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benes
e
Salut
Filippo Medina
il giornale del dirigente
Prima colazione.
La “regina” dei pasti
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Da questo numero la nostra rivista, dopo
un’analisi di fattibilità che ha impegnato il
Gruppo di lavoro assistenza sanitaria
dell’Aldac, pubblica una nuova rubrica,
“Salute e benessere”, curata dal professor Filippo Medina. Verranno affrontati
alcuni temi di medicina ritenuti di maggiore interesse dai nostri lettori, dai quali ci
attendiamo anche eventuali suggerimenti
o indicazioni particolari. Si privilegeranno
soprattutto argomenti di medicina preventiva e generale, di cui si cercherà di dare le notizie basilari e di applicazione pratica. Verranno tenute presenti non solo le
problematiche tipiche dei nostri lettori
(manager d’azienda), ma anche quelli propri dei loro familiari (bambini, anziani).
Filippo Medina ha una lunga esperienza
professionale di medico internista (già clinico universitario e primario medico); attualmente esercita come specialista di
medicina interna presso il Centro diagnostico italiano e presso la Casa di Cura S.
Pio X di Milano. Svolge inoltre un’intensa
attività di giornalista medico come responsabile di riviste specialistiche (Medici Oggi, Cénesthesis) ed è collaboratore
di numerosi giornali e riviste (Il Giornale,
Le Scienze, Nel Blu, house organ della
compagnia aerea Volare e Air Europe, ViverSani&Belli, In Forma Perfetta, ecc.).
S
entirsi bene fin dal mattino? È
possibile, cominciando la giornata con un’alimentazione energetica e facile da digerire. Da questo punto di
vista, la colazione “all’italiana” rappresenta un buon modello nutrizionale. Basata su
caffè, latte e prodotto da forno risulta corretta dal punto di vista dietetico in quanto
ricca di carboidrati, il carburante necessario per iniziare al meglio la giornata.
Dopo il riposo notturno, l’organismo si trova in una situazione di “ipoglicemia” (riduzione degli zuccheri nel sangue) che rende
necessaria l’assunzione di cibo. Se al mattino non si mangia, l’organismo si mette in
allarme per il prolungato digiuno e attiva i
meccanismi che regolano la fame. Risultato: aumenta la tentazione di spuntini supplementari, spesso a base di snack ad alto
contenuto di grassi e, inoltre, quando si arriva all’ora di pranzo, si è portati a mangiare con maggiore ingordigia e in quantità superiori. E si finisce per ingrassare.
Una cosa da non fare assolutamente è bere
il caffè senza accompagnarlo ad altri alimenti: saltare la prima colazione non aiuta
a mantenersi in forma (anzi rende il fisico
privo di energie fino all’ora di pranzo). Va
inoltre tenuto presente che tutte le calorie
assimilate appena svegli vengono bruciate
nel corso della mattinata.
Comunque, chi ha problemi di sovrappeso,
dovrà consumare solo latte parzialmente
scremato o magro e non dovrà esagerare
con il burro (al massimo 5 grammi).
Sempre per chi ha qualche chilo da smaltire, le fette biscottate e il pane sono da preferire ai biscotti e ad altri dolci perché contengono meno zuccheri. L’ideale sarebbe
scegliere questi prodotti da forno tra quelli
integrali, ricchi di vitamine e di fibre, queste ultime molto utili per chi soffre di stiti-
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essere
chezza, un problema tipico della società del
benessere che tende a far consumare cibi
con poche scorie.
La più elevata disponibilità di glucosio
(cioè di zucchero) per il cervello, fornita da
una colazione a base di carboidrati, migliora in maniera significativa la memoria
e rende più lucidi ed efficienti nel lavoro già
dalle prime ore del mattino.
L’assunzione di carboidrati a colazione ha
effetti positivi anche sull’umore. Gli zuccheri complessi, contenuti nei prodotti da
forno, stimolano, infatti, la produzione di
serotonina, un neurotrasmettitore che invia messaggi di benessere all’organismo.
Stessa funzione hanno anche gli zuccheri
semplici (zucchero semolato, marmellata,
miele), il cui effetto, però, è più immediato
e di breve durata.
