MODULO D’INVIO COMMENTI - CONSULTAZIONE PUBBLICA
STRATEGIA NAZIONALE IN MATERIA DI PROGRAMMI OPERATIVI SOSTENIBILI
SUL MERCATO ORTOFRUTTICOLO
PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2015-2020
Profilo del partecipante
ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE – Settore Agroalimentare
costituita fra le tre Organizzazioni nazionali della cooperazione agraolimentare
Fedagri-Confcooperative – Via Torino 146 – 00184 ROMA
(Tel. 06/469781 – e-mail: [email protected])
Legacoop Agroalimentare – Via Guattani, 9 – 00161 ROMA
(Tel. 06/4403147 - e-mail: [email protected])
AGCI Agrital – Via Angelo Bargoni, 78 – 00198 ROMA
(Tel. 06/583281 – e-mail: [email protected])
Informativa ex art. 13 D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196
Si informano gli utenti della consultazione pubblica in oggetto che il D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 ("Codice
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del D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, pertanto, Le forniamo le seguenti informazioni:
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essere eventualmente contattato.
2. Il trattamento sarà effettuato in modalità informatizzata.
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Settembre, 20, 00187 Roma. L’elenco completo dei responsabili del trattamento ai sensi dell’art. 29
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Con l’invio del presente modulo dichiaro di aver preso visione della suddetta informativa resa ai sensi
dell'art.13 D.Lgs. n. 196/2003 e di prestare il mio consenso al trattamento dei miei dati personali per le
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finalità indicate nella suddetta informativa. Dichiaro inoltre di essere a conoscenza dei diritti di cui all’art. 7
del D.lgs 196/03.
Esistono altre priorità/fabbisogni per il settore non indicate nel documento di consultazione
pubblica? Quali?
Consentire alle AOP di beneficiare fin da subito, convertendo il P.O. in corso al nuovo regime,
oppure sostituendolo con uno nuovo, delle importanti novità inserite nel Reg. UE 1308/2013,
legate all’implementazione del Fondo di esercizio in caso di prevenzione e gestione delle crisi
(4,7%) e della possibilità di presentare un unico programma operativo come AOP ; è altresì
opportuno prevedere la possibilità di attivare altre misure di particolare interesse per il
settore, contemplate nella OCM unica ( ad.es agli art. 219, art. 222).
Le indicazioni sui criteri di coerenza e complementarietà delle forme di sostegno, in particolare
per quanto riguarda gli interventi agroambientali, devono essere individuate a livello nazionale
(ed in particolare nel documento di Strategia Nazionale Ortofrutta o altro documento di livello
nazionale ) al fine da consentire alle OP di poterle prevedere nei propri P.O. a prescindere dal
fatto che un determinato intervento sia previsto nel singolo PSR della singola
Regione/Provincia autonoma.
È necessaria inoltre una nuova impostazione della Disciplina Ambientale, anche alla luce delle
proposte contenute negli Atti Delegati, che consenta l’individuazione di una lista il più
esaustiva possibile di interventi a carattere ambientale che tenga conto, per quanto possibile,
di tutte le molteplici necessità. In questo contesto, riteniamo indispensabile semplificare le
procedure per la misurazione e la dimostrazione dei benefici ambientali secondo criteri di
valutazione ex ante a livello nazionale.
In base a quanto previsto dall’art. 33 par. 1 lettera b) del Reg. UE 1308/2013, occorre
prevedere la modalità di recepimento ed implementazione della norma all’interno della nuova
Strategia Nazionale che consenta alle OP di poter effettuare investimenti per il miglioramento
della qualità dei prodotti trasformati.
Occorre in tale direzione valorizzare nella Strategia Nazionale, come obiettivo strategico, il
ruolo svolto dalle OP che direttamente o tramite propri soci o proprie filiali svolgono attività di
auto-trasformazione, in quanto non solo si favorisce il recupero del valore aggiunto sui mercati
a beneficio dei soci ma anche perché grazie al controllo e conferimento diretto dei propri soci
le OP di auto-trasformazione offrono al consumatore le migliori garanzie di origine,
tracciabilità, salubrità delle materie prime utilizzate, a fronte della concorrenza crescente
esercitata dalle importazioni dei Paesi Terzi che non offrono le medesime garanzie.
