30 agosto 2011
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NEWS ATTUALITA’
Fiavet: bene Spagna, Turchia e Grecia
Anche quest’anno acquisti “fortemente ritardati e operati sottodata”, sottolinea il presidente Cinzia
Renzi
Cinzia Renzi, presidente Fiavet, analizza il trend di questa stagione estiva, mettendo in evidenza, per quanto
riguarda il turismo interno, “un forte calo della Sardegna, con una diminuzione dei flussi a doppia cifra, dovuta
principalmente all’aumento delle tariffe dei trasporti marittimi”, afferma la manager. Si rilevano, invece, buoni
risultati per Veneto, costa emiliana, Abruzzo, “che finalmente risale dopo le difficili stagioni che hanno seguito
il terremoto a L’Aquila, e la Puglia, che però fatica a mantenere il trend di crescita fatto registrare negli ultimi
anni”. Per quanto riguarda, l’outgoing, sono buone le performance di Spagna, Turchia e, in parte, Grecia,
spiega Renzi a questa agenzia di stampa, “mentre il lungo raggio continua ad essere in difficoltà anche se
Messico, Repubblica Dominicana e Kenya si confermano destinazioni in salute, ma non in grado di recuperare
il traffico perso sulle altre destinazioni”. Quanto ai comportamenti d’acquisto dei nostri connazionali, anche in
questa stagione sono stati “fortemente ritardati e operati sottodata ma, soprattutto, quello che si nota –
aggiunge Renzi - è l’allargamento della forbice tra i pochi che possono permettersi di spendere e i molti che,
invece, devono fare i conti con l’incertezza economica”.
Il ministro: nella manovra ho voluto liberalizzazione orari negozi in tutti i comuni
Brambilla: aumento Iva non riguarderà il turismo
"Si sta parlando di aumentare l'iva del 20%, non quella del turismo che è al 10%". Lo ha chiarito il ministro del
Turismo, Michela Vittoria Brambilla, in relazione all'ipotesi di aumento dell'iva nella prossima manovra
finanziaria e ai timori degli operatori del settore turistico, nel corso della conversazione sul tema "Il turismo
come motore della sviluppo" che si è svolta ieri presso la Pineta della Versiliana a Marina di Pietrasanta,
condotta dal direttore di Studio Aperto, Giovanni Toti.
"L'aliquota al 4% e quella al 10%, dunque nemmeno quella turistica, non sono in discussione - ha detto
Brambilla - e ritengo comunque che un innalzamento anche di un solo punto dell'iva, se da una parte
genererebbe risorse per circa 5 miliardi di euro, dall'altra potrebbe produrre una contrazione sui consumi.
Perché ci sarebbero 7/8 miliardi di costi in più che graverebbero sulla tasche degli italiani". Il ministro ha poi
ribadito: "nella manovra ho voluto la liberalizzazione degli orari e dei giorni di apertura di tutti gli esercizi
commerciali e l'estensione di questo provvedimento a tutti i comuni italiani". Nel decreto di luglio era stata
infatti introdotta la misura che riguardava solo i comuni turistici e le città d'arte.
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Il ministro soddisfatta per aver raggiunto obiettivo di non ritoccare al rilazo l'iva nel turismo
Manovra, Brambilla s'impegna a salvare le feste
E' positivo il bilancio per il turismo: così il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla commenta le nuove
misure previste dall'esecutivo per la manovra bis. "La non variazione dell'iva sul comparto turistico - sottolinea
il ministro - conferma la grande attenzione del Governo per uno dei settori più importanti del Paese, motore
dello sviluppo dell'Italia. Come avevo anticipato - continua Brambilla - anche l'aliquota iva al 10% del comparto
turistico, non è stata ritoccata al rialzo, evitando il rischio di incidere negativamente sulla competitività del
settore e sulla ripresa in atto. Per le stesse ragioni, confermo il mio assoluto e convinto impegno per evitare la
cancellazione dei ponti e la soppressione delle festività, che rappresentano peraltro la nostra storia, identità e
tradizione. Confido che, anche in questo caso, riusciremo a tutelare le esigenze del turismo" .
