PREPARAZIONE E RIPARTIZIONE DI FORME FARMACEUTICHE LIQUIDE CORSO DI IMPIANTI DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA ANNO ACCADEMICO 2006-2007 GENERALITA’ LE FORME FARMACEUTICHE LIQUIDE POSSONO ESSERE SOLUZIONI, SOSPENSIONI O EMULSIONI; POSSONO ESSERE ACQUOSE O NON ACQUOSE. SONO DESTINATE A VARI USI (ORALE, ESTERNO, PARENTERALE) E QUINDI POSSONO ESSERE NON STERILI O STERILI. IL LORO ALLESTIMENTO PREVEDE LE SEGUENTI FASI: PREPARAZIONE DELLA FORMA FARMACEUTICA (DISSOLUZIONE, AGITAZIONE, FILTRAZIONE ETC.) PULIZIA DEI CONTENITORI PRESCELTI RIPARTIZIONE DELLA FORMA FARMACEUTICA NEI CONTENITORI EVENTUALE STERILIZZAZIONE CONFEZIONAMENTO DISSOLUTORI I DISSOLUTORI SONO CONTENITORI DI CAPACITA’ VARIABILE IN CUI VENGONO PREPARATE LE SOLUZIONI O IN CUI SI EFFETTUA LA MISCELAZIONE DI LIQUIDI. LA FIGURA MOSTRA UN DISSOLUTORE SEMIINDUSTRIALE PIUTTOSTO SEMPLICE, COSTITUITO DA UN CONTENITORE DI ACCIAIO INOX A PARETE SEMPLICE SOLLEVATO DAL PAVIMENTO MEDIANTE GAMBE PER LO SCARICO DEL MATERIALE; SUL FONDO E’ PRESENTE A QUESTO SCOPO UN RUBINETTO (4). SUL COPERCHIO (5) PUO’ ESSERE PRESENTE UN SISTEMA DI AGITAZIONE DEL CONTENUTO; IN MOLTI CASI L’AGITATORE E’ ESTERNO E VIENE INSERITO NEL DISSOLUTORE SOLO AL MOMENTO DEL BISOGNO. Da Ceschel DISSOLUTORI QUI E’ RAPPRESENTATO UN DISSOLUTORE INDUSTRIALE, PIU’ COMPLESSO. IL CORPO, COSTRUITO IN ACCIAIO INOX, HA UNA INCAMICIATURA (5) CHE PERMETTE SIA IL RISCALDAMENTO CHE IL RAFFREDDAMENTO DEL CONTENUTO MEDIANTE LA CIRCOLAZIONE DI FLUIDI AD ADATTE TEMPERATURE. IL CORPO E’ SOLLEVATO DAL PAVIMENTO ED HA SUL FONDO UN RUBINETTO PER LO SCARICO DEL CONTENUTO (6). IL COPERCHIO (3) E’ FLANGIATO ED E’ PROVVISTO DI ATTACCHI PER L’AGITATORE (1), IL TERMOMETRO (4) ED EVENTUALMENTE CONDUTTURE PER GAS. ALL’INTERNO E’ PRESENTE UN SISTEMA DI AGITAZIONE DEL CONTENUTO (7); POSSONO ESSERE PRESENTI DEGLI OBLO’ PER L’ISPEZIONE INTERNA ED IL CARICO DEL MATERIALE. Da Ceschel DISSOLUTORI DISSOLUTORE DE LAMA, 300 LITRI coperchio apribile - inox - coll.ISPESL 2,5 ate - agitatore laterale elica interna - giri 890 CV 5 - camicia riscald. 1 ate AGITATORI GLI AGITATORI CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER LA PREPARAZIONE DI SOLUZIONI E MISCELE DI LIQUIDI APPARTENGONO ALLE SEGUENTI TIPOLOGIE: AGITATORI AD ELEMENTO ROTANTE AGITATORI A GETTO D’ARIA AGITATORI A GETTO DI FLUIDO AGITATORI AD ULTRASUONI QUELLI PIU’ USATI IN CAMPO FARMACEUTICO SONO GLI AGITATORI AD ELEMENTO ROTANTE AGITATORI AGITATORE Moritz P3 tipo Silverson acc.inox- rotore a palette su albero intubato d=40 lu= 1340 - statore sferico a finestrelle e invito di flusso -motore KW 4/3 giri 1450/720 per serbatoi/vasche 500/2000 litri ca. per viscosità fino a 20 poise. FILTRAZIONE SE NELLA PREPARAZIONE LIQUIDA ALLESTITA SONO PRESENTI IMPUREZZE SOSPESE SI DEVE PROCEDERE ALLA SUA FILTRAZIONE. UN SOLIDO SOSPESO IN UN FLUIDO VIENE TRATTENUTO DA UN FILTRO SECONDO DUE MECCANISMI PRINCIPALI: PER