I temi: consiglio, question time,comizio e cementificio
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG.2
LA SETTIMANA POLITICA
Mercoledì 7 ottobre, nella sala 14 del Protoconvento francescano, ha inizio l’intensa settimana
politica castrovillarese con un consiglio comunale particolarmente turbolento.
La maggioranza rinvia la nomina dei componenti del direttivo dei Comitati su richiesta del
Sindaco che spiega la decisione a tutela di tutte
le rappresentanze, dopo che le Civiche avevano
abbandonato i lavori del Consiglio per protesta
re sulle modalità con le quale era stato organizzato l'ordine del giorno, secondo le Civiche
privo, per ciascun punto, degli adempimenti
tecnico-giuridici, di salvaguardia e , soprattutto,
dell'opportuno passaggio nelle Commissioni
consiliari competenti.Obiezioni giudicate irricevibili dal centrosinistra, dopo una richiesta di sospensione dei lavori da parte del consigliere
Gerry Rubini affinché il centrosinistra potesse
confrontarsi .
Così il Consiglio comunale di Castrovillari, privo
della minoranza delle Liste Civiche, durante il
suo veloce evolversi (convocato per le ore18 si è
concluso alle 19,20) ha ratificato, sempre all’unanimità, le variazioni di bilancio pari a 95.100
euro così come illustrato dall’Assessore alle Finanze Giovanna Leonetti, la quale ha indicato
che le somme in aumento riguardano i Servizi
Sociali, la Cultura ed il settore turistico e che
l’operazione congloba un finanziamento di
40mila euro per i Pisl comunicato al Comune il
16 settembre e contabilizzato (per evitare di
perderlo) immediatamente nella manovra portata all’attenzione del Consiglio. Interventi
anche del capogruppo del Pd, Nicola Di Gerio,
che ha messo in evidenza i fattori programmatici quale riferimento guida dell’attività di governo. Unanimità registrata, infine, anche sulle
variazioni del regolamento, riguardo gli articoli
7 ed 11 comma2, per l’utilizzo del volontariato
in attività di pubblica utilità che avrà, come ha ricordato il sindaco, Lo Polito, un ambito anche
per il controllo del territorio e, quindi, dell’ambiente, nel quale gli ispettori ambientali del Comune svolgeranno un ruolo per il quale ci sarà
un rimborso forfettario di 10 euro a fronte di
rendicontazione. L’interpellanza, poi, presentata
all’inizio dei lavori dalle Liste Civiche, attraverso
Peppe Santagada, per conoscere i motivi dell’avvio delle procedure, presso il Ministero dell’Interno, per la sostituzione del segretario
generale, e che ha avuto risposta dal primo cittadino, è stata giudicata non soddisfacente
dallo stesso Santagada. Lo Polito ha spiegato
che non si sta procedendo ad una sostituzione
ma che l’iter è stato avviato per la normale scadenza del precedente mandato del funzionario.
Nulla di personale e niente che riguardi la riconosciuta professionalità del segretario- dunque
nessun giudizio negativo - ma solo una scelta
che parte da un’opportuna esigenza politica,
come permette la legge, e che potrà essere modificata - ha affermato Lo Polito- nel caso in cui
un domani non dovessimo essere più alla guida
del Comune. All’Ente, intanto, sono già giunti 8
Lo Polito durante il comizio
Foto Fabio Donato
curriculum vitae – ha annunciato- ed altri ne arriveranno. Un intervento, comunque, che è
parte di quel cambiamento che vogliamo imprimere alla macchina comunale- ha soggiuntoper una nuova storia degli uffici a servizio della
città.
Question time
Conclusosi il turbinoso consiglio, la settimana
politica ha il suo seguito sabato 10 ottobre, nella
sala 14 del Protoconvento francescano, con il secondo incontro di “Democrazia e Partecipazione”, il question time tra cittadini, gruppi
sociali e amministrazione pubblica. Durante la
riunione sono state discusse le interrogazioni
delle Liste Civiche, che hanno voluto conoscere,
tramite il loro portavoce, Franco Guaglianone le
modalità con le quali viene difeso il Comune in
giudizio, con esplicito riferimento al ricorso al
Tar che sarà discusso il 16 ottobre.
Franco Guaglianone, ha altresì ammonito Lo Polito ad intervenire sui parcheggi a pagamento e
sulla raccolta rifiuti e, inoltre ad intervenire sulle
deficienze della condotta idrica.
IL meet up Castrovillari a cinque stelle ha tratteggiato la multi proposta sulla questione dei rifiuti solidi urbani riassumibile in 7 punti:
1) […] creare una azienda di igiene urbana interamente pubblica, prendendo esempio dall’esperienza e dai risultati di Capannori,[…] un
incontro con gli altri sindaci, soprattutto dell’Alto cosentino […].Un possibile esempio è
dato dall’Amministrazione di Desenzano del
Garda la quale ha dato al via alla nascita della
Garda Uno SPA, interamente pubblica […
2) Introduzione di un sistema di tassazione proporzionato alla indifferenziata prodotta, premiando di fatto i cittadini virtuosi e
disincentivando la produzione di rifiuti non riciclabili attraverso il risparmio “in bolletta”[…]
3) Incentivi fiscali per i negozianti che si adoperano alla vendita di prodotti alla spina […]
4) Possibilità di usare spazi pubblici per merca-
Appalto pulizie dell’Asp
La protesta della Cgil
«Sono centinaia i lavoratori addetti alle pulizie dei Presidi Ospedalieri, dipendenti
dalle aziende appartenenti all'ATI CNS - CSF,
aggiudicatarie dell'appalto delle pulizie dell'ASP di Cosenza; a seguito delle decisioni
assunte nella Conferenza Stato Regioni del
2 luglio scorso, interessati alla decurtazione
dell'orario di lavoro pari al 5%. Trattasi di lavoratori, la maggior parte di essi, con contratto di lavoro part time a 3 ore giornaliere,
soprattutto donne monoreddito, con carichi familiari e salari inferiori a 500 euro
mensili.
Nei giorni scorsi, la FILCAMS CGIL, intervenendo con una nota stampa, ha sollecitato
il Presidente Oliverio sulla problematica.
Nel corso dell'incontro avuto in sede ASP,
con il responsabile del procedimento, chiamato ad attuare le decisioni della stessa
conferenza Stato Regioni, ci è stato riferito
che il risparmio che si vuole realizzare ammonta a circa 24 mila euro mensili, soldi interamente sottratti ai lavoratori, con
ripercussioni sulla qualità dei servizi resi all'utenza.
Lo scandalo che rende insopportabile il taglio, è dato dal fatto che ancora una volta,
non si tagliano i privilegi e gli sprechi, che
pure sono tanti e ben più cospicui, basti
pensare ai fitti passivi, con alcuni ospedali
con reparti chiusi, nel mentre si pagano
centinaia di migliaia di euro di fitti a privati
per locazioni e consulenze legali.
Il sindacato, e i lavoratori, non ci stanno, e
preannunciano forti iniziative di lotta nei
prossimi giorni, per come gli stessi lavoratori, incontrati nelle assemblee tenutesi nei
giorni scorsi, su tutto il territorio dell'ASP,
hanno sollecitato con molta rabbia, interrogando la politica, le istituzioni e i partiti
calabresi, a dare una risposta di civiltà etica
e morale, tangibile per la difesa degli stessi
lavoratori che vivono nella precarietà».
Per la Filcams Cgil
Andrea Ferrone
Vincenzo Laurito
tini di vendita, regalo o baratto di oggetti usati
[…]
5)Priorità agli “acquisti verdi” attraverso apposita
delibera.
6:) Agevolazioni al compost anche attraverso
l’erogazione di un alternativa di conferimento ai
residenti che non dispongono di aree verdi di
proprietà.
7:) Possibilità di riqualificazione del Cementificio attraverso la produzione di concimi naturali.”
«Dall’incontro - riferiscono i pentastellati - abbiamo strappato la promessa di incontro, prima
possibile, con gli altri sindaci per discutere concretamente della realizzazione dell’azienda pubblica attraverso l’unione dei comuni e il relativo
impegno a sostenere gli altri punti della proposta, fermo restando la possibilità di realizzarli
con tempistiche differenti».
