CONTROLLO VETERINARIO ED ESPORTAZIONE VERSO PAESI TERZI IL CASO USA Informo - Castelnuovo Rangone 9 febbraio 2007 dott. Marco Pierantoni Servizio Veterinario e Igiene Alimenti Regione Emilia - Romagna ECM sono in corso le procedure di accreditamento regionale Corso di aggiornamento CONTROLLO VETERINARIO ED ESPORTAZIONE VERSO PAESI TERZI: IL CASO USA 9 febbraio 2007 Sala Grande di Informo – Dipartimento di Sanità Pubblica Via Rio dei Gamberi 1 – 41051 Castelnuovo Rangone (MO) 9 febbraio 2007 ore 9.00 – ore 17.30 Ore 8.30 Registrazione partecipanti Compilazione questionari di valutazione Ore 8.45 Presentazione lavori Ore 9.00 Le nuove procedure per l’inserimento degli stabilimenti nella lista export USA Marco Pierantoni, Regione Emilia Romagna Ore 11.00 Pausa Il controllo ufficiale sugli impianti abilitati ad esportare verso gli USA Ore 10.00 (requisiti USDA/FSIS ed APHIS): controllo giornaliero supervisione mensile certificazione Marco Pierantoni, Regione Emilia Romagna William Michelini, Servizio Veterinario azienda USL Modena Ore 12.15 Discussione Ore 13.15 Pausa pranzo Ore 14.30 Ore 16.30 Ore 17.30 Esempi applicativi dell’attività di supervisione in impianti di: macellazione trasformazione di prodotti a base di carne crudi trasformazione di prodotti a base di carne cotti Oliviero Bassoli, Servizio Veterinario Azienda USL Modena Dante Zaccarini, Servizio Veterinario Azienda USL Parma Discussione Distribuzione questionari di gradimento e di valutazione chiusura la Rivolto a SSR Referente scientifico Marco Pierantoni, Servizio Veterinario Azienda USL Modena Segreteria organizzativa Morena Piumi Per iscrizioni tel: 059 2134720 e-mail: [email protected] Export USA Chi può esportare verso gli USA Cosa si può esportare verso gli USA Come deve essere organizzato il controllo ufficiale e l’autocontrollo Quando deve essere esplicata l’attività di controllo / autocontrollo Come deve essere eseguita l’attività di supervisione degli impianti export USA Chi può esportare MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA` PUBBLICA VETERINARIA,ALIMENTI,NUTRIZIONE UFF. VIII STABILIMENTI DI LAVORAZIONE PRODOTTI A BASE DI CARNE ED ALTRI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (DECRETO LEGISLATIVO 30 DICEMBRE 1992, N. 537) ELENCO STABILIMENTI DI MACELLAZIONE, SEZIONAMENTO E TRASFORMAZIONE DELLE CARNI RICONOSCIUTI IDONEI PER L`ESPORTAZIONE VERSO GLI STATI UNITI D`AMERICA 31.01.07 Impianti abilitati Export USA (E-R,FVG L,V,T,BZ) Italia 82 100% Emilia-Romagna 55 67 % Parma 49 Modena Bologna Ravenna 6 (Fe,Re,Ra,Fc,Pc) 59,8% 89,1% 7,3% 10,9% Domande preiscrizioni 10 7 3 Le nuove procedure per l’inserimento degli stabilimenti nelle liste USA Nuova procedura di iscrizione nella lista degli stabilimenti autorizzati all’export negli USA Prot. DGVA-IX/26665 del 19 luglio 2006 DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Con la presente si da seguito alla Circolare 1 del 05-0190 e alle Note Ministeriali qui sotto elencate n° 600.3.8/80.83/AG/394 del 25-07-01, n° 600.8/80.83/AG/68 del 15-02-02 (integrata con Nota n° 600.8/80.83/AG/72 del 22-02-02), n° 600.8/80.83/AG/88 del 05-03-02. Limitatamente all’argomento in oggetto, i suddetti provvedimenti vengono superati dalla presente Nota DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Sono ammessi a fornire carni fresche come materia prima per la produzione di prodotti a base di carne destinati all’esportazione verso gli USA quegli stabilimenti di macellazione e di sezionamento (annesso alla macellazione o autonomo) riconosciuti prima del 01-01-06 ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs n° 286/94 ed ora ai sensi dei Regg. CE n° 853/04, 854/04 e 882/04 DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Sono ammessi a fornire prodotti a base di carne destinati all’esportazione verso gli USA ed a esportare prodotti a base di carne verso gli USA quegli stabilimenti di trasformazione delle carni riconosciuti prima del 01-01-06 ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs n° 537/92 (solo quelli a struttura e capacità industriale) ed ora ai sensi dei Regg. CE n° 853/04, 854/04 e 882/04 DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Pertanto gli stabilimenti a capacità non industriale, riconosciuti con numeri “9-n° L”, dovranno adeguare le proprie strutture, ove necessario, ed ottenere il rilascio di nuovi numeri di riconoscimento ai fini della possibilità di essere inseriti nella lista in oggetto DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Gli stabilimenti che desiderano iscriversi nella medesima lista devono trasmettere allo scrivente Dipartimento, per il tramite dei Servizi Veterinari delle A.S.L. e delle Regioni e Province Autonome competenti, la seguente documentazione: Domanda di iscrizione dello stabilimento nella lista per l’export negli USA, conforme al modello allegato (Allegato 1); Attestazione veterinaria di idoneità dello stabilimento, conforme al modello allegato (Allegato 2); Ricevuta originale di versamento di euro 1.301,47 sul Conto Corrente postale n° 11281011 intestato alla Tesoreria dello Stato di Viterbo (causale di versamento: “Iscrizione in lista per l’export negli USA”). DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Successivamente alla presentazione delle domande tali stabilimenti dovranno operare per un periodo non inferiore a tre mesi secondo le procedure attestate dal Servizio Veterinario dell’A.S.L. competente; solo al termine di tale periodo (detto di pre-iscrizione) i