PROGETTO Together with VI.TO.
“Accoglienza e cura alle vittime di tortura”
Project Manager
Fiorella Rathaus
Corso LIDU
30 ottobre 2013
Dimensione del fenomeno della tortura

La tortura è attualmente praticata in 102 Paesi

Tra il 20 e il 25% dei richiedenti asilo nel mondo ha subito
torture

In Europa vivono attualmente circa 400.000 rifugiati
sopravvissuti a tortura

Solo 16.000 di essi hanno potuto avvalersi di cure e
trattamenti riabilitativi specifici
Obiettivi della tortura



Azzerare culturalmente l’individuo
Ridurre l’individuo alla sua componente universale
privandolo della sua singolarità e dei suoi legami
Annientare la personalità della vittima, trasformandola in
un monito vivente per gli oppositori
La tortura più che un metodo per indurre a
parlare, è uno strumento per ridurre al silenzio.
Il progetto
Obiettivo:
incidere positivamente sugli esiti della tortura contrastando
l’esposizione a micro-traumatismi successivi legati alle difficili condizioni
di accoglienza e di integrazione.
Destinatari: Rifugiati o richiedenti asilo sopravvissuti a tortura
Attività : sostegno sociale, protezione legale, cura, riabilitazione e
certificazione
Dall’avvio del progettodonne
(1996) ad oggi sono stati presi in carico
circa 3000 soggetti
27%
età media:
28,6
uomini
73%
Prevenzione del Trauma Secondario
Ogni esperienza traumatica che interviene dopo la tortura
•Il viaggio
•La bassa soglia d’accoglienza
•Microtraumatismi
•Isolamento ed emarginazione sociale
La Prevenzione dei Traumatismi secondari si realizza:
•attraverso l’azione di Holding Psico-sociale di prossimità
•attraverso azioni dirette a favorire l’integrazione
•con l’inserimento nei Percorsi di Riabilitazione Psico-Sociale
Approccio
Integrato
La complessità dei quadri clinici e delle circostanze di vita che
caratterizzano i rifugiati richiedono l’utilizzo
contemporaneo di diverse tipologie di intervento
Assistenza legale
“Holding sociale” /
Prev. traumi sec.
Assistenza medica
Percorsi di
Riabilitazione
Supporto sociale Psico-sociale
Holding psico-sociale di prossimità
Caratteristiche principali
•Presa in carico del rifugiato nella sua unitarietà registrando
sia le vicende psicologiche ed intime che quelle concrete e
sociali
•Capacità contenitiva e supportiva associata alla capacità di
indietreggiare favorendo i processi di autonomia
(Concetto di “ giusta distanza”)
•Continuo e rapido feed-back tra le varie figure professionali
dell’equipe per favorire segnalazioni tempestive miranti alla
messa in atto di interventi precoci o ancor meglio preventivi
Percorsi di Riabilitazione Psico-sociale
Dal 1998 ad oggi, il Progetto Together with Vi.To., su un totale di 1100
sopravvissuti a tortura assistiti, ha coinvolto, nei vari PRPS, 350 soggetti
Caratteristiche:
Composizione
piccoli gruppi di 6-10 persone
Setting
3-4 incontri settimanali di 3-4 ore ciascuno
Durata
6 mesi
Attività
a carattere ludico-ricreativo ed esperienziale-formativo
Conduzione
Formatori competenti nel campo relativo allo specifico
laboratorio , con sensibilità ed esperienza nel lavoro con
persone “vulnerabili”. I formatori lavorano in stretta
collaborazione con l’équipe psicologica e sociale del
Progetto Vi.To.
European initiative for democracy and human rights
Percorsi di Riabilitazione Psico-sociale
Laboratori
teatro
musica
restauro di
tappeti e batik
restauro mobili
antichi
laboratori video
European initiative for democracy and human rights
Obiettivi
• Recupero del senso di fiducia in sé e negli altri
• Riacquisizione della capacità progettuale
• Sostegno degli aspetti positivi e vitali del Sè,
legati soprattutto alla sfera emotiva e affettiva,
altrimenti coartati e scissi per effetto del
trauma subito
• Attivazione e sostegno dei processi tesi alla
reintegrazione dell’identità
• Attivazione, per lo più inconscia, dei processi di
elaborazione delle esperienze traumatiche, ed in
particolare delle memorie traumatiche scisse
Criteri di inclusione
• Pz che non presentano, al momento, le indicazioni per un trattamento
psicoterapeutico
• pz che a causa dei disturbi psicopatologici o dei problemi di ordine socio-legale
attuali non possono immediatamente essere inseriti nei progetti formazionelavoro
Laboratori artistico-artigianali
Laboratori teatro / musica
• Pazienti con una buona “vis” relazionale
residua
• Pazienti con un adeguato grado di
Resilienza
• Pazienti in grado di aderire
di una terapia a forte
espressivo-rappresentazionale
sostenere sia a livello fisico
distanze ravvicinate (inter
personali)
e beneficiare
componente
e capaci di
che psichico
e intra -
• Pazienti con spiccata fragilità dell’Io
• Presenza di sintomi e/o esperienze
dissociative
• Patologie organiche che rendono
difficoltosa la partecipazione ai laboratori
più espositivi
•Presenza
di
spiccate
tendenze
all’isolamento
•Pazienti che necessitano di una holding
psico-sociale stabile e sicura ma che
garantisca una sufficiente
“distanza di
sicurezza”
European initiative for democracy and human rights
Principali Fattori Terapeutici
Legati al contesto




