CAMPIONATO EUROPEO ENDURO – PAIKUSE
(ESTONIA) – 21/22 LUGLIO 2012
DIARIO DI BORDO DEL NS MAURIZIO:
Dopo la prima prova corsa ad Arsiè (Belluno), su di un terreno duro e reso scivoloso dalla
pioggia, ci si sposta nelle terribili sabbie del nord Europa, e più precisamente in Estonia, che
per la prima volta organizza una prova di Enduro internazionale. Non male l'organizzazione,
se non fosse per un Enduro test dai discutibili contenuti tecnici, bella la seconda parte,
tracciata in un bosco sabbioso, terribile la parte iniziale, dove si passava in una zona paludosa
ed in alcune torbiere, dove il percorso era largo anche 30 metri e poter scegliere, o meglio,
indovinare la via praticabile. Quasi tutti i piloti rimanevano bloccati in qualche canale di fango
e uscire indenni dalla prova speciale era come giocare alla lotteria. Belle le altre due prove
speciali, un Xtreme test abbastanza semplice in un prato fangoso dove si sono scavati solchi
molto profondi ma perlomeno evitabili, ed un Cross test in una spiaggia di sabbia molto
soffice, dove già dal secondo giro le buche erano profondissime. Niente di speciale il
trasferimento, a parte dei punti spettacolari in zone paludose dove era facile rimanere
avvinghiati nella morsa di fango. Il tutto per tre giri sia al Sabato che alla Domenica.
Giorno 1: La giornata non era iniziata nel migliore dei modi, con una scivolata nell' Xtreme
test e uno stop in un profondo canale nell'Enduro test, ma comunque, anche grazie al ritiro di
Gritti per un'infortunio alla mano, mi trovavo in seconda posizione, dietro all'idolo locale
Aigar Leok. Ho provato a contrastare la leadership del forte pilota estone, ma nulla da fare, sui
suoi terreni è stato imbattibile e mi sono accontentato del secondo posto.
Giorno 2: Con il terreno che si è scavato all'inverosimile le cose non potevano di certo
migliorare. All'Enduro test non sono state apportate grandi modifiche, ed era diventato un
inferno di sopravvivenza. Io ce l'ho messa tutta, ma sinceramente in queste condizioni mi
trovavo in difficoltà e non sono riuscito ad andare oltre al terzo posto di classe. Dietro a Leok
ed al sorprendente pilota svedese Karlsson. Da raccontare anche l'episodio che al secondo giro
ha rischiato di farmi ritirare. Nell'attraversare una profonda buca di fango, la moto è
sprofondata fin sotto la sella e l'acqua ha invaso lo scarico e l'aspirazione. Fortunatamente un
po' di esperienza mi ha fatto ragionare e dopo essere riuscito a svuotare alla bene meglio il
motore, sono riuscito a ripartire, timbrando al controllo orario in tempo. L'ultimo giro questo
tratto fangoso è stato escluso dal percorso! Il resoconto della gara è positivo a metà. Diciamo il
dodicesimo ed il quindicesimo posto nelle classifiche assolute dei due giorni di certo non mi
soddisfano, ho faticato molto in questi terreni malgrado mi sia allenato molto sulla sabbia in
questo periodo, ma venire qui nel nord Europa, per noi “continentali” è sempre stato
traumatico, perchè qui non si ha a che fare con della semplice sabbia, ma dei terribili boschi
sabbiosi, con radici, canali e insidiose buche di fango. In effetti nel Cross test ho fatto alcuni
buoni tempi, ma nella prova di enduro soffrivo parecchio. Invece valutando l'aspetto di
classifica, grazie al doppio zero di Gritti, che aveva vinto il round di apertura in Italia, mi sono
portato in testa al campionato con ampio margine su di lui. Gli altri rivali per il momento sono
distanti, e Leok, qui in gran forma, ha saltato la prima prova, di conseguenza è difficile che si
possa rimettere in gioco. Al prossimo week- end quindi, con la terza prova di Campionato
Europeo ad Ogre, in Lettonia.
A presto!
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