AZIONE MECCANICA PER EFFETTO DI FORZE ELETTROSTATICHE INOLTRE, A SECONDA DEL TIPO E NUMERO DI PARTICELLE ALLONTANATE DAL LIQUIDO, SI POSSONO AVERE VARI GRADI DI FILTRAZIONE, DALLA FILTRAZIONE CHIARIFICANTE ALLA FILTRAZIONE STERILIZZANTE. FILTRAZIONE I PARAMETRI CHE INFLUENZANO LA FILTRAZIONE SONO: PRESSIONE VISCOSITA’ CARATTERISTICHE RELATIVE AL FILTRO (SPESSORE, POROSITA’, SUPERFICIE DI FILTRAZIONE) FILTRAZIONE PRESSIONE RELATIVAMENTE ALLA PRESSIONE, LA FILTRAZIONE PUO’ ESSERE EFFETTUATA IN TRE MODI DIVERSI: PER CADUTA (EVENTUALMENTE MIGLIORATA DALLA CENTRIFUGAZIONE) PER DEPRESSIONE PER PRESSIONE FILTRI I FILTRI POSSONO ESSERE DI DUE TIPI DIVERSI: FILTRI IN PROFONDITA’ FILTRI A SCHERMO NEI PRIMI IL MATERIALE VIENE TRATTENUTO SIA SULLA SUPERFICIE CHE NEL CORPO DEL FILTRO, LA CUI CAPACITA’ FILTRANTE VIENE PERCIO’ SATURATA IN TEMPI LUNGHI. SONO USATI PER PREFILTRAZIONE DI GRANDI QUANTITA’ DI LIQUIDO E PER LA STERILIZZAZIONE. SONO FATTI DI CARTA, TELA, CERAMICA POROSA, VETRO. I FILTRI A SCHERMO TRATTENGONO IL MATERIALE SOLO IN SUPERFICIE, COME UN SETACCIO, SONO ESSENZIALMENTE MEMBRANE POLIMERICHE MONTATE SU PARTICOLARI SUPPORTI. SONO SOPRATTUTTO USATE NELLA FILTRAZIONE STERILIZZANTE. FILTRI-PRESSA I FILTRI PRESSA SONO UTILIZZATI SOTTO PRESSIONE E POSSONO ESSERE USATI PER VARI TIPI DI FILTRAZIONE; SI PRESTANO A FILTRARE ANCHE LIQUIDI MOLTO VISCOSI ED ESSENDO COMPONIBILI POSSONO AVERE UNA SUPERFICIE FILTRANTE MOLTO NOTEVOLE. 1= INGRESSO LIQUIDO SOTTO PRESSIONE; 2= USCITA LIQUIDO FILTRATO; 3= TELAIO; 4= PIASTRA; 5= SISTEMA DI CHIUSURA; 6=TESTATA MOBILE; 7= TESTATA FISSA Da Ceschel FILTRI-PRESSA I FILTRI-PRESSA SONO COSTITUITI DA TELAI E PIASTRE, INSERITI IN SERIE ED ALTERNATIVAMENTE DENTRO IL CORPO DEL FILTRO, CHE FANNO DA SUPPORTO AL MATERIALE FILTRANTE VERO E PROPRIO. I TELAI SONO GENERALMENTE FATTI DI ACCIAIO INOX, MENTRE LE PIASTRE POSSONO ESSERE FATTE ANCHE DI ALLUMINIO O PLASTICA. TELAIO PER FILTRO-PRESSA a)= ENTRATA SOLUZIONE DA FILTRARE; b)= USCITA SOLUZIONE FILTRATA PIASTRE PER FILTRO PRESSA I SETTI FILTRANTI POSSONO ESSERE COSTITUITI DA CARTONI O TELE FATTI DI COTONE, CARTA O MATERIALI SINTETICI. FILTRI-PRESSA FILTRO-PRESSA STAR HILLIARD FILTRO-PRESSA STAR HILLIARD LAVAGGIO DEI CONTENITORI I CONTENITORI PER FORME FARMACEUTICHE LIQUIDE POSSONO ESSERE FIALE O FLACONI. PER CIASCUNO DI QUESTI TIPI DI CONTENITORI ESISTONO APPARECCHIATURE SPECIFICHE PER IL LAVAGGIO ED IL RIEMPIMENTO. IL LAVAGGIO DI FIALE (APERTE) E FLACONI VIENE EFFETTUATO CON SOLUZIONI ACQUOSE DI ACIDI, ALCALI O SALI (SODIO CARBONATO, FOSFATO TRISODICO, SODIO ESAMETAFOSFATO), OPPURE CON MISCELE DI ANTISETTICI E DETERGENTI NONIONICI; IL LAVAGGIO E’ SEGUITO DA PROLUNGATI RISCIACQUI CON ACQUA DEIONIZZATA E DISTILLATA , IL CUI ECCESSO E’ ELIMINATO DA UN GETTO D’ARIA PULITA PRIMA DELL’ESSICCAMENTO. DOPO IL LAVAGGIO E L’ASCIUGATURA, LE FIALE ED I FLACONI POSSONO ESSERE SILICONATI. LAVAFIALE TRADIZIONALE IN