Punto irrisolto del question time, la curiosità
degli attivisti del Meetup sull’autosufficienza di
cui si parla nel Piano finanziario comunale ed
esplicitato, nel piano regionale, in funzione di
ciascuna A.T.O.: stiamo per diventare il centro
raccolta di rifiuti calabrese con “l’adeguamento
e riapertura della discarica comunale”?
A rispondere agli interventi delle civiche, dei
pentastellati e dei presenti, il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’Assessore all’Ambiente Pasquale Pace che sono entrati nello specifico di
quanto era stato loro rappresentato, spiegando
scelte, impegni, idee,voglia e capacità d’imprimere inversioni di tendenze per dare effettivi
cambi di rotta- hanno tra l’altro detto- che già
cominciano a sortire effetti in un solco dove si
deve fare i conti con le continue minori risorse
per i sempre inferiori trasferimenti erariali e la
razionalizzazione della spesa che si rispetta a tutela delle finanze municipali.
il Comizio
La serata di sabato 10 ottobre prosegue con
l’Amministrazione Lo Polito che scende in
piazza per fare il punto sui suoi primi 4 mesi di
governo. “Un momento per raccontare il lavoro
svolto, cosa è stato salvato, concretizzato ed avviato. Il sindaco e i consiglieri comunali , hanno
illustrato le azioni messe in campo, finalizzate a
sviluppare percorsi di crescita, rispettosi e potenzialmente efficaci per le nostre vocazioni territoriali.”
«Tutte le opportunità che stiamo perseguendo
- ha detto il sindaco - sono proprio per lo sviluppo sostenibile delle attività cittadine nonostante il momento storico sia difficile ma non
impossibile, nonostante i Comuni siano sempre
più deboli, nonostante siano sempre più il
primo riferimento di un crescente disagio sociale che incalza come non mai».
Il sindaco e i consiglieri della sua maggioranza
hanno poi illustrato alla città le prime opere programmate e realizzate tra cui la sottoscrizione
del contratto d’appalto per la messa in sicurezza
della discarica di Campolescio, l’avvio del progetto “Mani tese” per la somministrazione di
pasti domiciliari agli anziani indigenti, l’indizione della gara per l’Assistenza Domiciliare Integrata. Il primo Cittadino ha poi messo in
evidenza il risultato ottenuto con il finanziamento per la messa in sicurezza della viabilità di
accesso alla Madonna del Castello, gli sforzi tesi
al recupero del finanziamento ed avvio dei lavori per la sentieristica montana, la soddisfazione per la costituzione della Polisportiva “Città
di Castrovillari e l’impegno ad eliminare entro il
31 dicembre 2105 i fitti passivi.”
Prossimo Consiglio
Il Presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, Piero Vico, ha fissato la riunione della conferenza dei capigruppo per la prossima
settimana al fine di affrontare la problematica
Italcementi ed eventualmente anche la situazione Ospedale sull’esito dell’incontro, già programmato sempre per la prossima settimana,
del Sindaco, Domenico Lo Polito, e della Cgil
Funzione Pubblica con il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, dr. Gianfranco Filippelli.
Nel contempo il primo cittadino del capoluogo
del Pollino ha invitato i colleghi Sindaci di Frascineto e Civita, ad interessare, della problematica Italcementi, i rispettivi Consigli comunali al
fine di pervenire a determinazioni forti e condivise. Inoltre, il Sindaco Lo Polito, in viaggio dalla
capitale, ha informato il Presidente della Regione, Mario Oliverio, delle notizie non rassicuranti provenienti dal Tavolo romano proprio
sulla problematica Italcementi, affinché intervenga con decisione a favore di questa realtà
produttiva, prendendo parte al Consiglio Comunale congiunto e aperto al pubblico che
verrà convocato.
“L’Amministrazione comunale di Castrovillari sosterrà con forza e con ogni forma di lotta- ha dichiarato Domenico Lo Polito - i livelli
occupazionali del cementificio di Castrovillari.”
Angelo Filomia
Il Ministro della Giustizia Orlando
in visita al Tribunale
E’ prevista per martedì 20 ottobre, la visita al Tribunale di Castrovilari del Ministro della Giustizia Orlando, programmata per “verificare se il contestato
accorpamento tra le realtà giudiziarie di Castrovillari e Rossano è effettivamente riuscito.
Andrea Orlando aveva detto che si sarebbe «attenuto» alle conclusioni della «Commissione monitoraggio» prima di procedere a eventuali «correzioni»
della nuova geografia giudiziaria, che continuano a
essere invocate per proporre modifiche.
Già un anno fa, a giugno del 2014, la Commissione,
presieduta da Annamaria Palma Guarnier aveva osserva come l'attuazione della nuova geografia giudiziaria presentasse «molte più luci che ombre». «Lo
stato avanzato di attuazione della riforma e il conseguente consolidamento delle situazioni territoriali dopo una inevitabile una fase di assestamento
consente di ritenere che, dal punto di vista strettamente tecnico, allo stato non sembrerebbero emergere situazioni tali da richiedere un intervento
mediante decreto correttivo sotto il profilo di un diverso assetto geografico dei circondari giudiziari,
ovvero addirittura il ripristino di uffici soppressi».
Nella relazione l’accorpamento del Tribunale di Castrovillari veniva citato come esempio.
«Un esempio per tutti: Rossano. Si dice: la lotta alla
mafia risentirà della sua soppressione. Eppure l'accorpamento al Tribunale di Castrovillari è riuscito
benissimo. Il Tribunale di Castrovillari (13mila mq)
ha una stanza per ogni giudice e c'è un'ampia aula
bunker collegata al carcere. Per avere un'idea della
sua efficienza, si pensi che dal 13 settembre 2013
Castrovillari ha definito 1.700 processi penali».
Liste Civiche: «Sulla sanità del territorio
Lo Polito è superficiale e disinformato»
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 3
Le "uscite" del sindaco Lo Polito sull'ospedale di
Castrovillari e sulla sanità del territorio
continuano a destare perplessità ed allarme.
Appare infatti del tutto evidente che il problema
non gli interessa e non lo appassiona, anche se,
per la verità, lo riguarda in prima persona,
essendo il Sindaco il primo responsabile della
salute dei cittadini. Solo in questa chiave si
possono interpretare le ultime dichiarazioni di
Lo Polito, tanto rassicuranti quanto errate e
infondate. Tanto per cominciare, il reparto di
Medicina non è affatto previsto che debba
passare al nuovo plesso, nè, tantomeno, che i
posti letto aggiuntivi -che servono a riportare il
totale al numero, 30, previsto dalla Regione- si
trovino nel plesso celeste. Il mancato
adeguamento della Medicina, che si trova nel
vecchio plesso e lì è previsto rimanga, dipende
dal non rispetto dei tempi di consegna dell'ala a
suo tempo lasciata libera dal trasferimento della
Cardiologia oltre cinque anni fa. Il sindaco Lo
Polito si aggiorni ! Quanto poi alla sicumera
ostentata
sulla
prossima
apertura
dell'Ortopedia e sul problema dello Spoke
Castrovillari - Acri, sappia il Sindaco che tutto è,
finora, solo sulla carta, tanto è vero che la
Direzione Sanitaria dell'Ospedale e i Primari tutti
hanno recentemente scritto una lettera al
Commissario Filippelli chiedendo lumi proprio
circa il destino effettivo dello spoke Castrovillari
- Acri. Mentre nulla assolutamente è dato sapere
sui modi, ma soprattutto sui tempi delle nuove
assunzioni di Medici e non-Medici. Se proprio
qualcosa vuol fare, e dire, il sindaco Lo Polito,
anzichè proporre argomentazioni superficiali e
disinformate, intervenga, se vuole e può, sui
"vertici amici" della sanità calabrese e ci faccia
sapere la data della risoluzione dei problemi.
