MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf CSEL srl. Lista degli acronimi ARPA – Automatic Radar Plotting Aid – Supporto per Tracciamenti Radar Automatici BRM – Bridge Resource Management – Gestione delle Risorse del Ponte di Comando ECDIS – Electronic Chart Display and Informazioni System – Sistema di Visualizzazione Elettronica di Carte Nautiche ECV – Europass Curriculum Vitae ECVET – European Credit System for Vocational Educational Training – Sistema Europeo di Crediti per l’Istruzione e la Formazione Professionale ECTS – Education Training and Certification Standard for Maritime Pilots – Formazione Professionale e Standard di Certificazione per Piloti Marittimi EMPA – European Maritime Pilots Association – Associazione Europea dei Piloti Marittimi EQF – European Qualification Framework – Quadro Europeo delle Qualifiche EU – European Union – Unione Europea IAMSAR – International Aeronautical and Maritime Search and Rescue IMO – International Maritime Organisation – Organizzazione Marittima Internazionale ISPS – International Ship and Port Facility Security Code MMP – Malta Maritime Pilots Coop – Cooperativa Maltese dei Piloti Marittimi MSC – Maritime Safety Committee – Comitato per la Sicurezza Marittima NARAS – Navigation Radar and ARPA Simulator – Navigazione Radar e Simulatore ARPA PPNS – Portable Piloting Navigation Systems – Sistemi di Navigazione e Pilotaggio Portatili SAR – Search and Rescue – RES – Servizi di Ricerca e Salvataggio SOLAS – International Convention for the Safety of Life at Sea – Convenzione Internazionale per la Salvaguardia della Vita Umana in Mare STCW – Standards of Training Certification and Watchkeeping TUMPA – Turkish Maritime Pilots Association VET – Vocational Educational Training – Istruzione e Formazione Professionale VTS - Vessel Traffic Services – Sistema di Gestione del Traffico Marittimo VTSC - Vessel Traffic Services Centre – Centro dei Servizi di Gestione del Traffico Marittimo Liberatoria Il presente Manuale è stato redatto in base ai risultati di una ricerca condotta sul campo, in consultazione diretta con le parti interessate e i partner. Pur sforzandosi di tenere dati accurati, Malta Maritime Pilots non fornisce garanzie di nessun tipo, esplicite o implicite, sulla completezza, accuratezza, affidabilità o disponibilità delle informazioni fornite da tutte le organizzazioni partecipanti. CSEL Srl ha svolto l’analisi e la valutazione dei dati con i partner nel progetto e con la valutazione esterna di un esperto del settore. L’utilizzo del Manuale è limitato esclusivamente al progetto. Malta Maritime Pilots si riserva i diritti del presente Manuale. Nessuna parte della presente pubblicazione potrà essere copiata e presentata come versione ufficiale o come prodotta in collaborazione o con l’approvazione di Malta Maritime Pilots. La professione di pilota marittimo è svolta sia da uomini che da donne. Il pronome maschile ‘egli’ è stato usato al posto di ‘egli/ella’ in tutto il manuale unicamente per motivi di stile e non implica in alcun modo che tale lavoro sia appannaggio esclusivo di professionisti maschi. Il presente progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione Europea. La presente pubblicazione riflette esclusivamente le opinioni dell’autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell’uso che può essere fatto delle informazioni in essa contenute. This project has been funded with support from the European Commission. This publication reflects the views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. Sommario esecutivo Il presente manuale è stato redatto al fine di avere un riconoscimento trasparente delle qualifiche dei piloti marittimi in base all’ECVET e all’’EQF, qualifica finalizzata alla prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale. Il primo capitolo illustra il progetto CERTIPILOT e la professione di pilota marittimo. Include inoltre una parte sull’utilizzo delle competenze nell’UE – ECVET e nell’EQF, una sezione sull’importanza delle competenze per la qualifica dei piloti marittimi e il relativo portfolio nel CV Europass. Il secondo capitolo delinea la legislazione internazionale relativa alla formazione dei piloti con indicazione dei principali corsi di formazione. Contiene inoltre le legislazioni nazionali maltese, spagnola e turca sull’argomento. Per concludere, il capitolo include la formazione consigliata ai piloti marittimi. Il terzo e ultimo capitolo illustra la qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi. Il capitolo spiega come l’elaborazione degli standard occupazionali proposti sia stata posta come base della qualifica. L’ultima parte del capitolo entra nel dettaglio della qualifica d’aggiornamento continuo per piloti marittimi, della prevenzione dei rischi e della protezione ambientale. La qualifica si basa su un approccio fondato sui risultati dell’apprendimento secondo il sistema ECVET. Un grafico allegato al presente documento riassume la qualifica e delinea i risultati dell’apprendimento, la metodologia di formazione, la valutazione e i testi consigliati. Sommario Parte 1..................................................................5 CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo.....5 1.1 La professione del pilota marittimo.............6 1.2.L’importanza del ruolo di pilota marittimo.........8 1.3. Il Progetto CERTIPILOT.............................10 1.4. Riconoscimento delle competenze nell’UE – ECVET e nell’EQF.......................10 Definizione e utilizzo degli standard occupazionali per la qualifica................................40 Standard occupazionali per competenze comuni come base................................................41 L’importanza di utilizzare standard occupazionali per la prevenzione dei rischi e la protezione ambientale.............................................................42 Formulazione delle competenze chiave................43 Background sull’utilizzo delle competenze nell’UE – ECVET e nell’EQF.......................10 Formulazione di una panoramica per ciascuna area di competenza...............................................45 L’importanza delle competenze per la qualifica dei piloti marittimi........................10 Formulazione dei criteri delle prestazioni per ciascuna area di competenza.........................45 1.5. Portafoglio delle capacità nel CV Europass........................................11 Conoscenze e capacità per le tre aree di competenza.......................................................46 Parte 2................................................................13 Utilizzo degli standard occupazionali per sviluppare la qualifica......................................47 Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti e principali corsi di formazione disponibili.......................................13 2.1. Legislazione Internazionale.......................13 2.2. Legislazioni Nazionali: Maltese, Spagnola e Turca.......................................16 2.2.1. La legislazione nazionale maltese............16 2.2.2. La legislazione nazionale spagnola..........20 2.2.3 La legislazione nazionale turca.................22 2.3. Formazione raccomandata ai piloti marittimi.....................................................26 2.3.1. Simulazione..............................................29 2.3.2. Comunicazione........................................33 2.3.3. Quadro giuridico......................................33 2.3.4. Supporti di navigazione elettronici...........35 2.3.5. Corsi STCW.............................................37 2.3.6 Formazione specialistica...........................38 Parte 3................................................................40 Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi..................................................40 Creazione di standard occupazionali quale base per la qualifica.....................................40 Qualifica CPD per piloti marittimi su prevenzione dei rischi e protezione ambientale.........................47 Utilizzo dell’approccio in base ai risultati dell’apprendimento...............................................47 1. Manovra e governo di navi in condizioni e circostanze eccezionali..........................................49 2. Evitare, prevenire e minimizzare l’inquinamento.......................................................49 3. Assistenza in operazioni di Search and Rescue (ricerca e soccorso)...........................49 Risultati dell’apprendimento per ciascun modulo...............................................49 Letture consigliate.................................................50 Insegnamento dei moduli......................................50 Valutazione............................................................62 Unità......................................................................62 Trasferibilità e riconoscimento della qualifica........62 Competenze dei piloti marittimi nel sistema Europass............................................68 Allegato 1.........................................................71 Grafico delle Qualifiche.........................................71 Parte 1 CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo 1.1 La professione del pilota marittimo Il pilota marittimo è un consulente altamente qualificato dell’industria navale con una specifica conoscenza locale e regionale. Consiglia il capitano e/o la squadra sul ponte di comando nel governo in navigazione sicura di ogni genere di vascello in acque confinate con pilotaggio limitato nei pressi della costa e in porti, estuari e canali. Il pilota marittimo opera in un ambiente difficile dove i vascelli assumono dimensioni sempre maggiori e canali e corsi d’acqua sono di giorno in giorno sempre più affollati. I piloti marittimi rivestono un ruolo importante nella promozione della sicurezza in mare, dell’efficienza portuale e dell’accessibilità/ praticabilità dei canali, garantendo il minimo rischio per le navi e l’infrastruttura portuale, proteggendo al contempo la proprietà e le vite umane. Il pilota marittimo deve sempre avere questi obiettivi in mente nel processo decisionale e rispettare le disposizioni di legge nel segnalare alle Autorità Portuali eventuali navi non conformi agli standard, salvaguardando così l’interesse pubblico. Il pilota marittimo è un membro importante della squadra sul ponte di comando e, nella maggior parte delle situazioni, gestisce e governa la nave al posto del capitano. Il pilota marittimo, che opera insieme al capitano, deve avere il suo stesso grado di conoscenza sul governo della nave (a seguito della sua formazione negli Standard di Certificazione Formativa e Controllo delle Navigazione a livello gestionale), con ulteriore specializzazione su determinati aspetti in cui deve essere in grado di applicare le sue conoscenze teoriche alla pratica. Il pilota marittimo deve avere: § Una conoscenza dettagliata della situazione locale dal punto di vista geografico, meteorologico e idrologico; § Una conoscenza dettagliata dei relativi regolamenti locali, nazionali e internazionali; § Una conoscenza dettagliata dell’organizzazione delle normative locali sul traffico marittimo; § La capacità di valutare e giudicare la posizione di una nave nel canale e in situazioni di traffico utilizzando conoscenze tattiche e strategiche, con o senza l’utilizzo di mappe e strumenti di navigazione elettronici; e § Un’approfondita conoscenza e una completa gamma di competenze nel manovrare e governare navi di qualsiasi tipo e dimensione nelle zone di pilotaggio. Il pilota marittimo è un professionista nel governare navi in spazi ristretti. Nella sua qualità di responsabile in situazioni ad alto rischio, è vitale che mantenga un adeguato rapporto di lavoro con il capitano e l’ufficiale responsabile del controllo del traffico marittimo al fine di garantire la sicurezza delle vie di navigazione1. Descrizione del lavoro del pilota marittimo Il pilota è un consulente dell’industria navale 1 www.empa-pilots.org 6 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf internazionale e il suo ruolo è essenziale nel sistema di sicurezza locale del traffico marittimo. Il pilota è un consulente professionista del capitano, con un’estesa conoscenza sul governo di una nave e conoscenze ed esperienze specializzate in un’area specifica. Il compito del pilota è garantire un flusso del traffico marittimo efficiente e sicuro, minimizzare i rischi per navi e infrastrutture e salvaguardare ambiente. Il pilota deve essere in grado di garantire un transito sicuro della nave in tutte le condizioni e di ormeggiare e disormeggiare tutti i tipi di nave. Il pilota deve essere in grado di lavorare con la squadra del ponte di comando in piena fiducia e sicurezza. Il pilota deve guidare la squadra sul ponte di comando quando governa la nave in acque ristrette, nella gestione di situazioni ad alto rischio, di crisi e di incidenti. Il pilota deve essere in grado di prendere decisioni rapide sotto pressione. Il pilota deve avere accesso a tutte le fonti di informazione a bordo della nave e godere della collaborazione della squadra del ponte di comando e di altri servizi pubblici ed autorità competenti (ad es. VTS2, guardia costiera, Autorità Portuali) Il pilota è il coordinatore di altri servizi correlati (ad es. rimorchiatori, ormeggiatori) Il pilota deve essere in grado di salire a bordo e scendere dalle navi in modo sicuro ed efficiente. Il pilota deve agire secondo la filosofia e le regole dell’Organizzazione Piloti. Il pilota ha il dovere di segnalare alle autorità competenti eventuali mancanze in questioni marittime e di sicurezza rilevate durante l’adempimento dei suoi doveri3. 1.2. L’importanza del ruolo di pilota marittimo “Tutti gli ufficiali che si trovano sul ponte di comando durante una manovra possono vedere cosa c’è sopra il mare, ma solo uno può vedere cosa c’è 2 VTS – Vessel Traffic Service – Servizio di Controllo del Traffico Marittimo (N.d.T.) 3 ECTS, EMPA 2005 sotto, e questi è il pilota marittimo.” (CERTIPILOT Consultation Event, Malta, luglio 2012 – Intervento del Presidente dell’Associazione Rumena dei Piloti Marittimi). Dato che ogni anno più di 400 milioni di passeggeri usano i porti europei, possiamo affermare che il trasporto marittimo ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini europei. Inoltre i porti gestiscono il 90% del commercio internazionale europeo. Trasporto marittimo ed efficienza dei porti sono essenziali per la sicurezza di passeggeri, marinai e merci. La globalizzazione ha comportato un incremento del numero di navi che utilizzano vie di trasporto marittimo e porti, che a sua volta ha reso imperativo assicurarsi che i marinai abbiano elevati standard professionali al fine di accrescere la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente. Molti fattori hanno messo il sistema marittimo europeo sotto pressione, tra questi l’espansione del Canale di Suez che influenzerà il Mare Mediterraneo con la crescita in popolarità del trasporto marittimo rispetto ad altri metodi di trasporto sia di merci sia di passeggeri, alla luce del fatto che questa sta rapidamente diventando l’opzione più economica. Inoltre la continua crescita delle dimensioni delle navi aumenta la complessità delle manovre, specialmente nei porti. Il ruolo del pilota marittimo nei porti è cruciale per il trasporto sicuro di persone e cose e per la protezione dell’ambiente. Il percorso per diventare pilota marittimo è differente in ogni paese ma le caratteristiche della professione sono le stesse in tutta Europa. Ciò è dovuto all’alta sensibilità della professione e al suo contributo cruciale all’economia e alla sicurezza dei porti e delle vie d’acqua di un paese. Inoltre, la conoscenza locale è un requisito fondamentale della professione che fa di un pilota marittimo un esperto strettamente legato alla sua area operativa. Il compito di un pilota marittimo è facilitare l’ingresso e l’uscita di navi e strutture galleggianti nei e dai porti e di consigliare i loro capitani nell’esecuzione delle manovre all’interno dei porti e dei limiti geografici dell’area di pilotaggio, al fine di garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza per persone, cose e strutture secondo i termini stabiliti CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo | 7 dalla Legge sui Porti Nazionali, il Regolamento Generale della Marina Mercantile e altre disposizioni simili, statutarie o contrattuali. La manovra più difficile che una nave deve affrontare è il suo avvicinamento al porto, in cui deve oltrepassare ostacoli e restrizioni sia a livello del mare che sotto di esso, e coordinarsi con altre imbarcazioni che entrano ed escono dal porto. La navigazione della nave è soggetta alle condizioni meteorologiche locali, come correnti e venti, con cui l’equipaggio non ha familiarità. L’inquinamento da luce della costa impedisce la corretta localizzazione e identificazione delle luci e dei punti di riferimento necessari a una navigazione sicura. Questo servizio è fornito dal pilota, che prima dà istruzioni dal momento della partenza dalla stazione e poi assiste il capitano della nave dal ponte di comando durante la manovra. Questo servizio garantisce una navigazione sicura per navi, equipaggi, strutture portuali e fruitori dei servizi. Il pilota è un Master Mariner che consiglia i capitani di navi e strutture galleggianti su come entrare e uscire con facilità da porti, fiumi, estuari o barre, ancoraggi e boe, banchine di carico/scarico e nelle manovre, sia esterne che esterne alle navi, di ormeggio, ancoraggio e disancoraggio in porti e in altre aree, indica la rotta più pratica per la nave e le manovre necessarie a una navigazione sicura. Nonostante la presenza del pilota sulla nave, il capitano resta responsabile del suo governo e della navigazione sotto ogni aspetto. Il capitano è al comando della nave e il pilota ne governa le manovre. Oltre a consigliare il Capitano, il pilota svolge anche le seguenti funzioni: § Controllo della navigazione. § Controllo dello stato di commutazione di ciascun vascello. § Segnalazione di eventuali carenze e difetti. A tale riguardo si noti che il 52% dei vascelli che arrivano nelle acque europee ha qualche tipo di carenza4. § Coordinamento con i servizi portuali di rimorchio e ormeggio. § Segnalazione alle Autorità Portuali e Marittime di eventuali incidenti rilevati durante la navigazione nelle acque del porto. § Segnalazione di eventuali fonti di inquinamento scoperte nelle acque del porto. § Segnalazioni di guasti o malfunzionamenti dei segnali dei radiofari dal porto e dalle sue vicinanze. 4 www. parismou.org – Rapporto Annuale 2010 8 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf § Contatti con le autorità in caso di emergenze marittime. § Partecipazione a consultazioni, riunioni e discussioni con la comunità marittima. Il personale del servizio di pilotaggio è il primo a salire a bordo della nave e di conseguenza è nella posizione di informare l’autorità competente su eventuali carenze del vascello al fine di garantire che il suo ingresso in porto avvenga in adeguate condizioni di sicurezza per persone e cose. Secondo le disposizioni della Direttiva 95/21, i vascelli segnalati all’Autorità hanno priorità d’ispezione da parte delle Autorità Statali di Controllo del Porto5. Lo sviluppo della professione di pilota marittimo dipende moltissimo dalla sua esperienza e da una continua formazione specifica. Sia l’IMO che l’UE concordano che le principali priorità del settore sono: formazione continua d’alto livello; necessità di riconoscimento delle qualifiche acquisite mediante vari metodi d’apprendimento; supporto per elevati standard di formazione con l’ausilio di simulatori. Tuttavia le opportunità di formazione per piloti marittimi sono scarse. Sebbene i piloti marittimi condividano le medesime necessità di formazione con altri professionisti del mare, essi richiedono una formazione specifica in competenze che sono peculiari della loro professione. Le competenze altamente specializzate necessarie per diventare pilota marittimo unite alla necessità di avere una conoscenza specifica rende difficile trovare opportunità di formazione. A parte la formazione fornita dall’Associazione Nazionale dei Piloti Marittimi e dalle Autorità Locali, ci sono pochissimi centri in Europa che possono soddisfare il bisogno di formazione dei piloti marittimi. Inoltre la formazione disponibile non è collegata al sistema di formazione professionale europeo. Le qualifiche e le certificazioni di formazione professionale per i servizi di pilotaggio non godono di un comune quadro normativo europeo o anche nazionale di riferimento. Questa situazione non consente alle Autorità Nazionali di Certificazione di valutare un livello di formazione professionale conseguito 5 Ibidem. all’estero né le qualifiche acquisite mediante formazione non formale e informale. Inoltre ciò preclude ai piloti marittimi il sostegno dei fondi pubblici di cofinanziamento per la loro formazione malgrado ne abbiano diritto. Inoltre le competenze dei piloti marittimi sono strettamente collegate a un’istruzione non formale e informale che attualmente non sono considerate parte della loro storia formativa, causando così una distorsione delle informazioni contenute nei loro CV. Le summenzionate mancanze hanno anche un effetto negativo sull’organizzazione del pilotaggio, che incontra difficoltà nel pianificare percorsi di formazione comuni e individuali per i piloti marittimi al fine di affrontare i loro punti deboli e migliorare le loro competenze e le loro prestazioni. 