medesimi stabilimenti potranno trasmettere allo scrivente Dipartimento, sempre per il tramite dei Servizi Veterinari delle A.S.L. e delle Regioni e Province Autonome competenti, una copia della validazione delle procedure di cui sopra, attestante l’effettiva applicazione e l’efficacia delle stesse e sottoscritta dai responsabili del sistema di autocontrollo aziendale che le hanno elaborate DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Dopo aver ricevuto la validazione, lo scrivente Dipartimento effettuerà un audit presso gli stabilimenti interessati col fine di verificarne la conformità ai requisiti sanitari richiesti DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Gli esiti dell’audit ministeriale possono essere i seguenti: favorevole: lo stabilimento viene subito inserito in lista; favorevole condizionato: lo stabilimento presenta delle non conformità da risolvere; pertanto viene inserito in lista solo previa comunicazione di risoluzione delle medesime non conformità da parte del Servizio Veterinario dell’ASL competente; da rivedere: lo stabilimento presenta delle non conformità tali da necessitare, dopo la comunicazione di risoluzione delle medesime non conformità da parte del Servizio Veterinario dell’ASL competente, di un ulteriore audit ministeriale; in tal caso trova applicazione il D. M. del 05-06-03, relativo alle nuove tariffe dovute al Ministero della Salute per i servizi resi, che prevede il versamento di euro 976,10 (sul medesimo Conto Corrente di cui sopra) per ogni successivo accertamento conseguente a carenze riscontrate; sfavorevole: lo stabilimento non soddisfa i requisiti richiesti e deve pertanto ripercorrere l’intero iter autorizzativo. DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Gli stabilimenti già in lista che per varie ragioni vengono cancellati dalla lista o che rinunciano di propria volontà a permanere nella lista, nel caso in cui decidessero di rientrarvi, devono seguire l’intero iter autorizzativo come sopra descritto; Gli stabilimenti, dopo il proprio inserimento in lista, se rientranti nel campo di applicazione del Regolamento statunitense 9 CFR 430, devono trasmettere allo scrivente Dipartimento la dichiarazione conforme al modello allegato (Allegato 3) se ritengono di collocarsi nell’ambito della alternativa 3; Coloro che invece ritengono di classificarsi nell’ambito dell’alternativa 2 (2a o 2b), devono trasmettere la dichiarazione conforme al modello allegato (Allegato 4), corredata della documentazione seguente: la procedura di gestione della alternativa 2 (2a o 2b) che lo stabilimento ha implementato ed adottato per controllare il trattamento post-letale o il processo antimicrobico applicato e per dimostrarne l’efficacia; l’Attestazione del Servizio Veterinario dell’A.S.L. competente, conforme al modello allegato (Allegato 5). DGVA/IX/26665/P del 19-07-06 Gli stabilimenti, sempre dopo il proprio inserimento in lista, vengono inoltre autorizzati all’uso del Sistema Informatico “Icarus” istituito per la gestione dei dati ispettivi ed analitici legati all’export negli USA; Solo dopo comunicazione dell’avvenuto inserimento in lista, gli stabilimenti potranno produrre e commercializzare verso gli USA quei prodotti contemplati e alle condizioni previste nella certificazione sanitaria concordata con le Autorità Sanitarie Americane (copia del Certificato sanitario è disponibile e tempestivamente aggiornata sul sito web del Ministero della Salute: www.ministerosalute.it/alimenti/resources/documenti/sanita_animale/US_ C01_All_E.pdf Cosa si può esportare verso gli USA Prodotti stagionati Prosciutti crudi stagionati per almeno 400 giorni prodotti con cosce provenienti da suini nati e allevati in italia. Prosciutti crudi stagionati per almeno 400 giorni derivanti da suini o cosce suine non italiane. Prodotti a base di carne disossati con stagionatura inferiore a quattrocento giorni Prosciutto preaffettato stagionato Cosa si può esportare verso gli USA Prodotti trattati termicamente Prodotti cotti: Prosciutto cotto e prodotti similari Mortadella Cotechino e altri prodotti cotti Sughi Pasta farcita con altri prodotti Certificazione e garanzie sanitarie REPUBLIC OF ITALY - Ministry of Health REPUBBLICA ITALIANA - Ministero della Salute REGION ______________________ Veterinary Service LHU ___________________ REGIONE Servizio Veterinario AUSL OFFICIAL MEAT- INSPECTION CERTIFICATE FOR MEAT FOOD PRODUCTS CERTIFICATO UFFICIALE DI ISPEZIONE PER PRODOTTI A BASE DI CARNE ALLEGATO A, B, C, D, E, F, G, H Organizzazione del controllo Controllo Ufficiale Autocontrollo Requisiti normativi Normativa comunitaria Specifica normativa USA ….. risponde ai requisiti richiesti dai Regolamenti CE n° 178/02, 852/04 e 853/04. Inoltre, nell’ambito del proprio Sistema di autocontrollo dell’igiene, ha implementato ed adottato: procedure GMP/SOP; procedure SSOP (distinte in pre-operative ed operative); la metodica HACCP; procedure idonee a garantire la tracciabilità dei prodotti. Specifica normativa USA 9CFR Part 416 - Sanitation § 416.1 General rules § 416.2 Establishment grounds and facilities § 416.3 Equipment and utensils § 416.4 Sanitary operations § 416.5 Employee hygiene § 416.6 Tagging insanitary equipment,utensils, rooms or compartments 9CFR Part 416 - Sanitation § 416.11 General rules § 416.12 Development of Sanitation SOP’s § 416.13 Implementation of SOP’s § 416.14 Maintenance of Sanitation SOP’s § 416.15 Corrective Actions § 416.16 Recordkeeping