Perchè alle prese in giro c'è già chi ci pensa... Un
Una costituente lab dem a Castrovillari
«Nel momento in cui le deficienze e
le negatività del mondo Istituzionale
formano oggetto di seria riflessione,
anche ai più appassionati dell’arte
della politica, l’Italia vive finalmente
un epocale susseguirsi di riforme, che
ci stanno ponendo all’attenzione
mondiale come comunità forte e determinata a riguadagnare un ruolo
primario nello scacchiere socio-economico.
Certo il risultato non ha ancora prodotto forte ripresa ma sicuramente si
cominciano a notare indicatori che
fanno ben sperare.
Occorre essere onesti, ancora sotto i
tetti dei cittadini non e’ di casa la serenita’ ma la speranza potrebbe farsi
strada.
Determinata e’ l’azione dei Labdem a
favore di un partito plurale, democratico, socialista, in cui culture laiche e
cattoliche convivono, privilegiando i
valori che uniscono e attualizzando il
verbo progressista in un laboratorio
che include e non emargina, riconsegnando la politica ai territori.
Da Trani il messaggio forte, da Castrovillari, voluta da Mariella Saladino,
delegata nazionale alle Politiche per l’
occupazione giovanile, la spinta alla
evoluzione anche sui nostri territori
che chiedono buona politica e serenità nelle azioni amministrative che la
gente aspetta.
La stessa ha consegnato a Castrovillari ed ai gruppi comunali presenti, lo
strumento di partecipazione, la piattaforma social labdemyoung.com che
riduce le distanze, accoglie, aggrega
e realizza piazze sul web.
Il messaggio determinato della Saladino davanti ad una platea attenta
nella sala conferenze del Jolly Hotel
lunedì 12 ottobre, ha registrato adesione di associazioni, cittadini, esponenti del mondo progressista e civico,
colto quasi una liberazione dopo
tanta attesa di novità che aggreghi e
non divida, quasi una voglia espressa
di evolvere la politica nazionale, cittadina e comprensoriale, quasi un impegno a dare alle nostre popolazioni
un punto di riferimento, che superi la
spinta della anti politica che si ciba
del clamore della corruzione , quella
che non appartiene al credo della
buona politica. La nascita del laboratorio democratico consentirà ai tanti
predisposti di essere protagonisti
della Politica al Servizio della Gente e
di labdemyoung che garantirà la par-
Laboratori educativi contro
disagio e abbandono scolastico
«Le assenze scolastiche sicuramente sono il segnale di un insuccesso che non può essere tralasciato e che causa solo involuzione e mancanza di crescita». Così il Comune di
Castrovillari, attraverso il suo assessore alla Pianificazione sociale, Giuseppe Russo, esprime preoccupazione per i dati allarmanti che riguardano bocciature e ore di assenza a scuola,
e ha deciso di inviare una lettera ai dirigenti delle scuole Primarie e Secondarie di primo e secondo grado della città. Ciò
che l’assessore chiede è «maggiore attenzione sul monitoraggio e controllo delle assenze scolastiche che coinvolge un
numero sempre più crescente di alunni».
Gli ultimi dati parlano del «5,5% di alunni respinti o bocciati
nella scuola media di primo grado e in particolare del 12%
nelle prime classi» ed è proprio in riferimento a questo che
l’impegno dell’Amministrazione comunale – rende noto
Russo – è ora volto alla costituzione di “laboratori del fare e
del sapere”. A guidarli sarà un’associazione scelta con bando
pubblico (scaricabile sul sito del Comune), all’interno del progetto “Intervento contro il disagio e l’abbandono scolastico”.
I laboratori riguarderanno varie attività: dalla lettura alla scrittura, dal cinema al teatro, dalla musica al giardinaggio.
L’obiettivo – secondo quanto riportato nel bando – è quello
di «verificare i modelli educativi delle famiglie a rischio; riportare alla socialità comunitaria i minori con un percorso
scolastico difficile, contrastare i processi di devianza e lavoro
minorile; ripristinare le condizioni di benessere individuale e
familiare».
«La scuola – si legge in una nota – deve rivendicare il suo
ruolo guida nella gestione educativa. Una sfida che vede in
trincea famiglia e docenti ma che unisce scuola e associazionismo, e che si vuole sostenere con più azioni mirate da
parte della pubblica amministrazione». Inoltre, presso il Comune, sarà attivato un ufficio a cui le scuole potranno segnalare eventuali ripetute assenze agli assistenti sociali
incaricati, contattando il seguente numero telefonico:
0981/25214.
Federica Grisolia (www.paese24.it)
tecipazione ai giovani del comprensorio.
Nella sala presenti delegazioni labdem del comprensorio, che hanno insieme preannunciato l’apertura della
fase costituente, che sta il formarsi
dei Gruppi Web Comunali ed a breve
con l'inaugurazione di un Punto
Comprensoriale Labdem a Castrovillari che vedra’ la presenza del Presidente Salvo Ando’, del Segretario
Nazionale Mino Carriero, dell'attuale
Coordinatore
Regionale Cesare
Loizzo, nonche’di Presidenti di Regione , Consiglieri Regionali, Amministratori locali, ma soprattutto delle
Comunita’ del Pollino, dell’Alto Jonio,
della Valle dell’Esaro, tutti aderenti all’Associazione, del PD, LABDEM e del
suo leader On.le GIANNI PITTELLA,
Presidente del Gruppo Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo.
La adesione si e’ materializzata nella
sala, galvanizzata dal forte messaggio
politico e dalla potente svolta al
modo di fare Politica nei principi della
solidarietà, della Partecipazione e
della Democrazia.
Pierpaolo Nucerito ha introdotto
l'aspetto del ritorno della Politica ai
Territori e gli strumenti operativi che
ultimo importantissimo punto rimane tuttavia
da affrontare a proposito di spoke. E' possibile
che gli spoke della provincia di Cosenza passino
da tre: Paola-Cetraro, Rossano-Corigliano,
Castrovillari, a due. Se ciò si concretizzasse,
quale sarebbe lo spoke destinato alla
rottamazione? Su questo argomento è
necessaria una immediata mobilitazione che dia
informazione alla città e ne pretenda dai vertici
della sanità dell'ASP e della Regione. E su questo
argomento, oltre che sulla situazione
complessiva della sanità territoriale, le Liste
Civiche "Solidarietà e Partecipazione" chiedono
un urgentissimo Consiglio comunale aperto che
affronti senza ulteriore perdite di tempo il tema
del diritto -negato- alla salute dei nostri
cittadini. Un diritto che dovrebbe vedere tutti
solleciti ed uniti. Sarà così? Lo speriamo e per
questo lavoreremo col nostro consueto
impegno.
Il coordinamento delle liste civiche di
"Solidarietà e Partecipazione"
labdem mette a disposizione a sottolineando il notevole lavoro, avviato
dal Dipartimento Nazionale, per realizzare rete.
Tanta voglia di confronto, in un momento anche particolare per la vita
politico amministrativa della città,
tanti interventi che hanno stigmatizzato la necessità di una svolta evolutiva della politica vista come
strumento per il miglioramento della
qualità della vita, sottolineando come
alcune scelte amministrative debbano tenere conto anche delle neces-
sità sociali della bistrattata comunità
del Pollino, dell'Alto Jonio e della Valle
dell'Esaro, focalizzando l’attenzione
su lavoro, dsanità e offerta territoriale
di servizi, dai trasporti alle infrastrutture, dal turismo alla difesa del suolo
e del territorio.
Nelle conclusioni lo starter d'impegno LABDEM per il nostro comprensorio, per la collettività che lo popola,
creando rete, coinvolgendo, includendo e non emarginando, aprendo
le porte alle forze progressiste e civiche pretendendo evoluzione politica
e necessità di Governo forte e determinato sui territori. e sopratutto onesto e vicino alla Gente.
Costituente LABDEM Castrovillari
Segretario. Il sindaco firma
il provvedimento di nomina
Il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha firmato il provvedimento di nomina del nuovo segretario generale. Il decreto avrà operatività all’atto dell’accettazione da parte del segretario nominato. Lo stesso
assumerà servizio lunedì 26 ottobre. Si tratterebbe di Angelo Pellegrino,
avvocato cinquantaduenne originario di Bisignano, che andrebbe così a
sostituire l’uscente Maurizio Ceccherini. Pellegrino ha svolto il ruolo di
segretario nei comuni di Santa Caterina Albanese, Guardia Piemontese,
Torano Castello e Bisignano.
