S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica La Verifica e la Valutazione Elaborazione del dott. Stefano Zucca Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Verifica e Valutazione • Condivisione del lessico pedagogico. (prova, prova oggettiva, valutazione) • Tipologie di valutazione. (dalla valutazione - tradizionale alla val. oggettiva) • La valutazione: diagnostica, formativa, sommativa. • Gli strumenti della valutazione. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Bibliografia ragionata • DOMENICI G. (a cura di), La valutazione come risorsa, Tecnodid, Napoli, 2000. • DOMENICI G. Manuale della valutazione scolastica, Laterza, Roma-Bari, 1993. • DOMENICI G. Gli strumenti della valutazione, Tecnodid, Napoli, 1996. • PANIZZA S., La valutazione scolastica, Lisciani & Giunti, 1983. • VERTECCHI B., Decisione didattica e valutazione, La Nuova Italia, Firenze, 1993 Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Prova Nel significato più ampio, si intende per prova un’attività organizzata al fine di rilevare se ciò che si MISURA corrisponde ad un criterio precedentemente definito. In significati via via più ristretti, passa ad indicare una metodologia di verifica e, infine, lo strumento che si utilizza per rilevare i dati. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Un po’ di storia … • Poiché oggi è comune utilizzare parole inglesi in riferimento ad aspetti dell’attività didattica che si vogliono connotare in senso tecnico, vale la pena di osservare che prova ha il medesimo significato di test. • Quest’ultima parola deriva infatti dal latino testum, e cioè recipiente realizzato con materiale refrattario (a Roma esiste un quartiere che si chiama appunto Testaccio, o Monte Testaccio, a ricordo dei cumuli di detriti di vasi di terracotta che vi si accumulavano quando tali vasi erano utilizzati per il trasporto marittimo delle derrate da territori lontani soggetti al dominio romano: le navi che risalivano il Tevere si disfacevano dei materiali non più utili). • Nell’uso medievale, dal quale è passato al francese e quindi all’inglese, testum indicava il vaso del quale si servivano gli alchimisti per provare le proprietà dei loro miscugli. Il significato della parola si è progressivamente modificato, passando ad indicare non più il recipiente entro il quale la prova veniva effettuata, ma la prova stessa. In conclusione, dire prova o test è la stessa cosa. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Per concludere… Si comprende tuttavia per quale ragione nel linguaggio educativo corrente si sia finito con dare a test un significato più ristretto rispetto a prova. La parola test è cominciata a diffondersi nel secondo dopoguerra in particolare negli Stati Uniti. I test erano appunto gli strumenti per la verifica prevalentemente utilizzati in quella realtà, che si differenziavano da quelli impiegati nelle scuole italiane per il fatto di presentare una struttura molto più organizzata e prevalentemente standard. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Prove oggettive Sono definite oggettive quelle prove di verifica di abilità, conoscenze e competenze costituite da una serie di quesiti, o stimoli chiusi, ciascuno dei quali è corredato da due o più risposte chiuse. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico L’utilizzo delle prove oggettive • Ai soggetti cui vengono somministrate si richiede di scegliere tra le risposte offerte ad ogni quesito, quella o quelle, a seconda dei casi, ritenute esatte. • La chiusura dello stimolo e della risposta consentono di determinare a priori, cioè al momento della costruzione e perciò prima che lo strumento venga somministrato, il punteggio da assegnarsi a ciascuna domanda a seconda che la risposta risulti esatta, sbagliata o omessa. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico La ragione della parola “oggettivo” • Ne deriva che il punteggio attribuibile ad una determinata prova non potrà che essere lo stesso chiunque sia il correttore. • L'univocità del punteggio evita che l'espressione del giudizio venga influenzata dagli elementi negativi (alone, pigmalione…) che caratterizzano l'equazione personale di chi compie la correzione. • E' questa la fondamentale ma non unica ragione per cui vengono definite oggettive. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico LA VALUTAZIONE OGGETTIVA E’ NATA dall’esigenza di sostituire il LIMITE D’INTERPRETAZIONE del compito con CRITERI e PROCEDURE finalizzate ALL’ACCERTAMENTO DEL PROFITTO e alla FORMULAZIONE DI GIUDIZI PER L’ATTRIBUZIONE DI PUNTEGGI. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica La Valutazione • Si esplica a vari livelli, basandosi su: • "Come" si valuta, cioè l'esigenza di sistematicità della valutazione e l’attendibilità dei controlli; • "Cosa" si valuta, cioè l'imprescindibile riferimento agli obiettivi precedentemente prefissati; • "Perché" si valuta, cioè le funzioni della valutazione in vista dell'adeguamento del programma educativo in funzione della migliore formazione della persona. La raccolta dati circa il comportamento e l'apprendimento degli allievi deve essere fatta per soddisfare le esigenze didattiche. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica I tipi di valutazione • Valutazione diagnostica o iniziale, fatta nel momento di intraprendere un itinerario formativo; • Valutazione formativa o "in itinere", che accompagna costantemente il processo didattico nel suo svolgersi; • Valutazione sommativa o complessiva, finale, da condurre al termine di un processo didattico. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico La valutazione diagnostica è una valutazione d’ingresso che apre a un processo decisionale rispetto al recupero “compensativo” da far precedere all’avvio del percorso previsto dai programmi. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Aisme Uso didattico interno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica FENOMENI CHE CARATTERIZZANO LA VALUTAZIONE NON-OGGETTIVA Effetto Alone: valutazione influenzata da precedenti giudizi Effetto Pigmalione: profezia che si autoavvera Legge del Contrasto: sovrastima o sottostima rispetto a standard ideali, a precedenti prove, ad altri soggetti Stereotipia: opinione non alterabile Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico LA VALUTAZIONE FORMATIVA Si realizza in itinere … e ha i seguenti scopi: • Consentire la regolazione del processo di apprendimento • Orientare le azioni didattiche verso il miglioramento continuo della Qualità dell’Istruzione. Si tratta di repertori di procedure, strategie e accorgimenti che vengono ideati e utilizzati dal docente con lo scopo di favorire e facilitare il processo di insegnamento e apprendimento. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico LA VALUTAZIONE SOMMATIVA Rappresenta il bilancio consuntivo dell’apprendimento riferito alla singola unità didattica, a un modulo, all’intera programmazione. Rappresenta anche la valutazione istituzionale da mettere in corrispondenza con i tempi organizzativi della scuola (trimestri, quadrimestri, fine anno…) Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Grazie alla raccolta di dati, è possibile stabilire RELAZIONI tra misurazioni e obiettivi e “alimentare” su queste basi il processo di feedback formativo e informativo. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Proprietà degli strumenti di misurazione La validità è «[…] la capacità di [uno strumento] di misurare proprio ciò che intende misurare». L’attendibilità è «[…]la costanza con cui uno strumento misura una data variabile». G. Benvenuto, E. Lastrucci, A. Salerni, Leggere per capire, Roma, Anicia, 1995, rispettivamente pp. 135-136 e pp. 137-139. Se uno strumento di misurazione è stato predisposto «[…] partendo da una accurata definizione degli obiettivi e preoccupandosi di assicurare le necessarie caratteristiche di validità e di attendibilità, possiamo ritenere che la verifica risultante dalla somministrazione dello [strumento stesso]agli allievi sarà obiettiva: in valutazione, l’obiettività non va intesa nel senso di una assoluta quanto improbabile corrispondenza del dato al fatto, ma in quello di un superamento della intuitività, della estemporaneità, della casualità degli apprezzamenti che riguardano le prestazioni degli allievi». B. Vertecchi, Op. cit., pp. 102-103. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica Prove oggettive • A scuola è possibile utilizzare diversi tipi di strumenti per misurare conoscenze abilità possedute e acquisite dagli allievi. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico In primo luogo è necessario definire le caratteristiche che le diverse prove di valutazione debbano soddisfare, in modo che vengano usate efficacemente. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica • • • • S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Per essere oggettive devono essere valide e attendibili. Per oggettiva: il superamento da parte del valutatore della intuitività, della estemporaneità e della casualità dei giudizi che riguardano le prestazioni degli allievi Per validità: si intende il grado di precisione con il quale una prova misura veramente ciò che è destinata a misurare. Per attendibilità (affidabilità) la costanza con cui uno strumento, usato più volte misura una data variabile. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Le prove di valutazione possono essere classificate in relazione sia alla sollecitudine fornita all’allievo, ossia allo stimolo (chiuso o aperto), sia in relazione al modo in cui l’allievo deve fornire la risposta (chiusa o aperta). Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Si va dalle prove non strutturate di tipo tradizionale (temi, riassunti, interrogazioni, colloqui, discussioni) generalmente a stimolo e risposta aperta, alle prove oggettive con stimolo chiuso e risposte chiuse alle quali è possibile rispondere in modo univoco (vero falso, scelte multiple, corrispondenze completamenti) Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico La ricerca docimologica ha analizzato vantaggi e limiti di questi diversi tipi di prove. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Per concludere… A seconda del modo in cui la domanda è formulata la modalità di risposta ai questi possono essere le seguenti: vero-falso, a scelta multipla, brani da completare, corrispondenze. • Vero-Falso; L’allievo deve indicare se una certa affermazione è vera o falsa. Si tratta dei quesiti più semplici. • A Scelta Multipla; L’allievo deve completare un’affermazione iniziale scegliendo tra le diverse possibilità (1 risposta corretta e 3 distrattori). • Brani da Completare; L’allievo deve inserire, nelle lacune del testo, alcuni termini o espressioni scelti da un elenco fornito. • Corrispondenze; L’allievo deve individuare le corrispondenze esistenti tra elementi appartenenti a due serie di informazioni presentate. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico PROVE OGGETTIVE DI PROFITTO • SONO COSTITUITE DA UN INSIEME DI PROVE (ITEM) CHE HANNO UNO STIMOLO E RISPOSTE CHIUSE. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica VERO FALSO Ho il 50% d’indovinare quella esatta ! L’allievo deve indicare se una risposta è vera o falsa. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica SCELTE MULTIPLE Il allievo deve completare un’affermazione, scegliendo tra quattro diverse possibilità. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico LUNGHEZZE DIFFERENTI DEI DISTRATTORI Presentare la risposta esatta più lunga dei distrattori è indice di cattiva costruzione della prova. Le posizioni devono essere stabilite a caso. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico IMPIEGO DELLA DOPPIA NEGAZIONE “Non può non essere…” Una prova ben costruita deve potersi leggere senza difficoltà e senza incongruenze. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico SCARSA O NULLA PERTINENZA DEI DITRATTORI CON IL TEMA DEL QUESITO • Se si presentano palesemente false riducono il delicato processo di discriminazione. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico BRANI DA COMPLETARE • L’allievo deve inserire nelle lacune che il testo proposto presenta alcuni termini o espressioni scegliendoli in un elenco offerto. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica 8 9 7 8 3 9 2 1 7 0 Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico IL COMPLETAMENTO E’ MOLTO EFFICACE PER LE PROVE FORMATIVE, PER ALLENARE ALLA MEMORIZZAZIONE GUIDATA DAI “SIGNIFICATI” DEI TERMINI Si propone un esempio di difficoltà graduale nel completamento della seguente definizione di PUNTO DI ACCUMULAZIONE Dicesi punto di accumulazione di un insieme dato un numero (oppure un punto) x0 tale che, fissato un intorno completo di x0 cade, in esso, almeno un elemento dell’insieme distinto da x0 Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Inserisci i termini dell’elenco in modo da ricostruire la definizione di punto di accumulazione Dicesi punto di accumulazione di un insieme dato un ………… (oppure un………) x0 tale che, ………. un ……….completo di x0 cade, in esso, almeno un ………… dell’insieme……….. da x0 numero intorno elemento distinto punto fissato Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Inserisci i termini giusti scegliendoli nell’elenco in modo da ricostruire la definizione di punto di accumulazione Dicesi punto di accumulazione di un insieme dato un ………… (oppure un………) x0 tale che, ………. un ……….completo di x0 cade, in esso, almeno un ………… dell’insieme……… da x0 elemento distinto fissato raggio numero punto in relazione intorno Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola (sono stati aggiunti termini che fanno da distrattori ) AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Completa la definizione di punto di accumulazione. Tre termini sono indicati nell’elenco. Dicesi punto di accumulazione di un insieme dato un ………… (oppure un………) x0 tale che, ………. un ……….completo di x0 cade, in esso, almeno un ………… dell’insieme……… da x0 elemento fissato (sono stati eliminati alcuni termini) intorno Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Completa la definizione di punto di accumulazione. Dicesi punto di accumulazione di un insieme dato un ………… (oppure un………) x0 tale che, ………. un ……….completo di x0 cade, in esso, almeno un ………… dell’insieme……… da x0 Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Scrivi la definizione di punto di accumulazione. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Programmazione e Sperimentazione Didattica CORRISPONDENZE L’allievo deve associare termini espressioni di un elenco ai “corrispondenti” di un altro elenco che contiene uno o due elementi in più. Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno Programmazione e Sperimentazione Didattica S.S.I.S. Scuola di Specializzazione all’Insegnamento secondario Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico a) Sport ricreativo 1) ha l’obiettivo di trarre guadagni economici dalla pratica sportiva b) Sport preparatorio 2) è la conseguenza dello sport competitivo; permette di partecipare alle fasi internazionali e nazionali. c) Sport competitivo 3) lo sport praticato per il proprio benessere, senza raggiungere risultati d) Sport d’élite 4) praticato per il benessere personale. e) Sport professionistico 5) praticato per il raggiungimento di risultati migliori in certe circostanze 6) Praticato per vincere le gare successive Prof.ssa Anna Maria Favorini - Prof. Cesare Fregola AA. 2006-2007 1° Anno