TECNICO INCARICATO DIRETTORE TECNICO FRIULI VENEZIA GIULIA PORDENONE CORDENONS AMM.NE COMUNALE REGIONE PROVINCIA COMUNE INDIRIZZO PIAZZA DELLA VITTORIA 1 OGGETTO DELL'INTERVENTO 33084 CORDENONS (PN) OGGETTO DELL' ALLEGATO PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO PROGETTO STRUTTURE COMMITTENTE PROGETTO IMPIANTO TERMICO IL PRESENTE DISEGNO/ELABORATO E' DI PROPRIETA' DELLA SOCIETA' DI INGEGNERIA SET s.r.l. PERTANTO RISULTA VIETATA OGNI TIPO DI RIPRODUZIONE O TRASMISSIONE SENZA AUTORIZZAZIONE www.studioset.it IMPIANTO SPORTIVO DI VILLA D'ARCO COMPLETAMENTO LOCALI E SISTEMAZIONE AREA ESTERNA - RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI TERMICI ( RISCALDAMENTO PIANO PRIMO) PROGETTO ESECUTIVO ALLEGATO DATA18.09.2013 REDATTO DA R.B. VERIFICATO DA E.F. APPROVATO DA IN DATA RIFERIMENTO LAVORO 18.09.2013 2012.40 RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA IMPIANTI MECCANICI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Premesse Descrizione sommaria dell'impianto al fine della sua identificazione Dati di progetto Norme di riferimento Dati del sistema di adduzione gas Dati del sistema di adduzione acqua potabile Dati del sistema di produzione del calore esistente Tubazioni di distribuzione e collettori di zona Corpi scaldanti Apparecchi sanitari per servizi igienici Scarichi interni e ventilazione Estrazione aria dai bagni Collettori solari 2 2 3 3 4 4 4 4 5 6 6 6 6 1 1. Premesse Il presente progetto riguarda il completamento dell’impianto termico di cui ai lavori del 1° lotto riguardanti la realizzazione delle tribune e degli spogliatoi, ultimati nell’aprile 2010, attraverso l’installazione dell’impianto di riscaldamento relativo alle 2 salette a disposizione delle associazioni sportive ubicate al piano primo del corpo spogliatoi e l’installazione di n.2 radiatori elettrici (con funzione antigelo) nei locali dell’ex biglietteria. 2. Descrizione sommaria dell'impianto al fine della sua identificazione L’impianto di riscaldamento delle 2 salette site al piano primo, inizialmente previsto e progettato con pannelli radianti a pavimento viene realizzato con ventilconvettori a pavimento così da migliorarne la gestione e flessibilità di utilizzo future, a partire dai collettori al piano già predisposti. Entrambe le salette vengono dotate di contabilizzatore di calorie così da poter individuare gli specifici consumi. Nei servizi igienici si prevede l’installazione di radiatore lamellare. L’impianto igienico-sanitario viene completato installando i sanitari e le rubinetterie sulle predisposizioni (adduzioni e scarichi) già predisposti. I due servizi igienici così realizzati saranno idonei per l’utilizzo anche da parte di persone non autosufficienti. Con i lavori di manutenzione della ex biglietteria si prevede, anche in questo caso, la sostituzione dei sanitari (e rubinetterie) secondo la nuova distribuzione dei locali e la dotazione di radiatore elettrico con termostato antigelo. La realizzazione degli impianti deve corrispondere alle Norme dell’UNI, del CEI e comunque alla regola dell’arte come prescritto dalla Legge 46/90 e relativo regolamento ed in particolare al DLGS 192/2005 e successivi aggiornamenti. Il generatore termico e le apparecchiature tecnologiche dell’impianto termico dell’edificio principale sono già esistenti: trattasi di gruppo termico a condensazione a basamento in ghisa con bruciatore multigas a bassi livelli d'emissione gas CO Nox. Anche la produzione dell’acqua sanitaria è già esistente (2 bollitori funzionanti in parallelo da 300 lt cad, ad alta efficienza). L’impianto realizzato è stato suddiviso in cinque zone; - circuito a pavimento radiante spogliatoi atleti, arbitri e pronto soccorso; - circuito a pavimento radiante vano a disposizione piano terra; - circuito