIMENTO. ASSISTENZA MODULARE: PAZIENTI SUDDIVISI IN MODULI. CASE MANAGEMENT: IL SISTEMA INENDE INTEGRARE GLI INTERVENTI AL PAZIENTE,EVITANDONE LA FRAMMANTAZIONE ELA CASUALITA’ ATTRAVERSO UN’ASSISTENZA CHE TENDA A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA E CONTENERE I COSTI. IL CASE MANAGER IN PSICHIATRIA Il principale problema connesso alla patologia psichiatrica nelle sue manifestazioni è rappresentato dalla continuità delle cure. La figura dell’infermiere case manager ,nell’ambito dell’assistenza domiciliare diretta al paziente psichiatrico, può contribuire in misura considerevole alla diminuzione dei ricoveri in ospedale,secondo i dettami di legge per la conduzione delle strutture del SSN. Le norme vigenti infatti indirizzano all’individuazione del regime assistenziale più adatto al fine dell’utilizzo ottimale delle risorse disponibili (codice deontologico art. 10). Significa che l’infermiere è corresponsabile anche dell’appropriatezza del ricovero, non sotto l’aspetto clinico (di esclusiva competenza medica), ma sotto l’aspetto gestionale. Gestione del cambiamento organizzativo Forze Frenanti Status quo Forze trainanti Conformismo paura del ricerca di rischio perdita di sicurezza economico privilegi pressioni della direzione maggiore autostima compiacimento della direzione Miglioramento organizzativo La delega La delega: strumento gestionale utile nelle organizzazioni sanitarie dove sono fortemente presenti PROFESSIONISTI che ambiscono all’autonomia e sviluppo delle proprie competenze. Non è attribuzione di attività. E’ l’atto mediante il quale il delegante conferisce al delegato responsabilità e autorità per svolgimento di attività proprie di cui mantiene la responsabilità del risultato. Lo scopo è ottenere maggior rapidità dei processi decisionali, aumentare il coinvolgimento dei dipendenti con conseguente qualità del lavoro di tutti. La responsabilità giuridica Nell’esercizio professionale il professionista si assume responsabilità di natura giuridica. Penale:si pone in essere una condotta che corrisponde o provoca un fatto che costituisce reato contemplato dal C.P. o da altra legge dello stato. Civile:si provoca un danno ingiusto in conseguenza di una condotta che obbliga a risarcire il danno. Amministrativo disciplinare:inosservanza di doveri di ufficio e di servizio, comporta sanzioni di carattere amministrativo erogate con provvedimento interno (dipendenti pubblici/ privati). Deontologica: mancato rispetto dei principi etici( acquista valenza giuridica ai sensi della legge 42/99.) La corte Costituzionale ha affermato che, per colui che eserciti professionalmente un’attività esiste l’onere di presa di cognizione delle regole. La mancata conoscenza non potrà essere invocata a difesa del proprio operato. Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti, ruolo e funzioni. Cpse Sandra Starnoni conclusioni Il management è uno dei saperi più consolidati nell’infermieristica italiana. L’ambito nel quale da sempre, ogni giorno e con molta fatica,la professione contribuisce attivamente a risolvere i molti problemi del S.S.N. E’ il sapere sul quale ha legittimato una capacità di dirigere e gestire. Oggi la professione nel suo insieme è consapevole che lo spazio che occupa diventa sempre più ampio e complesso, tutto ciò esige da parte del coordinatore l’acquisizione e lo sviluppo di capacità concettuali,comportamentali e tecniche. Questo consentirà inoltre al coordinatore di descrivere le proprie funzioni ai dirigenti e al personale per ridurre le ambiguità e le possibilità di conflitto. Partendo dal presupposto che la qualità è un elemento essenziale dell’attività professionale, il coordinatore è l’anello di congiunzione tra l’azienda che tende costituire un sistema di qualità globale per aumentare gli standard di sicurezza e gli operatori che devono fare proprie metodologie operative che evidenze scientifiche codificano traducendole in pratica. Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti, ruolo e funzioni. Cpse Sandra Starnoni Grazie per l’attenzione