ALA TRIDIMENSIONALE Procediamo con la determinazione delle caratteristiche aerodinamiche dell’ala tridimensionale seguendo il testo del Picardi. Il primo passo è il calcolo della pendenza della curva CL-α secondo la formula p ∂CL / ∂α p.m. b ∂CL =f p ∂CL ∂α ala 1 + 57,3 / πA b ∂α p.m. dove f = 0,997 è un fattore correttivo che dipende dall’allungamento e dal rapporto di rastremazione ∂CL = 0,104 (in deg-1) è la pendenza della curva CL-α del profilo medio nel ∂α p.m. tratto rettilineo p = 248,92 ft è il semiperimetro alare b = 212 ft è l’apertura alare A = 9 è l’allungamento. ∂CL -1 Si ottiene = 0,0811 (deg ). ∂α ala Dobbiamo ora calcolare l’angolo di portanza nulla dell’ala secondo la formula α0,ala = α0,root + J*ε dove α0,root = -2,5° è l’angolo di portanza nulla del profilo in mezzeria alare cioè del profilo alla radice J = -0,38 è un coefficiente correttivo dipendente dall’allungamento alare e dal rapporto di rastremazione ε è lo svergolamento aerodinamico tra il profilo alla radice e quello all’estremità preso positivo per rotazioni che comportano una maggior incidenza del profilo di estremità rispetto a quello alla radice. Tale parametro è però riferito a uno svergolamento uniformemente distribuito. Si deve quindi confrontare lo svergolamento della nostra ala con uno svergolamento uniformemente distribuito. Procediamo considerando gli angoli di portanza nulla dei 3 profili alla radice –2,5° al 20% della semiapertura alare –2,1° in estremità –0,5° e calcolando per ogni profilo α0,root -α0,i ; si ottiene alla radice naturalmente 0 al 20% della semiapertura alare -0,4° in estremità -2°. ∂CL Moltiplico ora i 3 risultati ottenuti per ⋅ c i dove ∂α i ∂CL -1 alla radice = 0,1073 (deg ) e c root = 41,1 ft ∂α root ∂CL -1 al 20% della semiapertura alare = 0,1053 (deg ) c 20% = 26,7 ft ∂α 20% ∂CL -1 in estremità = 0,101 (deg ) c tip = 6,7 ft ∂α tip ricavando così alla radice 0 al 20% della semiapertura alare -1,1246 in estremità -1,3534. Possiamo a questo punto rappresentare i risultati ottenuti in un diagramma -1,6 -1,3534 -1,4 -1,2 -1,1246 -1 -0,8 -0,6 -0,4 -0,2 0 20 40 60 80 100 00 %b L’area A1 sottesa alla spezzata moltiplicata per la pressione dinamica fornisce la portanza di ogni semiala. A noi interessa però confrontare tale area con quella ottenuta da uno svergolamento uniforme di un’ala geometricamente uguale e costruita sul profilo medio. Si può così ottenere ε= A1 = -3,168°. b ∂CL ⋅ c tip ⋅ 4 ∂α pm Abbiamo ora tutto per calcolare α0,ala = -2,5°+0,38*3,168° = -1,296°. Per completare la curva CL-α è necessario determinare la zona dello stallo utilizzando i ∂CL parametri ora definiti cioè e α0,ala. Vale infatti la relazione ∂α ala α ala ∂CL ∂α pm = (α pm − α 0,pm ) + α 0,ala ∂CL ∂α ala che nel nostro caso diventa α ala = 1,282 α pm + 1,140. Possiamo allora mettere in grafico la curva CL-α anche per l’ala tridimensionale isolata. 2 1,5 CL 1 0,5 0 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25 30 -0,5 profilo medio ala isolata -1 angolo di incidenza A questo punto possiamo proseguire con la determinazione della polare dell’ala, a partire dalla polare del profilo medio e tenendo conto dell’ulteriore contributo della resistenza indotta. A tal proposito sfruttiamo la seguente formula 2 C D ,i ∂C L ∂C L ∂α 2 CL ∂α pm pm 2 v+ε w = + CLε p/b p/b πAu dove CL è riferito all’ala ed è la variabile nella formula u, v, w sono dei parametri dipendenti dal rapporto di rastremazione e dall’allungamento alare e nel nostro caso u = 0,96, v = -0,005, w = 0,0033 Gli altri parametri sono già stati definiti in precedenza; ε dovrebbe essere ricalcolato se la curva tracciata precedentemente in funzione della posizione sulla seminala attraversasse l’asse delle ascisse; nel nostro caso ciò non accade e dunque possiamo utilizzare il valore già calcolato. Si ottiene allora un andamento di CD,i descritto dalla funzione C D ,i = C 2L + 1,403 ⋅10 −3 C L + 2,6 ⋅10 − 4 27,143 e illustrato nel diagramma seguente 0,09 0,08 0,07 0,06 CDi 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 