I temi: consiglio, question time,comizio e cementificio IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG.2 LA SETTIMANA POLITICA Mercoledì 7 ottobre, nella sala 14 del Protoconvento francescano, ha inizio l’intensa settimana politica castrovillarese con un consiglio comunale particolarmente turbolento. La maggioranza rinvia la nomina dei componenti del direttivo dei Comitati su richiesta del Sindaco che spiega la decisione a tutela di tutte le rappresentanze, dopo che le Civiche avevano abbandonato i lavori del Consiglio per protesta re sulle modalità con le quale era stato organizzato l'ordine del giorno, secondo le Civiche privo, per ciascun punto, degli adempimenti tecnico-giuridici, di salvaguardia e , soprattutto, dell'opportuno passaggio nelle Commissioni consiliari competenti.Obiezioni giudicate irricevibili dal centrosinistra, dopo una richiesta di sospensione dei lavori da parte del consigliere Gerry Rubini affinché il centrosinistra potesse confrontarsi . Così il Consiglio comunale di Castrovillari, privo della minoranza delle Liste Civiche, durante il suo veloce evolversi (convocato per le ore18 si è concluso alle 19,20) ha ratificato, sempre all’unanimità, le variazioni di bilancio pari a 95.100 euro così come illustrato dall’Assessore alle Finanze Giovanna Leonetti, la quale ha indicato che le somme in aumento riguardano i Servizi Sociali, la Cultura ed il settore turistico e che l’operazione congloba un finanziamento di 40mila euro per i Pisl comunicato al Comune il 16 settembre e contabilizzato (per evitare di perderlo) immediatamente nella manovra portata all’attenzione del Consiglio. Interventi anche del capogruppo del Pd, Nicola Di Gerio, che ha messo in evidenza i fattori programmatici quale riferimento guida dell’attività di governo. Unanimità registrata, infine, anche sulle variazioni del regolamento, riguardo gli articoli 7 ed 11 comma2, per l’utilizzo del volontariato in attività di pubblica utilità che avrà, come ha ricordato il sindaco, Lo Polito, un ambito anche per il controllo del territorio e, quindi, dell’ambiente, nel quale gli ispettori ambientali del Comune svolgeranno un ruolo per il quale ci sarà un rimborso forfettario di 10 euro a fronte di rendicontazione. L’interpellanza, poi, presentata all’inizio dei lavori dalle Liste Civiche, attraverso Peppe Santagada, per conoscere i motivi dell’avvio delle procedure, presso il Ministero dell’Interno, per la sostituzione del segretario generale, e che ha avuto risposta dal primo cittadino, è stata giudicata non soddisfacente dallo stesso Santagada. Lo Polito ha spiegato che non si sta procedendo ad una sostituzione ma che l’iter è stato avviato per la normale scadenza del precedente mandato del funzionario. Nulla di personale e niente che riguardi la riconosciuta professionalità del segretario- dunque nessun giudizio negativo - ma solo una scelta che parte da un’opportuna esigenza politica, come permette la legge, e che potrà essere modificata - ha affermato Lo Polito- nel caso in cui un domani non dovessimo essere più alla guida del Comune. All’Ente, intanto, sono già giunti 8 Lo Polito durante il comizio Foto Fabio Donato curriculum vitae – ha annunciato- ed altri ne arriveranno. Un intervento, comunque, che è parte di quel cambiamento che vogliamo imprimere alla macchina comunale- ha soggiuntoper una nuova storia degli uffici a servizio della città. Question time Conclusosi il turbinoso consiglio, la settimana politica ha il suo seguito sabato 10 ottobre, nella sala 14 del Protoconvento francescano, con il secondo incontro di “Democrazia e Partecipazione”, il question time tra cittadini, gruppi sociali e amministrazione pubblica. Durante la riunione sono state discusse le interrogazioni delle Liste Civiche, che hanno voluto conoscere, tramite il loro portavoce, Franco Guaglianone le modalità con le quali viene difeso il Comune in giudizio, con esplicito riferimento al ricorso al Tar che sarà discusso il 16 ottobre. Franco Guaglianone, ha altresì ammonito Lo Polito ad intervenire sui parcheggi a pagamento e sulla raccolta rifiuti e, inoltre ad intervenire sulle deficienze della condotta idrica. IL meet up Castrovillari a cinque stelle ha tratteggiato la multi proposta sulla questione dei rifiuti solidi urbani riassumibile in 7 punti: 1) […] creare una azienda di igiene urbana interamente pubblica, prendendo esempio dall’esperienza e dai risultati di Capannori,[…] un incontro con gli altri sindaci, soprattutto dell’Alto cosentino […].Un possibile esempio è dato dall’Amministrazione di Desenzano del Garda la quale ha dato al via alla nascita della Garda Uno SPA, interamente pubblica [… 2) Introduzione di un sistema di tassazione proporzionato alla indifferenziata prodotta, premiando di fatto i cittadini virtuosi e disincentivando la produzione di rifiuti non riciclabili attraverso il risparmio “in bolletta”[…] 3) Incentivi fiscali per i negozianti che si adoperano alla vendita di prodotti alla spina […] 4) Possibilità di usare spazi pubblici per merca- Appalto pulizie dell’Asp La protesta della Cgil «Sono centinaia i lavoratori addetti alle pulizie dei Presidi Ospedalieri, dipendenti dalle aziende appartenenti all'ATI CNS - CSF, aggiudicatarie dell'appalto delle pulizie dell'ASP di Cosenza; a seguito delle decisioni assunte nella Conferenza Stato Regioni del 2 luglio scorso, interessati alla decurtazione dell'orario di lavoro pari al 5%. Trattasi di lavoratori, la maggior parte di essi, con contratto di lavoro part time a 3 ore giornaliere, soprattutto donne monoreddito, con carichi familiari e salari inferiori a 500 euro mensili. Nei giorni scorsi, la FILCAMS CGIL, intervenendo con una nota stampa, ha sollecitato il Presidente Oliverio sulla problematica. Nel corso dell'incontro avuto in sede ASP, con il responsabile del procedimento, chiamato ad attuare le decisioni della stessa conferenza Stato Regioni, ci è stato riferito che il risparmio che si vuole realizzare ammonta a circa 24 mila euro mensili, soldi interamente sottratti ai lavoratori, con ripercussioni sulla qualità dei servizi resi all'utenza. Lo scandalo che rende insopportabile il taglio, è dato dal fatto che ancora una volta, non si tagliano i privilegi e gli sprechi, che pure sono tanti e ben più cospicui, basti pensare ai fitti passivi, con alcuni ospedali con reparti chiusi, nel mentre si pagano centinaia di migliaia di euro di fitti a privati per locazioni e consulenze legali. Il sindacato, e i lavoratori, non ci stanno, e preannunciano forti iniziative di lotta nei prossimi giorni, per come gli stessi lavoratori, incontrati nelle assemblee tenutesi nei giorni scorsi, su tutto il territorio dell'ASP, hanno sollecitato con molta rabbia, interrogando la politica, le istituzioni e i partiti calabresi, a dare una risposta di civiltà etica e morale, tangibile per la difesa degli stessi lavoratori che vivono nella precarietà». Per la Filcams Cgil Andrea Ferrone Vincenzo Laurito tini di vendita, regalo o baratto di oggetti usati […] 5)Priorità agli “acquisti verdi” attraverso apposita delibera. 6:) Agevolazioni al compost anche attraverso l’erogazione di un alternativa di conferimento ai residenti che non dispongono di aree verdi di proprietà. 7:) Possibilità di riqualificazione del Cementificio attraverso la produzione di concimi naturali.” «Dall’incontro - riferiscono i pentastellati - abbiamo strappato la promessa di incontro, prima possibile, con gli altri sindaci per discutere concretamente della realizzazione dell’azienda pubblica attraverso l’unione dei comuni e il relativo impegno a sostenere gli altri punti della proposta, fermo restando la possibilità di realizzarli con tempistiche differenti». Punto irrisolto del question time, la curiosità degli attivisti del Meetup sull’autosufficienza di cui si parla nel Piano finanziario comunale ed esplicitato, nel piano regionale, in funzione di ciascuna A.T.O.: stiamo per diventare il centro raccolta di rifiuti calabrese con “l’adeguamento e riapertura della discarica comunale”? A rispondere agli interventi delle civiche, dei pentastellati e dei presenti, il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’Assessore all’Ambiente Pasquale Pace che sono entrati nello specifico di quanto era stato loro rappresentato, spiegando scelte, impegni, idee,voglia e capacità d’imprimere inversioni di tendenze per dare effettivi cambi di rotta- hanno tra l’altro detto- che già cominciano a sortire effetti in un solco dove si deve fare i conti con le continue minori risorse per i sempre inferiori trasferimenti erariali e la razionalizzazione della spesa che si rispetta a tutela delle finanze municipali. il Comizio La serata di sabato 10 ottobre prosegue con l’Amministrazione Lo Polito che scende in piazza per fare il punto sui suoi primi 4 mesi di governo. “Un momento per raccontare il lavoro svolto, cosa è stato salvato, concretizzato ed avviato. Il sindaco e i consiglieri comunali , hanno illustrato le azioni messe in campo, finalizzate a sviluppare percorsi di crescita, rispettosi e potenzialmente efficaci per le nostre vocazioni territoriali.” «Tutte le opportunità che stiamo perseguendo - ha detto il sindaco - sono proprio per lo sviluppo sostenibile delle attività cittadine nonostante il momento storico sia difficile ma non impossibile, nonostante i Comuni siano sempre più deboli, nonostante siano sempre più il primo riferimento di un crescente disagio sociale che incalza come non mai». Il sindaco e i consiglieri della sua maggioranza hanno poi illustrato alla città le prime opere programmate e realizzate tra cui la sottoscrizione del contratto d’appalto per la messa in sicurezza della discarica di Campolescio, l’avvio del progetto “Mani tese” per la somministrazione di pasti domiciliari agli anziani indigenti, l’indizione della gara per l’Assistenza Domiciliare Integrata. Il primo Cittadino ha poi messo in evidenza il risultato ottenuto con il finanziamento per la messa in sicurezza della viabilità di accesso alla Madonna del Castello, gli sforzi tesi al recupero del finanziamento ed avvio dei lavori per la sentieristica montana, la soddisfazione per la costituzione della Polisportiva “Città di Castrovillari e l’impegno ad eliminare entro il 31 dicembre 2105 i fitti passivi.” Prossimo Consiglio Il Presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, Piero Vico, ha fissato la riunione della conferenza dei capigruppo per la prossima settimana al fine di affrontare la problematica Italcementi ed eventualmente anche la situazione Ospedale sull’esito dell’incontro, già programmato sempre per la prossima settimana, del Sindaco, Domenico Lo Polito, e della Cgil Funzione Pubblica con il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, dr. Gianfranco Filippelli. Nel contempo il primo cittadino del capoluogo del Pollino ha invitato i colleghi Sindaci di Frascineto e Civita, ad interessare, della problematica Italcementi, i rispettivi Consigli comunali al fine di pervenire a determinazioni forti e condivise. Inoltre, il Sindaco Lo Polito, in viaggio dalla capitale, ha informato il Presidente della Regione, Mario Oliverio, delle notizie non rassicuranti provenienti dal Tavolo romano proprio sulla problematica Italcementi, affinché intervenga con decisione a favore di questa realtà produttiva, prendendo parte al Consiglio Comunale congiunto e aperto al pubblico che verrà convocato. “L’Amministrazione comunale di Castrovillari sosterrà con forza e con ogni forma di lotta- ha dichiarato Domenico Lo Polito - i livelli occupazionali del cementificio di Castrovillari.” Angelo Filomia Il Ministro della Giustizia Orlando in visita al Tribunale E’ prevista per martedì 20 ottobre, la visita al Tribunale di Castrovilari del Ministro della Giustizia Orlando, programmata per “verificare se il contestato accorpamento tra le realtà giudiziarie di Castrovillari e Rossano è effettivamente riuscito. Andrea Orlando aveva detto che si sarebbe «attenuto» alle conclusioni della «Commissione monitoraggio» prima di procedere a eventuali «correzioni» della nuova geografia giudiziaria, che continuano a essere invocate per proporre modifiche. Già un anno fa, a giugno del 2014, la Commissione, presieduta da Annamaria Palma Guarnier aveva osserva come l'attuazione della nuova geografia giudiziaria presentasse «molte più luci che ombre». «Lo stato avanzato di attuazione della riforma e il conseguente consolidamento delle situazioni territoriali dopo una inevitabile una fase di assestamento consente di ritenere che, dal punto di vista strettamente tecnico, allo stato non sembrerebbero emergere situazioni tali da richiedere un intervento mediante decreto correttivo sotto il profilo di un diverso assetto geografico dei circondari giudiziari, ovvero addirittura il ripristino di uffici soppressi». Nella relazione l’accorpamento del Tribunale di Castrovillari veniva citato come esempio. «Un esempio per tutti: Rossano. Si dice: la lotta alla mafia risentirà della sua soppressione. Eppure l'accorpamento al Tribunale di Castrovillari è riuscito benissimo. Il Tribunale di Castrovillari (13mila mq) ha una stanza per ogni giudice e c'è un'ampia aula bunker collegata al carcere. Per avere un'idea della sua efficienza, si pensi che dal 13 settembre 2013 Castrovillari ha definito 1.700 processi penali». Liste Civiche: «Sulla sanità del territorio Lo Polito è superficiale e disinformato» IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 3 Le "uscite" del sindaco Lo Polito sull'ospedale di Castrovillari e sulla sanità del territorio continuano a destare perplessità ed allarme. Appare infatti del tutto evidente che il problema non gli interessa e non lo appassiona, anche se, per la verità, lo riguarda in prima persona, essendo il Sindaco il primo responsabile della salute dei cittadini. Solo in questa chiave si possono interpretare le ultime dichiarazioni di Lo Polito, tanto rassicuranti quanto errate e infondate. Tanto per cominciare, il reparto di Medicina non è affatto previsto che debba passare al nuovo plesso, nè, tantomeno, che i posti letto aggiuntivi -che servono a riportare il totale al numero, 30, previsto dalla Regione- si trovino nel plesso celeste. Il mancato adeguamento della Medicina, che si trova nel vecchio plesso e lì è previsto rimanga, dipende dal non rispetto dei tempi di consegna dell'ala a suo tempo lasciata libera dal trasferimento della Cardiologia oltre cinque anni fa. Il sindaco Lo Polito si aggiorni ! Quanto poi alla sicumera ostentata sulla prossima apertura dell'Ortopedia e sul problema dello Spoke Castrovillari - Acri, sappia il Sindaco che tutto è, finora, solo sulla carta, tanto è vero che la Direzione Sanitaria dell'Ospedale e i Primari tutti hanno recentemente scritto una lettera al Commissario Filippelli chiedendo lumi proprio circa il destino effettivo dello spoke Castrovillari - Acri. Mentre nulla assolutamente è dato sapere sui modi, ma soprattutto