Tesi di laurea di Giorgio Tosatti
anno accademico 2008/2009
La telecronaca attraverso
gli sport motoristici
La spettacolarizzazione dell’evento sportivo attraverso
la radio prima e
la televisione poi
La spettacolarizzazione è stata favorita dalle immagini e
ha esaltato il cuore degli appassionati
Ma le immagini poco sono se mancano le voci che immortalano le gesta
di grandissimi campioni.
Le voci dei cronisti
Dalla radio alla televisione
Voci storiche dell’intrattenimento sportivo radiofonico
alimentavano l’immaginazione del tifoso
trasmettevano emozioni
Emozioni nello sport anche con la televisione,
intreccio di segni visivi in movimento e di segni sonori e
acustici.
Ma…
L’immagine sportiva senza commento
non vivacizza
la partecipazione emotiva dello spettatore
La Formula 1
1947: si disputò la prima corsa
per vetture di Formula 1.
Formula 1: dal 1946 in termini
prestazionali è la massima
categoria di vetture da corsa
monoposto a ruote scoperte.
1950: auto a motore anteriore
1960: auto a motore posteriore prive
di alettoni - portarono alla morte
numerosi piloti
1970: sviluppo dell'aerodinamica
1980: introduzione motori turbo
1990: controlli elettronici prestazioni
2000: competizione tra le grandi Case
automobilistiche.
Il Motomondiale
1895: prima apparizione della motocicletta
Gara Parigi –Bordeaux
1903: popolarità della motocicletta e sue
grandi imprese sportive.
Sfida in pista tra Francia e Inghilterra
1907: nascita del Tourist Trophy.
Spina dorsale dello sviluppo di tutto il
motociclismo agonistico
1949: Campionato Mondiale Motociclismo
cinque classi: 125cc, 250cc, 350cc, 500cc,
Sidecar
Classe 50 cc aggiunta solo nel 1962
L a MotoGP
2002
La FMI modifica le regole
consente una cilindrata maggiorata
fino a 990 cc
2007: la cilindrata delle MotoGP è
ridotta a 800 cc per aumentare la
sicurezza dei piloti.
Mario Poltronieri
1961 : responsabile delle telecronache RAI
1970: si dedica solo alla Formula1
Artefice delle telecronache moderne
Precursore delle tecniche espositive
Pioniere delle tecniche di informazione
La bravura del commentatore sta nel
coinvolgere il pubblico:
le telecamere non coprono l’intero circuito
Vedere, sentire e prevedere ciò che può
accadere eventuale richiesta del
telespettatore
Tecnica socratica della maieutica.
Educare lo spettatore a formarsi una sua
opinione grazie agli input provenienti dal
telecronista
Linguaggio discorsivo, ma tecnico
La rivoluzione alla RAI
Il pubblico ha diritto e pretende una
informazione visiva e parlata completa:
•
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inviati sono assolutamente necessari
informatori da bordo pista
Più telecamere
Giornalisti nella zona box
Più voci in cabina sono fondamentali
per:
1. concentrarsi sull’andamento
istantaneo della gara
2. avere visione completa e lineare
dell’andamento della gara
3. gestire l’intervento delle altre voci
Enrico Benzing, Giancarlo Falletti,
Sergio Noseda, Ezio Zermiani,
Gianfranco Palazzoli
Guido Meda
“Vivo gli eventi sportivi mettendo in
gioco le mie emozioni , il mio lavoro e
i miei sentimenti.
I piloti
sono come fratelli minori per me e questo
mi porta a pensare che in pista ci sia
un mio familiare,
un mio caro”
Guido Meda
1988 : inizia la collaborazione con
Mediaset
2002: si dedica esclusivamente al
Motomondiale
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Format televisivo innovativo
Cronaca
Storie di vita
Aneddoti
Battute
Il tutto condito da
linguaggio spesso irriverente e
“bislacco” per:
andare oltre le immagini e oltre la
loro mera riproduzione
poter vivere in prima persona quello
che sta succedendo in pista
Leggerezza che
appassiona
e rende piacevole
la partecipazione
all’evento sportivo
Guido Meda
Completezza della telecronaca:
-
arrivare prima dello spettatore alla
soluzione di una incognita
integrare cronista e inviati con le
emozioni che ci sono da trasmettere
dare spunti di riflessione
dare in breve tempo molte notizie,
molte emozioni  arrivare in modo
molto diretto al nocciolo della
questione.
Complicità dei cronisti:
assicura più divertimento e
più partecipazione da parte degli
spettatori.
Conclusioni
Lo sport motoristico, nei mezzi di comunicazione di massa più importanti di sempre,
la radio e la televisione, si è imbattuto in percorsi tortuosi e articolati
Il modo di commentare l’evento motoristico è cambiato a causa del
ricambio generazionale e non solo per l’ evoluzione del mezzo televisivo.
Il flusso di immagini è aumentato, è aumentata la possibilità e la
varietà di argomenti da discutere,
ma la differenza la fa il cronista
Il desiderio di spettacolarizzare l’evento sportivo è aumentato.
Il commento non è più costituito da uno stile “dogmatico”,
ma è creato da uno stile
nuovo, matto, “bislacco” che porta alla
spettacolarizzazione
Grazie dell’attenzione
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TOSATTI - Cim - Università degli studi di Pavia