1 2 Non conflitto di interessi Dichiaro di non aver avuto rapporti, anche di finanziamento, con soggetti portatori di interessi commerciali in questo ambito scientifico. Mario Berveglieri Premesse 4 L’esperienza di Denis Burkitt «In Africa, curando le persone che vivono in gran parte delle verdure che essi coltivano, non ho visto quasi mai casi di molte delle malattie più comuni negli Stati Uniti e in Inghilterra, tra cui malattie coronariche, diabete dell'adulto, vene varicose, l’obesità, la diverticolite, l’appendicite, i calcoli biliari, carie dentali, emorroidi, ernia iatale e costipazione. In 20 anni di chirurgia in Africa, ho dovuto togliere esattamente un calcolo biliare». Denis Burki., MD Opened McDougall's Eyes to Diet and Disease https://www.drmcdougall.com/misc/2013nl/jan/burkitt.htm Burkitt Denis Parsons: “Some Diseases Characteristic of Modern Western Civilization”, British Medical Journal, 1973, 1, 274-278 5 5 L’esperienza di Denis Burkitt Come capo dei servizi sanitari del governo dell'Uganda, Burkitt assistì più di 10 milioni di persone la cui alimentazione era basata su cereali e tuberi e che non consumavano quasi mai carni, prodotti lattiero-caseari o alimenti trasformati. Burkitt individuò la differenza più rilevante fra dieta africana e occidentale nel consumo di cibi vegetali integrali e in particolare di fibra. Denis Burki., MD Opened McDougall's Eyes to Diet and Disease https://www.drmcdougall.com/misc/2013nl/jan/burkitt.htm Burkitt Denis Parsons: “Some Diseases Characteristic of Modern Western Civilization”, British Medical Journal, 1973, 1, 274-278 6 6 Dalla dieta tradizionali (es. mediterranea) alla dieta occidentale 7 …dalle diete tradizionali (prevalentemente basate su cibi vegetali integri) alla dieta occidentale 8 Dieta occidentale Malattie occidentali o croniche o da civiltà • • • • • • • • • • • • • STIPSI OBESITA’ IPERTENSIONE DIABETE MELLITO ATEROSCLEROSI CANCRO (mammella, colon, corpo utero, prostata) OSTEOPOROSI MORBO DI PARKINSON E DEMENZE CALCOLOSI COLECISTICA DISLIPIDEMIE CATARATTA ASMA E MALATTIE AUTOIMMUNI MALATTIE INTESTINALI CRONICHE Burkitt Denis Parsons: “Some Diseases Characteristic of Modern Western Civilization”, British Medical Journal, 1973, 1, 274-278 Michael Pollan, In difesa del cibo, Adelphi Edizioni, 2008, pag. 101, 152 9 Epidemiologia 10 Childhood obesity: public-health crisis, common sense cure Ebbeling CB1, Pawlak DB, Ludwig DS. Childhood obesity: public-health crisis, common sense cure. Lancet. 2002 Aug 10;360(9331):473-82. Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate 11 Mappa mondiale dell’obesità http://www.worldobesity.org/aboutobesity/world-map-obesity/ 12 http://www.worldobesity.org/site_media/library/resource_images/ Adults_and_children_earliest_and_most_recent_available_timepoints_combined_gender_November_14.pdf 13 Childhood obesity: public-health crisis, common sense cure zzz Ebbeling CB1, Pawlak DB, Ludwig DS. Childhood obesity: public-‐health crisis, common sense cure. Lancet. 2002 Aug 10;360(9331):473-‐82. 14 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Age-Adjusted Prevalence of Obesity and Diagnosed Diabetes Among U.S. Adults Aged 18 Years or older Obesity (BMI ≥30 kg/m2) 1994 2000 2010 No Data <14.0% 14.0-‐17.9% 18.0-‐21.9% 22.0-‐25.9% >26.0% Diabetes 1994 2000 2010 No Data <4.5% 4.5-‐5.9% 6.0-‐7.4% 7.5-‐8.9% >9.0% CDC’s Division of Diabetes Translation. National Diabetes Surveillance System available at http://www.cdc.gov/diabetes/statistics 16 h.p://www.aicr.org/assets/docs/pdf/reports/Second_Expert_Report.pdf: Food, Nutri]on, Physical Ac]vity, and the Preven]on of Cancer: a Global Perspec]ve p.323 17 Prevalenza di sovrappeso e obesità in USA Ogden CL, Carroll MD, Flegal KM. Prevalence of obesity in the United States. JAMA. 2014 Jul;312(2):189-90.. Maffeis C, Nutrire correttamente in età evolutiva per prevenire le malattie degenerative nell'adulto in Convegno «L’integrazione è servita» Novara 23 maggio 2014 18 Prevalenza di sovrappeso e obesità all’età di 6-9 aa in Europa Wijnhoven TM, van Raaij JM, Spinelli A, Rito AI, Hovengen R, Kunesova M, Starc G, Ru.er H, Sjöberg A, Petrauskiene A, O'Dwyer U, Petrova S, Farrugia Sant'angelo V , W a u t e r s M , Y n g v e A , R u b a n a I M , B r e d a J . WHO European Childhood Obesity Surveillance Ini]a]ve 2008: weight, height and body mass index in 6-‐9-‐year-‐old children. Pediatr Obes. 2013 Apr;8(2):79-‐97 19 Maffeis C, Nutrire correttamente in età evolutiva per prevenire le malattie degenerative nell'adulto in Convegno «L’integrazione è servita» Novara 23 maggio 2014 Sovrappeso e obesità per regione bambini di 8-9 anni della 3a primaria OKkio alla SALUTE 2012 20 Il bambino sovrappeso: esame obiettivo (prevenzione secondaria!) 