Scritti di Nichiren Daishonin
volume 9
LA DOTTRINA DEL RAGGIUNGIMENTO DELLA BUDDITÀ NELLA FORMA
PRESENTE
Domanda: In Giappone vi sono le sei sette, le sette sette e le otto sette. Quale fra
queste insegna il raggiungimento della Buddità nella forma presente?
Risposta: Secondo il Gran Maestro Dengyo questa dottrina si trova soltanto nel Sutra
del Loto, mentre secondo il Gran Maestro Kobo si trova soltanto negli insegnamenti
Shingon.
Domanda: Quale prova puoi esibire per sostenere ciò?
Risposta: Il Gran Maestro Dengyo afferma nel suo Hokke shuku: «Sappiate che in
nessuno dei sutra sui quali si basano le altre sette si trova la dottrina di entrare [nella
Buddità] nella forma presente. Alcuni di essi ammettono che si possa entrare direttamente
[nella Buddità], ma solo dall'ottavo dei dieci stadi di sviluppo1 in su, non l'ammettono nella
forma di comune mortale. Solo la setta Tendai-Hokke insegna chiaramente la dottrina di
entrare nella Buddità nella forma presente».
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1. Dieci stadi di sviluppo: nel Sutra Bosatsu yoraku hongo sono descritti i cinquantadue stadi che un
bodhisattva attraversa nel corso della sua pratica per ottenere la Buddità, Essi sono: i dieci stadi della fede, i
dieci stadi della sicurezza, i dieci stadi della pratica, i dieci stadi della devozione, i dieci stadi dello sviluppo, lo
stadio dell'Illuminazione quasi Perfetta e la stadio della perfetta Illuminazione.
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L’Hokke shuku dichiara anche: «Né maestro né discepolo devono sottoporsi a
innumerevoli kalpa di pratiche austere, con il potere del Sutra del Loto divengono Budda
nella forma presente». Afferma anche: «Sappiate che questo brano2, in cui si chiede se ci
sono persone che abbiano ottenuto la Buddità, vuol mostrare il grande potere di questo
sutra». Lo scopo di questi commentari è di chiarire che il raggiungimento della Buddità
nella forma presente si trova unicamente nel Sutra del Loto.
Domanda: Quale prova documentaria esiste dell'opinione del Gran Maestro Kobo?
Risposta: Nel suo Nikyo ron, il Gran Maestro Kobo scrive: «Il Bodaishin ron afferma:
"Soltanto negli insegnamenti Shingon si può conseguire la Buddità nella forma presente
perché questi insegnamenti espongono la pratica della meditazione samadhi. Negli altri
insegnamenti non viene esposta". Vorrei far notare che questo trattato rappresenta il
tesoro segreto, il cuore e il nucleo di tutte le migliaia di trattati scritti dal grande saggio
Nagarjuna. Nel brano appena citato, le parole "altri insegnamenti" si riferiscono alle varie
dottrine esposte dai Corpi di beneficenza3 e dai Corpi di trasformazione 4. Sono
insegnamenti essoterici. Ma le parole "questi insegnamenti espongono la pratica della
meditazione samadhi si riferiscono agli
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2. Riferimento a un brano del dodicesimo capitolo del Sutra del loto, Devadatta, nel quale il bodhisattva
Chishaku chiede a Manjushri se, tra coloro ai quali ha insegnato il Sutra del Loto, vi sia qualcuno che lo ha
messo in pratica e ha ottenuto la Buddità. Manjushri replica che la figlia del Re Drago ha ottenuto lo stadio di
non regressione ed è in grado di raggiungere la suprema saggezza del Budda. Poi ella appare e, in presenza
dell'assemblea, ottiene la Buddità mantenendo la sua forma di drago.
3. Corpo di beneficenza: si riferisce al Budda che appare in risposta al desiderio e ai bisogni degli esseri
umani, permettendo loro di godere i benefici della Legge.
4. Corpo di trasformazione: vari corpi che il Budda e i bodhisattva manifestano per istruire e salvare le
persone.
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insegnamenti esposti dal Corpo dei Dharma e alla pratica della samadhi degli
insegnamenti esoterici Shingon. Si tratta dei centomila versi di lode del Sutra Kongocho e
di altri testi».