QUESTI TIPI DI LAVAFIALE LE FIALE SONO DISPOSTE IN UN VASSOIO CON L’IMBOCCATURA VERSO IL BASSO; SUCCESSIVAMENTE VENGONO SISTEMATE SUGLI INIETTORI E IL VASSOIO VIENE ABBASSATO IN MODO CHE GLI INIETTORI ENTRINO NELLE FIALE. IL LIQUIDO DI LAVAGGIO VIENE EROGATO DAGLI INIETTORI; DOPO IL LAVAGGIO VIENE INSUFFLATA ARIA FILTRATA PER ALLONTANARE L’ACQUA RIMASTA ALL’INTERNO A=POSIZIONE VASSOIO DURANTE LA FASE DI CARICO; B= POSIZIONE VASSOIO DURANTE LA FASE DI LAVAGGIO; 1= PIANO DEGLI INIETTORI; 2= INIETTORI; 3= CONI PER CENTRARE LE FIALE; 4= GUIDA PER I VASSOI; 5= VITI DI REGOLAZIONE DELLA DISTANZA; 6= VASSOI AD ALVEOLI; 7= INGRESSO SOLUZIONI DI LAVAGGIO Da Ceschel LAVAFIALE AD ULTRASUONI IL LAVAGGIO AD ULTRASUONI E’ MOLTO PIU’ EFFICACE DI QUELLO TRADIZIONALE PERCHE’ LE VIBRAZIONI STACCANO LE PARTICELLE DI SPORCO FORTEMENTE ADERENTI AL VETRO; INOLTRE LE FIALE DI VETRO INCRINATE SI ROMPONO, EVITANDO CHE CIO’ AVVENGA IN UNA FASE SUCCESSIVA AL RIEMPIMENTO (ES., DURANTE LA STERILIZZAZIONE) ATTRAVERSO UN CARICATORE LE FIALE SONO CARICATE IN UN TAMBURO ROTANTE, COL QUALE PRIMA ENTRANO NEL BAGNO AD ULTRASUONI, POI SONO SOTTOPOSTE A GETTI DI ACQUA E DI ARIA COMPRESSA. 1= CARICATORE; 2= TAMBURO ROTANTE; 3= ACQUA DI LAVAGGIO; 4= 5= GETTI DI ACQUA E DI ARIA COMPRESSA; 6= CONDOTTO DI SCARICO DELLE FIALE Da Ceschel LAVAFLACONI SE I FLACONI SONO DESTINATI A CONTENERE SOLUZIONI PER USO ORALE E SONO FORNITI PULITI E’ DI SOLITO SUFFICIENTE ALLONTANARE EVENTUALI PARTICELLE PRESENTI ALL’INTERNO CON UN GETTO DI ARIA COMPRESSA. ALTRIMENTI ESSI VENGONO LAVATI CON IMPIANTI LAVAFLACONI CHE SFRUTTANO IL PRINCIPIO DEGLI INIETTORI GIA’ VISTO PER I DISPOSITIVI LAVAFIALE. 1= PIANO DI CARICAMENTO DEI FLACONI; 2= TRASFERIMENTO FLACONI; 3= SOLLEVAMENTO FLACONI; 4= NASTRO ROTANTE CON ALLOGGIAMENTI; 5= GETTI D’ACQUA; 6= GETTI D’ARIA; 7= DOCCE PER LAVAGGIO ESTERNO DEI FLACONI; 8= PRELIEVO FLACONI; 9= MECCANISMO DI RADDRIZZAMENTO DEI FLACONI; 10= VASSOIO DI RACCOLTA. Da Ceschel SOFFIATURA FLACONI Tavolo soffiante CO.RI.MA. atto a pulire flaconi in vetro e plastica. I flaconi vuoti sono caricati sul piano della macchina che per mezzo di un tavolo rotante li trasporta alla ruota verticale. La ruota verticale seleziona un flacone alla volta mentre un iniettore per aria compressa filtrata penetra all'interno dei flacone soffiando le particelle che fuoriescono attraverso la bocca dei flacone. Quando l'eíettore penetra nel flacone, una cappa di aspirazione chiude la bocca dei flacone aspirando le particelle e la polvere, per evitare la contaminazione di altri flaconi o parti della macchina. L'azione di soffiaggio e aspirazione è effettuata in più della metà dei settori della ruota, in ogni singolo flacone. Quando il flacone è riportato in posizione verticale, dalla ruota, viene scaricato per mezzo dei tavolo rotante sul nastro trasportatore. STERILIZZAZIONE CONTENITORI ALCUNE MACCHINE PER IL LAVAGGIO DEI CONTENITORI