Federalberghi: gli italiani in vacanza
Come prima, più di prima: rispetto al 2010, l’attuale stagione estiva non presenta segnali di
disaffezione tra i vacanzieri italiani che secondo Federalberghi saranno circa 33 milioni, pari al 53%
della popolazione attiva; esattamente come lo scorso anno.
Così come molto simili risultano le scelte: sette italiani su 10, infatti, soggiorneranno in località balneari,
mentre il 15% trascorrerà le vacanze in montagna, il 3,5% nelle città d’arte e solo l’1,5% ai laghi. L’unica nota
dolente è la leggera contrazione nella durata delle vacanze, che passerà dalla media nazionale di 12 giorni a
11, per motivi di budget.
A conti fatti, comunque, previsioni positive, considerando anche la congiuntura economica: e il commento del
presidente della federazione, Bernabò Bocca, è improntato all’ottimismo: «Si può parlare di tenuta assoluta del
settore, con un incoraggiante primato dei prodotti incoming rispetto ai prodotti outgoing». Tra tutti coloro che
stanno per fare o hanno già fatto le loro vacanze estive, infatti, il 78% sceglie l’Italia (rispetto al 70% del 2010)
e solo il 21% (rispetto al 27% del 2010) preferisce l’estero, contribuendo a produrre ricchezza economica nel
proprio Paese.
«Un’ultima annotazione riguarda il numero di coloro che non faranno vacanza, che quest’anno dopo parecchi
anni cala dal 42,4% del 2010 al 41,9%. Il segnale, a questo punto è inequivocabile – enfatizza Bocca – Il
turismo italiano si colloca di diritto al primo posto del sistema economico del nostro Paese e obbliga il governo
e il Parlamento a effettuare alcune fondamentali scelte, indispensabili per rafforzare quei risultati che il
mercato sta già producendo».
«Dopo la “creazione” del ministro del Turismo, avvenuta su nostre reiterate sollecitazioni nel 2009 – conclude
Bocca – è tempo che venga istituito il ministero del Turismo con portafoglio, occorre inoltre che tutte le nostre
ambasciate e consolati all’estero supportino l’attività delle Delegazione Enit per proporre e pubblicizzare
l’Italia. È necessario infine rafforzare il sistema dei Buoni Vacanza Italia finanziandoli maggiormente per
consentire sempre più alle famiglie meno abbienti di godere almeno di un periodo di ferie nel corso dell’anno».
NEWS ESTERI
27/08/2011
Uragano Irene: le indicazioni della Farnesina per i turisti
"Mantenersi informat tramite albergatori, tour operator e agenti di viaggi. Sia i turisti, sia gli italiani residenti
sono invitati ad iscriversi sul sito dovesiamonelmondo.it per ricevere informazioni sul proprio cellulare dalla
Farnesina". Queste alcune delle indicazioni del ministero degli Interni che sta seguendo da vicino l'evoluzione
degli eventi legati al passaggio dell'uragano Irene a New York. Sul sito viaggiaresicuri.it la Farnesina fornisce
una serie di contatti e informazioni per i numerosi viaggiatori italiani presenti nella metropoli in questi giorni.
NEWS EVENTI
Il mondo delle crociere si dà appuntamento a Venezia
Si svolgerà il prossimo 28 ottobre a Venezia la giornata dedicata al mondo delle crociere in Italia.
