ISTITUTO COMPRENSIVO
DI
FIESSO UMBERTIANO
Piano di miglioramento
2015/2016
RESPONSABILE del Piano Prof. Romano Veronese – Dirigente Scolastico
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
Nome e Cognome
Ruolo nell’organizzazione scolastica
Romano Veronese
Dirigente Scolastico
Pellegrini Rebecca
Docente Scuola Secondaria di I°
Fabbri Nicoletta
Docente Scuola Secondaria di I°
Ruolo nel team di miglioramento
Responsabile del Piano
Il Piano di Miglioramento è stato elaborato nell'a.s. 2015/2016, in seguito alle azioni di autovalutazione del nostro
Istituto. Tale documento si configura, infatti, come base strategica per il conseguimento degli obiettivi individuati a
conclusione dell'autoanalisi che la scuola ha fatto dei propri punti di forza e di criticità.
Informazioni ritenute necessarie per la
spiegazione delle scelte di miglioramento
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è Caratteristiche sociali e culturali del territorio
inserita
Nelle varie aree del territorio sono presenti attività agricole,
artigianali, di libera professione, imprenditoriali. L’Istituto si pone
all’interno di una vasta e integrata rete di scambi, collabora con
associazioni, istituzioni, enti locali e privati. Si verifica così una
coordinata sinergia tra contesto ambientale e azione educativa e
didattica dell’Istituto, che si propone di far conoscere l’esperienza e
la cultura locale ma anche promuove cultura e integrazione nel
territorio e per il territorio. L’istituto collabora con ass. quali:
AUSER, AVIS, AIDO, ANDOS, AGE, ecc., con scuole in rete: AID,
Aree a Rischio, Centro territoriale per l’Integrazione, ULSS 18
Rovigo, CTP di Castelmassa con progetti che riguardano la
prevenzione e l’inclusione. L’Istituto collabora con le amministrazioni
comunali per il trasporto alunni, uscite e visite guidate, entrata
anticipata, convenzioni per materiali e dotazioni didattiche,
promozione di manifestazioni socioculturali, progetti di Educazione
alla Cittadinanza. Sono funzionanti doposcuola gestiti da
Cooperative. Viene autorizzato l’uso dei locali scolastici con criteri
stabiliti dal Consiglio d’Istituto e con convenzioni sottoscritte dai
Comuni.
L’organizzazione scolastica
Composizione scolastica dell'istituto
L’Istituto, nel corrente anno scolastico, è costituito da 516 iscritti,
94 con stranieri e 29 Studenti diversamente abili e 19 alunni con
diagnosi DSA.
Le classi sono 32 così suddivise in sei plessi:
n. plessi
1
3
2
Grado d’istruzione
infanzia
primaria
Secondaria
di
I
grado
n. classi/sezioni
2
18
12
n. alunni
52
Il livello socio-culturale delle famiglie appare in media basso,
sebbene non si riscontrino notevoli carenze economiche ma la
presenza di famiglie monoreddito. La presenza di alunni che non
hanno cittadinanza italiana (percentuale del 19,69%) contribuisce
alla formazione e al mantenimento del numero delle classi. Le
famiglie immigrate hanno difficoltà a comunicare in lingua italiana in
maniera comprensibile. Nei gruppi classe l’equilibrio tra le varie
componenti e gruppi può essere precario e comportare difficoltà di
mediazione e di convivenza. Significativa la presenza di alunni
diversamente abili, di alunni DSA e BES accertati e di alunni che per
diversi motivi, tra cui il rifiuto familiare alle consultazioni
specialistiche,
esprimono
difficoltà
di
apprendimento,
di
comportamento e di stabilità emotiva. La presenza di alunni con
difficoltà e diversamente abili agevola l’esperienza e la cultura
dell’accoglienza e della valorizzazione della diversità in un contesto
sociale positivo e costruttivo. Il contesto sociale all’interno
dell’istituto offre la possibilità di interazione tra diversi stili di vita e
di cultura di cui gli alunni e le famiglie sono portatori.