SONO ANCHE PREDISPOSTE PER LA LORO ASCIUGATURA E STERILIZZAZIONE; ALTRIMENTI SI RICORRE ALLE STUFE A SECCO. LA FIGURA SCHEMATIZZA UN TUNNEL DI STERILIZZAZIONE PER CONTENITORI IN VETRO. A= ZONA DI STERILIZZAZIONE; B= ZONA DI RAFFREDDAMENTO; 1= NASTRO TRASPORTATORE; 2= VENTILATORE; 3= PREFILTRO ARIA IN ENTRATA; 4= FILTRO FINE; 5= RESISTENZE ELETTRICHE; 6= STRATO DI MATERIALE ISOLANTE; 7= ASPIRATORE Da Ceschel RIPARTIZIONE FORME FARMACEUTICHE LIQUIDE ESISTONO DUE TIPOLOGIE DI APPARECCHIATURE PER LA RIPARTIZIONE DELLE FORME FARMACEUTICHE LIQUIDE: INFIALATRICI (PER FIALE APERTE E PER FIALE CHIUSE RIEMPITRICI DI FLACONI (DI PICCOLE DIMENSIONI E DI GRANDI DIMENSIONI) LE MACCHINE CHE RIEMPIONO I FLACONI SI DIFFERENZIANO ANCHE IN BASE AL MECCANISMO DI CHIUSURA CHE UTILIZZANO RIEMPIMENTO DI FIALE LE FASI DEL RIEMPIMENTO DELLE FIALE ESEGUITE DALLE INFIALATRICI SONO LE SEGUENTI: INTRODUZIONE MANUALE O AUTOMATICA DELLE FIALE NEL VASSOIO PORTAFIALE APERTURA DELLE FIALE (SE FORNITE CHIUSE) SPOSTAMENTO DELLE FIALE SOTTO GLI AGHI DI RIEMPIMENTO INSERIMENTO DEGLI AGHI NEL COLLO DELLE FIALE RIEMPIMENTO DELLE FIALE E EVENTUALE EROGAZIONE DI GAS INERTE SPOSTAMENTO DELLE FIALE NELLA ZONA DI CHIUSURA CHIUSURA DELLE FIALE ALLONTANAMENTO DELLE FIALE INFIALATRICI PER FIALE APERTE LA FIGURA RAPPRESENTA SCHEMATICAMENTE UNA INFIALATRICE ROTATIVA SEMIAUTOMATICA PER FIALE APERTE Da Ceschel 1=COLLEGAMENTO COL CONTENITORE DI SOLUZIONE DA DISTRIBUIRE; 2= SIRINGA; 3= AGO; 4= DISPOSITIVO DI ARRESTO DI LIQUIDO IN ASSENZA DI FIALE; 5= FIALA; 6= PORTAFIALA; 7= CANNELLO DEL GAS; 8= PINZE; 9= PIATTO DI RACCOLTA DEGLI SPEZZONI DI VETRO INFIALATRICI PER FIALE APERTE IN QUESTA INFIALATRICE LE FIALE VENGONO CARICATE MANUALMENTE DA UN OPERATORE; IL LIQUIDO DA RIPARTIRE VIENE ASPIRATO DAL CONTENITORE MEDIANTE UNA SIRINGA (CAPACITA’ 3-10 Ml) ED EROGATO NELLA FIALA MEDIANTE UN AGO CHE PUO’ ANCHE IMMETTERE GAS INERTE. LA SOLUZIONE VIENE EROGATA SOLO QUANDO E’ PRESENTE LA FIALA. DOPO L’EROGAZIONE DELLA SOLUZIONE NELL’AGO OPERA UN MECCANISMO DI RISUCCHIO CHE EVITA DI BAGNARE IL COLLO DELLA FIALA. DOPO IL RIEMPIMENTO LE FIALE SONO AVVIATE ALLA STAZIONE DI CHIUSURA, DOVE IL COLLO VIENE SCALDATO DA UNA FIAMMA FINO A RAMMOLLIMENTO DEL VETRO ED UNA PINZA STRAPPA LA PARTE DI FIALA ECCEDENTE, CHIUDENDOLA. Da Ceschel LINEA PER FIALE APERTE LA FIGURA SCHEMATIZZA UNA LINEA DI PRODUZIONE DI UN PREPARATO INIETTABILE CHE VIENE INFIALATO ASETTICAMENTE, A PARTIRE DA FIALE APERTE. INFIALATRICI PER FIALE CHIUSE RISPETTO ALLE INFIALATRICI PER FIALE APERTE, QUELLE PER FIALE CHIUSE DEVONO COMPIERE, PRELIMINARMENTE AL RIEMPIMENTO, L’OPERAZIONE DI APERTURA. QUESTA PUO’ ESSERE EFFETTUATA IN DUE MODI DIVERSI: APERTURA PER TAGLIO DEL COLLO DELLA FIALA APERTURA PER FUSIONE DELLA PUNTA DELLA FIALA NEL PRIMO CASO LA FIALA VIENE APERTA CAPOVOLTA PER EVITARE CHE FRAMMENTI O PULVISCOLO DI VETRO POSSANO PENETRARE AL SUO INTERNO). UNA TAGLIERINA