requirements § 416.17 Agency verification 9CFR Part 417 - Hazard Analisis and Critical Control Point (HACCP) Systems § 417.1 Definitions § 417.2 Hazard Analysis and HACCP § 417.3 Corrective actions § 417.4 Validation, Verification, Reassessment § 417.5 Records § 417.6 Inadequate HACCP Systems § 417.7 Training § 417.8 Agency verification 9 CFR Part 430 - Control of Listeria monocytogenes in Ready-to-Eat Meat and Poultry Products; § 430.1 Definitions § 430.4 Control of Listeria monocytogenes in post-lethality exposed ready-to-eat products FSIS Directive 10,240.4 Revision 1 3/15/06 Procedure for consumer Safety inspectors for the Listeria monocytogenes (Lm) regulation and introduction of phase 2 of the Lm risk-based verification testing program Guidelines Compliance guidelines to control Listeria monocytogenes in post-lethality exposed ready-to-eat meat and poultry products DGVA/IX/2162/P del 18-01-07 Determinazione di L. monocytogenes e Salmonella spp. nei prodotti a base di carne suina destinati all’export negli USA (Piano di Sorveglianza ufficiale ed Autocontrollo aziendale) DGVA/IX/2162/P del 18-01-07 Tutti gli stabilimenti inseriti nella lista degli impianti autorizzati all’export negli USA devono ottemperare agli obblighi in tema di corrette procedure igieniche e di applicazione del protocollo HACCP secondo quanto previsto nei Regolamenti statunitensi 9 CFR 416 e 9 CFR 417; DGVA/IX/2162/P del 18-01-07 Quelli che producono prodotti a base di carne devono prendere in considerazione i pericoli L. monocytogenes e Salmonella spp. nell’ambito della propria analisi dei pericoli (HA): se viene accertato che tali pericoli hanno la ragionevole probabilità di presentarsi, questi devono essere gestiti nell’ambito del piano HACCP; se, dopo l’implementazione dei prerequisiti (procedure GMP/SPS) e delle procedure SSOP, l’HA porti a concludere che tali pericoli sono già ragionevolmente affrontati e risolti, devono potere dimostrare come possono gestirli nell’ambito delle suddette procedure GMP/SPS o SSOP (l’efficacia delle SSOP deve essere valutata in accordo con quanto previsto dal 9 CFR 416.14); DGVA/IX/2162/P del 18-01-07 I prodotti a base di carne possono essere distinti, in base alla modalità di consumo, in prodotti RTE (Ready To Eat = pronti al consumo) e prodotti non RTE; inoltre, in base al trattamento subito, possono essere considerati microbiologicamente stabili e non stabili; In merito, nell’Allegato 2 viene descritta con uno schema riassuntivo la classificazione dei prodotti a base di carne interessati dalla presente Nota. Classificazione dei prodotti e numero annuo dei campionamenti Stabili (es. cotechino, paste farcite seccate) => nessun campionamento Non RTE Non Stabili Prodotti a base di carne Stabili (es. sughi pronti) => nessun campionamento RTE Non 9 CFR 430 (es. mortadelle intere) = Not risk based Risk based Tot 3 0 3 Non Stabili 9 CFR 430 = Alternative Not risk based Risk based Tot 15 12 3 3 9 6 3 2b 6 3 3 2a 4 1 3 1 Frequenze e modalità di campionamento MATRICI Ambienti (superfici non a contatto) Superfici a contatto Prodotti finiti AUTOCONTROLLO DITTA Il campionamento è mirato a determinare la presenza di Listeria spp., come elemento di valutazione dell’efficacia delle procedure GMP/SPS e la frequenza dipende dalla grandezza e dai risultati storici dello stabilimento; devono essere presi in considerazione tutti gli ambienti, anche quelli non direttamente coinvolti con l’export negli U.S.A. Il campionamento è mirato a determinare la presenza di Listeria spp. e di L. monocytogenes e la frequenza minima varia a seconda delle seguenti situazioni: Alternativa 1: almeno 2/anno/linea Alternativa 2: almeno 4/anno/linea Alternativa 3 - senza affettamento o con affettamento di piccoli volumi (max 570 tonnellate annue): almeno 1/mese/linea - con affettamento di volumi superiori (sopra 570 tonnellate annue): almeno 2/mese/linea (linea: per linee produttive si intendono quelle utilizzate per la lavorazione di prodotti esportabili negli USA); i prelievi devono essere effettuati a non meno di 3 ore dall’inizio delle lavorazioni o comunque durante la lavorazione, per tener conto delle effettive condizioni ambientali nelle quali vengono a trovarsi i prodotti (per esempio a metà di un turno di lavorazione che avviene tra due operazioni di sanificazione) Il campionamento è mirato a determinare la presenza di L. monocytogenes e la frequenza dipende dalle quantità e dal tipo dei prodotti e dai risultati storici dello stabilimento CAMPIONAMENTO UFFICIALE A.S.L. Piano di Sorveglianza di cui agli Allegati 2 e 3 Follow up Se dai campionamenti svolti si constata la presenza di L. monocytogenes (o di altri germi indicatori) e/o di Salmonella spp., si attivano delle procedure e degli obblighi che variano ancora a seconda delle matrici campionate e di chi ha effettuato il prelievo. Lo schema seguente orienta sulle possibili situazioni. Posività riscontrate MATRICI Ambienti (superfici non a contatto) Superfici a contatto Prodotti finiti AUTOCONTROLLO DITTA Situazione A CAMPIONAMENTO UFFICIALE A.S.L. CAMPIONAMENTO UFFICIALE U.S.A. Situazione D Situazione E Situazione B Situazione C Situazione A In caso di positività le ditte devono identificare ed eliminare la fonte di contaminazione ed intensificare la sanificazione e i controlli negli ambienti coinvolti anche sulle superfici a contatto limitrofe, finché la situazione non rientra nella normalità; In caso di nuovi riscontri si ripetono le azioni qui