Obiettivi del POF
Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta il documento di
pianificazione strategica della scuola e definisce in modo chiaro il
patto educativo tra gli studenti, il personale scolastico, i genitori, gli
enti pubblici e privati interessati. Attraverso il POF l’Istituto
persegue l’obiettivo di incidere sui processi di formazione e di
integrazione degli allievi, affinché questi ultimi, in relazione alla loro
età, siano soggetti in grado di affrontare, con successo, il secondo
ciclo d’istruzione. La Scuola si propone come centro dinamico di
aggregazione formativo e territoriale permanente in grado di
promuovere fortemente l’esercizio di una cittadinanza attiva, da
parte di persone:
equilibrate, sensibili, solidali, socievoli, partecipative.
Modalità di condivisione tra docenti
La scuola si avvale di un proprio CURRICOLO verticale in cui sono
stati definiti i profili di competenze per le varie discipline per tutte le
classi. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro sulla
progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e
dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti.
La progettazione didattica viene effettuata in modo condiviso per
ambiti disciplinari, in particolare nella scuola primaria; in alcuni
periodi dell'anno coinvolge un buon numero di docenti di varie
discipline e di più indirizzi e ordini di scuola. La scuola utilizza forme
di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente
alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di
incontro per condividere i risultati della valutazione.
La programmazione educativa e didattica
Consigli di classe e di interclasse individua:
a
livello
dei
1. Situazione iniziale della classe attraverso i risultati di prove di
verifica in ingresso e le osservazioni sistematiche degli alunni
2. Strategie metodologiche e didattiche condivise
3. Obiettivi di apprendimento disciplinari
4. Procedimenti personalizzati per favorire il processo
apprendimento e di maturazione
5. Strumenti di verifica del livello di apprendimento
6. Criteri di valutazione
7. Mezzi e strumenti.
di
Attenzione alle dinamiche tra pari
La scuola presta attenzione alle dinamiche relazionali che si
instaurano nelle classi e tra allievi e insegnanti. Esiste un patto
educativo tra docenti-alunni e famiglie.
Coinvolgimento delle famiglie
La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, per
questo motivo vengono organizzati numerosi momenti di incontro,
viene richiesta la collaborazione dei genitori rispetto alle iniziative
organizzate, in particolare legate a manifestazioni e accademie in
cui gli alunni possono esprimere i loro talenti ed è stato predisposto
un “Patto Educativo” che viene condiviso ogni anno, durante le
assemblee di ottobre.
Gestione della scuola
L’Istituto è sottodimensionato e quindi sia il DS che il DSGA sono
reggenti.
Il Dirigente scolastico reggente dirige e coordina l’Istituto
avvalendosi di uno staff formato, oltre che dal DSGA e dai
collaboratori, anche dalle Figure strumentali e dai Responsabili di
plesso.
Sistemi di comunicazione
In tutte le classi delle scuole primarie e secondarie è stato adottato
il registro elettronico.
Le comunicazioni vengono diffuse attraverso avvisi individuali, mail
e sito web:
l’utilizzo della posta elettronica è particolarmente incentivato. Il sito
della scuola è aggiornato costantemente con news e informazioni
per le famiglie.
Il lavoro in aula
L’Istituto Comprensivo dispone di Lavagne Interattive Multimediali
(LIM): 6 presso la Scuola Secondaria di Castelguglielmo, 6 presso la
Scuola Secondaria di Fiesso Umbertiano, 5 presso la Scuola Primaria
di Fiesso, 3 presso la scuola primaria di Castelguglielmo, 1 presso la
Scuola Primaria di San Bellino.
Tutti gli insegnanti usano la LIM sia per gli apprendimenti
curricolari, sia per attività interdisciplinari. Nelle scuole primarie,
non essendo le LIM presenti in tutte le aule, sono stati previsti degli
scambi tra classi per permettere a tutti gli studenti di usufruire di
tale risorsa.
La sede della scuola secondaria di Castelguglielmo è stata da poco
rimessa a nuovo. Nel quadro delle novità va inserito anche il
PROGETTO Cl@sse 2.0, realizzato con i finanziamenti del Piano
Nazionale Scuola Digitale 2013, la cui idea progettuale è quella di
una didattica che:
 Condivida con gli alunni l’uso delle nuove tecnologie.
