MODELLISTICA METEOROLOGICA PER LO STUDIO DI PRECIPITAZIONI INTENSE E ALLUVIONI Silvio Davolio Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC–CNR), Bologna Andrea Buzzi, Piero Malguzzi, Maurizio Fantini, Oxana Drofa, Cristian Rendina, Daniele Mastrangelo Lecce, 18 Ottobre 2011 Presso l'ISAC, sede di Bologna, è stata sviluppata, a partire dagli anni '90, una famiglia di modelli meteorologici, utilizzati sia per scopi di studio/ricerca sia come strumento per le previsioni: BOLAM, MOLOCH, GLOBO, BOLCHEM comprende la chimica dell'atmosfera). (quest'ultimo OUTLINE -Modelli operativi presso ISAC-CNR Bologna - GLOBO, BOLAM, MOLOCH -Studio di sistemi convettivi in presenza di orografia - Case studies e simulazioni idealizzate - Progetto MAP-DPHASE: previsione meteo-idrologica a alta risoluzione - Accoppiamento con modelli idrologici per la previsione probabilistica di piena Modello globale GLOBO -Modello di circolazione generale, idrostatico, a punti di griglia, sviluppato negli ultimi anni a partire dal modello ad area limitata BOLAM -Utilizzato per simulazioni e previsioni a 6 giorni su tutto il globo, con una risoluzione orizzontale di circa 32 km (898x626 punti di griglia, 60 livelli verticali) -Opera su una griglia in coordinate sferiche -Previsioni a medio termine partendo dalle analisi NOAA-NCEP: http://www.isac.cnr.it/dinamica/projects/forecasts/globo.html - GLOBO è utilizzato anche per formulare previsioni mensili probabilistiche delle anomalie di temperatura e precipitazione che vengono fornite al DPC. Ognuna di tali previsioni richiede di effettuare 74 previsioni "deterministiche" globali della durata di circa 35 giorni (32 forecats su analisi NCEP e 42 reforecasts su ERA-Interim). http://www.isac.cnr.it/dinamica/projects/forecast_dpc/month_en.htm Risoluzione orizzontale: 1.0° x 0.75°, 50 livelli verticali Forzante di T dell'oceano: anomalia di SST sovrapposta a trend di SST climatologica, con parziale rilassamento a quest'ultima. Ghiaccio marino osservato nella condizione iniziale, variabile con la tendenza climatologica durante i forecasts Modello BOLAM - modello ad area limitata, idrostatico, utilizzato per simulazioni e previsioni su aree continentali. - messo a confronto con analoghi modelli e con ottimi risultati, e utilizzato in una quindicina di progetti internazionali. - utilizzato per effettuare previsioni operative in numerosi centri nazionali e regionali in Italia (ISPRA, CRA, ISAC per DPC, Regione Liguria, Sardegna, Sicilia) e all'estero (Grecia, Vietnam, Etiopia). - utilizzato quotidianamente presso l'ISAC per effettuare previsioni sperimentali a 3 giorni nell'ambito dell'Intesa Operativa DPC-ISAC: http://www.isac.cnr.it/dinamica/projects/forecasts/ Modello BOLAM: BOLAM principali elementi della componente dinamica Equazioni primitive con u, v, Tv, q, ps, TKE come variabili principali (+ 5 variabili per la microfisica) Griglia ruotata C di Arakawa; coordinata verticale tipo σ ibrida p=p0 σ –(p0-ps) σα, su griglia non uniforme, staggered di Lorenz Schema di integrazione temporale split-explicit (per separare i modi di gravità) e forward-backward per questi ultimi; schema di avvezione WAF (Weighted Average Flux) Diffusione orizzontale della divergenza Schema di rilassamento per le condizioni al contorno laterali Codice parallelizzato con tecnica decomposizione di dominio per cluster HPC Modello BOLAM: BOLAM principali elementi della "fisica" e delle parametrizzazioni Radiazione: infrarossa e solare, interagente con le nubi, combinando due diversi modelli di trasferimento radiativo per efficienza di calcolo (Ritter & Geleyn and ECMWF RRTM - Rapid Radiative Transfer Model). Diffusione verticale: strato superficiale parameterizzazione dello strato limite, in funzione del numero di Richardson (schema E-l). Modello di suolo e vegetazione a 4 strati + livello skin. Include diversi effetti della vegetazione, dinamica del manto nevoso, calcolo dei flussi di acqua e calore nel suolo, ghiacciamento, formazione di pozze, runoff etc. Schema esplicito semplificato dei processi microfisici della precipitazione con 5 idrometeore (acqua e ghiaccio di nube, pioggia, neve, graupel). Parametrizzazione dei processi convettivi: basata sullo schema di Kain-Fritsch (Kain, 2004), riscritto (energia statica liquida) e modificato. Parametrizzazione del wave drag orografico. 