previste; in caso di riscontro di positività sulle superfici a contatto si applica quanto previsto nel punto successivo; Situazione B In tal caso si deve procedere ad immediate azioni correttive che devono prevedere l’identificazione e l’eliminazione della fonte di contaminazione e pulizie e disinfezioni ripetute sulle superfici a contatto risultate contaminate; Dopo tali operazioni, riprendendo la produzione, le ditte devono procedere a nuovi campionamenti per verificare l’efficacia delle azioni adottate; Se anche questi ultimi dovessero risultare sfavorevoli, oltre ad intensificare le azioni di cui sopra, si deve procedere ad una ricerca di L. monocytogenes anche nei prodotti dei lotti fabbricati in questa fase, secondo un piano di campionamento in grado di assicurare con un margine di confidenza accettabile che ciascun lotto non sia contaminato; Situazione B Nel caso si decida invece di destinare i lotti coinvolti al mercato italiano e/o europeo, le ditte devono comunque prevedere nel proprio sistema di autocontrollo un piano di campionamento adeguato che dimostri che gli stessi rispettano i criteri di sicurezza stabiliti dal Regolamento CE n° 2073/05; Se gli esiti delle analisi sui prodotti risultano favorevoli, i lotti interessati possono essere commercializzati; In caso contrario si rientra nella situazione successiva; In merito a questa situazione si deve prendere in considerazione ed applicare la linea guida “Hold and Test Scenario”, riportata nell’Allegato 7, che descrive la sequenza dei campionamenti da effettuare; Quanto descritto finora può essere applicato anche nel caso di campionamenti su superfici a contatto svolti volontariamente dai Servizi Veterinari competenti fuori dal Piano di Sorveglianza di cui agli Allegati 2 e 3; Situazione C Nel caso di riscontro di L. monocytogenes nei prodotti finiti, i lotti coinvolti non possono essere commercializzati negli USA. Ai fini della loro commercializzazione sul mercato italiano e/o europeo occorre rieffettuare le analisi secondo le modalità prescritte nel Regolamento CE n° 2073/05 ed adottare i provvedimenti ivi prescritti a seconda dei risultati ottenuti: gli stessi lotti saranno quindi gestiti a seconda delle cariche riscontrate e della tipologia dei medesimi prodotti (se costituiscono o no terreno favorevole per la crescita di L. monocytogenes); Inoltre le ditte, dopo aver avvertito il Servizio Veterinario competente, devono adottare le azioni correttive del caso contemplando i seguenti punti: valutazione delle tutte le registrazioni pertinenti al fine di indirizzare le indagini Situazione C identificazione della fonte di contaminazione attraverso un campionamento sulle superfici degli ambienti, pareti e soffitti, e delle attrezzature destinate a venire a contatto con i prodotti durante le varie fasi di lavorazione (si suggerisce l’esecuzione di campionamenti anche sui sistemi di aerazione e sulle canaline di scolo dei reflui liquidi); eliminazione della fonte di contaminazione attraverso pulizie e disinfezioni ripetute delle superfici risultate contaminate; revisione delle procedure SSOP (per es. la verifica della correttezza delle modalità di impiego, diluizione e tempo di contatto dei presidi chimici utilizzati per la disinfezione e della loro efficacia su L. monocytogenes); intensificazione degli interventi di sanificazione e di monitoraggio preoperativo ed operativo. Il problema si ritiene risolto quando le indagini di laboratorio consentono di individuare la fonte di contaminazione e di verificare l’efficacia delle azioni correttive successivamente adottate; Situazione C A tal fine le ditte eseguono prove di laboratorio sia per la ricerca di Listeria spp. e L. monocytogenes sulle superfici sia per la ricerca di L. monocytogenes nei prodotti (sempre secondo le modalità indicate negli Allegati più sopra citati); La valutazione è favorevole quando almeno tre prove condotte consecutivamente, su superfici e prodotti, non evidenziano la presenza di L. monocytogenes: almeno tre campioni prelevati da superfici a contatto tra differenti cicli di sanificazione ed almeno tre campioni di prodotto finito prelevati in giorni diversi non consecutivi da lotti diversi lavorati dopo l’applicazione delle azioni correttive; I lotti oggetto di controllo o quelli lavorati su superfici oggetto di controllo devono essere trattenuti sino al completamento delle analisi. Se i risultati sono favorevoli, gli stessi possono essere liberalizzati; In caso contrario si riattivano le procedure finora descritte nella presente e nella precedente situazione; se la ripetizione di positività avviene nei prodotti, le esportazioni verso gli U.S.A. vengono sospese finché non si dimostra la rimozione della contaminazione e finché la sequenza di prove consecutive sopra descritta non fornisce esiti favorevoli; Situazione D Nel caso di riscontro di L. monocytogenes, vale quanto esposto nella situazione precedente: pertanto il Servizio Veterinario competente prescrive l’adozione delle azioni correttive ivi descritte; Inoltre ne verifica l’efficacia attraverso il prelievo di propri campioni su superfici e prodotti. In tal caso pertanto la stessa sequenza di prove consecutive (tre campioni prelevati da superfici a contatto tra differenti cicli di sanificazione e tre campioni di prodotto prelevati in giorni diversi non consecutivi da lotti diversi lavorati dopo l’applicazione delle azioni correttive) viene svolta dal Servizio Veterinario competente; Situazione D Nel caso