21 Principali indici pondero-staturali: Indice di massa corporea (body mass index o BMI): peso (kg)/altezza (m2) Negli adulti: Valori: 18,5-25: normale; 25-30: sovrappeso; >30 obesità In pediatria: BMI secondo Cole Adiposità addominale: circonferenza vita Negli adulti: Valori normali: < 88 cm x D e < 96 x U) In pediatria: Curve percentili Tim J Cole, Mary C Bellizzi, Katherine M Flegal, William H Dietz, Establishing a standard defini]on for child overweight and obesity worldwide: interna]onal survey, 22 BMJ 2000; 320:1240 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate BMI: percentili OMS Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate 23 IOTF (International Obesity Task Force): curve di Cole Sovrappeso: il percentile di BMI che a 18 anni interseca il BMI al valore di 25 Kg/m2 Obesità: il percentile di BMI che a 18 anni interseca il BMI al valore di 30 Kg/m2 Tim J Cole, Mary C Bellizzi, Katherine M Flegal, William H Dietz, Establishing a standard defini]on for child overweight and obesity worldwide: interna]onal survey, 24 BMJ 2000; 320:1240 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Valori soglia di BMI che intersecano a 18 anni 25 e 30 Kg/m2 25 Tim J Cole, Mary C Bellizzi, Katherine M Flegal, William H Dietz, Establishing a standard defini]on for child overweight and obesity worldwide: interna]onal survey, BMJ 2000; 320:1240 Esempi di sovrappeso e obesità sec. Cole Sovrappeso: il percentile di BMI che a 18 anni interseca il BMI al valore di 25 Kg/m2 Obesità: il percentile di BMI che a 18 anni interseca il BMI al valore di 30 Kg/m2 Tim J Cole, Mary C Bellizzi, Katherine M Flegal, William H Dietz, Establishing a standard defini]on for child overweight and obesity worldwide: interna]onal survey, 26 BMJ 2000; 320:1240 Corso sull’Obesità Infantile per i pediatri di base di Ferrara, 21 ottobre 2011 Adiposity rebound Comportamento del BMI alle varie età: il BMI si riduce progressivamente fino a raggiungere il valore minimo, intorno a 5-6 anni di vita per aumentare successivamente. L’età corrispondente al valore minimo di BMI indica ciò che viene definito “adiposity rebound”. Scaglioni et al.2005; Metges CC 2001 27 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Adiposity rebound Più i soggetti hanno un BMI elevato più hanno un adiposity r e b o u n d progressivamente più precoce Scaglioni et al.2005; Metges CC 2001 Corso sull’Obesità Infantile per i pediatri di base di Ferrara, 21 ottobre 2011 28 Adiposity rebound Fattore di rischio e indicatore precoce di sviluppo di obesità in età adulta E’ associato a: • iperplasia del tessuto adiposo • a c c e l e r a z i o n e d e l l a maturazione ossea • p i ù e l e v a t o i n t a k e proteico nei primi 2 anni (risposta ormonale all’eccesso di proteine?) Rolland-‐Cachera Int J Obes ’95 Rolland-‐Cachera Acta Paediatr ‘99 29 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Adiposity rebound: Giulia Z, anni 8 Rolland-‐Cachera Int J Obes ’95 Rolland-‐Cachera Acta Paediatr ‘99 30 Adiposity rebound: Giulia Z, anni 8 BMI: 24,27 kg/m2 EP: 52% Rolland-‐Cachera Int J Obes ’95 Rolland-‐Cachera Acta Paediatr ‘99 31 Adiposity rebound: Manuela M. anni 8 Rolland-‐Cachera Int J Obes ’95 Rolland-‐Cachera Acta Paediatr ‘99 32 Adiposity rebound: Manuela M. anni 8 BMI: 29,54 Kg/m2 EP: 79% Rolland-‐Cachera Int J Obes ’95 Rolland-‐Cachera Acta Paediatr ‘99 33 La circonferenza vita Metodo di misurazione Utilizzare un metro flessibile (tipo metro da sarta). Con il soggetto in piedi, alla fine di una espirazione normale, misurare la circonferenza addominale in centimetri, facendo passare il metro a metà tra la 10° costa e il bordo superiore della cresta iliaca,. (WHO Standard method – Mc. Carthy et al- 2000) Senza dimen]care i “tofi” children (thin on the outside, fat on the inside)! Da McCarthy et al. Eur J Clin Nutr 2001;55:902-7, modificata Corso sull’Obesità Infantile per i pediatri di base di Ferrara, 21 ottobre 2011 34 Circonferenza vita e ipertensione arteriosa Lee S, Bacha F, Arslanian SA: waist circimference, blood