72-h forecast Initial/boundary conditions: GFS 0.5° @ 00 UTC http://www.isac.cnr.it/dinamica/projects/forecasts/ Modello MOLOCH • Modello "locale", non idrostatico, utilizzato per simulazioni e previsioni ad elevata risoluzione (fino a circa 1 km) su aree nazionali-regionali • E' in grado di simulare esplicitamente i processi di convezione atmosferica e i fenomeni orografici di piccola scala • Viene operato generalmente su una griglia inserita in quella di BOLAM (nesting) • E' utilizzato da diversi servizi operativi (tra cui ARPAL) ed è stato impiegato in numerosi progetti internazionali, tra cui il MAP-DPHASE, dove è stato messo a confronto con oltre una decina di modelli meteorologici ad elevata risoluzione operanti simultaneamente • Attualmente fornisce previsioni quotidiane su tutta l'Italia a 2 giorni presso ISAC, ad una risoluzione di 2.3 km. Modello MOLOCH (cont.) Dinamica: • non idrostatico, totalmente compressibile, variabili: u, v, w, T, P, q, TKE; • griglia di Arakawa C grid; coordinata terrain-following; • split del passo temporale, implicito per le onde sonore che propagano verticalmente, forward-backward per le onde che propagano orizzontalmente; • avvezione WAF; • dominio innestato in quello di BOLAM; • codice parallelizzato con tecnica decomposizione di dominio per cluster HPC. Modello MOLOCH (cont.) Coordinata verticale: di tipo 'terrain following', con graduale rilassamento verso superfici orizzontali procedendo verso l'alto. ζ = H (1 − e − z − h (1−ζ H ) H ); h < z < ∞; H= Rd T0 g Fisica del modello: - schema di calcolo dei processi di trasferimento radiativo (Geleyn + ECMWF); - schema di calcolo dei processi di scambio turbolento in verticale (E-l); - schema di calcolo dei processi di scambio alla superficie terrestre; - schema dei processi idro-termici del suolo in presenza di coltre vegetata e nevosa; - schema di calcolo dei processi microfisici relativi alla formazione delle nubi e delle precipitazioni in fase liquida e ghiacciata (5 variabili: acqua di nube, ghiaccio di nube, neve, graupel/grandine, pioggia). Idrometeore soggette ad avvezione (WAF) e caduta (Drofa e Malguzzi, 2004, e sviluppi successivi); - Schema di microfisica a 2 momenti (testing) I processi convettivi possono essere rappresentati esplicitamente dalla dinamica del modello ("convection-permitting"). 45-h forecast starting @ 03 UTC nested in BOLAM http://www.isac.cnr.it/dinamica/projects/forecasts/ Esempi di prodotti previsionali del modello MOLOCH Nuvolosità Precipitazione. Vento a 10 m Cross sections ATTIVITA’ DI RICERCA FINALIZZATE ALLO STUDIO DI PRECIPITAZIONI INTENSE (in regioni caratterizzate da orografia complessa) Studio di sistemi convettivi Heavy precipitation systems HPE are not uncommon over the Mediterranean region -peculiar topography (steep orography surrounding the sea) -geographical location (cyclogenesis and Atlantic influence) -source of heat and moisture feeding convective and baroclinic systems General factor leading to HPE -conditionally or potentially unstable air masses -moist LLJ impinging the orography -steep orography -slowly evolving synoptic pattern, maintaining the precipitation system nearly stationary or slow-moving -interaction between the above factors Orographic forcing HPE convection (embedded) MESOSCALE MODELLING Mesoscale α: 200-2000 km Mesoscale β: 20-200 km Mesoscale γ: 2-20 km The interest is focused on small scales Many aspects of NWP models have made great advances, BUT progress in QPF has been comparatively slow -Precipitation involves a complex chain