gestione
del cantiere
e sicurezza sul lavoro
Percorso A
La pianificazione
di un’opera edile
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Le prove di qualità
sul calcestruzzo
Con l’entrata in vigore delle Norme Tecniche per le Costruzioni (N.T.C.), la durabilità rappresenta la caratteristica più importante delle opere in calcestruzzo. Il concetto di durabilità
(indicazione già contenuta nelle Linee guida sul calcestruzzo strutturale) da semplice riferimento volontario è divenuto giuridicamente obbligatorio. Secondo le norme tecniche, per
realizzare un’opera in calcestruzzo «durabile», la progettazione, la produzione, la messa in
opera, la compattazione e la stagionatura del materiale da costruzione devono essere strettamente collegate, nonché controllate in maniera adeguata, in funzione della specificità e del
contesto in cui è inserita la struttura.
Tutti i materiali e i prodotti utilizzati per fini strutturali, compreso il calcestruzzo preconfezionato, devono essere identificati, certificati e accettati dal direttore dei lavori (D.L.) mediante il controllo delle certificazioni e attraverso le prove sperimentali previste. Tuttavia,
un calcestruzzo confezionato in centrale di betonaggio, sia pure in conformità ai migliori
criteri tecnologici, non garantisce che nelle fasi esecutive siano rispettati i risultati di progetto, in quanto altre operazioni (quelle di getto, di compattazione, di stagionatura, che sono
di esclusiva responsabilità dell’impresa esecutrice) possono influenzare la realizzazione finale.
Il controllo di accettazione del calcestruzzo può esclusivamente verificare se il prodotto fornito sia conforme alle prestazioni (richieste dalle specifiche di progetto) concordate tra impresa esecutrice e fornitore del calcestruzzo, ma non può garantire che anche il calcestruzzo in
opera presenti le stesse caratteristiche e la durabilità richiesta. Il controllo rappresenta un
obbligo sancito dalla legge e dai decreti attuativi (obbligo demandato al direttore dei lavori
con la specifica responsabilità dell’accettazione dei materiali), in quanto la Direzione lavori
e il costruttore, ciascuno per la parte di sua competenza, hanno la responsabilità della rispondenza dell’opera al progetto, dell’osservanza delle prescrizioni esecutive del progetto medesimo e della qualità dei materiali impiegati. Con le nuove N.T.C. l’appaltatore si assume la
responsabilità della garanzia sulla qualità del calcestruzzo, anche fornito da terzi (impianti di
betonaggio), qualità poi controllata dal D.L. con l’obbligatorio controllo di accettazione.
In sintesi, possiamo affermare che il controllo di qualità si articola:
• nella preventiva valutazione della resistenza (composizione della miscela «conforme» alla
resistenza caratteristica del progetto), prima dell’inizio dei lavori, a cura dell’appaltatore o
dell’impresa edile che esegue le opere. Il controllo di conformità (verifica interna che ogni
produttore dovrebbe eseguire per valutare la qualità dei suoi processi lavorativi) rappresenta l’accertamento della rispondenza del prodotto fornito dal preconfezionatore rispetto
all’ordine effettuato dal costruttore. Qualora l’impresa esecutrice ritenga il prodotto fornito conforme rispetto a quanto richiesto, la stessa impresa si assume la responsabilità del
prodotto, rimanendo salva la sua possibilità di avvalersi giudizialmente sul produttore nel
caso in cui il calcestruzzo presenti difetti non constatabili in sede di controllo di conformità e non dipendenti dall’eventuale scorretta posa in opera;
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Lezione 3 • Il processo edilizio per le opere private e pubbliche
• nel controllo sistematico durante l’esecuzione, per verificare la conformità delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera rispetto a quelle stabilite dal progetto. Il controllo
di accettazione (prelievo di calcestruzzo, all’atto della consegna della fornitura in cantiere, necessario alla confezione di gruppi di provini, conservati e maturati come indicato
nelle N.T.C., nel rispetto delle disposizioni vigenti) deve essere eseguito a cura del direttore dei lavori in corso d’opera, al momento del getto, per verificarne la resistenza caratteristica, indicando – in un apposito verbale – la data di prelievo, la posizione e le date di
getto delle strutture interessate da ciascun prelievo, le sigle identificative dei provini e le
rispettive resistenze caratteristiche di progetto;
• nelle prove complementari, che possono essere richieste dal direttore dei lavori o dal
collaudatore a eventuale integrazione delle prove di accettazione, oppure nel caso in cui
sorgano dubbi sulla qualità del calcestruzzo rispetto alle prove di prequalifica
Carotaggio: nella tecnica mineraria,
o sulla validità stessa dei controlli di accettazione/qualità del materiale adopein geologia e in archeologia, si tratta
rato nelle strutture. Per valutare la resistenza del calcestruzzo in opera (o meglio
dell’operazione che consiste nel prela resistenza in opera) si può procedere attraverso prove non distruttive – ossia
levamento di campioni dal sottosuolo.
Analogamente, nelle costruzioni, si
sclerometria, misura della velocità delle onde ultrasoniche, estrazione di tasselchiama così il prelevamento di camli post-inseriti – o distruttive – consistenti nell’estrazione dalla struttura di propioni da calcestruzzi, murature e sivini cilindrici (carotaggio), detti «carote», esaminati anche per individuare
mili. La macchina impiegata per realizzare tali interventi è nota come
cause di non conformità. Allorché il direttore dei lavori non abbia effettuato il
carotatrice ed è simile alla perforacontrollo di accettazione o non abbia ordinato le prove complementari necestrice: è composta essenzialmente da
sarie, il collaudatore ha l’obbligo di effettuare queste ultime, le quali non poun robusto albero posto in rotazione
tranno però essere sostitutive dei controlli di accettazione.
da un motore e terminante con un
«mandrino», sul quale possono essere montate corone diamantate di
differenti diametri.
Fig. 1 - Carote di campionamento del corpo di una diga, con indicazione della profondità raggiunta
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Fig. 2 - Una carotatrice in azione
Per realizzare una struttura in grado di soddisfare i requisiti previsti e garantire durabilità nella vita attesa di servizio, si richiede, di conseguenza, che il progettista, il direttore dei lavori,
il costruttore, i diversi fornitori di materiali e il collaudatore svolgano correttamente la propria
funzione, in stretta collaborazione fra loro, nel più rigoroso rispetto e controllo della normativa vigente.
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