Bacino unico per i trasporti
Musmanno: «Il vecchio sistema è insostenibile»
È qualcosa di molto simile a una vera e
propria rivoluzione, almeno per la Calabria. Il disegno di legge sul trasporto
pubblico locale approvato nei giorni
scorsi dalla giunta regionale e presentato in conferenza stampa dal governatore OliverIo e dell'assessore alle
Infrastrutture Musmanno, si annuncia
come un cambiamento epocale nell'approccio al sistema dei trasporti.
Sistema che è praticamente al collasso
a causa dei 205 milioni di euro di debiti
accumulati negli anni, nonostante i ripiani già effettuati in passato, che rischiano
di
aumentare
esponenzialmente se non si interviene
nell'immediate: «Abbiamo un budget
di 225 milioni a fronte di una spesa prevista di 236 (circa 900mila euro al
giorno). Questo sistema è insostenibile
per le casse regionali, è inefficace e inefficiente sia dal punto di vista economico che da quello dei servizi agli
utenti», ha spiegato Musmanno.
Così quello che è il primo ma fondamentale tassello di quel grande piano
regionale dei trasporti prende forma e
si concretizza attraverso un ddl che ora
passerà dall'approvazione del consiglio
regionale prima di essere operativo: nascerà – entro due anni, secondo le disposizioni di legge – un bacino unico
regionale che servirà non solo a ridurre
i costi gestionali, ma centralizzerà la
spesa e la direzione delle gare d'appalto: «Riduciamo così il gap con le altre
regioni italiane – ha proseguito l'assessore –, mettendo in campo una riorganizzazione funzionale che guardi in
maniera scientifica alla riduzione dei
costi, alla riduzione delle spese in funzione delle esigenze dei territori. Niente
tagli lineari, ma razionalizzazione delle
risorse».
Una razionalizzazione che passerà attraverso l'analisi dei flussi e delle esigenze dei singoli territori che già da un
mese è stata avviata grazie alla collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile dell'Unical in virtù di una
convenzione gratuita stipulata dalla Regione. Per la prima volta, quindi, l'approccio al riassetto della rete del
trasporto su ferro e su gomma avverrà
su parametri reali e misurabili, permettendo così di superare le resistenze di
quelle sacche di spreco che oggi gravano sui servizi e sui bilanci.
La sfida – difficile ma interessante – è
quella di portare la Calabria ai livelli nazionali in tema di utilizzo del trasporto
pubblico locale: ad oggi, la nostra regione si assesta attorno al 10% con un
rapporto tra ricavi e costi appena del
20,8% contro una media nazionale del
35%, mentre al vertice della classifica
c'è il Veneto con quasi il 50%. Una differenza che, se colmata, permetterà
non solo di aprire nuove possibilità lavorative nel settore, ma garantirà risparmi e utilità in tema di spostamenti
e inquinamento: «Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto Mario Oliverio –
che il ddl che oggi presentiamo, redatto
ascoltando le aziende, le organizzazioni
sindacali e le associazioni degli utenti,
permette la nascita di nuove opportunità per l'imprenditoria calabrese».
Per colmare la differenza, però, non basterà approntare servizi all'altezza delle
richieste, ma anche informare i cittadini. Così, come lo stesso assessore Musmanno ha spiegato, saranno investite
delle risorse per spiegare all'utenza
quali sono i vantaggi del trasporto pubblico e saranno attivate le pratiche necessarie per garantire un'informazione
costante sulle corse. Intanto, nel periodo di transizione in cui entrerà in vigore il bacino unico, saranno messe in
campo azioni strutturali che garantiranno un miglioramento dei servizi sia
dal punto di vista qualitativo che da
quello dell'efficienza.
Infine, l'assessore Musmanno non ha
nascosto l'emozione per il lavoro svolto:
«Stiamo facendo un passo da gigante,
stiamo cambiando regole che sono in
vigore dal 1970 e che a forza di proroghe ci siamo portati dietro fino ad oggi,
ma dal primo gennaio prossimo si cambia davvero».
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 4
Restaurata “L’Annunciazione” di Pietro Negroni (I parte)
Annunciazione
Pietro Negroni, San Marco Argentano (Cosenza) 1505, Napoli? 1565
Olio su tavola cm. 230 x 151, 1552; Provenienza: Cassano allo Jonio (Cosenza),
Chiesa di San Francesco di Paola - Museo Diocesano, Cassano allo Jonio
Iscrizioni: in basso a sinistra su di un cartiglio: pietro negroni f. 1552
Il dipinto in tempi recenti è ritornato
restaurato a Cassano Jonio, custodito
nel Museo Dioce-sano, nel passato
pala del primo altare a destra della locale chiesa di San Francesco di Paola.
Le opere calabresi di Pietro Negroni
sono numerose e – quasi tutte datate
–, comprendono un periodo di tempo
che va dal 1551 al 1560, lasciando così
supporre un suo rientro durevole nella
regione di origine nel corso dei suoi
ultimi anni. Nella terra natìa la documentazione è notevole e quasi ad
annum, ma non è sufficiente per determinare che vi fece conclusivo ritorno, bensì probabilmente più
prolungate permanenze, dal momento che allo stesso tempo la sua attività è attestata in diverse città del
regno. C’è casomai da pensare che Negroni si sia limitato a mandare da Napoli – e insieme a partire dal 1551 – le
grandi tavole delle chiese calabresi?
Oppure che dalla Calabria, preferita
come nuova residenza di lavoro, mantenesse a distanza la serie delle commesse napoletane in un commercio –
come quello della capitale – oltretutto
così fiorente di competitori e già poco
avvezzo all’importazione? In caso contrario, ed è certamente la decisione
migliore, che nel corso di questi ultimi
anni Negroni si spostasse con una
certa flessibilità fra Cosenza e Napoli?
Egli sicuramente era provvisto di una
notevole ricchezza interiore elaborativa, poiché ha sa-puto comunicare in
foggiaautonoma e progressivamente
più pressata da lasciar ravvisare, senza
esserne travolta, gli incentivi e il fascino discendenti da varie esperienze
continuamente accolte in ogni periodo della sua prolifera operosità.
Tuttavia congenito è il senso naturalistico che in lui si fa sostanza, così da
permettere di pen-sare a un’adolescenza vissuta all’aria aperta: tanto
nelle opere della giovinezza – impregnate di raffaellismo –quanto in
quelle avanzate, nelle quali sulle anteriori esperienze si introduco-no suggestioni michelangiolesche. Così
come viene formulato sia nelle grandi
figurazioni, quale la tavola del 1551,
custodita nella Chiesa di San Francesco di Paola a Cosenza, rappresentante la “Madonna con Bambino in
gloria fra i Santi Luca e Paolo” – sul cui
fondo è uno splendido paesaggio di
memoria romana giocato su toni azzurri –, sia nelle opere di minori dimensioni o in qualche altra, in cui la
rappresentazione paesistica è un
complemento.
Nella descrizione dell’interno dove si
compie l’Annunciazione qui esaminata, si nota invece un deciso gusto
per l’arredamento attraverso la greve
tenda, il risplendente vaso contenente
gigli, il leggio di raffinata fattura.
L’opera fa vedere altresì una vivezza di
colore che può avvicinarsi a quella
mostrata dal dipinto “Madonna con
Bambino in trono fra i Santi Barbara e
Lorenzo”, dello stesso anno 1552, nel
Santuario di Santa Maria del Castello
a Castrovillari.
Caratteristiche distintive dei dipinti
negroniani degli anni cinquanta, sono
la “deformazione” e la “monumentalità” che evidenziano il contatto del
pittore col manierismo dei romanisti
fiamminghi operanti proprio a Roma.
