IL PROCESSO DI CRESCITA
DELL’OPERATORE SANITARIO
INFERMIERE IN AMBITO PSICHIATRICO,
UNA SFIDA NEL PROGETTO
TERAPEUTICO ASSISTENZIALE
IL COORDINATORE INFERMIERISTICO
PSICHIATRICO NEI DISTRETTI, RUOLO E
FUNZIONI
CPSE COORDINATORE SANDRA STARNONI
IL COORDINATORE INFERMIERISTICO
PSICHIATRICO NEI DISTRETTI,RUOLO E
FUNZIONI .
Il S.S.N., nato con la legge 833 del 1978, ha attraversato negli anni straordinarie
turbolenze fino a che il D.L. n° 502 del 1992 ha determinato il riordino della disciplina
sanitaria e il D.L. n° 517 del 1993 ha tracciato l’assetto macrostrutturale delle aziende
sanitarie pubbliche, modificandone modalità organizzative e gestionali. Si è imposto
l’obbligo di un equilibrio economico – finanziario, ricerca dell’appropriatezza e qualità delle
prestazioni.
E’ avvenuto il passaggio delle organizzazioni sanitarie da un modello meccanicistico ad un
modello organicistico dove sono specificate le responsabilità in relazione ad obiettivi
definiti e verifica dei risultati.
L’evoluzione organizzativa ha portato al “rinnovamento” di figure professionali quali
l’infermiere e il coordinatore infermieristico anche se la frammentazione che ha
caratterizzato la classe infermieristica fino ad oggi ne ha limitato la crescita e la forza
contrattuale,frenata anche da classi politiche nelle quali figurano professionisti che hanno
a comodo avere un infermiere direttamente controllabile e un coordinatore generico
gestore di risorse. Oggi il coordinatore rappresenta il punto d’incontro tra gli obiettivi
generali dell’azienda e quelli più specifici di ciascun operatore. Si deve superare la
concezione di burocrate, il suo agire portarlo sul terreno del processo dei percorsi
assistenziali e dell’assistenza basata sulle evidenze scientifiche.
EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA
DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO
1925-1929 R.D.L. n.1832/25 e R.D. n.2330/29
istituiscono la formazione infermieristica biennale
nazionale con ulteriore eventuale terzo anno
formativo per l’abilitazione a funzioni direttive
1964 D.P.R. n.755/64 prima scuola diretta a fini
speciali per dirigenti dell’assistenza infermieristica
1968 L. 132/68 (riforma ospedaliera) introduce
effettivamente la figura infermieristica dirigenziale
1969 D.P.R. 128/69 (art.8) prevede la figura del
caposala alle dipendenze del primario e in altri art.
regolamenta le attribuzioni del CSSA
EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA
DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO
(segue)
1974 D.P.R.225/74 (mansionario che attribuisce all’I.P. una
serie di compiti organizzativi e amministrativi).
1979 D.P.R. 761/79 disciplina stato giuridico del personale
infermieristico, il caposala diviene operatore di prima categoria
con posizione funzionale di o.p.coordinatore
1982 D.M.S. obbligo del possesso del certificato di abilitazione a
funzioni direttive per i concorsi.
1984 D.P.R. art. 20 definisce ruolo del caposala.
1988 D.M. art.3 stabilisce un caposala per ogni U.O.
formalmente strutturata.
1992 D.L. 502/92 riordino S.S.N.
1994 D.Lgs 626/94 individua il caposala come preposto
(funzione diretta alla tutela della salute dei lavoratori, con
particolare riferimento alla verifica periodica della sicurezza
dell’ambiente) (nel2008 ex 626 modificata in decreto 81)
EVOLUZIONE STORICA E NORMATIVA
DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO
(segue)
1.
2.
3.
1994 D.M.S. n°739 profilo professionale.
1999 L.42/99 abolizione del mansionario.
1999 Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI presenta il
Codice Deontologico (rivisto nel 2009).
2000 istituzione della dirigenza infermieristica
2000 L.251/00 sancisce l’autonomia professionale (profilo
professionale, ordinamento didattico, codice
deontologico).DISPONE l’ADOZIONE di METODOLOGIE di
PIANIFICAZIONE per OBIETTIVI dell’ASSISTENZA.