CIRCOLARE AD ELEVATA VELOCITA’ INCIDE IL COLLO DELLA FIALA ED IL PEZZO ECCEDENTE VIENE ALLONTANATO PER LEGGERA PRESSIONE. NEL SECONDO CASO LA FIALA, DIRITTA, E’ SCALDATA PER FAR DILATARE L’ARIA CONTENUTA ALL’INTERNO, QUINDI UNA FIAMMA SCALDA LA PUNTA RAMMOLLENDO IL VETRO FINCHE’ LA PRESSIONE INTERNA NON LA APRE. INFINE LA FIAMMA ARROTONDA L’IMBOCCATURA. INFIALATRICI PER FIALE CHIUSE LA FIGURA RAPPRESENTA SCHEMATICAMENTE LE FASI OPERATIVE DI UNA INFIALATRICE PER FIALE CHIUSE CHE EFFETTUA L’APERTURA PER TAGLIO DEL COLLO. INFIALATRICI PER FIALE CHIUSE LA FIGURA MOSTRA SCHEMATICAMENTE UNA INFIALATRICE PER FIALE CHIUSE DI TIPO ROTATIVO SEMIVERTICALE (CI SONO DUE PIANI DI LAVORO, UNO INFERIORE, DOVE SI HA L’ALIMENTAZIONE DELLE FIALE VUOTE, ED UNO SUPERIORE, DOVE AVVIENE IL RIEMPIMENTO E LA CHIUSURA) AGHI GLI AGHI DELLE INFIALATRICI SONO DI PICCOLO CALIBRO (1-2 mm) E POSSONO AVERE STRUTTURA E DIMENSIONI DIVERSE A SECONDA DEL TIPO DI LIQUIDO CHE DEVONO RIPARTIRE. CI SONO ESSENZIALMENTE AGHI PER SOLUZIONI ACQUOSE, PER SOLUZIONI OLEOSE E PER GAS. LA FIGURA MOSTRA VARI TIPI DI AGHI PER SOLUZIONI ACQUOSE. (A) HA LA PUNTA CURVA PER EVITARE DI FORMARE SCHIUMA ED E’ MUNITO DI UN’OLIVA CHE IMPEDISCE IL CONTATTO COL COLLO DELLA FIALA; (B) HA LA PUNTA BIFORCATA E SI USA PER SOLUZIONI CON FORTE TENDENZA A SCHIUMEGGIARE; (C) SI USA CON SOLUZIONI CHE NON PRESENTANO PARTICOLARI PROBLEMI; (D) E’ UN AGO CONCENTRICO, FORMATO DA DUE CILINDRI COASSIALI, CHE PERMETTE LA CONTEMPORANEA EROGAZIONE DI UNA SOLUZIONE E DI UN GAS INERTE. Da Ceschel AGHI GLI AGHI RAPPRESENTATI IN QUESTA FIGURA SONO INVECE DESTINATI ALL’EROGAZIONE DI SOLUZIONI OLEOSE. ESSI SONO PIU’ SEMPLICI DI QUELLI DESTINATI ALLE SOLUZIONI ACQUOSE: NON HANNO L’OLIVA, PERCHE’ LE SOLUZIONI OLEOSE TENDONO A BAGNARE DI MENO IL COLLO DELLE FIALE, ED HANNO UNA SEMPLICE PUNTA TAGLIATA OBLIQUAMENTE, POICHE’ GLI OLI NON TENDONO A SCHIUMEGGIARE. Da Ceschel PROVA DI TENUTA IL CONTROLLO DELLA ERMETICITA’ DELLE FIALE E DELLA PRESENZA DI FESSURAZIONI NEL CORPO DELLE FIALE VIENE ESEGUITO DOPO LA STERILIZZAZIONE OPPURE, NEGLI IMPIANTI PIU’ MODERNI, NELLA STESSA AUTOCLAVE DI STERILIZZAZIONE. IL SISTEMA PIU’ COMUNEMENTE APPLICATO PREVEDE CHE LE FIALE, SISTEMATE IN CESTELLI, VENGANO IMMERSE IN UNA SOLUZIONE FORTEMENTE COLORATA (ES., BLU DI METILENE 0.25%, OPPURE MISCELA ROSSO PONCEAU + ROSSO AMARANTO; GENERALMENTE PRESENTE ANCHE UNA CERTA QUANTITA’ DI TENSIOATTIVO) CONTENUTA IN UNA AUTOCLAVE; ESSE VENGONO SOTTOPOSTE INIZIALMENTE AD UN VUOTO PRODOTTO CON UNA POMPA, E POI AD UNA SOVRAPRESSIONE DI CIRCA 2 ATMOSFERE. SE LE FIALE PRESENTANO FORELLINI O FESSURAZIONI, LA SOLUZIONE ENTRA PROVOCANDO LA COLORAZIONE DEL CONTENUTO E RENDE POSSIBILE L’ELIMINAZIONE DEI PEZZI DIFETTOSI DURANTE LA SPERLATURA. LAVAGGIO FIALE RIEMPITE PRIMA DI PASSARE ALLA FASE DI SPERLATURA LE FIALE DEVONO ESSERE LAVATE PER ASPORTARE EVENTUALI TRACCE DI COLORANTE E PER MIGLIORARE IL LORO