Non è da escludere che il rapporto costante del Negroni con la pittura di Polidoro Caldara da Caravaggio, sia stato
arricchito da un altro maestro, precisamente Roviale Spagnuolo. L’arte di
quest’ultimo potrebbe esprimere il
motivo che ha permesso la mutazione
di Pietro Negroni dalle forme freddate
presenti ad esempio nell’“Adorazione”
di Napoli, a quelle armoniose degli
anni “‘50”, come nella tavola di cui si discute.
Il terzo Vangelo è il solo che parla dell’Annunciazione (Luca, I, 26-38), raccontando come l’Arcangelo Gabriele,
apparso in Nazareth a Maria, le comunicasse che sarebbe diventata – per
virtù dello Spirito Santo – madre del
Messia Gesù, attraverso il mistero dell’Incarnazione del Verbo. Il saluto
dell’Angelo alla Vergine ha ispirato
l’arte cristiana fin da epoca molto antica. Ricavando i contenuti descrittivi
dal protovangelo di Giacomo, gli autori, nel V secolo, rappresentano la
Madonna seduta, in atto di filare la
lana che servirà per tessere la tenda
del tempio, oppure presso la fonte in
procinto di attingervi acqua. Dall’arte
monastica e popolare bizantina – differente dall’iconografia ufficiale –, derivano le miniature dalle omelie del
monaco Giacomo, illustranti i diversi
momenti delle leggende fiorite intorno all’Annunciazione: vi è particolarmente da notare – in alcune opere
– la rappresentazione della Trinità che
circondata da angeli, ordina a Gabriele
il suo messaggio.
Mario Vicino (continua)
IL DIARIO anno XIII n.28 PAG. 5
“Riccioli Bianchi”, è il nuovo allevamento
di Barbone Toy a Castrovillari
Si chiama “Riccioli Bianchi”, ed
è il nuovo allevamento amatoriale di Barbone Toy nato a Castrovillari grazie a Piero e Elisa
De Gaio. Solo una grande passione per gli animali, e per
questi splendidi esemplari di
Barbone, cane da compagnia ,
d'appartamento, ideale per le
famiglie, tra i più indicati per i
bambini, ha portato alla nascita dell’allevamento che
parte da uno splendido esemplare di nome Elly di proprietà
della famiglia De Gaio. Elly,
dopo essersi affermata in diversi concorsi nazionali, ha
conseguito importantissimi risultati in giro per l’Europa.
Prima in Grecia, classificandosi
al primo posto come femmina
di razza dove ha ottenuto il
“Best of Opposite Sex”(miglior
sesso opposto) e poi nei mesi
scorsi in Montenegro ed in
Serbia dove ha conseguito il
titolo di "Campionessa". Dalla
sua bellezza e genealogia
nasce questo allevamento
CALABBRIA TEATRO FESTIVAL
Il programma da venerdì a domenica
Venerdì 16 ottobre 2015
ore 18:30 – Sala 14 – Dibattito “Un viaggio
nel Mediterraneo. Il percorso iniziatico di
una donna sull’onda delle emozioni”, a cura
di Ilaria Guidantoni
ore 21:00 – Teatro Sybaris – Illoco Teatro –
Binario 2
ore 22:00 – Sala da tè – Convivio e intrattenimento musicale con I tamburi del Senegal
sabato 17 ottobre 2015
frutto della passione di Piero
De Gaio che ha voluto ringraziare per l’incoraggiamento e
vicinanza dimostrata Cesare
Filippelli
dell’allevamento
“Mondo Dalmata” e Angelo
Tolisano di “Diamanti del Pollino Carlino”oltre a Tiziano Gargano e Anna Laronca per la
loro esperienza messa a disposizione in giro per l'Europa
per la piccola Elly.
ore 17:00 – Sala 14 – Presentazione del
libro Razzismo migrante e strutture clandestine, di Maurizio Alfano
ore 18:00 – Sala delle Arti – Asta di beneficenza
ore 20:30 – Teatro Sybaris – 2° Festival di
Corti teatrali
Davide Mattei – Un uomo giusto; Raffaella
Agate – Scuola Discount; Teatroltre – Sono
le storie che fanno paura ai mafiosi; Marco
Mittica –Volevo salire sull’altalena
ore 22:30 – Sala da tè – Convivio e intrattenimento musicale con Dino Cozza
Domenica 18 ottobre 2015
ore 11:30 – Sala 8 – Spettacolo finale del
laboratorio di esperienza teatrale per bam-
bini Il viaggio nel mondo nuovo
ore 19:00 – Teatro Sybaris – 2o Festival
Corti Teatrali
Progetto4 Milano – Singletudine; Primo
aiuto – Le (S)confessioni; Teatro dell’osso –
Marocco; Spazio Disponibile – Give me
back my; Onirika del Sud – Radio Aut
ore 22:30 – Sala da tè – Convivio e saluti
alla prossima edizione
mostre (ingresso libero)
14 > 16 ottobre – Ore 18:30 > 21:00 – Sala
delle arti – Mostra pittorica
14 > 18 ottobre – Ore 18:30 > 21:00 – Corridoi del piano superiore – Mostre fotografiche
Installazioni (Ingresso libero)
laboratorio (Iscrizione gratuita – Prenotazione obbligatoria)
15 > 17 ottobre – Ore 16:00 > 18:00 – Sala 8
– Laboratorio teatrale per bambini
espositori (Ingresso libero)
18 ottobre – Ore 10:00 > 13:00 / 17:00 >
20:00 – Chiostro – Gastronomia e artigianato
Spazio ludico-ricreativo per bambini (Servizio gratuito)
15 > 18 ottobre – Ore 20:00 – Sala 8
Arrestati i presunti assassini di Cocò
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 5
TRIPLICE OMICIDIO DI CASSANO
Da tempo in contrasto con il clan degli "zingari",
egemone nella zona, Giuseppe Iannicelli, nonno
di Cocò, voleva pentirsi; per questo sarebbe stato
ucciso. E' quanto emerge dalle indagini che nei
giorni scorsi hanno portato all'esecuzione di
un'ordinanza di custodia cautelare eseguita dai
Carabinieri del Ros e del comando provinciale di
Cosenza a carico dei presunti autori del
massacro in cui, insieme a Iannicelli, morirono a
Cassano Ionio il nipote di 3 anni, Nicola
Campolongo, detto Cocò, e la compagna
dell'uomo, Ibtissam Touss, i cui cadaveri furono
poi bruciati nell'auto in cui si trovavano.
Destinatari dell'ordinanza emessa dal Gip del
Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale
Procura Distrettuale Antimafia sono Cosimo
Donato, alias "topo", 38 anni, e Faustino
Campilongo, 39 detto "Panzetta", entrambi gia'
detenuti nel carcere di Castrovillari per
estorsione. I due sono ora entrambi indagati
anche per omicidio premeditato e distruzione di
cadavere, con l'aggravante di aver commesso il
fatto al fine di agevolare l'attività del sodalizio
'ndranghetista degli "Abbruzzese".
Gli arrestati sono ritenuti responsabili del triplice
omicidio, perpetrato il 16 gennaio 2014. I corpi
delle vittime furono trovati carbonizzati
all'interno di un'autovettura. I tre furono uccisi
con diversi colpi di pistola calibro 7.65 alla testa.
Dati tecnici provenienti dalle celle agganciate dalle utenze delle vittime e dei
sospettati, spezzoni di filmati delle telecamere di videosorveglianza e – forse
tardive – dichiarazioni di familiari e
amici: sono questi i tasselli usati dagli
inquirenti catanzaresi e cosentini per ricostruire il mosaico della strage di Cassano allo Jonio, dove a perdere la vita
in un agguato sono stati Giuseppe Iannicelli, il nipotino Cocò e la compagna
Touss Ibtissam. Fotogramma dopo fotogramma, magistrati e investigatori
hanno ricostruito il brutto film del loro
ultimo giorno di vita, conclusosi con il
rogo infame utilizzato da chi ha tentato
anche di cancellare ogni traccia dei loro
corpi. Per gli inquirenti, quelle mani rimaste per oltre un anno anonime sono
del trentottenne Cosimo Donato e del
trentanovenne Faustino Campilongo,
conosciuto come "panzetta". Entrambi
facevano parte dell'entourage di Iannicelli, per questo – sostengono gli inquirenti - hanno potuto tendergli una
trappola e trucidarlo insieme alla compagna e al nipotino. Per questo hanno
potuto spezzare per sempre la routine
di quella giornata del 16 gennaio 2014
iniziata come tante altre.