di riscontro di Salmonella spp., i lotti coinvolti non possono essere commercializzati negli USA. Ai fini della loro commercializzazione sul mercato italiano e/o europeo occorre rieffettuare le analisi secondo le modalità prescritte nel Regolamento CE n° 2073/05 ed adottare i provvedimenti ivi prescritti a seconda dei risultati ottenuti; Il Servizio Veterinario competente svolge comunque le indagini del caso col fine di poter escludere il permanere della contaminazione; Situazione E Nel caso in cui la presenza di L. monocytogenes sul prodotto (prodotto già spedito negli USA) sia riscontrata e notificata da parte del USDA-FSIS, lo scrivente Dipartimento provvede a segnalare tale riscontro ai Servizi Veterinari della Regione e della A.S.L. competenti sullo stabilimento interessato, riservandosi la facoltà di sospendere le esportazioni verso gli USA del medesimo stabilimento; Vengono pertanto attuati gli accertamenti e le indagini previsti nella situazione C; Inoltre, una volta identificate e rimosse le fonti di contaminazione, il Servizio Veterinario della A.S.L. deve effettuare proprie verifiche analitiche come indicato nella situazione D e comunicarne gli esiti favorevoli, tramite il Servizio Veterinario della Regione, allo scrivente Dipartimento affinché quest’ultimo possa fornire riscontro alle Autorità sanitarie statunitensi entro 30 giorni dalla loro notifica; Viceversa, decorsi 30 giorni dalla notifica statunitense, in assenza di indagini favorevoli o di garanzie di risoluzione della non conformità, lo scrivente Dipartimento provvede a cancellare lo stabilimento interessato dalla lista degli impianti autorizzati all’export negli USA; Sistema Informativo “Icarus” Ai fini della gestione dei dati analitici si adotta il Sistema Informativo “Icarus” già istituito per la standardizzazione dei dati delle prove di laboratorio e delle attività di verifica ispettiva generati dal controllo ufficiale dall’Autocontrollo aziendale Piano di sorveglianza 2007 (criteri di campionamento) Per ciascun stabilimento, sui prodotti sono previsti 2 piani di campionamento contestuali; Il primo (“RTE 001”, risk-based) prevede un numero di campioni annui diverso a seconda delle alternative previste e si effettua sul prodotto a maggior rischio tra quelli RTE contemplati nel Regolamento 9 CFR 430 e lavorati nello stabilimento ai fini dell’esportazione verso gli U.S.A.; Il secondo (“All RTE”, not risk-based) prevede almeno 3 campioni annui e si effettua in modo indifferenziato su tutti i prodotti RTE lavorati nello stabilimento, indipendentemente dal loro rischio relativo; Tali campionamenti sono finalizzati alla ricerca contestuale di L. monocytogenes e di Salmonella spp; Piano di sorveglianza 2007 (criteri di campionamento) Sono esentati dal piano “RTE 001” i prodotti non rientranti nel campo di applicazione del Regolamento 9 CFR 430: pertanto quegli stabilimenti che esportano verso gli USA esclusivamente tali prodotti sono esentati da questo piano ed applicano solo il piano “All RTE”; Sono esentati da entrambi i piani di campionamento i prodotti microbiologicamente stabili: pertanto quegli stabilimenti che esportano verso gli U.S.A. esclusivamente tali prodotti sono esentati dai suddetti piani di campionamento; Gli stabilimenti che durante l’anno dovessero essere iscritti nella lista degli impianti autorizzati all’export in USA, se rientranti nel campo di applicazione della presente Nota, saranno oggetto di campionamenti ufficiali, secondo i medesimi criteri e con le stesse frequenze, a partire dal mese successivo a quello di iscrizione in lista; Classificazione dei prodotti e numero annuo dei campionamenti Stabili (es. cotechino, paste farcite seccate) => nessun campionamento Non RTE Non Stabili Prodotti a base di carne Stabili (es. sughi pronti) => nessun campionamento RTE Non 9 CFR 430 (es. mortadelle intere) = Not risk based Risk based Tot 3 0 3 Non Stabili 9 CFR 430 = Alternative Not risk based Risk based Tot 3 3 12 15 2b 3 6 9 2a 3 3 6 1 3 1 4 DGVA/IX/28759/P 07-08-06 Export di prodotti a base di carne negli USA metodi rapidi per la ricerca di Listeria spp. Gli stabilimenti ed eventualmente i Servizi Veterinari delle A.S.L., in accordo con i propri laboratori di riferimento (laboratori privati e II.ZZ.SS.), possono adottare il metodo che ritengono più idoneo purché sia rispondente ai requisiti di seguito specificati: DGVA/IX/28759/P 07-08-06 Export di prodotti a base di carne negli USA metodi rapidi per la ricerca di Listeria spp. sia già riconosciuto dall’USDA-FSIS o sia validato da organismi internazionali di parte terza (es. AOAC, AFNOR, ISO) o sia validato secondo i criteri della norma ISO 16140 e dimostriprestazioni equivalenti al metodo FSIS MLG 8.04 “Isolation and identification of Listeria monocytogenes from red Meat, Poultry, Egg and Environmental samples” preveda un processo di arricchimento al fine di garantire il recupero e la rivitalizzazione delle cellule batteriche eventualmente danneggiate ed assicurare così la moltiplicazione di Listeria spp. fino a un livello rilevabile, anche quando presente in concentrazioni molto basse preveda di analizzare l’intero campione (spugnetta intera) e tutto il terreno utilizzato perl’arricchimento al fine di aumentare la probabilità di rilevare Listeria spp.. DGVA/IX/ 4041/p del 31 GEN. 2007 Campionamenti sulle carcasse suine per ricerca di E. coli e Salmonella spp. negli impianti di macellazione autorizzati all’export negli U.S.A. E. coli In merito