Domanda: Le opinioni di questi due Gran Maestri sono incompatibili come il fuoco e
l'acqua. A quale dobbiamo credere?
Risposta: Questi due Gran Maestri erano eminenti saggi. Si recarono in Cina nello
stesso anno e a entrambi furono trasmessi gli insegnamenti esoterici Shingon: il Gran
Maestro Dengyo ebbe come maestro dei due mandala5 l'eminente prete Shun-hsiao, il
Gran Maestro Kobo ebbe come maestro dei due mandala l'eminente prete Hui-kuo.
Sia Shun-hsiao che Hui-kuo erano discepoli di Pu-k'ung. Il maestro del Tripitaka
Pu-k'ung era il sesto nella linea di successione del Budda Dainichi6. Sia per la trasmissione
ricevuta sia per le realizzazioni personali, i Gran Maestri Dengyo e Kobo erano rispettati
dalle persone dell'epoca come il sole e la luna, come i ministri della sinistra e della destra.
Per una persona di poca cultura, è veramente difficile capire ciò che è giusto e ciò che è
sbagliato. [Se lo dovessi fare io], di certo mi procurerei una cattiva reputazione in tutto il
paese e mi attirerei grandi persecuzioni. Ciò nonostante cercherò di esaminare le loro
dottrine con occhio critico e di chiarire la loro verità o falsità.
Domanda: Quando il Gran Maestro Kobo afferma che la dottrina del raggiungimento
della Buddità nella forma presente
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5. Due mandala, il mandala del Mondo del Diamante e quello della Matrice, i regni descritti
rispettivamente nel Sutra Kongocho e Dainichi. Il primo rappresenta la saggezza del Budda Dainichi e il
secondo la verità fondamentale illuminata da questa saggezza. I mandala del Mondo del Diamante e della
Matrice vengono collocati al centro dei rituali esoterici Shingon.
6. Secondo la tradizione Shingon, gli insegnamenti esoterici sono stati trasmessi in successione dal
Budda Dainichi a Kongosatta, Nagarjuna, Nagabodhi, Vajrabodhi e Pu-k'ung.
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si trova soltanto negli insegnamenti Shingon, su quali sutra o trattati si basa?
Risposta: Il Gran Maestro Kobo si basa sul Bodaishin ron del bodhisattva Nagarjuna.
Domanda: Quali sono le prove documentarie?
Risposta: Nel suo Nikyo ron il Gran Maestro Kobo cita il passo del Bodaishin ron che
recita: «Soltanto negli insegnamenti Shingon (...) non si trova in altri insegnamenti».
Domanda: Esiste qualche brano nei sutra che avalli questo punto di vista?
Risposta: Nel suo Sokushin jobutsu gi, il Gran Maestro Kobo afferma: «I sei grandi
elementi7 si compenetrano senza ostacoli e sono costantemente in armonia. I quattro tipi
di mandala non sono separati l'uno dall'altro. Quando i tre misteri" del Budda e degli esseri
umani corrispondono, la Buddità si manifesta immediatamente, così come le pietre
preziose della rete di Indra si riflettono le une nelle altre all'infinito: questa è la "forma
presente". Il Budda è naturalmente dotato di saggezza onnicomprensiva. Più numerose
delle particelle di polvere sono le funzioni della mente. Ciascuno è dotato dei cinque tipi di
saggezza, di illimitata saggezza. Quando il potere dello specchio rotondo9 funziona
perfettamente, si ha la vera saggezza del risveglio».
Domanda: A quali sutra si riferisce questo commento?
Risposta: Si tratta dei sutra Kongocho e Dainichi.
===
7. I sei grandi elementi: gli elementi costitutivi di tutte le cose: terra, acqua, fuoco, vento, vuoto e
coscienza.
8. Tre misteri: i tre misteri del Budda sono il mistero della sua parola, della sua azione e della sua mente.
I tre misteri del praticante sono il mistero della parola (mantra), dell'azione (mudra) e della mente concentrata
sul mandala, con i quali il praticante si identifica con il Budda. Si chiamano misteri perché sconosciuti all'uomo
comune,
9. Saggezza dello specchio rotondo o del grande specchio rotondo: uno dei cinque aspetti della saggezza
del Budda Dainichi descritti negli insegnamenti Shingon.