pressure and lipid components of the metabolic syndrome, J Pediatr, 2006 Dec, 149 (6), 809-16 Lee S, Bacha F, Arslanian SA: waist circimference is an independent predictor of insilin resistance in black and white youths, J Pediatr, 2006 Dec, 148 35 (2), 188-94 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Circonferenza vita e ipertrigliceridemia Lee S, Bacha F, Arslanian SA: waist circimference, blood pressure and lipid components of the metabolic syndrome, J Pediatr, 2006 Dec, 149 (6), 809-16 Lee S, Bacha F, Arslanian SA: waist circimference is an independent predictor of insilin resistance in black and white youths, J Pediatr, 2006 Dec, 148 36 (2), 188-94 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Insulino sensibilità e percentili di vita e BMI Lee S, Bacha F, Arslanian SA: waist circimference, blood pressure and lipid components of the metabolic syndrome, J Pediatr, 2006 Dec, 149 (6), 809-16 Lee S, Bacha F, Arslanian SA: waist circimference is an independent predictor of insilin resistance in black and white youths, J Pediatr, 2006 Dec, 148 37 (2), 188-94 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate HOMA (Homeostatic Model Assessment) Index HOMA Homeostatic Model Assessment Indice HOMA di insulinoresistenza (IR HOMA) Range normalità adulti: 0.23-2.5: bambini; 0.23-3.1: Valori superiori al limite massimo normale: insulinoresistenza La resistenza all’insulina è un segno precoce del rischio di diabete e precede di alcuni anni la comparsa accertata del diabete di tipo 2 Formula: • se glicemia in mg/dL: Glicemia a digiuno (mg/dL) X Insulinemia (µU/ mL) / 405 • se glicemia in mmol/L: Glicemia a digiuno (mmol/L) X Insulinemia (mUI/L) / 22.5 38 IR: Chiara B., 10 anni Glicemia: 92,00 Insulinemia: 16,70 IR (HOMA): 3.79 (v.n.bambini; 0.23-3.1) BMI: 27,04 Kg/m2 EP: 54% 39 IR: Matteo B., 10 anni Glicemia: 86,00 Insulinemia: 19 IR (HOMA): 4.03 (v.n.bambini; 0.23-3.1) BMI: 25,62 Kg/m2 EP: 55% 40 Alla base delle malattie occidentali 41 Bevande zuccherate David S Ludwig, Karen E Peterson, Steven L Gortmaker, Relation between consumption of sugar-sweetened drinks and childhood obesity: a prospective, observational analysis The Lancet, 17 February 2001, Volume 357, No. 9255, p 505–508, Televisione Ludwig DS, Gortmaker SL. Programming obesity in childhood. Lancet 2004;364:226-7. Attività fisica Mo-suwan L, Pongprapai S, Junjana C, et al. Effects of a controlled trial of a schoolbased exercise program on the obesity indexes of preschool children. Am J Clin Nutr 998;68:1006-11. Attività fisica Sallis J. Project SPARK. Effects of physical education on adiposity in children. Ann N Y Acad Sci 1993;699:127-36. 42 Determinants of weight gain, overweight and obesity 43 h.p://www.aicr.org/assets/docs/pdf/reports/Second_Expert_Report.pdf: Food, Nutri]on, Physical Ac]vity, and the Preven]on of Cancer: a Global Perspec]ve p.323 Abitudini alimentari bambini di 8-9 anni della 3a primaria OKkio alla SALUTE 2012 44 Attività fisica e sedentarietà bambini di 8-9 anni della 3a primaria OKkio alla SALUTE 2012 45 Fattori nella prima infanzia 46 Allattamento al seno e prevalenza di sovrappeso e obesità in 9357 bambini di 5-6 anni Sovrappeso: BMI >90 centile per età e sesso Obesità: BMI >97 centile per età e sesso von Kries R, Koletzko B, Sauerwald T, von Mutius E, Barnert D, Grunert V, von Voss H: Breast feeding and obesity: cross sectional 47 study, BMJ. 1999 Jul 17;319(7203):147-50 Presentazione: Raimondi Chiara, Valutazione dell’Obesità infantile: gli strumenti di lavoro, UO Pediatria, PO Bollate Fattori di rischio obesità: BMI genitori Maffeis C, Nutrire correttamente in età evolutiva per prevenire le malattie degenerative nell'adulto in Convegno «L’integrazione è servita» Novara 23 maggio 2014 48 Fattori di rischio obesità: peso alla nascita Maffeis C, Nutrire correttamente in età evolutiva per prevenire le malattie degenerative nell'adulto in Convegno «L’integrazione è servita» Novara 23 maggio 2014 49 Fattori di rischio obesità: il rapporto con la mamma Il cibo per il bambino non equivale solo a nutrimento. Latte e coccole danzano insieme instancabilmente creando per il bambino una musica sublime, appagante totalizzante. Il bambino non distingue, e non lo farà per molto tempo, il senso di fame (e il bisogno di appagamento) dal bisogno di amore (e il bisogno di appagamento). Molte delle diatribe riguardanti il cibo si risolvono sbrogliando gli eventuali nodi nel rapporto fra il bambino e la sua mamma. Con l’andare del tempo si può arrivare a confondere le due cose: il cibo con l’amore. I bambini vogliono amore e attenzioni e ci chiedono la merendina, il cioccolato, il pacchetto di patatine e il trancio di pizza. Cavallo R, Panarese A: le 7 idiozie sulla crescita dei bambini, Uno Edizioni, 2014, p.197 e 201 50 Il ruolo delle proteine 51 Dieta occidentale: il caso della quantità di proteine La dieta occidentale 52 Esempio: G Gianluca, bambino di 8 mesi LARN 2012-PROTEINE peso del bambino in kg fabbisogno proteico (g/ kg) fabbisogno totale giornaliero 6 . 