Gli strumenti di policy
Cosa sono
 Proposte di classificazione
 Gli strumenti volontari
 Gli strumenti coercitivi
 Gli strumenti misti
 Perché si sceglie uno strumento piuttosto che un
altro

Definizione
Gli strumenti di policy sono i mezzi o i meccanismi di cui lo
Stato può disporre per realizzare le politiche
La scelta dello strumento può essere molto controversa.
Gli strumenti di policy sono stati al centro di numerosi
tentativi di classificazione, basati su:
Risorse a disposizione del governo
Fine di policy
Rapporto tra stato e società: volontarietà o
coercizione?
Classificazione basata sulla legittima
coercizione (Doern e Phidd)
Coercizione
Min
AUTOREGOLAZIONE da parte
della società/del
mercato
Max
PROPRIETA’
PUBBLICA
Una tassonomia basata sul livello
di erogazione da parte dello Stato
Strumenti di policy
Massimo di
obbligatorietà
Massimo di
volontarietà
STATO
SOCIETA’
Una visione d'insieme
Erogazione diretta
Impresa e controllo
pubblico
Regolazione
Coercitivi
STATO
Tasse e tariffe
aste per i diritti
proprietà
Sussidi
Informazioni
Esortazioni
Misti
Mercati
Organizzazioni
di volontariato
Famiglie e
comunità
Volontari
SOCIETA’
Quali strumenti per una policy?



Un governo può scegliere tra i vari strumenti quelli
reputati più adatti alla soluzione di un problema
collettivamente rilevante.
Teoricamente, la scelta può prevedere combinazioni
differenti di strumenti. Molti strumenti sono (in linea di
massima) TECNICAMENTE SOSTITUIBILI (es.
sanità, servizi di cura)
Ciò non significa che lo siano in pratica. I diversi
strumenti sono infatti caratterizzati da differenti livelli di
LEGITTIMITA’, EFFICIENZA, EFFICACIA,
EQUITA’, APPROVAZIONE.
Strumenti volontari





Gli strumenti volontari implicano un controllo minimo o assente
da parte del governo (non decisioni o decisione di non agire)
Anziché richiedere un intervento pubblico diretto, il problema di
policy viene affrontato direttamente all’interno della società.
Alcune organizzazioni (famiglia, comunità, ong, ecc.) agiscono
per la soluzione del problema su base volontaria, e non perché
costrette dal governo.
Il ricorso a questo tipo di strumenti pare destinato ad aumentare
a causa dei processi di privatizzazione in corso in molti stati
occidentali.
Vantaggi in termini di efficienza (minori costi per lo stato);
possibili svantaggi in termini di efficacia ed equità.
Tipi di strumenti volontari (1)
1) Famiglia e comunità: (es. servizi di cura e assistenza)


il vantaggio principale è che il governo non deve affrontare nessun
costo diretto, mentre può decidere di distribuire fondi per supportare le
azioni delle famiglie o delle comunità.
Vi possono essere però molti svantaggi dal punto di vista dell’equità
(sia per chi riceve il servizio, sia per chi lo eroga).
Tipi di strumenti volontari (2)
2)
Organizzazioni di volontariato: (es. beneficienza;
tutela di interessi debolmente rappresentati ecc.).



Sostituiscono lo stato nell’affrontare numerosi problemi,
fornendo prestazioni flessibili e spesso innovative, e
stimolando lo sviluppo di spirito di solidarietà.
Tuttavia possono agire con efficacia solo in alcuni ambiti di
policy (difficoltà di fronte a problemi particolarmente
complessi, es. occupazione, disagio minorile ecc.) e pertanto
non possono essere usati come sostituti di altri strumenti.
Rischi di “burocratizzazione” in presenza di finanziamento
pubblico
Tipi di strumenti volontari (3)
3) Mercato: è lo strumento attorno al quale vi sono
maggiori conflitti politici e ideologici (es. ideologia
liberista vs. ideologia interventista).


Genera non pochi problemi se posto di fronte alla necessità di
beni pubblici, a cui la società attribuisce un valore.
In genere i governi scelgono differenti combinazioni di mercato
e regolazione.
Strumenti coercitivi
REGOLAZIONE
IMPRESE A
CONTROLLO
PUBBLICO
EROGAZIONE
DIRETTA DI
BENI O SERVIZI
Gli strumenti coercitivi vincolano o indirizzano
l'azione degli individui o delle aziende, delimitandone
i comportamenti ammissibili.

Il governo può agire liberamente all'interno dei
vincoli costituzionali, limitando la discrezionalità
degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni e/o
provvedendo all’erogazione diretta dei servizi.

Tipi di strumenti coercitivi (1)
1.
Regolazione: processo o attività con cui un governo
richiede o prescrive una certa azione o un certo
comportamento all'individuo e alle istituzioni.