of interacting physical processes extending on a wide range of scales (upward motions, condensation, microphysics...) -Some important small scale processes need suitable parameterizations especially at very high-resolution (turbulence and microphysics) -Orographic dynamical forcing needs to be adequately resolved -Dependence on larger scale models (initial and boundary conditions) Recent progresses Æ development of high-res CRM models (operational) STARTING POINT: Gard flood, 8-9 Sep. 2002 Quasi-stationary MCS, more than 600 mm/24h from: Schwarb et al, 2001 Hydrological Atlas of Switzerland Max Obs prec: ≈ 690mm/24h 400mm/6h locally REALISTIC SIMULATIONS: sensitivity to initial conditions 24h accumulated precipitation RUN FROM 00 UTC Max: 246mm OROGRAPHY RUN FROM 06 UTC RUN FROM 12 UTC Max: 436mm Max: 372mm OROGRAPHY NO OROGRAPHY 4h forecast CONTROL EXPERIMENT: higher static stability, flow around, blocked flow obs perpendicular parallel vento a 10 m vento a 850 hPa precipitazione static stability N NO OROGRAPHY EXPERIMENT: lower static stability, flow over, non-blocked flow Individuazione dei processi fisici e dinamici responsabili, primo fra tutti il ruolo dell’orografia Posizione di origine del sistema convettivo in funzione dell’altezza della montagna Interpretazione in termini di flow over/around in base al numero di Froude Fr=U/Nh low orography 2D case high orography La presenza dell’orografia è necessaria per lo sviluppo del sistema convettivo, sebbene non sia il sollevamento orografico la causa principale della sua formazione 3D case at 500 hPa at 700 hPa Low level flow Impatto dell’orografia sulla formazione di sistemi convettivi quasi-stazionari Più generale Æ idealizzato MOLOCH BOLAM 1200 km 450 km 1200 km 500 km (inner part) 450 km IC and BC: condizioni uniformi orizzonalmente, partendo da un profilo rappresentativo preso dalle analisi ECMWF analysis (Gard flood - Sept. 8, 2002) BOLAM utilizzato per definire uno stato base 3-D "basic state" in quasi-equilibrio con l’orografia, ovvero una soluzione ragionevomente stazionaria in assenza di convezione (no rotazione, no sfc fluxes, no radiazione) MOLOCH usato per simulare lo sviluppo della convezione (full physics, ma no radiazione; no rotazione per consistenza con la dinamica di BOLAM •Stagnation area where the low level flow is impinging the steeper part of the slope. •Flow around regime: diffluence around the mountain and reverse flow north of it. •Convection starts at the foot of the slope, in the stagnation area and propagates to the E. PRECIPITAZIONE TOTALE CUMULATA IN 7 ORE CNTR orography orography x1.25 x1.5 VENTO A 10 m DOPO 5 ore STABILITY DIAGRAM H UN 1.5 STA B LE 1.0 STA 0.5 1.10 1.11 1.12 B LE 1.13 1.14 1.15 Q H and Q sono i fattori di moltiplicazione per l’altezza della montagna H e l’umidità Q nei vari esperimenti ¾ Gli esperimenti riproducono un sistema convettivo realistico ¾ L’altezza della montagna deve essere sufficientemente grande affinché si sviluppi convezione ¾ Il triggering della convezione avviene preferibilmente in prossimità o entro l’area di convergenza localizzata upstream della barriera orografica, quando l’altezza della monatgna è sufficiente ¾ L’intensità e il movimento del MCS dipende fortemente dall’altezza dell’orografia ¾ L’effetto dell’orografia è determinante sia per innsecare la convezione (triggering) sia nel determinare l’intensità e il ciclo di vita del MCS ¾ Il set up sperimentale è in grado di descrivere i meccanismi di innesco orografico della convezione, mentre le condizioni che portano alla quasistazionarietà del MCS richiedono una configurazione più complessa che arrivi a descrivere l’interazione della cold pool e del gust front associato al sistema convettivo, i quali propagano in direzione opposta al flusso medio incidente 26 SETTEMBRE 2007 MCS sulla Laguna Veneta V-shape Max: 324 mm in 12 h MAP DPHASE Operations Period AROME 140mm MOLOCH 240mm COSMOCH MOLOCH 150mm La