2006 L.43/06 funzione di coordinamento può essere espletata
solo da chi è in possesso di:
Master di primo livello in management
Certificato di abilitazione a funzioni direttive
Esperienza almeno triennale nel profilo di appartenenza
NATURA E CARATTERISTICHE DELLE
FUNZIONI DI COORDINAMENTO
Le funzioni di coordinamento del personale
infermieristico sono previste dall’art.10 C.C.N.L. –
biennio economico 2001/02 – area comparto sanità –
che dispone una specifica indennità per coloro cui sia
affidata la funzione di coordinamento dell’attività dei
servizi d’assegnazione,nonché del personale
appartenente allo stesso o ad altro profilo anche di
pari categoria ed - ove articolata al suo interno – di
pari livello economico, con l’assunzione di
responsabilità del proprio operato
Il C.C.N.L.2002/2005 prevede art. 19 il passaggio alla
categoria DS il personale incaricato di tale funzione
al 31/08/01 e lo sviluppo professionale attraverso
idonee procedure selettive.
Job description
responsabile infermieristico SID
POSIZIONE DI LAVORO (incarico
posizione organizzativa responsabile delle
attività infermieristiche coordinamento
organizzativo S.C.
DIPENDENZA GERARCHICA
Responsabile Struttura Complessa
QUALIFICA CATEGORIA
collaboratore sanitario esperto inferm. DS
Analizza l’organizzazione, gestisce le risorse
umane e manageriali affidategli.
Direzione, gestione attività infermieristiche e
tecniche e di coordinamento organizzativo per gli
aspetti domiciliari, ambulatoriali e residenzialità
della S.C.
PROFILO PROFESSIONALE
MISSION (SCOPO DELLA
POSIZIONE)
Job description
responsabile infermieristico SID (segue)
RELAZIONI FUNZIONALI
TITOLI E QUALIFICHE
RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI
RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE Dirigente medico S.C. – altri responsabili e
coordinatori uu.oo. Di
distretti,dipartimenti,MMG/ u.o.t.ospedali,
comuni ,università cooperative ecc.
Laurea specialistica S.I. o master in
management o C.A.F.D.
Progettazione piani M.Q.nelle Attività
.Assistenziali, di ricerca,
formazione,prevenzione rischi negli ambienti di
vita e lavoro ecc.
Verifica stato attuazione/ avanzamento piano
lavoro annuale. Verifica monitoraggio/
realizzazione obiettivi di struttura, Rilevazione/
valutazione carichi attività e lavoro del
personale. Formazione del personale.
JOB DESCRIPTION
COORDINATORE INFERMIERISTICO
Incarico di coordinamento del SID con
responsabilità delle attività
infermieristiche e tecniche
DIPENDENZA GERARCHICA
Posizione Organizzativa
Responsabile infermieristico
QUALIFICA CATEGORIA
C.P.S. con incarico di coordinamento
infermiere D o DS
PROFILO PROFESSIONALE
gestisce le proprie attività, coordina le
attività dei collaboratori
coordina l’assistenza infermieristica e
di supporto, risorse umane e materiali
assegnategli
Dirigente medico SS cure
ambulatoriali e domiciliari, altri
responsabili e coordinatori uu.oo. di
distretti, dipartimenti, MMG,ospedali e/o
UOT-SSB dei comuni, università
volontariato e cooperative
POSIZIONE DI LAVORO (INCARICO)
MISSION (scopo della posizione)
RELAZIONI FUNZIONALI
JOB DESCRIPTION
COORDINATORE INFERMIERISTICO
(segue)
TITOLI E QUALIFICHE
Master in management o certificato di
A. F. D. A.
Responsabile della QUALITA’
dell’assistenza, collabora con DS RI
Medico responsabile SS alla formulazione
obiettivi e piano lavoro annuale del SID.
Collabora con DS RI alla rilevazione dei
bisogni formativi del personale del SID;
gestione
informazioni,comunicazioni,elaborazione,v
alutazione dei processi assistenziali.
Partecipa alle riunioni di coordinamento.
E’ responsabile dell’organizzazione dei
turni di servizio e della programmazione
delle attvità assistenziali (piani di lavoro).
E’ responsabile gestione risorse materiali.
E’ responsabile formazione continua
anche x smaltimento rifiuti e sicurezza dei
lavoratori in ambiente di
lavoro.E’responsabile della tenuta e
archiviazione della documentazione .
Inserimento neo assunti.
RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE
RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE
JOB DESCRIPTION INFERMIERE
POSIZIONE DI LAVORO (incarico)
DIPENDENZA GERARCHICA
QUALIFICA CATEGORIA
Responsabile dell’assistenza
infermieristica generale.