“Italian Cruise day” prevede incontri e dibattiti, fra i quali la sessione plenaria dedicata al futuro della
crocieristica in Italia, con interventi, fra gli altri, del direttore generale di Costa Crociere, Gianni
Onorato, del direttore generale di Msc Crociere, Domenico Pellegrino e del direttore generale di Royal
Caribbean Cruise Line in Italia, Gianni Rotondo. A seguire, un incontro sull'"arte di vendere le
crociere” e sulle “Mega e mini ship”. In chiusura, una sessione sul contributo della crocieristica
all'industria turistica e all'economia del Paese, con interventi - fra gli altri - del presidente Enit, Matteo
Marzotto, del presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iorio e del presidente Fiavet, Cinzia
Renzi. Informazioni su www.italiancruiseday.it
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Crisponi: Stagione ad ostacoli per la Sardegna
“Senza mai dimenticare che la migliore analisi è quella a più voci, ovvero di tutti i
componenti della filiera turistica, certo è che il 2011 ha scritto a caratteri indelebili che il turismo, complice lo
‘tsunami’ economico, non solo in Sardegna, ma nel mondo intero è mutato, lasciando tracce evidenti”. Lo
dichiara l’assessore del Turismo della Regione Sardegna Luigi Crisponi tracciando un primo bilancio della
stagione estiva. “Un cambiamento rapido – afferma Crisponi – che ha rovesciato consolidate cifre di presenze
turistiche senza impedirci di affermare, però, che il turismo sardo continuerà in futuro a riflettere, come
un’impronta indelebile, pagine dai generosi risultati. La Sardegna – aggiunge l’assessore Crisponi – ha corso
quest’anno una stagione ad ostacoli. Quelli del caro traghetti, innanzitutto. Le ferite inferte dalle azioni degli
armatori privati non si rimargineranno presto e facilmente. Sono loro gli ‘Attila del turismo’ che hanno ‘avvitato’
il segno meno sulla stagione. Al calo delle presenze nei porti fa da contraltare la forte crescita negli aeroporti.
Nel solo mese di agosto si supererà abbondantemente il milione di aero-passeggeri. Ma ancor più
interessante è il periodo gennaio-agosto, che per la prima volta conta oltre cinque milioni di tickets: record
storico”.
Senza bussola, la stagione nera del turismo
"Ogni anno siamo punto e a capo, gli operatori si trovano ad aprile e maggio senza bussola", è il commento
dell'albergatore e vicepresidente di Confindustria Sardegna meridionale Nicola Palomba, che guarda con
preoccupazione ai dati della stagione nera del turismo in Sardegna.
Ancora una volta, infatti, l'unica che si salva è la Costa Smeralda, che ha registrato un flusso di presenze in
aumento del 5 per cento nei primi sei mesi dell'anno, fino a luglio. Una piccola eccezione, scrive Monia Melis
su Sardegna24, che stride in uno scenario catastrofico che investe il resto dell'isola: dagli alberghi al settore
bed & breakfast, ai campeggi, fino anche alle case private, dall'Ogliastra a San Teodoro i cali si contano
sull'ordine del 30 per cento.
Una stagione "tormentata", secondo l'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi, che punta il dito contro
"gli Attila del turismo", gli armatori privati che hanno inaugurato la stagione delle vacanze in Sardegna con uno
scoraggiante caro-traghetti. Che non è, però, l'unica causa ad aver allontanato i vacanzieri, a detta del sindaco
di Bosa Piero Casula, che chiama in causa altre responsabilità tra cui anzitutto i prezzi di alberghi e
ristorazione, "troppo alti per la classe media".
A rinunciare al mare sardo, scrive M.Giovanna Fossati, due categorie di affezionati: le famiglie e gli sportivi.
Un calo di presenze che si riflette nei dati del mercato da cui i vacanzieri-tipo erano soliti attingere: il mercato
degli affitti, dai numeri preoccupanti. Dal 50 per cento in meno a Cala Gonone, al 30 per cento in meno di
Tortolì.