1.3. Il Progetto CERTIPILOT CERTIPILOT è una struttura volontaria focalizzata sul riconoscimento delle qualifiche dei piloti acquisite mediante una formazione professionale, e specificamente attraverso l’applicazione del sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) e del Quadro Europeo delle Qualifiche (QEQ-EQF) alla formazione professionale intrapresa dai piloti marittimi. Cominciando dalla Raccomandazione A960 dell’IMO, CERTIPILOT collega la formazione ricevuta dai piloti nel corso della loro carriera al sistema d’istruzione europeo, senza introdurre nuovi standard o nuovi corsi. CERTIPILOT considera il bisogno di formazione dei piloti marittimi e tenta di andare oltre i confini delle Autorità Marittime e di Trasporto, dando alla formazione dei piloti marittimi la dignità e l’importanza che le competono, anche in relazione al sistema d’istruzione europeo. I destinatari del progetto sono i piloti marittimi, assunti e autorizzati sulla base della legislazione nazionale dei vari Paesi. CERTIPILOT non fa riferimento alla formazione intrapresa dai singoli individui prima di diventare piloti marittimi; non stabilisce obblighi comuni né impone nuovi corsi o standard. Il progetto consente il riconoscimento del valore e degli attributi della formazione professionale dei piloti marittimi in base ai sistemi d’istruzione e in linea con le direttive di legge dell’UE per il settore. CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo | 9 Più specificamente, CERTIPILOT fornisce una qualifica per i piloti marittimi che desiderano specializzarsi nelle manovre d’emergenza e nella prevenzione dei rischi nei porti. La qualifica si basa sulle competenze che i piloti marittimi devono migliorare e le collega all’attuale formazione disponibile. Dopo aver seguito il percorso di sviluppo della carriera comune al capitano e agli ufficiali, la formazione dei piloti deve essere più specificamente collegata ai loro compiti di manovra dei vascelli nei porti, ma non esiste un sistema che renda possibile valutare quali sono le competenze e il relativo livello. CERTIPILOT colma questa lacuna, in particolare in relazione all’utilizzo della tecnologia nel VET e nella protezione ambientale. Il progetto crea un quadro completo che consente alle Associazioni Piloti e alle Autorità di Formazione Nazionali di valutare i livelli qualifica dei piloti così come i livelli di formazione raggiunti, sia in patria che all’estero, e di facilitare il riconoscimento delle qualifiche. Grazie a CERTIPILOT per la prima volta sarà possibile prendere in considerazione un’istruzione formale, informale e non formale nella valutazione della documentazione relativa alla formazione di un pilota. Questo aspetto innovativo è importante per la professione, poiché le qualifiche dei piloti sono strettamente legate sia all’esperienza guadagnata attraverso il lavoro sia ai test eseguiti utilizzando la tecnologia disponibile. La soluzione è stata proposta dagli utenti finali del servizio in un approccio dal basso. Inoltre la questione del riconoscimento delle qualifiche è affrontata in modo olistico, ossia nel non focalizzarsi su un solo specifico programma di formazione. In termini di confronto con le soluzioni esistenti va notato che CERTIPILOT si focalizza per la primissima volta sui piloti marittimi. Per la prima volta l’EUROPASS è applicato alla professione del pilota. Lo scopo di questo progetto è creare un sistema per il riconoscimento delle qualifiche dei piloti marittimi con particolare riguardo alla formazione relativa alle manovre di emergenza nei porti, alla prevenzione dei rischi e alla formazione con l’utilizzo di simulazioni. L’obiettivo è facilitare il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso una formazione formale, informale e non formale. Attualmente, sebbene vi sia un certo numero di opportunità di formazione in linea con gli standard internazionali stabiliti dall’IMO o riconosciuti entro specifiche reti, il sistema ECVET/EQF non è applicato, creando così inefficienze e discriminazione poiché alcuni corsi certificati possono essere validi in un paese ma non lo sono per le autorità di formazione in altri paesi. CERTIPILOT affronta la situazione esistente e facilita il mutuo riconoscimento della formazione professionale dei piloti marittimi. CERTIPILOT si basa sulle esperienze complementari delle parti coinvolte nel progetto. La Cooperativa dei Piloti Marittimi di Malta, nella sua qualità di partner principale, è l’organizzazione che fornisce i servizi di pilotaggio nei porti maltesi e ha sviluppato un certo numero di iniziative nel settore della formazione, specialmente con l’utilizzo del simulatore di manovra, così come altri tipi di corsi in linea con gli standard IMO. L’Associazione Turca dei Piloti Marittimi è l’organizzazione che rappresenta gli interessi di tutti i piloti marittimi turchi. L’Associazione organizza anche sessioni di formazione e corsi CPD per i suoi membri. Lo spagnolo Colegio Oficial Nacional de Practicos de Puerto (Collegio Ufficiale Nazionale delle Pratiche Portuali) è costituito in base alla Legislazione Nazionale per operare come supervisore di tutti i piloti spagnoli. Rappresenta gli interessi dei piloti marittimi e svolge attività di interesse generale come le trattative con le autorità competenti e la formazione e selezione dei piloti marittimi. Il Colegio collabora con il Governo spagnolo nella salvaguardia del settore marittimo e dell’ambiente. Il quarto partner è CSEL s.r.l., un fornitore di corsi di formazione professionale certificato che opera in Italia. L’esperienza dell’organizzazione e la conoscenza del sistema europeo VET sono state preziosissime quando si è trattato di integrare l’esperienza tecnica e le competenze dei piloti marittimi in un quadro che armonizza le necessità della professione con i requisiti ECVET e EQF. CERTIPILOT si basa su un approccio partecipativo dal basso con gli utenti finali (piloti marittimi) nello sviluppo del nuovo modello, in collaborazione con VET quale partner dotato 10 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf d’esperienza e con un ampio coinvolgimento delle parti interessate nazionali ed europee. 1.4. Riconoscimento delle competenze nell’UE – ECVET e nell’EQF Background sull’utilizzo delle competenze nell’UE – ECVET e nell’EQF Conoscenza, Capacità e Competenze costituiscono gli elementi chiave dei livelli di riferimento. Nella Proposta per una Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europei fatta dalla Commissione, la competenza è definita come ‘la capacità comprovata di utilizzare conoscenza [e] abilità. È anche descritta ‘in termini di responsabilità e autonomia’ (Commissione Europea, 2006, pag. 16)6. Capacità ‘significa l’abilità di applicare conoscenza e utilizzare know-how nell’eseguire compiti e risolvere problemi’. Viene fatta una distinzione tra capacità teoriche e pratiche. Conoscenza ‘significa il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso lo studio. Conoscenza è l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relativo a un settore di studio o lavoro. Nell’EQF, la conoscenza è descritta come teoretica e/o fattuale. La focalizzazione su un approccio basato sulla competenza allo sviluppo dell’EQF si basa su un’accresciuta attenzione ai concetti di processi d’apprendimento adattivi e orientati al posto di lavoro, di apprendimento continuo, informale e non formale, e delle capacità e conoscenze necessarie a conseguire un impiego in una società che muta 6 European Commission. Implementing the Community Lisbon Programme: Proposal for a Recommendation of the European Parliament and of the Council on the Establishment of the European Qualifications Framework for Lifelong Learning. COM(2006) 479 final. Brussels, 2006. (Commissione Europea. Attuare il programma comunitario di Lisbona Proposta di Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente – N.d.T.) rapidamente (López Baigorri et al., 20067; Rigby and Sanchis, 20068). Viene data una fondamentale importanza alla considerazione e alla certificazione dei risultati dell’apprendimento conseguiti in modi diversi da quelli formali e della conoscenza implicita. Pertanto il principio alla base della terminologia da sviluppare per Conoscenza, Capacità e Competenze professionali nell’EQF è stato quello di ‘stabilire una tipologia di risultati qualitativi del VET in termini di conoscenza, capacità e competenze che serviranno da supporto concettuale per una dimensione orizzontale nello sviluppo di un Sistema di Credito Europeo per il VET’ (Cedefop; Winterton and Delamare-Le Deist, 2004, p. 19). Questo concetto, ideato all’origine per il sistema ECVET, è stato anche utilizzato più tardi dall’Expert Group come base per la definizione di Conoscenza, Capacità e Competenze nell’EQF. L’importanza delle competenze per la qualifica dei piloti marittimi Come descritto dal Cedfop,10 i paesi che introducono un quadro delle qualifiche cercano in tal modo di rendere i loro sistemi nazionali di formazione più trasparenti, più innovativi e più competitivi. Cercano anche di migliorare il coordinamento tra sistema dell’istruzione e mercato del lavoro. Perciò i quadri delle qualifiche sono visti come motori 7 López Baigorri, Javier; Martinez Cia, Patxi; Monterrubio Ariznabarreta, Esther. Official recognition of professional knowledge acquired through experience: Towards the convergence of social policy in Europe. European journal of vocational training, 2006, No 37, 1, pp. 34-51. (Riconoscimento ufficiale della conoscenza professionale acquisita mediante l’esperienza: verso la convergenza della politica sociale in Europa – N.d.T.). 8 Rigby, Mike; Sanchis, Enric. D. The concept of skill and its social construction. European journal of vocational training, 2006, No 37, 1, pp. 22-33. (Concetto di capacità e sua costruzione sociale – N.d.T.) 9 Cedefop; Winterton, Jonathan; Delamare-Le Deist, Françoise. Extended outline of the study on the developing typology for knowledge, skills and competences (Cedefop project). Working document, Thessaloniki, 21 giugno 2004. (Ampio profilo dello studio sulla tipologia in sviluppo per la conoscenza, le capacità e le competenze (Progetto Cedefop) - N.d.T.) 10 Cedfop. European journal of vocational training No 42/43 2007/3 • 2008/1 CERTIPILOT e la professione del pilota marittimo | 11 dell’innovazione: lo scopo della loro introduzione è promuovere un certo numero di riforme basilari a lungo termine come, ad esempio, accesso più ampio alle opportunità di formazione, più modi di acquisire le qualifiche (e non solo la partecipazione a corsi istituzionalizzati) e certificazione dell’apprendimento non formale e informale, e incoraggiamento ai novizi ad acquisire competenze attinenti al mercato del lavoro, impiegando persone coinvolte nella descrizione e valutazione di tali competenze. Competenze, quando usato come base degli standard occupazionali, definisce effettivamente ciò che significa essere competente in un lavoro specifico come quello del pilota marittimo. Competenza significa acquisire capacità e conoscenza e applicarle per dimostrare la comprensione e l’abilità necessarie a svolgere una funzione, nel nostro caso quella di pilota marittimo, e più specificamente in relazione alla prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale. I piloti marittimi sono esposti alle sfide crescenti della loro professione, dovute principalmente al crescente traffico marittimo e allo sviluppo tecnologico delle navi’. Tali sfide possono essere affrontate in modo positivo se i professionisti responsabili della manovra delle navi sono adeguatamente formati e aggiornati così da avere le giuste competenze per affrontare circostanze specifiche. 1.5. Portafoglio delle capacità nel CV Europass Nel 1998 la Commissione Europea e il Cedefop hanno organizzato il Foro Europeo sulla trasparenza delle qualifiche professionali per riunire partner sociali e rappresentanti delle autorità di formazione nazionali sulla questione della trasparenza. Il lavoro del forum ha prodotto Il CV europeo e il Supplemento al Certificato. L’Europass include altri tre documenti, elaborati a livello europeo alla fine degli anni novanta: § Il Supplemento al Diploma da utilizzare da parte degli istituti di studi superiori in tutta Europa e altrove a complemento dei diplomi che conferiscono. § Il Passaporto Linguistico Europass in cui i cittadini possono riportare le loro capacità linguistiche sulla base del Common European Framework of Reference for Languages Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue (CEFR - QCER). § La Europass Mobility, che ha sostituito lo Europass Training, un documento che riporta le esperienze lavorative all’estero come parte di un’iniziativa formativa o d’istruzione. Europass Mobility copre un ambito più ampio poiché può anche riportare esperienze diverse dal lavoro, come periodi accademici all’estero. L’obiettivo dell’Europass è di: § aiutare i cittadini a illustrare le loro capacità e qualifiche in maniera efficace quando sono alla ricerca di un lavoro o di una formazione professionale; § aiutare i datori di lavoro a capire le capacità e le qualifiche della forza lavoro; e § aiutare le autorità preposte all’istruzione e alla formazione a definire e comunicare il contenuto dei curricula. § Nel dicembre 2012 è stato lanciato un nuovo CV Europass (modello e editor on line). I miglioramenti apportati includono: § un’interfaccia on line più facile da usare con anteprima diretta del documento finale; § nuovi titoli: sito web personale, Instant Messaging, eventuali certificati linguistici; § migliori esercitazioni per fornire informazioni più strutturate: descrizione di progetti, conferenze, pubblicazioni, ecc.; e § una nuova veste grafica per una migliore leggibilità del CV Europass generato: nuovo font, uso dei colori, titoli semplificati, ecc. Inoltre con il nuovo CV è stato lanciato il Passaporto Europeo delle Competenze. Il PEC è una cartella elettronica facile da usare per aiutare studenti, lavoratori o le persone in cerca d’occupazione a costruire un inventario personale modulare delle competenze e qualifiche acquisite nel corso della loro vita. Può contenere un certo numero di documenti (Passaporto Linguistico, copie dei diplomi, lettere 12 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf d’impiego, etc.). Quando è allegato al CV Europass, il Passaporto Europeo delle Competenze rafforza il CV fornendo prova delle competenze e delle qualifiche elencate. Il Passaporto Europeo delle Competenze aiuta le persone a documentare le loro competenze e qualifiche per trovare un lavoro o ulteriore formazione, e a convalidare le loro capacità. Il Passaporto Europeo delle Competenze è un portafoglio elettronico che offre un quadro completo delle proprie competenze e qualifiche. L’Europass include cinque documenti che fanno sì che le proprie competenze e qualifiche possano essere comprese in modo chiaro e facile in Europa: § Due documenti scaricabili gratis e da completare da parte dei cittadini europei: § il Curriculum Vitae che consente di presentare in modo chiaro ed efficace le proprie competenze e qualifiche. Si può compilare il proprio CV on line utilizzando i tutorial o scaricando il modello con esempi e istruzioni. § § § § § il Passaporto Linguistico, uno strumento di autovalutazione delle proprie capacità e qualifiche in campo linguistico. Si può compilare il proprio Passaporto Linguistico on line utilizzando i tutorial o scaricando il modello con esempi e istruzioni. Tre documenti rilasciati dalle autorità preposte all’istruzione e alla formazione: la Europass Mobility che riporta le conoscenze e le capacità acquisite in un altro paese europeo. il Supplemento al Certificato che descrive le conoscenze e le capacità acquisite dai detentori di certificati d’istruzione e formazione professionale. il Supplemento al Diploma che descrive le conoscenze e le capacità acquisite dai detentori di diplomi e/o lauree d’istruzione superiore. Fonte: europass.cedefop.europa.eu Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 13 PartE 2 Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti e principali corsi di formazione disponibili 2.1. Legislazione Internazionale Ciascun paese mantiene piena giurisdizione sul pilotaggio, mentre l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha disciplinato vari aspetti della professione attraverso una serie di Delibere, Convenzioni e Raccomandazioni relative alle caratteristiche del servizio da offrire, la sua sicurezza, il rapporto tra pilota marittimo e capitano, oltre a una Raccomandazione di riferimento sulla formazione. Nell’ambito del pilotaggio occorre tenere presente la seguente Legislazione Internazionale: § Delibera IMO A.159 (ES.IV), Raccomandazione sul Pilotaggio, 27 Novembre 1968. § Delibera IMO A.1045 (27) Disposizioni sui trasferimenti dei piloti. § IMO. Convenzione Internazionale per la Salvaguardia della Vita Umana in Mare (SOLAS), 1974 (SOLAS) Capitolo 23/ V. § Comitato per la Sicurezza Marittima IMO. MSC/Circ. 1156, 23 maggio 2005. La Guida all’accesso delle Pubbliche Autorità, dei servizi di pronto intervento e dei piloti a bordo di navi, per i quali sono validi il capitolo Xl-2 SOLAS e il Codice ISPS. § Delibera IMO A. 601 (15). Fornitura e dimostrazione di informazioni sulle manovre a bordo delle navi. § Delibera IMO A.960 (23) Raccomandazioni sulla formazione, la Certificazione e le Procedure Operative per piloti marittimi diversi dai Piloti d’Altomare, che include la Raccomandazione sulla Formazione e la Certificazione di piloti marittimi diversi dai Piloti d’Altomare e la Raccomandazione sulle Procedure Operative per piloti marittimi diversi dai Piloti d’Altomare. § Delibera IMO A.159 (ES.IV), Raccomandazione sul Pilotaggio, 27 novembre 1968. Questa Delibera è un pilastro del pilotaggio marittimo poiché raccomanda agli stati di organizzare il servizio in maniera più efficace, spianando così la strada al moderno servizio di pilotaggio. A partire da questa data, i paesi hanno cominciato a organizzare e fornire servizi di pilotaggio in modo più efficace e professionale, creando così una nicchia specifica nel Settore Marittimo. La delibera dichiara: “L’Assemblea raccomanda ai governi di organizzare il pilotaggio in quelle zone in cui tale servizio può contribuire alla sicurezza della navigazione in maniera più efficace di qualsiasi altra misura possibile e definire, ove lecito, le navi o classi di navi per cui è obbligatorio l’impiego del pilota”. L’altro elemento importante da evidenziare in questa Delibera è l’indicazione delle navi che richiedono il servizio di pilotaggio. Gli Stati sono invitati a stabilire tipi e classi di navi per le quali il pilotaggio deve diventare obbligatorio. Pertanto il pilotaggio non è visto come un servizio ausiliario del settore marittimo ma inizia a essere considerato un servizio essenziale, specialmente per tipi specifici di vascelli. Il Capitolo V, Regola 23 del SOLAS IMO sugli Accorgimenti per il Trasferimento dei Piloti affronta il principale fattore di rischio per i piloti professionisti, ossia il loro passaggio dal battello pilota alla nave. 14 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Questa regola stabilisce gli standard di sicurezza e le caratteristiche tecniche che le navi devono avere per garantire un trasferimento sicuro. Affronta anche altri elementi relativi all’esecuzione sicura del lavoro di un pilota marittimo quali l’accessibilità al ponte, i sistemi d’illuminazione, il paranco meccanico e le relative attrezzature. La regola V/23 del SOLAS IMO è integrata da una regola recente, la Delibera IMO A.1045 (27) adottata il 30 novembre 2011, che contiene raccomandazioni più dettagliate e precise sugli Accorgimenti per il Trasferimento dei Piloti. In particolare, questa Delibera riguarda la scala del pilota installata su tutte le navi, indicandone i requisiti in termini di: § Posizione e costruzione § Cime § Scale secondarie utilizzate insieme alle scale pilota § Paranco meccanico per il pilota § Accesso al ponte § Approccio sicuro del battello pilota § Installazione dei verricelli della scala pilota § Punto d’accesso § Posizionamento fisico dei verricelli della scala pilota § Corrimano e impugnature § Fissaggio sicuro della scala pilota § Ancoraggio meccanico del verricello della scala pilota. C’è un gran bisogno di specificare ulteriormente certe caratteristiche che devono avere gli strumenti usati dai piloti marittimi perché per loro gli incidenti durante il trasferimento sono la prima causa di morte. Infatti questa Regola entra in dettagli tecnici molto specifici relativi alle attrezzature che le navi devono avere per ridurre il rischio di cadute e incidenti durante il trasferimento del pilota. I piloti marittimi svolgono un lavoro essenziale ma molto rischioso, sia per se stessi che per gli altri. La Delibera IMO A.601(15), adottata il 19 novembre 1987 disciplina le Disposizioni e l’esposizione delle informazioni di manovra a bordo delle navi e in particolare stabilisce che le informazioni di manovra devono essere presentate come segue: 1. Libretto del pilota; 2. Cartello della timoneria; 3. Manuale di manovra. L’Amministrazione deve raccomandare che le informazioni di manovra, nella forma dei modelli contenuti nelle appendici, siano fornite come segue: 1. Per tutte le navi nuove per le quali è valido il requisito della Convenzione SOLAS 1974, e successive modifiche e integrazioni, deve essere fornito il libretto del pilota; e 2. Per tutte le navi nuove di 100 metri di lunghezza e oltre, e tutte le navi cisterna per prodotti chimici e gas indipendentemente dalle dimensioni, occorre fornire il libretto del pilota, il cartello della timoneria e il manuale di manovra. L’Amministrazione deve incoraggiare la fornitura delle informazioni di manovra sulle navi esistenti e navi che possono rappresentare un rischio a causa delle loro dimensioni o caratteristiche insolite. Dopo una modifica o una conversione della nave che può alterare le sue caratteristiche di manovra o dimensioni estreme, le informazioni di manovra devono essere riviste. Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 15 Informazioni di Manovra (Allegato 1) Il libretto del pilota, che deve essere compilato dal capitano, è un mezzo per fornire informazioni al pilota al suo arrivo a bordo della nave. Queste informazioni devono descrivere le condizioni attuali riguardanti il carico, la propulsione e le attrezzature di manovra e altre attrezzature rilevanti della nave. I contenuti del libretto del pilota sono disponibili all’uso senza la necessità di condurre particolari prove di manovra. Cartello della timoneria (Allegato 2) Il cartello della timoneria deve essere sempre esposto nella timoneria. Deve contenere informazioni generali, particolari e dettagliate che descrivono le caratteristiche di manovra della nave e avere dimensioni tali da poter essere usato facilmente. L’efficienza di manovra della nave può essere diversa da quella mostrata nel cartello secondo le condizioni ambientali, dello scafo e del carico. Libretto di manovra (Allegato 3) Il libretto di manovra deve essere disponibile a bordo e contenere dettagli esaurienti sulle caratteristiche di manovra della nave e altri dati importanti. Deve inoltre includere le informazioni riportate sul cartello della timoneria e ogni altra informazione disponibile sulla manovra. La maggior parte delle informazioni nel libretto può essere stimata, ma alcune vanno testate. Le informazioni possono essere aggiornate nel corso della vita della nave. La Circolare 1156 del 23 maggio 2005 del Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO fornisce una Guida all’accesso delle Pubbliche Autorità, dei servizi di pronto intervento e dei piloti a bordo di navi per i quali sono validi il capitolo Xl-2 del SOLAS e il Codice ISPS. Le misure speciali per migliorare la sicurezza marittima contenute nel capitolo XI -2 del SOLAS e nel Codice ISPS sono state elaborate allo scopo di migliorare la sicurezza nel settore del trasporto marittimo internazionale e non devono essere utilizzate per causare un ritardo superfluo o immotivato né impedire l’accesso a bordo delle autorità pubbliche e dei servizi di pronto intervento. Ritardare senza motivo l’arrivo del pilota sul ponte di comando, specialmente quando la nave è in movimento, va a danno della sicurezza della navigazione e può portare a situazioni in cui la sicurezza della nave e di altre navi o persone nelle vicinanze può essere messa a rischio. Impedire l’accesso delle pubbliche autorità a bordo quando queste chiedono il permesso di salire sulla nave può essere interpretato come impedire loro di svolgere il loro compito od ostacolare procedimenti giudiziari o legali e opporsi all’applicazione della legge. In tal caso, l’autorità pubblica deve informare il capitano della nave sulle leggi, regole, decreti od ordini che danno all’autorità pubblica il diritto legale di salire a bordo della nave in accordo con la legge internazionale o nazionale. Quando chiede di salire a bordo di una nave, l’autorità pubblica deve fornire un documento d’identità e la nave deve verificarne l’autenticità. Ciascun paese, oltre ad adottare tali disposizioni internazionali, ha sviluppato quadri nazionali sull’accesso e il funzionamento del pilotaggio. In tutto il mondo troviamo un mix di soluzioni adottate in merito alla fornitura del servizio di pilotaggio in porti, aree di passaggio e fiumi. In alcuni paesi i piloti sono funzionari della pubblica amministrazione mentre in altri sono liberi professionisti; alcuni paesi hanno incoraggiato la creazione di società private o cooperative per offrire il servizio. Tuttavia le differenti soluzioni adottate non cambiano la natura e l’importanza della professione. I piloti marittimi sono cruciali per la sicurezza di persone e cose nel trasporto marittimo in tutto il mondo; svolgono un lavoro rischioso con un forte impatto sulle società locali. La formazione non è solo un presupposto necessario per intraprendere la professione, ma è anche parte integrante del lavoro del pilota marittimo. Il suo lavoro quotidiano costituisce la formazione in sé poiché ogni manovra presenta condizioni e fattori differenti e va affrontata e risolta singolarmente. Questo è un lavoro che non può essere automatizzato; la tecnologia può integrare ma mai sostituire l’esperienza, la conoscenza e la competenza di un pilota marittimo. L’importanza della formazione per i piloti marittimi si riflette nella legislazione internazionale dove, oltre alle summenzionate regole e raccomandazioni, possiamo trovare una disposizione specifica sulla 16 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf formazione per piloti. Le organizzazioni internazionali come l’IMO discutono e presentano provvedimenti che affrontano questioni incrociate che riguardano il settore a livello globale. Fornitura del servizio, accessibilità delle navi e riduzione del numero di vittime, accessibilità al ponte e ispezioni sono gli aspetti disciplinati dall’IMO. Poi ciascun paese è responsabile dell’effettivo espletamento della professione, della sua organizzazione e del suo sviluppo e funzionamento. Tuttavia, mediante la Delibera A960, l’IMO fornisce specifiche raccomandazioni relative alla formazione dei piloti marittimi. Attraverso questo Atto, l’IMO stabilisce specifici criteri internazionali di formazione necessari per poter accedere alla professione, così come le competenze che devono essere valutate dalle Autorità Nazionali. L’IMO va anche oltre ciò e si addentra nei tipi di formazione professionale e corsi d’aggiornamento che i piloti marittimi devono intraprendere nel corso della loro carriera. Inoltre fa una distinzione tra la formazione da intraprendere e la costanza dell’efficacia, ossia la validazione e la conferma delle competenze necessarie all’esecuzione del loro dovere. 