ASPETTO ESTETICO. IL LAVAGGIO PUO’ ESSERE ESEGUITO IN APPOSITE MACCHINE DETTE LAVAFIALE. LA FIGURA MOSTRA UNA LAVAFIALE DELLA C.E.A., VISTA DALL’ALTO. LE FIALE RIEMPITE PASSANO ATTRAVERSO SUCCESSIVE STAZIONI DI LAVAGGIO, VENGONO POI TRASFERITE AD UNA STAZIONE DI ASCIUGATURA E BRILLANTATURA E INFINE RIORDINATE ED AVVIATE ALLA SPERLATURA LAVAFIALE La macchina di decontaminazione mod. WCE 30 CO.RI.MA., progettata e realizzata nel rispetto delle norme di buona fabbricazione G.M.P., assicura la perfetta pulizia e asciugatura delle fiale o flaconi riempiti con antibiotici, antitumorali ed altri prodotti liquidi oleosi o contenenti zuccheri, e in tutti i casi in cui è di estrema importanza che il prodotto non rimanga sulla fiala o flacone. Carico automatico; Ciclo di lavoro distribuito su: stella di lavaggio , stella di soffiaggio, stella di asciugatura; Scarico automatico; Sistema di generazione aria calda termostatata. SPERLATURA LA SPERLATURA E’ L’OPERAZIONE CHE CONSENTE DI INDIVIDUARE, ALL’INTERNO DELLE FIALE, EVENTUALI PARTICELLE ESTRANEE (SOPRATTUTTO FRAMMENTI DI VETRO, FIBRE, ETC.). QUESTO TIPO DI CONTROLLO PUO’ AVVENIRE O PER SEMPLICE OSSERVAZIONE VISIVA DA PARTE DI UN OPERATORE (EVENTUALMENTE CON L’AUSILIO DI UNA LENTE D’INGRANDIMENTO) O IN MODO AUTOMATICO, CON PARTICOLARI APPARECCHIATURE. NEL PRIMO CASO POSSONO ESSERE RILEVATE PARTICELLE FINO A CIRCA 50 µm DI DIAMETRO. IL CONTROLLO VISIVO VIENE EFFETTUATO UTILIZZANDO SPERLATRICI SEMIAUTOMATICHE, CHE TRASPORTANO LE FIALE ALLA STAZIONE DI CONTROLLO E LE FANNO RUOTARE DAVANTI ALL’OPERATORE CHE LE OSSERVA CON UNA LENTE; I PEZZI DIFETTOSI VENGONO FATTI CADERE IN UNA BOTOLA AZIONATA DA UN PULSANTE 1=NASTRO TRASPORTATORE; 2= MECCANISMO DI ROTAZIONE; 3= LAMPADA; 4= FIALA IN ESAME; da Ceschel SPERLATRICI AUTOMATICHE SPERLATRICE AUTOMATICA ROTATIVA A MOVIMENTO ALTERNATO PER FIALE E FLACONCINI. I CONTENITORI VENGONO POSTI SUL CASSETTO DI CARICO DALL’OPERATORE ED INTRODOTTI NELLA GIOSTRA CENTRALE TRAMITE UNA STELLA D’INGRESSO. SUCCESSIVAMENTE VENGONO MESSI IN CENTRIFUGAZIONE E SOTTOPOSTI AI CONTROLLI. SPERLATRICE AUTOMATICA A&V AM INSPECTOR DELLA GF-INDUSTRIES, PARMA RIEMPIMENTO DI FLACONI I FLACONI POSSONO ESSERE RIEMPITI CON MACCHINE SEMIAUTOMATICHE O AUTOMATICHE. LE RIEMPITRICI SEMIAUTOMATICHE SERVONO PER PICCOLE PRODUZIONI O PRODUZIONI PARTICOLARI; PERMETTONO SOLO IL RIEMPIMENTO AUTOMATICO, MA LE OPERAZIONI DI TRASPORTO DEI FLACONI DEVONO ESSERE FATTE MANUALMENTE E LA CHIUSURA VIENE COMPIUTA CON UN ALTRO DISPOSITIVO. LE RIEMPITRICI AUTOMATICHE REALIZZANO IN SEQUENZA TUTTE QUESTE OPERAZIONI E SONO QUINDI ADATTE PER PRODUZIONI SU SCALA INDUSTRIALE. COME PER LE FIALE IL RIEMPIMENTO DEI FLACONI PUO’ AVVENIRE IN AMBIENTI STERILI O NON STERILI. INFLACONATRICI PER PICCOLI FLACONI Da Ceschel INFLACONATRICE AUTOMATICA VISTA DALL’ALTO 1, 7= NASTRI TRASPORTATORI DEI FLACONI: 2, 3= DISCHI A STELLA; 4= STAZIONE DI RIEMPIMENTO; 5= STAZIONE