 Permetta di collaborare con gli alunni nella costruzione di
progetti di apprendimento.
 Sia accattivante e motivante.
 Superi il modello ottocentesco di classe statica e lezione
frontale
Il progetto ha visto il coinvolgimento di una attuale classe terza. Per
quanto riguarda l’organizzazione degli ambienti, gli spazi fisici sono
stati riorganizzati grazie all’uso di banchi modulari.
Gli alunni, grazie all’utilizzo di tablet, possono sperimentare una
modalità diversa di costruzione del proprio sapere, grazie alla
suddivisione in gruppi di livello omogeneo e/o di tutoring a piccoli
gruppi. L’obiettivo è quello della cosiddetta “scuola senza zaino”, già
sperimentata da numerose realtà scolastiche in Italia: in questo
modo l’attenzione si sposta sulla persona che apprende in modo
autonomo attraverso un continuo problem-solving incentivando
l’autonomia personale che genera competenza, capacità di
collaborazione continua tra alunni e con i docenti oltre ad una
particolare attenzione nell’organizzazione degli spazi.
La valutazione del progetto avverrà tramite gli stessi alunni
attraverso di rubriche di valutazione che saranno predisposte nelle
varie discipline da allievi e docenti insieme. Grazie alla
partecipazione finanziaria dell’Amministrazione comunale è stato
possibile estendere la sperimentazione anche ad una attuale classe
seconda.
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che
hanno portato alla scelta degli
obiettivi di miglioramento
PROVE INVALSI
Criticità individuate/piste di
miglioramento
Punti di forza della scuola/risorse
Dall’analisi dei dati, per la scuola secondaria,
emergono differenze significative di punteggi
rispetto ai riferimenti regionali sia in italiano
che in matematica, con una forte variabilità
Il punteggio medio di italiano e
matematica della scuola alle prove
INVALSI è significativamente superiore
a quello regionale e nazionale in tutte le
dei risultati tra le classi e significative
differenze
di
livelli
di
apprendimento
(differenze di punteggio medio di 10 – 15 %).
Nella scuola secondaria gli studenti nei livelli
1 e 2 superano di circa il 10% i relativi
riferimenti provinciali sia in italiano che in
matematica. Il numero di studenti nei livelli 4
e 5 è significativamente inferiore rispetto ai
riferimenti. La varianza tra le classi superiore
agli indicatori di macro area per le quinte.
COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA
La scuola non adotta modalità condivise di
valutazione delle abilità sociali e relazionali
relative a "Imparare a imparare", "spirito
d'iniziativa e intraprendenza", inoltre non
vengono rilevati i dati relativi alle sanzioni
disciplinari e alla capacità di contribuire
proficuamente alla vita di comunità.
classi
della
scuola
primaria.
In
riferimento a scuole con background
socio-economico e culturale simile i
punteggi medi sono superiori e si
riscontrano valori di + 15% in una
classe per matematica. La percentuale
di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in
italiano e in matematica per le classi
seconde
è
inferiore
rispetto
al
riferimento regionale (-16 % ;-18 %);
per le classi quinte la distribuzione degli
studenti nel livello 1 e 2 in matematica
e' pari a quasi un terzo rispetto al
riferimento regionale e in linea per
italiano.
La scuola ha adottato da anni una
griglia di valutazione, condivisa e
inserita nel POF, per il comportamento.
Il voto di comportamento ha la funzione
di registrare e di valutare
l’atteggiamento che l’allievo assume nei
confronti della vita scolastica e di
suggerirgli
un
ripensamento
di
eventuali comportamenti negativi. I
parametri
di
valutazione
del
comportamento degli alunni in ambito
scolastico sono il rispetto delle persone,
dell’ambiente e delle regole scolastiche,
l'interesse,
la
partecipazione
e
l'impegno.
L'analisi dei voti di comportamento
mette in evidenza che più del 50 %
degli alunni, sia alla primaria che alla
secondaria, ha ottenuto le valutazioni 9
o 10.
Non si sono verificati episodi di
danneggiamenti e vandalismi. Si è
verificato
un
solo
episodio
di
aggressività.