sui tempi delle nuove assunzioni di Medici e non-Medici. Se proprio qualcosa vuol fare, e dire, il sindaco Lo Polito, anzichè proporre argomentazioni superficiali e disinformate, intervenga, se vuole e può, sui "vertici amici" della sanità calabrese e ci faccia sapere la data della risoluzione dei problemi. Perchè alle prese in giro c'è già chi ci pensa... Un Una costituente lab dem a Castrovillari «Nel momento in cui le deficienze e le negatività del mondo Istituzionale formano oggetto di seria riflessione, anche ai più appassionati dell’arte della politica, l’Italia vive finalmente un epocale susseguirsi di riforme, che ci stanno ponendo all’attenzione mondiale come comunità forte e determinata a riguadagnare un ruolo primario nello scacchiere socio-economico. Certo il risultato non ha ancora prodotto forte ripresa ma sicuramente si cominciano a notare indicatori che fanno ben sperare. Occorre essere onesti, ancora sotto i tetti dei cittadini non e’ di casa la serenita’ ma la speranza potrebbe farsi strada. Determinata e’ l’azione dei Labdem a favore di un partito plurale, democratico, socialista, in cui culture laiche e cattoliche convivono, privilegiando i valori che uniscono e attualizzando il verbo progressista in un laboratorio che include e non emargina, riconsegnando la politica ai territori. Da Trani il messaggio forte, da Castrovillari, voluta da Mariella Saladino, delegata nazionale alle Politiche per l’ occupazione giovanile, la spinta alla evoluzione anche sui nostri territori che chiedono buona politica e serenità nelle azioni amministrative che la gente aspetta. La stessa ha consegnato a Castrovillari ed ai gruppi comunali presenti, lo strumento di partecipazione, la piattaforma social labdemyoung.com che riduce le distanze, accoglie, aggrega e realizza piazze sul web. Il messaggio determinato della Saladino davanti ad una platea attenta nella sala conferenze del Jolly Hotel lunedì 12 ottobre, ha registrato adesione di associazioni, cittadini, esponenti del mondo progressista e civico, colto quasi una liberazione dopo tanta attesa di novità che aggreghi e non divida, quasi una voglia espressa di evolvere la politica nazionale, cittadina e comprensoriale, quasi un impegno a dare alle nostre popolazioni un punto di riferimento, che superi la spinta della anti politica che si ciba del clamore della corruzione , quella che non appartiene al credo della buona politica. La nascita del laboratorio democratico consentirà ai tanti predisposti di essere protagonisti della Politica al Servizio della Gente e di labdemyoung che garantirà la par- Laboratori educativi contro disagio e abbandono scolastico «Le assenze scolastiche sicuramente sono il segnale di un insuccesso che non può essere tralasciato e che causa solo involuzione e mancanza di crescita». Così il Comune di Castrovillari, attraverso il suo assessore alla Pianificazione sociale, Giuseppe Russo, esprime preoccupazione per i dati allarmanti che riguardano bocciature e ore di assenza a scuola, e ha deciso di inviare una lettera ai dirigenti delle scuole Primarie e Secondarie di primo e secondo grado della città. Ciò che l’assessore chiede è «maggiore attenzione sul monitoraggio e controllo delle assenze scolastiche che coinvolge un numero sempre più crescente di alunni». Gli ultimi dati parlano del «5,5% di alunni respinti o bocciati nella scuola media di primo grado e in particolare del 12% nelle prime classi» ed è proprio in riferimento a questo che l’impegno dell’Amministrazione comunale – rende noto Russo – è ora volto alla costituzione di “laboratori del fare e del sapere”. A guidarli sarà un’associazione scelta con bando pubblico (scaricabile sul sito del Comune), all’interno del progetto “Intervento contro il disagio e l’abbandono scolastico”. I laboratori riguarderanno varie attività: dalla lettura alla scrittura, dal cinema al teatro, dalla musica al giardinaggio. L’obiettivo – secondo quanto riportato nel bando – è quello di «verificare i modelli educativi delle famiglie a rischio; riportare alla socialità comunitaria i minori con un percorso scolastico difficile, contrastare i processi di devianza e lavoro minorile; ripristinare le condizioni di benessere individuale e familiare». «La scuola – si legge in una nota – deve rivendicare il suo ruolo guida nella gestione educativa. Una sfida che vede in trincea famiglia e docenti ma che unisce scuola e associazionismo, e che si vuole sostenere con più azioni mirate da parte della pubblica amministrazione». Inoltre, presso il Comune, sarà attivato un ufficio a cui le scuole potranno segnalare eventuali ripetute assenze agli assistenti sociali incaricati, contattando il seguente numero telefonico: 0981/25214. Federica Grisolia (www.paese24.it) tecipazione ai giovani del comprensorio. Nella sala presenti delegazioni labdem del comprensorio, che hanno insieme preannunciato l’apertura della fase costituente, che sta il formarsi dei Gruppi Web Comunali ed a breve con l'inaugurazione di un Punto Comprensoriale Labdem a Castrovillari che vedra’ la presenza del Presidente Salvo Ando’, del Segretario Nazionale Mino Carriero, dell'attuale Coordinatore Regionale Cesare Loizzo, nonche’di Presidenti di Regione , Consiglieri Regionali, Amministratori locali, ma soprattutto delle Comunita’ del Pollino, dell’Alto Jonio, della Valle dell’Esaro, tutti aderenti all’Associazione, del PD, LABDEM e del suo leader On.le GIANNI PITTELLA, Presidente del Gruppo Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo. La adesione si e’ materializzata nella sala, galvanizzata dal forte messaggio politico e dalla potente svolta al modo di fare Politica nei principi della solidarietà, della Partecipazione e della Democrazia. Pierpaolo Nucerito ha introdotto l'aspetto del ritorno della Politica ai Territori e gli strumenti operativi che ultimo importantissimo punto rimane tuttavia da affrontare a proposito di spoke. E' possibile che gli spoke della provincia di Cosenza passino da tre: Paola-Cetraro, Rossano-Corigliano, Castrovillari, a due. Se ciò si concretizzasse, quale sarebbe lo spoke destinato alla rottamazione? Su questo argomento è necessaria una immediata mobilitazione che dia informazione alla città e ne pretenda dai vertici della sanità dell'ASP e della Regione. E su questo argomento, oltre che sulla situazione complessiva della sanità territoriale, le Liste Civiche "Solidarietà e Partecipazione" chiedono un urgentissimo Consiglio comunale aperto che affronti senza ulteriore perdite di tempo il tema del diritto -negato- alla salute dei nostri cittadini. Un diritto che dovrebbe vedere tutti solleciti ed uniti. Sarà così? Lo speriamo e per questo lavoreremo col nostro consueto impegno. Il coordinamento delle liste civiche di "Solidarietà e Partecipazione" labdem mette a disposizione a sottolineando il notevole lavoro, avviato dal Dipartimento Nazionale, per realizzare rete. Tanta voglia di confronto, in un momento anche particolare per la vita politico amministrativa della città, tanti interventi che hanno stigmatizzato la necessità di una svolta evolutiva della politica vista come strumento per il miglioramento della qualità della vita, sottolineando come alcune scelte amministrative debbano tenere conto anche delle neces- sità sociali della bistrattata comunità del Pollino, dell'Alto Jonio e della Valle dell'Esaro, focalizzando l’attenzione su lavoro, dsanità e offerta territoriale di servizi, dai trasporti alle infrastrutture, dal turismo alla difesa del suolo e del territorio. Nelle conclusioni lo starter d'impegno LABDEM per il nostro comprensorio, per la collettività che lo popola, creando rete, coinvolgendo, includendo e non emarginando, aprendo le porte alle forze progressiste e civiche pretendendo evoluzione politica e necessità di Governo forte e determinato sui territori. e sopratutto onesto e vicino alla Gente. Costituente LABDEM Castrovillari Segretario. Il sindaco firma il provvedimento di nomina Il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha firmato il provvedimento di nomina del nuovo segretario generale. Il decreto avrà operatività all’atto dell’accettazione da parte del segretario nominato. Lo stesso assumerà servizio lunedì 26 ottobre. Si tratterebbe di Angelo Pellegrino, avvocato cinquantaduenne originario di Bisignano, che andrebbe così a sostituire l’uscente Maurizio Ceccherini. Pellegrino ha svolto il ruolo di segretario nei comuni di Santa Caterina Albanese, Guardia Piemontese, Torano Castello e Bisignano. Bacino unico per i trasporti Musmanno: «Il vecchio sistema è insostenibile» È qualcosa di molto simile a una vera e propria rivoluzione, almeno per la Calabria. Il disegno di legge sul trasporto pubblico locale approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale e presentato in conferenza stampa dal governatore OliverIo e dell'assessore alle Infrastrutture Musmanno, si annuncia come un cambiamento epocale nell'approccio al sistema dei trasporti. Sistema che è praticamente al collasso a causa dei 205 milioni di euro di debiti accumulati negli anni, nonostante i ripiani già effettuati in passato, che rischiano di aumentare esponenzialmente se non si interviene nell'immediate: «Abbiamo un budget di 225 milioni a fronte di una spesa prevista di 236 (circa 900mila euro al giorno). Questo sistema è insostenibile per le casse regionali, è inefficace e inefficiente sia dal punto di vista economico che da quello dei servizi agli utenti», ha spiegato Musmanno. Così quello che è il primo ma fondamentale tassello di quel grande piano regionale dei trasporti prende forma e si concretizza attraverso un ddl che ora passerà dall'approvazione del consiglio regionale prima di essere operativo: nascerà – entro due anni, secondo le disposizioni di legge – un bacino unico regionale che servirà non solo a ridurre i costi gestionali, ma centralizzerà la spesa e la direzione delle gare d'appalto: «Riduciamo così il gap con le altre regioni italiane – ha proseguito l'assessore –, mettendo in campo una riorganizzazione funzionale che guardi in maniera scientifica alla riduzione dei costi, alla riduzione delle spese in funzione delle esigenze dei territori. Niente tagli lineari, ma razionalizzazione delle risorse». Una razionalizzazione che passerà attraverso l'analisi dei flussi e delle esigenze dei singoli territori che già da un mese è stata avviata grazie alla collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile dell'Unical in virtù di una convenzione gratuita stipulata dalla Regione. Per la prima volta, quindi, l'approccio al riassetto della rete del trasporto su ferro e su gomma avverrà su parametri reali e misurabili, permettendo così di superare le resistenze di quelle sacche di spreco che oggi gravano sui servizi e sui bilanci. La sfida – difficile ma interessante – è quella di portare la Calabria ai livelli nazionali in tema di utilizzo del trasporto pubblico locale: ad oggi, la nostra regione si assesta attorno al 10% con un rapporto tra ricavi e costi appena del 20,8% contro una media nazionale del 35%, mentre al vertice della classifica c'è il Veneto con quasi il 50%. Una differenza che, se colmata, permetterà non solo di aprire nuove possibilità lavorative nel settore, ma garantirà risparmi e utilità in tema di spostamenti e inquinamento: «Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto Mario Oliverio – che il ddl che oggi presentiamo, redatto ascoltando le aziende, le organizzazioni sindacali e le associazioni degli utenti, permette la nascita di nuove opportunità per l'imprenditoria calabrese». Per colmare la differenza, però, non basterà approntare servizi all'altezza delle richieste, ma anche informare i cittadini. Così, come lo stesso assessore Musmanno ha spiegato, saranno investite delle risorse per spiegare all'utenza quali sono i vantaggi del trasporto pubblico e saranno attivate le pratiche necessarie per garantire un'informazione costante sulle corse. Intanto, nel periodo di transizione in cui entrerà in vigore il bacino unico, saranno messe in campo azioni strutturali che garantiranno un miglioramento dei servizi sia dal punto di vista qualitativo che da quello dell'efficienza. Infine, l'assessore Musmanno non ha nascosto l'emozione per il lavoro svolto: «Stiamo facendo un passo da gigante, stiamo cambiando regole che sono in vigore dal 1970 e che a forza di proroghe ci siamo portati dietro fino ad oggi, ma dal primo gennaio prossimo si cambia davvero». IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 4 Restaurata “L’Annunciazione” di Pietro Negroni (I parte) Annunciazione Pietro Negroni, San Marco Argentano (Cosenza) 1505, Napoli? 1565 Olio su tavola cm. 230 x 151, 1552; Provenienza: Cassano allo Jonio (Cosenza), Chiesa di San Francesco di Paola - Museo Diocesano, Cassano allo Jonio Iscrizioni: in basso a sinistra su di un cartiglio: pietro negroni f. 1552 Il dipinto in tempi recenti è ritornato restaurato a Cassano Jonio, custodito nel Museo Dioce-sano, nel passato pala del primo altare a destra della locale chiesa di San Francesco di Paola. Le opere calabresi di Pietro Negroni sono numerose e – quasi tutte datate –, comprendono un periodo di tempo che va dal 1551 al 1560, lasciando così supporre un suo rientro durevole nella regione di origine nel corso dei suoi ultimi anni. Nella terra natìa la documentazione è notevole e quasi ad annum, ma non è sufficiente per determinare che vi fece conclusivo ritorno, bensì probabilmente più prolungate permanenze, dal momento che allo stesso tempo la sua attività è attestata in diverse città del regno. C’è casomai da pensare che Negroni si sia limitato a mandare da Napoli – e insieme a partire dal 1551 – le grandi tavole delle chiese calabresi? Oppure che dalla Calabria, preferita come nuova residenza di lavoro, mantenesse a distanza la serie delle commesse napoletane in un commercio – come quello della capitale – oltretutto così fiorente di competitori e già poco avvezzo all’importazione? In caso contrario, ed è certamente la decisione migliore, che nel corso di questi ultimi anni Negroni si spostasse con una certa flessibilità fra Cosenza e Napoli? Egli sicuramente era provvisto di una notevole ricchezza interiore elaborativa, poiché ha sa-puto comunicare in foggiaautonoma e progressivamente più pressata da lasciar ravvisare, senza esserne travolta, gli incentivi e il fascino discendenti da varie esperienze continuamente accolte in ogni periodo della sua prolifera operosità. Tuttavia congenito è il senso naturalistico che in lui si fa sostanza, così da permettere di pen-sare a un’adolescenza vissuta all’aria aperta: tanto nelle opere della giovinezza – impregnate di raffaellismo –quanto in quelle avanzate, nelle quali sulle anteriori esperienze si introduco-no suggestioni michelangiolesche. Così come viene formulato sia nelle grandi figurazioni, quale la tavola del 1551, custodita nella Chiesa di San Francesco di Paola a Cosenza, rappresentante