ai campionamenti per la ricerca di E. coli svolti nell’ambito dell’autocontrollo aziendale, si comunica che i medesimi non sono più da considerarsi obbligatori in quanto sostituibili con la ricerca e la determinazione della Carica Batterica Totale (C.B.T.) e delle Enterobatteriaceae E. coli Infatti, come prevede l’accordo di equivalenza fra l’Unione Europea e gli U.S.A. in merito alle misure sanitarie applicabili agli scambi di animali e di prodotti di origine animale, di cui alla Dec. 98/258/CE così come modificata dalla Dec. 05/405/CE, gli impianti di cui all’oggetto possono provvedere alla determinazione della C.B.T. e delle Enterobatteriaceae ai sensi della Dec.01/471/CE (ancora oggetto dell’accordo di equivalenza) e alle seguenti condizioni: il campionamento casuale deve essere svolto nel corso dell’intera giornata di macellazione; non devono essere modificati i 4 punti di campionamento previsti; Resta inteso che l’applicazione di quanto sopra indicato ottempera anche a quanto richiesto dal Regolamento CE 2073/05 in merito ai criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari. Salmonella spp. Per quanto riguarda la ricerca e la determinazione di Salmonella spp. svolta dai Servizi Veterinari competenti, finché non vengono definiti i nuovi accordi di equivalenza fra l’Unione Europea e gli U.S.A. in merito ai nuovi Regolamenti comunitari in materia di igiene degli alimenti, si mantengono vigenti le Note Ministeriali già emanate in proposito: 600.3/SP.31/8233 del 29-12-98 e 600.8.3/SP.31/5831 del 28-09-99 riguardanti le modalità di campionamento ed analisi, le frequenze, i limiti di accettabilità e le relative azioni correttive Salmonella spp L’esecuzione di tali controlli, qualora risultassero in numero di almeno 5 alla settimana, consente di ottemperare anche a quanto previsto dal Regolamento CE 2073/05 e può pertanto esentare gli impianti di cui all’oggetto dall’applicazione dello stesso Regolamento in merito al medesimo criterio microbiologico; qualora invece gli stessi controlli risultassero inferiori a 5 alla settimana, i medesimi impianti sono tenuti a svolgere i controlli mancanti ai sensi del suddetto Regolamento Salmonella spp Come espresso già nelle Note di cui sopra inerenti i controlli ufficiali, in caso di esiti favorevoli, i campionamenti per la ricerca di Salmonella spp possono essere in seguito svolti dagli impianti in oggetto nell’ambito del proprio autocontrollo aziendale applicando sempre quanto previsto nel Regolamento CE 2073/05. Sistema Informativo ICARUS A partire dall’anno 2007 i dati relativi ai campionamenti svolti dai Servizi Veterinari competenti per Salmonella spp e dagli impianti di cui all’oggetto per C.B.T. ed Enterobatteriaceae devono essere registrati sul Sistema Informativo ICARUS già istituito per la standardizzazione dei dati delle prove di laboratorio e delle attività di verifica ispettiva generati dal controllo ufficiale e dall’autocontrollo aziendale negli stabilimenti autorizzati all’export negli U.S.A. DGVA/IX/32840/P 19-09-06 Export di prodotti a base di carne negli USA - determinazione della specie animale la determinazione della specie animale, prevista per i prodotti a base di carne suina destinati all’export negli USA, non è richiesta quando i prodotti trattati sono costituiti da tagli anatomici che consentono di individuare visivamente la specie di appartenenza; inoltre non viene richiesta anche nel caso di prodotti non riconoscibili da un punto di vista anatomico quando gli stabilimenti lavorano esclusivamente carni suine. Determinazione della specie animale La medesima prova risulta pertanto obbligatoria solo nel caso di prodotti che subiscono trattamenti che ne impediscono il riconoscimento anatomico in stabilimenti che lavorano specie diverse. Essa deve essere svolta nell’ambito del controllo ufficiale: pertanto il campionamento deve essere effettuato sotto la supervisione dei Servizi Veterinari delle AUSL e le successive analisi devono avvenire presso un laboratorio ufficiale. Inoltre la determinazione della specie deve essere eseguita su tutti i lotti destinati all’export negli USA in quegli stabilimenti che trattano specie diverse; negli stabilimenti che invece trasformano solo carni suine si ritiene comunque opportuno effettuare dei campionamenti di verifica secondo frequenze a discrezione dei Servizi Veterinari delle AUSL I Servizi Veterinari delle AUSL devono comunicare allo scrivente Dipartimento i metodi scelti ed utilizzati dagli II.ZZ.SS. del proprio territorio per la loro registrazione nel Sistema Informativo ICARUS, istituito con Nota Ministeriale DGVA/IX/37375/P del 20-10-05 per la gestione dei dati analitici ed ispettivi inerenti l’export dei prodotti a base di carne negli USA. Pertanto, avvenuta tale registrazione, i Servizi Veterinari delle A.S.L. potranno trasferire i risultati delle prove eseguite nel suddetto Sistema Informativo Modalità di controllo Controllo giornaliero Supervisione mensile Modalità di controllo Controllo giornaliero: chi lo fa cosa rileva Come registra l’attività: scheda del controllo giornaliero scheda delle non conformità Scheda del controllo giornaliero SCHEDA DEL CONTROLLO VETERINARIO Data ………/………/……… Servizio veterinario ASL Veterinario Ufficiale Dr. NUMERO ………… DITTA ragione sociale sede dello stabilimento notificato al rappresentante della ditta Signor: Qualifica: TIPOLOGIA DELLO STABILIMENTO REPARTO POSTAZIONE OPERATIVA Numero di riconoscimento CE VERIFICA EFFETTUATA PROCEDURA