15.00 Giuseppe Iannicelli Junior è a
casa insieme al padre, alla compagna
di lui Touss Ibtissam e al nipotino
Cocò, figlio della sorella Antonia
Maria, all'epoca detenuta. È un dopo
pranzo come tanti, Giuseppe Iannicelli senior invita il figlio a darsi una ripulita, a tagliare barba e capelli.
16.30 Junior, così lo chiamano i suoi
amici per distinguerlo dal padre,
torna a casa dopo una breve tappa
dal barbiere. Praticamente sull'uscio
di casa trova il padre, in procinto di
uscire insieme alla compagna e al nipotino per andare alla farmacia di Sibari, alla ricerca di un medicinale
impossibile da trovare in paese.
«Come spesso accadeva gli faceva da
autista la sua compagna marocchina
e portava con se' il piccolo Cocò – racconterà nei mesi successivi agli inquirenti -. Mio padre si accompagnava
alla marocchina e a Cocò perché era
convinto che in loro presenza nessuno gli avrebbe potuto fare del
male». Nel corso di una seconda deposizione, Junior ricorderà invece che
il giorno della sua scomparsa, il padre
gli aveva anche detto di un possibile
appuntamento con il cugino Cosimo
Perciaccante.
L'efferato omicidio del piccolo Cocò, di appena
tre anni, aveva suscitato l'attenzione anche di
Papa Francesco, che gli aveva rivolto un pensiero
e una preghiera in occasione dell'Angelus in
piazza San Pietro, il 26 gennaio 2014.
La vittima designata dell'omicidio, Iannicelli, era,
secondo gli inquirenti dedito allo spaccio di
sostanze stupefacenti, dapprima in seno alla
consorteria 'ndranghetistica degli zingari
cassanesi, gli Abbruzzese, e successivamente per
il clan contrapposto dei Forastefano. Iannicelli,
dunque, era entrato in contrasto con la cosca
degli Abbruzzese sin dall'epoca della faida di
Cassano, negli anni 2003 - 2004.
Il dissidio si era ulteriormente acuito in tempi
recenti, in seguito alla diffusione della notizia
secondo cui l'uomo sarebbe stato intenzionato a
collaborare con la giustizia, nonché per
l'apertura di un autonomo canale di
approvvigionamento di stupefacenti che
comprometteva il monopolio imposto dal clan
degli zingari nell'area di influenza. I due
destinatari dell'ordinanza, legati alla vittima,
sarebbero stati incaricati di attirare Iannicelli sul
luogo dell'appuntamento in cui e' stato
consumata la strage.Dei due la vittima si fidava.
Dipendevano, infatti, secondo gli inquirenti, da
Iannicelli per la distribuzione di stupefacente nei
comuni di Firmo, Lungro ed Acquaformosa nel
Cosentino. Avevano, inoltre, contratto un
ingente debito relativo ad alcune forniture di
droga acquistata in conto vendita dalla vittima.
Non sopportando più la subordinazione a
Iannicelli, aspirando ad assumere una posizione
di rilievo criminale sul territorio in cui operavano,
avrebbero deciso di assassinarlo.
Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni
rese da alcuni collaboratori di giustizia e delle
dichiarazioni rese dai numerosi famigliari delle
vittime, tutti pregiudicati per reati inerenti agli
stupefacenti, armi, tentato omicidio ed altro.
Un'intensa attività investigativa, con il supporto
di mezzi tecnici, avrebbe consentito di ricostruire
i movimenti degli indagati nell'arco temporale
in cui si è consumato l'omicidio, sia attraverso
l'analisi dei dati di traffico delle utenze
telefoniche, sia delle celle radio base individuate
che avrebbero indicato la presenza dei due
presunti assassini nelle immediate vicinanze del
luogo in cui furono rinvenuti i tre cadaveri. Da
intercettazioni telefoniche ed ambientali,
prevalentemente in lingua arbereshe, sarebbero
emersi ulteriori riscontri alle dichiarazioni rese
dai collaboratori di giustizia e dai familiari delle
vittime. L'indagine, oltre a ricostruire il triplice
omicidio sin dalle sue fasi preparatorie, avrebbe
consentito di individuarne il movente e la sua
connotazione tipicamente mafiosa nonchè di
evidenziare le dinamiche mafiose tuttora
insistenti nel territorio della sibaritide.
Le ultime ore delle tre vittime
nella ricostruzione della Dda di Catanzaro
scopriranno solo molti mesi dopo.
17.30 Sono le telecamere dell'area di
servizio Agip a raccontare l'evoluzione della giornata. Iannicelli arriva a
bordo della sua Punto ma non deve
fare rifornimento. Aspetta qualcuno
che poco dopo arriva. Stando agli atti,
si tratta di una station wagon di colore scuro che dopo una breve sosta
nell'area di servizio si dirige fuori dal
centro abitato di Cassano allo Ionio,
seguita dalla Punto.
17.37 Le due auto passano incolonnate al bivio Giastreta/Fiego di Cassano allo Jonio, ma non sono sole. Ad
attenderle c'è una Fiat Bravo di colore
scuro, che gli inquirenti avevano già
notato nei filmati dell'area di servizio
qualche minuto prima dell'arrivo di
Iannicelli. L'auto si era fermata a fari
accesi, apparentemente in attesa che
un furgone Scudo bianco finisse il rifornimento e si rimettesse in viaggio
verso il bivio Garda. A quel punto, le
telecamere mostrano la Bravo impegnare l'incrocio per seguire in fretta la
traiettoria del furgone. Qualche minuto dopo, gli investigatori rivedranno la medesima autovettura nei
pressi del bivio Giastreta/Fiego di Cassano allo Ionio. Aveva atteso l'arrivo
dell'auto di Iannicelli e della station
wagon, per poi precederle lungo la
provinciale, con manovra che per gli
investigatori è tipica delle "staffette".
18.09-18.20 Le celle agganciate da
Iannicelli dimostrano che sta percorrendo la strada che dal bivio porta alla
masseria Scorza di Fiego di Cassano
allo Jonio. È qui che verranno uccisi
Iannicelli, la compagna e il nipotino, è
qui che verranno ritrovati i loro corpi
carbonizzati, insieme a tutti i loro effetti personali tranne uno: il cellulare
della ragazza. Proprio quello che alle
18.23 manderà un ultimo segnale sul
medesimo percorso, ma a ritroso. Un
dato importante perché su quel cellulare era stata salvata una fotografia
molto personale di Iannicelli senior
che la figlia di uno degli indagati,
Eleonora Donato, manderà ben quattro mesi dopo al ragazzo, con cui era
fidanzata. Ma questo gli inquirenti lo
18.45 I telefoni degli indagati Campilongo e Donato si riattivano e proprio
dal telefono di quest'ultimo parte un
segnale che lo colloca nei pressi della
masseria.
19.00 Giuseppe Iannicelli junior inizia
a preoccuparsi. Mesi dopo, agli inquirenti racconterà di aver chiamato più
volte il padre inutilmente, dunque di
aver allertato la sorella Simona e lo zio
Battista Iannicelli. In quelle ore, sospetta che il padre sia stato arrestato.
19.30 Insieme a Gaetano Campilongo, il padre di Cocò, si mette in
macchina alla ricerca del padre. All'amico Christian Belmonte, con un
messaggio vocale di whatsapp, racconta che Campilongo «ha detto:
"Giusè sono le otto, tuo padre ... ha
detto ... che massimo le otto a casa
era, ha detto che lo avranno arrestato!