Linea strategica del piano
Dal processo di autovalutazione che l’Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano ha svolto per l’elaborazione del RAV, sono
emerse alcune criticità legate ai risultati conseguiti nelle prove standardizzate nazionali e, in particolare, si è rilevata una
forte variabilità dei risultati tra le classi terze della scuola secondaria di primo grado e significative differenze di livelli di
apprendimento.
E’ emersa, e quindi è diventata l’idea guida, la necessità di innalzare i livelli di apprendimento in Matematica e in Italiano
degli alunni, da realizzarsi mediante azioni formative per gli studenti. Partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati
trasmessi dall’INVALSI, è stato ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto programmare dei Percorsi formativi di
Consolidamento e Potenziamento nelle due discipline.
Il processo di autovalutazione ha evidenziato, inoltre, la carenza di un'attività didattica di carattere trasversale mirata a
stimolare, evidenziare e valutare le competenze di cittadinanza. Tale carenza assume ancor più peso in relazione al nuovo
modello di certificazione delle competenze che prevede un'espressa valutazione delle competenze in questione.
L’idea guida è la necessità di attivare una didattica condivisa a livello d’Istituto che favorisca lo sviluppo delle competenze
chiave e di cittadinanza.
ESITI
DESCRIZIONE DELLA PRIORITA'
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
(indicatori)
Diminuire le differenze dei risultati
Riduzione del 5% delle differenze di
Risultati nelle prove
delle prove in Italiano e Matematica tra le
punteggio tra le classi.
standardizzate
classi della scuola secondaria.
-
Diminuire la percentuale di alunni nei
livelli 1 e 2 nella scuola secondaria.
-
Riduzione del 5% della percentuale
di alunni nei livelli 1 e 2.
Competenze chiave e di
cittadinanza
-
-
Valutare in modo sistematico le
competenze di cittadinanza degli alunni
Mancanza di un sistema di rilevazione
delle sanzioni disciplinari
-
Realizzazione di UDA di carattere
trasversale nelle classi terminali
-
Riduzione del 10% delle sanzioni
disciplinari
-
Monitoraggio
attraverso
l'utilizzo
elettronico
quadrimestrale
del
registro
SECONDA SEZIONE
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
La pianificazione
(Plan)
Titolo: Progettare e condividere per migliorare gli esiti
Responsabile del processo
Data di inizio e fine
Pianificazione obiettivi operativi
Veronese Romano
Ottobre 2015 – giugno 2016
Obiettivi operativi
1.
Elaborazione
di una
progettazione
didattica condivisa
nei Dipartimenti di
Matematica e di
Italiano.
2.
Risorse umane necessarie
Indicatori di valutazione
1.
1.Avere una collaborazione tra docenti di plessi
diversi per un’azione didattica più incisiva e condivisa.
2.
2.Avere risultati medi superiori al 60% per ogni
prova somministrata, con uno scarto del 5% tra classi
con lo stesso background famigliare e contesto
scolastico.
Utilizzo di
strumenti di
monitoraggio
condivisi quali
prove comuni nelle
classi della scuola
secondaria
Docenti di Italiano e Matematica
Destinatari del progetto (diretti e indiretti)
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado.
-
-
-
Il monitoraggio e i risultati
(Check)
I docenti, riuniti per dipartimenti, (ottobre) elaborano e concordano
indicatori, criteri, prove standard
somministrazione di prove di ingresso per tutte le classi dell’Istituto ( per
le classi prime le prove sono concordate fra i docenti delle classi quinte della
Scuola Primaria)
Implementazione tra i docenti della pratica di elaborazione della diagnosi,
attraverso la lettura statistica dei dati delle prove INVALSI e della loro
contestualizzazione valutativa
somministrazione prove d’istituto
partecipazione a gare esterne
formazione di gruppi di recupero e potenziamento
diffusione didattica per competenze
Descrizione delle attività per la diffusione del
processo
Collegio docenti
Consiglio di Istituto
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Monitoraggio delle prove
Monitoraggio del piano di lavoro dei Dipartimenti disciplinari
Esiti delle prove standardizzate nazionali
Riduzione del 5% della percentuale di alunni nei livelli 1 e 2.