IMPORTANZA DEL TEMPO
Il tempo dedicato dagli italiani alla prima colazione, a differenza di quanto si verifica in molti altri paesi, è in genere molto ridotto, spesso pochi
minuti. I nutrizionisti ritengono, invece, più adeguato un tempo di almeno 15-20 minuti. Ciò consentirebbe di migliorare la masticazione, la digeribilità e la capacità di percepire i gusti, tutto quello che occorre, cioè,
per una buona pratica nutrizionale. Da evitare, invece, la colazione in piedi, abitudine molto frequente soprattutto tra chi inizia a lavorare presto
e, per accelerare i tempi, consuma la colazione mattutina al bar.
Ogni paese del mondo ha le sue tradizioni
per quanto riguarda la prima colazione, anche se ormai gli scambi culinari hanno creato non poche comunanze tra una nazione e
l’altra: in Italia, per esempio, stanno diventando sempre più comuni i corn flakes, mentre il caffè viene consumato al mattino quasi ovunque (anche se molto “lungo”). Eppure gli italiani in viaggio all’estero continuano
a guardare con sospetto le uova servite insieme al caffelatte o addirittura le aringhe
gustate insieme al succo di frutta alle 8 del
mattino. In realtà ogni tipo di breakfast ha i
suoi vantaggi e i suoi svantaggi per l’organismo, che dipendono per buona parte anche
dalle dosi e dal tipo di vita che si fa.
Vediamo, quindi, come sono le colazioni-tipo preparate ogni mattina nei principali paesi e quanto sono salutari per chi le consuma.
GERMANIAMIn Germania la prima
FRANCIAMLa
prima colazione in
Francia è corretta come quella italiana, a
condizione però che brioche e baguette
non vengano consumate contemporaneamente. Come per la colazione italiana, il
burro andrebbe consumato in modiche
quantità o, meglio, sostituito con latte, yogurt o formaggi. Chi svolge un’attività lavorativa molto intensa e consuma parecchie energie, potrebbe sostituire la marmellata con il miele (la dose consigliata è
di 15-20 grammi): un alimento molto nutriente e ricco di vitamine.
colazione è quasi del tutto priva di carboidrati, fatta eccezione per il pane tostato, che
viene però usato solo come accompagnamento a wurstel e formaggi, sempre abbondantemente spalmato di burro. Quest’ultimo, come la margarina, viene consumato in
quantità relativamente elevate, talvolta insieme a salse di diverso tipo. Abbondano
quindi i grassi e l’organismo ne risente nel
corso di tutta la giornata. Si sente, infatti, appesantito e spesso privo di quelle energie che
solo gli zuccheri (semplici e complessi) riescono a fornirgli per molte ore.
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il giornale del dirigente
Le prime colazioni nel mondo
INGHILTERRAMAnche gli inglesi
mangiano più o meno correttamente al mattino. Sia il porridge sia i corn flakes rappresentano una vera sferzata di energia per le
ore successive. Non solo si tratta di alimenti molto digeribili, ma anche capaci di correggere rapidamente l’ipoglicemia di cui
soffre l’organismo al mattino, come prima
detto. Tra l’altro l’ipoglicemia mattutina è
responsabile del senso di apatia, svogliatezza e scarsa concentrazione di cui si soffre appena alzati. I cereali (nella zuppa o sotto forma di corn flakes) “danno la sveglia” all’organismo senza appesantirlo e gli consentono un buon rendimento sia per i lavori fisici, sia per quelli intellettuali. L’errore, se così si può definire, della colazione britannica è rappresentato dalle uova al bacon, sicuramente energetiche, ma anche molto
grasse e poco digeribili: non esattamente
l’ideale per il pasto mattutino.