Cambia la vacanza ma l'Isola che dovrebbe vivere di turismo sembra non avere gli strumenti giusti per farne il
suo settore chiave. "Non basta avere i numeri di fine stagione e registrarli in modo asettico", ha aggiunto
Palomba nell'intervista per Sardegna 24. "E' necessario studiarli", affinchè siano una guida per gli stessi
operatori del settore. "Da anni chiediamo alla Regione un Osservatorio che tenga la regia e il coordinamento
di tutto il settore", un organo mai decollato.
Turismo e crisi: è ora di eliminare l'alta stagione?
Il 2011 in Sardegna ha palesato una forte flessione in negativo nel settore turistico. Mazzata dovuta,
per la maggior parte, al caro-trasporti. Alghero ha tenuto, con numerosi arrivi e presenze nella
seconda parte dell'estate. Ma in Riviera costi dei servizi e prezzi sono ancora troppo alti
ALGHERO - C'è più gente o meno dell'anno scorso? Questa la domanda che nel pieno della stagione estiva si
ripete a cadenza fissa. Il 2011 rappresenta, sicuramente, una delle annate peggiori per quanto riguarda il
settore del turismo in Sardegna.
La crisi globale ha frenato molti villeggianti dallo scegliere di partire, ma la mazzata al comparto l'ha data il
caro trasporti che, al contrario di come diffusamente si parla, non è solo quello legato ai traghetti, ma anche ai
voli aerei. La continuità territoriale è ancora una chimera. Quest'anno tanti, troppi, turisti hanno virato verso la
Puglia, in particolare il Salento, dove una famiglia per trascorrervi una settimana spende quanto il solo viaggio
(in traghetto) per la Sardegna. Senza considerare le attrazioni e il mare cristallino di quella parte d'Italia. Ma,
ovviamente, questi motivi non sono abbastanza, quando il salasso è dietro l'angolo.
Ed in questo scenario era impossibile per Alghero riuscire a mantenere i livelli di arrivi e presenze degli
anni passati. C'è però da dire che la Riviera del Corallo, a differenza di molte altri parti dell'Isola, ha retto, ed
anche bene. Infatti da metà agosto c'è stata un'impennata con risultati tangibili superiori alle attese registrati
alla fine del mese fino, si prevede, anche per settembre e addirittura ottobre. E visto che in tanti, attraverso
convegni, incontri e dichiarazioni si domandano il perchè di questa inversione di trend, sarebbe opportuno che
chi di dovere aprisse gli occhi: i costi dei servizi offerti ad Alghero (hotel, spiagge, ristoranti, negozi, concerti,
etc, etc) sono fuori mercato. Troppo alti.
In un periodo di crisi, la prima cosa che si guarda è il portafoglio. E' impensabile poter ragionare come 10,
20 anni fa, quando si era in un altro momento storico ed economico. Oggi, come ripetono in molti, anche se in
pochi sembrano adeguarsi, la concorrenza è spietata. Il mare cristallino, oltre che un offerta di servizi e
appuntamenti di svago e spettacoli, è diffuso in buona parte del Meditterraneo e non solo. Mete raggiungibili e
frequentabili alla metà, se non, ad un terzo dei costi della Riviera del Corallo.
Forse, alla luce degli accadimenti internazionali ed i riflessi sulla vita di tutti i giorni, è giunto il momento, ad
esempio, che venga cancellato il, così detto, periodo di “alta stagione”, dove i prezzi subiscono un decisa
impennata. Tanto, com'è sotto gli occhi di tutti, la gente non va dove la porta il cuore....ma il portafoglio.
Sardegna: traghetti in calo e record di arrivi in aeroporto
Primi dati sulla stagione turistica in Sardegna. Per la regione si tratta di un anno dai due volti: da una parte il
calo evidente degli arrivi via mare per via del caro traghetti, con una diminuzione a doppia cifra. Dall'altro il
record assoluto per il settore del trasporto aereo: secondo l'assessore al Turismo Luigi Crisponi quest'anno
per la prima volta verrà superata la soglia di un milione di arrivi negli scali per il solo mese di agosto e i 5
milioni per i primi 8 mesi dell'anno.