... "sarà andato a Firmo" ha detto! Ho
detto che ne so, ho detto, mo andiamocene ... ho detto ... andiamo, che
poi quando rientra mi chiama ...
vabbò ... e siamo stati a Paglialunga ...
ho detto Gaetà ... è passato papà? Ha
detto no! Dove cazzo sarà andato
questo? Ho detto vabbò ho detto ...
sarà ritornato vanelle ... vanelle
(viuzze del centro storico) ha detto...
con la macchina! Ha detto che andiamo sopra... andiamo! E niente...
alle nove... niente... siamo andati alle
nove e mezza... niente... alle dieci...
niente... alle undici». Le ricerche continuano per le vie del paese e nel circondario, Junior passa più volte da
casa del padre, ma le imposte sono
sempre chiuse, le luci spente.
00.00 Le ricerche continuano, ma
Jannicelli Iunior cambia accompagnatore. Con lui c'è un amico di famiglia e vicino di casa della sorella, Fabio
Cavaliere. Su suggerimento di questo
- racconta Iannicelli junior all'amico si spostano a piedi. Poco dopo, sarebbero passati nei pressi della masseria,
«una puzza di bruciato... hai visto
quando bruciano il... quando bruci gli
animali... quando muoiono gli ani-
mali... la stessa... da quella casa usciva
un fu... una fuma nera... e ha detto Cavaliere... ha detto... stanno bruciano i
copertoni delle macchine da quella
parte ha detto che... domani mo che
ritorna tuo padre... ha detto che... una
strage ci va a fare là». Ma non erano
copertoni. Erano i corpi di un uomo,
una donna e un bambino, bruciati
nella pira in cui era stata trasformata
la loro auto. Ma in quelle ore, Iannicelli junior non lo sa. E non ci fa
troppo caso. Preoccupato, continua a
perlustrare le vie del paese e del circondario, mentre tenta di contattare
gli uomini che sa sodali del padre,
come Cosimo Donato. Da quando il
padre è scomparso lo ha cercato varie
volte, ma la figlia Eleonora, con cui era
all'epoca fidanzato, gli ha più volte
detto di non sapere dove fosse.
00.23 in piazza Paglialonga, Iannicelli
junior vede arrivare Cosimo Donato e
Faustino Campilongo a bordo di una
vecchia Y10. Agli investigatori, racconta di aver notato subito che «puzzavano di benzina, avevano le mani
nere, unte. Al mio notare dell'odore di
benzina – si legge nella trascrizione
dell'interrogatorio - Donato dava una
sorta di calcio a Faustino come a suggerirgli quello che poi lo stesso Campolongo mi diceva per giustificarsi,
cioè che erano andati a rubare nafta.
Questa circostanza mi ha subito insospettito, in quanto i loro vestiti puzzavano di benzina che ha un odore
molto diverso dalla nafta». I due –
precisa nel corso di diversi interrogatori il giovane – avrebbero quindi cercato di giustificarsi dicendo di essere
andati a rubare della benzina per la
macchina "Fiat Bravo" di Vittoria Bellusci, moglie di Donato. Ma il nervosismo che entrambi mostravano era
ingiustificabile per due malviventi di
piccolo calibro, da tempo dediti ad attività illecite. A rafforzare i sospetti del
figlio della vittima sarà una seconda
conversazione avuta con i due, anche
in questo caso, confessata prima all'amico Belmonte, poi agli investigatori. «Donato e Campilongoi quella
sera, oltre essere impauriti, notavo
che sudavano, proprio perché impau-
riti sebbene facesse freddo. Dopo il
rinvenimento dei cadaveri, quando
sono venuti a casa per fare le condoglianze, ho litigato con Donato cui ho
contestato che sebbene fossero passati dal contrada Fiego, la notte degli
omicidi non mi avevano detto nulla.
Ho contestato loro che io, prima di incontrarli, avevo notato il fumo e sentito l'odore e loro, passando per
l'appunto da contrada Fiego, non mi
avevano detto di aver visto nulla. Ambedue erano imbarazzati, dapprima
mi dicevano che l'auto era stata rinvenuta in un posto tale che non era
possibile scorgerla dalla strada.
Quando io dicevo loro che era impossibile non avere notato il fumo e
l'odore, cambiavano versione dicendomi che avevano, per venire da
Firmo a Cassano, percorso la via cosiddetta Provinciale». Un dato smentito dalle celle agganciate dai loro
cellulari, che dimostrano come quella
sera i due abbiano percorso la strada
da Firmo a Cassano per poi rientrare
a Firmo, passando esattamente nei
pressi della masseria dove il fuoco
stava consumando le tre vittime.
07.30 Dopo una notte di ricerche,
Iannicelli junior prova per l'ultima
volta a contattare il padre e la sua
compagna ai rispettivi cellulari. Qualche minuto dopo la sorella farà ufficialmente denuncia di scomparsa.
11.30 C'è attività sull'account Facebook di Touss Ibtissam. La ragazza risulta collegata, mette un "mi piace" su
un post di Eleonora Donato. Sarà quest'ultima a mostrare la schermata ai
carabinieri, quando la chiameranno
per essere sentita come persona informata sui fatti. Si tratta di un azzardo che rischia di diventare una
prova a carico. A quell'ora, la ventisettenne marocchina è morta da un
pezzo, il suo cellulare – ipotizzano gli
investigatori – è solo passato di mano.
Ce l'ha Eleonora Donato, che lo userà
per fare diversi accessi nel corso della
giornata.
19 gennaio Gli investigatori trovano
tre scheletri carbonizzati nella carcassa di una punto. Sono Giuseppe
Iannicelli, la compagna Touss Ibtissam
e il nipotino di tre anni. I tre, anche il
piccolo Cocò – hanno svelato i rilievi –
avevano ricevuto un colpo alla testa,
poi sono stati dati alle fiamme.
Corbelli: «Ora scarcerare la
mamma e far tornare sorelline»
Dopo la scoperta e l’arresto dei presunti assassini del piccolo Cocò interviene Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, che questo bambino aveva tre anni fa
salvato(facendolo uscire, pochi giorni prima del Natale
2012, dal carcere di Castrovillari dove si trovava da quasi
due mesi insieme alla giovane mamma detenuta) e la sua
famiglia per tre anni ininterrottamente aiutato. Corbelli
esprime “grande soddisfazione per l’individuazione dei
presunti assassini”, definisce, “se vero, gravissimo il comportamento del nonno di Cocò che avrebbe usato il bambino come scudo”, chiede che “adesso venga subito
scarcerata(mandata ai domicliari) la mamma di Cocò, Antonia Iannicelli(che da alcuni mesi si trova di nuovo in carcere a Castrovillari per scontare una vecchia condanna
per droga) e vengano fatte ritornare subito a casa a Cassano le due sorelline del bambino, Ilenia e Desirè, che si
trovano dal 30 luglio scorso in una località segreta protetta, lontano dalla Calabria. Rispetto naturalmente sempre le decisioni della magistratura(anche quando non li
condivido e correttamente li contesto) ma ricordo, con
amarezza e sofferenza, che oggi il piccolo Cocò sarebbe
in vita se avessero accolto i miei appelli quando(dopo
averlo fatto uscire dal carcere alla vigilia del Natale del
2012) chiedevo di rimandare ai domiciliari la mamma del
bambino che era stata riarrestata nel maggio del 2013,
per aver portato(mentre era agli arresti a casa) Cocò e le
due sorelline a vedere il loro papà, Nicola, allora detenuto
nel carcere di Catanzaro. Se avessero accolto i miei appelli quel maledetto giorno del gennaio del 2014 il piccolo Cocò sarebbe stato a casa con la mamma e non
invece con il nonno all’appuntamento con la morte.
regionale del PDL condannato a otto anni per i suoi rapporti con i Valle Lampada. I domiciliari per problemi di salute. Morelli ha scontato 18 mesi nel carcere di Opera.