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Domanda: A quali brani di questi sutra?
Risposta: Il Gran Maestro Kobo cita come prova i seguenti brani: «La persona che
pratica questa samadhi può ottenere immediatamente l'Illuminazione del Budda»10;
«Senza liberarsi di questo corpo, può ottenere il potere soprannaturale di essere ovunque
vuole. Muovendosi liberamente nel regno del Grande Vuoto, egli è padrone del mistero del
corpo»11; «Io [Dainichi] compresi di essere originariamente non-nato»12; «Tutti i fenomeni
sono non-nati sin dall'inizio»13.
Domanda: Vorrei fare un'obiezione. Questi brani sono tratti dai Sutra Dainichi e
Kongocho. Uno di essi si riferisce all'Illuminazione del Budda Dainichi, l'altro afferma che
il praticante Shingon può acquisire i cinque poteri trascendentali14 nel suo corpo presente
e il terzo descrive come il bodhisattva nei dieci stadi della devozione15 possa, con il suo
attuale corpo, passare allo stadio successivo, quello della gioia16. Ma essi ancora non
spiegano come qualcuno, nella forma presente, possa divenire consapevole della
non-nascita e della non-estinzione di tutti i fenomeni, né tantomeno come possa ottenere
la Buddità.
Inoltre il Bodaishin ron [sul quale Kobo basa la sua argotentazione] non è nemmeno
un sutra. Basare le proprie argomentazioni su un trattato equivale a commettere l'errore di
volgere la schiena a ciò che è superiore e seguire ciò che è
===
10. Sutra Kongocho.
11. Sutra Dainichi, vol. 3.
12. Ibidem, vol. 2.
13. Sutra Kongocho.
14. Cinque poteri trascendentali: i primi cinque dei sei poteri trascendentali posseduti dai Budda,
bodhisattva e arhat; il potere di essere ovunque si vuole, di vedere tutto, di udire tutti i suoni, di conoscere i
pensieri altrui, di conoscere le vite passate e di sradicare le illusioni.
15. Dieci stadi di devozione: vedi nota 1.
16. Stadio di gioia: lo stadio in cui si gioisce di aver compreso un aspetto parziale della verità. È il primo
dei dieci stadi di sviluppo.
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inferiore. Vìola anche l'insegnamento del Budda di "basarsi sulla Legge e non sulla
persona"17.
Ma i preti Shingon del tempio To-ji parlano male di Nichiren, dicendo: «Tu sei solo
un uomo comune, mentre il Gran Maestro Kobo era un bodhisattva che aveva raggiunto il
terzo stadio di sviluppo18. Tu non hai ancora raggiunto nella tua forma presente lo stadio
in cui si comprende la non-nascita e la non-estinzione di tutti i fenomeni, mentre il Gran
Maestro Kobo raggiunse la Buddità nella sua forma presente davanti agli occhi
dell'imperatore19. Inoltre, poiché non ti è stato ancora conferito con decreto imperiale il
titolo di Gran Maestro20, non sei un maestro del Giappone!» (Questa è la loro prima
argomentazione).
«Il Gran Maestro Jikaku era un discepolo di Dengyo e di Gishin; il Gran Maestro
Chisho era un discepolo di Gishin e di Jikaku e l'eminente prete Annen era un discepolo
dell'eminente prete Anne. Questi tre uomini hanno dichiarato che la setta Hokke-Tendai
insegna solo la dottrina esoterica dell'ottenimento della Buddità nella forma presente,
mentre la setta Shingon insegna la dottrina e la pratica esoterica dell'ottenimento della
Buddità nella forma presente21. Né il Gran Maestro
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17. Sutra del Nirvana, vol. 6.
18. Terzo stadio di sviluppo: è chiamato lo stadio di emissione della luce, in cui una persona irradia la luce
della saggezza. Vedi anche nota 1.
19. Si dice che Kobo si sia trasformato nel Budda Dainichi pronunciando una formula magica durante
una cerimonia presieduta dall'imperatore Saga nel 813.
20. Il titolo di Gran Maestro è conferito postumo dall'imperatore. A Kobo fu conferito dall'imperatore
Daigo nel 921.