buona previsione di precipitazione è strettamente correlata alla realistica riproduzione del sistema precipitante e in particolare allo sviluppo verticale e all’organizzazione del sistema stesso In questo caso, il MCS è stato preceduto da convezione sparsa, prima di organizzarsi in una struttura cosiddetta “V-shape” correttamente riprodotta nella simulazione di MOLOCH V 300 hPa w 500 hPa 11 UTC 11 UTC SENSITIVITY EXPERIMENTS -Impatto delle condizioni iniziali, set up del modello, schemi fisici/dinamici -Valutare il grado di predicibilità dell’evento -Ruolo dell’orografia position of observed maximum > 200 mm 150 - 200 mm 100 - 150 mm radius ~50 km encompasses all the precipitation maxima RUOLO DELL’OROGRAFIA CONTROL RUN: lee cyclogenesis over Liguria Sea Low level flow confluence/convergence SE low-level jet Æ warm and moist air NE cold flow (barrier wind + flow around) SW flow induced by the orog. cyclone OROGRAPHY HEIGHT REDUCED to 25%: lee cyclone and related convergence are suppressed cold front moves quickly south-eastward severe convection does not develop -Variabilità piuttosto significativa nella previsione della precipitazione -La maggior parte delle simulazioni riproducevano in modo sostanzialmente corretto quanto meno la natura convettiva dell’evento, seppur con errori di localizzazione e intensità dei suoi effetti - I risultati indicano chiaramente che la previsione di fenomeni di convezione intensa e delle precipitazioni ad essi associate, con un anticipo di 24-48 ore è possibile, quanto meno nei casi in cui la convezione è “embedded” in un flusso a scala più grande (mesoscala) caratterizzato da sufficiente predicibilità. “The relative success in forecasting seemingly unpredictable phenomenon such as convection out to 36h seems most directly related to its strong connection to identifiable and more predictable synoptic or subsynoptic features...” Weisman et al, (2008) Wea. Forecasting - Ruolo dell’orografia molto simile a quanto visto sul Massiccio Centrale: convergenza dovuta alla deviazione del flusso incidente I modelli ad alta risoluzione (2-4 km), convection-permitting hanno dimostrato: -superiorità rispetto ai modelli a più bassa risoluzione, in particolare per gli eventi caratterizzati da convezione e forcing orografico -rappresentazione più realistica dell’evoluzione dei sistemi convettivi -rimuovono il “danno” prodotto da parametrizzazioni non accurate Maggiore realismo non significa necessariamente migliori previsioni di precipitazione, in quanto la verifica è piuttosto complessa (tricky!): double-penalty -Assimilazione dati: >la notevole sensitivity alle condizioni iniziali suggerisce di porre molta attenzione al miglioramento della definizione dello stato iniziale >diversi studi hanno già dimostrato l’efficacia dell’assimilazione di osservazioni ad alta risoluzione/non convenzionali (mesonet, radar, lidar), in temini di miglioramento della successiva previsione di precipitazione METEOROLOGIA precipitazioni IDROLOGIA portate FRAMEWORK Accoppiamento modelli meteo-idrologici in bacini idrografici di piccole/medie dimensioni (inferiori a 10000 km2) per la previsione di portata e di piena. Bacini montani caratterizzati da tempi di risposta piuttosto brevi (alcune ore), dove la sola osservazione della precipitazione (pluviometri o radar) non è appropriata per guidare i modelli idrologici al fine di fornire tempestive previsioni e un adeguato piano di emergenza. ÆUtiilizzo della previsione di precipitazione come forcing per i modelli idrologici Qualitative early warning: anticipo di alcuni giorni Flood warning and alarm: 1–2 giorni di anticipo Crisis management: alcune ore di anticipo Issues: Precisione della previsione quantitativa della precipitazione QPF Gap tra risoluzione dei modelli idrologici (centinaia di m) e modelli meteorologici Non solo precipitazione Valutazione/propagazione dell’incertezza Mesoscale Alpine Programme - Demostration of Probabilistic