Ritenete vi siano problemi specifici del settore ortofrutticolo non considerati? Quali?
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Sarebbe necessaria una razionalizzazione del sistema dei controlli per evitare una
sovrapposizione degli stessi, come attualmente spesso si verifica, ed un’eccessiva
burocratizzazione dell’attività delle OP/AOP.
Rendere maggiormente appetibili e fruibili per le OP/AOP le misure per la ricerca e la
sperimentazione anche attraverso l’individuazione di procedure e modalità di attuazione
semplificate.
Individuare misure mirate per favorire l’internazionalizzazione delle OP/AOP , anche attraverso
interventi sinergici e complementari con le politiche e gli strumenti operativi adottati da altri
Ministeri che hanno competenze sulla materia.
Porre l’attenzione alle problematiche connesse all’utilizzo dei prodotti fitosanitari per favorire
in via prioritaria il processo di armonizzazione delle autorizzazioni a livello comunitario al fine
di evitare tra le stesse imprese UE forme di concorrenza sleale sui mercati interni e di
esportazione.
Quali tra gli obiettivi elencati sono i più indicativi a vostro giudizio?
La validità della Strategia nazionale è strettamente connessa all’insieme degli obiettivi che si
propone di perseguire e quelli indicati riguardano nella maggior parte dei casi aspetti di grande
rilevanza. A titolo indicativo ma non esaustivo si possono ritenere preminenti :



Stabilire chiare regole di complementarietà con lo SR;
Dare impulso alla crescita delle OP
Aumentare il valore commerciale dei prodotti,
Favorire l’internazionalizzazione del sistema organizzato delle OP/AOP anche attraverso il
rafforzamento delle misure specifiche per la promozione dei prodotti ortofrutticoli, sia freschi
che trasformati, favorendo il ricorso ad una politica di marca.
Come valutate la proposta di complementarietà basata sul meccanismo di verifiche
“no double funding”?
Concordiamo pienamente con la proposta di complementarietà basata sul meccanismo di
verifiche “no double funding”. Ma qualora il sistema di controllo da porre in essere non sia
attuabile da subito in tutte le Regioni:
1) consentirne l’utilizzo in quelle in cui il sistema è già avviato
2) individuare, nelle more del perfezionamento del sistema, una disposizione nazionale
“transitoria” che sia attuabile nelle altre Regioni, per evitare che si presenti
nuovamente il problema della proliferazione di norme a livello territoriale.
Per quanto precede, si evidenzia la necessità di uno stretto coordinamento tra Ministero e
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Regioni che possa consentire di sviluppare le opportune sinergie nella definizione dei
provvedimenti di rispettiva competenza, anche alla luce del rischio di disallineamento
temporale tra tempi di definizione dei PSR e tempi di definizione della Strategia Nazionale del
Settore Ortofrutticolo, entro l’estate.
Quali interventi ritenete utili per la semplificazione del sistema?
La presenza di vari Organismi Pagatori che operano sul territorio italiano, anche con proprie
norme applicative ed interpretative, rende il sistema eccessivamente complicato e complesso
specialmente per quelle OP che operano a livello nazionale. Occorrerebbe un maggior impegno
di coordinamento fra i vari Organismi Pagatori con la condivisione delle esperienze acquisite e
sulla base di una Linea guida da attuare a livello nazionale.
Si segnala il difficile accesso per molte OP a diverse azioni della disciplina ambientale, anche a
causa della complessità burocratica prevista per l’attuazione della singola azione e/o degli
elevati investimenti necessari che in alcuni casi non sono compatibili con la dotazione
finanziaria a disposizione dell’OP (p.es. Trasporto combinato o Azioni che contemplano una
riduzione minima del 25% degli effetti sull’ambiente). Andrebbe semplificata la normativa di
attuazione, rendendola cogente a livello nazionale, rendendola effettivamente fruibile per
tutte le OP.
Nella prevedibile necessità di dover apportare modifiche alle Disposizioni nazionali, si auspica
che si tenga opportunamente conto nella Strategia Nazionale delle seguenti problematiche:
-
Semplificare le procedure e flessibilizzare la gestione dei programmi operativi ; sarebbe
opportuno garantire ad es. alle AOP la possibilità di effettuare due modifiche anche per
le medesime OP aderenti.