2.2. Legislazioni Nazionali: Maltese, Spagnola e Turca Le disposizioni stabilite dalla legislazione internazionale sul pilotaggio sono incorporate nella legislazione di ciascun paese che disciplina la professione e il servizio. Tali regole sono inserite nelle specifiche normative nazionali che disciplinano la fornitura del servizio di pilotaggio in ciascun paese e non necessariamente sono valide in vari paesi. L’accessibilità alla professione dipende dalla legislazione nazionale ed è disciplinata in modi diversi. Il progetto CERTIPILOT coinvolge attivamente piloti maltesi, turchi e spagnoli e l’analisi delle leggi dei loro rispettivi paesi è utile a identificare le principali differenze e similitudini. In questo contesto è particolarmente importante il modo in cui la formazione è gestita dai vari sistemi nazionali. Esistono vari percorsi per diventare pilota marittimo e la determinazione dei relativi criteri è competenza di ciascuna Autorità Nazionale. Il progetto CERTIPILOT non vuole interferire in questo aspetto né direttamente né indirettamente. I destinatari del progetto sono i piloti marittimi autorizzati e il suo scopo è fornire la base per un quadro comune che consenta il mutuo riconoscimento delle competenze acquisite attraverso un programma di Formazione Professionale. Ciò porterà a un sistema di formazione professionale più omogeneo e può facilitare la crescita professionale dei piloti marittimi. 2.2.1. La legislazione nazionale maltese Il presente capitolo offre una panoramica delle principali caratteristiche della legislazione maltese sul pilotaggio marittimo a Malta. Il pilotaggio marittimo a Malta è governato dalle Maritime Pilotage Regulations (Subsidiary Legislation 499.26) – 1 marzo 2003. Nei porti maltesi il pilotaggio è obbligatorio per tutte le navi e la navigazione entro i confini di un porto con pilotaggio obbligatorio, sia in uscita che in entrata, durante l’ancoraggio o uno spostamento, deve essere diretta da un pilota. Sono esenti dal pilotaggio le seguenti navi: § navi proprie del, o gestite dal governo di Malta; § navi da guerra di una potenza straniera; § navi inferiori a 500 tonnellate lorde; § pescherecci; § yacht; § navi, inclusi rimorchiatori, chiatte e altri tipi di vascello, la cui normale rotta di navigazione e commercio non va oltre i confini delle acque territoriali maltesi; e § aliscafi che arrivano a Malta con uno specifico orario di servizio e il cui capitano possiede le qualifiche e soddisfa gli standard stabiliti dall’Autorità. La funzione del pilota a bordo nave è fornire informazioni e consigli al capitano della nave e assistere lui e gli ufficiali di navigazione nel seguire una rotta sicura attraverso l’area o le aree di pilotaggio a cui il pilota è adibito. La presenza del pilota sulla nave non esime il capitano dalle sue responsabilità nella condotta e Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 17 nella navigazione della nave sotto tutti gli aspetti. Nel fornire i servizi di pilotaggio il pilota collabora con l’Autorità Portuale al fine di registrare l’andamento di detto servizio. Ogni volta che un pilota in servizio percepisce o incontra eventuali difficoltà nel fornire il servizio, deve avvisare immediatamente il Capo Pilota che, se necessario, farà da tramite o richiederà istruzioni all’Autorità Portuale. È dovere del pilota richiamare l’attenzione del Capo Pilota su qualsiasi difetto presente sulle navi pilotate o qualsiasi altra evenienza che può ripercuotersi sulla manovra sicura della nave o sulla sicurezza del personale, che a sua volta deve informare l’Autorità Portuale. I piloti devono immediatamente segnalare eventuali preoccupazioni ambientali, rischi per la navigazione o difetti nelle relative apparecchiature e attrezzature al Capo Pilota e all’Autorità Portuale. È dovere delle autorità garantire l’utilizzo sicuro ed efficiente dei porti, dei loro approdi e delle banchine assegnate. Il pilota è tenuto a seguire le istruzioni scritte dell’Autorità Portuale ricevute prima di salire a bordo della nave, anche se tali istruzioni sembrano contrastare con dati stampati già esistenti, tranne che in situazioni d’emergenza In cui possono essere ignorate. Il pilota deve immediatamente segnalare al Capo Pilota e all’Autorità Portuale qualsiasi incidente che coinvolge la nave su cui presta servizio e in particolare incidenti che possono aver causato danni alle strutture portuali e/o a terzi. Inoltre deve anche immediatamente segnalare al Capo Pilota e all’Autorità Portuale qualsiasi incidente mancato o preoccupazione riguardante la navigazione espressa dal capitano o dal pilota durante il pilotaggio. Tale notifica deve essere seguita da un rapporto formale scritto da consegnare al Capo Pilota e all’Autorità Portuale non oltre 24 ore dall’accaduto. Nonostante eventuali provvedimenti che possono essere presi in base alla legge, l’Autorità Portuale può avviare un’azione disciplinare contro qualsiasi pilota che non segua le istruzioni o i regolamenti di detta autorità. Il pilota deve imbarcarsi sulla nave alla stazione d’imbarco dei piloti come stabilito dall’Autorità 18 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf e sbarcare in un punto concordato tra il pilota e il capitano della nave o in quello indicato dall’Autorità Portuale. L’Autorità Portuale può autorizzare il pilota a imbarcarsi o disimbarcare da una nave in porto se le condizioni meteorologiche sono tali da precludere alla pilotina il trasferimento sicuro di quest’ultimo fuori da tale porto. Il pilota che non rispetta tale regolamento deve giustificare il suo operato all’Autorità Portuale entro 2 giorni lavorativi. Se quest’ultima non è soddisfatta delle sue spiegazioni, può avviare un’azione disciplinare nei suoi confronti. Ogni capitano deve assicurarsi che la procedura per l’imbarco e lo sbarco dalle navi sia conforme alla Regola SOLAS V/23 (Pilot Transfer Arrangements) Il pilota può richiedere al capitano della nave che sta pilotando di fornirgli particolari sul pescaggio della nave, sullo stato di preparazione dei suoi motori e dei supporti alla navigazione, così come altre informazioni relative alla nave che, secondo le sue indicazioni, siano ragionevolmente necessarie a permettergli di svolgere il suo dovere quale pilota della nave stessa. Il capitano deve inoltre segnalare al pilota eventuali difetti relativi alla nave, alle sue macchine e alle sue attrezzature di cui sia a conoscenza e che possono avere un effetto materiale sulla navigazione della nave stessa. Ogni capitano dovrà fornire spazio e ridurre a sufficienza la velocità della nave all’avvicinarsi della pilotina. Al termine di ogni manovra il pilota compila un certificato di servizio di pilotaggio che delinea il servizio reso e deve essere firmato dal capitano della nave per ogni servizio che il pilota fornisce; escluse circostanze eccezionali, se tale certificato non è disponibile per qualsiasi ragionevole motivo, il Capo Pilota o il suo vice possono firmare il Certificato di Pilotaggio. Il formato del certificato sarà concordato tra l’Autorità Portuale e il fornitore del servizio. L’Autorità Nazionale garantisce la fornitura dei servizi di pilotaggio nei porti stipulando un contratto con un fornitore di tale servizio. Se un fornitore non fornisce il servizio di pilotaggio secondo il regolamento e il contratto di pilotaggio, in casi di emergenza l’Autorità Portuale può cercare di ingaggiare persone competenti in modo da garantire il normale funzionamento del servizio di pilotaggio. Il contratto di pilotaggio contiene disposizioni sulla fornitura dei servizi di pilotaggio nei porti e nei loro approdi e sulla gestione e l’impiego delle lance pilota in questi porti. Allegato al contratto di pilotaggio c’è un Codice di Condotta che ne è parte integrante e delinea gli standard che i piloti devono adottare e le procedure che devono seguire nello svolgimento dei servizi di pilotaggio. L’Autorità Portuale stabilisce il numero di piloti autorizzati necessario in ogni momento prendendo in considerazione la situazione del mercato e l’efficienza del servizio da fornire. Nessuno è autorizzato a fare il pilota a meno che abbia: § superati gli esami di qualificazione previsti; § la licenza di apprendista pilota secondo il regolamento; § conseguito una notevole esperienza pratica nel pilotaggio di navi nel periodo menzionato al paragrafo (b); § la licenza rinnovata dall’Autorità Portuale; e § soddisfatto altre condizioni che possono essere prescritte di volta in volta. I piloti marittimi sono suddivisi nelle seguenti classi: § Piloti di Classe 1 - Piloti con licenza di pilotare qualsiasi nave § Piloti di Classe 2 - Piloti con licenza di pilotare navi fino a 300 m di LOA11 § Piloti di Classe 3 - Piloti con licenza di pilotare navi fino a 250 m di LOA § Piloti di Classe 4 - Piloti con licenza di pilotare navi fino a 200 m di LOA § Piloti di Classe 5 - Piloti con licenza di pilotare navi fino a 170 m di LOA § Piloti di Classe 6 - Piloti con licenza di pilotare navi fino a 140 m di LOA Condizioni per passare dalla Classe 6 alla Classe 5 § Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di 11 Length Over All – Lunghezza fuori tutto (NdT) Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 19 Classe 6; e § Aver accompagnato un pilota in almeno 100 spostamenti (25 dei quali devono essere notturni) su navi di oltre 140 m di LOA. Condizioni per passare dalla Classe 5 alla Classe 4 § Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di Classe 5; e § Aver accompagnato un pilota in almeno 50 spostamenti (13 dei quali devono essere notturni) su navi di oltre 170 m di LOA. Condizioni per passare dalla Classe 4 alla Classe 3 § Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di Classe 4; § Aver accompagnato un pilota in almeno 30 spostamenti (10 dei quali devono essere notturni) su navi di oltre 200 m di LOA. Condizioni per passare dalla Classe 3 alla Classe 2 § Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di Classe 3; e § Aver accompagnato un pilota in almeno 15 spostamenti (5 dei quali devono essere notturni) su navi di oltre 250 m di LOA. Condizioni per passare dalla Classe 2 alla Classe 1 § Servizio di almeno 10 mesi come Pilota di Classe 2. Il pilota che vuole passare di categoria deve presentare prova della sua formazione entro il nono mese così che la sua richiesta possa essere evasa dall’Autorità Portuale in tempo per passare di livello al momento dovuto. Copia degli spostamenti registrati dovrà essere presentata all’Autorità Portuale al momento della richiesta di passaggio di categoria. A meno che il pilota sia stato trovato negligente nell’adempimento dei suoi doveri dalla Commissione Disciplinare designata dal Consiglio durante i 10 mesi precedenti, l’Autorità Portuale rilascia la licenza con il passaggio di categoria. Nei casi in cui una Commissione Disciplinare trova un pilota negligente nell’adempimento dei suoi doveri, l’Autorità determina il periodo di tempo, che non deve superare altri 10 mesi, durante il quale il pilota interessato deve continuare a lavorare nella Classe in cui si trova prima che possa fare una nuova richiesta di passaggio di categoria. Se un pilota non riesce a passare da una categoria a un’altra superiore entro e non oltre 18 mesi, la sua licenza può essere revocata. In nessuna circostanza un pilota può pilotare una nave oltre i limiti riportati nella sua licenza. Nonostante le restrizioni l’Autorità può, a sua discrezione e considerando le circostanze e la specificità di ciascuna nave, su richiesta del Capo Pilota e con il consenso del pilota, autorizzarlo a pilotare navi oltre i parametri della sua licenza. La richiesta di uno o più piloti deve essere fatta dal capitano o agente della nave all’Autorità Portuale secondo le direttive pubblicate dall’Autorità Portuale e il contratto di pilotaggio. Se una nave richiede un pilota o un altro servizio ad esso relativo con breve preavviso, deve fare i segnali appropriati come prescritto nel Codice Internazionale dei Segnali dell’IMO. Quando gli viene assegnato un lavoro, il pilota è considerato avere il pieno controllo degli ormeggiatori e dell’equipaggio della lancia pilota assegnati con lui all’operazione. Il fornitore del servizio deve essere il proprietario delle lance pilota ed è responsabile della gestione e del funzionamento delle lance stesse come da contratto di pilotaggio. 20 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Quando gli viene assegnato un lavoro, il pilota è considerato avere il pieno controllo della lancia pilota. Nessuna nave può issare o mostrare una bandiera pilota indicante che c’è un pilota a bordo a meno che tale nave sia una lancia pilota in servizio o pilotata da un pilota autorizzato. Nessun pilota può ormeggiare o spostare nessuna nave dal suo ormeggio senza l’approvazione dell’Autorità Portuale. Nel fornire servizi di pilotaggio, ciascun pilota deve applicare un alto standard di attenzione e capacità come stabilito dal Codice di Condotta. L’Autorità può fornire pilotaggio dalla riva a patto che: § Il servizio di pilotaggio da riva sia fornito solo nelle aree stabilite dall’Autorità; § Il servizio di pilotaggio da riva sia reso dal fornitore del servizio mediante i suoi piloti autorizzati allo scopo di; 1. Pilotare le navi fino alla lancia pilota e/o 2. Pilotare le navi quando i piloti non possono imbarcarsi o sbarcare in mare. Il servizio di pilotaggio da riva deve essere fornito solo quando: § È richiesto e accettato dal capitano della nave e consentito dall’Autorità Portuale; e § Il pilota che rende il servizio di pilotaggio da riva lo ritiene possibile. I capitani di navi che utilizzano il servizio di pilotaggio da riva hanno l’obbligo di accettare un pilota non appena è possibile imbarcarlo. L’Autorità Portuale, consultandosi con il fornitore del servizio, deve stabilire le norme in base alle quali tale servizio va reso. 2.2.2. La legislazione nazionale spagnola Il pilotaggio spagnolo è governato da una varietà di standard stabiliti nel quadro della relativa legislazione internazionale che include gli Standard Nazionali e le Regole del Colegio Oficial Nacional de Prácticos de Puerto. Ai sensi delle disposizioni di legge, l’Autorità Marittima può garantire licenze per operare come piloti se le persone coinvolte soddisfano i criteri seguenti: § devono possedere il titolo professionale di Capitano della Marina Mercantile e certificare almeno due anni di comando su vascelli superiori a 1.000 tonnellate lorde entro gli ultimi dieci anni d’attività professionale immediatamente precedenti gli esami; e § avere meno di 65 anni12. I capitani devono superare: § la visita medica; § una prova fisica; § due prove: una alla Direzione Generale della Marina Mercantile (Madrid) sulla Legislazione Marittima (nazionale e internazionale) e sulla lingua inglese; l’altra al porto sulle regole e le manovre locali; e § un periodo di formazione di massimo 6 mesi, valutato dall’Amministrazione Marittima con il rapporto della Corporazione dei Piloti e dell’Autorità Portuale. Ci sono due tipi di esami medici obbligatori per i piloti marittimi: § Iniziale: per valutare lo stato fisico e psicologico dell’aspirante pilota; e § Periodico: per controllare il livello di idoneità medica. La validità di questi test è di 2 anni per i piloti fino a 55 anni e di 1 anno dai 55 in avanti. Tra i 65 e i 70 anni i test sono obbligatori ogni 6 mesi13. I piloti devono inoltre superare le seguenti prove fisiche: § Nuoto: 50 metri stile libero in un massimo di due minuti; § Corsa su pista di 1.000 metri in un massimo di 6 minuti; e § Arrampicata di 5 metri su scala verticale stile libero. Il Certificato di Miglioramento, valido tre mesi, deve essere firmato da un Dottore in Educazione Fisica. 12 Ordine FOM 2417/2007 13 La pensione è obbligatoria a 70 anni. Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 21 Quando i candidati superano il periodo di formazione, l’Amministrazione Marittima rilascia un Certificato di Pilota. Anche l’Autorità Portuale autorizza il pilota a fornire servizi di pilotaggio in porto. I piloti spagnoli devono superare un corso di formazione ogni 5 anni per conservare la licenza. Il corso è stato principalmente sviluppato sulla base di: § Delibera IMO A. 960 (27) Raccomandazioni sulla Formazione e la Certificazione e Modelli delle Procedure Operative per piloti marittimi diversi dai piloti d’altomare. § Formazione, Istruzione e Certificazione Standard per piloti marittimi dell’Associazione Europea dei Piloti Marittimi. Il corso include i seguenti moduli § Modulo 1 – Evoluzione del pilotaggio § Fattore umano e pilotaggio § Modifiche legislative § Innovazione tecnologica § Organizzazione del pilotaggio § Modulo 2 - Sicurezza nelle acque del porto § Organizzazione e gestione dei porti § Sicurezza in porto per persone e cose § Pilotaggio § Comunicazione § Modulo 3 - BRM, Emergenze e incidenti § Gestione delle risorse del ponte di comando § Manovre d’emergenza § Analisi degli incidenti Ai corsi non si fa riferimento nel Quadro Europeo di Qualifica e corsi simili tenuti in centri di formazione di altri paesi non possono essere riconosciuti. L’Autorità cancella la licenza rilasciata al pilota quando questi cambia porto, va in pensione all’età prestabilita o non supera i test medici. L’Autorità può inoltre sospendere o revocare la licenza rilasciata al pilota come conseguenza della decisione della Commissione Disciplinare di punire il pilota con la sospensione o la revoca della licenza. Nessuna persona è autorizzata a lavorare come pilota se ritenuta colpevole di un reato penale che secondo l’Autorità rischia di andare a detrimento dell’offerta dei servizi di pilotaggio nel loro complesso. Ai sensi delle disposizioni della Legge 27/92 e del Regio Decreto 393/96, l’Autorità Marittima è competente per il pilotaggio e responsabile dei seguenti standard: § Regolamento Specifico (Atto Piloti - Regio Decreto 393/96 Regolamento Generale di Praticantato). § Specifiche degli esami (Ordine FOM 2417). § Visite mediche (Delibera del Direttore Generale della Marina Mercantile). § Certificato d’Esenzione dal Pilotaggio – PEC (Regola Ministeriale 1621/2002). L’Autorità Marittima è responsabile delle seguenti funzioni: § Stabilire se il servizio pilota in un porto è necessario/obbligatorio; § Assicurarsi che i candidati piloti soddisfino i requisiti professionali; § Formazione; e § Arbitraggio in caso di disaccordo tra pilota e Autorità Portuale su una manovra. Ai sensi delle disposizioni della Legge 27/92 e del Regio Decreto 393/96, l’Autorità Portuale stabilisce: § le condizioni specifiche del servizio per ciascun porto; § il numero di piloti necessari per fornire il servizio; § i candidati che devono far pratica nel porto secondo i principi di egual merito e capacità; § l’autorizzazione a fornire il servizio; § le tariffe; e § il controllo del servizio. La responsabilità in cui possono incorrere i piloti o le Autorità Portuali nella gestione del servizio di pilotaggio non dovrà superare, in caso di incidente, la somma di €20 per unità di tonnellaggio lordo della nave che fornisce il servizio, con un limite massimo di € 1.000.000. A tale scopo, il significato del termine tonnellaggio lordo è quello definito nelle Convenzioni Internazionali firmate dalla Spagna e nella normativa nazionale di riferimento. 22 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Restando ferma la responsabilità del capitano o del proprietario della nave, l’Articolo 618 del Codice del Commercio stabilisce che il pilota è responsabile dei danni alla nave stessa o ad altri vascelli, entro i limiti stabiliti nel paragrafo precedente, causati da imprecisione, errori od omissioni. Se il capitano rifiuta di seguire i consigli del pilota e, di conseguenza, causa danni alla nave o a terzi, ne sarà completamente responsabile. Quando un pilota giudica una manovra rischiosa a causa di correnti, maltempo o per qualsiasi altra causa, può esprimere il suo parere contrario a tale manovra, giustificando la sua decisione davanti all’Autorità Portuale, lasciando la ripresa della manovra e la continuazione dei servizi di pilotaggio alla discrezione dell’Autorità. Se per motivi di sicurezza marittima il pilota è in disaccordo con la decisione presa dall’Autorità Portuale, la disputa è risolta dal Capitano del Porto ai sensi dell’Articolo 21 del RD 393/96. I piloti devono immediatamente notificare al Capitano Marittimo e all’Autorità Portuale qualsiasi evento relativo alla fornitura del pilotaggio che incide o potrebbe incidere sulla sicurezza marittima, su quella della vita umana in mare o dell’ambiente marino, inclusi eventuali difetti nelle navi durante le manovre d’ingresso e uscita dal porto o manovre di navigazione al suo interno. I servizi di pilotaggio saranno a disposizione dei rispettivi Capitani Marittimi per ragioni d’emergenza o di sicurezza marittima in aree dove la Spagna esercita la propria sovranità e giurisdizione o i propri diritti sovrani. In termini di riferimento legislativo, il pilotaggio è sotto la supervisione e il controllo delle Autorità Marittime e Portuali. § Il pilotaggio in Spagna è fornito in base ai seguenti regolamenti: § Regio Decreto (RD) 2/2011 che approva il testo emendato della Legge 27/92 sui Porti Nazionali e la Marina Mercantile14. § Regio Decreto 393/96 del 1 marzo che approva le Regole Generali sul Pilotaggio15. § Delibera del 29 luglio 1998 che stabilisce i test medici per verificare l’idoneità dei piloti e quelli fisici per l’ammissione al servizio di pilotaggio16. § Ordine FOM 1621/2002 del 20 giugno che disciplina le condizioni per concedere l’esenzione dai servizi portuali di pilotaggio17. § Ordine FOM 2417/2007 del 25 luglio che disciplina il riconoscimento delle qualifiche professionali per la fornitura dei servizi portuali di pilotaggio18. § Delibera del 20 Novembre 2007 della Direzione Generale della Marina Mercantile per l’approvazione dell’adattamento del materiale del programma al test da sforzo per il riconoscimento delle qualifiche professionali per la fornitura dei servizi portuali di pilotaggio 19. § Delibera del 14 marzo 2008 della Direzione Generale della Marina Mercantile e dei Trasporti Navali che stabilisce la formazione permanente dei piloti20. § A parte la legislazione nazionale sopraelencata, il pilotaggio in Spagna è inoltre soggetto alle regole del Colegio Oficial Nacional de Practicos de Puerto, e specificamente: § La Legge 42/2003 di fondazione del Colegio Oficial Nacional de Prácticos de Puerto. § Il Regio Decreto 797/2005 del 1 luglio che ha approvato lo Statuto Generale del Colegio Oficial Nacional de Prácticos de Puerto. § Il Regolamento interno § Il Codice di Buona Pratica 2.2.3 La legislazione nazionale turca Il principale regolamento turco copre qualifiche, formazione, certificazione e metodi di lavoro dei 16 BOE Num.194. 