Responsabile attività infermieristiche e
coordinamento organizzativo del SID.
Collaboratore professionale sanitarioinfermiere- D.
PROFILO PROFESSIONALE
E’ il professionista sanitario primo
responsabile dell’assistenza infermieristica
generale.
MISSION (Scopo della posizione)
E’ il professionista che promuove e
coordina le cure e l’assistenza. Svolge
con autonomia professionale attività di
promozione, prevenzione,riabilitazione,
cura e assistenza x salute individuale e
collettiva
JOB DESCRIPTION INFERMIERE
(segue)
RELAZIONI FUNZIONALI
TITOLI E QUALIFICHE
RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI
RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE
Dirigente Medico,SIA, altri operatori
dellSS.SS.,MMG,ospedali e/o UOT-SSB
dei comuni,volontariato,cooperative.
Diploma di laurea triennale in
infermieristica o diploma universitario o
diploma infermiere professionale.
identifica bisogni assistenza - relativi
obiettivi – indicatori per il monitoraggio- e
costruisce il PAI in collaborazione con FP
coinvolte nel processo assistenziale.
Garantisce corretta applicazione delle
prescrizioni diagnostico- terapeutiche. Per
l’espletamento di funzioni si avvale di
personale di supporto. Contribuisce alla
formazione del personale di supporto,
concorre all’aggiornamento proprio profilo
e alla ricerca. Partecipa alle riunioni di
servizio.
Pianifica, gestisce e valuta l’intervento
assistenziale infermieristico.
OPERATORE SOCIO SANITARIO
POSIZIONE DI LAVORO (incarico)
DIPENDENZA GERARCHICA
QUALIFICA CATEGORIA
PROFILO PROFESSIONALE
MISSION (scopo della posizione)
RELAZIONI FUNZIONALI
Dirigente medico,altri operatori,ecc.
TITOLI E QUALIFICHE
Attestato di qualifica di Operatore S.S.
RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI
in base proprie competenze, in collaborazione con altre figure
professionali sa attuare i piani di lavoro. Utilizza metodologie di
lavoro comuni (schede protocolli ecc.). Aiuta l’infermiere, svolge
attività dirette all’igiene personale, pulizia e manutenzione
attrezzature,raccolta stoccaggio rifiuti, effettua medicazioni
semplici. Ecc.(mansionario).
RESPONSABILITA’ ORGANIZZATIVE
NO.
O.S.S. con formazione complementare in assistenza sanitaria.
Responsabile attività infermieristiche e coordinamento
organizzativo del SID.
Categoria BS.
E’ operatore che collabora al soddisfacimento dei bisogni
primari paz.
soddisfare bisogni primari nell’ambito proprie competenze x
favorire benessere e autonomia della persona.
RUOLO E FUNZIONI DELL’INFERMIERE
COORDINATORE
RUOLO insieme di comportamenti formalmente stabiliti in base alla natura
dell’ufficio ricoperto e delle responsabilità assegnate che si distinguono in:
Area di attività – operazioni mentali necessarie per prendere decisioni o assegnare
compiti
Area di responsabilità – obbligo o dovere di svolgere compiti o raggiungere obiettivi,
comprende: a) la responsabilità organizzativa b) la responsabilità personale.
Area dei risultati – intesa come risultati di efficacia e efficienza.
Il ruolo si esplica mediante l’esercizio di una serie di funzioni (aree di
responsabilità) all’interno delle funzioni si svolgono delle attività
finalizzate al raggiungimento dell’obbiettivo ed alla gestione del
gruppo di lavoro.
Per ottenere ciò bisogna considerare:
Le mansioni
I compiti
Le operazioni
Funzioni – attività del coordinatore
di unità operativa (P.O., distretto, dipartimento)
Svolte secondo gli orientamenti forniti dal RID
Con il coinvolgimento degli infermieri e personale di supporto.
Quando è il caso sono inoltre concordate con il responsabile medico dell’U.O.
La funzione organizzativa prevede:
a) organizzazione, gestione e valutazione dei professionisti appartenenti
all’U.O. coordinata nonché degli operatori che li coadiuvano
b) pianificazione,gestione e verifica dei diversi processi a valenza sanitaria
afferente alla propria funzione
c) Gestione delle risorse tecnico – strumentali, dei presidi sanitari e
farmacologici
Da ciò si evince l’importanza che assume l’utilizzo di strumenti informativi
quali i piani di lavoro e di attività,richieste di risorse umane e materiali,
stesura di progetti, valutazioni preventive e consuntive, valutazione del
personale e relativa gestione e pianificazione dei turni di servizio.