21. L'esoterismo Tendai definisce esoterici sia il Sutra del Loto che i Sutra Kegon, ma, poiché non trattano
dei mantra e mudra, che sono vere e proprie pratiche esoteriche concrete, vengono considerati semplici dottrine
esoteriche. Per contro, i Sutra Dainichi, Kongocho e Soshitsuji, che trattano di mantra e mudra, contengono sia
la dottrina che la pratica esoterica.
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Dengyo, né il Gran Maestro Kobo erano uomini stupidi. Inoltre i saggi sono imparziali e
così i tre maestri Jikaku Chisho e Annen, pur vivendo nel tempio sul monte Hiei, fondato
da Dengyo, concordavano con le dottrine di Kobo del tempio To-ji. Di conseguenza in
Giappone, per più di quattrocento anni nessuno ha mai messo in discussione i loro
insegnamenti. E adesso tu, persona indegna, come ti permetti di esporre queste tue
dottrine eretiche? (Questa è la loro seconda argomentazione).
Risposta: Se mi copri di insulti e nutri del malanimo verso di me, non discuterò con
te. Lo farò solo se desideri sinceramente ascoltare la verità. Se non rispondessi, la gente
come te penserebbe che sia incapace di farlo e perciò ti risponderò. Ma, invece di
insultarmi e aggredirmi, faresti meglio a citare qualche sutra che sostenga chiaramente le
affermazioni del Gran Maestro Kobo in cui riponi tanta fiducia. A giudicare dal tuo
linguaggio e atteggiamento offensivo sembrerebbe che non esista alcun brano del sutra
[che convalidi le dottrine Shingon] sull'ottenimento della Buddità nella forma presente!
Per quanto riguarda Jikaku, Chisho e Annen, i due Gran Maestri Jikaku e Chisho,
mentre si trovavano in Giappone abbracciarono le dottrine dei Gran Maestro Dengyo, ma
dopo essere andati in Cina, credettero negli insegnamenti di Yuan-cheng e Fa-ch’uan. Nel
loro cuore, abbandonarono l'insegnamento del Gran Maestro Dengyo e, benché
risiedessero sul monte Hiei, tradirono il suo insegnamento.
Domanda: Come sei giunto a questa conclusione?
Risposta: Nel suo commentario il Gran Maestro Dengyo afferma: «Sappiate che
questo brano, in cui si chiede se vi sono persone che abbiano ottenuto la Buddità, vuol
mostrare il grande potere di questo sutra». Questo commento si riferisce a un brano citato
precedentemente, tratto dal capitolo Devadatta del Sutra Loto, [nel quale Manjushri dice]:
«Quando
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dimoravo nell'oceano [ho sempre esposto solo il Sutra del Loto]»22. Il significato del
commento di Dengyo è che, per quanto una persona ne parli, se non vi è un esempio di
qualcuno che abbia ottenuto la Buddità nella forma presente, non si dovrebbero seguire le
sue dottrine. E ovvio che non ci può essere alcun raggiungimento della Buddità nella
forma presente, a meno che non sia basato sull'unico vero sutra puro e perfetto. E, nelle
scritture Shingon, nei Sutra Dainichi e Kongocho, non si trovano esempi di simili persone.
Inoltre, quando esaminiamo questi sutra Shingon vediamo che appartengono
chiaramente alle categorie di "combinare, escludere, corrispondere e includere". Non
insegnano che le persone dei due veicoli possono ottenere la Buddità e nemmeno
accennano all'Illuminazione di Shakyamuni in un passato inconcepibilmente remoto.
Forse Jikaku e Chisho sono stati ingannati dai commentari di Shan-wu-wei,
Chin-kang-chih e Pu-k'ung? Jikaku e Chisho sembravano arhat e saggi eppure tendevano a
onorare ciò che era distante e a disprezzare ciò che avevano a portata di mano23. Si fecero
affascinare dal fatto che i tre sutra Shingon contenevano mudra e mantra e trascurarono la
via fondamentale del raggiungimento della Buddità nella forma presente.
Così, anche se al momento quelli del monte Hiei sembrano proporre la dottrina del
raggiungimento della Buddità nella forma presente secondo il Sutra del Loto, in realtà la
stanno
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22. È in risposta a quest'affermazione di Manjushri che il bodhisattva Accumulo di Saggezza pone la sua
domanda (vedi nota 2). Il commentario di Dengyo considera la figlia del Re Drago come esempio concreto di
raggiungimento della Buddità nella forma presente attraverso il potete del Sutra del Loto.