DI CHIUSURA; 6= STAZIONE DI AGGRAFFATURA I FLACONCINI, TRASPORTATI DAL NASTRO, SONO PRELEVATI DAL PRIMO DISCO A STELLA, POI PASSANO AL SECONDO DISCO CHE LI COLLOCA SOTTO LA STAZIONE DI RIEMPIMENTO. I FLACONCINI RIEMPITI VENGONO POI PORTATI DALLO STESSO DISCO ALLA STAZIONE DI CHIUSURA, DOVE SONO APPOGGIATI SULL’IMBOCCATURA I TAPPI DI GOMMA, E A QUELLA DI AGGRAFFATURA, DOVE VENGONO AGGRAFFATE LE GHIERE. INFLACONATRICI PER PICCOLI FLACONI Da Ceschel IL DOSAGGIO DEL LIQUIDO DA DISTRIBUIRE NEI FLACONI PUO’ ESSERE FATTO CON SIRINGHE MUNITE DI AGHI, COME NELLE INFIALATRICI, OPPURE CON DISPOSITIVI BASATO SULL’IMPIEGO DI VALVOLE A SFERA, CHE SONO PARTICOLARMENTE UTILI PER LIQUIDI DENSI E NON PROVOCANO FORMAZIONE DI BOLLE D’ARIA 1= PISTONE O STANTUFFO; 2= SOLUZIOE DA DOSARE; 3, 6= SFERE DELLA VALVOLA; 4,5= CAMERE DI DOSAGGIO; 7= CONDOTTO DI DOSAGGIO INFLACONATRICI PER GROSSI FLACONI LE MACCHINE PER RIEMPIRE FLACONI GRANDI (ES., SCIROPPI) SONO DI DUE TIPI, A SECONDA DEL TIPO DI RIEMPIMENTO CHE UTILIZZANO: RIEMPIMENTO VOLUMETRICO RIEMPIMENTO PER DEPRESSIONE IL PRIMO SISTEMA E’ APPLICABILE A LIQUIDI CON BASSA VISCOSITA’, MENTRE IL SECONDO PERMETTE ANCHE IL DOSAGGIO DI LIQUIDI A VISCOSITA’ ELEVATA. RIEMPIMENTO VOLUMETRICO LA SOLUZIONE DA RIPARTIRE E’ CONTENUTA IN UN SERBATOIO (1); VIENE ASPIRATA MEDIANTE UNA SIRINGA (2) ATTRAVERSO UNA VALVOLA PNEUMATICA (3) CHE IN QUESTA FASE E’ APERTA, MENTRE LA VALVOLA DI RIEMPIMENTO (4) RESTA CHIUSA. SUCCESSIVAMENTE UN PISTONE (5) COMPRIME IL LIQUIDO FACENDOLO ENTRARE, ATTRAVERSO IL CONDOTTO (6) E LA VALVOLA (4) NEL TUBO DI DOSAGGIO (7) E DA QUI NEL FLACONE. L’ALTEZZA DEL TUBO DI DOSAGGIO DENTRO IL FLACONE PUO’ ESSERE REGOLATA A SECONDA CHE SI DEBBANO RIPARTIRE SOLUZIONI NON SCHIUMOGENE (1), POCO SCHIUMOGENE (2) O MOLTO SCHIUMOGENE (3). Da Ceschel RIEMPIMENTO PER DEPRESSIONE QUESTO SISTEMA E’ INDICATO PER PRODOTTI A MEDIA ED ELEVATA VISCOSITA’; IL RIEMPIMENTO AVVIENE PROVOCANDO UNA DEPRESSIONE ALL’INTERNO DEI FLACONI DA RIEMPIRE. Da Ceschel UNA POMPA DA VUOTO (4) CREA UNA DEPRESSIONE DENTRO IL FLACONE E NELLE CONDUTTURE (5); PER LA DIFFERENZA DI PRESSIONE ESISTENTE TRA IL SERBATOIO DI LIQUIDO DA RIPARTIRE (1) ED IL FLACONE, QUEST’ULTIMO SI RIEMPIE ATTRAVERSO IL TUBO DI DOSAGGIO (10). 8a=FLACONE DA RIEMPIRE, 8b=FLACONE IN FASE DI RIEMPIMENTO. CHIUSURA DEI FLACONI I FLACONI POSSONO ESSERE CHIUSI CON DUE TIPI PRINCIPALI DI CHIUSURE: TAPPI A VITE TAPPI DI ELASTOMERO BLOCCATI DA UNA GHIERA METALLICA I TAPPI A VITE POSSONO ESSERE DI PLASTICA O DI METALLO, SONO MUNITI DI UNA GUARNIZIONE INTERNA CHE GARANTISCA L’ERMETICITA’ DELLA CHIUSURA, E POSSONO ESSERE CORREDATI DI CONTAGOCCE. POSSONO ESSERE AVVITATI O AGGRAFFATI. I TAPPI DI ELASTOMERO SONO IN GENERE DI NEOPRENE O GOMMA BUTILE FORABILI; POSSONO AVERE UNA FORMA A FUNGO OPPURE ESSERE COSTITUITI DA UN SEMPLICE DISCO POSTO SULL’IMBOCCATURA DEL FLACONE. CHIUSURA DEI FLACONI I TAPPI E LE GHIERE