a pavimento radiante sede associazione sportiva 1 piano primo (ora a ventilconvettori); - circuito a pavimento radiante sede associazione sportiva 2 piano primo (ora a ventilconvettori); - circuito bollitori. Per ogni zona è stata prevista un’unica linea idraulica in derivazione dalla sottostazione termica dotata di una pompa singola. Per la realizzazione della rete idraulica dell’impianto di riscaldamento e per la distribuzione dell’acqua igienico sanitaria nell’edificio spogliatoi sono state utilizzate delle tubazioni in polietilene reticolato. Nei bagni ciechi e nei locali adibiti a doccia, saranno previsti degli estrattori d’aria, conforme alle norme CEI 61/28, da installare a parete in modo tale da ottenere un ricambio d’aria minimo di 8 volumi ora; l’aspiratore sarà del tipo centrifugo e dovrà convogliare all’esterno o in condotti l’aria viziata. 2 3. Dati di progetto I dati tecnici di progetto sono i seguenti: 1) Temperatura esterna invernale: la temperatura esterna minima tenuta a base del calcolo dell'impianto è – 5 °C; 2) Temperatura invernale dei locali: con una temperatura massima di 80° C dell'acqua misurata alla partenza dalla centrale termica, l'impianto deve essere capace di assicurare nei locali riscaldati la temperatura di 20°C; 3) Temperatura dell'acqua: il valore massimo della differenza di temperatura dell'acqua tra l'andata ed il ritorno nel generatore di calore, in corrispondenza della massima potenza dell'impianto, dovrà essere: pari a 10-15°C; 4) Ricambi d'aria: i ricambi d’aria minimi tenuti a base del calcolo del fabbisogno termico sono 0,5 ricambio ora, n° 8 ricambi ora nei bagni. 4. Norme di riferimento Le principali norme di riferimento sono: Legge 10/91 Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia) e il DPR 26.8.1993, n° 412 e successive modificazioni (Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art.4, comma 4, della Legge 9.1.1991 n° 10 e DLGS 192/2005 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia D.P.R. n.412/93 Regolamento di attuazione art.4, comma 4, della legge n° 10/91. Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n° 10. D.Lgs. n 192 (G.U. 241 del 15/10/2005 - S.o. 165) - Aggiornamento e completamento della legge 10/91 19/08/2005 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia. D.lgs n 311 GU n. 26 del 1-2-07- Suppl. Ord. N.26 - Aggiornamento e completamento della legge 10/91 19/08/2005 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. D.M.I del 12/04/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. UNI 10339 Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine e la fornitura. UNI 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e manutenzione UNI 8199 seconda edizione del novembre 1988; collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione. Legislazione nazionale vigente applicabile agli impianti in oggetto ed alle loro parti componenti 3 Normativa UNI applicabile agli impianti in oggetto ed alle loro parti componenti. 5. Dati del sistema di adduzione gas L’impianto di adduzione gas metano è esistente. 6. Dati del sistema di adduzione acqua potabile L’impianto di adduzione acqua potabile è esistente. 7. Dati del sistema di produzione del calore esistente Il generatore termico esistente è costituito da un modulo a condensazione funzionante a gas metano preassemblato all’interno di una struttura in acciaio adatta per l’installazione all’esterno con pannellatura di copertura per posizionamento a cielo libero in conformità a quanto prescritto dal D.M. 12 aprile 1996, avente le seguenti certificazioni: - 90/396/EEC (direttiva apparecchi a gas). - 92/42/EEC (direttiva rendimenti). La potenza termica al focolare (PCI) è modulante da 18,3 a 144,0 kW. 8. Tubazioni di distribuzione e collettori di zona