23. Cioè, Jikaku e Chisho onorarono i tre maestri Shingon e diedero scarsa importanza al loro stesso
maestro, Dengyo, che era più vicino a loro nello spazio e nel tempo.
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proponendo nella versione del Gran Maestro Jikaku, di Annen e degli altri. Ciò che
sostengono questi individui in realtà è un raggiungimento della Buddità nella forma
presente solo di nome, non di fatto. Le dottrine di questa gente discordano
completamente da quelle del Gran Maestro Dengyo.
Secondo il Gran Maestro Dengyo, l'intento del Sutra del Loto è che tutti raggiungano
la Buddità nella loro forma presente, indipendentemente dal fatto che abbiano
abbandonato o no il corpo soggetto a differenze e limitazioni24. Ma secondo le dottrine del
Gran Maestro Jikaku, se qualcuno abbandona il corpo soggetto a differenze e limitazioni,
non si può parlare di Buddità nella forma presente. Tuttavia coloro che propongono una
simile opinione non hanno alcuna comprensione di che cosa veramente significhi
diventare Budda nella forma presente.
Domanda: Il Gran Maestro Jikaku conobbe personalmente il Gran Maestro Dengyo,
studiò direttamente sotto di lui ed ereditò i suoi insegnamenti. Invece, nel tuo caso, più di
quattrocento anni vi separano. Non è vero?
Risposta: Dunque chi ha ricevuto l'insegnamento direttamente dal maestro non
sbaglia mai, mentre chi nelle epoche successive studia e giunge a una perfetta
comprensione non è degno di considerazione? Se è così, allora dovremmo gettare via i
sutra e basarci sulle quattro schiere di bodhisattva? Una persona dovrebbe gettare via
l'atto di cessione ricevuto dai suoi genitori e dipendere invece dalla trasmissione orale?
Forse che i commentari scritti dal Gran Maestro Dengyo sono spazzatura mentre la
tradizione orale tramandata dal Gran Maestro Jikaku è l'unica guida alla verità?
===
24. Si riferisce alla trasmigrazione degli esseri non illuminati attraverso i sei sentieri caratterizzati dalle
illusioni. Gli esseri viventi rinascono con vite di durata limitata e sotto diverse forme a seconda del proprio
karma.
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Nell'Hokke shuku, il Gran Maestro Dengyo elenca dieci punti che non si trovano in
alcun altro sutra. Di questi, l'ottavo è la sua "superiorità nel condurre le persone alla
Buddità nella forma presente". In seguito il commentario afferma: «Sappiate che questo
brano in cui si chiede se ci sono persone che abbiano raggiunto la Buddità, vuol dimostrare
il grande potere di questo sutra... Sappiate che, fra i sutra su cui si basano le altre sette,
non ve n'è alcuno che insegni la dottrina dell'entrata [nella Buddità] nella forma presente».
Dovremmo volgere le spalle a questo commentario e sottoscrivere il raggiungimento
della Buddità nella forma presente basato sul Sutra Dainichi che, secondo il Gran Maestro
Jikaku, contiene sia la dottrina che la pratica esoterica?
Domanda: C'è qualche commentario del Gran Maestro Dengyo che non riconosca la
validità della parola "soltanto" nell'affermazione del Bodaishin ron [che «soltanto negli
insegnamenti Shingon si può ottenere la Buddità nella propria forma presente»]?
Risposta: L'Hokke shuku afferma : «Né maestro né discepolo devono sottoporsi a
innumerevoli kalpa di pratiche austere: attraverso il potere del Sutra del Loto possono
ottenere la Buddità nella forma presente». Dunque puoi vedere che questo commentario
non ritiene valida la parola "soltanto" nella frase del Bodaishin ron.
Domanda: Chi rifiuta il Bodaishin ron, non sta forse rifiutando Nagarjuna?
Risposta: È più probabile che il traduttore abbia distorto il significato secondo le
proprie opinioni personali.
Domanda: Se rifiuti qualsiasi traduttore non dovresti rifiutare anche Kumarajiva, il
traduttore del Sutra del Loto?