Hydrological and Atmospheric Simulation of flood Events in the Alpine region (Zappa et al. 2008, Rotach et al. 2009) ¾ Forecast and alert support decision system (experimental test) Hydro-meteorological alert codes Æ Return period at least 60 days Æ Return period at least 180 days Æ Return period at least 10 years Visualisation platform during the MAP DPHASE Cortesia di Giovanna Grossi MOLOCH -Umidità a 2m -Radiazione solare netta -Precipitazione -Temperatuta a 2m FEST-WB rainfall-runoff distributed model Alle piccole scale tipiche dell’idrologia la previsione di precipitazione è affetta da errori che possono essere rilevanti ERRORS Initial condition Model Baroclinic & convective instabilities forecast errors For LAMs Lateral boundary conditions: -sweeps in low-res information -introduce model errors -inconsistent physical parameterization produces spurious gradients -transient gravity modes Lorenz: -forecast error would grow more rapidly as the initial state estimate was improved and successively smaller scales were resolved -an increase in horizontal resolution yields a corresponding decrease in error-doubling times Increasingly rapid error growth Æ inherent finite limit to the predictability “Bad news” Zhang, Rotunno, Snyder et al -small errors grow faster (non-linear behaviour) -errors amplify faster in high-resolution convection-resolving simulations -errors spread upscale from their origin at convective scale, contaminating the mesoscale -moist convection is the primary mechanism for forecast error growth at small scale BUT!!! There is substantial room for improving existing forecasts at both synoptic and meso scale through: -data assimilation of non-conventional observations -new and more sophisticated data assimilation techniques -improving forecast models (physical parameterization) convective instability does not necessarily preclude predictability when it is connected and organized by more predictable larger-scale features which establish the mesoscale environment favourable for the convection and serve as primary triggering agents “Limited atmospheric predictability is simply a fact of life we have to deal with” Allo scopo di produrre una previsione che tenga in considerazione l’incertezza della previsione dovuta alla crescita degli errori e che allo stesso tempo fornisca utili informazioni per la gestione delle allerte, da diversi anni è stato sviluppato l’ensemble forecasting. L’ensemble forecasting fornisce una previsione probabilistica -ensemble mean -ensemble spread Negli ultimi anni sono stati sviluppati differenti approcci per ensemble forecasting applicati a modelli ad area limitata. L’ensemble meteorologico fornisce diversi possibili scenari, i quali vengono utilizzati dal modello idrologico per produrre un ensemble di previsioni di portata. In questo modo l’incertezza propaga lungo la catena di previsione meteo-idrologica, fornendo una previsione probabilistica contenente maggiori informazioni. SCOPO: confrontare due ensemble meteorologici sia in termini di qualità della previsione di pioggia che degli effetti idrologici. Applicazione operativa Short/medium range Il confronto tra i due ensembles, in termini di previsione di precipitazione e di portata, è stato effettuato per un evento di intenso maltempo che ha colpito il bacino del Reno, nell’Appennino Tosco-Emiliano COMPARING DIFFERENT METEOROLOGICAL ENSEMBLE APPROACHES FOR HYDROLOGICAL PREDICTIONS S. Davolio, T. Diomede, C. Marsigli, M. M. Miglietta, A. Montani, A. Morgillo TWO ENSEMBLE APPROACHES 1)A multi-model ensemble (15 members), based on three mesoscale models: •BOLAM (developed and implemented at ISAC CNR) •COSMO (COnsortium for Small scale MOdelling) implemented by ARPA-SIMC •WRF (Weather Research and Forecasting Model) implemented by ISAC CNR each of them initialized by 5 representative members of EPS-IFS. 2) A single-model approach, based on COSMO-LEPS (Limited-area Ensemble Prediction