2 9,36 1,32 12,4 Proteine g di proteine quantità fornite in 100 g di assunta (g/ dall'alimento alimento die) (g/die) 1,4 700 9,8 11,0 60 6,6 25,0 20 5,0 21,3 30 6,4 33,5 10 3,4 8,5 20 1,7 alimenti principali latte adattato tipo 2 pastina Dentini lenticchie rosse decorticate (1 cucchiaino 5 g) carne bovina magra parmigiano (1 cucchiaino: 5 g; 1 cucchiaio: 10 g) biscotto granulato Mellin totale proteine assunte (g/die) totale proteine da assumere (g/die) differenza (g/die) 32,8 12,4 20,4 53 Esempio: B Benedetta, bambina di 8 mesi LARN 2012-PROTEINE peso del bambino in kg 7,26 fabbisogno totale giornaliero g di proteine in 100 g di alimento 1,4 7,7 11,5 quantità assunta (g/ die) Proteine fornite dall'alimento (g/ die) 7,7 160 12,3 2,0 33,5 8,5 200 20 10 4,0 6,7 0,9 5 . 3 alimenti principali latte adattato tipo 2 crema di riso semolino fabbisogno proteico (g/ kg) omogeneizzato di manzo e pollo (1 vasetto: 80 g) brodo di carne parmigiano (1 cucchiaino: 5 g; 1 cucchiaio: 10 g) biscotto granulato Mellin tot proteine assunte (g/die) tot proteine da assumere (g/die) differenza (g/die) 1,32 9,6 300 30 30 4,2 2,3 3,5 33,8 9,6 24,2 54 Esempio: G Enrico Mattia, bambino di 15 mesi peso del bambino in kg 13,16 alimenti principali fabbisogno proteico (g/ kg) fabbisogno totale giornaliero g di proteine in 100 g di alimento quantità Proteine fornite assunta (g/ dall'alimento (g/ die) die) 7 . 4 1,00 latte di vacca pastorizzato, parzialmente scremato yogurt da latte, intero (1 vasetto: 125 g) pasta semola prosciutto crudo 13,2 3,5 270 9,5 3,8 10,9 25,5 125 60 100 4,8 6,5 25,5 formaggino fuso con Emmental (1 vasetto: 80 g) 12,5 40 5,0 ricotta biscotto al Plasmon (1 biscotto: circa 10 g) 8,8 9,5 50 60 4,4 5,7 (g/die) (g/die) differenza (g/die) tot proteine assunte tot proteine da assumere 61,3 13,2 48,2 55 Esempio: B Nicolò, bambino di 13 mesi peso del bambino in kg 11,10 alimenti principali latte di vacca pastorizzato, intero pane tipo 0 5 . 5 fabbisogno proteico (g/ kg) 1,00 fabbisogno totale giornaliero 11,1 g di proteine in quantità Proteine fornite 100 g di assunta (g/ dall'alimento (g/ alimento die) die) 3,3 1000 33,0 8,1 20 1,6 10,9 21,3 33,5 60 80 10 6,5 17,0 3,4 (g/die) (g/die) differenza (g/die) pasta semola carne bovina magra parmigiano (1 cucchiaino: 5 g; 1 cucchiaio: 10 g) tot proteine assunte tot proteine da assumere 61,6 11,1 50,5 56 Allo svezzamento e nei primi 2 anni i bambini occidentali assumono più del doppio delle proteine raccomandate (2.5 g vs 1.1 g/kg)* La rapida crescita che ne segue è associata ad un maggior rischio di obesità in età adulta Meccanismo (**) + proteine + insulina > IGF-I > + moltiplicazione di preadipociti (*) Berrino F, “Il cibo del bambino”, Milano, conferenza 7 settembre 2011 • (**) Rolland-Cachera MF, Deheeger M, Akrout M, Bellisle F. Influence of macronutrients on adiposity development: a follow up study of nutrition and growth from 10 months to 8 years of age Int 57 J Obes Relat Metab Disord. 1995 Aug;19(8):573-8. I bambini allattati al seno (7% delle calorie da proteine) diventano meno frequentemente obesi di quelli allattati con latte artificiale (10-13% proteine, meno grassi) La dieta infantile con «poche» proteine previene l’obesità Owen CG, Martin RM, Whincup PH, Smith GD, Cook DG Effect of infant feeding on the risk of obesity across the life course: a quantitative review of 58 published evidence. Pediatrics. 