14 ago. 1998 17 BOE 155. Num. 29 giu. 2002 18 BOE Num. 188. 7 ago. 2007 14 BOE Num. 253. 20 ott. 2011 19 BOE Num. 301. 17 dic. 2007 15 BOE Num. 66. 16 mar. 1996 20 BOE Num. 103. 29 apr. 2008 Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 23 piloti marittimi21. Il pilotaggio in Turchia è fornito alle navi in navigazione, ancorate, provenienti dall’ancoraggio, ormeggiate o in partenza verso e da un sistema di boe, naviganti lungo strutture o disormeggianti da strutture a riva o al largo nelle aree di pilotaggio stabilite dall’amministrazione al fine di garantire la navigazione e la manovra sicura dei vascelli e la salvaguardia di vite umane, merci e ambiente. Il regolamento definisce il pilota marittimo come la “persona che possiede una delle licenze da pilota marittimo menzionate nel presente regolamento, che agisce da consulente del capitano della nave su questioni attinenti alla navigazione e alla manovra sicura del suo vascello in linea con le pratiche marittime internazionali entro l’area di pilotaggio autorizzata dalla licenza di pilota marittimo in suo possesso, e che pilota il vascello limitando i suoi servizi alla navigazione e alla manovra mentre di fatto la responsabilità resta del capitano”. 21Regulation Regarding The Qualifications, Training, Certification And Working Methods Of Maritime Pilots as amended by the Complementary Regulation (Regolamento su Qualifiche, Addestramento, Certificazione e Metodi di Lavoro dei Piloti Marittimi modificato dal Regolamento Complemetare, pubblicato sul 27793 Edition of Official Journal, 22 dicembre 2010 – N.d.T.) La seconda parte del regolamento affronta i livelli di qualifica e i principi riguardanti la formazione e l’accesso alla professione. La qualifica di pilota marittimo è divisa in due categorie: “Pilota Marittimo del Bacino” e “Pilota Marittimo degli Stretti Turchi”. Queste qualifiche sono assegnate con due differenti gradi: “Pilota Marittimo” e “Pilota Marittimo Anziano”. Il pilota marittimo serve vascelli di ogni tipo fino a 20,000 tonnellate lorde mentre il pilota marittimo anziano serve vascelli di ogni tipo e dimensione entro il distretto di pilotaggio autorizzato. Il distretto di pilotaggio in cui i piloti marittimi sono autorizzati a servire è riportato nelle loro licenze. Al fine di conseguire la licenza di pilota marittimo per qualsiasi distretto di pilotaggio per la prima volta, il candidato deve: § essere cittadino turco; § avere titolo ai diritti civili; § avere un diploma di licenza rilasciato dalle facoltà marittime delle università; § possedere una “Licenza di Capitano Oceanico Illimitata” e dimostrare con una lettera di servizio che ha rivestito il ruolo di capitano per 24 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf almeno un anno; § provare di essere adatto da un punto di vista medico al servizio in mare secondo gli articoli relativi a questa regola; § fornire un certificato medico che dichiari la sua capacità di parlare in modo fluente e intelligibile; § aver completato con successo la “Formazione Base per Piloti Marittimi” secondo gli articoli relativi a questa regola; § non avere 50 anni o più; § possedere una licenza valida di “Operatore del Traffico Marittimo” o “Capo Operatore del Traffico Marittimo” che copra il distretto per cui richiede la candidatura al ruolo di pilota marittimo, se la qualifica di pilota marittimo è richiesta per la prima volta; § fare “Formazione sul Campo” e ottenere una lettera di raccomandazione; § ottenere un certificato di conoscenza della lingua inglese; e § aver superato l’“Esame di Pilota Marittimo”. Una volta approvato, il candidato diventa apprendista pilota marittimo e partecipa a un certo numero di manovre secondo il tipo di porto o area di passaggio. Questa è la “formazione sul campo” richiesta prima che il candidato possa ottenere la licenza piena. Al fine di completare la “formazione sul campo” per diventare un Pilota Marittimo degli Stretti a Istanbul e negli Stretti di Çanakkale, i tirocinanti devono presenziare giorno e notte alla manovra di almeno 160 navi di 5000 GT o più, su e giù in entrambe le direzioni dello Stretto di Istanbul (in numero più o meno uguale) entro minimo quattro mesi. Almeno la metà di queste manovre deve essere eseguita su vascelli di 150 metri di lunghezza o più. La “formazione sul campo” deve essere condotta in modo tale da includere il passaggio completo dello Stretto di Istanbul. I tirocinanti devono inoltre presenziare giorno e notte alla manovra di almeno 100 navi di 5000 GT o più, su e giù in entrambe le direzioni dello Stretto di Çanakkale (in numero più o meno uguale) entro minimo quattro mesi. La “formazione sul campo” deve essere condotta in modo tale da includere il passaggio completo dello Stretto di Çanakkale. L’organizzazione di pilotaggio autorizzata rilascia una lettera di raccomandazione all’apprendista pilota marittimo valutando le dichiarazioni scritte ottenute da tutti i piloti marittimi con i quali è stato imbarcato. Gli apprendisti piloti marittimi che non ottengono una simile raccomandazione non possono essere ammessi all’esame di pilota marittimo e devono ripetere di nuovo la “formazione sul campo”. Tuttavia tale formazione non può essere ripetuta più di una volta. I tirocinanti che non passano per due volte la formazione non possono fare una nuova richiesta di qualifica come pilota marittimo. Gli apprendisti piloti marittimi che integrano la “formazione sul campo” hanno diritto alla licenza di pilota marittimo se soddisfano le altre condizioni elencate nelle disposizioni del regolamento e integrano la formazione supplementare. I piloti marittimi di bacino così certificati possono fornire i servizi di pilotaggio a tutti i vascelli entro i loro rispettivi distretti di servizio, autorizzati dall’avere, secondo l’amministrazione, licenze valide “per tutti i vascelli”. In circostanze in cui l’apprendista pilota non è stato a bordo del numero di vascelli richiesto nel periodo stabilito dal presente regolamento, la durata della “formazione sul campo” è estesa fino al raggiungimento di tale numero. Se il numero minimo di vascelli richiesto è stato pilotato in un periodo più breve di quello stabilito, il periodo di tempo minimo per la “formazione sul campo” va in ogni caso completato. Tutti gli apprendisti piloti marittimi devono seguire il corso sui Servizi di Traffico Marittimo relativi alla formazione e alla funzione del VTSC per 10 giorni lavorativi, per non più di 6 ore al giorno incluso un totale di 30 ore al giorno di formazione attiva per 5 giorni se il distretto del servizio di pilotaggio per cui lavoreranno è parzialmente o completamente sotto il controllo dei VTS. I resoconti di questa formazione sono approvati dall’organizzazione che gestisce i VTS e inviati al Capitano di Porto competente. Durante la loro “formazione sul campo” tutti gli apprendisti piloti marittimi svolgono formazione attiva su rimorchiatori appartenenti all’organizzazione rimorchiatori autorizzata per Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 25 almeno 15 giorni entro il distretto di pilotaggio della “formazione sul campo” che stanno svolgendo. I resoconti di questa formazione sono approvati dall’organizzazione rimorchiatori autorizzata e inviati al Capitano di Porto competente. L’esame di pilota marittimo L’esame di pilota marittimo consiste in due prove, orale e scritta. Gli esami pratici si svolgono durante la manovra d’ormeggio di un vascello nel relativo porto per la qualifica alla “Licenza di Pilota Marittimo del Bacino” e durante il relativo passaggio dello stretto per la qualifica alla “Licenza di Pilota Marittimo degli Stretti Turchi”. I piloti marittimi in servizio in un’organizzazione di pilotaggio devono partecipare ai “seminari di formazione in servizio” obbligatori almeno una volta ogni due anni. Ciascuna organizzazione di pilotaggio deve provvedere affinché i suoi piloti marittimi partecipino ai “seminari di formazione in servizio” obbligatori e presentare il suo “piano annuale di formazione” all’amministrazione. Per ottenere la Qualifica di Pilota Marittimo Anziano, un pilota marittimo deve avere almeno quattro anni di servizio come tale, aver seguito la “formazione per passare di livello” presso un istituto autorizzato dall’amministrazione e avere una raccomandazione da parte dell’organizzazione di pilotaggio autorizzata. La Legislazione Turca propone due tipi diversi di formazione che i piloti marittimi devono svolgere. Il primo tipo di formazione è chiamata formazione base ed è svolta da quei candidati che desiderano conseguire la Licenza di Pilota Marittimo. Il secondo tipo si rivolge a tutti i piloti in servizio e si chiama appunto “formazione in servizio”. La formazione base è composta da 70 ore di corsi divisi come segue: § 49 ore di teoria § 21 ore di simulazioni condotte su modelli in scala in centri di formazione debitamente autorizzati. Le simulazioni devono coprire una vasta gamma di modelli di manovra. Al fine di fornire un servizio con la licenza di pilota marittimo senza limiti di tonnellaggio in base alle condizioni stabilite al quarto capoverso dell’Articolo 8 del Regolamento, occorre svolgere un minimo di altre 40 ore di formazione in ambiente simulatore o su un modello in scala in un istituto autorizzato dall’amministrazione. Tale formazione, rivolta alle manovre di vascelli di grosso tonnellaggio, deve includere il controllo a velocità ridotta e quello del movimento trasversale, il controllo dell’accostamento ai parabordi del molo, il posizionamento della nave in base agli impianti di carico/scarico del porto, incontri in spazi ristretti e controllo dell’interazione durante il sorpasso, tecniche d’ormeggio a strutture off-shore con l’utilizzo di ancore o del Med-Mooring, direzioni di tiro e spinta dei rimorchiatori e controllo della potenza. Tutti i moduli di formazione vanno svolti nella pratica. 26 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Temi della formazione in servizio e di quella per passaggio di livello I “seminari di formazione in servizio” e quelli di “formazione per passaggio di livello” affrontano temi quali, a titolo d’esempio, le questioni attuali su manovra e pilotaggio delle navi, incidenti ed esempi che si verificano in differenti distretti di pilotaggio relativi alla sicurezza della navigazione e alla manovra delle navi, migliorie nella legislazione marittima nazionale e internazionale; sviluppi delle apparecchiature e delle tecnologie di navigazione, utilizzo di nuovi strumenti di navigazione, gestione del rischio in mare e gestione della fatica. La formazione mescola pratica e teoria supportata da simulazione e offre un’atmosfera professionale e partecipativa. Ulteriori temi affrontati nella formazione per il passaggio di livello sono decisi dall’amministrazione. I piloti marittimi possono rifiutare di prestare i loro servizi se scoprono che il vascello che stanno pilotando può costituire una minaccia per la sicurezza della navigazione o dell’ambiente se continua a navigare, si ancora nel porto od ormeggia e disormeggia nel distretto di pilotaggio. Inoltre i piloti marittimi hanno il diritto di rifiutare di prestare i loro servizi se la scala del pilota che devono usare per salire e scendere dalla nave, l’illuminazione o altre attrezzature necessarie non sono sicure e conformi alle norme. 2.3. Formazione raccomandata ai piloti marittimi Il primo articolo della Raccomandazione IMO A960 sottolinea che un pilota marittimo necessita di vaste conoscenze ed esperienza e sulla base di tale requisito incoraggia i governi ad garantire la presenza di un’autorità di pilotaggio competente all’interno della loro amministrazione: “È noto che il pilotaggio richiede conoscenze ed esperienza profonda di un’area specifica e che gli Stati con molti corsi d’acqua e porti hanno trovato opportuno amministrare il pilotaggio su base regionale o locale”. “I Governi devono incoraggiare la creazione o il mantenimento di autorità di pilotaggio competenti per amministrare i loro servizi di pilotaggio in modo sicuro ed efficiente”. Nell’Articolo 2, l’IMO A960 assegna all’Autorità di Pilotaggio, indipendentemente dalla sua forma organizzativa, un certo numero di doveri e responsabilità, incluso il collegamento tra valutazione degli standard e offerta di formazione, che deve anche tener conto dei rapporti su incidenti e contrattempi. Nell’Articolo 7, l’IMO indica il programma di studio per la certificazione o licenza di pilotaggio che deve essere seguito dalle Autorità Nazionali e dalle Organizzazioni dei Piloti. Tuttavia il Regolamento indica solo i minimi requisiti tecnici in termini di contenuti di tale programma senza interferire con le regole d’accesso alla professione e con la sua descrizione specifica, che è competenza dello stato. L’Articolo 5 della Raccomandazione IMO A 960 stabilisce che l’autorità di pilotaggio è responsabile della formazione, assegnando quindi la competenza e la responsabilità in quest’area cruciale a queste organizzazioni. L’articolo entra nel merito della formazione da fornire elencando una serie di aree in cui le competenze dei piloti vanno arricchite. Definisce inoltre alcuni dei metodi di formazione da utilizzare, come simulazioni, modelli in scala e acquisizione di know-how da piloti più esperti. “L’autorità di pilotaggio competente è responsabile della formazione e della certificazione o standard di licenza. Gli standard devono essere sufficienti a consentire ai piloti di eseguire il loro compito con efficienza e in sicurezza. Lo standard di formazione iniziale deve essere strutturato per sviluppare nell’apprendista pilota le capacità e la conoscenza determinate dall’autorità di pilotaggio competente come necessari per conseguire un certificato o una licenza da pilota. La formazione deve includere esperienza pratica acquisita sotto l’attenta supervisione di piloti esperti. Questa esperienza pratica acquisita su vascelli in effettive condizioni di pilotaggio può essere integrata dalla simulazione, con modelli in scala e computerizzati, lezioni in classe o altri metodi di formazione”. La Raccomandazione stabilisce che la formazione iniziale dei piloti così come la loro continua crescita professionale deve coprire requisiti normativi, comunicazioni efficaci e migliori pratiche nel settore del pilotaggio. Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 27 In termini di apprendimento continuo dei piloti marittimi, l’A960 elenca una serie di soggetti e aree che devono essere affrontate e supportate dalle Organizzazioni dei Piloti, e in particolare: § Inglese marittimo § Comunicazione con le Autorità e con altri vascelli § Situazioni d’emergenza e piani d’intervento con le autorità locali § Gestione delle risorse del ponte di comando per piloti § Simulazioni in emergenze § Governo della nave con modelli in scala § Nuove apparecchiature del ponte di comando e strumenti di supporto alla navigazione § Legislazione e Normativa § Formazione sulla sicurezza personale § Sopravvivenza personale in mare § Pronto soccorso d’emergenza L’Articolo 6 della Raccomandazione distingue tra formazione e crescita professionale continua. Lo standard minimo stabilito dalla Raccomandazione è che i piloti marittimi devono sottostare a una serie di test d’idoneità continuata almeno ogni cinque anni e le Autorità di Pilotaggio devono essere competenti in materia. La Raccomandazione stabilisce gli obiettivi generali di tale formazione, laddove al pilota marittimo viene richiesto di: § Continuare a possedere conoscenze di navigazione recenti e aggiornate relative alla sua area di competenza; § Continuare a soddisfare gli standard d’idoneità medica; e § Conoscere l’attuale legislazione. I fornitori di corsi di formazione pubblici e privati hanno sviluppato la formazione specifica per piloti nel corso degli ultimi anni basandosi sull’A960. Inoltre i piloti così come altri marinai sono stati influenzati dagli sviluppi tecnologici della loro professione e possono quindi beneficiare di specifici corsi creati per aiutarli ad affrontare meglio le nuove sfide del settore marittimo. Infine ci sono nuovi requisiti e standard che influenzano tutte le professioni marine e per i quali sono stati creati specifici corsi di formazione, specialmente in base agli STCW. Nell’ambito del progetto CERTIPILOT e al fine di comprendere meglio la formazione disponibile per i piloti marittimi, è stato condotto uno studio sulle varie opzioni e sui vari temi che riguardano la professione. CERTIPILOT non stabilisce criteri o corsi di formazione obbligatori e non interferisce nella giurisdizione di ciascuna Autorità Nazionale nell’indicare la formazione necessaria per diventare pilota marittimo. Al contrario, CERTIPILOT vuole essere uno strumento per meglio collegare la formazione disponibile alle competenze e capacità specifiche che servono ai piloti marittimi per migliorare e crescere nella loro professione. CERTIPILOT è uno strumento per i piloti e per la loro organizzazione che può facilitare l’identificazione dei bisogni di formazione e le capacità o conoscenze specifiche da considerare, collegandole alla formazione disponibile. Questo esercizio si basa sull’approccio in base ai risultati dell’apprendimento così che sia possibile riferire la formazione ai sistemi ECVET e EQF. I piloti marittimi svolgono la formazione professionale sulla base della Raccomandazione IMO A960 e dei criteri stabiliti dalle competenti Autorità Nazionali. Nell’Unione Europea la formazione professionale è disciplinata inoltre da una legislazione specifica comune ai 28 Stati Membri. Gli elementi chiave della legislazione sulla formazione professionale sono inclusi nei sistemi ECVET e EQF, che tengono conto dell’armonizzazione del settore e facilitano la trasparenza e il riconoscimento delle qualifiche. Il pilotaggio è una professione molto dinamica, perciò se un pilota vuole continuare a sviluppare e migliorare le sue capacità per raggiungere elevati standard d’efficienza deve aggiornare le sue conoscenze su vari aspetti della professione. In questa sezione la formazione del pilota è divisa in 6 diverse categorie: § Simulazione § Comunicazione efficace § Quadro giuridico § Supporti elettronici alla navigazione § Corso STCW 28 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf § Corsi specialistici 1. Simulazione Simulazione computerizzata (virtuale) Modelli in scala Tecniche di governo della nave Tecniche di governo della nave Tecniche Azipod Tecniche avanzate di governo della nave Gestione della nave nelle emergenze Gestione della nave nelle emergenze Tecniche di spiaggiamento Corso Azipod Simulazione per formazione radar Corso d’aggiornamento per piloti professionisti Simulazione per formazione ECDIS Ricerca e soccorso Gestione delle risorse del ponte di comando per piloti Uso/limiti dei vari rimorchiatori Tractor Tug (rimorchiatore trattore) Formazione rimorchiatore di scorta Operazioni di rimorchio d’emergenza Corso d’aggiornamento per piloti professionisti 2. Comunicazione efficace 5. Corsi STCW Gestione delle risorse del ponte di comando per piloti Tecniche di sopravvivenza personale (STCW 95 A-Vl/1-1) Formazione di istruttori per piloti Corso antincendio avanzato (STCW 95 A-Vl/3) Workshop sulla risposta ai media Corso sulla gestione dello stress Sicurezza personale e responsabilità sociale (STCW 95 A-Vl/1-4) 3. Quadro giuridico Pronto soccorso (STCW 95 A-Vl/4-1) Regolamenti avanzati sulle collisioni per piloti Fatica, sonno e farmaci Pericoli marittimi globali e sistemi di sicurezza (STCW’95 – A-IV/2) Corso di prevenzione dell’inquinamento 6. Corsi specializzati Normativa di pilotaggio Conoscenza delle navi cisterna (STCW 95 A-V/1) 4. Supporti elettronici di navigazione Conoscenza del GNL Sistemi d’identificazione automatici e formazione ECDIS Programma di formazione specialistica su petroliere (STCW 95 A-V/1) Navigazione elettronica per piloti e sistemi PPNS di navigazione pilotata portabili Programma di formazione specialistica su navi cisterna di gas liquefatto (STCW 95 A-V/1) NARAS –Livello gestione Programma di formazione specialistica su navi cisterna di prodotti chimici (STCW 95 A-V/1) Uso del radar con visibilità ridotta Formazione generica ECDIS Modulo 1.27 Gestione delle crisi e formazione sul comportamento umano (STCW 95 A-V/2) Ufficiale addetto alla sicurezza (STCW 95 A-Vl/5) Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 29 2.3.1. Simulazione 2.3.1.1. Simulazioni computerizzate Simulazione - Tecniche di governo della nave (Virtuale) Il corso utilizza il peculiare abbinamento sia di modelli in scala che di simulatori del ponte di comando per fornire ai piloti un continuo aggiornamento professionale. Questi sono in grado di ampliare le loro conoscenze e la loro esperienza, specialmente in situazioni particolari incontrate nel loro ambito operativo. Il corso massimizza le opportunità offerte da questi due mezzi di formazione complementari. Può essere personalizzato nei tempi e nei contenuti per soddisfare requisiti particolari. Tecniche di manovra AziPod & Kamewa Il corso include una ricca formazione pratica al simulatore nella modalità “transit” (timoni attivi), in quella “indipendente” e in quella “joystick” dei sistemi AziPod. Gli istruttori lavorano direttamente con i rappresentanti o gli agenti della società per sviluppare scenari realistici che riflettano accuratamente i bisogni e i requisiti di formazione. Contenuto del programma di formazione § Teoria e utilizzo dei Tug Tractor nel ruolo di scorta. § Teoria, utilizzo e funzionamento delle unità di propulsione AziPod. § Teoria, utilizzo e funzionamento delle unità di governo Kamewa Joystick. § Gestione della nave nelle emergenze Tecniche di spiaggiamento Corso che permette ai partecipanti di sviluppare le loro capacità e la loro comprensione dei principi e delle pratiche di governo della nave con accento sulle procedure e le manovre d’emergenza che includono guasto al timone, guasto ai motori e guasto dell’elica prodiera di manovra. Il corso sarà personalizzato sui singoli candidati e può anche comprendere l’interazione e i principi del rimorchio di scorta utilizzando se necessario rimorchiatori radiocomandati. Lo scopo è raggiunto attraverso un intenso periodo di esercizi pratici su navi in scala e una serie di lezioni teoriche. Simulazione per formazione radar Ai candidati si insegna a sviluppare le capacità necessarie ad utilizzare un radar in sicurezza, incluso l’ARPA, durante lo svolgimento dei compiti di pilotaggio. Il corso mira a rendere familiari ai piloti gli aspetti tecnici di un radar, la sua sintonizzazione e l’ottimizzazione della ricezione di rilevazione di target, caratteristiche generali di un radar moderno, prove di verifica della rilevazione, navigazione in condizioni di visibilità ridotta, pioggia e mare grosso, evitare una collisione utilizzando sia il carteggio manuale che gli strumenti ARPA e monitoraggio della posizione utilizzando la portata e la capacità del radar. Simulazione per formazione ECDIS ]Il corso si rivolge a candidati per la certificazione di ufficiali assegnati al controllo della navigazione e ad esperti ufficiali nautici e altri soggetti con responsabilità di navigazione come i piloti marittimi. Il corso è destinato a coprire gli elementi base dell’ECDIS in conformità alla normativa internazionale e includerà lezioni in classe e dimostrazioni con l’utilizzo della Visual Desktop Simulation, lo schermo ECDIS e il monitoraggio della posizione con apparecchiature radar. I candidati dovranno dimostrare profitto nei compiti ECDIS selezionati inclusa l’integrazione con l’ARPA e l’osservazione dell’andamento del vascello. 