System) ensemble, the operational forecasting system with the COSMO model, driven by 16 representative members of EPS-IFS. ¾Similar integration domains ¾Similar horizontal resolution (7-8 km) ¾Same number of ensemble members (almost) ¾Real-time forecasting application using the same driving global ensemble prediction system of ECMWF (IFS-EPS) TOPKAPI distributed rainfall-runoff model for discharge prediction BUILDING THE ENSEMBLE: SELECTION OF REPRESENTATIVE MEMBERS (2) EPS 00 UTC (51 members) BOLAM Cluster Analysis EPS 12 UTC (51 members) 5 Representative Members COSMO WRF Multimodel Ensemble 15 members EPS 00 UTC (51 members) Cluster Analysis EPS 12 UTC (51 members) 16 Representative Members COSMO LEPS Multianalysis Model Perturbed Ensemble 16 members Common integration domain AREA OF INTEREST Reno river basin: location and characteristics Discharge forecasts are evaluated at Casalecchio Chiusa, the closure section of the upper basin, near the city of Bologna Emilia‐Romagna Region clustering area the upper Reno river basin (~ 1000 km2) basin response time ~ 10‐12 h at Casalecchio ~ 36 h at the outlet Alert thresholds: 0.8 m (∼ 80 m3/s) warning 1.6 m (∼ 630 m3/s) alarm SYNOPTIC OVERVIEW OF THE EVENT - 29 Nov - 2 Dec 2008 500 hPa geopotential height and sea level pressure 30/Nov/2008 - 00 UTC 01/Dec/2008 - 00 UTC 30/Nov/2008 - 00 UTC Meteosat SW flow -Deep trough elongated N-S associated with cold air moving toward the Mediterranean. -Several frontal systems moving in the cyclonic circulation over western Mediterranean. -Warm air advection on the east side of the trough, sustained by intense southerly moist flow. -Lee orographic cyclogenesis (Genoa low) in the second part of the event. -Blocking over Eastern Europe. ENSEMBLES PERFORMANCE METEOROLOGICAL PERSPECTIVE Two analysed periods of intense precipitation 29 November 18 - 00 UTC 30 November 12 UTC - 01 December 12 UTC Probability Maps: precipitation exceeding fixed thresholds - 20 mm/6h (for 29 Nov. 2008) - 50 mm/24h (for 30 Nov. 2008) 26 Nov 00 12 27 Nov 00 12 28 Nov 00 12 29 Nov 00 Three initialization times, 24-h apart 12 30 Nov 00 12 01 Dec 00 12 02 Dec 00 12 03 Dec 00 12 00 29 November 2008 18-24 UTC Probability Total Precipitation > 20mm/6h OBSERVED PRECIPITATION MultiLEPS I.C. 26 Nov 12 UTC t+78-84 h COSMO-LEPS Reno river basin EP S 29 November 2008 18-24 UTC Probability Total Precipitation > 20mm/6h OBSERVED PRECIPITATION MultiLEPS I.C. 28 Nov 12 UTC t+30-36 h COSMO-LEPS EP S 30 November 2008 12 UTC - 1 December 2008 12 UTC Probability Total Precipitation > 50mm/24h OBSERVED PRECIPITATION MultiLEPS I.C. 26 Nov 12 UTC t+96-120 h COSMO-LEPS EP S 30 November 2008 12 UTC - 1 December 2008 12 UTC Probability Total Precipitation > 50mm/24h OBSERVED PRECIPITATION MultiLEPS I.C. 28 Nov 12 UTC t+48-72 h COSMO-LEPS EP S SOME CONSIDERATIONS: • The shorter the forecast range, the higher the probability of having intense precipitation over the Reno river basin (as expected) especially for the first 6h analysed period. • ECMWF EPS probability maps provide little evidence of high precipitation over the Reno river basin, even at short forecast range. This highlights that structural model deficiencies (low resolution, orography representation) cannot be accounted for by this kind of ensemble approach. Higher resolution models are needed => added value of LAM ensembles. • 6h probability maps (shorter forecast ranges, shorter period): in the Multimodel LEPS forecasts generally broader areas are indicated as probably affected by heavy precipitation, showing more uncertainty in the forecast. Though, the greater degree of diversity of the Multimodel LEPS members provides useful additional information. • 24h probability maps (longer forecast ranges, longer period): only the Multimodel LEPS indicates some relevant probability of heavy precipitation on the target basin. • The probability of intense precipitation over the Reno river basin issued