Scansione temporale regolare
Riferimenti spaziali stabili e adeguati
Componente ludica presente nell’attività del
Laboratorio
Impegno attorno ad un progetto condiviso,
finalizzato e proiettato nel futuro
Principali Fattori
Terapeutici
Intersoggettivi

Accoglienza e riconoscimento da parte del gruppo

Adesione e partecipazione ad una identità
gruppale

Creazione di un contesto relazionale
affettivamente investito dotato di stabilità
temporale e spaziale

Possibilità di mobilizzare “implicitamente”
immagini e vissuti carichi emotivamente, in un
contesto sicuro, stabile e solidale
Principali Fattori
Terapeutici
Intrasoggettivi

Percezione del proprio valore e individuazione di un ruolo
Recupero del senso di fiducia in sé e di una capacità
progettuale

Attivazione delle parti “sane” e vitali



Attivazione dei processi simbolici e di immagini archetipiche,
favorita dai contenuti, espliciti e, ancor più, impliciti, dei
Laboratori
Mobilizzazione delle memorie traumatiche “congelate” (nella
M. Implicita) , stimolate dai processi simbolici attivati, con
graduale “affioramento” a livello di consapevolezza (nella M.
Esplicita) e successiva possibilità di significazione e
successiva elaborazione.
European initiative for democracy and human rights
Mawuko (Togo) – Laboratorio Tessitura e Restauro Tappeti
“… mi dà la tranquillità, stare qui mi fa pensare di creare qualcosa,
adesso so che posso utilizzare le mie mani per fare qualcosa.
Qualche volta sogno di fare questo lavoro, c’è un cambiamento …., ci
sono tante potenzialità che l’uomo può esplorare ….
Quando si fa una cosa questa deve rimanere nel cuore, nella
mentalità, questa farà parte del mio bagaglio.”
Hugo (Colombia) - Laboratorio Video
…e poi l’importanza del gruppo, la forte complicità che c’è stata tra
noi. Abbiamo trovato nel gruppo, nel laboratorio un supporto
naturale.
Ci ha aiutato moltissimo a credere di più in noi stessi, ci ha aiutato a
volerci più bene e a voler più bene anche agli altri, a capire meglio i
problemi degli altri rifugiati come noi.
…e poi siamo riusciti, nonostante tutto, a portare avanti un
prodotto.”
European initiative for democracy and human rights
Franck (Congo-Brazaville) - Laboratorio Tessitura e Restauro Tappeti
“Al mio arrivo qui, mi sono sentito come un albero in un deserto,
senza punti di riferimento, disoriento, ma piano piano ho
ritrovato la vita: sfortunatamente ero una persona tormentata che
aveva perso il senso di tutto …. Non mi aspettavo di fare una cosa
di questo genere, ma è stato il motore di tutto, è stato come un
prodigio che si è prodotto in me …”
Robert (Camerun) - Laboratorio Teatro
“Questa esperienza mi ha dato molta gioia, anche se la fine del
percorso è stata dolorosa. Per questi mesi è stato importante
avere un impegno scandito nel tempo, questo creava un ordine
nelle cose, un ordine molto importante per andare avanti.
Ognuno di noi ha potuto valorizzare le proprie capacità e tutte
queste capacità si sono organizzate in un lavoro d’insieme, che
poi ha dato un risultato così armonico e apprezzabile.”
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