GMP CONTROLLO DOCUMENTALE CONTROLLO VISIVO CONTROLLO STRUMENTALE SSOP CONTROLLO DOCUMENTALE CONTROLLO VISIVO CONTROLLO STRUMENTALE HACCP CONTROLLO DOCUMENTALE CONTROLLO VISIVO CONTROLLO STRUMENTALE NON CONFORMITA' SSOP [] [] [] [] MONITORAGGIO AZIONE CORRETTIVA REGISTRAZIONE IMPLEMENTAZIONE HACCP [] [] [] [] MONITORAGGIO AZIONE CORRETTIVA REGISTRAZIONE VERIFICA DEL PIANO ? PROGRAMMA RICERCA DI E. COLI ? RICERCA LISTERIA SPP. PRESCRIZIONE DEL VETERINARIO UFFICIALE COMPILAZIONE SCHEDA DI NON CONFORMITA' DATA ____/_____/______ N° ______________ scheda delle non conformità SCHEDA DELLE NON CONFORMITA' Data ………/………/……… Servizio veterinario ASL Veterinario Ufficiale Dr. NUMERO ………… DITTA ragione sociale sede dello stabilimento notificato al rappresentante della ditta Signor: Qualifica: TIPOLOGIA DELLO STABILIMENTO Numero di riconoscimento CE NON CONFORMITA' RISCONTRATA IN RIFERIMENTO A: SCHEDA DEL CONTROLLO VETERINARIO NUMERO DEL SCHEDA PERIODICA DI SUPERVISIONE DEL CONTROLLO VETERINARIO NUMERO DEL SSOP ? ? ? ? MONITORAGGIO AZIONE CORRETTIVA REGISTRAZIONE IMPLEMENTAZIONE HACCP ? ? ? ? MONITORAGGIO AZIONE CORRETTIVA REGISTRAZIONE VERIFICA DEL PIANO ? PROGRAMMA RICERCA DI E. COLI ? RICERCA LISTERIA SPP. DESCRIZIONE DELLA NON CONFORMITA' PRESCRIZIONE DEL VETERINARIO UFFICIALE AZIONI CHE LA DITTA INTENDE INTRAPRENDERE [] AZIONE CORRETTIVA _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ [] AZIONE PREVENTIVA _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ PROVVEDERE ENTRO Data ………/………/……… FIRMA DEL VETERINARIO _____________________ RICHIESTA DI PROROGA ALLE PRESCRIZIONI FINO AL: Data ………/………/……… Si approva il VETERINARIO _________________________ Modalità di controllo Supervisione mensile: Chi Come Significato Cosa rileva Come registra l’attività: scheda della supervisione mensile scheda delle non conformità CODICI ( attribuire un codice per ogni oggetto di ispezione sotto elencato) A = accettabile M = marginalmente accettabile U = non accettabile N = non ispezionato O = non applicabile 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 GMP (PROTOCOLLI) Pulizia e disinfezione Controllo di potabilità delle acque Gestione dei rifiuti Gestione degli scarti di lavorazione Smaltimento delle acque reflue Controllo animali infestanti Formazione del personale Gestione abbigliamento da lavoro Controllo temperature Gestione materiali di bollatura sanitaria Controlli microbiologici Tracciabilità del prodotto e ritiro dal mercato Selezione e verifica dei fornitori Manutenzione Ricerca residui Codice 1 2 3 4 5 6 7 8 SSOP Lo stabilimento ha un programma SSOP scritto La procedura include sanificazioni preoperative La procedura include sanificazioni operative Le procedure preoperative includono (almeno) la pulizia delle superfici, di attrezzature ed utensili che vengono in diretto contatto con gli alimenti La procedura indica la frequenza delle operazioni La procedura identifica le persone responsabili per l’implementazione ed il mantenimento delle attività I registri/documenti relativi a queste procedure e ad ogni azione correttiva adottata sono mantenuti su base giornaliera La procedura è datata e firmata dalla persona che ha competenza generale sullo stabilimento codice HACCP 1 Lo stabilimento ha un diagramma di flusso che descrive le fasi del processo e il percorso del prodotto 2 Lo stabilimento ha condotto un’analisi dei pericoli che include tutti i probabili pericoli per la sicurezza dell’alimento 3 L’analisi include la destinazione d’uso del prodotto o l’uso previsto a livello di consumatore 4 Esiste un piano Haccp scritto per ogni prodotto ove l’analisi dei pericoli abbia evidenziato uno o più pericoli per la sicurezza dell’alimento che possono ragionevolmente verificarsi 5 Tutti i pericoli identificati nell’analisi sono inclusi nel piano Haccp; il piano elenca un CCP per ogni pericolo identificato per la sicurezza dell’alimento 6 Il piano Haccp specifica limiti critici, procedure di monitoraggio, frequenza del monitoraggio effettuato in corrispondenza di ogni CCP 7 Il piano descrive le azioni correttive adottate quando è stato superato un limite critico 8 Il piano Haccp è stato validato sulla base di molteplici risultati del monitoraggio 9 Il piano Haccp elenca le procedure adottate dallo stabilimento per verificare che il piano sia implementato e funzionante efficacemente, nonché la frequenza di queste procedure 10 Il sistema di mantenimento delle registrazioni del piano Haccp documenta il monitoraggio dei CP e/o include le registrazioni con valori reali ed osservazioni 11 Il piano Haccp è datato e firmato da un responsabile ufficiale dello stabilimento 12 Lo stabilimento effettua e documenta come richiesto la revisione dei documenti preshipment (pre-spedizione) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 codice Ricerca E. coli Lo stabilimento ha una procedura scritta per il campionamento per E.coli generica La procedura indica l’addetto responsabile per l’esecuzione dei campionamenti La procedura indica il sito dello stabilimento ove effettuare il campionamento I campionamenti sono effettuati sulle specie animali macellate in prevalenza Il campionamento viene effettuato con la frequenza specificata nella procedura Il campionamento è effettuato in zone appropriate della carcassa e/o con idonei metodi di prelievo (spugnetta o escissione) La scelta delle carcasse segue il metodo random specificato nella procedura o è effettuato con criteri di casualità Il laboratorio analizza