Per la realizzazione della rete primaria e secondaria dell’impianto di riscaldamento sono state posate delle tubazioni in polietilene reticolato prodotte secondo la Norma UNI 9338 certificate anche per il convogliamento di acqua ad uso alimentare, adeguatamente isolate. I collettori sono completi di valvole di preregolazione, valvole di intercettazione con attacchi laterali, di raccordi, di valvole di intercettazione a sfera, di zanche di fissaggo, di valvole di sfogo aria in mandata e ritorno, di rubinetto di scarico con portagomma e tappo. Le tubazioni della rete primaria e secondaria dell’impianto igienico sanitario sono anch’esse realizzate in polietilene reticolato. Tutte le tubazioni sono complete dei collegamenti e delle derivazioni, di raccordi in ottone. Le tubazioni per l’impianto di scarico e di ventilazione sono realizzate in polipropilene autoestinguente ad innesto rapido per lo scarico conformi alle Norme DIN 19560 e UNI 8319/8320 saranno prodotte con materie prime omologate dall’Istituto Italiano dei Plastici e saranno contrassegnate con il marchio “IIP-UNI”. 4 9. Corpi scaldanti I corpi scaldanti saranno costituiti da: - Ventilconvettori e radiatori; - Radiatori elettrici: limitatamente alla biglietteria; I radiatori ad acqua, devono essere realizzati in lamiera di acciaio verniciato di colore bianco RAL, omologati ai sensi della Legge n. 10/91 nonché corrispondere alle norme tecniche dell’UNI, temperatura massima di esercizio 95 °C, pressione di esercizio 4 bar per gli spessori 60 mm e 95 mm, 3 bar per lo spessore 120 mm. Le potenze dei radiatori indicate nelle tavole di progetto rappresentano le minime rese termiche con riferimento ad un DT di 50°C. Ogni radiatore sarà collegato alla rete di distribuzione dell’acqua calda dell’impianto mediante valvola di regolazione (sull’ingresso) in ottone cromato conforme alle Norme UNI 6884 e 8464 ma senza manopola in ABS di comando e detentore (sull’uscita) a squadra o diritto con otturatore regolabile con vite conforme alle Norme UNI 6884 e 8464 eventualmente raccordati alle tubazioni con appositi adattatori. I radiatori saranno dotati di valvola di sfiato dell’aria, posizionata nella parte alta del radiatore e testina termostatica. I radiatori elettrici, devono essere realizzati in lamiera di acciaio verniciata di colore bianco RAL, classe di isolamento I, completi di regolazione temperatura ambiente e protezione antigelo a 7°C. Il radiatore deve essere fornito completo di spina Unel e deve essere fornito con una potenza conforme alle indicazioni di progetto. I radiatori devono essere installati secondo le indicazioni del progetto esecutivo o secondo prescrizioni della D.L. sospesi a parete mediante mensole di sostegno, livellate in modo da assicurare l’orizzontalità del corpo scaldate. Per ottimizzare le prestazioni dell’impianto deve essere opportuno che: la distanza fra il pavimento e la parte più bassa dei radiatori non sia inferiore a 11 cm; la distanza fra la superficie dei radiatori ed eventuali occlusioni (nicchie, mensole, ripiani, ecc.) non sia inferiore a 10 cm; la distanza fra il retro dei radiatori e la parete a cui sono appesi non sia inferiore a 5 cm. I ventilconvettori devono essere del tipo verticale da installare a pavimento tipo Eden o equivalente modello WIND, certificato Eurovent, gruppo ventilante centrifugo a tre velocità, struttura portante in lamiera zincata, completo di: staffaggi e bulloneria per l'ancoraggio al soffitto o a parete; comando velocità e controllo temperatura a bordo macchina; batteria di scambio termico da 1 a tre ranghi in tubo di rame e alettatura in alluminio; sezione filtrante estraibile; sonda di minima temperatura acqua; valvola manuale di sfiato aria; valvola di intercettazione in mandata e ritorno. Sarà necessario che i corpi scaldanti siano prodotti con sistema di qualità certificata secondo le vigenti normative. La potenzialità dell’impianto di progetto sarà di 6000 W per saletta (circa mq 90). I radiatori elettrici (dove impiegati) saranno realizzati con tubi a sezione circolare tipo Tonon modello Opti DD o equivalente, colorazione standard bianco RAL 9010. Il radiatore sarà completo di spina Unel P10 a norme di sicurezza elettriche. 