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COLAZIONI TIPO NEI PRINCIPALI PAESI
ITALIA
FRANCIA
GERMANIA
INGHILTERRA
NORD EUROPA
AUSTRALIA e
NUOVA ZELANDA
AMERICA
Caffè
Caffè lungo
Caffè lungo
Latte o the
Salumi
Caffè lungo
Caffè lungo
Latte
Brioche
Latte
Uova
Pane tostato
Uova
Pane, fette biscottate, biscotti o altri
prodotti da forno
Baguette
Wurstel
Formaggi
Burro di arachidi
Pancetta
Burro
Formaggio
Porridge
o corn flakes
Pane tostato
Aringhe affumicate
Succo di frutta
Patate
Marmellata
Burro o margarina
Patate
Frutta
Latte
Burro
Marmellata
Uova
Pane tostato
Succo d’arancia
Burro
Marmellata
Caffè lungo
Succo d’arancia
Latte
Corn flakes
The
Salsicce
o hamburger
Uova con bacon
Succo d’arancia
Frutta
tipico breakfast
americano è sicuramente da sconsigliare a
chi non vuole avere problemi di salute. Si
tratta, infatti, di un pasto troppo abbondante per quantità e troppo ricco di grassi saturi e colesterolo. I grassi saturi (a differenza
degli insaturi), contenuti in dosi elevate nelle uova, pancetta e salsiccia, danneggiano le
arterie e il cuore. Una colazione “americana”
può essere indicata solo per le persone che
durante la giornata svolgono un’attività fisica molto intensa o per coloro che, per svariati motivi, sono costretti a saltare o ridurre al minimo il pranzo. Anche in questi casi,
però, la colazione all’americana non è molto
salutare, perché comporta una digestione
lenta e quindi una riduzione del rendimento
intellettuale e delle capacità di concentrazione nelle prime ore della giornata.
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Se gli americani vanno criticati per il loro
breakfast troppo ricco, i popoli dei paesi nordici possono essere giustificati dal rigore del
loro clima. Per chi vive buona parte dell’anno sotto zero, una buona dose di calorie al
mattino è necessaria. Infatti, con il freddo
l’organismo brucia di più e quindi ha bisogno di maggiore nutrimento. Ecco perché il
breakfast, in questi paesi, può tranquillamente comprendere salumi, formaggi, uova,
patate, latte e pesce. Le aringhe affumicate,
tra l’altro, sono pesci poco calorici ma ricchi
di sali minerali, specie di sodio e potassio.
Questi due sali aiutano a far funzionare i nervi e i muscoli. Ma purtroppo hanno anche alcune controindicazioni: favoriscono la ritenzione di liquidi nell’organismo e l’ipertensione arteriosa. Coloro che hanno problemi di
obesità e/o una pressione arteriosa alta do-
AUSTRALIA e NUOVA ZELANDA
Nella prima colazione di australiani e neozelandesi mancano alimenti come il latte e
lo yogurt, sempre
consigliabili per
iniziare la giornata. Se è ottima
l’abitudine di consumare frutta fin
dalle prime ore del
mattino (perché
ricca di fibre e vitamine), bisognerebbe, però, cercare di ridurre il consumo di succhi di
frutta confezionati, in quanto sono quasi
sempre addizionati di zucchero e la conservazione ha ridotto il loro contenuto di
elementi nutritivi essenziali. Per quanto riguarda il burro di arachidi, che non manca mai sulle tavole degli abitanti di questi
paesi, si tratta di un alimento molto ricco
di grassi saturi (anche se privo di colesterolo): in piccole quantità e saltuariamente
può essere ben tollerato, ma da evitare il
suo uso quotidiano (magari anche a pranzo e a cena).
CONCLUSIONI
Qual è dunque la colazione migliore? Sicuramente non esiste un “breakfast modello”, dal momento che ogni paese ha tra-
dizioni particolari che influiscono sulle
abitudini alimentari della popolazione. In
linea teorica, comunque, la colazione più
salutare, che andrebbe consumata indipendentemente dal paese in cui ci si trova, è quella che privilegia i carboidrati. So-
no queste, infatti, le sostanze di cui ha
principalmente bisogno il nostro organismo al mattino.
Un prodotto da forno (brioche, biscotti,
merendine, pane) o una tazza di cereali,
uno-due cucchiaini di marmellata e una
tazza di latte sono il modo ideale per iniziare la giornata: l’organismo ha energia pronta a cui
attingere, non si sente appesantito e può arrivare tranquillamente all’ora di pranzo senza il rischio di riduzione delle capacità intellettive e di concentrazione. Oltre la pizza, esporteremo anche la colazione all’italiana?
Salut
il giornale del dirigente
NORD EUROPA (Scandinavia)
vrebbero, quindi, ridurre o eliminare il consumo di aringhe affumicate.
ebenessere
STATI UNITIMIl
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Prima colazione. La “regina” dei pasti