30 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Ricerca e soccorso Il corso è personalizzato per far familiarizzare i candidati all’uso di IAMSAR Vol. lll. Il corso è diviso in 2 moduli, il modulo teorico con preparazioni a bordo durante la partecipazione a una ricerca, procedure alla ricezione di un SOS, piano d’azione e messaggi da inviare, rotte di ricerca differenti, ricerca coordinata con un velivolo o altri vascelli, scia di una lancia d’emergenza, visibilità di una lancia d’emergenza, cura dei superstiti, interventi in caso di ammaraggio di un velivolo, seguito da un secondo modulo basato su una simulazione in tempo reale in cui i candidati devono dimostrare la loro abilità nel gestire un segnale di SOS e coordinare uno schema di ricerca alla presenza di tutta la squadra del ponte di comando. Gestione delle risorse del ponte di comando per piloti Il corso fornisce i principi e le pratiche per la gestione delle risorse del ponte di comando. Gli argomenti trattati includono una panoramica della Consapevolezza della Situazione della Gestione delle Risorse del Ponte di Comando, Comunicazioni e Gestione del Rischio. Mentre il corso è principalmente diretto alla BRM dal punto di vista del pilota, i piloti devono interagire con i capitani e gli ufficiali di guardia che lavorano secondo le regole e le disposizioni stabilite da organismi internazionali, amministrazioni nazionali e politiche societarie. I piloti devono essere resi coscienti delle esigenze incombenti sul personale del ponte di comando attraverso l’esame dei requisiti BRM per navi nel commercio internazionale, comprendendo anche che le migliori pratiche locali possono essere diverse da tali indicazioni generali dirette ai capitani e agli ufficiali di guardia. Gli obiettivi del corso sono i seguenti: § Organizzazione § Pianificazione dei transiti § Catena di errori § Liste di controllo § Scambio capitano/pilota § Elemento umano § Fatica § Requisiti normativi § Comunicazioni § § § § § Migliori pratiche in aree specifiche Esame dei principi BRM Esame di incidenti recenti Nuove pratiche e tecnologie Studi relativi al BRM Uso/limiti dei vari rimorchiatori Questo programma di formazione è concepito per far prendere dimestichezza ai piloti con i vari tipi di rimorchiatori, il loro design, il loro scopo e utilizzo nel governo della nave. § Il corso include i seguenti argomenti: § Rimorchiatori di porto § Metodi d’assistenza § Centri di rotazione, punti di rimorchio e aspetti della stabilità § Capacità e limiti dei rimorchiatori § Requisiti del tiro a bitta § Interazione e sicurezza del rimorchiatore § Sicurezza del rimorchiatore § Attrezzature di rimorchio § Sistemi di rilascio rapido § Simulazione Tractor Tug (rimorchiatore trattore) Il corso di tre giorni sui trattori fornisce conoscenze e formazione pratica sulla teoria, il funzionamento e l’applicazione di trattori Voith Schneider e Z-Drive o trattori “Reverse”. Il corso copre un certo numero di aspetti sia in classe che con il simulatore per mostrare le capacità e i limiti dei trattori. Il corso include i seguenti argomenti: § Comprensione di come i trattori potrebbero cambiare le operazioni portuali gestendo navi più grandi, riducendo le restrizioni ambientali o il numero di rimorchiatori necessari a gestire navi di determinate dimensioni § Fornitura delle conoscenze necessarie a definire lo scopo delle manovre del porto per selezionare il trattore più adatto a soddisfare tale standard § Controlli del trattore e definizioni standard § Confronto tra le prestazioni del trattore e quelle dei rimorchiatori convenzionali § Fasi del design e delle prestazioni del trattore incluse le tre fasi significative nel design Voith e le quattro dei design Z-Drive sviluppate negli Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 31 § § § § ultimi dieci anni Vantaggi delle manovre eseguite con un Tug Tractor più veloce e quando eseguirle Ciò che funziona e ciò che non funziona nell’assistenza o nella scorta alle navi Questioni relative alla resistenza di bitte e passacavi Esame delle tecniche di trattore più recenti come la Tandem Tractors o “T2”. Corso di formazione sui rimorchiatori di scorta L’obiettivo primario di questo corso è migliorare il lavoro di squadra e la comunicazione tra piloti, capitani di vascello ed equipaggio dei rimorchiatori impegnati in operazioni di scorta. Gli scenari del corso usano al massimo la simulazione interattiva multipla con navi proprie. § Gli argomenti trattati includono: § Regole e linee guida sulla scorta § Inventario e capacità di rimorchio inclusi i verricelli § Resistenza di bitte e passacavi § Tecniche di scorta del rimorchiatore § § § § § Comunicazioni e terminologia Scambio capitano/pilota Procedure operative Migliori pratiche Prove pratiche di scorta Rimorchio d’emergenza Lo scopo del corso è permettere agli operatori sul ponte di sviluppare le loro attuali capacità, conoscenza e comprensione del comportamento della nave e del governo di vascelli progettati per servizi di risposta in operazioni di rimorchio d’emergenza. Lo scopo è raggiunto mediante un periodo intensivo di esercitazioni su un simulatore a grandezza naturale del ponte di comando integrato da un programma di lezioni e istruzioni. La teoria copre i principi base e le regole sul rimorchio di vascelli e strutture, le operazioni di rimorchio, le manovre di rimorchio dei vascelli e i regolamenti nazionali/internazionali su questo genere di operazioni. Sono inclusi scenari operativi in mare aperto / 32 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf approccio alla costa / porto sicuro. I corsi possono essere personalizzati secondo le esigenze specifiche di una società, che può utilizzare specifiche “navi proprie” e scenari / procedure selezionati in aree particolari. Obiettivi del corso: Il corso permetterà ai partecipanti di: § Capire e gestire operazioni di rimorchio d’emergenza in maniera sicura, secondo i regolamenti nazionali e internazionali. § Sarà inoltre inclusa una parte pratica in operazioni di rimorchio in varie condizioni / scenari meteorologici. Corso d’aggiornamento per piloti professionisti Questo corso personalizzato si rivolge principalmente a piloti esperti che desiderano ulteriormente ampliare le proprie conoscenze sulle tecniche di governo della nave o studiare e sperimentare scenari differenti. Le opzioni possono includere lavoro con vascelli a doppia elica con motori per virata interna o esterna o l’utilizzazione di rimorchiatori con configurazioni differenti. 2.3.1.2. Simulazione - Formazione su Modelli in scala Tecniche di governo della nave Questo corso si rivolge a piloti, capitani e ufficiali navali che non sono mai stati prima su modelli in scala. Include insegnamento e formazione sul governo della nave. Ciascun giorno della settimana è dedicato a un soggetto particolare: § Studio delle virate in acque basse e in acque profonde. § Studio del ruolo del centro di rotazione nelle manovre della nave. § Ormeggio con o senza corrente. § Ormeggio a un SPM / FPSO con onde e corrente. § Manovra con ancore (dragaggio e ormeggio). § Incontro e sorpasso in un canale. Tecniche avanzate di governo della nave Per coloro che sono già stati su modelli in scala, questo corso include una formazione mirata ad accrescere la loro abilità di anticipare le emergenze. I partecipanti possono stilare il proprio programma con gli istruttori al fine di esaminare più dettagliatamente determinati aspetti delle operazioni specifiche del proprio distretto di pilotaggio. Governo della nave in emergenza Il corso è condotto per parte del tempo sul lago con rimorchiatori di scorta telecomandati (due rimorchiatori Voith Schneider e un rimorchiatore Z-peller, tutti intorno alle 60 t di trazione statica). Gli argomenti del corso includono: § Deriva e manovra in mare lungo e/o corrente § Guasto al timone in un canale § Arresto d’emergenza in un canale con ancore § Attracco e disancoraggio in bacino con ancora di dragaggio § Manovra a zigzag con rimorchiatore a poppa e guasto al timone/motore § Navigazione in canali con guasto al timone/ motore, utilizzando il rimorchiatore di scorta per restare nel canale Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 33 Corso Azi Pod Il corso è concentrato sull’uso dei pod e include esercizi come: § Seguire un allineamento di prora e di poppa § Entrare di prora e di poppa in uno scalo § Passare attraverso un blocco con il propulsore di prora e un pod guasto § Utilizzo delle ancore con un pod guasto § Arresto da collisione con e senza ancore 2.3.2. Comunicazione Gestione delle risorse del ponte di comando per piloti (Vedi la sezione Simulazione) Formazione di istruttori piloti Questo seminario di un giorno fornisce ai piloti anziani le conoscenze base e la comprensione del loro ruolo quali istruttori a bordo di apprendisti piloti. I partecipanti apprenderanno la teoria base dell’insegnamento per adulti e come applicare tecniche di istruzione a situazioni di formazione a bordo. Le discussioni in classe sono seguite da esercizi pratici al simulatore e sottolineano l’importanza di una comunicazione efficace, della motivazione, della risoluzione di conflitti e dello sviluppo di chiari obiettivi d’apprendimento. Workshop sulla risposta ai media Questo workshop è disegnato per fornire ai partecipanti le conoscenze, le capacità e le competenze base per interagire con i media durante e dopo un evento critico, ed è organizzato come uno workshop pratico. I partecipanti dovranno partecipare a finte interviste registrate su nastro. Obiettivi del corso: § Descrizione di un modello di comunicazione § Lista degli obiettivi delle comunicazioni durante e dopo un evento critico § Descrizione di tecniche di comunicazione efficaci per i media § Dimostrazione delle tecniche di comunicazione efficaci per rispondere ai media Questo workshop è disegnato per fornire una conoscenza base e migliorare le capacità personali necessarie a interagire efficacemente con vari media e notiziari durante e dopo un evento critico. Certificato di gestione dello stress Questo utile corso informativo offre molte conoscenze pratiche sullo stress; ciò che lo causa, come superarlo e come evitarlo. Lo stress è esaminato da un punto di vista psicologico, sociale e occupazionale. Vengono presentate strategie efficaci e si svolgono esercizi che possono essere adattati per soddisfare una vasta gamma di necessità. Obiettivi del corso: § Definizione di stress, sue cause ed effetti § Spiegazione dei metodi di identificazione dei fattori di stress § Identificazione delle modalità per gestire e ridurre la pressione ed evitare l’esaurimento psicofisico. § Fornitura della conoscenza sui moderni approcci alla gestione dello stress Contenuti del corso: § Introduzione allo stress § Stress decisionale ed esaurimento psicofisico § Riconoscere lo stress § Stress e personalità § Fasi della vita e fattori di stress personali § Fattori di stress in famiglia § Conflitti e gestione dei conflitti § Stress e posto di lavoro § Gestione del tempo 2.3.3. Quadro giuridico Regole avanzate sulle collisioni per piloti Questo corso è focalizzato su aree dove l’applicazione delle Regole può generare fraintendimenti o confusione. Aiuta piloti e capitani a riconoscere situazioni al limite e determinare il miglior tipo d’intervento da un punto di vista legale e della sicurezza. Questo corso di formazione beneficia della simulazione di una missione completa. I partecipanti utilizzeranno il simulatore per ricreare quattro differenti scenari basati su sinistri passati. Al termine di ciascun scenario, ci sarà un resoconto e una sessione di discussione. Anche se verranno spiegate le implicazioni legali dei vari tipi d’intervento, questo non è un corso di legge marittima. È un corso pratico con informazioni utili per chiunque diriga il 34 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf movimento di vascelli (Piloti, capitani, e operatori del traffico marittimo). Fatica, sonno e farmaci Questo seminario aiuterà i partecipanti a capire come farmaci e schemi / disturbi del sonno diminuiscono la consapevolezza della situazione. Saranno discusse informazioni base sul sonno e la fatica. I partecipanti esamineranno gli effetti di medicinali da banco e da ricetta sull’efficienza del pilotaggio e sulla fatica. Si discuterà inoltre sull’uso positivo e negativo di caffeina e bevande energetiche. Obiettivi del corso: § Come utilizzare farmaci “generici” e prodotti fitoterapici. § Comprensione dei ritmi circadiani e rapporto con i turni di lavoro. § Lista dei cinque stadi normali del sonno. § Comprendere il concetto di debito di sonno. § Lista di almeno tre tipi di disturbi del sonno e loro possibili effetti sulla sicurezza. § Comprensione della necessità di comunicare efficacemente con medico e/o farmacista. § Discussione con il medico o farmacista sui possibili effetti dei farmaci sulla capacità di pilotare un vascello. § Utilizzo delle informazioni standard al paziente, dei foglietti illustrativi o altro materiale di riferimento. Discussione con il medico o farmacista sui possibili effetti di farmaci su ricetta (diversi dalle Sostanze Controllate) e generici, o prodotti fitoterapici sulla capacità di pilotare un vascello. § Comprensione di almeno tre effetti potenziali di farmaci e prodotti fitoterapici su sonno e riflessi. § Sviluppo di almeno quattro contromisure personali alla fatica. § Valutazione sull’utilizzo di caffeina / bevande energetiche come strumento per migliorare i riflessi. Corso sulla prevenzione dell’inquinamento Corso che include vari attori tra i quali le Autorità Portuali, gli appaltatori per la bonifica di sostanze inquinanti, i rimorchiatori, i piloti e le guardie costiere. Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 35 Gli argomenti del corso includono: Introduzione. Centro di Risposta Costiero. Problemi di risposta a fuoriuscite di petrolio. Metodi di risposta – Barriera galleggiante di contenimento. § Metodi di risposta – Recupero costiero. § Metodi di risposta – Pulizia della costa. § Salute e Sicurezza. § Gestione dei rifiuti delle fuoriuscite in mare. § Abbreviazioni e link della rete utili. § Esempio di orario. § § § § Regole di pilotaggio Questo corso di formazione va personalizzato secondo i singoli paesi. È principalmente focalizzato sulle regole di pilotaggio che possono includere i seguenti aspetti: § Funzioni del pilota. § Licenza di pilota. § Sospensione e revoca della licenza di pilota. § Classi dei piloti. § Reclutamento di piloti. § Responsabilità dei piloti. § Doveri del fornitore del servizio. § Doveri del Capo Pilota. § Codice di Condotta e comitato-penalità disciplinari. § Rapporti sugli incidenti. § Pilotaggio dalla riva e certificato d’esenzione da pilota. Lo scopo di questo corso di formazione è di far familiarizzare i piloti marittimi con la loro legislazione locale sui porti ed evidenziare le implicazioni legali che possono sorgere all’indomani di un incidente. 2.3.4. Supporti di navigazione elettronici Sistemi automatici d’identificazione & formazione ECDIS Lo scopo di questo corso di formazione è fornire ai partecipanti le conoscenze, la comprensione e le competenze di base su come l’Electronic Chart Display (visualizzazione elettronica delle carte), Sistemi Informativi (ECDIS) e Sistemi di Identificazione Automatica (AIS) si relazionano all’utilizzo da parte dei piloti marittimi. Il programma è stato organizzato utilizzando le linee guida fornite nel Modello di Corso 7.03 dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per l’ECDIS. La parte AIS del corso è stata sviluppata utilizzando dati tecnici forniti da governi e produttori. Vengono fornite anche applicazioni pratiche (formazione “hands-on”). Obiettivi del corso: § Lista delle limitazioni dell’ECDIS. § Descrizione degli aspetti legali e delle responsabilità nell’utilizzo dell’ECDIS. § Dimostrazione delle funzioni base dell’ECDIS. § Determinazione di allarmi critici e non critici sull’ECDIS. § Spiegazione di potenziali errori d’interpretazione delle informazioni sul display AIS e come evitarli. § Riassunto del funzionamento dell’AIS. § Rilevazione di informazioni AIS non corrette se confrontate con le informazioni ARPA. § Gestione del display delle informazioni AIS su un ECDIS. Il programma del corso completo copre l’Electronic Chart Display e i Sistemi d’Informazione, i Sistemi di Carteggio Elettronico incluso l’uso di Unità Pilota Portatili, i Sistemi d’Identificazione Automatica (AIS), tipi di AIS, informazioni fornite dall’AIS, e l’applicazione dell’AIS al COLREGS nell’evitare collisioni e nel pilotaggio. 36 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf E-Navigation per piloti e sistemi portatili di pilotaggio della navigazione PPNS Questo corso intende offrire a piloti e ufficiali superiori l’opportunità di una conoscenza più approfondita sui recenti progressi dei sistemi elettronici di navigazione, con particolare riferimento a come le tecnologie vengono “integrate” a bordo dei moderni vascelli e alle relative conseguenze. Il seminario può essere accoppiato al seminario AIS di un giorno e/o servire come parte teorica di un corso PPNS personalizzato. Obiettivi del corso: § Comprensione delle limitazioni e delle avvertenze del sistema. § Inizializzazione e aggiornamento dei dati di vascello e di viaggio. § Riconoscimento dei vari allarmi. § Visualizzazione di informazioni target su un MKD/ECS/ECDIS. § Utilizzazione delle informazioni target per mantenere una rotta sicura. § Visualizzazione dei messaggi ricevuti. § Controllo dello stato operativo delle apparecchiature. § Familiarizzazione con le apparecchiature del proprio vascello prima di salpare. NARAS –Livello gestionale Lo scopo della formazione a questo livello è offrire all’operatore le conoscenze e le capacità base necessarie a mantenere una sorveglianza sicura della navigazione e usare radar, ARPA e altri supporti elettronici per garantire una navigazione sicura. A completamento e nel contesto dei principi da osservare nello svolgere il servizio di guardia alla navigazione, l’apprendista deve essere in grado di: § Capire e utilizzare le informazioni fornite dai sistemi elettronici di navigazione, inclusi radar e ARPA. § Determinare la posizione della nave e mantenere la navigazione sicura. § Comprendere l’importanza delle procedure per un lavoro di squadra efficace sul ponte di comando e applicare i principi da osservare nel mantenere la sorveglianza per una navigazione sicura. Gli obiettivi di questo corso di formazione sono: § Prendere decisioni corrette (e ragionevoli) in conformità con i Regolamenti Internazionali per la Prevenzione di Collisioni in Mare. § Comprendere i pericoli insiti nel permettere a una situazione di svilupparsi a causa di mancata preventiva attuazione di contromisure efficaci. § Motivare le azioni implementate e imparare dalle proprie azioni e da quelle di altri. § Utilizzare i dati di navigazione per evitare collisioni in modo coordinato e interconnesso per una navigazione sicura del vascello. § Ottenere e applicare correttamente i dati forniti dagli strumenti di navigazione disponibili. § Prendersi efficacemente carico della “propria nave”. Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 37 § Reagire con efficacia in situazioni d’emergenza. § Comprendere quei fattori ambientali e operativi che potrebbero limitare la manovrabilità della “propria nave” o di altre navi. § Applicare i principi per un lavoro di squadra efficace sul ponte di comando. mediante l’ARPA. § Navigazione radar. § Evitare le collisioni. Utilizzo del radar in condizioni di visibilità limitata Un corso esaustivo per rinfrescare la comprensione dei piloti sull’utilizzo sicuro di un radar in condizioni di visibilità limitata allo scopo di consentire un utilizzo competente del radar come supporto alla navigazione e per evitare collisioni. Gli argomenti trattati in questo programma includono: § Principi del radar, sintonizzazione per la massima rilevazione dei target. § Controlli. § Differenti display. § Topografia dei target, manuale e automatica, 2.3.5. Corsi STCW Tecniche di sopravvivenza personale (STCW 95 A-Vl/1-1) Questo corso di un giorno è pensato per essere parte della formazione base obbligatoria sulla sicurezza per marinai. Affronta le azioni da intraprendere dai singoli per proteggere se stessi in situazioni d’emergenza e include una formazione pratica nell’uso di giubbotti di salvataggio e gommoni gonfiabili. Gli esercizi si svolgono sotto l’attenta supervisione di personale qualificato e possono essere intrapresi anche da chi non sa nuotare. Modulo di formazione generale ECDIS 1.27 (Vedere la sezione Simulazione) 38 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Corso antincendio avanzato (STCW 95 A-Vl/3) Il corso fa parte dei requisiti formativi degli ufficiali di coperta e di macchina che desiderano acquisire il Certificato di Competenza. Soddisfa inoltre le necessità di altri marinai assegnati a guidare operazioni antincendio. Le lezioni teoriche sono seguite da esercitazioni pratiche sul luogo dell’incendio e nella squadra antincendio. Il programma affronta le procedure antincendio sia in mare che in porto con particolare riferimento all’organizzazione, alle tattiche e a un efficace comando delle operazioni, incluso il collegamento con i pompieri a riva. Copre inoltre argomenti quali il controllo della ventilazione, i rischi causati da sostanze pericolose e gli effetti dell’acqua antincendio sulla stabilità della nave. Include inoltre una varietà di esercitazioni pratiche che includono combattere incendi di vario tipo e intensità in cui i partecipanti sono valutati per la loro abilità nel guidare le operazioni antincendio. Sicurezza personale e responsabilità sociale (STCW 95 A-Vl/1-4) Il corso fa parte della formazione base obbligatoria sulla sicurezza per tutti i marinai assegnati a compiti di sicurezza o prevenzione dell’inquinamento. I suoi obiettivi sono fornire una formazione base d’introduzione alle procedure di sicurezza e alla prevenzione di incidenti e far prendere dimestichezza al personale con le condizioni d’impiego e l’ambiente di lavoro a bordo dei vascelli. Pronto soccorso (STCW 95 A-Vl/4-1) Questo corso è per marinai assegnati a compiti di pronto soccorso a bordo della nave e a coloro che necessitano di certificati di competenza. Il livello di conoscenza acquisito è sufficiente a consentire al marinaio di agire immediatamente in caso di malattie o infortuni. Pericoli marittimi globali e sistemi di sicurezza (STCW’95 – A-IV/2) Il corso copre tre aree principali: § Regolamenti e procedure. § Dimostrazione e manutenzione delle attrezzature. § ‘Sicurezza della vita umana in mare’ ed esercitazioni pratiche. Il certificato abilita chi lo possiede a utilizzare radiotelefonia marina, radio telex o stazione terrestre mobile satellitare adeguatamente brevettate. Il corso consente al candidato di acquisire una conoscenza pratica dettagliata delle apparecchiature di una stazione marittima, del Digital Selective Calling (DSC), dei principi di Narrow Band Direct Printing, di Telex su Sistemi Radio e verso sistemi INMARSAT. Il programma include inoltre procedure e pratiche operative e lo scambio soddisfacente di comunicazioni relative alla sicurezza della vita umana in mare. 2.3.6 Formazione specialistica Corso di formazione sulle navi cisterna (STCW 95 A-V/1) Il corso si basa sul programma fornito nei paragrafi da 2 a 7, Sezioni A-V/1 del Codice STCW. Al termine del corso lo studente avrà le conoscenze tecniche per lavorare su una nave cisterna ed essere assegnato a compiti e responsabilità specifiche relative al carico o alle sue attrezzature. Gli argomenti trattati includono: § Caratteristiche dei carichi. § Infiammabilità e volatilità. § Tossicità base. § Fonti d’accensione. § Reattività. § Design della nave cisterna. § Ingresso in spazi pericolosi. § Strumentazione. § Controllo dell’inquinamento e legislazione. § Ciclo del carico. Conoscenza del GNL Questo corso si rivolge a personale di base a terra o a chiunque sia coinvolto nel GNL stesso, nei vascelli e nelle operazioni senza dettagli specifici delle stesse. Il corso può essere svolto nella sede del cliente e personalizzato secondo le necessità delle singole società (previo accordo). Gli argomenti del corso includono: § Background sul GNL. Legislazione Internazionale relativa alla formazione dei piloti | 39 § § § § § § § Caratteristiche del GNL. Pericoli con I GNL. Panoramica di una nave cisterna di GNL. Sistemi di sicurezza della nave. Regole per le navi di trasporto gas. Operazioni di carico del GNL. Emergenze GNL. Programma di formazione specialistica su petroliere (STCW 95 A-V/1) Questo corso di quattro giorni e mezzo offre una formazione specialistica su argomenti relativi ai compiti degli ufficiali superiori e di qualsiasi persona con responsabilità immediate relative al carico, scarico, cura in transito o movimentazione di grossi carichi di petrolio. Il personale assegnato alla gestione del terminal e della nave accrescerà la propria esperienza e acquisirà una conoscenza dettagliata degli aspetti sulla sicurezza relativi alla movimentazione e al trasporto di carichi di petrolio. Programma di formazione specialistica su navi cisterna di gas liquefatto (STCW 95 A-V/1) Il corso offre una formazione specialistica su argomenti relativi ai compiti degli ufficiali superiori e di qualsiasi persona con responsabilità immediate relative al carico, scarico, cura in transito o movimentazione di grossi carichi di gas liquefatto. Il personale assegnato alla gestione del terminal e della nave accrescerà la propria esperienza e acquisirà una conoscenza dettagliata degli aspetti sulla sicurezza relativi alla movimentazione e al trasporto di carichi di gas liquefatto. Programma di formazione specialistica su navi cisterna di prodotti chimici (STCW 95 A-V/1) Il corso offre una formazione specialistica su argomenti relativi ai compiti degli ufficiali superiori e di qualsiasi persona con responsabilità immediate relative al carico, scarico, cura in transito o movimentazione di grossi carichi di prodotti chimici. Il personale assegnato alla gestione del terminal e della nave accrescerà la propria esperienza e acquisirà una conoscenza dettagliata degli aspetti sulla sicurezza relativi alla movimentazione e al trasporto di carichi di prodotti chimici. Gestione delle crisi e formazione sul comportamento umano (STCW 95 A-V/2) Questo corso è rivolto a capitani, primi ufficiali, direttori di macchina, direttori di macchina in seconda e a qualsiasi altro soggetto responsabile della sicurezza dei passeggeri in caso d’emergenza Il corso copre piani e procedure d’emergenza, identificazione dello stress, metodi di comunicazione e controllo in situazioni che coinvolgono passeggeri e membri dell’equipaggio. Ufficiale addetto alla sicurezza (STCW 95 A-Vl/5) Il corso copre aspetti della sicurezza sia a bordo della nave che nell’interfaccia tra la nave, la società operante e le strutture portuali. Il corso inizia con un’introduzione sul background del Codice ISPS e della relativa legislazione. Durante il primo giorno il corso tratterà dell’organizzazione della sicurezza societaria, i ruoli del CSO e del SSO, requisiti e amministrazione della sicurezza. Dopo una spiegazione delle esercitazioni e delle simulazioni di sicurezza e delle tecniche di gestione della folla, il corso considera la protezione della sicurezza e la preparazione alle emergenze. Nel secondo giorno, il corso si concentra sulla valutazione della sicurezza della nave, sui suoi piani di sicurezza, sui metodi di conduzione delle ispezioni e sulle misure di sicurezza della nave e delle strutture portuali. Il pomeriggio è dedicato ai metodi di ricerca fisica e al come gestire informazioni e comunicazioni sensibili relative alla sicurezza. La terza mattinata si completa con descrizioni dei modelli comportamentali di persone che possono rappresentare una minaccia alla sicurezza, il riconoscimento e il rilevamento di armi e il collaudo e la calibrazione dei sistemi e delle apparecchiature di sicurezza. Il corso termina nel pomeriggio con un esame scritto finale. 40 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf PartE 3 Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi Creazione di standard occupazionali quale base per la qualifica Il primo passo nello sviluppo della qualifica nella prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale è stato lo sviluppo di standard occupazionali in linea con il sistema adottato dalla Commissione Nazionale Maltese per l’Istruzione Superiore, un sistema già utilizzato in vari stati membri dell’UE, direttamente collegato al Quadro Europeo di Qualifica. Prima di sviluppare gli specifici standard occupazionali per la qualifica, è stato creato uno standard occupazionale relativo ai compiti dei piloti marittimi, al fine di consentire al team di progetto di individuare le mancanze nelle conoscenze necessarie al lavoro di pilota marittimo, e in particolare nella prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale in porti e aree di transito. Definizione e utilizzo degli standard occupazionali per la qualifica Gli standard basati sul lavoro hanno risvegliato l’interesse dei paesi desiderosi di migliorare le loro prestazioni economiche. Il possesso di tali standard consente ai paesi di costruire una fornitura VET da una piattaforma sicura e concordata di comprensione condivisa sulle prestazioni in ruoli di lavoro chiave in vari settori importanti. Gli standard occupazionali sono utilizzati per supportare la fornitura VET e aiutano ad assicurare l’importanza professionale e occupazionale delle qualifiche e fornire un livello di coerenza ai quadri di qualifica nazionali aiutando a ridurre la duplicazione e proliferazione delle qualifiche. Le stime hanno stabilito il numero di standard pubblicati a livello globale a oltre mezzo milione e questi sono solo quelli prodotti da oltre 1.000 organizzazioni riconosciute nello sviluppo degli standard a livello mondiale.22 Paesi distanti come gli USA, l’Australia e la Nuova Zelanda hanno investito importanti somme di denaro e capitale intellettuale nello sviluppo di tali standard. Anche nelI’Unione Europea un certo numero di stati membri ha dedicato sforzi significativi a tale scopo, consentendo ad alcuni paesi di creare quadri di standard ampi e dettagliati. Gli standard occupazionali sono dichiarazioni che specificano lo standard delle prestazioni che un individuo deve raggiungere nello svolgimento di una funzione sul posto di lavoro. Lo standard è visto come un punto di riferimento per coloro che svolgono la medesima funzione lavorativa in qualsiasi posto di lavoro perché rappresenta il modo più consono di svolgere tale compito ed è supportato dalla conoscenza e dalla comprensione necessarie per soddisfare lo standard in modo costante. 22 Australia History of Standards (Storia degli Standard – N.d.T.) [Online] http://www.standards.org.au/ DevelopingStandards/HistoryofStandards.aspx [Accessed: 26 June 2011] Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 41 Spesso gli standard occupazionali uniscono prospettive procedurali e di risultato, descrivendo cosa va fatto e cosa deve essere ottenuto. Essi godono di credibilità perché rappresentano una comprensione condivisa da datori di lavoro, associazioni commerciali e professionali e altri importanti attori di ciò che costituisce la buona pratica. Il loro valore consiste nel fatto che essi rappresentano una comprensione condivisa e sono regolarmente rivisti e aggiornati per assicurare la loro importanza per l’industria. I settori d’impiego e l’industria si evolvono e i loro bisogni cambiano. Così devono evolversi anche gli standard che supportano tali settori. Quando compilati come serie appropriate di standard occupazionali, essi definiscono ciò che significa essere competenti in una specifica funzione lavorativa. La competenza è acquisire capacità e conoscenza e applicarle per mostrare la comprensione e l’abilità necessarie a svolgere una funzione lavorativa. Uno standard occupazionale deve incorporare le qualità di portata e trasferibilità. È una descrizione di lavoro specificata in modo generico a garantire una vasta applicabilità a tutte le organizzazioni e a tutti i contesti in cui tale funzione è svolta. Tutte le professioni devono avere dichiarazioni pubbliche riguardanti le competenze dei loro membri qualificati e cosa il pubblico può ragionevolmente aspettarsi da loro.23 Una volta stabiliti e concordati, gli standard possono essere utilizzati per una varietà di scopi differenti, particolarmente nell’istruzione e formazione future, nella gestione delle risorse umane e nello sviluppo del personale. Ad esempio gli standard possono essere usati come segue: § Come punto di riferimento con cui le società (incluse associazioni, società e cooperative di piloti marittimi) possono confrontare le loro pratiche e procedure interne; § Per sviluppare o affinare sistemi di valutazione delle prestazioni; § Per comunicare autovalutazioni; § Per stabilire criteri di categorizzazione e 23 Eraut, M. (1994) Developing Professional Knowledge and Competence p 211 (Sviluppo della conoscenza e della competenza professionale – N.d.T.) promozione del personale; § Come strumento di sviluppo organizzativo; § Come supporto nella pianificazione della forza lavoro; § Per facilitare insegnamento e pratica sul posto di lavoro; § Per offrire un continuo sviluppo professionale, e § Per sviluppare qualifiche e programmi di formazione. Coloro che sono responsabili dello sviluppo delle qualifiche e dei programmi di formazione, in particolare nell’istruzione e formazione professionale (VET), possono assicurarsi dell’importanza professionale delle loro qualifiche e della loro formazione riferendosi agli standard occupazionali nel disegnarle. Ciò aiuta a garantire che le qualifiche e la formazione VET rimangano professionalmente importanti e che alla fine gli studenti sviluppino le capacità, le conoscenze e la comprensione richieste dai datori di lavoro. A sua volta ciò aiuterà gli studenti a progredire nel loro impiego e contribuire attivamente ed efficacemente al successo della loro organizzazione. Standard occupazionali per competenze comuni come base Gli standard occupazionali, incluse le competenze comuni (quelle solitamente necessarie a svolgere il lavoro di pilota marittimo) e quelle specifiche (quelle particolarmente importanti per i piloti marittimi riguardanti la prevenzione dei rischi e la protezione 42 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf ambientale), sono stati elaborati mediante discussioni di gruppo e ampie consultazioni tra i partner del progetto. Lo scopo di tale esercizio era individuare le conoscenze, capacità e competenze dei piloti marittimi incluse le specifiche conoscenze, capacità e competenze relative alla prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale. Il quadro è stato elaborato dagli stessi utenti finali e aperto a pubblica consultazione, ciò che fa di CERTIPILOT un buon esempio pratico di approccio dal basso per lo sviluppo di qualifiche innovative. Il primo passo è stato identificare ed elaborare gli standard occupazionali per le competenze comuni quale base per standard occupazionali specialistici relativi alla prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale. Esempio di uno standard occupazionale proposto per le competenze comuni: Competenze comuni MPMSEPCC 501 Capacità di stabilire un buon rapporto e comunicare in modo chiaro con il Capitano della nave, la squadra del ponte di comando, i Servizi Tecnici Nautici, le Autorità, e il Controllo Portuale. Panoramica: Questa competenza consiste nello stabilire un buon rapporto e comunicare in modo chiaro con il Capitano della nave, la squadra del ponte di comando, i Servizi Tecnici Nautici, le Autorità, e il Controllo Portuale. Riguarda la comunicazione non verbale e la buona comunicazione verbale utilizzando un linguaggio comune e l’inglese. Criteri d’efficienza • Buona comunicazione verbale e non verbale con il Capitano della nave. • Buona comunicazione verbale e non verbale con la squadra del ponte di comando. • Buona comunicazione verbale e non verbale con i Servizi Tecnici Nautici e le Autorità. • Buona comunicazione con il Servizio di Controllo del Porto. Conoscenze richieste Capacità richieste Conoscenze: • Invio di comunicazioni al Capitano della nave. • Invio di comunicazioni alla squadra del ponte di comando. • Invio di comunicazioni ai Servizi Tecnici Nautici e alle Autorità. • IMO SMCP (Organizzazione Marittima Internazionale – Frasi Standard di Comunicazione Marittima). • Come comunicare con il Servizio di Controllo del Porto. Capacità di: • Comunicare verbalmente in inglese. • Comunicare verbalmente in un linguaggio comune. • Comunicare non verbalmente. • Usare IMO SMCP (Organizzazione Marittima Internazionale – Frasi Standard di Comunicazione Marittima). • Comunicare con i Servizi Tecnici Nautici e il Servizio di Controllo del Porto. L’importanza di utilizzare standard occupazionali per la prevenzione dei rischi e la protezione ambientale Nel caso dei piloti marittimi, lo sviluppo degli standard occupazionali, e più specificamente di quelli relativi alla prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale, possono essere utilizzati per i motivi sopraelencati e oltre, dato che possono anche essere usati come strumento per contribuire all’aggiornamento delle procedure e della legislazione relative a tali aspetti mediante commenti registrati sull’importanza degli standard. I piloti marittimi sono esposti alle sfide crescenti della loro professione, che è principalmente influenzata dal crescente traffico marittimo e dallo sviluppo tecnologico delle navi. Tali sfide possono essere affrontate in maniera positiva se quei professionisti che si occupano della manovra delle navi sono adeguatamente formati e aggiornati su come comportarsi in circostanze specifiche. I vantaggi di CERTIPILOT includono: § Il fatto che i fondi UE siano accessibili per la formazione intrapresa dai piloti marittimi Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 43 § § § § § poiché le Autorità Nazionali per l’Istruzione sarebbero in grado di valutare la formazione in base all’ECVET e all’EQF Il fatto che può essere utilizzato come strumento decisionale per capire le necessità di formazione di un professionista o gruppo di professionisti specifico a fronte di un punto di riferimento stabilito. Il fatto che può essere utilizzato dalle Autorità Nazionali e dalle Associazioni di Pilotaggio per elaborare percorsi per il continuo aggiornamento professionale dei piloti marittimi. Il fatto che tiene conto della formazione informale e non formale come parte del portafoglio di competenze dei piloti marittimi. Il fatto che tiene conto dell’uso di simulazioni per migliorare le capacità dei piloti. Il fatto che facilita il riconoscimento da parte delle Autorità Nazionali per l’Istruzione della formazione intrapresa dai piloti marittimi in un altro Paese. Formulazione delle competenze chiave § Come descritto sopra, prima di elaborare la qualifica il team di progetto ha innanzitutto stabilito lo standard occupazionale per la prevenzione dei rischi e la protezione ambientale. § Il primo passo verso lo sviluppo dello standard è stata l’individuazione delle competenze chiave, le quali stabiliscono che un pilota marittimo deve: § Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. § Essere in grado di consigliare il Capitano della nave al fine di evitare o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. § Essere in grado di partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. Gli Standard Occupazionali proposti per piloti marittimi nei campi della Sicurezza Marittima e della Protezione ambientale Cap Competenze tecniche MPMSEPTC 501 Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. MPMSEPTC 502 Essere in grado di consigliare il Capitano della nave al fine di evitare o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. MPMSEPTC 503 Essere in grado di partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. 44 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Competenza Tecnica MPMSEPTC 501 Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza Panoramica: Questa competenza riguarda la capacità dei piloti di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza. Per emergenza si intende incidenti dovuti a fattori interni o esterni che possono causare infortuni o perdita di vite umane, inquinamento e/o danni alla proprietà. Criteri delle prestazioni: 1. Mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza. 2. Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. 3. Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più appropriate da intraprendere in una data emergenza. 4. Supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze. 5. Prendere in considerazione gli effetti delle condizioni atmosferiche su una data emergenza. Conoscenze richieste Capacità richieste Conoscere: 1. Come informare le Autorità competenti e richiedere l’assistenza necessaria. 2. Ciò che va comunicato alle parti coinvolte nella gestione dell’emergenza (Capitano, squadra del ponte di comando, Autorità, ecc.). 3. Come predire gli effetti di una data emergenza. 4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. 5. Come si gestiscono diversi tipi di emergenze. 6. Come le condizioni atmosferiche possono influenzare una data emergenza. Essere in grado di: 1. Mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza. 2. Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. 3. Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più appropriate da intraprendere in una data emergenza. 4. Supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze. 5. Interpretare gli effetti delle condizioni atmosferiche alla luce dell’emergenza. MPMSEPTC 502 Utilizzo di conoscenze e capacità per evitare o minimizzare l’inquinamento Panoramica: Questa competenza riguarda l’evitare, il prevenire e il minimizzare l’inquinamento. Criteri delle prestazioni: Conoscenza e applicazione dei piani d’emergenza locali per prevenire o contenere l’inquinamento. Conoscenze richieste Capacità richieste Conoscere: Essere in grado di: 1. I piani locali d’emergenza anti-inquinamento. 1. Applicare i piani locali d’emergenza per prevenire o contenere 2. Le caratteristiche dei carichi pericolosi. l’inquinamento. 3. L’effetto della fuoriuscita di un carico pericoloso 2. Riconoscere e prevenire situazioni che possono condurre a nell’ambiente. possibile inquinamento. 4. L’effetto della fuoriuscita dei serbatoi di carburante/petrolio nell’ambiente. 5. Come la fuoriuscita di altre sostanze pericolose trasportate a bordo influenzi l’ambiente. MPMSEPTC 503 Partecipazione in operazioni di soccorso Panoramica: Questa competenza riguarda l’assistenza alle Autorità in operazioni di soccorso. Criteri delle prestazioni: 1. Partecipare alla SAR (Search And Rescue) secondo le linee guida internazionali, nazionali e locali e le procedure standard. Conoscenze richieste Capacità richieste Conoscere: 1. Le procedure SAR (Search And Rescue) internazionali, nazionali e locali. 2. Piani di risposta all’emergenza. 3. Tecniche di sopravvivenza individuale. Essere in grado di: 1. Applicare le procedure internazionali, nazionali e locali alla SAR (Search and Rescue). 2. Utilizzare procedure per il recupero delle persone soccorse. 3. Riconoscere e prevenire situazioni rischiose/pericolose. Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 45 Formulazione di una panoramica per ciascuna area di competenza Una volta individuate le competenze dei piloti marittimi sulla prevenzione dei rischi e la protezione ambientale, è stata elaborata una panoramica per definire in breve la competenza in questione. La panoramica per la prima area di competenza ‘Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione’ è stata formulata come segue: Questa competenza riguarda la capacità dei piloti di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza. Per emergenza si intende incidenti dovuti a fattori interni o esterni che possono causare infortuni o perdita di vite umane, inquinamento e/o danni alla proprietà. stabiliti i criteri per ciascuna competenza. Ad esempio, i criteri delle prestazioni per la prima area di competenza (Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione) sono stati definiti come segue: § Mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza. § Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. § Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più appropriate da intraprendere in una data emergenza. § Supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze. Formulazione dei criteri delle prestazioni per ciascuna area di competenza Dopo aver formulato una panoramica delle tre competenze individuate, sono stati individuati e § Prendere in considerazione gli effetti delle condizioni atmosferiche in una data emergenza. § I criteri delle prestazioni forniscono la base per individuare le relative conoscenze e capacità. 