Centro di Salute mentale
Rappresenta il nucleo centrale del D.S.M.,la sede
organizzativa dell’equipe e il polo di
coordinamento delle attività psichiatriche
ambulatoriali e domiciliari.
Garantisce l’assistenza per popolazione compresa
tra 50/75 mila abitanti
D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi
strutturali, tecnologici e organizzativi del C.S.M.
D.M. 24/05/95 determina i Requisiti minimi
strutturali, tecnologici e organizzativi
del C.S.M
STRUTTURALI TECNOLOGICI:
Dotazione minima di ambienti
Ambienti integrativi – “consigliati”Richieste prestazionali per specifici ambienti
Caratteristiche dei materiali per specifici ambienti.
accessibilità
Caratteristiche igrotermiche e illuminotecniche
Dotazioni impiantistiche generali.
ORGANIZZATIVI: ai fini della copertura dell’area di popolazione di
competenza e l’attuazione dei propri compiti, dispone di medici
psichiatri: 1/10 mila abitanti; infermieri 1,5/10 mila ; psicologi 4/da 50- 75
mila e 8 altre unità /50- 70 mila di operatori (educatori, t.o. a. s. o altro
profilo assimilabile).
Presenza di personale medico – infermieristico (per 12 ore al giorno, 6 gg sett.)
Presenza programmata delle altre figure professionali
Funzioni del c.s.m. indicate dal D.P.R.
7/4/94
IN QUANTO SEDE DEL COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI DI
PREVENZIONE, CURA, RIABILITAZIONE E REINSERIMENTO SOCIALE
NEL TERRITORIO DI COMPETENZA. GRAZIE ANCHE
ALL’INTEGRAZIONE FUNZIONALE CON LE ATTIVITA’ DEI DISTRETTI IL
C.S.M. SVOLGE:
Attività di accoglienza, analisi della domanda e attività diagnostica.
Definizione e attuazione di programmi terapeutico- riabilitativi e socio
riabilitativi
Attività di raccordo con i medici di medicina generale
Consulenza specialistica ai “servizi di confine” e alle strutture residenziali
Attività di filtro ai ricoveri e di controllo della degenza nelle case di cura neuro
psichiatriche
Valutazione ai fini del M.C.Q.
L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL C.S.M.
L’ORGANIZZAZIONE deve essere improntata all’elasticità per fornire
risposte diversificate nelle fasi del trattamento terapeutico del paziente.
L’ATTIVITA’infermieristica,data la tipologia dei pazienti è altamente
specialistica,la particolarità della stessa inoltre è data dal fatto che
venga esercitata principalmente sul territorio rappresentato da:
domicilio, casa famiglia, ambulatorio psichiatrico,
L’assistenza domiciliare rappresenta il cuore dell’attività infermieristica
del C.S.M. che permette così di ridurre la frequenza dei ricoveri con
conseguente riduzione dei costi sanitari e beneficio per il paziente .
L’ATTIVITA’ INFERMIERISTICA NEL
C.S.M
Raccolta e analisi dei dati sulla popolazione servita dal
distretto per identificarne i bisogni di salute
Raccolta ed elaborazione dei dati statistici di coloro che si
rivolgono al servizio (prestando attenzione al trattamento
dei dati sensibili – legge 675/96-)
Erogazione delle prestazioni assistenziali (attività di
accoglienza e ambulatoriale, gestione della terapia
farmacologica e rilevazione dei suoi effetti)
Rapporto psicoterapico i bisogni del singolo paziente
vanno conosciuti e compresi)
Protezione del paziente (e delle persone di riferimento,nei
periodi di acuzie o di possibile crisi)
Organizzazione per processi
Processo: una sequenza di attività fra loro correlate secondo la logica del cliente interno e finalizzate ad uno specifico
risultato finale.
PROCESSI Di SUPPORTO
gestionali – amministrati –
tecnici
Pianificazione
Gestione personale
Manutenzione
processo diagnostico – terapeutico – assistenziale
PROCESSO PRIMARIO
UTENTE
PROCESSI DI SUPPORTO
SANITARI - SOCIALI
Gestione farmaci presidi
Gestionali indagini
RIDEFINIZIONE DELLA NATIRA DEI COMPITI
L’infermiere si avvale di strumenti informativi
PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO.