0 -1 -0,8 -0,6 -0,4 -0,2 0 0,2 0,4 CL 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 In conclusione la polare dell’ala tridimensionale isolata si ottiene sommando il coefficiente di resistenza indotta al coefficiente di resistenza del profilo medio; se ne deduce il seguente grafico 0,12 profilo medio ala isolata 0,1 CD 0,08 0,06 0,04 0,02 0 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5 2 CL DETERMINAZIONE COEFFICIENTE DI MOMENTO DELL’ALA ISOLATA Come fatto per il coefficiente di portanza e di resistenza, si parte dalle caratteristiche del profilo medio per passare poi a quelle dell’ala finita. I risultati saranno tutti riferiti al centro aerodinamico. Di seguito riportiamo i diagrammi CM-CL dei singoli profili -0,05 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5 -0,055 CM -0,06 -0,065 -0,07 652-415 651-412 65410 -0,075 -0,08 CL Ricaviamo a questo punto il valore della corda media aerodinamica (CMA) dalla nota espressione b 2 CMA = 1 c 2 (x )dx S 2 ∫0 dove c(x) è la legge di variazione della corda alare lungo l’apertura. Nel nostro caso ricaveremo CMA come somma di due integrali in quanto per il cambio di rastremazione c(x) assume due espressioni diverse: 1 CMA = S 2 0, 2 ( b 2 ) ∫ c (x )dx + 0 2 1 2 ( ) c x dx 2 ∫ 0, 2( b / 2 ) b/2 dove c1(x) = 41,1 − 41,1 − 26,7 x 21,2 c2(x) = 31,7 − 26,7 − 6,7 x 106 − 21,2 Si ottiene così CMA = 21,34 ft = 6,5 m. Possiamo direttamente calcolare la posizione lungo l’apertura alare della corda media aerodinamica secondo la formula suggerita dal Seckel b/2 x ba ,CMA = ∫x ba ( y) ⋅ c( y)dy 0 S/ 2 dove c(y) è la legge di variazione della corda dei profili, mentre xba(y) è rappresentato in figura xba(y) 72,3 ft Come prima dobbiamo spezzare l’integrale in 2 parti . Conosciamo già l’andamento della corda lungo l’apertura , mentre è facile trovare xba(y) = indicata in figura e 106 ft è la semiapertura alare. Allora x ba ,CMA 0, 2 ( b / 2) b/2 1 = ∫ x ba ( y) ⋅ c1 ( y)dy + ∫ x ba ( y) ⋅ c 2 ( y)dy S / 2 0 0, 2( b / 2 ) xba,CMA = 24,2 ft = 7,377 m 72,3 y dove 72,3 ft è la distanza 106 Possiamo ora determinare l’andamento del CM per il profilo medio utilizzando la formula C M ,pm = 1 CMA ⋅ S / 2 b/2 ∫C M ( x ) ⋅ c 2 ( x )dx 0 dove CM(x) è l’andamento del coefficiente di momento lungo l’apertura; si può supporre che CM vari linearmente da profilo a profilo. Si deve naturalmente ripetere il calcolo di CM,pm per ogni valore di CL, in quanto al variare di CL varia la distribuzione di CM lungo la semiala. Inoltre come prima dovremo spezzare l’integrale in 2 parti corrispondenti alle 2 zone di ogni semiala. Si ottiene un andamento di questo genere -0,0625 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5 -0,063 -0,0635 -0,064 CM -0,0645 -0,065 -0,0655 -0,066 -0,0665 profilo medio -0,067 CL N.B.:si noti la scala sull’asse delle ordinate; in realtà la variazione di CM con CL è minima e anche nei calcoli avremmo potuto ritenere costante il CM dei vari profili. Possiamo ora calcolare CM per l’ala isolata secondo la formula ∂C b C M ,ala = E ⋅ C M ,pm − G ⋅ ε ⋅ L ⋅ ⋅ A ⋅ tgβ ∂α pm p dove: E = 1,19 e G = 0,022 sono un fattori correttivi dipendenti dall’allungamento alare A e dal rapporto di rastremazione ε è lo svergolamento aerodinamico già usato in precedenza β è l’angolo di freccia dell’asse passante per i centri aerodinamici dei profili usati. Poiché l’ala non è trapezia non vi è un asse passante per i centri aerodinamici di tutti e tre i profili; perciò sono definiti due angoli di freccia al quarto della corda, per la parte di semiala vicino alla radice e per la parte di semiala vicino all’estremità alare. In questo caso si usa la relazione: tgβ = (tgβ1 )S1 + (tgβ2 )S2 S 2 dove: S1 = 0,3(S/2) = 720 ft2 S2 = 0,7(S/2) = 1680 ft2 β1 = 26,26° β2 = 31,8° Si ottiene, con questi valori, tgβ = 0,582 A questo punto abbiamo tutto per determinare la curva CM-CL dell’ala tridimensionale isolata. 0 -1 -0,5 0 0,5 1 -0,02 profilo medio ala isolata CM -0,04 -0,06 -0,08 -0,1 -0,12 CL 1,5