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LEGATORI
Una plaquette applicata
cultura grafica
Un tessuto ad alta cangianza
pa
la stam
a
illumin
Cartonature
elaborate,
per una finitura luminosa
Penso sia sufficiente visitare
l’annuale mostra del libro antico o una delle stupende librerie
antiquarie delle nostre città
d’arte, per rendersi conto che
la nobilitazione della copertina
come forma di espressione
estetica non è certo novità dei
giorni nostri.
Oggi, che l’oggetto libro è
diventato mezzo di comunicazione di massa, tale attenzione
non è inferiore al passato. E se
un tempo il rendere la copertina preziosa ed esteticamente
gradevole era un atto dovuto al
blasone dell’unico o dei pochi
compratori dell’opera, oggi
di Emanuele Posenato
giornalista esperto di stampa
[email protected]
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la motivazione è strettamente
legata a logiche di marketing
e di merchandising. Apparire
è necessario, emergere significa distinguersi e distinguersi
significa spesso vendere.
La ricerca quasi esasperata
verso nuove forme di nobilitazione spinta non si limita
all’editoria libraria di pregio,
ma anche al settore commerciale del catalogo di lusso sul
quale vogliamo soffermarci in
questo numero.
Quando i materiali
comunicano
Sfogliando Print Buyer è facile
imbattersi in pagine pubblicitarie di aziende leader nella
ricerca e sviluppo di soluzioni
personalizzate ad alto valore
aggiunto. Vi sarà capitato di
vedere citati i materiali più
disparati. Plastica, tessuti, pelle
e finta pelle, gomma, magneti,
legni, alluminio e molti altri,
spesso impiegati proprio per
realizzare le copertine di cataloghi, altrimenti tecnicamente
anonimi, che affidano la loro
capacità comunicativa quasi
esclusivamente alla copertina.
In qualche caso basta davvero
poco: un accoppiamento fra
una lamina di legno (oggi sono
disponibili fogli inferiori al
millimetro di spessore, lavorabili con colle a freddo di natura
vinilica) ed un cartoncino,
successivamente serigrafato
o una trancia a caldo oppure
un’incisione al pantografo,
per ottenere effetti strepitosi.
E’ così per esempio che al
recente Salone del Mobile di
Milano abbiamo potuto vedere
le ante di un esotico armadio
da camera impiallacciato di
preziosissimo Tek sul quale
erano riprodotti, mediante una
stampante flatbed a getto di
inchiostro, dei motivi etnici; lo
stesso materiale col medesimo
soggetto era stampato sulla
copertina del catalogo della
La labbratura argento sul taglio
collezione.
A questo proposito non si può
dimenticare una brochure del
noto marchio Ferrari realizzata
da Golinelli Industrie Grafiche
e presentata due anni fa alla
London Book Fair. La copertina riproduceva un particolare
della carrozzeria di uno dei
modelli più recenti della Rossa
di Maranello, completo di
bocchette di arieggiamento,
ovviamente in plastica rossa
termoformata. Una serigrafia
del logo in giallo completava
un’opera di grande impatto
non solo per gli appassionati.
Se la brochure è fashion
“Il mio modo di essere e il
nostro stile deve essere comunicato già dalla copertina del
catalogo” ci racconta Stefania
Volpi, giovane titolare nonché
art stylist di Altamoda Chic
(insieme al fratello Riccardo,
contitolare e designer della
linea), la collezione moda
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recentemente lanciata, una
vera e propria linea di style
life, dall’arredamento all’abbigliamento, all’oggettistica per
la persona e per la casa, il cui
catalogo principale impiega per
il rivestimento della copertina
lo stesso materiale, nuovissimo
e costosissimo, impiegato per
il confezionamento dei suoi
prodotti. Un tessuto tecnico
ad alto grado di cangianza, con
caratteristiche tecniche molto
particolari. Tutto del catalogo comunica sfarzosità: dal
rivestimento di copertina alla
plaquette applicata, al ricorso
alla labbratura argento metallizzato sul taglio del catalogo.
Tagli fotografici, cromie, scelta
dei colori e delle vernici sono
accuratamente studiati. Marco
Terreni, dello studio Kinetiks,
che segue Altamoda fin dal suo
nascere, conferma l’importanza
della ricerca e di poter contare su partner efficienti: “Per
realizzare l’ultimo catalogo
sono state necessarie diverse
campionature in bianco del
prodotto ed un paio di prove
di stampa. Far combaciare le
esigenze del cliente, la creatività
e le necessità di realizzazione
richiede grande affiatamento e
lavoro di squadra”.
La forza della matericità è
notevole, in particolare quando
la materia è direttamente coniugabile all’essenza del servizio
o del prodotto offerto.
L’importanza del particolare
Altre volte sono i particolari
che contribuiscono a differenziare un prodotto. Pur nel
contesto di scelte grafiche ed
estetiche accurate, l’aggiunta di
un particolare, anche quando
questo richiede delle lavorazioni manuali per realizzarlo,
può conferire al prodotto un
carattere di esclusività.
E’ il caso di una stupenda
brochure vista al Pitti Uomo lo
scorso gennaio a Firenze, rea-
lizzata in confezione cartonata
rivestita in Fedrigoni Savile
Row Pinstripe, con vernice
serigrafica lucida a rilievo,
impuntura bianca realizzata
mediante cucitura Singer
lungo il lato di contro dorso, a
simulare l’impostazione provvisoria della confezione sartoriale. Quattro bottoni disposti in
linea come sulle maniche delle
giacche, ovviamente fissati a
mano mediante filo passante,
completavano la finitura.
E’ invece del catalogo principale di AmeliHome, realizzato
da Grafiche Siz di Verona (foto
sopra), la scelta di incastonare
uno Swarowsky di 1x1 cm,
davvero “luccicoso” e prezioso,
con un taglio molto nuovo per
impreziosire ulteriormente la
copertina realizzata con una
carta perlescente e stampata
con inchiostri ossidativi ad alta
densità. L’effetto cromatico
è di grande profondità senza
precludere il contrasto abbi-
cultura grafica
Uno Swarowsky 1x1 cm
per dare luce alla copertina
nato ad un bagliore e ad una
cangianza di fondo propri del
supporto base che colpiscono
chi lo sfoglia.
Limiti e condizionamenti
Le precauzioni da prendere
quando ci si trova di fronte a
soluzioni aperte come quelle presentate non sono mai
troppe. Dalla lavorabilità dei
materiali (manualmente quasi
sempre possibile, meccanicamente un po’ meno) alla
compatibilità con le colle, gli
inchiostri e le vernici sempre da verificare; il ricorso
alla campionatura è quindi
d’obbligo.
Infine, attenzione a non cadere
negli eccessi che Gillo Dorfles uno fra i massimi critici d’arte
e filosofi dell’estetica viventi
- ha definito i “modi, maniere,
gesti e comunicazioni aberranti
della distorsione del gusto”
nel suo recente saggio Horror
Pleni.
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legatoriac artonature elaborate per una finitura luminosa