Implica un COMANDO da parte del governo, a cui I
soggetti devono adeguarsi, pena una SANZIONE (es. leggi,
provvedimenti amministrativi, standard, proibizioni).
Può essere di natura economica (es. correzione squilibri
mercato, concorrenza ecc.) o sociale (es. tutela interessi
diffusi come la salute, la parità di genere, la qualità
ambientale ecc.)
Tipi di strumenti coercitivi (2)
2.
Imprese a controllo/partecipazione pubblica: sono
un caso estremo di regolazione, in cui il governo
partecipa al capitale azionario delle imprese e alla loro
gestione. Il livello di partecipazione statale può
variare, fino ad un max. del 100%.

In genere si introducono per garantire beni e servizi alla collettività nel
caso in cui il settore privato non possa rispondere a questo bisogno
perché i costi iniziali o di investimento sono troppo elevati rispetto ai
benefici previsti (es. settore delle partecipazioni statali per la fornitura
di servizi; es. politiche per il Mezzogiorno).
Tipi di strumenti coercitivi (3)
3. Erogazione diretta: diretta produzione di un servizio da
parte dello Stato (difesa, pubblica sicurezza, istruzione
pubblica, viabilità, ecc.) tramite le proprie strutture
burocratiche.
PROBLEMA DEI COSTI E DELLA “RIGIDITA’”
DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE;
PROBLEMI CORRELATI ALL’INDIVIDUAZIONE
DEI BENEFICIARI
Gli strumenti misti
INFORMAZIONE ED
ESORTAZIONE
SUSSIDI
ASTE
TASSE E
TARIFFE
Combinano in vario modo elementi di obbligatorietà
con elementi di volontarietà. Il governo li utilizza se
vuole influire nelle decisioni degli attori non statali,
pur lasciando la decisione finale agli attori privati.
Tipi di strumenti misti (1)
1) Informazione ed esortazione: si tratta di uno
strumento passivo, al quale gli individui rispondono
soltanto se vogliono farlo. In genere si applicano
dove si pensa che il governo debba rispettare la sfera
privata individuale (campagne di sensibilizzazione,
promozione di politiche di prevenzione sanitaria,
ecc.).

Sono strumenti poco costosi e orientati al rispetto delle
libertà individuali, ma sono anche molto deboli quando
servono risultati immediati.
Tipi di strumenti misti (2)
2) Sussidi: qualsiasi forma di trasferimento di denaro
dal governo ad altri individui, imprese o
organizzazioni, allo scopo di incentivare il
compimento di un’attività desiderabile. (es.
finanziamenti; agevolazioni fiscali; prestiti e
vouchers)
 Offrono numerosi vantaggi politici (es. benefici
concentrati e visibili, costi diffusi e scarsamente
percepiti), ma presentano anche possibili svantaggi
dal punto di vista dei costi e dell’equità.
Tipi di strumenti misti (3)
3) Tasse e tariffe: sono somme che i privati (singoli cittadini
o imprese) devono pagare obbligatoriamente allo stato il
quale le utilizza per finanziare le proprie spese, compresa
la fornitura di servizi collettivi o come deterrenti per
scoraggiare certi comportamenti.)
 Vantaggi: immediata cogenza; flessibilità dello
strumento.
 Svantaggi: alto costo politico; difficoltà nel graduare la
tassazione e conseguenti rischi di iniquità; non
consentono una precisa e immediata pianificazione,
poiché la loro riscossione è vincolata al comportamento
individuale.
Perché si scelgono certi strumenti e
non altri?
La risposta degli economisti
(MODELLI ECONOMICI)


Dibattito tra economisti classici ed economia del benessere
(diversa ottica verso i fallimenti del mercato; vedi dibattito
tra public choice e policy analysis)
Tuttavia le teorie economiche condividono una caratteristica:

Logica deduttiva nella soluzione dei problemi: le giustificazioni
logiche alla scelta degli strumenti di policy si fondano su premesse
teoriche circa ciò che i governi dovrebbero o non dovrebbero fare,
piuttosto che su indagini empiriche rispetto a quello che essi fanno
veramente.
Perché si scelgono certi strumenti e non altri?
La risposta degli scienziati politici
(MODELLI POLITICI)


Nessun governo può utilizzare l’intera gamma degli
strumenti a disposizione. Spesso, in pratica, gli strumenti non
sono sostituibili. Vincoli sociali e politici favoriscono la scelta di
alcuni strumenti e scoraggiano l’adozione di altri. La logica
deduttiva non funziona se applicata a problemi politici.
La scelta degli strumenti dipende da una serie di fattori, sia
strutturali, sia di contesto, sia contingenti, quali:
 CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI STESSI (es.
costi);
 NATURA DEL PROBLEMA;
 ESPERIENZE PASSATE DEL GOVERNO DI FRONTE A
PROBLEMI SIMILI A QUELLO CHE DEVE ESSERE
AFFRONTATO;
 PREFERENZE SOGGETTIVE DEI DECISION-MAKERS;
 PREFERENZE E ASPETTATIVE DEI GRUPPI
ECONOMICI E SOCIALI DESTINATARI DELLE
SCELTE).
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Analisi PP parte 4