la “Madonna con Bambino in gloria fra i Santi Luca e Paolo” – sul cui fondo è uno splendido paesaggio di memoria romana giocato su toni azzurri –, sia nelle opere di minori dimensioni o in qualche altra, in cui la rappresentazione paesistica è un complemento. Nella descrizione dell’interno dove si compie l’Annunciazione qui esaminata, si nota invece un deciso gusto per l’arredamento attraverso la greve tenda, il risplendente vaso contenente gigli, il leggio di raffinata fattura. L’opera fa vedere altresì una vivezza di colore che può avvicinarsi a quella mostrata dal dipinto “Madonna con Bambino in trono fra i Santi Barbara e Lorenzo”, dello stesso anno 1552, nel Santuario di Santa Maria del Castello a Castrovillari. Caratteristiche distintive dei dipinti negroniani degli anni cinquanta, sono la “deformazione” e la “monumentalità” che evidenziano il contatto del pittore col manierismo dei romanisti fiamminghi operanti proprio a Roma. Non è da escludere che il rapporto costante del Negroni con la pittura di Polidoro Caldara da Caravaggio, sia stato arricchito da un altro maestro, precisamente Roviale Spagnuolo. L’arte di quest’ultimo potrebbe esprimere il motivo che ha permesso la mutazione di Pietro Negroni dalle forme freddate presenti ad esempio nell’“Adorazione” di Napoli, a quelle armoniose degli anni “‘50”, come nella tavola di cui si discute. Il terzo Vangelo è il solo che parla dell’Annunciazione (Luca, I, 26-38), raccontando come l’Arcangelo Gabriele, apparso in Nazareth a Maria, le comunicasse che sarebbe diventata – per virtù dello Spirito Santo – madre del Messia Gesù, attraverso il mistero dell’Incarnazione del Verbo. Il saluto dell’Angelo alla Vergine ha ispirato l’arte cristiana fin da epoca molto antica. Ricavando i contenuti descrittivi dal protovangelo di Giacomo, gli autori, nel V secolo, rappresentano la Madonna seduta, in atto di filare la lana che servirà per tessere la tenda del tempio, oppure presso la fonte in procinto di attingervi acqua. Dall’arte monastica e popolare bizantina – differente dall’iconografia ufficiale –, derivano le miniature dalle omelie del monaco Giacomo, illustranti i diversi momenti delle leggende fiorite intorno all’Annunciazione: vi è particolarmente da notare – in alcune opere – la rappresentazione della Trinità che circondata da angeli, ordina a Gabriele il suo messaggio. Mario Vicino (continua) IL DIARIO anno XIII n.28 PAG. 5 “Riccioli Bianchi”, è il nuovo allevamento di Barbone Toy a Castrovillari Si chiama “Riccioli Bianchi”, ed è il nuovo allevamento amatoriale di Barbone Toy nato a Castrovillari grazie a Piero e Elisa De Gaio. Solo una grande passione per gli animali, e per questi splendidi esemplari di Barbone, cane da compagnia , d'appartamento, ideale per le famiglie, tra i più indicati per i bambini, ha portato alla nascita dell’allevamento che parte da uno splendido esemplare di nome Elly di proprietà della famiglia De Gaio. Elly, dopo essersi affermata in diversi concorsi nazionali, ha conseguito importantissimi risultati in giro per l’Europa. Prima in Grecia, classificandosi al primo posto come femmina di razza dove ha ottenuto il “Best of Opposite Sex”(miglior sesso opposto) e poi nei mesi scorsi in Montenegro ed in Serbia dove ha conseguito il titolo di "Campionessa". Dalla sua bellezza e genealogia nasce questo allevamento CALABBRIA TEATRO FESTIVAL Il programma da venerdì a domenica Venerdì 16 ottobre 2015 ore 18:30 – Sala 14 – Dibattito “Un viaggio nel Mediterraneo. Il percorso iniziatico di una donna sull’onda delle emozioni”, a cura di Ilaria Guidantoni ore 21:00 – Teatro Sybaris – Illoco Teatro – Binario 2 ore 22:00 – Sala da tè – Convivio e intrattenimento musicale con I tamburi del Senegal sabato 17 ottobre 2015 frutto della passione di Piero De Gaio che ha voluto ringraziare per l’incoraggiamento e vicinanza dimostrata Cesare Filippelli dell’allevamento “Mondo Dalmata” e Angelo Tolisano di “Diamanti del Pollino Carlino”oltre a Tiziano Gargano e Anna Laronca per la loro esperienza messa a disposizione in giro per l'Europa per la piccola Elly. ore 17:00 – Sala 14 – Presentazione del libro Razzismo migrante e strutture clandestine, di Maurizio Alfano ore 18:00 – Sala delle Arti – Asta di beneficenza ore 20:30 – Teatro Sybaris – 2° Festival di Corti teatrali Davide Mattei – Un uomo giusto; Raffaella Agate – Scuola Discount; Teatroltre – Sono le storie che fanno paura ai mafiosi; Marco Mittica –Volevo salire sull’altalena ore 22:30 – Sala da tè – Convivio e intrattenimento musicale con Dino Cozza Domenica 18 ottobre 2015 ore 11:30 – Sala 8 – Spettacolo finale del laboratorio di esperienza teatrale per bam- bini Il viaggio nel mondo nuovo ore 19:00 – Teatro Sybaris – 2o Festival Corti Teatrali Progetto4 Milano – Singletudine; Primo aiuto – Le (S)confessioni; Teatro dell’osso – Marocco; Spazio Disponibile – Give me back my; Onirika del Sud – Radio Aut ore 22:30 – Sala da tè – Convivio e saluti alla prossima edizione mostre (ingresso libero) 14 > 16 ottobre – Ore 18:30 > 21:00 – Sala delle arti – Mostra pittorica 14 > 18 ottobre – Ore 18:30 > 21:00 – Corridoi del piano superiore – Mostre fotografiche Installazioni (Ingresso libero) laboratorio (Iscrizione gratuita – Prenotazione obbligatoria) 15 > 17 ottobre – Ore 16:00 > 18:00 – Sala 8 – Laboratorio teatrale per bambini espositori (Ingresso libero) 18 ottobre – Ore 10:00 > 13:00 / 17:00 > 20:00 – Chiostro – Gastronomia e artigianato Spazio ludico-ricreativo per bambini (Servizio gratuito) 15 > 18 ottobre – Ore 20:00 – Sala 8 Arrestati i presunti assassini di Cocò IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 5 TRIPLICE OMICIDIO DI CASSANO Da tempo in contrasto con il clan degli "zingari", egemone nella zona, Giuseppe Iannicelli, nonno di Cocò, voleva pentirsi; per questo sarebbe stato ucciso. E' quanto emerge dalle indagini che nei giorni scorsi hanno portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Cosenza a carico dei presunti autori del massacro in cui, insieme a Iannicelli, morirono a Cassano Ionio il nipote di 3 anni, Nicola Campolongo, detto Cocò, e la compagna dell'uomo, Ibtissam Touss, i cui cadaveri furono poi bruciati nell'auto in cui si trovavano. Destinatari dell'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia sono Cosimo Donato, alias "topo", 38 anni, e Faustino Campilongo, 39 detto "Panzetta", entrambi gia' detenuti nel carcere di Castrovillari per estorsione. I due sono ora entrambi indagati anche per omicidio premeditato e distruzione di cadavere, con l'aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l'attività del sodalizio 'ndranghetista degli "Abbruzzese". Gli arrestati sono ritenuti responsabili del triplice omicidio, perpetrato il 16 gennaio 2014. I corpi delle vittime furono trovati carbonizzati all'interno di un'autovettura. I tre furono uccisi con diversi colpi di pistola calibro 7.65 alla testa. Dati tecnici provenienti dalle celle agganciate dalle utenze delle vittime e dei sospettati, spezzoni di filmati delle telecamere di videosorveglianza e – forse tardive – dichiarazioni di familiari e amici: sono questi i tasselli usati dagli inquirenti catanzaresi e cosentini per ricostruire il mosaico della strage di Cassano allo Jonio, dove a perdere la vita in un agguato sono stati Giuseppe Iannicelli, il nipotino Cocò e la compagna Touss Ibtissam. Fotogramma dopo fotogramma, magistrati e investigatori hanno ricostruito il brutto film del loro ultimo giorno di vita, conclusosi con il rogo infame utilizzato da chi ha tentato anche di cancellare ogni traccia dei loro corpi. Per gli inquirenti, quelle mani rimaste per oltre un anno anonime sono del trentottenne Cosimo Donato e del trentanovenne Faustino Campilongo, conosciuto come "panzetta". Entrambi facevano parte dell'entourage di Iannicelli, per questo – sostengono gli inquirenti - hanno potuto tendergli una trappola e trucidarlo insieme alla compagna e al nipotino. Per questo hanno potuto spezzare per sempre la routine di quella giornata del 16 gennaio 2014 iniziata come tante altre. 15.00 Giuseppe Iannicelli Junior è a casa insieme al padre, alla compagna di lui Touss Ibtissam e al nipotino Cocò, figlio della sorella Antonia Maria, all'epoca detenuta. È un dopo pranzo come tanti, Giuseppe Iannicelli senior invita il figlio a darsi una ripulita, a tagliare barba e capelli. 16.30 Junior, così lo chiamano i suoi amici per distinguerlo dal padre, torna a casa dopo una breve tappa dal barbiere. Praticamente sull'uscio di casa trova il padre, in procinto di uscire insieme alla compagna e al nipotino per andare alla farmacia di Sibari, alla ricerca di un medicinale impossibile da trovare in paese. «Come spesso accadeva gli faceva da autista la sua compagna marocchina e portava con se' il piccolo Cocò – racconterà nei mesi successivi agli inquirenti -. Mio padre si accompagnava alla marocchina e a Cocò perché era convinto che in loro presenza nessuno gli avrebbe potuto fare del male». Nel corso di una seconda deposizione, Junior ricorderà invece che il giorno della sua scomparsa, il padre gli aveva anche detto di un possibile appuntamento con il cugino Cosimo Perciaccante. L'efferato omicidio del piccolo Cocò, di appena tre anni, aveva suscitato l'attenzione anche di Papa Francesco, che gli aveva rivolto un pensiero e una preghiera in occasione dell'Angelus in piazza San Pietro, il 26 gennaio 2014. La vittima designata dell'omicidio, Iannicelli, era, secondo gli inquirenti dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, dapprima in seno alla consorteria 'ndranghetistica degli zingari cassanesi, gli Abbruzzese, e successivamente per il clan contrapposto dei Forastefano. Iannicelli, dunque, era entrato in contrasto con la cosca degli Abbruzzese sin dall'epoca della faida di Cassano, negli anni 2003 - 2004. Il dissidio si era ulteriormente acuito in tempi recenti, in seguito alla diffusione della notizia secondo cui l'uomo sarebbe stato intenzionato a collaborare con la giustizia, nonché per l'apertura di un autonomo canale di approvvigionamento di stupefacenti che comprometteva il monopolio imposto dal clan degli zingari nell'area di influenza. I due destinatari dell'ordinanza, legati alla vittima, sarebbero stati incaricati di attirare Iannicelli sul luogo dell'appuntamento in cui e' stato consumata la strage.Dei due la vittima si fidava. Dipendevano, infatti, secondo gli inquirenti, da Iannicelli per la distribuzione di stupefacente nei comuni di Firmo, Lungro ed Acquaformosa nel Cosentino. Avevano, inoltre, contratto un ingente debito relativo ad alcune forniture di droga acquistata in conto vendita dalla vittima. Non sopportando più la subordinazione a Iannicelli, aspirando ad assumere una posizione di rilievo criminale sul territorio in cui operavano, avrebbero deciso di assassinarlo. Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia e delle dichiarazioni rese dai numerosi famigliari delle vittime, tutti pregiudicati per reati inerenti agli stupefacenti, armi, tentato omicidio ed altro. Un'intensa attività investigativa, con il supporto di mezzi tecnici, avrebbe consentito di ricostruire i movimenti degli indagati nell'arco temporale in cui si è consumato l'omicidio, sia attraverso l'analisi dei dati di traffico delle utenze telefoniche, sia delle celle radio base individuate che avrebbero indicato la presenza dei due presunti assassini nelle immediate vicinanze del luogo in cui furono rinvenuti i tre cadaveri. Da intercettazioni telefoniche ed ambientali, prevalentemente in lingua arbereshe, sarebbero emersi ulteriori riscontri alle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia e dai familiari delle vittime. L'indagine, oltre a ricostruire il triplice omicidio sin dalle sue fasi preparatorie, avrebbe consentito di individuarne il movente e la sua connotazione tipicamente mafiosa nonchè di evidenziare le dinamiche mafiose tuttora insistenti nel territorio della sibaritide. Le ultime ore delle tre vittime nella ricostruzione della Dda di Catanzaro scopriranno solo molti mesi dopo. 17.30 Sono le telecamere dell'area di servizio Agip a raccontare l'evoluzione della giornata. Iannicelli arriva a bordo della sua Punto ma non deve fare rifornimento. Aspetta qualcuno che poco dopo arriva. Stando agli atti, si tratta di una station wagon di colore scuro che dopo una breve sosta nell'area di servizio si dirige fuori dal centro abitato di Cassano allo Ionio, seguita dalla Punto. 17.37 Le due auto passano incolonnate al bivio Giastreta/Fiego di Cassano allo Jonio, ma non sono sole. Ad attenderle c'è una Fiat Bravo di colore scuro, che gli inquirenti avevano già notato nei filmati dell'area di servizio qualche minuto prima dell'arrivo di Iannicelli. L'auto si era fermata a fari accesi, apparentemente in attesa che un furgone Scudo bianco finisse il rifornimento e si rimettesse in viaggio verso il bivio Garda. A quel punto, le telecamere mostrano la Bravo impegnare l'incrocio per seguire in fretta la traiettoria del furgone. Qualche minuto dopo, gli investigatori rivedranno la medesima autovettura nei pressi del bivio Giastreta/Fiego di Cassano allo Ionio. Aveva atteso l'arrivo dell'auto di Iannicelli e della station wagon, per poi precederle lungo la provinciale, con manovra che per gli investigatori è tipica delle "staffette". 18.09-18.20 Le celle agganciate da Iannicelli dimostrano che sta percorrendo la strada che dal bivio porta alla masseria Scorza di Fiego di Cassano allo Jonio. È qui che verranno uccisi Iannicelli, la compagna e il nipotino, è qui che verranno ritrovati i loro corpi carbonizzati, insieme a tutti i loro effetti personali tranne uno: il cellulare della ragazza. Proprio quello che alle 18.23 manderà un ultimo segnale sul medesimo percorso, ma a ritroso. Un dato importante perché su quel cellulare era stata salvata una fotografia molto personale di Iannicelli senior che la figlia di uno degli indagati, Eleonora Donato, manderà ben quattro mesi dopo al ragazzo, con cui era fidanzata. Ma questo gli inquirenti lo 18.45 I telefoni degli indagati Campilongo e Donato si riattivano e proprio dal telefono di quest'ultimo parte un segnale che lo colloca nei pressi della masseria. 19.00 Giuseppe Iannicelli junior inizia a preoccuparsi. Mesi dopo, agli inquirenti racconterà di aver chiamato più volte il padre inutilmente, dunque di aver allertato la sorella Simona e lo zio Battista Iannicelli. In quelle ore, sospetta che il padre sia stato arrestato. 19.30 Insieme a Gaetano Campilongo, il padre di Cocò, si mette in macchina alla ricerca del padre. All'amico Christian Belmonte, con un messaggio vocale di whatsapp, racconta che Campilongo «ha detto: "Giusè sono le otto, tuo padre ... ha detto ... che massimo le otto a casa era, ha detto che lo avranno arrestato! ... "sarà andato a Firmo" ha detto! Ho detto che ne so, ho detto, mo andiamocene ... ho detto ... andiamo, che poi quando rientra mi chiama ... vabbò ... e siamo stati a Paglialunga ... ho detto Gaetà ... è passato papà? Ha detto no! Dove cazzo sarà andato questo? Ho detto vabbò ho detto ... sarà ritornato vanelle ... vanelle (viuzze del centro storico) ha detto... con la macchina! Ha detto che andiamo sopra... andiamo! E niente... alle nove... niente... siamo andati alle nove e mezza... niente... alle dieci... niente... alle undici». Le ricerche continuano per le vie del paese e nel circondario, Junior passa più volte da casa del padre, ma le imposte sono sempre chiuse, le luci spente. 00.00 Le ricerche continuano, ma Jannicelli Iunior cambia accompagnatore. Con lui c'è un amico di famiglia e vicino di casa della sorella, Fabio Cavaliere. Su suggerimento di questo - racconta Iannicelli junior all'amico si spostano a piedi. Poco dopo, sarebbero passati nei pressi della masseria, «una puzza di bruciato... hai visto quando bruciano il... quando bruci gli animali... quando muoiono gli ani- mali... la stessa... da quella casa usciva un fu... una fuma nera... e ha detto Cavaliere... ha detto... stanno bruciano i copertoni delle macchine da quella parte ha detto che... domani mo che ritorna tuo padre... ha detto che... una strage ci va a fare là». Ma non erano copertoni. Erano i corpi di un uomo, una donna e un bambino, bruciati nella pira in cui era stata trasformata la loro auto. Ma in quelle ore, Iannicelli junior non lo sa. E non ci fa troppo caso. Preoccupato, continua a perlustrare le vie del paese e del circondario, mentre tenta di contattare gli uomini che sa sodali del padre, come Cosimo Donato. Da quando il padre è scomparso lo ha cercato varie volte, ma la figlia Eleonora, con cui era all'epoca fidanzato, gli ha più volte detto di non sapere dove fosse. 00.23 in piazza Paglialonga, Iannicelli junior vede arrivare Cosimo Donato e Faustino Campilongo a bordo di una vecchia Y10. Agli investigatori, racconta di aver notato subito che «puzzavano di benzina, avevano le mani nere, unte. Al mio notare dell'odore di benzina – si legge nella trascrizione dell'interrogatorio - Donato dava una sorta di calcio a Faustino come a suggerirgli quello che poi lo stesso Campolongo mi diceva per giustificarsi, cioè che erano andati a rubare nafta. Questa circostanza mi ha subito insospettito, in quanto i loro vestiti puzzavano di benzina che ha un odore molto diverso dalla nafta». I due – precisa nel corso di diversi interrogatori il giovane – avrebbero quindi cercato di giustificarsi dicendo di essere andati a rubare della benzina per la macchina "Fiat Bravo" di Vittoria Bellusci, moglie di Donato. Ma il nervosismo che entrambi mostravano era ingiustificabile per due malviventi di piccolo calibro, da tempo dediti ad attività illecite. A rafforzare i sospetti del figlio della vittima sarà una seconda conversazione avuta con i due, anche in questo caso, confessata prima all'amico Belmonte, poi agli investigatori. «Donato e Campilongoi quella sera, oltre essere impauriti, notavo che sudavano, proprio perché impau- riti sebbene facesse freddo. Dopo il rinvenimento dei cadaveri, quando sono venuti a casa per fare le condoglianze, ho litigato con Donato cui ho contestato che sebbene fossero passati dal contrada Fiego, la notte degli omicidi non mi avevano detto nulla. Ho contestato loro che io, prima di incontrarli, avevo notato il fumo e sentito l'odore e loro, passando per l'appunto da contrada Fiego, non mi avevano detto di aver visto nulla. Ambedue erano imbarazzati, dapprima mi dicevano che l'auto era stata rinvenuta in un posto tale che non era possibile scorgerla dalla strada. Quando io dicevo loro che era impossibile non avere notato il fumo e l'odore, cambiavano versione dicendomi che avevano, per venire da Firmo a Cassano, percorso la via cosiddetta Provinciale». Un dato smentito dalle celle agganciate dai loro cellulari, che dimostrano come quella sera i due abbiano percorso la strada da Firmo a Cassano per poi rientrare a Firmo, passando esattamente nei pressi della masseria dove il fuoco stava consumando le tre vittime. 07.30 Dopo una notte di ricerche, Iannicelli junior prova per l'ultima volta a contattare il padre e la sua compagna ai rispettivi cellulari. Qualche minuto dopo la sorella farà ufficialmente denuncia di scomparsa. 11.30 C'è attività sull'account Facebook di Touss Ibtissam. La ragazza risulta collegata, mette un "mi piace" su un post di Eleonora Donato. Sarà quest'ultima a mostrare la schermata ai carabinieri, quando la chiameranno per essere sentita come persona informata sui fatti. Si tratta di un azzardo che rischia di diventare una prova a carico. A quell'ora, la ventisettenne marocchina è morta da un pezzo, il suo cellulare – ipotizzano gli investigatori – è solo passato di mano. Ce l'ha Eleonora Donato, che lo userà per fare diversi accessi nel corso della giornata. 19 gennaio Gli investigatori trovano tre scheletri carbonizzati nella carcassa di una punto. Sono Giuseppe Iannicelli, la compagna Touss Ibtissam e il nipotino di tre anni. I tre, anche il piccolo Cocò – hanno svelato i rilievi – avevano ricevuto un colpo alla testa, poi sono stati dati alle fiamme. Corbelli: «Ora scarcerare la mamma e far tornare sorelline» Dopo la scoperta e l’arresto dei presunti assassini del piccolo Cocò interviene Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, che questo bambino aveva tre anni fa salvato(facendolo uscire, pochi giorni prima del Natale 2012, dal carcere di Castrovillari dove si trovava da quasi due mesi insieme alla giovane mamma detenuta) e la sua famiglia per tre anni ininterrottamente aiutato. Corbelli esprime “grande soddisfazione per l’individuazione dei presunti assassini”, definisce, “se vero, gravissimo il comportamento del nonno di Cocò che avrebbe usato il bambino come scudo”, chiede che “adesso venga subito scarcerata(mandata ai domicliari) la mamma di Cocò, Antonia Iannicelli(che da alcuni mesi si trova di nuovo in carcere a Castrovillari per scontare una vecchia condanna per droga) e vengano fatte ritornare subito a casa a Cassano le due sorelline del bambino, Ilenia e Desirè, che si trovano dal 30 luglio scorso in una località segreta protetta, lontano dalla Calabria. Rispetto naturalmente sempre le decisioni della magistratura(anche quando non li condivido e correttamente li contesto) ma ricordo, con amarezza e sofferenza, che oggi il piccolo Cocò sarebbe in vita se avessero accolto i miei appelli quando(dopo averlo fatto uscire dal carcere alla vigilia del Natale del 2012) chiedevo di rimandare ai domiciliari la mamma del bambino che era stata riarrestata nel maggio del 2013, per aver portato(mentre era agli arresti a casa) Cocò e le due sorelline a vedere il loro papà, Nicola, allora detenuto nel carcere di Catanzaro. Se avessero accolto i miei appelli quel maledetto giorno del gennaio del 2014 il piccolo Cocò sarebbe stato a casa con la mamma e non invece con il nonno all’appuntamento con la morte. regionale del PDL condannato a otto anni per i suoi rapporti con i Valle Lampada. I domiciliari per problemi di salute. Morelli ha scontato 18 mesi nel carcere di Opera. Sorelle piccolo Cocò "tornino a Cassano" Gratteri: «La 'ndrangheta non ha codici d'onore» «La 'ndrangheta non possiede codici d'onore. Non è vero che non tocchino i bambini, è una leggenda che fa parte di quella fascinosità mafiosa, a metà tra mistero e attrazione criminale, che colpisce i più giovani e li porta verso l'organizzazione». Lo afferma il procuratore aggiunto a Reggio Calabria Nicola Gratteri, da un anno presidente della commissione nazionale per la revisione delle normative antimafia, in un'intervista al Mattino. L'omicidio di Cocò «è la dimostrazione che, malgrado la rigidità formale delle regole, si può violarle per arrivare ad un obiettivo che, in questo caso, era l'uccisione del nonno del bambino», spiega Gratteri. Tuttavia «si è trattato di un errore di valutazione per l'organizzazione, nel senso che le organizzazioni mafiose basano la loro adesione sociale sul consenso popolare. Stavolta, chi ha ucciso il bambino ha forzato la mano, in una vicenda che certamente non godrà mai di adesioni popolari. Nella faida – osserva – forse si è ritenuto l'obiettivo da raggiungere più importante dei danni che ne avrebbe ricevuto l'organizzazione». L’ASSASSINIO DI COCÒ IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 6 Vescovo Cassano ad arrestati: convertitevi Mons. Savino dice 'Vorrei guardarli negli occhi e chiedere loro di cambiare vita subito, Cocò poteva essere loro figlio. Quando si uccide un bimbo siamo all'anno zero della civiltà'. Vescovo Cassano ad arrestati: convertitevi Il vescovo di Cassano mons. Savino dopo l'arresto dei presunti assassini del piccolo Cocò ha detto: 'Vorrei guardarli negli occhi e dirgli incominciate a cambiare ora, ora e non domani la vostra vita, perntitevi, convertitievi come ha detto Papa Francesco, per dare dignità alla vostra vita. Cocò poteva essere vostro figlio. Quando si uccide un bambino siamo all'anno zero della civiltà. In questo momento anche io provo un senso di impotenza a commentare. Si è fatta giustizia, ma pensare che sia stato ucciso un bambino è un atto di barbarie e inciviltà. Cristianamente direi che è stato ucciso ancora una volta Gesù di Nazareth'. I due indagati si dichiarano estranei al delitto Hanno dichiarato la loro totale estraneità al triplice omicidio, Cosimo Donato, alias "topo", 38 anni di Castrovillari e Faustino Campilongo, alias "panzetta", 39 anni di Cassano. Entrambi destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare notificata in carcere. I due sono indagati per omicidio premeditato e distruzione di cadavere, nell'agguato avvenuto a Cassano il 16 gennaio 2014, in cui furono uccisi e dati alle fiamme Giuseppe Iannicelli, la sua compagna marocchina Ibtissam Touss e il nipotino di Iannicelli, il piccolo Nicola Campolongo, detto Cocò, che all'epoca aveva appena 3 anni. Donato e Campilongo sono accusati di aver tratto in una trappola Iannicelli e poi di aver dato fuoco ai corpi delle vittime. I due, difesi dall'avvocato Vittorio Franco, sono stati interrogati questo pomeriggio nel carcere di Castrovillari. Hanno risposto alle domande degli inquirenti negando ogni responsabilità nell'omicidio e anche nell'incendio dei cadaveri. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, Donato e Campilongo erano pusher della zona in affari con Iannicelli e la morte di quest'ultimo sarebbe un favore fatto al clan Abbruzzese. Rosy Bindi: “Contro Cocò ferocia premeditata” L’efferato omicidio del piccolo Cocò non resterà impunito. Grazie alle indagini del Carabinieri di Cosenza e del Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, emerge l’atroce verità di una strage premeditata, di stampo ‘ndranghetista perseguita con feroce determinazione e senza alcuna pietà verso un bambino usato dal nonno come scudo umano”. Lo afferma in una nota la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, in una nota che così prosegue: “Prima ancora di morire Cocò era già una vittima innocente della ‘ndrangheta che, come tutte le mafie, si serve anche dei minori e non si ferma di fronte a nulla pur di affermare il proprio potere. Si conoscono le difficoltà di spezzare la sudditanza dei legami familiari nelle organizzazioni criminali, ma si tratta di un tema decisivo per restituire futuro e libertà alla vita di tanti bambini e adolescenti. La Commissione Antimafia è da tempo impegnata su questo fronte e nella prossima missione a Cosenza, alla fine di questo mese, proseguiremo tra l’altro anche gli approfondimenti con i magistrati dei Tribunali dei minori”. Pubblicità sul Diario info: 388.8521221 - 346.2245173 Battista Iannicelli «Mio fratello aveva paura Giuseppe Iannicelli temeva per la sua vita e per questo portava con sè il bambino e la donna "convinto - ha detto il fratello di Giuseppe, Battista Iannicelli-che nessuno gli avrebbe fatto male secondo le vecchie regole di 'ndrangheta" Fratello Iannicelli: "Giuseppe aveva paura" Giuseppe Iannicelli temeva per la sua vita e per questo girava in auto con il piccolo Coco' e la giovane marocchina. "Mio fratello - ha spiegato Battista Iannicelli agli inquirenti andava a Timpone rosso (quartiere di Cassano roccaforte del clan Abbruzzese, ndr) con la compagna marocchina e anche con Coco' in quanto era convinto che con una donna e un bambino nessuno gli avrebbe fatto del male, secondo le vecchie regole di 'ndrangheta". Gli Abbruzzese, stando al racconto di Battista Iannicelli, contestavano a Giuseppe "il fatto che acquistava stupefacente anche da altri e il fatto che si era sparsa la voce che poteva collaborare con la giustizia. Prima di morire mio fratello veniva convocato a Timpone Rosso quasi ogni giorno e ogni volta che andava mi confessava di avere paura e di aver subito minacce di morte". Il sindaco di Cassano: «Saremo parte civile» "La notizia dell'arresto degli autori dell'efferato triplice delitto, che avevano distrutto con il fuoco anche il sorriso e l'infanzia del piccolo Cocò, mi riempie di soddisfazione e contribuisce a rimarginare, in parte, la profonda ferita scavata nell'animo dell'intera Comunità di Cassano". Ad affermarlo è il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso che annuncia la costituzione parte civile del Comune nel processo che scaturirà dall' inchiesta. "Una città - prosegue - che non ha mai dimenticato e che ha atteso, con trepidazione e compostezza, di conoscere la verità su un crimine che aveva sconvolto le coscienze di quanti sono sensibili ai valori della vita e della dignità umana. Cassano non avrebbe mai voluto che si scrivesse quella terribile pagina di storia, poiché la sua Comunità è fatta da gente onesta e pacifica, lontana anni luce dalla mentalità criminale di gente che non ha desistito dai propri proposti neanche dinanzi allo sguardo terrorizzato di un bimbo di soli tre anni. Cassano, in quella terribile circostanza, ha saputo reagire con la forza del civismo e della cultura della legalità al degrado sociale ed etico che ha fatto da sfondo ad un simile crimine, riuscendo a rialzarsi e a riprendere un cammino nuovo e confidando sempre nella giustizia". "Oggi - afferma Papasso la verità emersa ci rafforza e ci rende tutti più liberi, istituzioni e cittadini". Parti civili anche la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria La Provincia di Cosenza e la Regione intendono costituirsi parte civile al processo contro i presunti assassini del piccolo Cocò. E' quanto fanno sapere il governatore della Calabria, Mario Oliverio, e il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto. “Finalmente i presunti responsabili del triplice delitto mafioso avvenuto a Cassano allo Jonio il 16 gennaio dell’anno scorso che determinò la morte del piccolo Cocò, di suo nonno Giuseppe Iannicelli e della sua convivente marocchina, sono stati individuati e assicurati alla giustizia grazie alla costanza e alla determinazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e dei Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, a cui rivolgiamo il nostro doveroso apprezzamento”. È quanto scrive il presidente della Regione, Mario Oliverio. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con i mezzi e gli strumenti a nostra disposizione per debellare definitivamente un fenomeno che infanga la nostra terra ostacolandone la crescita e offendendo la generosità, l’onestà e la laboriosità della nostra gente. Nel ringraziare ancora una volta quanti si impegnano e lottano quotidianamente per affermare legalità, trasparenza e rispetto delle regole su tutto il nostro territorio regionale, annunciamo sin da ora che la Giunta regionale della Calabria si costituirà Parte Civile nel processo che scaturirà dalle indagini contro gli assassini del piccolo Cocò”. “La tragedia per la morte di Cocò ha sconvolto non solo il territorio di Cassano e della nostra provincia, ma quello dell'intera nazione. Niente potrà lenire quell'enorme dolore che la morte di un bambino innocente, di soli tre anni, ha lasciato nella sua famiglia e in tutti noi. Ma la giustizia può lenire in parte tanta sofferenza. Per questo non possiamo che congratularci con gli inquirenti che hanno dato un volto ai suoi brutali assassini, che hanno ucciso insieme al piccolo Cocò anche il nonno Giuseppe Iannicelli e la sua compagna Ibtissam Touss”. Così il Presidente della Provincia Mario Occhiuto commenta la notizia degli arresti dei presunti assassini del piccolo Nicola Campolongo, del nonno e della sua compagna, in quella che è stata definita la strage di Cassano. Il Presidente, inoltre, annuncia che la Provincia si costituirà parte civile al processo che sarà avviato al termine dell'inchiesta. “Mi congratulo – ha detto ancora Occhiuto - con il lavoro svolto dal Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo e il suo aggiunto Vincenzo Luberto, con il comando dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza e con tutte le forze dell'ordine che, ogni giorno tra mille diffcoltà, lavorano per onorare la giustizia combattendo contro la criminalità. Apprendiamo che le indagini non sono ancora concluse – afferma il Presidente della Provincia – e ci auguriamo che presto tutti i responsabili di questa terribile strage possano essere assicurati alla giustizia”. Pubblicità sul Diario info: 388.8521221 - 346.2245173 IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 8 La grande giornata d’autunno della Fai Marathon Anche a Castrovillari, il 18 Ottobre, partirà l’edizione 2015 della FAI MARATHON, il grande evento nazionale a sostegno della campagna di raccolta fondi “ Ricordiamoci di salvare l’Italia”. La FAI MARATHON è una passeggiata non competitiva, una “ maratona culturale a tappe”, articolate intorno a percorsi a tema con visite guidate, che faranno riconoscere luoghi che la quotidianità della nostra vita ci ha abituati a non vedere più con attenzione. Per domenica 18 ottobre, i luoghi da rivisitare sono il Castello Aragonese, pur interessato all’interno da lavori di restauro; la basilica di S.Giuliano, anch’essa interessata da lavori, ma visibile; e la Madonna del Castello, bene prezioso e minacciato da una frana immensa, intorno al quale non abbiamo, noi del FAI, mai smesso di tener desta l’attenzione, come cifra identitaria e bene simbolico della nostra comunità. La durata delle attività sarà di due ore al mattino, dalle ore 10 alle ore 12, ed il pomeriggio, dalle ore Castrovillari piange l’avvocato Roberto Falvo E’ morto, dopo una lunga battaglia con la sua malattia, l’avvocato Roberto Falvo, autentico principe del Foro, cresciuto nelle aule di giustizia accanto a penalisti del calibro di Eugenio Donadio, fu tra i fondatori e presidente della Camera Penale del Tribunale di Castrovillari. Fu uno dei protagonisti in veste di difensore nei principali processi di mafia sin dagli anni Settanta, guidato da principi etici ben saldi nella sua mente relativamente al rapporto tra etica e professione. La redazione del Diario si associa al dolore che ha colpito la moglie Anna Ciappetta ed i suoi cari figli Marco e Roberta, un dolore esteso anche a due comunità, quella cassanese e quella castrovillarese cui era simbioticamente legato. 16 alle ore 18, con partenza da Piazza Castello, a gruppi liberi. Le visite guidate saranno illustrate dai giovani del FAI, che attraverso gli anni sono divenuti parte organica di questa Delegazione, di cui costituiscono l’anima , e che vivacizzano egregiamente tutte le manifestazioni con itinerari illustrativi; i giovani si concentreranno sui luoghi suddetti, e rimarranno ivi stanziali, ad attendere i visitatori che vorranno fermarsi. La giornata , che vede interessati 3500 volontari e 130 città in tutta Italia, è organizzata a Castrovillari dai volontari della Delegazione FAI Pollino, che sono cittadini, estimatori dei beni culturali ed ambientali del territorio, tantissime scuole, sospinte dall’entusiasmo di alunni, docenti e dirigenti scolastici, ed altre associazioni di carattere sportivo, culturale , sociale o ambientalista, che affiancheranno il FAI in questa giornata. I Delegati Donatella Laudadio, Gianluigi Trombetti, Mimmo Sancineto, Franco Caruso e Roberto Fittipaldi, saranno affiancati dai soci e dalle scuole socie del Fai, ossia la Scuola Media, il Liceo Scientifico Statale, il Liceo Classico, il Liceo Artistico,l’IPSIA, gli Istituti Statali per Ragioneria e Geometri, l’Istituto Alberghiero; dal gruppo dei giovani del FAI, che, come detto, sono i protagonisti ; da associazioni quali l’Associazione Giampiero Chiarelli, che ha un ventaglio d’iniziative nello sport e nel sociale; dall’Associazione “ Amici del cuore “ di Castrovillari, associazione di volontariato ospedaliero nel reparto di Cardiologia; dall’Associazione Cesare Pozzo, che è un’associazione nazionale di mutuo soccorso di carattere sociale; dall’associazione sportiva A.S.I.; dal sindacato Siulp , sempre partecipe di tutte le iniziative di carattere socio-culturale. Si invitano vivamente tutti i soci, i cittadini, i giovani, a partecipare ad una bella passeggiata domenicale collettiva, che farà bene al corpo, ci aiuterà a recuperare la nostra memoria collettiva, ci farà gustare il meraviglioso paesaggio della vallata e del Colle, ed infine ci regalerà il piacere dello stare insieme. La Delegazione FAI Pollino IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 9 Un successo sorprendente la lectura Dantis al Caffè letterario Chiara Bonanno, Riccardo Campanella, Ilenia Cafarelli, Costanza Colombo, Agostina Fattorusso, Francesca Pastore, sono stati loro i protagonisti indiscussi, per bravura e spontaneità, nella lettura di passi scelti dell'Inferno, al Lilù Caffè letterario. Circondati da un affollatissimo pubblico che, tra le labbra, ripeteva quei versi sublimi, gli alunni del Liceo scientifico Mattei di Castrovillari, accompagnati dalle note del violino di Nora Cianci e della chitarra di Davide Cherubini, loro compagni altrettanto virtuosi, hanno incantato con le declamazioni della prima Cantica dantesca, magistralmente seguiti dalle loro docenti Lucrezia Grima e Milena Fiomia, quest'ultima anche curatrice della collettiva d'arte dedicata a Dante e del ciclo di incontri di lettura della Divina Commedia a Castrovillari. L'obiettivo di divulgare la poesia di Dante fuori dagli ambienti scolastici e accademici è pienamente riuscito: la gente ha voglia di momenti culturali e aggregativi come quello di Domenica 11 ottobre e i ragazzi, straordinari tutti, hanno fatto rivivere ad una platea attenta ed emozionata, formata da tanti giovani, da studiosi, da intellettuali, da curiosi, l'inoltrarsi di Dante nella selva oscura, il suo giungere alle porte dell'Inferno, il suo incontro con i dannati, tra cui hanno dominato le figure maestose di Ulisse e del conte Ugolino. Un' attenzione particolare è stata rivolta, poi, al V Canto, agli amanti Paolo e Francesca, i cui versi immortali sono stati letti e commentati dalla prof.ssa Maria Zanoni che ha sorpreso tutti, dedicando l'ultima celebberima strofa al nostro dialetto e, sì, leggendola proprio in calabrese. Grande protagonista anche Luciano Maiorano, lettore e commentatore preciso e coinvolgente dei versi scelti del canto II. Sullo sfondo delle opere degli artisti Anna Nigro, Marilù Caminiti, Francesca Vena, Roberto Mendicino, Francesco Ortale, Francesco Senise, Grazia Calabrò, e di una pregevole copia da collezione della Divina Commedia commentata da Jacopo della Lana tra il 1323 e il 1328, esposta per l'occasione dall'avv. Gaetano Bloise, l'associazione culturale Mystica Calabria e Lilù Caffè letterario hanno davvero colto nel segno, organizzando l'esclusiva lectura Dantis, con un coinvolgimento e una partecipazione inaspettate. Alla passione e all'impegno di Ines Ferrante, di Milena Filomia e di Giulia Purcigliotti, alla disponibilità dei titolari del Lilù, Rosangela Purcigliotti e Giampiero Canonico, il merito di aver organizzato una bella serata grazie alla collaborazione di più energie, di adulti e di giovani studenti che, se ben coinvolt,i riescono davvero a dare tanto. «...E quindi uscimmo a riveder le stelle...» cita l'ultimo verso dell'Inferno, ma la riuscitissima iniziativa continua Domenica 18 ottobre alle ore 18.00 con le terzine del Purgatorio, con altri protagonisti, altri interpreti e altri lettori, accomunati tutti da un unico desiderio: rendere un doveroso omaggio al padre della lingua e della letteratura italiana capace, ancora oggi, di trasmettere emozioni uniche. Le nuove regioni saranno 12. La Calabria con la provincia di Potenza diventerà la regione di Ponente IL DIARIO anno XIII n.28 PAG. 10 ll Senato approva un ordine del giorno sulla riforma costituzionale delle regioni Il Senato approva un ordine del giorno sulla riforma costituzionale delle regioni: secondo gli ideatori della riforma (i senatori Pd Raffaele Ranucci e Roberto Morassut ) si ridurranno dodici e cambieranno nome. Vengono eliminate quelle a statuto speciale tranne Sardegna e Sicilia. «Sono venute crescendo, soprattutto al livello delle istituzioni regionali – si legge nel documento approvato – forme di dispersione della pubblica amministrazione con sprechi di denaro pubblico e con forme di inquinamento non controllabili con gli attuali strumenti e sottratte alla stessa autorità regolativa dello Stato centrale». L`ordine del giorno si propone di semplificare «l`architettura del regionalismo italiano anche nel numero delle regioni per ridurre la spesa pubblica, razionalizzare i costi evitando la proliferazione di troppi centri di decisionali di spesa e di programmazione» e impegna il governo «a considerare l`opportunità di proporre anche attraverso una speciale procedura di revisione costituzionale la riduzione del numero delle Regioni». L`esigenza di ridurre le Regioni, in effetti, è fortemente condivisa e iniziative si succedono dal 1992, anno in cui una proposta di semplificazione fu lanciata dalla fondazione Agnelli. Ma ogni riforma si scontra con gli statuti autonomi e con le resistenze locali. Fatto sta che le regioni troppo piccole hanno costi maggiori. Si pensi Solo tre calabresi nel nuovo Senato ROMA Nel nuovo Senato voluto da Matteo Renzi i calabresi saranno soltanto 3. Fino a oggi, invece, i parlamentari regionali eletti a Palazzo Madama erano 10. Saranno due i senatori eletti in ben dieci regioni. Uno sarà un sindaco, l'altro un consigliere regionale scelto dagli elettori. La Lombardia sarà la regione più rappresentata, con 14 senatori. Il Senato ha approvato nei giorni scorsi, in seconda lettura, la "riforma Boschi". Il testo, una volta definitivo, sarà sottoposto ai cittadini nel referendum previsto nell'ottobre 2016. Il voto sugli emendamenti, infatti, si è concluso ve- nerdì scorso. La riforma passerà ora alla Camera, che potrebbe concludere l'iter entro fine anno. Poi il ddl approderà nuovamente sia al Senato sia alla Camera, per l'approvazione finale, che necessita del voto della maggioranza assoluta (161 al Senato e 316 alla Camera). Il nuovo Senato sarà composto da 100 parlamentari, 95 dei quali scelti dalle istituzioni territoriali, mentre gli altri 5 saranno nominati dal presidente della Repubblica. Tra i 95 senatori, 21 saranno sindaci, 74 verranno "pescati" nei consigli regionali sulla base delle volontà degli elettori. IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –328.1046251 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. 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Scriveteci a: [email protected] Visitate il sito web ww.ildiariodicastrovillari.it alla spesa per la sanità, che rappresenta oltre due terzi dei bilanci: in testa per importi procapite ci sono Bolzano, Trento, Molise, Valle d`Aosta e Liguria (in cinque contano 3 milioni di abitanti), tutte con somme oltre i 2.000 euro a persona; mentre le Regioni con più di 5 milioni di abitanti (cioè Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia) spendono cifre tra i 1.658 e i 1.887 euro. Le nuove regioni Nel progetto di rinnovamento – nella cartina si vedono confini, abitanti e nuovo nome delle Regioni – sparirebbe l`autonomia della Valle d`Aosta, delle due Province autonome di Trento e Bolzano e quella del Friuli-Venezia Giulia. Solo due Regioni a statuto speciale, Sicilia e Sardegna, per ragioni geografiche, conserverebbero i confini attuali. Altre regioni ordinarie sono destinate ad accorpamenti e, in non pochi casi, a spezzettamenti. La Liguria sarebbe risucchiata dal Piemonte, l`Umbria dalla Toscana, l`Abruzzo dalle Marche (che perderebbero la provincia di Pesaro-Urbino accorpata all’Emilia Romagna), il Molise sarebbe smembrato (Isernia con Ancona, Campobasso con Bari) così come la Basilicata (Potenza con la Calabria e Matera con la Puglia). Lo spezzettamento più drastico colpisce il Lazio: Viterbo con la Toscana, Rieti con le Marche (ribattezzata regione Adriatica), Frosinone e Latina con la Campania e Roma, rimasta sola, che sarebbe una sorta di distretto della Capitale, sul modello degli Stati Uniti d`America, del Distric of Columbia con la capitale Washington. Non sappiamo se questo progetto andrà in porto. Troppe sono le resistenze di carattere politico, economico, culturale e localistico. Molti si ribelleranno all’accorpamento e al cambio del nome. resta l’esigenza di ridurre la geografia e i poteri delle Regioni, veri moloch della spesa pubblica, se vogliamo rimettere a posto le nostre finanze e rilanciare l’economia e l’amministrazione del nostro Paese. CIMITERO DEI MIGRANTI, PRESENTATO IL PROGETTO Il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, ha presentato ufficialmente e personalmente nei giorni scorsi, agli uffici della presidenza della Regione Calabria a Catanzaro, il progetto preliminare per la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti. Lo rende noto il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli. L'opera, che sarà realizzata insieme al nuovo cimitero comunale di Tarsia, prosegue la nota, occuperà una superficie di circa 10.000 metri quadrati. Sarà possibile accogliere alcune migliaia di migranti. Il costo complessivo previsto è di quasi 4 milioni di euro. Lo stesso progetto preliminare, sempre ieri, è stato spedito dal comune di Tarsia anche al commissario straordinario per le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli, che sta seguendo per conto del governo la realizzazione dell'opera, giudicata dal rappresentante del governo «assolutamente indispensabile e urgente, per poter dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare». Solo nel 2015, è scritto nella nota, ci sono state oltre 3.100 morti nel Mediterraneo, tra cui purtroppo anche tantissimi bambini e proprio ad uno di loro, al piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano di 3 anni trovato senza vita su una spiaggia della Turchia, le cui immagini choc hanno scosso e commosso il mondo, sarà intitolato questo cimitero. «Dopo l'impegno del presidente della Regione - afferma Corbelli - è arrivato adesso il momento di passare dalle parole (e promesse) ai fatti. Non bisogna perdere più altro tempo. Auspico e chiedo che anche il governo e l'Unione europea contribuiscano al finanziamento dell'importante opera. Una cosa è certa: questo cimitero internazionale dei migranti è non solo una opera di grande civiltà e di immenso valore umanitario universale, ma, come dimostrano purtroppo le continue tragedie del mare, è assolutamente indispensabile e urgente per dare una degna sepoltura a tutte le vittime dei tragici naufragi e per cancellare così la disumanità di quelle salme, senza volto e senza nome seppellite, con un semplice numerino, in tanti sperduti cimiteri». Castrovillari è diventato un paese di sporcaccioni incivili? Castrovillari era un paese civile ora è diventato un paese di sporcaccioni incivili.Tornando da scuola, mentre aprivo il portone,ho sentito un cattivo odore.Mi sono avvicinata alle fioriere che sono ai lati del portone della mia casa ed ho visto per terra feci umane. Sono rimasta allibita e disgustata.Non bastano le cacche dei colombi, le cacche dei cani che padroni indegni di essere chiamate persone portano a sporcare davanti ai portoni altrui , ora anche quelle umane. Non ho parole per esprimere la mia rabbia, il mio voltastomaco. Sono stata costretta a lavare con candeggina tutta la strada antistante casa mia con detersivo profumato. Ora dico basta, in questo paese si sta esagerando. E' un immondezzaio!! Per le strade si vedono sacchetti di immondizia lasciati lì alla mercè dei cani randagi e dei topi; si deve camminare facendo la gimcana perchè si rischia di scivolare sulla sporcizia dei cani-Topi che escono dai tombini o dalle case vecchie abbandonate.Ma le feci umane no, non le accetto proprio. Ma stiamo tornando indietro?Signor Sindaco bisogna prendere provvedimenti subito.C'è necessità di mettere videocamere in alcuni punti strategici del paese.Sono proprio disgustata da questo andazzo; mi pare che ognuno fa ciò che vuole senza avere rispetto per gli altri. Le chiedo di far intervenire i vigili urbani nel controllare se le persone che portano a passeggio i loro cani si portino dietro paletta e sacchetto. Non intendo più pulire la strada di casa mia,o passeggiare con gli occhi bassi per evitare di calpestare i bisogni dei cani. Maria Laura Celli Il teatro per l’Avis al Ciminelli L’Avis Comunale di Castrovillari ha organizzato per sabato 17 ottobre, alle ore 17,30 al Cinema Teatro Ciminelli lo spettacolo teatrale “Non si può cavar sangue da una rapa”. Si tratta di un monologo brillante in cui l'attrice porta in scena la sua storia di bambina americana (figlia di calabresi) affetta da anemia mediterranea, delle peripezie per capire ed affrontare la cura negli States, dei problemi legati alle continue trasfusioni di sangue in Italia dove vive. Il tutto con autoironia. Azione cattolica Giornata Diocesana Unitaria Tutta l’Azione Cattolica diocesana si ritroverà insieme, domenica 18 ottobre, dalle ore 9, per riflettere e pregare insieme per il nuovo anno pastorale, attraverso un discernimento comunitario. “Ci sta a cuore andare incontro all’uomo” è lo slogan scelto per accompagnare i partecipanti alla giornata che è di formazione unitaria e che si svolgerà nel Seminario diocesano “Giovanni Paolo I” di Cassano all’Ionio. L’incontro è rivolto ai giovani (18-30 anni) e agli adulti, in particolare agli educatori ACR, agli educatori giovanissimi e giovani, agli animatori dei gruppi adulti, ai membri delle équipe diocesane e ai membri dei consigli parrocchiali. Ed anche coloro che vogliono vivere un momento formativo e di conoscenza dell’associazione. E’ previsto pranzo a sacco ed un contributo per l’organizzazione della giornata di soli € 2,00. LETTERE & NEWS IL DIARIO anno XIII n.28 PAG. 11 Gli artificieri della “Manes” a Brindisi Nei giorni scorsi a seguito di un ritrovamento casuale di un oggettometallico, durante dei lavori agricoli in Contrada Pigna Flores, nel territorio di Brindisi, un Nucleo Artificieri dell'Esercito è stato inviato in ricognizione nella zona. I Guastatori della Caserma "Manes" di Castrovillari, giunti sul posto alle prime ore del mattino, hanno constatato che l'oggetto era una granata d'artiglieria antiaerea, contenente oltre 500 grammi di Tritolo ed era in condizioni di conservazione pessime, avendo anche la spoletta tranciata. Con la collaborazione della Polizia Municipale ed il supporto sanitario della Croce Rossa Militare di Bari, il 1° Maresciallo Cipriano, ha predisposto un sito di brillamento in un campo arato adiacente al luogo di rinvenimento e coadiuvato dall'Operatore Sergente Maggiore Aversa, con il contributo del CM Mazza, hanno rapidamente messo in sicurezza l'ordigno, lo hanno rimosso, innescato e dopo circa 40 minuti di lavoro ed oltre 20 sacchi di terra pressata, hanno effettuato un brillamento controllato. La granata antiaerea, da 76mm di origine italiana, probabilmente esplosa da una delle numerose batterie antiaeree a difesa dell'Aeroporto di Brindisi in periodo bellico, ha brillato regolarmente, confermendo tutta la sua letalita' ma senza provocare alcun danno e senza proiezione alcuna di schegge. Successivamente gli specialisti della 2^ Compagnia Guastatori Centro Sociale L’amicizia Tra tradizioni e sapori torna la Festa dell'uva Anche quest'anno il Centro sociale “L'amicizia” ha voluto festeggiare la chiusura della vendemmia con la tradizionale Festa dell'Uva. Una serata ricca di tradizione , musica ,balli profumi e sapori il tutto incastonato nel bellissimo salone del centro che per l'occasione era pieno di gente che ha omaggiato la vitivinicoltura che tanta parte gioca nel paesaggio e nell'economia castrovillarese. Abbiamo voluto far rivivere nel nostro piccolo i valori di una volta ,le tradizioni che non possono morire che vanno tutelati e valorizzati affinché le nuove generazioni non dimentichino le loro radici. La serata si è chiusa con balli tradizionali e canti che si facevano nei campi durante la vendemmia. Il tutto, preparato dalla direttrice Angela Rizzuto. con l'aiuto di alcuni soci, e come sempre hanno fatto centro. Un autobus d’altri tempi Bisogna essere cieco per non vedere che in questa Città circola un Autobus datato per il trasporto urbano. È un Autobus sempre vuoto, il cui servizio per i cittadini è praticamente inutile e dispendioso da parte dell’Amministrazione Comunale. Vedere circolare un Autobus vecchio, sbiadito, vuoto, lungo e, probabilmente non a norma, un Autobus che ostacola anche il traffico per la sua grandezza che disturba anche l’occhio di chi lo guarda, mi sembra di essere tornato indietro di 50 anni. La Città ha bisogno di un moderno minibus di ultima generazione per offrire un servizio modesto e decoroso. Pulire la Città è segno di civiltà. Pinuccio Vizzi dell'11° Reggimento Genio, hanno rimosso tutti i materiali impiegati, le schegge, infine e prima di abbandonare la zona, hanno riportato il terreno utilizzato per le attivita', alle condizioni iniziali, in osservanza alle leggi ambientali. I Nuclei Artificieri inquadrati nella Compagnia Guastatori di Castrovillari e dell'11° Reggimento Genio, inseriti nella Brigata "Pinerolo", sono impiegati quotidianamente in attivita' a supporto delle municipalità evidenziando le caratteristiche uniche dei Reggimenti Genio di operare in ambienti "combat" in ogni zona del mondo ed in favore delle Prefetture e delle popolazioni, per esigenze che vanno dalla neutralizzazione degli ordigni bellici inesplosi, fino al supporto in operazioni di pubbliche calamità. Istituto V. Veneto Alcune precisazioni sulla scomparsa di Suor Danila In riferimento a quanto pubblicato circa la scomparsa di Suor Danila e le osservazioni risentite nei confronti del “ V. Veneto “ e della Comunità delle Suore, occorre precisare che la notizia della dipartita al Cielo della compianta Suora è ivi pervenuta solo il 4 agosto, dopo la morte avvenuta il 7 luglio ! Infatti, come accade da qualche anno, le Suore residenti nell’Istituto, nei mesi estivi, a decorrere dalla fine di giugno, prestano Servizio in varie Case del Nord Italia e fanno ritorno a Castrovillari soltanto alla fine di agosto. Pertanto il decesso di Suor Danila è stato comunicato dalla Suore della Comunità di Villapiana, esclusivamente, alla Casa Madre di Torino che, all’epoca, stava vivendo un periodo di assoluto raccoglimento per l’elezione della Madre Generale. Comunque, non appena venuti a conoscenza del triste evento, abbiamo pubblicato la notizia ed il cordoglio del “ V. Veneto “ sulla pagina Facebook del nostro Istituto che è stata visitata, per l’occasione, da ben 1604 persone ! Il 20 settembre, inoltre, è stata celebrata, nella Cappella dell’Istituto, per l’unico, vero ricordocristiano “ post mortem “, una S. Messa in suffragio della carissima, umile ed ingenua, Suor Danila, anche in ringraziamento dei suoi circa 40 anni spesi al Servizio dei bambini e della Comunità Castrovillarese. La sentivamo spesso, anche dopo il suo trasferimento, soprattutto per accertarci del suo precario stato di salute : l’unico suo rammarico era quello di essere stata abbandonata da alcuni suoi amici di Castrovillari da Lei, nellasua ingenuità, beneficati più volte ! La Comunita’ Delle Suore La Direzione CEDESI ATTIVITA’ AVVIATISSIMO ATELIER DI ABITI DA SPOSA A CASTROVILLARI PER INFO: 349.7944941 IL DIARIO anno XIII n.28 PAG. 12 Il vescovo anti trivelle che cerca casa ai migranti DA IL MANIFESTO Sabato 10 ottobre, sul quotidiano comunista “il Manifesto” è apparsa una lunga intervista, realizzata dal giornalista, Claudio Dionesalvi al vescovo della Diocesi di Cassano, mons. Francesco Savino. Il vescovo, successore di mons. Galantino a Cassano Ionio, ha messo a disposizione dei profughi 12 immobili della Diocesi: «Se aggiungi un posto a tavola nessuno muore di fame e nessuno protesta. Provare per credere…». E sulla minaccia petrolifera nello Jonio: «La Calabria, già troppo “sfigurata”, attende di essere “trasfigurata” da un nuovo umanesimo» «Dalla parte degli scartati, dei rifiuti della società». È abituato a parlare chiaro e a camminare in basso il nuovo vescovo di Cassano Ionio, in provincia di Cosenza, una delle diocesi più antiche d’Italia. Vietato chiamarlo «Eccellenza». Lui è Don Ciccio Savino, successore e continuatore di quel Nunzio Galantino, attuale segretario della Cei, che per aver predicato l’accoglienza ai migranti sta facendo tanto arrabbiare il leghista Salvini. Don Ciccio ha impiegato pochissimo tempo per farsi amare dai fedeli della piana di Sibari. Straordinaria l’empatia che si è creata tra lui e i non credenti, soprattutto con le associazioni ambientaliste e quelle impegnate nel sociale. Il vescovo Savino si è schierato subito contro il progetto di trivellazioni petrolifere nello Jonio. Dopo aver aperto un costruttivo dialogo con la Rete Associazioni Sibaritide e Pollino in Autotutela, ha radunato tutti i sindaci del comprensorio. Insieme hanno ribadito che il territorio è uno dei più produttivi del Mezzogiorno e può contare su ben altre risorse, come l’agricoltura e il turismo. Non c’è bisogno di consegnarlo all’azione devastante delle multinazionali petrolifere. Poi, pochi giorni fa, un’altra iniziativa forte, stavolta in tema di accoglienza ai migranti… Don Ciccio, lei ha avviato un censimento degli immobili vuoti di proprietà della Diocesi di Cassano per assegnarli a profughi e rifugiati. Quanti sono gli immobili e in base a quale criterio intende assegnarli? Nella Diocesi di Cassano all’Jonio, ci siamo lasciati interpellare dall’invito di Papa Francesco di accogliere una famiglia di profughi in ogni parrocchia l’accoglienza della prima ora, anche la progettualità che è finalizzata all’integrazione. Non è sufficiente che ogni parrocchia accolga una famiglia ma occorre che l’intera comunità parrocchiale, e qui nella Diocesi di Cassano ogni parrocchia comprende spesso l’intero paese, apra il suo cuore offrendo l’opportunità di imparare la lingua italiana, accogliere i bambini nella scuola, inserirsi nel contesto socio-culturale nella dinamica del mutuo-soccorso. come segno di attenzione alla tragedia epocale che coinvolge ormai popoli in fuga da regimi dittatoriali. Governare l’emergenza “rifugiati” non è semplice, né può ridursi soltanto a qualche azione straordinaria, ma richiede anche una ricognizione delle disponibilità: le parrocchie e le strutture già abilitate all’accoglienza sono state chiamate ad un censimento che finora ha rilevato un numero di 12 immobili. I criteri di assegnazione dei posti disponibili saranno condivisi con la Prefettura. non teme di divenire bersaglio degli attacchi di coloro i quali sostengono che bisognerebbe aiutare prima i “nostri” poveri? Ogni azione ci espone a giudizi positivi e negativi e questo non può bloccare le nostre decisioni. I poveri del territorio non sono esclusi, e non si sentiranno esclusi, se i ricchi, coloro che posseggono una casa che non abitano, si lasciano conquistare dalla misericordia con cui Dio si china su ciascuno e che ci avvolge teneramente suscitando gesti di misericordia verso chi è bisognoso. Tutti dobbiamo impegnarci ad essere misericordiosi con chi è affamato, con chi non ha abiti, con chi non ha una casa, con chi cerca un posto per vivere lontano dai bombardamenti e dagli attacchi militari. Quando si aggiunge un posto a tavola, nessuno muore di fame e nessuno contesta: provare per credere… Cosa pensa di giovani come gli operatori di Casa la rocca CiDis onlus che a Cassano ionio, da anni, lavorano in prima linea a sostegno dei migranti? Tanti giovani e meno giovani, come gli operatori di Casa La Rocca Onlus di Cassano, operano a sostegno dei migranti in maniera ammirabile. Li ho conosciuti e ne ho apprezzato la passione e soprattutto la creatività che consente loro di progettare, oltre in diversi suoi pubblici interventi ha denunciato il rischio che la crescente ventata xenofoba possa impadronirsi anche delle intelligenze più tolleranti e aperte. Quali sono le cause di questa ondata di paura nei confronti del “diverso”? L’intolleranza xenofoba nasce dal timore di perdere il potere sulle nostre cose, sui nostri diritti, sulla salute e la sua difesa. Quando il diverso è lontano da me e posso guardarlo a distanza, posso tollerarlo ma se si avvicina e corrompe il mio spazio vitale, allora non mi va più bene. Quello che è mio non si tocca. Ma la chiusura di difesa, di me stesso e della mia vita, delle mie prerogative, ci chiude in un egoismo asfissiante in cui ciascuno rischia di soffocare e di rimanere vittima di violenza. Se l’acqua scarseggia, la riduzione delle pretese di ciascuno è più opportuna della pretesa di proprietà di qualcuno perché si tratta di un’appropriazione indebita, ottenuta con la sopraffazione e con la violenza cui seguiranno altre violenze, cioè la guerra. Ciò vale per tutte le risorse naturali e non solo. Per questo ci può essere salutare riflettere sul nesso povertà-giustizia-ecologia su cui insiste l’enciclica papale Laudato si’. Il disastro ecologico, il disastro antropologico e il disastro sociale sono strutturalmente interconnessi. il vescovo nunzio galantino, suo predecessore alla guida della diocesi di Cassano, ha lasciato un segno indelebile nelle coscienze degli abitanti della sibaritide, per la sua forte volontà di avvicinare la chiesa alle famiglie indigenti e ai non credenti, per la scarsa disponibilità a sottostare ai formalismi del notabilato locale, infine per aver ottenuto la visita di papa Francesco. Come intende farsi continuatore dell’apostolato di galantino? Con don Nunzio Galantino condivido la prossimità radicale a Gesù Cristo e alla sua Chiesa, la prossimità al popolo di Cassano, i tratti salienti di una linea pastorale che si può racchiudere nelle parole «pati humana» e «pati divina» e, soprattutto, il Vangelo su cui si fonda la continuità del mio ministero episcopale con chi mi ha preceduto. È d’accordo col segretario della Cei quando strapazza la classe politica italiana? Mettersi alla sequela di Gesù, essere suoi discepoli in missione, comporta anche il parlare “chiaro” con gli uomini di potere scegliere sempre e dovunque di comunicare con “parresìa” ciò che lo Spirito suggerisce. Con il Segretario della Cei non si può dissentire quando richiama i cattolici ad una presenza caratterizzante, alla testimonianza martiriale nelle istituzioni civili e nelle politica. Anche il cardinale Bagnasco, ha condiviso e sostenuto le dichiarazioni di monsignor Galantino. E poi stiamo attenti a non strumentalizzare parole ed espressioni, come spesso accade da parte dei giornalisti che utilizzano “parole” estrapolandole dal contesto per attribuire un significato non certo originario. Un esempio per tutti: al Meeting di Comunione e Liberazione tenutosi a Rimini nel mese di agosto, don Nunzio Galantino svolge la sua relazione trattando di antropologia, in particolare sul senso del limite e il fascino delle frontiere, e i titoli di molti quotidiani riportano a caratteri cubitali che ha parlato di politica! Cosa pensa di opere come le trivellazioni petrolifere che stanno per essere effettuate nel territorio della sua diocesi, lungo la costa jonica? Speriamo che vengano bloccati i progetti di trivellazioni petrolifere sulle coste dello Jonio e dell’Adriatico. La Calabria, il nostro territorio, che è già stato troppo “sfigurato” delle sue bellezze naturali per scopi di speculazione di varia natura, attende di essere “trasfigurato” da un nuovo umanesimo che permetta di ricentrare la convivenza umana sull’economia di comunione e non più sull’egemonia del dio-denaro e del profitto massimizzato. IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 13 Grande festa a Frascineto per “Mister baby bello d' Italia 2015" Grande festa a Frascineto per celebrare il recente successo del giovanissimo Antonio Bellusci che a soli 4 anni si è aggiudicato il concorso nazionale " Mister baby bello d' Italia 2015". Alla festa insieme a parenti ed amici, hanno partecipato alla serata con Antonio anche i patron della Kermesse ,che quest' anno si è conclusa a Roma , Franco e Giulio Buccinà e Anna Patania, la scuola di danza " Centro Arte e Movimento" di Frascineto, il gruppo folk "Castrovillarum Sound", il cantante Leo Bruni, la violinista Beatrice Limonti, il chitarrista Niccolò Trivieri e la giovane artista ,cantante, Maria Cristina Imbrogno,nonchè in Sindaco di Frascineto, dott. Angelo Catapano con la sua amministrazione. Passerella di belli,visto che insieme ad Antonio c'era anche il vincitore del concorso nazionale "Mister belli d'Italia ", Emanuele Iodice di Torre del Greco e la" Miss Provincia di Cosenza" Rosalia Bulgarino.Tante risate, momenti di spettacolo e riflettori puntati su Antonio che adesso si gioca una grande chance per sfondare nel mondo dello spettacolo. La Mostra Pionieri del Pollino conquista le giovani generazioni Ok è fatta! FATTA! Anche a Castrovillari, questo benedetto libro “Montagne.. Immagini e appunti di viaggio” è stato finalmente presentato alla Collettività. Mi ha onorato tanta gente … veramente tanta ed anche molto qualificata! Ero incredulo e quasi sbigottito, ma smisuratamente felice! Eccezion fatta per il Diario, cui resto molto grato, inspiegabile la latitanza dei diversi “media” locali, nonostante il bellissimo comunicatostampa diramato dall’Amministrazione Comunale di Castrovillari. Tutto sommato… forse è stato meglio così! I relatori, nonché il folto pubblico intervenuto, si sono spesi in bellissime parole e apprezzamenti verso la mia persona e verso questo nuovo libro, che mi hanno commosso e gratificato fino all’inverosimile e li ringrazio tutti sinceramente, dal profondo del cuore. Il volume è stato giudicato dalla Collettività un utile veicolo di informazione e di promozione delle bellezze naturalistiche del Pollino… Ciò è quel che conta per davvero e suffraga che l’obiettivo che mi ero prefisso è stato centrato! Ringrazio tanto Ines Ferrante, per il suo puntuale resoconto dell’incontro culturale e i suoi apprezzabili spunti riflessivi, che mi inorgogliscono non poco. Soddisfazione anche per la mostra “Pionieri del Pollino”, riallestita con tanto amore, e per due giorni tristemente deserta, s’è d’un tratto insperatamente animata di visitatori che contano ... i giovani! Ben 10 scolaresche, rivenienti dall’Istituto Comprensivo “V. Veneto”, dalle Scuole Primarie “S. Medici” e “Villaggio Scolastico”, dagli Istituti Secondari di 1° grado “E. De Nicola” e “G. Fortunato”, scortate dai rispettivi docenti, l’hanno visitata ed apprezzata. Hanno ricevuto notizie e delucidazioni sui Pionieri del Pollino, quell’intrepido manipolo di giovani leve degli anni ’50, che tentarono per come poterono, di porre il nostro Pollino all’attenzione dell’opinione pubblica locale e nazionale, per favorirne la valorizzazione, i quali fanno onore alla nostra Città e perciò degni di essere ricordati e celebrati attraverso una mostra fotografica. E’ stato rivolto loro un caldo invito ad amare e rispettare la natura e visitare le nostre montagne. E’ stato donato ad ogni ragazzo un libretto di riflessioni sulla Mostra, su cui poter sviluppare un componimento in classe, una mappa del Parco per individuare le montagne ed una collana di filmati sulle montagne dell’intero Parco, per innamorarsene ed andarne alla scoperta. Anche l’intera compagine del Consiglio Comunale ha voluto onorarla, con i sinceri complimenti del Sindaco Lo Polito e di tutti i Consiglieri ed Assessori. Profondamente gratificato e soddisfatto per la giovevole e riuscita iniziativa, assieme all’intero “staff direttivo” del CAI di Castrovillari, sentitamente ringrazio tutti quelli che, visitandola, hanno ritenuto fosse una proposta valida, istruttiva, rievocativa delle nostre radici e degna perciò di una qualche attenzione. Mimmo Pace Parcometri: più tolleranza! Il Sindaco del Comune di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha scritto alla ditta che gestisce i parcometri in città, chiedendo di provvedere immediatamente all’inserimento della frazione oraria e a dare impulso alla stipula degli abbonamenti. La sollecitazione scaturisce dopo l’incontro che la Ditta ha avuto con i consiglieri comunali su tale argomento. Il Sindaco ha inoltre rappresentato, alla Ditta, l’esigenza di avere un atteggiamento meno rigido nei confronti dei cittadini che utilizzano il servizio, quanto meno con riferimento al tempo di stampa del tagliando della sosta. Come dire un po’ di elasticità per qualche minuto in più non guasta in attesa di indicazioni che aiutino a creare il servizio. L’invito, in attesa proprio della installazione della frazione oraria, parte dalla constatazione che sarebbe ragionevole oltre che giusto avere pazienza verso chi “sgarra” qualche minuto sulla sosta a pagamento. I commercianti, nel frattempo, chiedono che l’abbonamento stipulato per parcheggiare l’auto nei pressi della propria attività. non venga fatto per targa, così come avviene, bensì per attività commerciale, ovvero un’attività familiare gestita da marito e moglie che parcheggiano l’auto in due distinti e diversi momenti della giornata non può pagare due abbonamenti. Stesso disagio per commessi e addetti alle attività commerciali e di servizio della città, nei confronti dei quali andrebbe stipulato una sorta di abbonamento sociale a minor costo. DAI CENTRI DELLA ZONA IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 14 Saracena/Si discute di acqua pubblica con padre Zanotelli Civita/ Firmata la convenzione per l’affidamento del rifugio Colle Marcione Acqua pubblica, Saracena è sempre più un caso nazionale.. Continua ad essere citato ed indicato, infatti, come la strada alternativa possibile rispetto alle intenzioni del Governo Nazionale (con lo Sblocca Italia) di creare mega ed unici ambiti regionali e di affidare la gestione di questo bene fondamentale a tre grandi gruppi privati al Nord, al Centro ed al Sud. E l’esperienza virtuosa del Paese del Moscato Passito, il primo ad aver anticipato l’esito del referendum del 2011 e nel quale la gestione del servizio idrico integrato è nelle mani dell’Amministrazione Comunale a beneficio della popolazione, approda adesso anche in Parlamento grazie al Movimento Cinque Stelle che nei prossimi giorni inviterà il Sindaco Mario Albino Gagliardi ad un’iniziativa ad hoc nella Capitale. Gestire il ciclo integrato dell’acqua senza il coinvolgimento di società private e perseguire la battaglia per la tutela dei beni comuni, non solo è possibile ma resta economicamente vantaggioso. È stato, questo, il leit motiv dell’ultima partecipatissima tappa di Gagliardi, invitato questa volta a Ceccano, in provincia di Frosinone, dal M5S cittadino. All’incontro (svoltosi sabato 10 ottobre) dal titolo Acqua Pubblica, si può! sono intervenuti anche Severo Lutrario del Comitato Provinciale Acqua Pubblica di Frosinone, Gaia Pernarella e Luca Frusone, rispettivamente Consigliere Regionale e Parlamentare del Movimento 5 Stelle che resta, ad oggi, l’unico partito nazionale ufficialmente e concretamente schierato a tutela di questo bene fondamentale. Gli attivisti del locale Meetup hanno sottolineato che l’adozione del modello Saracena anche a Ceccano (nessun utile per il comune, nessuna esternalizzazione del servizio e quindi nessun costo finanziario aggiuntivo) costituirebbe una vittoria per tutti e permetterebbe finalmente, di liberarsi davvero del Gruppo Acea Spa (una delle principali multiutility italiane ed il primo operatore nazionale nel settore idrico). A tal fine è seguita una massiccia raccolta di firme per presentare una proposta alternativa alla locale amministrazione. Nel corso del suo intervento, più volte interrotto da applausi,Gagliardi ha colto l’occasione per ribadire la sua totale disponibilità a fornire, sulla gestione dell’acqua, consulenza gratuita anche al collega di Ceccano. La tappa laziale del tour nazionale per l’acqua pubblica, iniziato oltre un anno fa dal Primo Cittadino, segue l’importante incontro di Napoli insieme al collega Luigi De Magistris e quelli in Sicilia e Piemonte che hanno definitivamente consacrato Saracena come interlocutore privilegiato del Forum Nazionale Acqua Pubblica promotore di numerosi incontri in diverse regioni. Il prossimo momento pubblico di sensibilizzazione si terrà proprio nella comunità del Pollino. All’incontro dal titolo Tutela Beni Comuni, acqua pubblica si può, si deve! in programma sabato 17 alle ore 17 nella Sala Consiliare cittadina, oltre al Primo Cittadino, parteciperanno anche Padre Alex Zanotelli, rappresentanti del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Bruno Arcuri, il Sindaco di Carlopoli (CS) Mario Talarico ed il Sindaco di Cinquefrondi (RC) Michele Conia (Fonte/Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying) Pubblicità sul Diario info: 388.8521221 346.2245173 Lunedì 12 ottobre, presso il Palazzo Castellano sede del Municipio di Civita, è stata firmata la convenzione per l’affidamento del rifugio “Colle Marcione”.Sito nel comune di Civita nell’omonima località,di proprietà dell’ex Comunità Montana in data 15 maggio 2015 con un protocollo d’intesa siglato tra l’azienda Calabria Verde e il comune di Civita è stato affidato a quest’ultimo l’utilizzo di detta struttura previa apposita qualificazione. La convenzione è stata sottoscritta tra il Comune di Civita, guidato dal sindaco Alessandro Tocci, rappresentato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico geom. Giuseppe Palazzo, l’Ente Parco Nazionale del Pollino rappresentato dall’On. Domenico Pappaterra in qualità di Presidente e il CAI sezione di Castrovillari,rappresentato da Carla Primavera in qualità di Presidente. La convenzione stabilisce la concessione i n uso gratuito dell’immobile al CAI che sarà oggetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’area circostante con i fondi stanziati dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, per un importo di € 50.000,00,affinchè sia resa fruibile per svolgere attività di pubblico interesse,nonché attività di studio e ricerca ambientale,così come ha affermato il Presidente del Parco,con la firma di questa sera suggelliamo un percorso di carattere amministrativo per il recupero funzionale di un edificio di notevole importanza non solo per il comune di Civita ma anche per il Parco in quanto questa struttura ha un importanza trovandosi nel versante calabro dello stesso.Si è sempre guardato al versante lucano più attrezzato e organizzato,con il flusso turistico rilevato in questi mesi bisogna orientare i turisti in queste zone e sicuramente un Ente come il CAI che porta avanti una professionalità radicata sarà in grado di immettere queste struttura all’interno del circuito nazionale .La Presidente del CAI Carla Primavera entusiasta di questo compito affidatole ha illustrato quelle che saranno le attività che il CAI intenderà svolgere appena la struttura sarà completata ,il rifugio sarà sicuramente un punto di riferimento per le attività di escursionismo per l’esistenza di sentieri,un punto di riferimento per le associazioni presenti sul territorio,attività formative culturali,ricreative senza scopo di lucro riguardanti la conoscenza,la promozione,la valorizzazione e la tutela dell’ambiente montano. tutti potranno usufruire della struttura ha continuato la Presidente soci CAI e non e il tutto sarà gestito nel miglior modo possibile. Il nostro obiettivo ha concluso il Sindaco Alessandro Tocci è quello di mirare allo sviluppo del territorio ma soprattutto avere un’adeguata e mirata gestione delle risorse naturali delle nostra comunità. Crediamo che le finalità comuni del Comune Ente Parco e CAI consentano di migliorare la salvaguardia del patrimonio naturale, paesaggistico ed enogastronomico di cui il nostro territorio è ricco, che lo sviluppo economico sociale e ambientale del turismo costituisce un complesso di azioni di rilevante interesse pubblico, in ragione del sostanziale contributo che tali attività offrono all’economia della comunità, anche al fine di mantenere stabili i livelli occupazionali essenziali al contrasto e al contenimento dell’esodo demografico da dette zone, specie della popolazione più giovane. Flavia D’Agostino Un monello sulla pianta dell’Eden L’alba del dopoguerra sui tetti del Pollino E’ il titolo dell’ultimo libro di Carmine Paternostro Un monello sulla pianta dell’Eden- L’alba del dopoguerra sui tetti del Pollino E’ il titolo dell’ultimo libro di Carmine Paternostro, stampato da Rubettino print per conto di Calabria Letteraria Editrice in maggio 2015. La prefazione è di Dante Maffia, già medaglia d’oro ricevuta dal Presidente Ciampi nel 2004 e recentemente proposto come letterato al Nobel. L’Autore in passato impegnato su mito, leggenda e storia della Magna Grecia della Calabria Citeriore e sull’influenza delle civiltà mediterranee, questa volta considera il mondo del dopoguerra nella nostra zona del Pollino. Lo stesso Autore, autodefinitosi “il monello sulla pianta dell’Eden”, descrive il suo mondo infantile ed adolescenziale ricco di avvenimenti e personaggi d’ogni ceto e cultura, che hanno disegnato la storia del dopoguerra delle comunità del Pollino. Sulla scena moranese sono comparsi i De Cardona, l’eroica suor Scolastica Visentin, il prof. Felix Raab dell’Università di Melbourne, vittima in un incidente sul Pollino, l’attentatore di Togliatti, qualche anno prima ospite, con la famiglia, a Morano per impegno di lavoro del padre e tanta gente del quotidiano che riprende vita nelle pagine di questo libro. Carmine Paternostro nato e vissuto a Castrovillari nel periodo di formazione scolastica, presso nonni e zii materni, residente a Morano Calabro, ha maturato la sua crescita in quest’angolo tra i più belli del mondo, esprimendo vivacità ed attaccamento alle verdi colline, vivendo intensamente i momenti di un voluto risveglio dopo un’inutile guerra. Riporta così i costumi, la sacralità della famiglia, il duro lavoro, la ricerca di fortuna lontano, l’avere dopo anni di privazione ed, infine, il ricordo di chi, rivestito da milite, non ha più rivisto le zolle della patria natia. Alle note di umorismo, di sorrisi, di colori che l’Autore ha inteso delicatamente dipingere, si aggiungono, quindi, momenti di tristezza in una realtà varia e mutevole. Un cenno particolare è dedicato ai personaggi che hanno caratterizzato quei tempi, storici ed anonimi, destinati al silenzio. Commovente è la conoscenza di Padre Pio, dopo la morte del fratellino, le parole scambiate, gli incontri. E certamente non secondario è stato l’amore e la riconoscenza, verso gli educatori di scuola e di vita: zio Peppino Iacoviello, filatelico, zia Rosa Minervini della scuola di Don Sturzo, Suor Chiarina Maria Varsori, verso la madre, educatrice severa, proiettata all’affermazione del figlio attraverso la scuola, verso il padre, insegnante mite, dolce, buono, precocemente scomparso come quei tempi passati e rimpianti. E’ possibile avere il libro ordinandolo on line tramite: www.Calabria Letteraria editrice.it (tel: 0968 6664201) o in Libreria, oppure direttamente all’Autore che saprà consigliarvi. TENNIS TAVOLO Esordio col botto Esordio col botto per la squadra castrovillarese nel campionato di C1 e in serie D: primo incontro vede il capitano Rosario Lombardi perdere per 3 set a 1 con il forte atleta reggino Rosario Caiazzo; secondo incontro è la volta del giovane Antonio Corrado (classe 2002) che perde al quinto set contro Pasquale Tortorella, il Galaxy si porta sul 2 a 0 Terzo incontro tocca al giovanissimo atleta castrovillarese Luca Lombardi (classe 2000) che magistralmente e con concentrazione batte il forte Giuseppe Neri regalando punti spettacolari al nemeroso pubblico, si va sotto per 2 a 1. Poi è la volta di Corrado, che annichilisce Caiazzo in poco tempo vincendo per 3 a 0. Si ritorna in parita. Quinto incontro: esce Rosario Lombardi ed entra Andrea Longo che perde col reggino Neri , siamo sul 3 a 2 per i reggini, rigioca il giovane Luca Lombardi che batte Totorella e riporta il Castrovillari in parità sul 3 a 3,. L'entusiamo cresce nella panchina castrovillarese, gli atleti prendono ancor coraggio e il settimo incontro viene vinto dal giovane Antonio Corrado con un secco 3 a 0, siamo sul 4 a 3 per i lupi del Pollino. Riscende in campo Luca Lombardi contro Caiazzo , Luca va sul 2 a 1 poi l' atleta reggino pareggia e si gioca l'ultimo set. Luca inizia alla grande e si porta sul 9 a 6 giocando concentrato e chiudendo colpi belli..ma poi esce fuori l'esperienza del veterano Caiazzo che fa innervosire il giovane con il suo gioco insidioso e si porta sul 9 pari e chiude 11 a 9. Siamo di nuovo in parità sul 4 a 4. Rimane l' ultimo incontro, l'amarezza della vittoria mancata per 5 a 3 ricompatta tutto il team castrovillarese dando la carica e la calma giusta ad Andrea Longo che azzecca la tattica giusta e vince per 3 set a 0 facendo esultare tutti i presenti castrovillaresi con abbracci e gioia. L'incontro è stato diretto dall' arbitro federale Francesco Filomia. In precedenza era terminato l' incontro di serie D vinto dal Castrovillari per 5 a 3 contro il San Paolo Apostolo di Praia a Mare con i 2 punti di Veltri 2 del capitan De Gaio ed 1 di Catucci . Per il Praia a Mare i tre punti sono stati segnati dal giovane Vittorio Marcucci che ha indossato la maglia del Castrovillari per tre stagioni conquistando anche il titolo di campione regionale categoria allievi ed ora passato nella società della sua città appena costituita. Presenti sugli spalti oltre al numeroso pubblico il sindaco Domenico Lo Polito, il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Vico e il delegato del sindaco della neo costituita polisportiva Luigi Filpo. Il commento del presidente De Gaio: «È stata una grande sofferenza la partita in serie C/1 che però ci ha regalato una grande gioia, dopo che abbiamo temuto ancora una volta di uscire beffati dall’incontro non raccogliendo quanto si meritava soprattutto per il gioco espresso dai nostri giocatori. Sono quindi molto soddisfatto perche’ la squadra ha dimostrando grande compattezza e grande carattere dimostrando sul campo di potersela giocare contro ogni squadra. Un ringraziamento particolare al numeroso pubblico presente e complimenti ai nostri avversari per il far play dimostrato! Pubblicità sul Diario info: 388.8521221 - 346.2245173 Prima vittoria al Mimmo Rende per il Castro IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 15 Mister Viola: «Ho chiesto al direttore sportivo e a tutta la società dei rinforzi» Dopo la sconfitta di Sambiase è arrivata domenica scorsa la prima vittoria stagionale al "Mimmo Rende" per il Castrovillari del Presidente Agostini. A farne le spese un combattivo e ben organizzato Roggiano di due ex rossoneri quali il tecnico Maurizio Perrelli e il Presidente Eugenio Docimo, storico dirigente ai tempi delle vittorie di Ioele. Alla fine ciò che contava era mettere in cassa i tre punti per cercare di non distanziarsi troppo dalla vetta. Obiettivo centrato in virtù anche dei risultati delle concorrenti, in particolare del pirotecnico pareggio (33) tra Scalea e Cittanovese. 2 a 1 il risultato finale per la compagine rossonera che in rimonta ha battuto il Roggiano al termine di una gara non spettacolare e grazie ad un secondo tempo dove spesso è stato il cuore a prevalere sulle gambe. Certo, c'è ancora molto da lavorare, probabilmente da modificare o da cambiare secondo le esigenze del nuovo tecnico. Per adesso però prendiamoci per buona la doppietta di capitan Musacco (spettacolare il suo se- condo gol), un secondo tempo combattivo e l'ottima prestazione del furetto Lombardi, certamente il migliore in campo. Per il resto bisogna dare ancora del tempo a Franco Capitan Musacco, autore di una splendida doppietta TORNEO “PAESI DEL PARCO” Viola e al suo staff per poter plasmare e dare una sua identità a questa squadra alla quale serve certamente qualcosa in più per poter aspirare alla vetta della classifica. La strada è ancora lunga ma la vittoria è certamente la miglior medicina per il futuro, iniziando magari dalla prossima gara contro la Paolana. Una sfida storica che ci porta indietro a ricordi indelebili, proprio quando anni addietro arrivò il tecnico di Taurianova per costruire quella storica scalata alla serie D. Che sia di buon auspicio? Vedremo. Le parole di Viola a fine gara però sono molto chiare, questa squadra ha bisogno di un ulteriore sforzo da parte della società. Domenica "ho visto una reazione nella ripresa ed una voglia di essere squadra" afferma Viola che non ha dubbi sul fatto che "ci sono molte cose da salvare per le quali bisogna lavorare con attenzione, ed io ed il mio staff siamo qui apposta" ma la richiesta al Ds Salituro è chiara. "In questo momento i giocatori non trovano la giocata ed è per questo motivo che ho chiesto al direttore sportivo e a tutta la società dei rinforzi. Adesso sto lavorando con i calciatori che ho a disposizione ma non nascondo il fatto di volere altri ragazzi all’interno del mio gruppo”. Richiesta chiara, per vincere bisogna fare mercato, senza aspettare troppo. Michele Martinisi Una tripletta di Martino alla prima del Castrovillari over Per una mattinata, quella di Sabato, si è seriamente temuto che il battesimo del Torneo “Paesi del Parco” potesse saltare: un anticipo di inverno e un clima molto british in quanto a piovosità avevano messo in forse almeno metà delle gare in programma. Poi, le nebbie si sono diradate e il pallone ha iniziato a rotolare fornendo i primi verdetti di campo. Se il buongiorno si vede dal mattino sarà davvero un bel campionato: il Fuscaldo ha sì bagnato il suo fresco titolo con una vittoria ma ha dovuto sudare molto contro un coriaceo S.Umile, che ha destato una impressione certamente positiva al suo debutto. Gli uomini di De Marco hanno tenuto bene il campo e nel primo tempo, conclusosi a reti inviolate, avrebbero forse meritato qualcosa di più. Nella ripresa è venuta fuori la caratura tecnica del Fuscaldo, passato quasi a metà tempo con il solito Costanza, bravo ad approfittare di una ingenuità della difesa ospite. I tirrenici si sono confermati squadra di alto valore specialmente in alcuni singoli, mentre i bisignanesi non escono ridimensionati dal confronto. Potranno, a nostro avviso, fare bene. Sempre a proposito di matricole, convincente pareggio della Stella Maris di mister Mario Grisolia sul difficile campo del Terranova: dinamica e sempre in partita, la squadra jonica ha giocato un primo tempo davvero degno di nota non traducendo in molti tiri in porta la buona circolazione di palla. Uno zero a zero parziale che ai punti avrebbe visto premiare più gli ospiti che il Terranova. Nella ripresa, però, la squadra di Quintieri è venuta fuori bene passando in vantaggio a dieci minuti dalla fine proprio con l’esperto bomber. Il rigore di Cesarini, cinque primi più tardi, ha ristabilito un pareggio che ci sembra la conclusione più equa per quanto visto in campo. Che il Terranova sia una squadra tosta e compatta è noto da tempo, che la Stella Maris facesse una così buona impressione è stata anche per noi una sorpresa piacevole. Meglio così per il campionato. Convince il Castrovillari che batte nettamente la Sinco grazie ad un Martino super autore di una tripletta: il cannoniere uscente evidentemente ha tutta l’intenzione di confermarsi ed è partito a mille all’ora. Per la verità, tutto il complesso rossonero è sembrato ben amalgamato ed equilibrato, con giocatori in grado di fare la differenza in ogni reparto. Crediamo debba essere annoverato di diritto tra le favorite per la vittoria finale, specie se manterrà questa compattezza. Non getteremmo, nonostante il risultato, la croce sulla Sinco: in fondo tanti dei calciatori non avevano mai giocato insieme ed era normale pagare lo scotto dell’esordio contro una delle migliori formazioni del torneo, almeno sulla carta. Ci sarà tempo e modo di rifarsi. Nella gara che, almeno alla vigilia, sembrava molto equilibrata, vince la Fiorito Bisignano contro il Sibari che non può non mordersi le mani per un calcio di rigore sbagliato quando il risultato era ancora sullo zero a zero. Con i se e i ma non si fanno le classifiche quindi interrogarsi su cosa sarebbe potuto essere ha una valenza nulla. I bisi- gnanesi, va assolutamente detto, hanno poi legittimato la vittoria conquistata grazie alle reti, nella ripresa, di Laudonia che prima ha sbloccato e poi ha chiuso la contesa a un minuto dalla fine. Panchine lunghe da entrambe le parti, risultato forse un po’ severo, almeno nelle proporzioni, per gli uomini di mister Praino ma va sottolineato che la Fiorito è squadra che darà filo da torcere a tutti. La rosa appare ben allestita e l’esperienza accumulata nelle passate edizioni sicuramente tornerà utile per disputare un campionato di livello. Bel pareggio tra Medici 88 e Audace: i cosentini erano in doppio vantaggio grazie alle reti di Caira e Gueye, ma la doppietta di Occhiuzzo ha annullato tutto nel giro di otto minuti. D ividere meriti di chi era in svantaggio e ci ha caparbiamente creduto da colpe di chi vinceva e, forse, si è un po’ rilassato è operazione difficile cui rinunciamo volentieri. Di sicuro nessuno si è annoiato, anzi molti si sono divertiti e la gara è finita senza nessun cartellino giallo: un bel segnale di correttezza e di spirito costruttivo. Due formazioni che, almeno inizialmente, non godono dei favori del pronostico, ma che hanno dimostrato di potersela giocare. Ferme al palo Roggiano e Cassano, bloccate da Giove Pluvio e da un campo adatto per imprese pallanotistiche piuttosto che pedatorie: un peccato, specie per gli undici che erano pronti e con il motore caldo. Pit stop ai box e ancora una settimana di pazienza prima del via. Gaetano Pugliese