POSSONO ESSERE APPLICATI SUL FLACONE SECONDO TRE DIVERSI MECCANISMI: PER PRESA A STRAPPO PER INTRODUZIONE A POSA GUIDATA IL PRIMO SISTEMA E’ IL PIU’ ECONOMICO E VIENE ATTUATO DIRETTAMENTE DAL FLACONE STESSO CHE, PASSANDO SOTTO UNA CORSIA DI ALIMENTAZIONE DI TAPPI O GHIERE, NE PRELEVA UNA E POI SI DIRIGE VERSO LA STAZIONE DI CHIUSURA. CHIUSURA DEI FLACONI PRESA A STRAPPO NEL MECCANISMO PER INTRODUZIONE I TAPPI SONO PRELEVATI DA UN MANDRINO CHE RUOTA SU SE’ STESSO E LI DEPOSITA SULLA BOCCA DEL FLACONE Da Ceschel CHIUSURA DEI FLACONI LE GHIERE VENGONO FISSATE AL FLACONE DA UNA AGGRAFFATRICE, CHE RIBATTE VERSO L’INTERNO, CON DUE ROTELLE, I LEMBI INFERIORI DELLA GHIERA. 1= TAPPO; 2= GHIERA; 3= TESTA DEL MANDRINO; 4= ROTELLE ROTANTI; 5= FLACONE; Da Ceschel IN MODO SIMILE VENGONO APPLICATI I TAPPI AI FLACONI FILETTATI; IN QUESTO CASO LE ROTELLE MODELLANO IL TAPPO SUL COLLO FILETTATO DEL FLACONE E AGGRAFFANO LA PARTE FINALE DELLA GHIERA, CHE ANDRA’ STRAPPATA AL MOMENTO DELL’APERTURA. SISTEMI DI LAVAGGIO ED ASCIUGATURA SEIDENADER DAR PER FLACONI DOPO IL RIEMPIMENTO CON ANTIBLASTICI, ANTIBIOTICI, FARMACI DOTATI DI UNA CERTA TOSSICITA’, OLI O ZUCCHERI E’ IMPORTANTE CHE SULLA SUPERFICIE ESTERNA DEI FLACONI NON RESTINO TRACCE DI QUESTE SOSTANZE SIA PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI CHE PER LA BUONA RIUSCITA DEI SUCCESSIVI PROCESSI. SISTEMI DI LAVAGGIO ED ASCIUGATURA SEIDENADER DAR PER FLACONI 1= CARICAMENTO FLACONI PIENI SU UN VASSOIO; 2= LAVAGGIO CON ACQUA CALDA E DETERGENTE; 3= RISCIACQUO CON ACQUA FREDDA; 4= ASCIUGATURA CON ARIA COMPRESSA; 5= ARIA CALDA; 6= ALLONTANAMENTO FLACONI PULITI SISTEMI PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE LE SIRINGHE MONOUSO PRESTERILIZZATE VENGONO RIEMPITE IN ASEPSI, RENDONO LA SOMMINISTRAZIONE PARENTERALE DEI FARMACI PIU’ SEMPLICE E PIU’ SICURA; SONO PARTICOLARMENTE ADATTE PER VACCINI, ANTITROMBOTICI, FARMACI BIOTECNOLOGICI. SISTEMI PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE LE MACCHINE PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE SONO ALIMENTATE CON LE SIRINGHE DISPOSTE IN APPOSITI VASSOI FASI DEL PROCESSO DI RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE MACCHINA PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE BOSCH FXS 5100 QUESTA MACCHINA HA UNA CAPACITA’ FINO A 30,000 SIRINGHE/ORA, UTILIZZA VASSOI DA 100 PEZZI E PUO’ RIEMPIRE SIRINGHE SIA DI PLASTICA CHE DI VETRO (CAPACITA’ COMPRESA TRA 0.5 E 20 ml) MACCHINA PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE BOSCH FXS 5100 SISTEMA DI TRASPORTO DEI VASSOI DI SIRINGHE ALLA ZONA DI RIEMPIMENTO MACCHINA PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE BOSCH FXS 5100 STAZIONE DI RIEMPIMENTO DELLE SIRINGHE MACCHINA PER IL RIEMPIMENTO DI SIRINGHE PRESTERILIZZATE BOSCH FXS 5100 STAZIONE DI CHIUSURA DELLE SIRINGHE TECNOLOGIA DI RIEMPIMENTO ASETTICO DI FIALE CHIUSE (CLOSED VIALS) LINEA DI PRODUZIONE DI FIALE CHIUSE