46 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Conoscenze e capacità per le tre aree di competenza Area competenza chiave 1: Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione Ad esempio le conoscenze e le capacità elencate per la prima area di competenza (Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione) sono come segue: Conoscenze richieste: § Come informare le Autorità competenti e richiedere l’assistenza necessaria. § Ciò che va comunicato alle parti coinvolte nella gestione dell’emergenza (Capitano, squadra del ponte di comando, Autorità, ecc.). § Come predire gli effetti di una data emergenza. § Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. § Come gestire diversi tipi di emergenze. § Come le condizioni atmosferiche possono influenzare una data emergenza. Capacità richieste. Essere in grado di: § Mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza. § Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. § Coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più appropriate da intraprendere in una data emergenza. § Supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze. § Interpretare gli effetti delle condizioni atmosferiche alla luce dell’emergenza. Quanto sopra mostra che un pilota marittimo deve possedere le capacità e le conoscenze necessarie per essere considerato in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in circostanze d’emergenza nel proprio porto di destinazione. Lo stesso principio è valido per le altre due aree di competenza: il pilota marittimo deve avere tutte le capacità e le conoscenze necessarie per consigliare il Capitano della nave al fine di evitare e/o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione ed essere in grado di partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione. Area competenza chiave 2: Essere in grado di consigliare il Capitano della nave al fine di evitare o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione Le conoscenze e le capacità elencate per la seconda area di competenza (Utilizzare conoscenze e capacità per evitare e/o minimizzare l’inquinamento) sono come segue: Conoscenze richieste: § I piani d’emergenza locali anti-inquinamento. § Le caratteristiche dei carichi pericolosi. § L’effetto della fuoriuscita di un carico pericoloso sull’ambiente. § L’effetto della fuoriuscita dei serbatoi di carburante/petrolio della nave sull’ambiente. § Come la fuoriuscita di altre sostanze pericolose a bordo influenza l’ambiente. § Capacità richieste Essere in grado di: § Applicare i piani locali d’emergenza per prevenire o contenere l’inquinamento. § Riconoscere e prevenire situazioni che possono condurre a possibile inquinamento. § Area competenza chiave 3: Essere in grado di partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione § Le conoscenze e le capacità elencate per la terza area di competenza (Partecipare alle operazioni di soccorso) sono come segue: Conoscenze richieste. Conoscere: § Le procedure SAR (Search And Rescue) internazionali, nazionali e locali. § Piani di risposta all’emergenza. § Tecniche di sopravvivenza individuale. Capacità richieste. Essere in grado di: Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 47 § Applicare le procedure internazionali, nazionali e locali alla SAR (Search and Rescue). § Utilizzare procedure per il recupero delle persone soccorse. § Riconoscere e prevenire situazioni rischiose/ pericolose. Utilizzo degli standard occupazionali per sviluppare la qualifica In molti stati membri dell’UE la prima fase di sviluppo e riforma del curriculum è la produzione di standard occupazionali. Ciò codifica le necessità del datore di lavoro che possono poi servire da base per la seconda fase del processo: tradurre gli standard in qualifiche e curricula. Questo passo richiede l’utilizzo di vari metodi secondo la struttura e il contenuto dei curricula e in base al paese specifico. Ciò normalmente comporterebbe la definizione dei risultati dell’apprendimento prefissati e anche, a volte, standard di valutazione o indicatori/criteri delle prestazioni, specifiche dei contenuti, unità e programmi cronologici. Qualifica CPD per piloti marittimi su prevenzione dei rischi e protezione ambientale Utilizzo dell’approccio in base ai risultati dell’apprendimento La strategia della Commissione Europea per l’iniziativa New Skills for New Jobs affronta la necessità di risolvere le carenze di competenza dell’Europa e le richieste per un’apertura dei settori dell’istruzione e della formazione, rendendo le istituzioni che operano in quest’area più attente ai bisogni di studenti e datori di lavoro. Parallelamente incoraggia lo sviluppo di relative qualifiche centrate sui risultati concreti dell’apprendimento. I risultati dell’apprendimento sono dichiarazioni di ciò che uno studente conosce, capisce ed è in grado di fare al termine del processo d’apprendimento. Essi sono definiti in termini di conoscenza, capacità e competenza. 1. Conoscenza: significa l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relativo a un settore di lavoro 48 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf o studio. Descritta come conoscenza teorica e/o pratica. 2. Capacità: significa la capacità di applicare la conoscenza e utilizzare know-how per completare incarichi e risolvere problemi. Descritte come cognitive (pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (abilità manuale e utilizzo di metodi, materiali, utensili e strumenti). 3. Competenza: significa la capacità comprovata di utilizzare conoscenza, capacità e abilità personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o studio e nello sviluppo professionale e personale. Descritta in termini di responsabilità e autonomia. I risultati dell’apprendimento possono essere utilizzati per stabilire descrittori di quadri di qualifica, definire qualifiche, elaborare curricula, effettuare una valutazione basata su conoscenza, capacità e competenza, ecc. Per ciascun livello del Quadro di Qualifica Europeo (EQF), i risultati dell’apprendimento sono stabiliti in linea con il rispettivo livello secondo i descrittori di livello per ciascun livello dell’EQF. Una serie di risultati dell’apprendimento compone una unità di studio, e un insieme di unità di studio forma una qualifica completa. Per implementare l’ECVET è necessario che le qualifiche siano descritte utilizzando le unità dei risultati dell’apprendimento, così da poter riportare i risultati di esperienze di apprendimento valutate o validate con un metodo comune. La conoscenza, le capacità e le competenze identificate nello standard occupazionale sono state impostate come capacità, conoscenze e competenze dei risultati dell’apprendimento delle qualifiche in prevenzione dei rischi e protezione ambientale per piloti marittimi. La qualifica in prevenzione dei rischi e protezione ambientale per piloti marittimi intitolata ‘CPD Award in Risk Prevention and Environmental Protection’ è stata stabilita come premio per lo Sviluppo Professionale Continuo (CPD) al livello 5 del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). È stata divisa in tre moduli che riflettono le tre competenze stabilite nei relativi Standard Occupazionali. I moduli si basano Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 49 sui risultati dell’apprendimento individuati dal team. Dopo la valutazione dei risultati dell’apprendimento vengono concessi e registrati nella trascrizione dei risultati (Transcript of Records) i crediti ECVET. Il valore dei punti ECVET è stabilito come segue: § 25 ore di formazione = 1 punto ECVET § 1 punto ECVET = 1 punto ECTS I titoli dei moduli sono i seguenti: § Manovra e governo di navi in condizioni e circostanze eccezionali. § Evitare, prevenire e minimizzare l’inquinamento. § Assistenza in operazioni di Search and Rescue (ricerca e soccorso). La qualifica è per i piloti marittimi che necessitano di una licenza di pilota come requisito d’impiego. Lo scopo della qualifica CPD è offrire ai Piloti Marittimi Portuali le conoscenze e le capacità relative alla prevenzione dei rischi e alla protezione ambientale mediante un riconoscimento personalizzato a livello 5 offerto in un periodo da uno a due anni. Le ore totali necessarie a completare la qualifica sono divise come segue: § Ore di contatto: 276 § Pratica/Hands on: 50 § Studio personale: 8 § Valutazione: 16 § Totale ore: 350 equivalenti a 14 punti ECVET Risultati dell’apprendimento per ciascun modulo I risultati dell’apprendimento stabiliti per ciascun modulo rispecchiano gli standard occupazionali proposti. I risultati dell’apprendimento includono una lista delle relative conoscenze e capacità, oltre ad abilità d’apprendimento e comunicazione. Ad esempio i risultati dell’apprendimento stabiliti per il Modulo 1 ‘Manovra e governo delle navi in condizioni e circostanze eccezionali’ e includono quanto segue: Conoscenza: § Conoscenza su come informare le Autorità competenti e richiedere assistenza. § Conoscenza di ciò che va comunicato alle parti coinvolte nella gestione di un’emergenza (Capitano, squadra del ponte di comando, Autorità, ecc.). § Conoscenza su come prevedere gli effetti di tale emergenza. § Manovre d’emergenza con differenti tipi di vascelli come navi da carico, cisterne di gas e petrolio, navi container, navi trasporto veicoli, traghetti RORO e navi passeggeri. § Utilizzo di ancore per evitare la deriva. § Utilizzo di rimorchiatori per evitare la deriva. § Conoscenza su come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti di navigazione del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. § Conoscenza su come gestire differenti tipi di emergenze. § Gestione di emergenza con rottura del timone. § Gestione della nave dopo un mancato tentativo di rimorchio. § Gestione di emergenza con perdita di potenza. § Gestione di emergenza con spiaggiamento del vascello. § Gestione di emergenza con collisione con altri oggetti. § Conoscenza di come le condizioni meteorologiche possono influenzare un’emergenza. § Gestione di emergenza con correnti superiori a 1 nodo. § Gestione di emergenza con vento ad almeno 24 nodi in porto. § Gestione di emergenza con visibilità limitata. 50 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Capacità: § Capacità di mantenere una buona comunicazione con il Capitano, le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emergenza. § Capacità di utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o fornite dall’equipaggio. § Capacità di coordinarsi con il Capitano e le Autorità sulle azioni più appropriate da intraprendere in una data emergenza. § Richiedere assistenza da riva. § Cooperare con le autorità competenti coinvolte nell’emergenza. § Capacità di supportare il Capitano in differenti tipi di emergenze. § Gestione di emergenza con rottura del timone. § Gestione della nave dopo un mancato tentativo di rimorchio. § Gestione di emergenza con perdita di potenza. § Gestione di emergenza con spiaggiamento del vascello. § Gestione di emergenza con collisione con altri oggetti. § Capacità di interpretare gli effetti delle condizioni atmosferiche alla luce dell’emergenza. § Gestione di emergenza con correnti superiori a 1 nodo. § Gestione di emergenza con vento ad almeno 24 nodi in porto. § Gestione di emergenza con visibilità limitata. Capacità di comunicazione: § Partecipare mediante l’uso del linguaggio, del comportamento e della comunicazione non verbale. Partecipazione attiva al processo d’apprendimento. § Sviluppo di capacità di giudizio relative a decisioni che possono essere necessarie durante la manovra e il governo di navi in condizioni e circostanze eccezionali. Capacità di apprendimento § Riflettere sui livelli delle prestazioni personali confrontati con i criteri di apprendimento e valutazione delle qualifiche. § Ricercare e impegnarsi per acquisire maggior conoscenza su aspetti relativi alla manovra e al governo di navi in condizioni e circostanze eccezionali. § Autodisciplina unita a un apprendimento vario e personalizzato. Letture consigliate È stata redatta una lista delle letture consigliate per ciascun modulo per accrescere l’aspetto della qualifica relativo allo studio autonomo. Ad esempio le letture consigliate per il modulo 1 includono materiale di lettura come: § International Aeronautical and Maritime Search and Rescue (IAMSAR) Manual Volume 3. § Port Emergency Response Plan relativo all’area d’operazioni riportata sulla licenza del pilota. § Studi di casi di incidenti occorsi. § Manuale e note generiche sulla pratica di sopravvivenza in mare. Insegnamento dei moduli L’insegnamento dei moduli sarà impartito mediante lezioni, discussioni, pratica ed esperienza diretta, simulazione e modelli in scala. La formazione sarà in linea con gli sviluppi del sistema educativo in Europa, che riconosce la necessità per la formazione di essere più focalizzata sui risultati al fine di preparare gli studenti alle sfide che devono affrontare lavorando nel settore marittimo. Ciò emerge dall’approccio basato sui risultati che si concentra sulle competenze che lo studente ha bisogno di sviluppare al termine del processo d’apprendimento. Per ciascun modulo del programma di formazione ogni lezione, seminario e simulazione si focalizza su cosa lo studente: Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 51 § Conosce § È capace di fare § È capace di fare senza supervisione, autonomamente e con senso di responsabilità Questo approccio è pensato per assicurarsi che gli studenti non siano solo esposti al contenuto del corso, ma che assimilino anche la conoscenza, mettano in pratica ciò che hanno imparato e lavorino per un utilizzo di queste capacità senza supervisione, autonomamente e con senso di responsabilità. Questo focalizzare l’attenzione sulle competenze fa sì che i tirocinanti sviluppino le capacità che servono loro per operare nel modo più autonomo possibile nell’ambiente di lavoro. La formazione incentrata sui risultati richiede da parte degli istruttori l’utilizzo di un vasto repertorio di tecniche di formazione al fine di soddisfare le specifiche modalità e capacità di apprendimento dei tirocinanti. I metodi d’insegnamento includeranno una miscela di lavoro di gruppo, lezioni, studi di casi, simulazione, utilizzo di navi in scala e sessioni interattive. I corsi saranno in inglese o nella lingua del paese che adotta questa qualifica. Ad esempio, la formazione del modulo uno comprenderà quanto segue: § GMDSS24 Restricted Operator’s Certificate. § Corso IMO Standard Marine Communication Phrases. Simulazione computerizzata personalizzata o su modelli in scala di emergenze relative al timone, ai motori, allo spiaggiamento e alla collisione, più altre eventuali emergenze specifiche che si possono verificare. § Gestione delle risorse del ponte di comando per il Corso Formazione Piloti. § ECDIS generico. § Corso ARPA e RADAR Observer - livello Mana IMO Model corso 1.08). § Formazione sulle informazioni AIS. La tabella che segue illustra come ciascun risultato dell’apprendimento per il Modulo 1 sia collegato al tipo di formazione. Per dettagli simili sui Moduli 2 e 3 vedere l’Allegato 2 “Tabella delle Qualifiche”. 24 Global Maritime Distress Safety System, in italiano Sistema mondiale di soccorso e sicurezza in mare (SMSSM) – N.d.T. Conoscenza 108 Un candidato deve avere la conoscenza necessaria per prevedere Manovre d’emergenza con diversi tipi di vascello come Cargo, Navi Cisterna di Gas e Petrolio, Navi Container, Navi per gli effetti che il vascello può avere a causa dell’emergenza in Trasporto Auto, Traghetti RORO e Navi Passeggeri corso Alla fine di questo modulo, un candidato deve conoscere le frasi standard di comunicazione in mare 2. Ciò ch va comunicato alle parti coinvolte nella gestione dell’emergenza (Capitano, squadra del Ponte di Comando, Autorità, ecc.). 3. Come prevenire gli effetti di un’emergenza Conoscenza di come le comunicazioni d’emergenza vanno trasmesse alle autorità competenti Risultati dell’apprendimento 1. Come informare le Autorità competenti e richiedere l’assistenza necessaria. Capacità di consigliare il Capitano nella manovra e nel governo della nave in situazioni d’emergenza nel suo porto/area designata COMPETENZA 52 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf 5. Come gestire diversi tipi d’emergenza. 4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti di supporto del ponte o fornite dall’equipaggio. Capacità di gestiione di differenti tipi d’emergenza e conoscenza dell’effetto delle condizioni meteorologiche sulle emergenze Governo della nave dopo guasto al rimorchiatore Gestire un’emergenza con guasto al timone 109 Il candidato deve avere una buona comprensione di come interpretare le informazioni ricavate dagli strumenti di navigazione d el ponte e dall’equipaggio Utilizzo dei rimorchiatori per evitare la deriva Utilizzo delle ancore della nave per evitare la deriva Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 53 Capacità 1. Mantenere una buona comunicazione con Al termine di questo addestramento, il candidato avrà ottenuto le capacità necessarie per comunicare in modo chiaro con tutte il Capitano,le Autorità e tutte le parti le parti coinvolte in caso d’emergenza coinvolte nella gestione di un’emergenza. 6. Come le condizioni meteorologiche possono influenzare un’ emergenza. Gestire un’emergenza con visibilità ristretta 110 Gestire un’emergenza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emergenza con correnti superiori a 1 nodo Gestire un’emergenza con collisione con altri oggetti Gestire un’emergenza con spiaggiamento del vascello Gestire un’emergenza con perdita di potenza 54 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf 5. Interpretare gli effetti delle condizioni meteorologiche alla luce di una specifica emergenza. 4. Supportare il Capitano nei diversi tipi d’emergenza. 3. Coordinarsi con il Capitano sulle azioni più opportune da intraprendere in caso d’emergenza. 2. Utilizzare e trasmettere le informazioni visualizzate sugli strumenti di supporto del ponte o fornite dall’equipaggio. Il candidato deve essere in grado di prevedere gli effetti che il vascello può avere a causa dell’emergenza in corso 111 Gestire un’emergenza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emergenza con correnti superiori a 1 nodo Gestire un’emergenza con collisione con altri oggetti Gestire un’emergenza con spiaggiamento del vascello Gestire un’emergenza con perdita di potenza Governo della nave dopo guasto al rimorchiatore Gestire un’emergenza con guasto al timone Collaborare con le autorità competenti interessate dall’emergenza Richiedere assistenza da terra Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 55 COMPETENZA 2. Caratteristiche ed effetti di carichi pericolosi 1. Piano locale d’emergenza antinquinamento In grado di consigliare il Comandante al fine di evitare e/o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel porto/area designata Conoscenza Caratteristiche ed effetti di carichi pericolosi trasportati per mare 112 Un pilota conosce il suo ruolo nell’emergenza e come il piano di emergenza viene attuato in quanto rappresenta il legame tra le autorità e l’imbarcazione oggetto dell’incidente Risultati dell’apprendimento Gestire un’emergenza con visibilità ristretta 56 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Il candidato sarà in grado di supportare il comandante per evitare cattive pratiche che possono causare inquinamento 2. Riconoscere e prevenire situazioni di possibile inquinamento 1. Conoscenza delle Comunicazione da fare prima di cominciare procedure SAR (Search un’operazione di ricerca e soccorso; tipo di ricerca e And Rescue) soccorso; Procedure di Pronto Soccorso internazionali, nazionali Participates in Rescue operations Capacità Conoscenza Stabilire il modello di ricerca applicabile alle specifiche circostanze Stabilire un dato Risultati dell’apprendimento Un Pilota deve essere in grado di svolgere il suo ruolo nel piano d’emergenza di collegamento tra le autorità e la nave che h a causato l’incidente 1. Applicazione dei piani locali d’emergenza per prevenire o contenere l’inquinamento COMPETENZA Comprensione dell’impatto di incidenti inquinanti sul mare e sull’ambiente, così come dei loro effetti economici 3. Effetto dello sversamento di altri inquinanti nell’ambiente. 113 Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 57 Capacità 1. Applicazione delle procedure SAR (Search Corretta applicazione delle relative procedure SAR And Rescue) internazionali, nazionali Stabilire il modello di ricerca applicabile alle specifiche circostanze Stabilire un dato 114 Descrivere esempi di comunicazione errata nella Squadra del Ponte di Comando che porta a incidenti Descrivere incidenti causati da fatica dell’equipaggio della nave Descrivere esempi di interpretazione errata delle informazioni fornite dagli strumenti elettronici di supporto alla navigazione che porta a incidenti Riconoscere i differenti modelli di SAR Riconoscere le varie parti coinvolte nella SAR Descrivere il ruolo del pilota nella SAR Delinear gli aspetti principali del piano locale (SAR) Applicare le procedure di Pronto Soccorso Riconoscere e eseguire le istruzioni ricevute dal centro di coordinamento SAR Collegamento con il centro di coordinamento SAR Principi base di sopravvivenza in mare, utilizzo dei mezzi di salvataggio come giubbotti, gommoni, tute da immersione, ecc. Comprensione delle situazioni che possono portare a un incidente 3. Riconoscere e prevenire situazioni di rischio/pericolo 4. Tecniche di sopravvivenza individuale Tipi d’emergenza e ruolo del pilota nel piano di risposta (SAR) 2. Conoscenza dei piani di risposta all’emergenza e locali 58 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf 3. Come prevenire gli effetti di tale 115 spiaggiamento e alla collisione, più altre eventuali petrolio, navi container, navi trasporto veicoli, emergenze specifiche che si possono verificare. in scala di emergenze relative al timone, ai motori, allo vascelli come navi da carico, cisterne di gas e traghetti RORO e navi passeggeri. Simulazione computerizzata personalizzata o su modelli Phrases squadra del ponte di comando, Autorità, ecc.). Manovre d’emergenza con differenti tipi di Formazione IMO Standard Marine Communication 2. Informazioni da comunicare alle parti coinvolte nella gestione dell’emergenza (Capitano, Limitato di Operatore) GMDSS Restricted Operator's Certificate (Certificato 1. Come informare le Autorità competenti e richiedere assistenza. Coordinamento con l’equipaggio della pilotina per recuperare un sopravvisuto Recupero di un sopravvisuto privo di conoscenza dall’acqua Tipo di formazione Utilizzo dei sistemi e delle procedure di recupero utilizzati a bordo della pilotina Utilizzo dei sistemi di recupero a bordo delle pilotine Riconoscere e eseguire le istruzioni ricevute dal centro di coordinamento SAR Collegamento con il centro di coordinamento SAR Risultato dell’apprendimento 2. Utilizzo di procedure per il recupero delle persone soccorse e locali Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 59 Utilizzo di rimorchiatori per evitare la deriva Utilizzo di ancore per evitare la deriva 5. Gestione di differenti tipi di emergenze. fornite dall’equipaggio. oggetti Gestione di emergenza con collisione con altri vascello Gestione di emergenza con spiaggiamento del Gestione di emergenza con perdita di potenza rimorchio Governo della nave dopo un mancato tentativo di Gestione di emergenza con guasto al timone 4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti del ponte di comando o emergenza emergenze specifiche che si possono verificare. 