Target
Riduzione del 5% delle differenze di punteggio tra le classi.
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni
Criteri di miglioramento
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Note sulle possibilità di implementazione del
progetto
I gruppi di lavoro dei docenti si confronteranno sistematicamente e periodicamente
(riunioni dipartimentali) e, in caso di criticità o insuccessi, dovranno riadattare gli
obiettivi, i mezzi, le metodologie e l’organizzazione.
I Docenti verificheranno l’efficacia del lavoro svolto e in particolare se:
le azioni sono in linea con gli obiettivi
le azioni sono sviluppate nei tempi previsti
PTOF, Riunioni, sito dell’Istituto
Attività
Responsabile
Somministrazione prove
ingresso
Riunioni per Dipartimenti
Riunioni per Dipartimenti per
analisi dati INVALSI
Diffusione del Piano
Dirigente
Somministrazione prove
d’istituto di Matematica
Somministrazione prove
d’istituto di Italiano
Capo Dipartimento
Attività di recupero e
potenziamento
Docenti curricolari
Monitoraggio
Capo Dipartimento
N
o
t
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
e
S
i
S
O
ND
G
F
M
A
M t
u
a
z
i
o
n
e
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
La pianificazione
(Plan)
La realizzazione
(Do)
Titolo: Dalle competenze alle competenze
chiave di cittadinanza
Responsabile del processo
Data di inizio e fine
Pianificazione obiettivi operativi
Veronese Romano
Ottobre 2015 – giugno 2016
Obiettivi operativi
1.
Elaborazione, in sede di
Commissione continuità, di UDA
trasversali finalizzate a valutare
le competenze di cittadinanza
2.
Elaborazione, da parte dei
dipartimenti disciplinari, ed
implementazione, da parte dei
consigli di classe, di prove di
verifica interdisciplinari, con le
relative griglie.
Indicatori di valutazione
1.Diffusione e uso della didattica per
competenze nelle classi ponte
2. Riduzione del 10 % delle sanzioni
disciplinari
Risorse umane necessarie
Docenti delle classi quinte delle Scuole Primarie e delle classi terze delle Scuole
Secondarie
Destinatari del progetto (diretti e indiretti)
Tutti gli alunni delle classi quinte delle Scuole Primarie e delle classi terze delle
Scuole Secondarie
Descrizione delle principali fasi di attuazione
-
Descrizione delle attività per la diffusione del
processo
I docenti, riuniti nella Commissione continuità, (dicembre) analizzano
nuovi certificati delle competenze
Attivano percorsi trasversali alle discipline elaborando unità di
apprendimento
I dipartimenti, ciascuno per la parte di propria competenza, definiscono in
modo dettagliato i contenuti ed elaborano prove multidisciplinari.
I contenuti delle varie discipline verranno poi coordinati in sede di consiglio
di classe
Il Docente prevalente/Coordinatore di classe somministra le prove
interdisciplinari
Presentazione in Collegio Docenti
Il monitoraggio e i risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
. somministrazione delle prove nei tempi stabiliti
- monitoraggio quadrimestrale delle sanzioni disciplinari attraverso il registro
elettronico
- svolgimento delle UDA e delle relative prove di verifica in tutte le classi ponte
Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle azioni
- esame, in sede di consigli di classe e dipartimenti disciplinari, dei risultati delle
prove di verifica.
Criteri di miglioramento
- in base ai risultati, rivalutazione dei contenuti e della loro scansione temporale
nella programmazione delle varie discipline, del peso delle varie materie, dei tempi
di sviluppo delle prove.
- Collegio Docenti
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Note sulle possibilità di implementazione del
progetto
Tempificazione attività (mesi dall’avvio)
Attività
Responsabile
S
Elaborazione UDA
Definizione
contenuti e
prove di verifica
Coordinamento
contenuti
Comm.
Continuità
Dipartimenti
Consigli di Classe
O
N
D
G
F
M
A
N
o
t
e
S
i
M t
u
a
z
i
o
n
e
Somministrazione
prove
Docente prevalente/
Coordinatore di Classe
Esame risultati
Consigli di Classe
Dipartimenti
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Piano di miglioramento - Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano