Stampa n. 5
16 ottobre 2015
L’ ABBRACCIO INFORMA
CRONACANDO… a cura di A. Scarano
Cosenza, delitto di Cocò : due arresti Il nonno usava il piccolo come scudo Sono stati arrestati i due presunti autori dell’omicidio dell piccolo Cocò Campolongo, il bambino di soli tre anni ucciso e bruciato in auto a Cassano dello Jonio , in provincia di Cosenza. Con lui, il 16 gennaio del 2014, morirono pure il nonno ,Giuseppe Iannicelli, e la compagna, Ibtissam Touss. Gli arrestati, che erano già detenuti per traffico di droga, sono accusati di triplice omicidio. Ai due, Faustino Campilongo e Cosimo Donato, i carabinieri di Cosenza, insieme a quelli del Ros,hanno notificato nel carcere di Castrovillari ( Cosenza), dove sono detenuti per altra causa, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda. Movente legato al traffico di droga – L’agguato nel quale furono uccisi con diversi colpi di pistola Iannicelli, la compagna marocchina ed il nipote sarebbe da collegare a contrasti per la spartizione dei proventi nel traffico della droga. Il nonno usava Cocò come scudo – I militari dell’Arma hanno riferito poi che il piccolo Cocò veniva usato dal nonno, che lo portava sempre con sé, come uno scudo protettivo per dissuadere i suoi nemici dal compiere agguati nei suoi confronti. Renzi: “ Orgoglioso di combattere la criminalità” – “ Vorrei esprimere la gratitudine mia e del governo agli inquirenti, alle forze dell’ordine e a tutti i servitori dello Stato che hanno raccolto gravi indizi su killer e mandanti del terribile omicidio del piccolo Cocò.” 1 
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