Sardegna: traghetti in flessione, boom negli aeroporti
Tempo di bilanci per la Sardegna, protagonista di una stagione «a ostacoli» come l'ha definita l'assessore al
turismo della Regione, Luigi Crisponi. «La Sardegna ha corso quest'anno, una stagione "a ostacoli". Quelli del
caro traghetti, innanzitutto. Le ferite inferte dalle azioni degli armatori privati non si rimargineranno presto e
facilmente. Al calo delle presenze nei porti fa da contraltare la forte crescita negli aeroporti. Nel solo mese di
agosto si supererà abbondantemente il milione di aero-passeggeri. Ma ancor più interessante è il periodo
gennaio-agosto, che per la prima volta conta oltre cinque milioni di ticket: record storico. Anche il traffico da
aviazione generale dei jet privati espone il segno positivo. Cosi come nei porti turistici, dove non hanno
avvertito la crisi. Sono anche aumentate le presenze nei 5 stelle e 5 stelle lusso e si sono consolidate quelle
nei 4 stelle». Il mercato degli italiani rappresenta per la Sardegna il 70% delle presenze: «Va aggiornata
questa tendenza - spiega Crsiponi - con azioni verso il mercato straniero, che con il suo basso 30% di
presenze offre enormi margini di crescita».
Accordo tra Sogaer e Enac del valore 47 milioni
Scalo Cagliari, al via piano di sviluppo
La Sogaer, società di gestione dello scalo di Cagliari-Elmas, e l'Enac hanno trovato l'accordo per il
nuovo piano di sviluppo per lo scalo sardo del valore di 47 milioni di euro. Secondo i dettagli del
progetto i cambiamenti saranno sostanziali: il sedime acquisirà circa 70 ettari in più nel momento in
cui l'Aeronautica lascerà il ‘Mario Mameli’; sarà realizzato un nuovo piazzale in grado di ospitare fino a
20 voli ‘executive’; sarà ampliato il parcheggio multipiano e i piazzali per gli aerei a sud e a nord di
quello già esistente; previsti interventi sul terminal, il riposizionamento della caserma dei Vigili del
fuoco, degli hangar e di edifici di servizio. Inoltre, il numero delle piazzole passerà da 16 a 32. Le
novità interessano anche il Nucleo elicotteristico dei Carabinieri, che sarà spostato in una nuova
struttura da realizzare nell'ex-campo di calcio. Ancora un’incognita riguardante l'area di Santa
Caterina, che potrebbe essere espropriata per pubblica utilità se non si dovesse raggiungere un
accordo con il presidente del Cagliari Calcio Massimo Cellino, che vi vorrebbe costruire il nuovo stadio
ed è di pochi giorni fa la denuncia dei dipendenti Enac che vivono nei pressi del ‘Mameli’.
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Saremar, sempre più vicino l'ingresso dei privati
Diventa sempre più concreta l'idea dell'ingresso in campo di investitori privati nel capitale Saremar. L'idea era
stata lanciata qualche giorno fa dal presidente di Confesercenti, Marco Sulis, che dopo aver lodato l'operato
della Regione che, con le navi Saremar, ha contribuito a 'salvare' la stagione estiva della Sardegna, ha
spiegato di quanto fosse necessario ora l'intervento degli imprenditori. La battuta spettava dunque alla
Regione che non ha tardado a rispondere, con l'assessore al Turismo, Luigi Crisponi. "Abbiamo affrontato una
stagione tormentata, anche per colpa di chi, nascondendosi dietro il caro carburante, ha innalzato le tariffe e
compromesso l'arrivo dei turisti nell'isola - dichiara l'assessore senza mezze misure -. La proposta di Sulis e
Confesercenti, dell'acquisto del 51% di Saremar va condivisa e sostenuta. Sono certo non si tireranno indietro
le imprese e che gli imprenditori sardi mostreranno un atteggiamento di maturità".
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