by the Multimodel LEPS progressively increases as the forecast range decreases, thus improving the confidence in the prediction as the event approaches. The Multimodel LEPS identifies the Reno river basin as areas likely to be affected by intense precipitation more than 3 days in advance. A DEEPER ANALYSIS OF THE MULTIMODEL ENSEMBLE RESULTS ....still meteorology - subjective/qualitative evaluation of QPF - try to explain the good performance? - evaluate the impact of boundary conditions wrt model characteristics at different forecast ranges COSMO I.C. 26 Nov 12 UTC t+78-84 h m3 m12 • underestimation over Apennine • best: 36 (then 23 and 3) • worst: 12 m23 m36 m35 BOLAM I.C. 26 Nov 12 UTC t+78-84 h m3 m12 • good (overestimation over EAlps) • best: 36 (then 3 and 35) • worst: 12 m23 m36 m35 WRF I.C. 26 Nov 12 UTC t+78-84 h • underestimation over Apennine m3 m12 • best: 3 or 36 (then 35) • worst: 12 m23 m36 m35 Forecasts driven by member 12 provide bad rainfall predictions at long range! Large scale ECMWF fields GPH 500hPa & T@850hPa MEMBER 12 at 18 UTC, 29 Nov 2008 t+78h ANALYSIS MEMBER 36 t+78h At long forecast range (day 3-5) the quality of the multi-model ensemble members is dominated more by the boundary conditions than by the model used for the integration. COSMO I.C. 28 Nov 12 UTC t+30-36 h • underestimation over Apennine m5 m15 • best: 45 (then 26 and 15) • worst: 5 m26 m45 m44 BOLAM I.C. 28 Nov 12 UTC t+30-36 h • overestimation over Alps m5 m15 • best: 15 (then 45) • worst: 44 m26 m45 m44 WRF I.C. 28 Nov 12 UTC t+30-36 h • underestimation over Apennine m5 m15 • members quite similar • best: 5 • worst: 45 m26 m45 m44 ¾Large variability among forecasts issued by different models ¾Weak variability among the 5 forecasts issued by each single model Large scale ECMWF fields - GPH 500hPa & T@850hPa - at 18 UTC, 29 Nov 2008 ANALYSIS MEMBER 5 t+30h MEMBER 15 t+30h MEMBER 26 t+30h MEMBER 44 t+30h MEMBER 45 t+30h ¾The large scale conditions are similar (short-range forecast!) and the spread of the ensemble is provided by the different characteristics of the models DISCHARGE FORECASTS HYDROLOGICAL PERSPECTIVE ... back to small scale (basin scale) I.C. 26 Nov 12 UTC Long forecast range EPS I.C. 27 Nov 12 UTC EPS I.C. 28 Nov 12 UTC Short forecast range EPS I.C. 26 Nov 12 UTC Long forecast range COSMO P35 WRF P3 P36 P35 P3 P36 BOLAM P35 P3 P36 5 EPS representative members I.C. 28 Nov 12 UTC Short forecast range COSMO WRF P44 P45 P44 P15 BOLAM 5 EPS representative members P44 P45 P15 P26 P44 P45 P26 CONCLUSIONS • Both mesoscale ensemble approaches remarkably improve the forecast quality in terms of both probability of precipitation and discharge prediction, with respect to the “driving” global model ensemble. • Structural model deficiencies (low resolution, orography representation) cannot be accounted for by coarse resolution ensembles. Higher resolution models are needed => added value of LAM ensembles. • Multimodel LEPS provides better results with respect to COSMO-LEPS, being characterized by a larger spread at short range due to different model characteristics. At longer forecast range, the similar behaviour of the Multimodel LEPS members indicates the relevant impact of the boundary conditions. The greater degree of diversity of the Multimodel LEPS members is the added value of the multi-model approach with respect to single-model COSMO-LEPS. This results is limited to this single case study!!! FUTURE PLANS • Testing sensitivity to clustering analysis (e.g. clustering interval) • Further case studies! • Testing convection-resolving model ensemble for short range application. SOP HEAVY PRECIPITATION, FLOODS AND FLASH FLOODS SOP 1 - Heavy precipitation and floods - Ocean state prior the formation of dense water ÆSOP1.1: Sep-Nov 2012 ÆSOP1.2: Sep-Nov 2013 SOP 2 - Air-sea interaction Dense water formation, ocean convection Cyclogenesis and local winds ÆMarch-April 2013 & 2013 GRAZIE !