5 10. Apparecchi sanitari per servizi igienici Sono denominati apparecchi sanitari quei prodotti finiti per uso idraulico-sanitario, costituiti da materiale ceramico, materiali metallici, materie plastiche. Per quanto riguarda il materiale ceramico saranno utilizzati solo apparecchi sanitari di prima scelta foggiati con porcellana dura (vetreous china) o grés porcellanato (fire clay), secondo le definizioni della norma UNI 4542. Verranno previsti i seguenti sanitari: - Lavabi ergonomici per disabili con appoggia gomiti e paraspruzzi; - Vasi igienici a cacciata per disabili con cassetta a vista, comando scarico a parete; I sanitari per i disabili saranno forniti completi di tutti gli accessori tipo corrimano orizzontali, verticali e ribaltabili, i lavabi saranno del tipo reclinabile. 11. Scarichi interni e ventilazione Per impianto di scarico si intende quell’insieme di tubazioni, raccordi, e apparecchiature necessarie a ricevere, convogliare e smaltire le acque usate ed eliminate dagli apparecchi sanitari di uso domestico; tra le acque usate rientrano le acque di rifiuto e le acque nere, le acque saponose bianche e le acque grasse. Tale sistema permetterà il corretto deflusso delle acque ed il loro convogliamento alla rete fognaria. La rete interna di scarico delle acque bianche e saponose sarà separata dalla rete interna delle acque nere. Tutti gli apparecchi sanitari saranno dotati di un sifone, collocato immediatamente a contatto con lo scarico degli apparecchi, che assicuri una tenuta idraulica per mezzo di un cuscinetto liquido impedendo ai gas maleodoranti ed ai batteri la risalita dalla fognatura. Il carico del sifone non deve mai essere inferiore ai 50 mm. Tutte le diramazioni orizzontali saranno convogliate al collettore di scarico orizzontale con una pendenza nel senso del movimento dell’acqua come indicato nelle tavole di progetto. L’impianto di scarico dovrà essere dotato di una ventilazione primaria per mantenere l’equilibrio delle pressioni nel sistema e di fornire una efficace aerazione. 12. Estrazione aria dai bagni Tutti i bagni senza finestre o i locali doccia saranno dotati di un impianto di estrazione d’aria realizzato localmente con l’installazione di un estrattore a parete che aspira l’aria direttamente dal locale oppure centralizzato che aspira l’aria da più locali con l’installazione di bocchette di estrazione per l’aspirazione e con l’installazione di un unico estrattore che convoglierà l’aria all’esterno. 13. Collettori solari L’impianto esistente è dotato di collettori solari necessari per l’integrazione dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto igienico sanitario. I 10 collettori esistenti sono installati sulla copertura dell’edificio in corrispondenza dei lucernai e sono delle seguenti caratteristiche tecniche: - collettore solare adatto per tetti inclinati, assorbitore a superficie piena con rivestimento altamente selettivo, coibentazione di alta qualità in lana minerale 50 mm; - superficie assorbitore: 2,2 mq; - superficie lorda: 2,58 mq; 6 - dimensioni (AxLxP): 2077x1238x100 mm; spessore vetro: 4 mm; rendimento minimo: 525 kWh/(mqa); pressione di esercizio: 10 bar; assorbimento (a): 0,95; emissione (e): 0,05. Pordenone, 18.09.2013 Il Progettista SET s.r.l. arch. Dell’Agnolo Ermanno per gli impianti per. ind. Feletto Dario 7