-
Rendere possibile per le AOP di poter realizzare autonomamente con il Programma
operativo lo 0,1% aggiuntivo in caso di prevenzione e gestione delle crisi, dando facoltà
alle OP di decidere se delegare alla AOP anche l’utilizzo dello 0,5%.
-
Rendere possibile alle OP che chiedono il pagamento dell’aiuto attraverso il pagamento
degli anticipi, poter chiedere gli anticipi successivi al primo senza dover dimostrare di
aver speso l’esatto ammontare dell’aiuto ricevuto, stabilendo un criterio percentuale
che consenta di dimostrare comunque di aver adempiuto al completo utilizzo dell’aiuto
ricevuto.
Ritenete utile un rafforzamento del coordinamento nazionale in particolare
sulla gestione delle crisi di mercato?
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E’ opportuno senza alcun dubbio favorire e stimolare forme di collaborazione e sinergie tra le
OP e AOP, che, in funzione delle produzioni interessate, può assumere la valenza di azioni
collettive a vari possibili livelli (regionale, interregionale o nazionale). Tuttavia, occorre
ricordare che l’insufficiente utilizzo degli strumenti di gestione delle crisi ha origine nella
carenza ed insufficienza degli attuali strumenti comunitari e che eventuali forme di
coordinamento non devono comunque inficiare l’operatività delle OP nella loro capacità di
prevenzione o reazione ad una crisi.
La gestione delle crisi il più delle volte non viene attuata a causa della complessità burocratica
richiesta dall’Organismo pagatore e nel caso della distribuzione gratuita non è possibile
accedere ad informazioni riguardanti gli enti interessati a livello nazionale: si auspica
l’istituzione di un coordinamento nazionale a livello informativo, con regole condivise a livello
territoriale.
Si dovrebbero inoltre favorire le destinazioni diverse dal prodotto fresco come la
trasformazione industriale delle produzioni, particolarmente importante nel caso delle
produzioni altamente deperibili (frutta estiva) anche in sinergia con altri programmi comunitari
o nazionali.
Avete altre osservazioni e suggerimenti?
Nell’ambito della prevenzione e gestione delle crisi di mercato, si chiede che venga
chiaramente esplicitato come si intende rendere attuabile la nuova azione prevista relativa agli
“investimenti che rendono più efficace la gestione dei volumi immessi sul mercato”.
In merito allo sviluppo di azioni collettive di filiera si sottolinea l’importante ruolo che può
avere una AOP nella gestione degli interventi dal mercato.
Andrebbero incentivate le Azioni ambientali che apportano un reale beneficio all’ambiente e
non solo legate ad un maggior costo di investimento oltre il livello di obbligatorietà fissato dalla
normativa.
Nel documento si parla di attivare “un’azione selettiva per quanto attiene agli obiettivi della
Strategia nazionale”, come se si intendesse procedere ad una riduzione degli stessi o ad una
loro limitazione. Se ciò fosse realmente realizzato, si produrrebbe l’effetto contrario a quello
voluto dal legislatore, rendendo così ancora meno flessibile il panorama degli interventi
ammissibili all’interno del Programma Operativo, già oggi complicato dalla limitata scelta delle
Azioni ambientali rese effettivamente disponibili.
Si richiama l’attenzione sulla opportunità di tutelare i diversi modelli di funzionamento e/o di
integrazione commerciale nelle OP cooperative ( OP, loro cooperative, AOP, filiali ) soprattutto
quelle organizzate in forma di consorzi e cooperative di secondo grado, alla luce del prossimo
recepimento dell’Atto delegato già approvato che contempla nuove definizioni dell’attività di
"immissione sul mercato /commercializzazione" ed “esternalizzazione”.
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In tal senso, nella prevedibile necessità di dover apportare modifiche alle Disposizioni
nazionali, occorre non considerare esternalizzazione quando l’attività è delegata all’interno
della OP a propri associati, a proprie AOP o proprie Filiali ; confermare la possibilità di ricorrere
alla fatturazione delegata nei rapporti con i propri soci .
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