Riposta: Nel caso di Kumarajiva c'è una prova concreta [che attesta la validità della
sua traduzione]. Ma nel caso di Pu-k'ung tale prova non esiste.
Domanda: Posso chiederti a quale prova ti riferisci?
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Risposta: Mi riferisco al fatto che la lingua di Kumarajiva non bruciò25. Informati
bene.
Domanda: Ma Jikaku e Chisho ignoravano queste cose?
Risposta: Questi due uomini ebbero fede nelle dottrine di maestri del Tripitaka come
Shan-wu-wei. Probabilmente questa è la ragione per cui rifiutarono gli insegnamenti
corretti del Gran Maestro Dengyo. Essi avevano fatto affidamento sulle persone e voltato le
spalle alla Legge.
Domanda: Fino a ora, non c'è mai stato nessuno in Giappone che abbia contraddetto
gli insegnamenti di Jikaku e Chisho. Come lo spieghi?
Risposta: I seguaci del Gran Maestro Kobo accettano forse gli insegnamenti di Jikaku
e Chisho? I seguaci di Jikaku e Chisho accettano forse gli insegnamenti del Gran Maestro
Kobo?
Domanda: Sebbene le due linee di insegnamento differiscano in qualche punto, non
sono, come nel caso dei tuoi insegnamenti, incompatibili come il fuoco e l'acqua. E
nemmeno criticano gli altri come calunniatori della vera Legge.
Risposta: Ma come possiamo descrivere l'offesa alla vera Legge? Quando i seguaci
delle religioni non buddiste attaccano gli insegnamenti buddisti, quando i seguaci
dell'hinayana attaccano il mahayana, quando i seguaci del mahayana provvisorio
disprezzano gli insegnamenti del vero mahayana o quando il vero mahayana cerca di
coalizzarsi con il mahayana provvisorio, cioè, in ultima analisi, quando ciò che è superiore
viene considerato inferiore, si tratta di azioni che vanno contro la Legge e perciò vengono
definite offese alla Legge.
Dov'è la prova documentaria della superiorità del Sutra Dainichi rispetto al Sutra del
Loto e al Sutra Kegon, che il
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25. Secondo la tradizione, quando il corpo di Kumarajiva fu cremato, la sua lingua non bruciò come egli
aveva predetto, come segno dell'accuratezza con la quale aveva reso il significato degli insegnamenti buddisti.
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Gran Maestro Kobo sostiene? D'altro canto il Sutra del Loto contiene brani che ne
affermano chiaramente la superiorità rispetto ai sutra Dainichi e Kegon. Tale è il
significato, per esempio, dell'affermazione che tra tutti i sutra che il Budda «ha predicato,
predica e predicherà», [il Sutra del Loto è il supremo]26. Sebbene Kobo goda di una grande
considerazione, difficilmente potrà sfuggire alla grave accusa di aver contraddetto
Shakyamuni, Taho e tutte le emanazioni di Shakyamuni nelle dieci direzioni.
Adesso, invece di fare appello alle autorità per intimidirmi, perché non citi semplicemente
qualche brano attendibile di prova documentaria? Voi cercate alleati fra gli esseri umani
ma io, Nichiren, ho come alleati gli dèi del sole, della luna, Taishaku e Bonten. Dèi del sole
e della luna, aprite i vostri occhi divini e guardate cosa sta accadendo! Nei palazzi del sole
e della luna vi sono certamente copie del Sutra del Loto, Dainichi e Kegon. Confrontateli e
vedrete qual è la verità! Quali insegnamenti meritano il posto più alto, quelli di Kobo,
Jikaku, Chisho e Annen o quelli di Nichiren?
Se le dottrine che io sostengo contengono anche solo l'un per cento o l'un per mille di
verità, come è possibile che questi esseri celesti mi neghino il loro aiuto? E se gli
insegnamenti di Kobo e degli altri sono veramente falsi, allora tutto il popolo del Giappone
patirà la retribuzione di nascere senza occhi27. Gli dèi celesti non ne avranno pietà?
