S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Prof.ssa Annamaria Favorini Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Roma 27 gennaio 2007 S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico I laboratori 30/03 IDEARE PROGETTARE UNITA’ DIDATTICHE 18/04 12/04 REALIZZARE UNITA’ DIDATTICHE 04/05 04/05 11/05 SPERIMENTARE, VERIFICARE E VALUTARE I RISULTATI E IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO 18-25/05 SIMULARE SITUAZIONI DIDATTICHE 18-25/05 AA. 2006-2007 1° Anno Condivisione del lessico pedagogico. S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Nell’ambito della costruzione e della programmazione che cosa intendi per • Situazione iniziale • Situazione finale • Programmazione AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico ESPERIENZA RI-DEFINITA ESPERIENZA CONCRETA C O M P R E N SPERIMENTAZIONE MIRATA TRASFOR OSSERVAZIONE MAZIONE S I O N E KOLB, 1984 AA. 2006-2007 1° Anno RIFLESSIONE Confronto con Modelli e Schemi S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ VERIFICA E VALUTAZIONE ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE SCOSTAMENTO FRA OBIETTIVI RISUTATI AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico SCOSTAMENTO AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico METODO EMPIRICO Situazione iniziale AA. 2006-2007 1° Anno Situazione FINALE S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico METODO EMPIRICO Situazione FINALE Situazione iniziale AA. 2006-2007 1° Anno Situazione FINALE METODO SPERIMENTALE Situazione iniziale AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Situazione FINALE Situazione FINALE METODO SPERIMENTALE Situazione iniziale AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Situazione Situazione FINALE FINALE METODO SPERIMENTALE Situazione iniziale AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Situazione Situazione FINALE FINALE S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico “LEGGE” OSSERVAZIONE SPERIMENTAZIONE IPOTESI AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Bibliografia ragionata Favorini A., Il contratto nella formazione e nell’apprendimento. Esperienze educative e didattiche con l’Analisi Transazionale, Franco Angeli, Milano 2004. La competenza progettuale nel processo di insegnamento-apprendimento è spesso ricondotta alle componenti razionali e ai processi tecnologici. Sempre di più la complessità della comunicazione scolastica e sociale, richiede l’azione di dimensioni relazionali da agire con competenza e intenzionalità. Il testo sviluppa con opportuno equilibrio gli aspetti teorici di riferimento e le proposte metodologiche e operative relative al tema del contratto nella formazione e nell’apprendimento. Il contratto rappresenta una delle fasi più importanti della costruzione di una relazione professionale soprattutto da quando Carl Rogers ha proposto e sviluppato l'idea della parità contrattuale come una modalità efficace per motivare e alleggerire la fatica di apprendere. Il libro completa questa dimensione proponendo una presentazione organica dei problemi relativi al contratto, uno studio comparativo dei contributi delle varie scuole psicologiche relativi a questo argomento, ed una esemplificazione efficace di come il potenziale formativo del"contratto" potesse essere realizzato nella concreta esperienza di apprendimento. Fregola C., Riunioni Efficaci a Scuola, Erickson, Trento, 2003. Le riunioni hanno un’importanza fondamentale nella gestione dell’organizzazione scolastica, in quanto rappresentano il momento in cui si sviluppano delle dinamiche critiche, che vanno affrontate secondo percorsi pianificati e supportate da opportune tecniche. Nel testo si trovano importanti suggerimenti operativi volti a rendere le riunioni più efficaci, favorendo un maggior coinvolgimento degli interessati e, di conseguenza, una partecipazione più attiva. Il libro, che fa riferimento a concetti teorici quali la progettazione organizzativa e formativa, il problem solving e il project management nel contesto scolastico e propone un modo di organizzare e gestire le riunioni che tenga conto delle innovazioni che si stanno manifestando nel sistema scolastico. Questo volume offre numerose proposte interessanti per migliorare la qualità delle riunioni, sia istituzionali che gestionali, rivelandosi così un ottimo strumento per favorire l’evoluzione dell’organizzazione e della comunicazione scolastica. AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Mager R.F., Gli obiettivi didattici, E.I.T., Teramo, 1972. Robert Mager definisce così l’obiettivo: “Per obiettivo s’intende la descrizione di una performance che gli studenti devono essere in grado di mostrare per essere considerati competenti”; descrive, cioè, il risultato che l’istruzione si prefigge piuttosto che il metodo didattico. Secondo Mager un obiettivo efficace dovrebbe avere queste tre componenti: - Performance: l’obiettivo deve indicare sempre ciò che l’allievo deve essere in grado di fare. La performance dovrebbe essere osservabile e misurabile. - Condizione: l’insieme delle circostanze nelle quali la performance deve essere eseguita, come i materiali e gli strumenti utilizzabili. - Criterio: specifica con quanta abilità l’allievo dovrà eseguire la sua performance per essere considerato idoneo (ad esempio in quanto tempo deve eseguire il compito, con quanta precisione...). Pellerey M. Progettazione didattica, SEI, Torino, 1994 Nuova edizione aggiornata e riorganizzata del volume pubblicato nel 1979. Le novità principali sono: un allargamento di interesse per alcuni aspetti tecnici riguardanti le dimensioni dell'azione di insegnamento; una più accentuata attenzione ai problemi posti dalla progettazione, conduzione e valutazione dell'azione didattica; la presentazione di alcune problematiche relative ai processi cognitivi, affettivi e, soprattutto, motivazionali degli alunni; la considerazione di alcune questioni poste dall'organizzazione della vita di classe e dall'uso dei mezzi didattici; la considerazione degli orientamenti normativi attuali relativi non solo alla scuola media, ma anche alla scuola elementare e alla scuola secondaria superiore. AA. 2006-2007 1° Anno