2005 May;115(5):1367-77. La massa grassa a 5-8 anni è risultata maggiore del 22-36% nei bambini che ricevono un latte artificiale arricchito con un 28-43% in più di proteine (6-12% in più di calorie) per 6-9 mesi rispetto ai bambini che usano una formula non arricchita La dieta infantile ricca di proteine favorisce l’obesità Singhal A, Kennedy K, Lanigan J, Fewtrell M, Cole TJ, Stephenson T, Elias-Jones A, Weaver LT,-, MacDonald PD, Bindels J, Lucas A. Nutrition in infancy and long-term risk of obesity: evidence from 2 randomized controlled trials Am J 59 Clin Nutr. 2010 Nov; 92(5): 1133-44 Un consumo elevato di proteine animali, ma non di proteine vegetali, a 12 mesi e a 5-6 anni, è associato ad un significativo eccesso di peso a 7 anni La dieta infantile ricca di proteine favorisce l’obesità Günther AL, Remer T, Kroke A, Buyken AE Early protein intake and later obesity risk: which protein sources at which time points throughout infancy and childhood are important for body mass index and body fat percentage at 7 y of age? Am J Clin Nutr. 2007 Dec;86(6):1765-72. 60 La sinergia negativa 61 Dieta occidentale: la sinergia negativa fra cereali raffinati, zuccheri e cibi animali La dieta occidentale 62 Farine raffinate e indice glicemico Quando gli amidi sono consumati nei loro “imballaggi naturali” come nel caso dei cereali integrali, il loro I.G. sarà basso perché verranno assorbiti più lentamente. J. Brand-Miller, K. Foster-Powell, S. Colagiuri - La Rivoluzione del glucosio - Fabbri Editori 63 Zuccheri semplici, farine raffinate e grassi saturi collaborano nell’alzare l’insulina Assunzione di alimenti ad alto Indice Glicemico (farine raffinate, dolci) AUMENTO ZUCCHERO NEL SANGUE L’iperglicemia stimola il pancreas endocrino a liberare nel sangue grandi quantità d’insulina. AUMENTO INSULINA ULTERIORE Col tempo si sviluppano diabete e altre malattie croniche AUMENTO INSULINA Le cellule si difendono dall’eccesso di insulina diminuendo il numero dei recettori per l’insulina (down regulation). Un eventuale eccesso di grassi saturi (=grassi animali) peggiora ancor più l’azione dell’insulina INSULINO-RESISTENZA 64 Insulina elevata = malattie occidentali + ipoglicemia reattiva DIFFICOLTA’ DI CONCENTRAZIONE + pancreas DIABETE + tessuto adiposo OBESITA’ + pressione arteriosa IPERTENSIONE + colesterolo MALATTIE CARDIOVASCOLARI + aterosclerosi MALATTIE CARDIOVASCOLARI + crescita cellulare TUMORI (MAMMELLA, COLON, CORPO DELL’UTERO, PROSTATA) Apre le porte del glucosio per farlo entrare nelle cellule Attiva gli enzimi preposti a far entrare i grassi nel tessuto adiposo: più ce n’é, più si ingrassa Stimola il sistema renina angiotensina e il sistema simpatco Stimola la sintesi di Colestrolo nel fegato e di VLDL Stimola la proliferazione delle cellule muscolari lisce dei vasi Stimola produzione e attivazione dei fattori di crescita + infiammazione MALATTIE AUTOIMMUNI + ormoni androgeni RISCHIO DI TUMORI Fa aumentare i fattori dell’infiammazione: aumenta la PCR e attiva la delta 5 desaturasi che forma A. Arachidonico (proinfiammatori) Fa aumentare gli ormoni androgeni (B, 35) e inibisce la sintesi della sostanza SHBG (F. Monaco, End Clinica, V Ed, 935) 65 L’impoverimento 66 Prof. Nino Carlo Battistini Istituto di Nutrizione Università di Modena Corso di Nutrizione Kousmine, Borgomanero ottobre 2011 e marzo 2014 67 Farine raffinate e perdita di nutrienti La raffinazione del chicco di grano c o m p o r t a inevitabilmente la perdita del germe e quindi, un cibo di partenza ricco in nutrienti, in seguito a manipolazione, diventa estremamente povero. Walter Willett: “Eat, Drink and Be healthy”:, 2000, 111 68 Michael Pollan “...questo tipo di alimentazione basato sulla quantità anziché sulla qualità, ha portato sulla scena mondiale una nuova creatura: un essere umano che riesce ad essere al tempo stesso sovralimentato e sottonutrito...” Michael Pollan, In difesa del cibo, Adelphi Edizioni, 2008, pag. 132 69 Il caso degli omega 3: Richard Beliveau «…la più grave carenza nutrizionale dei Paesi occidentali è oggi quella degli acidi grassi polinsaturi omega 3…» Richard Béliveau (nato 1953 a Trois-Rivières, Quebec) è attualmente il direttore del Laboratorio di Medicina Molecolare e ricercato presso il Dipartimento di Neurochirurgia a Notre-Dame Hospital. Inoltre, è titolare della cattedra Claude-Bertrand in Neurochirurg presso il Centre Hospitalier dell'Università di Montréal. Beliveai R, Gingras D: «Les aliments contre le cancer», Edition du Trécarré, 2005, pag. 139 70 Un problema alla base 71 Gli errori alimentari Gli erro i degli italiani. comunri più freq più i r a t n e m • li a i uenV so r Saltare Ecco gli erro no: l a colazio . • F ] n e im d n o c i n p a e. re una • Trop c o l a . • z Si ecc rir ione ric • Troppi cibi f e ca d. i zu d e s p i. e s s o s • ccheri. a r s g m i o e ib c Si mda anltgo indice g linelle ic • Troppi c q u a i i a a ic id n n c o lu ] g i t • p ib à c i i ù d di pasta Si ma nfigne pasto. ]pi di • Prevalenza c a . e i a a lc r o n d b l i o o e r p i t d • m r e . o r s ] a e s p r a a ] I p p l i m pirais.soin i durante i affe. nello s • C o n su u a tesso p g e n ] a l e n i e t a c g n p o a r o r p u a . p d s o s ( r k t asto. s r c e a d i i r n s . e s i c m e v u h e t i a i t r o e a h • Ass c m d c u z i: i r i e n c ta it e e min 2013 arenza ri eallli•em , ebSniib earraom i n c u e r di prote m e o d c ioee) rta/li app u iù a s p s erores.n I n a A s c s c n e a • n s e i( o c b li a p t ine, di fi t m ie r o e .d s o rta] da ri wSi ppe me c:/c/hwe•w u z p i d . h o s . bra alim s a e t c a c p n E a r r e io ltri alim • g endine nsa che entare, e zucch en]) lo zucc • le a s i d M o s s e c a c e h n r • E e i c a a r o n i b o s li a a ia l ssi anbim enesse a cultura del fi vitale per la mbini per la s • Eccesso di gra cuola. vita. tness e ena]re, della s g ro d i i s h s ra . g i d d p o ://www ana alim i conce • Eccess ] a r dell’ . n a e ffi a l r n i ] m n t T e ra a m e g li z li a e n i i importa rr d o o t o ri s n a s a e li z c e m c e i n o e ta o • E z ri n n p d iù ra e p e d nzean del l -‐ i iff s l o u l s e alute.it o spori tnell’alim lazion b o a c m a b tazi one dei m in ri i p s o a / . n l o a re d a a l a i n m n o v • Salt e e ra ta re n la a : s t ranzo solo un’in • eccessivo introito ca azione/144/ p a re ia g n a M • lorico (e sopra.u. anino introito p n u o o eccessivo z n ra p a di proteine), • Mangiare asta e carne • dieta monotona, p n o c re a n e C • • mancanza di ass lcool unzione della cola • Abusare dell’a te ra e h c c zione, u z e • te eccessivo consum assa o d • Bere bibite g i snack ad elevato t te la giorneata n ra enore calorico u d i n n u ] tr n iz u io p s n almente poveri. • Troppi h.p://bambini.co fibre e h c o p re e m u s rriere.it/2012/12/0 s • A o c o p re a c ] s 3/bambini-‐e-‐ a m e alimentazione-‐qua re.a f n i re ia g n a li M -‐s o t no-‐gli-‐errori-‐piu-‐fre • -‐benessere.i e n io z quen]/ 72 ta n e m li .a h.p://www aliani. it li g e d i n u m tari più co n e m li a i r o r r Ecco gli e nti. Gli errori e im d n o c i p p più fre • Tro • Salt quenti i. t it r f are la i sono:o. • Troppi cib c o • l a z F i. s i a s o a r c e una aclto indicnee.gli emic i gr • Troppi cib i ad olazion •g luS ic id c i i ib e c e. ricca i c d ceadf asto p e e in s • Prevalenza e p • lc e o sso ntee i pasdtii.zucche e ilSdi man r p m e s e r a r i. m gis iasnin ipdiùuran lle quanti • Consu o • r g e e S n annta rai:znuocchertaiptiedei csanracks tà di pasta e trrorpoproi paaliimm g e i ssuommeurn • pAiù . • llIel, pbibite atcrcoaprposio) boidra i I sscumerei cearamhe s i t a i( c a i li t p f n t m f e e o s ettati llo ste uccateaarl.iim • A ://unico. (ris di zio p t t h g sso pa r a n r • Eucrcaenstseo la s e T g c s r n a h i g . t sto. li i a e o r r r o r d e1, 3di vi iaraelimentari più d cesso di sale arlie.net/20 i c diffusi c n za d i • Ew enatlii) netlla’amliim abegnrae•ssssieanmim n ietd e e n t p a z e io r w ccwe.d n e o m Si da ineralidei bamtbein inies, odnio da sso i • E a i n n t a n a o n n v fibr a p e e r g o a p o r r e o : id t i r s r s a t o r g a p i d t p o i s s e s e c d uorlaa.ffinati • meecrceenssiv a altri • Ecc d i o t in n i e t n r m o it li • e a o e zucc calorico (e soprat nczco a r • Eccesso di Si poelanzsio p il t ut t o heri ai o e e n a e s s iv c o c in h t a r e o im • it r o b p l d la i o a protem Manca zlautd inbei), caciehtearomon • Saltare ni per • a s n ’i n n u o lo o s l o t a o o z la n s n a a , c r i p a u • Mangiare a delzl’oimupnorptaaninolt• uramdaenlcfainza dvitale per l tnessi assunzionae vditeall. nz pran ed i co a colazione, • Mangiare a e delleo csaprone a • deleb e c n c e s e s n iv o c r c s a o t e t. htpas ere, ndseumo di stntaick a d elevato tenore lla san • Cenare con tp://ww c a lo w r ic o . e a l n o u a l t o i r lc m iz a ’a io ll nalmenlitmeepnotveri. entarzaite • Abusare de azione o e h t h t c n p c :/ u e / z b e a m e s b t in a a s i. s c l a o r g u r ie e t r it e e • Bere bib ranliamteantazion.it/aliment.it/2012/12/03/bambinie io g la e t n a r u e-quali-sonaoz-iognlietini d e /1r4 ro4r/i-piu• Troppi spun f r e q u e n e t r i/ ib f e h c o • Assumere p are poco ic t s a m e a t t e fr ere.it • Mangiare in s s e n e b e n io z menta http://www.ali 73 Gli errori alimentari L’errore di base che sostiene tutti gli altri è l’alimentazione occidentale. E’ il convitato di pietra, una presenza muta, inquietante, minacciosa alla base dell’epidemia di malattie croniche Michael Pollan, In difesa del cibo, Adelphi Edizioni, 2008, pag. 19 aliani. it li g e d i n u m tari più co n e m li a i r o r r Ecco gli e nti. Gli errori e im d n o c i p p più fre • Tro • Salt quenti i. t it r f are la i sono:o. • Troppi cib c o • l a z F i. s i a s o a r c e una aclto indicnee.gli emic i gr • Troppi cib i ad olazion •g luS ic id c i i ib e c e. ricca i c d ceadf asto p e e in s • Prevalenza e p • lc e o sso ntee i pasdtii.zucche e ilSdi man r p m e s e r a r i. m gis iasnin ipdiùuran lle quanti • Consu o • r g e e S n annta rai:znuocchertaiptiedei csanracks tà di pasta e trrorpoproi paaliimm g e i ssuommeurn • pAiù . • llIel, pbibite atcrcoaprposio) boidra i I sscumerei cearamhe s i t a i( c a i li t p f n t m f e e o s ettati llo ste uccateaarl.iim • A ://unico. (ris di zio p t t h g sso pa r a n r • Eucrcaenstseo la s e T g c s r n a h i g . t sto. li i a e o r r r o r d e1,che i d cesso di saledi arliebase a 3 L’errore sostiene tutti gli altri è i li m 0 e c d 2 n t / a a t i r e i r v p .n iù e i d c t m e n if s a f s z u e • Ew e s m n n i a e e n ll b ’a i a gra•ssi animatlii) lim neenetm ietd azinioene dedi ibparm w ccwe.d otbein i o s inies, odnio da S s l’alimentazione occidentale. i rali ap E draongneonati annoverare • fibr a p o : id t i r s r s a t o r g a p i d t p o i s s e s e c d ainquitante, Eccil convitatouiordi • E’ altri laa.ffpietra, rceensd ati • meecuna presenza muta, in s iv o t in n i e t n r m o it li • e a o i c d a e lo o S s r ic s zucche o (e soprattutto i pensa ne o il praenczco • Ecce e io s r z s iv la c i o o c in h a t a r minacciosa alla base dell’epidemia di malattie croniche e i oito di probtaem •rim lo• zlautcac in bei), • Saltare la p Manocsaonlo ni per a s h d n ie ’i n t e u a o m r o n o l o t a o z la n s n a a , c r i p a u • Mangiare a delzl’oimupnorptaaninolt• uramdaenlcfainza dvitale per l tnessi assunzionae vditeall. nz pran ed i co a colazione, • Mangiare a e delleo csaprone a • deleb e c n c e s e s n iv o c r c s a o t e t. htpas ere, ndseumo di stntaick a d elevato tenore lla san • Cenare con tp://ww c a lo w r ic o . e a l n o u a l t o i r lc m iz a ’a io ll nalmenlitmeepnotveri. entarzaite • Abusare de azione o e h t h t c n p c :/ u e / z b e a m e s b t in a a s i. s c l a o r g u r ie e t r it e e • Bere bib ranliamteantazion.it/aliment.it/2012/12/03/bambinie io g la e t n a r u e-quali-sonaoz-iognlietini d e /1r4 ro4r/i-piu• Troppi spun f r e q u e n e t r i/ ib f e h c o • Assumere p are poco ic t s a m e a t t e fr ere.it • Mangiare in s s e n e b e n io z menta http://www.ali 74 Gli errori alimentari L’alimentazione caratterizzata da: occidentale è • I cibi veri lasciano il posto ai sostituti dei cibi • L e n a t u r a l i p r o p o r z i o n i e l e frequenze fra alcune categorie di alimenti vengono sovvertite Michael Pollan, In difesa del cibo, Adelphi Edizioni, 2008, pag. 19 Cibo vero 75 Michael Pollan…cibo vero “...ma io sostengo che gran parte del cibo che oggi consumiamo non è più, a rigore di termini, cibo...” Michael Pollan, In difesa del cibo, Adelphi Edizioni, 2008, pag. 19 76 Joan Dye Gussow… …cibo vero e sostituti del cibo “…la maggior parte dei prodotti in vendita nei supermercati non sono degni di questo nome…in questo periodo ho visto scomparire i veri alimenti da ampie aree del supermercato e da gran parte del resto del mondo. A prendere il posto sugli scaffali sono sostituti del cibo…” Joan Dye Gussow (professoressa emerita di nutrizione alla Columbia University Michael Pollan, In difesa del cibo, Adelphi Edizioni, 2008, pag. 157 77 «Cibo vero» • • • • • • • • e Integro/integrale, non lavorato, non trasformato, vicino a come nasce Marcisce, ammuffisce Enorme gamma di nutrienti Non contiene zuccheri semplici, grassi non salutari, additivi chimici, sale Stimola i sensi con informazioni naturali In genere poco calorici e molto sazianti Di solito nei supermercati si trova nelle parti periferiche Enorme effetto sinergico sulla salute dei vari componenti «Sostituti del cibo» • • • • • • • • Cibo molto diverso da come nasce: trasformato, raffinato e impoverito raffinato A lunga conservazione Impoverito di nutrienti, in particolare di quelli più facilmente deperibili Contiene zuccheri semplici, grassi non salutari, additivi chimici, sale Formulati in base alla capacità di inviare falsi messaggi di grasso, dolce e salato (caratteristiche poco presenti in natura) In genere calorici e poco sazianti Di solito nei supermercati si trova nelle parti centrali Spesso propagandati per effetti salutistici 78 Gyorgy Scrinis “...la cosa più importante per un alimento non è il suo contenuto di nutrienti, ma il suo grado di trasformazione. Gli alimenti naturali e industriali sono le uniche due categorie che includerei in una “piramide” alimentare che abbia una qualche utilità...” Gyorgy Scrinis, Università di Melbourne, Gastronomica: the journal of food and culture, 2008, vol.8, no.1, pp.39–48 MP 153 79 La prevenzione primaria 80 La prevenzione primaria: vari livelli Ministeri Associazioni Genitori Scuola Professionisti della salute 81 WCRF Istruzioni nutrizionali per la prevenzione del cancro e delle sue recidive • • Mantenersi snelli Praticare esercizio fisico • Limitare i cibi ad alta densità calorica ed evitare bevande e cibi zuccherati • Basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su un’ampia varietà di cibi di provenienza vegetale: cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta [mangiare cereali integrali e/o legumi ad ogni pasto] • Limitare consumo carni rosse ed evitare le carni conservate • • • • • Limitare bevande alcooliche Limitare il sale e i cibi sotto sale Assumere i nutrienti dai cibi e non da integratori Allattare i figli Non fumare 82 Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective, WCRF ,2007, 401 Progetto “MiVoglioBene”: ecco il decalogo anti-obesità dei pediatri “MiVoglioBene”: Azione 3: Apporto di proteine «Cara mamma, da poco è stato dimostrato che l’eccesso di proteine nei primi mesi di vita è una delle cause di sovrappeso e obesità… B. 6-12 mesi. …Non usare latte vaccino. Nella pappa, non superare la quantità consigliata di carne (20 g di carne fresca, o 40 g di omogeneizzato) o formaggio (20 g) o prosciutto (30 g, circa 2 fette), evitando di mettere più di un alimento di origine animale per pappa. Evitare o ridurre al minimo (1 cucchiaino da caffè) il formaggio grattugiato aggiunto alla pappa. Come merenda, non superare l’apporto consigliato di yogurt (mezzo vasetto, cioè circa 60 g). C. 12-24 mesi. Preferire il consumo di latte di crescita, non superando la quota di mezzo litro al giorno. In alternativa, limitare il consumo di latte vaccino a 250 ml al giorno. Per pappe e merende, mantenere le quantità consigliate per il periodo 6-12 mesi (vedi sopra). Anche se nei cereali (grano, riso, mais ecc.) è contenuta una discreta quantità di proteine, sono gli alimenti di origine animale che ne contengono di più e possono far pendere la bilancia nutrizionale verso l’eccesso. Quindi devono essere utilizzati con attenzione la carne, il pesce, i salumi, i latticini, l’uovo Nota: nessuna citazione dei legumi http://sip.it/per-i-genitori/progetto-mi-voglio-bene-ecco-il-decalogo-anti-obesita-dei-pediatri Brambilla P, Bedogni G, Buongiovanni C, Brusoni G, Di Mauro G, Di Pietro M, Giussani M, Gnecchi M, Iughetti L, Manzoni P, Sticco M, Bernasconi S. “Mi Voglio Bene”: a pediatrician-based randomized controlled trial for the prevention of obesity in Italian preschool children. Italian Journal of Pediatrics 2010; 36: 55. Brambilla P, Bedogni G, Buongiovanni C, Brusoni G, Di Mauro G, Di Pietro M, Giussani M, Gnecchi M, Iughetti L, Sticco M, Bernasconi S. Progetto di prevenzione dell’obesità infantile tra 0 e 6 anni “Mi voglio bene”. Medico e Bambino pagine elettroniche 2010, 13 ( 83 La prevenzione primaria: vari livelli Ministeri Associazioni Genitori Scuola Professionisti della salute 84 …cambiare cibi: tornare ad una dieta a base vegetale con cibi non trasformati, «cibi veri»!!! 85 Denis Parsons Burkitt Enniskillen, 28 febbraio 1911 – Gloucester, 23 marzo 1993 L'unico modo che abbiamo per ridurre le malattie è quello di tornare indietro alle diete e stili di vita dei nostri antenati. 86 http://www.drmcdougall.com/misc/2013nl/jan/burkitt.htm Luigi Condorelli (Roma, 28 maggio 1899 – Roma, 18 febbraio 1985) 87