Io Nichiren sono stato esiliato due volte28 e fui sul punto di essere decapitato29. I
responsabili di questo stavano in
===
26. Si riferisce a un brano del decimo capitolo del Sutra del Loto.
27. A causa della loro mancanza di discernimento nell'abbracciare insegnamenti errati.
28. L'esilio di Izu, dal 1261 al 1263 e l'esilio di Sado, dal 1271 al 1274.
29. Tentativo di esecuzione del Daishonin a Tatsunokuchi, nei pressi di Kamakura, nel 1271.
140
realtà cercando di tagliare le teste di Shakyamuni, Taho e di tutti gli altri Budda delle dieci
direzioni!
Esistono soltanto un dio del sole e un dio della luna, ma sono gli occhi e la vita di
tutti gli esseri viventi dei quattro continenti. È scritto nei sutra che il sole e la luna si
nutrono della Legge del Budda, aumentando così la loro luminosità e il loro potere. Le
persone che distruggono il sapore della Legge buddista stanno di fatto privando il sole e la
luna della loro forza. Sono nemici di tutti gli esseri viventi. Come possono il sole e la luna
continuare a brillare sulla testa di simili persone, assicurando una lunga vita e sostenendoli
con cibo e vestiti?
Quando i discepoli di quei tre Grandi Maestri [Kobo, Jikaku e Chisho] offendono il
Sutra del Loto, è semplicemente perché le menti degli dèi del sole e della luna sono entrate
dentro di loro e li hanno indotti a offendere? Se invece non è così e sono io a essere in
errore, allora il dio del sole me lo deve dimostrare! Lasciate che quei discepoli vengano
convocati a dibattito con me e, se mi batteranno e io continuerò a rifiutarmi di cambiare le
mie idee, allora gli dèi potranno togliermi la vita!
Ma non è quello che sta accadendo: mi hanno ingiustamente consegnato ai miei
nemici, come un cucciolo di scimmia affidato a un cane o un topolino offerto a un gatto,
per essere assalito e torturato senza pietà, senza tuttavia assegnare alcuna punizione ai
miei persecutori. È questo che non riesco a capire. Devo supporre che per gli dèi del sole e
della luna io sia un mortale nemico. Quando mi troverò al cospetto del Budda
Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, sicuramente li denuncerò. Quando ciò accadrà,
voi dèi non dovrete portarmi rancore!
Voi, dèi del sole e della luna e anche voi, divinità della terra e del mare, udite le mie
parole! E voi, dèi che proteggete il Giappone, ascoltatemi! Non ho la benché minima
intenzione
141
cattiva. Perciò affrettatevi a rispondere in maniera appropriata. Ma se aspettate finché sarà
troppo tardi, non dovete serbarmi rancore! Nam-myoho-renge-kyo! Nam-myoho-renge-kyo!
Rispettosamente, Nichiren
14 luglio
Risposta a Myoichinyo
142
Myoichinyo Gohenji
Gosho Zenshu, pag.1255
Scritto nel 1280, a 59 anni, probabilmente a Minobu
Destinato alla signora Myoichi
CENNI STORICI - Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu a una credente di
nome Myoichinyo, della quale sappiamo molto poco, forse era una parente di Nissho, uno
dei discepoli anziani del Daishonin. Si ritiene che il Daishonin abbia scritto questo Gosho
nel 1280. Scritto sotto forma di domanda e risposta, affronta la questione, da cui deriva il
titolo, di quale sia la dottrina che permette di raggiungere la Buddità nella forma presente
(in giapponese sokushin jobutsu), se il Sutra del Loto o gli insegnamenti esoterici Shingon.
Secondo il Gran Maestro Dengyo, fondatore della setta Tendai, solo il Sutra del Loto
contiene la dottrina fondamentale che consente di raggiungere la Buddità nella propria
forma presente mentre, secondo il Gran Maestro Kobo, fondatore della setta Shingon, tale
dottrina si trova solo negli insegnamenti Shingon.
Il Daishonin mette in evidenza che, mentre la tesi di Dengyo si basa sul testo del
Sutra del Loto, non esistono prove documentarie nei sutra che supportino l'opinione di
Kobo. Questo Gosho riflette la convinzione del Daishonin che le spiegazioni dottrinali
dovrebbero basarsi sull'autorità delle parole del Budda riportate nei sutra e non sulle
opinioni arbitrarie dei maestri successivi.
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la dottrina del raggiungimento della buddità nella