A
A CURA
CURA DI:
DI: DR.
DR. V.
V. MANNA
MANNA E
E C.P.S.I.
C.P.S.I. C.S.
C.S. CURCIO
CURCIO
(M.C.Q.
(M.C.Q. D.S.M.
D.S.M. ANNO
ANNO 2009
2009 ))
OPERATORI
INCARICATI
CHI FA
COSA
INFERMIERI
C.S.M.H2
C.S.M.H2 ALBANO
ALBANO LAZIALE
LAZIALE
SI
PROCEDURA 1°
ACCOGLIENZA
DOCUMENTAZIONE
MEDICO
PSICHIATRA
RICHIESTA DI
ACCOGLIENZA
SI
URGENZA?
NO
INFERMIERI
VERIFICA LA
RICHIESTA
INFERMIERI
INFERMIERI
APPROPIATEZZA
RICHIESTA
NO
INVIO AD ALTRO
SERVIZIO (O MMG)
ACCOGLIENZA
INFERMIERI
A.S.
RACCOLTA
DATI
SOCIO-DEMOGRAFICI
INFERMIERI
PRENOTAZIONE 1° VISITA
PSICOLOGICA O
PSICHIATRICA
CARTA SERVIZI
INFORMAZIONE
TICKET
SCHEDA DI
ACCOGLIENZA
SI
AGENDA
APPUNTAMENTI
PROCESSO DI ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO.
A
A CURA
CURA DI:
DI: DR.
DR. V.
V. MANNA
MANNA E
E C.P.S.I.
C.P.S.I. C.S.
C.S. CURCIO
CURCIO
(M.C.Q.
(M.C.Q. D.S.M.
D.S.M. ANNO
ANNO 2009
2009 ))
OPERATORI
INCARICATI
CHI FA
COSA
PROCEDURA
di presa in carico
.(Cartella)
DOCUMENTAZIONE
OPERATORI
INCARICATI
MEDICO
PSICHIATRA
Psichiatra
Psicologo
Psichiatra
psicologo
Colloquio di
valutazione
Valutazione
Presa in
Carico?
C.S.M.H2
C.S.M.H2 ALBANO
ALBANO LAZIALE
LAZIALE
TRATTAMENTO
MEDICO
DOCUMENTAZIONE
MRP +
CC
PRIMA VISITA
MEDICA
SSISTEMA
INFORMATICO
INFERMIERI
NO
Invio altro
Servizio o MMG
MEDICO
PSICHIATRA
NECESSITA
TEST??
SI
INVIO
PSICOLOGO
NO
INFERMIERI
AGENDA
APPUNTAMENTI
Si
MEDICO
PSICHIATRA
Psichiatra
psicologo
infermieri
Prima visita
Psichiatrica
psicologica
MRP +
CARTELLA
CLINICA
SISTEMA
INFORMATICO
NECESSITA’
INTERVENTI
SOCIO
ASS.
SI
INVIO ASSISTENTE
SOCIALE
NO
EQUIPE
PSICHIATRA
PSICOLOGO
INFERMIERI
ASSISTENTE
SOCIALE
DEFINIZIONE
PROGETTO
TERAPEUTICO
FOLLOW
UP
CARTELLA
CLINICA
CARTELLA
CLINICA
Organizzazione delle attività
L’organizzazione delle attività costituisce un’importante funzione del coordinatore . Ciò
implica la scelta del modello organizzativo cui fare riferimento il più appropriato
all’ambiente d i riferimento, alla tipologia dell’utenza e delle prestazioni.
I modelli più significativi sono:
ASSISTENZA FUNZIONALE: ASSEGNAZIONE DEI COMPITI DA PARTE DEL CAPOSALA
SECONDO PROTOCOLLI (LINEE GUDA) SEGUTI RIGIDAMENTE.
ASSISTENZA DI GRUPPO: (TEAM NURSING)IL CAPOSALA SUDDIVIDE OPERATORI IN
GRUPPI E ASSEGNA AL LEADER I PAZIENTI DA ASSISTERE,TRASFERIMENTO
RESPONSABILITA’ A LIVELLO OPERATIVO
ASSISTENZA PRIMARIA:( PRIMARY NURSING) E’ ASSISTENZA PERSONALIZZATA
AFFIDATA ALL’INFERMIERE DI RIFERIMENTO.
