PMI – Positive Material Identification
Indice
1) Introduzione
2) Applicabilità
3) Strumentazione
4) Procedura di analisi
5) Report
6) Sicurezza
GeoSpectra s.r.l. – Via Palmaria 9/6 – 16121, Genoa (IT)
email: [email protected] mobile: + 39 328 7426938
P.IVA e C.F. 02242830996 – REA 471238 - (capitale sociale € 10.000,00 i.v.)
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1) Introduzione
Un’analisi PMI (Positive Material Identification) è un test efficace per determinare i
materiali metallici in termini di composizione chimica.
Questa è una procedura standard e non distruttiva per il materiale interessato,
applicabile sia in fase di fabbricazione di un dato materiale metallico, sia in fase di
acquisto/utilizzo.
2) Applicabilità
L’analisi PMI ha diversi campi di applicazione ed è utilizzata per prevenire l’errato
utilizzo di parti che potrebbero causare ingenti danni in un processo di produzione.
Infatti, è strettamente correlata alla tracciabilità dei materiali utilizzati nella
produzione di impianti o macchinari che devono sopportare condizioni fisiche e
chimiche molto variabili quali, per esempio, la resistenza ad aggressivi chimici,
temperature estreme (sia alte che basse), sollecitazioni meccaniche, ecc.
Materiali dall’aspetto identico possono presentare differenze composizionali e, questo,
comporta sicuramente una risposta del tutto differente alle varie sollecitazioni.
L’analisi PMI viene svolta per aiutare il committente nello scegliere i giusti materiali
per una data applicazione, essendovi, al giorno d’oggi, una vasta gamma di prodotti
metallici presenti sul mercato. Anche se ai diversi materiali vengono sempre associati
i corrispettivi certificati di analisi, non è detto che questi siano presenti sino al loro
utilizzo finale. Può quindi essere necessaria una verifica della conformità del
materiale in corso d’opera.
Se si utilizzano metalli, acciai e/o leghe metalliche, l’analisi PMI permetterà di
prendere decisioni di acquisto e di utilizzo adeguate.
Quando richiedere un’analisi PMI?
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quando la composizione di un materiale/lotto è sospetta;
quando si lavora con parti troppo voluminose per il trasporto;
quando si lavora con materiali la cui analisi non deve essere distruttiva;
quando la documentazione di identificazione di un materiale non è a norma.
Gli elementi costruttivi più critici sono: le tubazioni, le flange, le valvole, i bulloni, i
giunti, i pignoni, le barre, le saldature, ecc.
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3) Strumentazione
L’analisi PMI viene svolta utilizzando uno spettrometro EDXRF (Fluorescenza a
Raggi-X a Dispersione di Energia) portatile (Oxford XMET7500). Lo spettrometro è
equipaggiato con diverse metodiche di analisi, ideali per le PMI.
Le caratteristiche dello strumento, consentono di effettuare misurazioni in tempi
molto brevi, avendo un riscontro in tempo reale sulle proprietà composizionali del
campione in esame; inoltre la sua versatilità e portabilità, permettono l’analisi di
superfici difficilmente raggiungibili, come curvature, saldature, viti e quant’altro.
Va però specificato che questo tipo di strumentazione (come ogni XRF) non è in
grado di analizzare i cosiddetti “elementi leggeri”; gli elementi analizzabili sono
quelli aventi un numero atomico maggiore o uguale a 12 (Z ≥ 12).
4) Procedura di analisi
 Preparazione della superficie
Lo stato della superficie del campione da analizzare è molto importante; infatti
la presenza di sporcizia, polvere, olio o ruggine, possono interferire con
l’analisi stessa. Non è necessario che tutta la superficie del campione venga
pulita, ma è sufficiente una porzione della grandezza del detector dello
spettrometro (mm2).
Inoltre, l’analisi viene effettuata su una superficie metallica “nuda”, cioè priva
di vernici, rivestimenti, incrostazioni o residui incorporati, in modo tale da non
creare errori nella misurazione delle componenti.
 Analisi
L’analisi viene effettuata molto agevolmente, posizionando il detector dello
spettrometro a contatto con la superficie del campione in esame per la durata
necessaria all’acquisizione delle componenti chimiche (10/30/60/120 secondi,
in funzione del materiale da determinare e dalla precisione/limiti di rilevabilità
richiesti).
I risultati verranno forniti in forma percentuale (Wt%) o in parti per milione
(ppm).
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5) Report
Per tutti i controlli effettuati viene rilasciato un report digitale (formato PDF).
Qualsiasi altro formato deve essere espressamente richiesto dal committente. In
generale il report contiene le seguenti specifiche:
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Nome del cliente;
Data e luogo della prova;
Numero report;
Descrizione del campione e/o quantità di punti analizzati;
Nome del campione;
Attrezzatura utilizzata;
Risultati dell’analisi (composizione chimica percentuale);
Grado generale di corrispondenza (se presente);
Nome e cognome dell’operatore e sua firma.
Al committente verranno fornite tutte le letture effettuate e sarà sua responsabilità
accettare i dati forniti dallo spettrometro.
6) Sicurezza
Lo spettrometro utilizzato è soggetto alle disposizioni del D.Lgs n°230/95 e s.m.i.
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