i campioni utilizzando un Metodo Ufficiale AOAC o un metodo equivalente I risultati delle analisi sono registrati su un grafico di controllo di processo che mostra i risultati più recenti 10 I risultati delle analisi sono conservati per almeno 12 mesi 1 2 3 4 5 1 2 3 Ricerca della Salmonella Nello stabilimento viene effettuato il campionamento per Salmonella Le carcasse sono campionate I prodotti macinati sono campionati I campioni vengono prelevati con criteri di casualità Il campionamento è effettuato in zone appropriate della carcassa e/o raccogliendo prodotti idonei (carcassa o prodotti macinati) Ricerca della Listeria Nello stabilimento viene effettuato il campionamento per Listeria I prodotti finiti sono campionati Le superfici degli utensili e delle attrezzature a contatto con i prodotti alimentari durante le lavorazioni sono oggetto di campionamento Una proposta Schede di registrazione del controllo ufficiale della regione Emilia Romagna del 29.12.2006 GS/gs Lett. 2123 DIRETTORI DIPARTIMENTI SANITA’ PUBBLICA RESPONSABILI SIAN RESPONSABILI AREE DIPARTIMENTALI SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA AZIENDE UU.SS.LL. REGIONE EMILIA-ROMAGNA E, p.c.: CEREV Oggetto: registrazione e rendicontazione controllo ufficiale. Com’è noto, era stato affidato ad un apposito gruppo di lavoro l’incarico di predisporre una modulistica comune tra SIAN e SVET per la registrazione delle attività di controllo ufficiale, comprese le non conformità eventualmente riscontrate, e la rendicontazione annuale delle attività stesse. In data 31 luglio scorso la modulistica proposta dal gruppo di lavoro è stata trasmessa alle Aziende USL perchè venisse sperimentata nella pratica quotidiana. A novembre, su suggerimento dei direttori dei SIAN, sono state apportate alcune modifiche alle schede. La nuova versione della modulistica è stata sottoposta all’attenzione anche dei direttori delle Aree dipartimentali di sanità pubblica veterinaria senza ricevere osservazioni. Come concordato quindi, a partire dal prossimo 1° gennaio, l’attività di controllo ufficiale, compresa la registrazione delle non conformità, dovrà essere registrata secondo le voci riportate nella modulistica allegata. Le tabelle per la rendicontazione del controllo ufficiale andranno invece utilizzate solo per le richieste di dati che riguarderanno il 2007. Per praticità di utilizzo, la modulistica di cui alla presente nota verrà inoltrata unicamente via mail. Cordiali saluti. Gabriele Squintani Struttura territoriale di ............................. CONTROLLO UFFICIALE Nr°_________ DATA ____________ lo Ufficiale eseguito da numero di riconoscimento ISPEZIONE ? ? Verifiche Attività su si nc DOMANDA ? SEGNALAZIONE ? PROGRAMMATA Aree controllate e riscontri dilizie strutturali e i struttura manutentive ttrezzature e macchinari attrezzatur e re operativa superfici a ontatto perativa superfici a contatto ulizia ambienti di lavoro e ertinenze rogrammi di pulizia e egistrazioni giene del personale giene della lavorazione personale otta agli infestanti aranzie di potabilita ell’acqua utilizzata ormazione personale estione scarti/RIFIUTI racciabilità/ lottizzazione ornitori Mantenimento catena del freddo Mat. prime,Materie prime, ingredienti, emilavorati rodotto finito e etichettatura resenza documentazione del iano Presenza della documentazione monitoraggio, registrazioni, alibrazione ecc.) ul posto attività monitoraggio, registrazioni, alibrazione ecc.) e rilievi rumentali ne ffettuati LA DITTA L’AUTORITA’ COMPETENTE PER IL CONTROLLO UFFICIALE ? Servizio / Area Dipartimentale di …………………………………………………… Struttura territoriale di ............................. SCHEDA RILEVAZIONE NON CONFORMITA’ E PRESCRIZIONI ............/............/............ rollo Ufficiale eseguito da N. …………..................…………………………… ragione sociale, sede dello stab ilimento cato al rappresentante della ditta S ign or : ra ppre se nta nt e de lla d it ta g i a st a b i l i m e n t o Nu mer o d i r ic on osc ime nt o CO N FO RM I T À CO L L E GAT A A N . C . PR EC E DE N TE N °____ ______ _______ ______ ______ ______ ______ ______ D EL _ ___ /___ /___ CO N FO RM I T À CO L L E GAT A AL L A S C H ED A C ON T R OL LO N °_ ______ ______ _______ ______ ______ ______ _ _DE L ____/__ _/_ __ ndizioni strutture attrezzature Condizioni pulizia sanificazione Gestione dei prerequisiti Igiene lavorazione e personale Mat. prime, ingredienti, semilav. Prodotto finito Piano HACCP RIZIONE DELLA NON CONFORMITÀ E PRESCRIZIONE DEL VETERINARIO UFFICIALE VVEDERE ALLE PRESCRIZIONI ENTRO DATA: _______/_______/_______ Il Rilevatore ._______________________________________________________ AZIONI CHE LA DITTA INTENDE INTRAPRENDERE : ENTIVE : ETTIVE: A DITTA : _______________________________________________________________ STA DI PROROGA ALLE PRESCRIZIONI SINO AL ______/______/______ Data ______/______/______ firma _________________________________________________________________ PER LA DITTA . .............................................................................................................. Il R ile va t or e SI APPROVA PROROGA (vedi retro) ________ ____________ __________ __________ DELLA VERIFICA DELL'ESECUZIONE DELLA PRESCRIZIONE DEL VETERINARIO: ITO ? SI ? NO – PROVVEDIMENTO ? SANZIONE ? SOSPESIONE TEMPORANEA Data ______/______/______ ? PROPOSTA SOSPENSIONE DEL RICONOSCIMENTO ? PROPOSTA DI REVOCA DEL RICONOSCIMENTO I l Rilevatore ______________________________________________