ASSISTENZA MODULARE: PAZIENTI SUDDIVISI IN MODULI.
CASE MANAGEMENT: IL SISTEMA INENDE INTEGRARE GLI INTERVENTI AL
PAZIENTE,EVITANDONE LA FRAMMANTAZIONE ELA CASUALITA’ ATTRAVERSO
UN’ASSISTENZA CHE TENDA A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA E CONTENERE I
COSTI.
IL CASE MANAGER IN PSICHIATRIA
Il principale problema connesso alla patologia psichiatrica nelle sue
manifestazioni è rappresentato dalla continuità delle cure.
La figura dell’infermiere case manager ,nell’ambito dell’assistenza
domiciliare diretta al paziente psichiatrico, può contribuire in misura
considerevole alla diminuzione dei ricoveri in ospedale,secondo i dettami
di legge per la conduzione delle strutture del SSN.
Le norme vigenti infatti indirizzano all’individuazione del regime assistenziale
più adatto al fine dell’utilizzo ottimale delle risorse disponibili (codice
deontologico art. 10). Significa che l’infermiere è corresponsabile anche
dell’appropriatezza del ricovero, non sotto l’aspetto clinico (di esclusiva
competenza medica), ma sotto l’aspetto gestionale.
Gestione del cambiamento organizzativo
Forze
Frenanti
Status quo
Forze trainanti
Conformismo
paura del
ricerca di
rischio
perdita di
sicurezza
economico
privilegi
pressioni della
direzione
maggiore autostima
compiacimento
della direzione
Miglioramento
organizzativo
La delega
La delega: strumento gestionale utile nelle organizzazioni
sanitarie dove sono fortemente presenti
PROFESSIONISTI che ambiscono all’autonomia e
sviluppo delle proprie competenze. Non è attribuzione di
attività.
E’ l’atto mediante il quale il delegante conferisce al delegato
responsabilità e autorità per svolgimento di attività proprie
di cui mantiene la responsabilità del risultato.
Lo scopo è ottenere maggior rapidità dei processi
decisionali, aumentare il coinvolgimento dei dipendenti
con conseguente qualità del lavoro di tutti.
La responsabilità giuridica
Nell’esercizio professionale il professionista si assume responsabilità di natura
giuridica.
Penale:si pone in essere una condotta che corrisponde o provoca un fatto
che costituisce reato contemplato dal C.P. o da altra legge dello stato.
Civile:si provoca un danno ingiusto in conseguenza di una condotta che
obbliga a risarcire il danno.
Amministrativo disciplinare:inosservanza di doveri di ufficio e di
servizio, comporta sanzioni di carattere amministrativo erogate con
provvedimento interno (dipendenti pubblici/ privati).
Deontologica: mancato rispetto dei principi etici( acquista valenza
giuridica ai sensi della legge 42/99.)
La corte Costituzionale ha affermato che, per colui che eserciti
professionalmente un’attività esiste l’onere di presa di cognizione delle
regole. La mancata conoscenza non potrà essere invocata a difesa del
proprio operato.
Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei distretti,
ruolo e funzioni.
Cpse Sandra Starnoni
conclusioni
Il management è uno dei saperi più consolidati nell’infermieristica italiana. L’ambito nel quale da
sempre, ogni giorno e con molta fatica,la professione contribuisce attivamente a risolvere i
molti problemi del S.S.N.
E’ il sapere sul quale ha legittimato una capacità di dirigere e gestire. Oggi la professione nel
suo insieme è consapevole che lo spazio che occupa diventa sempre più ampio e
complesso, tutto ciò esige da parte del coordinatore l’acquisizione e lo sviluppo di capacità
concettuali,comportamentali e tecniche.
Questo consentirà inoltre al coordinatore di descrivere le proprie funzioni ai dirigenti e al
personale per ridurre le ambiguità e le possibilità di conflitto.
Partendo dal presupposto che la qualità è un elemento essenziale dell’attività professionale, il
coordinatore è l’anello di congiunzione tra l’azienda che tende costituire un sistema di
qualità globale per aumentare gli standard di sicurezza e gli operatori che devono fare
proprie metodologie operative che evidenze scientifiche codificano traducendole in
pratica.
Il coordinatore infermieristico psichiatrico nei
distretti, ruolo e funzioni.
Cpse Sandra Starnoni
Grazie per l’attenzione
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evoluzione storica e normativa del coordinatore