116 spiaggiamento e alla collisione, più altre eventuali in scala di emergenze relative al timone, ai motori, allo Simulazione computerizzata personalizzata o su modelli Formazione sulle informazioni AIS Model corso 1.08) Corso ARPA e RADAR Observer - livello Mana IMO ECDIS generico Formazione Piloti Gestione delle risorse del ponte di comando per il Corso 60 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf nodo possono influenzare tale emergenza. Gestione di emergenza con visibilità limitata nodi in porto Gestione di emergenza con vento ad almeno 24 Gestione di emergenza con correnti superiori a 1 6. Come le condizioni meteorologiche 117 Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 61 62 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Valutazione I moduli saranno soggetti a valutazioni continue, prove scritte e resoconti. I dati, inclusi i risultati di tutti gli esercizi di simulazione, saranno conservati. Unità Un’Unità /Unità di Studio è una componente della qualifica consistente in un insieme coerente di conoscenza, capacità e competenza dei risultati dell’apprendimento stabiliti che può essere valutato, validato e riconosciuto. La valutazione deve verificare e registrare che lo studente abbia o non abbia raggiunto i risultati sperati. Una volta che un’Unità è valutata e provi che lo studente ha raggiunto i risultati previsti per essa, lo studente acquisisce un credito per quanto ottenuto. Il credito ottenuto per ciascuna Unità può poi essere trasferito. Perciò una volta che un’Unità è valutata, validata, accreditata e riconosciuta, contribuisce all’accumulo di crediti e può formare una qualifica completa. In tal modo le Unità consentono un conseguimento progressivo delle qualifiche mediante il riconoscimento, il trasferimento e l’accumulo di risultati. Il riconoscimento delle unità consente inoltre agli studenti di ottenere il riconoscimento dei risultati raggiunti in differenti contatti senza necessità di una nuova valutazione. Trasferibilità e riconoscimento della qualifica Punti ECVET I punti ECVET forniscono ulteriori informazioni in forma numerica sulle unità e le qualifiche. I punti ECVET sono una rappresentazione numerica del peso generale dei risultati dell’apprendimento in una qualifica e del peso relativo delle unità in relazione alla qualifica. Il numero di punti ECVET assegnati a una qualifica, insieme ad altre specifiche come le descrizioni delle unità di studio nei risultati dell’apprendimento e a informazioni sul livello delle qualifiche, può indicare l’ambito della qualifica. Dal numero totale di punti ECVET assegnati a una qualifica, ciascuna Unità ha un peso relativo entro quella qualifica. Questo è quindi riflesso nel numero di punti ECVET assegnati a ciascuna unità al fine di contribuire al raggiungimento della qualifica. Quando uno studente soddisfa i criteri di un’Unità o di una qualifica, il che significa che ha raggiunto i risultati previsti e che questi sono Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 63 valutati e validati, gli vengono assegnati i punti ECVET corrispondenti che sono registrati insieme ai risultati dell’apprendimento di ciascuna unità di studio nel suo libretto personale. I punti ECVET sono collegati alla struttura e alla descrizione della qualifica indipendentemente dal fatto che uno abbia ottenuto la qualifica o no. Ciò implica che i punti ECVET assegnati a un’unità di studio descrivono il peso di quell’unità in forma numerica. Pertanto c’è un riconoscimento dei punti ECVET ottenuti dalle unità completate anche se lo studente non ha completato con successo tutte le unità necessarie a ottenere la piena qualifica. L’ECVET dipende da 8 caratteristiche chiave che devono essere a posto per il processo di conversione e includono: risultati dell’apprendimento, unità, punti ECVET, trasferimento e accumulo di crediti, validazione di apprendimenti non formali e informali, protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding - MoU), accordo di studio e libretto personale.25 Quanto segue include la struttura del corso di qualifica per piloti marittimi sulla prevenzione dei rischi e la protezione ambientale preparato in linea con i requisiti ECVET: § Nome della Qualifica § Titolo della Qualifica ottenuta al termine del corso § Stato dell’indice del livello § Tipo di corso § Requisiti di partecipazione § Obiettivi generali del corso § Numero di Unità di Studio della Qualifica § Durata dell’intera Qualifica in ore totali di studio § Trasferimento e accumulo dei crediti Il credito si riferisce al fatto che lo studente ha raggiunto i risultati dell’apprendimento previsti, che sono stati valutati e che possono essere accumulati per una qualifica o trasferiti ad altri programmi di formazione o ad altre qualifiche. Il credito non va confuso con i punti ECVET. Il credito non esiste se 25 Malta Qualifications Council (2011) Implementing ECVET in Malta: A New European Tool for Promoting, Facilitating and Enhancing Lifelong Learning and Mobility (Attuazione dell’ECVET a Malta: un nuovo strumento europeo per la promozione, la facilitazione e il miglioramento dell’apprendimento continuo e della mobilità – N.d.T.) qualcuno non l’ha ottenuto. In altre parole, mentre il credito è collegato a una persona e ai suoi risultati personali, i punti ECVET sono collegati alla struttura e alla descrizione della qualifica indipendentemente dal fatto che uno abbia ottenuto la qualifica o no. I punti ECVET forniscono informazioni sulla qualifica e sulle unità. In breve, quando una persona dimostra di aver raggiunto la serie di risultati previsti per una specifica unità di studio, tale persona guadagna i punti ECVET assegnati a quell’unità di studio e ottiene dei crediti. Pertanto i punti ECVET sono rappresentazioni numeriche del peso di una particolare unità nel quadro di una qualifica. Il credito è ciò che uno studente ottiene per i risultati che dimostra di aver conseguito. Quindi il trasferimento dei crediti si riferisce al processo mediante il quale i risultati dell’apprendimento conseguiti in un contesto possono essere trasferiti a un altro contesto. Al fine del trasferimento, tali risultati devono essere valutati. L’esito della valutazione è registrato nel libretto personale dello studente e costituisce credito. Quindi, sulla base dei risultati valutati, il credito può essere validato e riconosciuto da un’altra istituzione competente. L’accumulo di credito è un processo mediante il quale gli studenti possono acquisire progressivamente qualifiche per successive valutazioni e validazioni dei risultati dell’apprendimento. Nel quadro del partenariato ECVET il trasferimento di credito è previsto nell’accordo di studio. Questo accordo di studio specifica quali risultati occorre raggiungere durante la mobilità e come saranno valutati. Il trasferimento di credito nel corso di Qualifica sulla Prevenzione dei Rischi e la Protezione Ambientale per piloti marittimi può essere molto utile per facilitare la mobilità dell’apprendimento. Per esempio un modulo per l’assegnazione del CPD può essere completato in un paese e gli altri moduli in un altro, secondo il materiale di formazione disponibile, come navi in scala e simulatori. Il calcolo dei crediti si basa sul metodo seguente: § 25 ore di formazione = 1 punto ECVET § 1 punto ECVET = 1 punto ECTS Stabilire un Accordo di Studio Un Accordo di Studio è un documento individuale che stabilisce le condizioni per uno specifico periodo 64 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf di mobilità. Specifica per uno studente particolare i risultati dell’apprendimento e le unità da conseguire, con i relativi punti ECVET. L’accordo di studio stabilisce inoltre che se lo studente raggiunge i risultati previsti e questi sono valutati positivamente dall’istituzione “ospite”, l’istituzione “madre” li validerà e riconoscerà come parte dei requisiti per una qualifica. Perciò l’accordo di studio costituisce un impegno verso lo studente che i suoi risultati, se in linea con le aspettative, saranno riconosciuti in ritorno. Ciò viene fatto senza ulteriori esami o valutazioni di quanto appreso durante il periodo di mobilità. L’accordo di studio è firmato dalle tre parti seguenti: l’istituzione madre che validerà e riconoscerà i risultati dell’apprendimento ottenuti dallo studente; l’istituzione ospite che fornisce la formazione per ottenere i risultati interessati e valuta tali risultati; e lo studente che si dichiara cosciente dell’imminente processo d’apprendimento e si impegna a rispettare l’accordo. L’accordo di studio deve perciò contenere informazioni sull’identità dello studente, la durata del periodo di mobilità, informazioni sui risultati che lo studente deve conseguire e i punti ECVET che corrispondono al peso relativo dell’unità nel sistema del proprio paese. L’accordo di studio non va confuso con il MoU. Il MoU è un documento quadro che definisce le condizioni in base alle quali il credito guadagnato in sistemi associati può essere riconosciuto. Può riguardare un gruppo o anche un ampio numero di qualifiche. L’Accordo di Studio è un documento più specifico, redatto per un caso specifico di mobilità e descrive i risultati dell’apprendimento interessati e come saranno valutati. Protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding - MoU) Al fine di facilitare quanto sopra, il trasferimento di credito deve essere supportato da fiducia reciproca tra le istituzioni competenti coinvolte. Il MoU è un accordo tra le istituzioni competenti che stabiliscono il quadro per il trasferimento crediti. Formalizza la partnership ECVET dichiarando la mutua accettazione dello stato e delle procedure delle Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 65 istituzioni competenti coinvolte. Stabilisce inoltre le procedure di partnership per la cooperazione. I MoU sono condotti da istituzioni competenti, ciascuna delle quali ha il potere, in base ai propri criteri, di assegnare qualifiche o unità o concedere credito per il trasferimento e la validazione dei risultati ottenuti. Nello stabilire un MoU, le istituzioni competenti devono riconoscere gli approcci dei loro partner nell’elaborare unità, valutazione, validazione e riconoscimento, oltre all’certificazione di qualità. Mediante questo processo si forma un giudizio supportato da informazioni sulle condizioni in base alle quali può essere riconosciuto il credito conseguito in sistemi associati. Perciò il MoU contiene dichiarazioni attraverso le quali le parti interessate accettano lo stato altrui come istituzione competente; ne accetta la certificazione di qualità, i criteri e le procedure di valutazione, validazione e riconoscimento come idonei ai fini del trasferimento del credito. Il MoU esprime inoltre l’accordo sulle condizioni dell’attività di partnership, come gli obiettivi, la durata e le disposizioni per la revisione del MoU, così come l’accordo sulla comparabilità delle qualifiche interessate ai fini del trasferimento del credito, utilizzando i livelli di riferimento stabiliti dall’EQF. Individua inoltre altri attori e istituzioni competenti che potrebbero essere coinvolte nel relativo processo con le loro funzioni. Esempio di Modello MOU:26 Identificazione delle Organizzazioni firmatarie del Protocollo d’Intesa Paese (A) Istituzione Tipologia Indirizzo Telefono Fax E-mail Sito web Rappresentata da (Nome e funzione) Telefono Fax E-mail Paese (B) Istituzione Tipologia Indirizzo Telefono Fax E-mail Sito web Rappresentata da (Nome e funzione) Telefono Fax E-mail 26 Fonte del modello MOU: http://www.ecvet-projects.eu/ toolbox/ToolBoxList.aspx?id=16&type=1 66 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Organizzazioni in grado di operare nel quadro del Protocollo d’Intesa Nel caso in cui il MoU possa essere stabilito per un contesto più ampio (accordi che includono organizzazioni di settore, autorità regionali o nazionali), la tabella sottostante va completata con le istituzioni in grado di operare nel quadro del MoU Istituzione Tipologia Indirizzo Telefono Fax E-mail Sito web Rappresentata da (Nome e funzione) Istituzione Tipologia Indirizzo Telefono Fax E-mail Sito web Rappresentata da (Nome e funzione) Informazioni sulla Qualificazione coperta dal Protocollo d’Intesa Qualificazione nel Paese (A) Titolo della qualifica Livello EQF/NQF (se applicabile) Unità comuni dei risultati dell’apprendimento • ... • ... • ... • ... Documenti allegati • Qualificazione • Documento per una panoramica più dettagliata degli LO associati alla qualificazione • Supplemento certificato Europass • Altro Qualificazione nel Paese (B) Titolo della qualifica Livello EQF/NQF (se applicabile) Unità comuni dei risultati dell’apprendimento • ... • ... • ... • ... Documenti allegati • Qualificazione • Documento per una panoramica più dettagliata degli LO associati alla qualificazione • Supplemento certificato Europass • Altro Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 67 Istituzioni competenti nelle Specifiche Tecniche ECVET I partner indicano le funzioni e le responsabilità delle istituzioni competententi nel loro contesto Funzioni – Chi è responsabile di Paese (A) Identificazione delle unità dei risultati d’apprendimento adatte alla valutazione Fornitura dei programmi di istruzione e addestramento/attività d’apprendimento in preparazione dei risultati d’apprendimento mancanti Valutazione del fatto che il candidato ha ottenuto i risultati d’apprendimento sperati Validazione dei crediti del candidato Riconoscimento dei crediti del candidato Altro Libretto personale Il libretto personale è un documento di proprietà dello studente. Mentre l’accordo di studio descrive ciò che lo studente deve conseguire, il libretto personale documenta ciò che ha conseguito. È un registro dei risultati ottenuti che contiene informazioni sui risultati valutati, sullo studente, sulle unità e sui punti ECVET concessi. Specifica inoltre l’identità dello studente e le istituzioni competenti che hanno valutato, validato e riconosciuto il suo credito27. 27 Malta Qualifications Council (2011) ECVET in Europe A New European Tool for Promoting, Facilitating and Enhancing Lifelong Learning and Mobility. Pgs 3 – 7 (ECVET in Europa. Un nuovo strumento europeo per la promozione, la facilitazione e il miglioramento dell’apprendimento continuo e della mobilità –N.d.T.) Paese (B) Paese (...) 68 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf Esempio di libretto personale28 Studente Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita C.I./Passaporto/N. previdenza sociale* Indirizzo Titolo del programma d’addestramento Qualificazione in preparazione * Selezionare la voce appropriata Unità (titolo) Risultato della valutazione Punti ECVET Altro (se applicabile) Istituzione ospite – Titolo Indirizzo Persona di contatto Firma dell’Istituzione ospite data/luogotimbro Competenze dei piloti marittimi nel sistema Europass Come illustrato nella Parte 1 del presente Manuale, il Curriculum Vitae Europass è un modello standard che consente di descrivere le proprie competenze, conoscenze e capacità grazie a un formato paneuropeo. Questo strumento è utilizzato o per far domanda di lavoro nel proprio Paese o nell’UE oppure per la domanda a corsi di sviluppo della propria carriera. L’ECV è uno strumento personale che il singolo compila da solo o con l’aiuto di personale specializzato. L’ECV adotta opzioni e caratteristiche innovative che hanno più probabilità di rispondere ai requisiti del mercato del lavoro e allo sviluppo dell’istruzione formale, non formale e informale. Primo, l’ECV non è solo focalizzato sul percorso che l’individuo ha compiuto ma anche sulle 28 http://www.decvet.net/files.php?dl_mg_id=451&file=dl_ mg_1259230457.pdf competenze che questi ha acquisito attraverso vari tipi d’esperienza e che possono avere un valore sul mercato del lavoro. Pertanto l’elemento chiave è il bagaglio di risorse che ciascun individuo possiede e può offrire, mentre le occasioni e le esperienze attraverso le quali tali risorse sono state sviluppate sono incluse come informazioni di supporto per definire meglio la qualità e il livello della competenza dichiarata. Secondo, l’ECV consente di includere e migliorare tutti i tipi di apprendimento, specialmente attraverso l’esperienza in contesti non formali e informali, che integrano le competenze acquisite con l’istruzione formale. Ciò è anche conseguenza di un approccio basato sulla competenza, focalizzato sulle capacità e le abilità dell’individuo piuttosto che sul tipo di carriera intrapresa. Grazie alla compilazione dell’ECV è possibile avere un linguaggio comune europeo per datori di lavoro, centri di sviluppo professionale, gente in Qualifica basata sugli standard occupazionali dei piloti marittimi | 69 cerca d’impiego e professionisti incentrato sulle caratteristiche e le capacità dell’individuo. Nel contesto del progetto CERTIPILOT, l’ECV è particolarmente importante per l’identificazione delle competenze dei piloti marittimi e il riconoscimento di quelle capacità e conoscenze acquisite mediante varie forme di formazione. Inoltre l’ECV e l’applicazione del quadro CERTIPILOT possono essere utili alle Organizzazioni di Piloti per fare il bilancio della gamma di competenze disponibili all’interno della squadra e possibilmente pianificare percorsi di formazione individuali. L’utilizzo dell’ECV per piloti in relazione allo sviluppo delle loro risorse individuali rende più facile: § Fare il bilancio delle competenze e delle capacità individuali e dar loro rilevanza per ulteriore istruzione, formazione o sviluppo della carriera; Capacità relative al lavoro § Collegare la formazione intrapresa e l’esperienza acquisita alle relative competenze; e § Individuare meglio il portafoglio di competenze di un individuo o di un gruppo per scopi sia interni che esterni. Competenze dei piloti marittimi formati nella prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale riflesse nel CV Europass Di seguito forniamo un esempio di come le competenze dei piloti marittimi formati nella prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale possono essere riflesse nel CV Europass: Competenza tecnica nella prevenzione dei rischi e nella protezione ambientale: • Essere in grado di consigliare il Capitano sulla manovra e il governo della nave in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione • Essere in grado di consigliare il Capitano della nave al fine di evitare o minimizzare l’inquinamento in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione • Essere in grado di partecipare alle operazioni di soccorso in situazioni d’emergenza nel proprio porto di destinazione Allegato 1 ALLEGATO Grafico delle Qualifiche COMPETENZA In grado di consigliare il Capitano nella manovra e nel governo della nave in situazioni d’emergenza nle suo porto/area designata Conoscenza 1. Come informare le Autorità competenti e richiedere l’assistenza necessaria Risultati dell’apprendimento Conoscenza di come le comunicazioni d’emergenza vanno trasmesse alle autorità competenti 2. Cosa bisogna comunicare alle parti coinvolte Alla fine di questo nella modulo, il candidato gestion di deve conoscere le frasi un’emerge standard di nza comunicazione in mare (Capitano, Squadra del Ponte di Comando, Autorità, ecc.). Il candidato deve avere la 3. Come conoscenza prevedere necessaria gli effetti di a prevedere un’emerge gli effetti nza che il vascello può avere a causa Tipo di addestrame nto Certificato Operatore Limitato GMDSS Addestrame nto sulle frasi standard di comunicazio ne in mare IMO Manovra d’emergen za con diversi tipi di vascello quali Cargo, Navi Cisterna di Gas e Petrolio, Metodo Metodo di valutazi one Ore Letture Lezioni Esame scritto Lezioni 4 ore di teoria Esame scritto e 1 ora di valutazione orale frasi standard di comunicazione in mare, Risoluzione IMO A.918 (22) 10 teoriche Manuale GMDSS 130 Allegato | 71 dell’emerge Navi nza in corso Container, Navi trasporto auto, Traghetti RORO e Navi Passeggeri Utilizzo delle ancore della nave per prevenire la deriva Utilizzo di rimorchiat ori per prevenire la deriva 4. Come interpretare le informazioni visualizzate sugli strumenti di supporto del ponte o fornite dall’equipaggio Simulazione computerizz ata personalizzat a o addestramen to su modelli con equipaggio Simulazioni di emergenze relative al timone, perdita di potenza, spiaggiament o, collisione e altre emergenze specifiche che possono capitare Simulazion e computeriz zata personalizz Resocon to ata o addestram ento su modelli con equipaggio Corso d’Addestram Il candidato deve avere ento sulla Gestione una buona Lezioni: comprensione di come delle Risorse del Ponte di interpretare le informazioni ricavate Comando per Piloti dagli strumenti di navigazione del ponte e dall’equipaggio Generico Lezioni: ECDIS Esame scritto Esame scritto Simulazione/M odelli con equipaggio: 21 ore di addestramento e 3 ore di resoconto e valutazione Modelli con equipaggio/Simul azione Computerizzata manuale relativa a situazioni d’emergenza – Almeno guasto al timone, al motore e all’elica di prora BRMP 22 ore di insegnamento e 2 ore di valutazione Manuali sulla Gestione della Squadra del Ponte di Comando per Piloti ECDIS, 38 hours insegnamento 2 hours ECDIS and Positioning (Vol. 1 and 2) – Nautical 131 72 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf valutazione Corso ARPA e Osservatore RADAR -‐ Lezioni: livello mana corso Modello IMO 1.08), Addestrame nto sulle Lezioni: informazioni AIS Esame scritto Esame scritto Osservatore Radar, 22 ore di insegnamento 2 ore di valutazione, Addestramento interpretazione AIS 2 ore di insegnamento, 1 ora di valutazione Institute, Radar e AIS Vol 1 e 2 dell’Istituto Nautico o equivalente Gestire un’emerge nza con guasto al timone Simulazione computerizz ata personalizzat a o addestramen Capacità di to su modelli gestione di Gestire con differenti 5. Come un’emerge equipaggio tipi gestire Simulazioni d’emergenz nza con diversi tipi perdita di di a e d’emergenz emergenze conoscenza potenza a relative al dell’effetto Gestire timone, delle condizioni un’emerge perdita di potenza, meteorolog nza con spiaggiam spiaggiament iche sulle o, collisione emergenze ento del vascello e altre emergenze Gestire specifiche un’emerge che possono nza con capitare collisione con altri oggetti Governo della nave dopo guasto al rimorchiat ore 6. Come le condizioni meteorolog Simulazion e computeriz zata personalizz ata o addestram ento su modelli con equipaggio Simulazione/M odelli con Sessione equipaggio: 21 ore di di resocont addestramento e 3 ore di o resoconto e valutazione Modelli con equipaggio/Simul azione Computerizzata manuale relativa a situazioni d’emergenza Gestire un’emerge nza con 132 Allegato | 73 iche possono influenzare un’ emergenza correnti superiori a 1 nodo Gestire un’emerge nza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emerge nza con visibilità ristretta capacità 1. Mantenere una buona comunicazi one con il Comandant e,le Autorità e tutte le parti coinvolte nella gestione di un’emerge nza 2. Utilizzo e trasmission e delle informazio ni visualizzate sugli strumenti di supporto alla navigazion e del Ponte di Comando o fornite dall’equipa ggio Al termine di questo addestrame nto, il candidato avrà ottenuto le capacità necessarie per comunicare in modo chiaro con tutte le parti coinvolte in caso d’emergenz a Certificato Operatore Limitato GMDSS Pratica Esame 14 ore di Manuale GMDSS pratica GMDSS 133 74 | CERTIPILOT - MANUALE PER IL RICONOSCIMENTO TRASPARENTE DELLE QUALIFICHE DEI piloti marittimi in base all’ecvet e all’eqf 3. Coordinarsi con il Comandant e sulle azioni più opportune da intraprende re in caso d’emergenz a Richiesta di assistenza da terra Collegame nto con le autorità competent i iteressate all’emerge nza Gestire un’emerge nza con guasto al timone 4. Supportare il Comandant e nei diversi tipi d’emergenz a Simulazione computerizz ata personalizzat a o addestramen Governo Il candidato della nave to su modelli con deve essere dopo in grado di guasto al equipaggio prevedere rimorchiat Simulazioni di gli effetti ore emergenze che il relative al vascello Gestire può avere a un’emerge timone, perdita di causa nza con dell’emerge perdita di potenza, spiaggiament nza in corso potenza o, collisione e altre Gestire un’emerge emergenze specifiche nza con spiaggiam che possono capitare ento del vascello Simulazion e computeriz zata personalizz Resocon to ata o addestram ento su modelli con equipaggio Simulazione/M odelli con equipaggio: 21 ore di addestramento e 3 ore di resoconto e valutazione Modelli con equipaggio/Simul azione Computerizzata manuale relativa a situazioni d’emergenza – Almeno guasto al timone, al motore e all’elica di prora Gestire un’emerge nza con collisione con altri oggetti 5. Interpretar e gli effetti delle condizioni meteorolog Gestire un’emerge nza con correnti superiori a 1 nodo 134 Allegato | 75 iche alla luce di una specifica emergenza Gestire un’emerge nza con forza del vento di almeno 24 nodi in porto Gestire un’emerge nza con visibilità ristretta 135 NOTE NOTE NOTE