Sorelle piccolo Cocò "tornino a Cassano"
Gratteri: «La 'ndrangheta
non ha codici d'onore»
«La 'ndrangheta non possiede codici d'onore. Non è vero
che non tocchino i bambini, è una leggenda che fa parte
di quella fascinosità mafiosa, a metà tra mistero e attrazione criminale, che colpisce i più giovani e li porta verso
l'organizzazione». Lo afferma il procuratore aggiunto a
Reggio Calabria Nicola Gratteri, da un anno presidente
della commissione nazionale per la revisione delle normative antimafia, in un'intervista al Mattino. L'omicidio di
Cocò «è la dimostrazione che, malgrado la rigidità formale delle regole, si può violarle per arrivare ad un obiettivo che, in questo caso, era l'uccisione del nonno del
bambino», spiega Gratteri. Tuttavia «si è trattato di un errore di valutazione per l'organizzazione, nel senso che le
organizzazioni mafiose basano la loro adesione sociale
sul consenso popolare. Stavolta, chi ha ucciso il bambino
ha forzato la mano, in una vicenda che certamente non
godrà mai di adesioni popolari. Nella faida – osserva –
forse si è ritenuto l'obiettivo da raggiungere più importante dei danni che ne avrebbe ricevuto l'organizzazione».
L’ASSASSINIO DI COCÒ
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 6
Vescovo Cassano ad arrestati:
convertitevi
Mons. Savino dice 'Vorrei guardarli negli occhi e chiedere loro
di cambiare vita subito, Cocò poteva essere loro figlio.
Quando si uccide un bimbo siamo all'anno zero della civiltà'.
Vescovo Cassano ad arrestati: convertitevi
Il vescovo di Cassano mons. Savino dopo l'arresto dei presunti assassini del piccolo Cocò ha detto: 'Vorrei guardarli
negli occhi e dirgli incominciate a cambiare ora, ora e non
domani la vostra vita, perntitevi, convertitievi come ha detto
Papa Francesco, per dare dignità alla vostra vita. Cocò poteva
essere vostro figlio. Quando si uccide un bambino siamo all'anno zero della civiltà. In questo momento anche io provo
un senso di impotenza a commentare. Si è fatta giustizia, ma
pensare che sia stato ucciso un bambino è un atto di barbarie e inciviltà. Cristianamente direi che è stato ucciso ancora
una volta Gesù di Nazareth'.
I due indagati si dichiarano
estranei al delitto
Hanno dichiarato la loro totale estraneità al triplice omicidio, Cosimo Donato, alias "topo", 38 anni di Castrovillari e
Faustino Campilongo, alias "panzetta", 39 anni di Cassano.
Entrambi destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare
notificata in carcere. I due sono indagati per omicidio premeditato e distruzione di cadavere, nell'agguato avvenuto a
Cassano il 16 gennaio 2014, in cui furono uccisi e dati alle
fiamme Giuseppe Iannicelli, la sua compagna marocchina
Ibtissam Touss e il nipotino di Iannicelli, il piccolo Nicola
Campolongo, detto Cocò, che all'epoca aveva appena 3 anni.
Donato e Campilongo sono accusati di aver tratto in una
trappola Iannicelli e poi di aver dato fuoco ai corpi delle vittime. I due, difesi dall'avvocato Vittorio Franco, sono stati interrogati questo pomeriggio nel carcere di Castrovillari.
Hanno risposto alle domande degli inquirenti negando ogni
responsabilità nell'omicidio e anche nell'incendio dei cadaveri. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, Donato e Campilongo erano pusher della zona in affari con Iannicelli e la
morte di quest'ultimo sarebbe un favore fatto al clan Abbruzzese.
Rosy Bindi: “Contro Cocò
ferocia premeditata”
L’efferato omicidio del piccolo Cocò non resterà impunito. Grazie alle indagini del Carabinieri di Cosenza e del
Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, emerge l’atroce
verità di una strage premeditata, di stampo ‘ndranghetista perseguita con feroce determinazione e senza alcuna
pietà verso un bambino usato dal nonno come scudo
umano”. Lo afferma in una nota la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, in una nota
che così prosegue: “Prima ancora di morire Cocò era già
una vittima innocente della ‘ndrangheta che, come tutte
le mafie, si serve anche dei minori e non si ferma di fronte
a nulla pur di affermare il proprio potere. Si conoscono le
difficoltà di spezzare la sudditanza dei legami familiari
nelle organizzazioni criminali, ma si tratta di un tema decisivo per restituire futuro e libertà alla vita di tanti bambini e adolescenti. La Commissione Antimafia è da tempo
impegnata su questo fronte e nella prossima missione a
Cosenza, alla fine di questo mese, proseguiremo tra l’altro anche gli approfondimenti con i magistrati dei Tribunali dei minori”.
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Battista Iannicelli
«Mio fratello aveva paura
Giuseppe Iannicelli temeva per la sua vita e per questo portava con sè il bambino e la donna "convinto - ha detto il fratello di Giuseppe, Battista Iannicelli-che nessuno gli avrebbe
fatto male secondo le vecchie regole di 'ndrangheta"
Fratello Iannicelli: "Giuseppe aveva paura"
Giuseppe Iannicelli temeva per la sua vita e per questo girava in auto con il piccolo Coco' e la giovane marocchina.
"Mio fratello - ha spiegato Battista Iannicelli agli inquirenti andava a Timpone rosso (quartiere di Cassano roccaforte del
clan Abbruzzese, ndr) con la compagna marocchina e anche
con Coco' in quanto era convinto che con una donna e un
bambino nessuno gli avrebbe fatto del male, secondo le vecchie regole di 'ndrangheta". Gli Abbruzzese, stando al racconto di Battista Iannicelli, contestavano a Giuseppe "il fatto
che acquistava stupefacente anche da altri e il fatto che si
era sparsa la voce che poteva collaborare con la giustizia.
Prima di morire mio fratello veniva convocato a Timpone
Rosso quasi ogni giorno e ogni volta che andava mi confessava di avere paura e di aver subito minacce di morte".
Il sindaco di Cassano:
«Saremo parte civile»
"La notizia dell'arresto degli autori dell'efferato triplice delitto,
che avevano distrutto con il fuoco anche il sorriso e l'infanzia
del piccolo Cocò, mi riempie di soddisfazione e contribuisce a
rimarginare, in parte, la profonda ferita scavata nell'animo dell'intera Comunità di Cassano". Ad affermarlo è il sindaco di
Cassano allo Ionio Gianni Papasso che annuncia la costituzione parte civile del Comune nel processo che scaturirà dall'
inchiesta. "Una città - prosegue - che non ha mai dimenticato
e che ha atteso, con trepidazione e compostezza, di conoscere
la verità su un crimine che aveva sconvolto le coscienze di
quanti sono sensibili ai valori della vita e della dignità umana.
Cassano non avrebbe mai voluto che si scrivesse quella terribile pagina di storia, poiché la sua Comunità è fatta da gente
onesta e pacifica, lontana anni luce dalla mentalità criminale
di gente che non ha desistito dai propri proposti neanche dinanzi allo sguardo terrorizzato di un bimbo di soli tre anni.
Cassano, in quella terribile circostanza, ha saputo reagire con
la forza del civismo e della cultura della legalità al degrado sociale ed etico che ha fatto da sfondo ad un simile crimine, riuscendo a rialzarsi e a riprendere un cammino nuovo e
confidando sempre nella giustizia". "Oggi - afferma Papasso la verità emersa ci rafforza e ci rende tutti più liberi, istituzioni
e cittadini".
Parti civili anche la Provincia di
Cosenza e la Regione Calabria
La Provincia di Cosenza e la Regione intendono costituirsi
parte civile al processo contro i presunti assassini del piccolo
Cocò. E' quanto fanno sapere il governatore della Calabria,
Mario Oliverio, e il presidente della Provincia di Cosenza, Mario
Occhiuto.
“Finalmente i presunti responsabili del triplice delitto mafioso
avvenuto a Cassano allo Jonio il 16 gennaio dell’anno scorso
che determinò la morte del piccolo Cocò, di suo nonno Giuseppe Iannicelli e della sua convivente marocchina, sono stati
individuati e assicurati alla giustizia grazie alla costanza e alla
determinazione dei Carabinieri del Comando provinciale di
Cosenza e dei Ros, coordinati dalla Dda di Catanzaro, a cui rivolgiamo il nostro doveroso apprezzamento”. È quanto scrive
il presidente della Regione, Mario Oliverio.
Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con i mezzi e
gli strumenti a nostra disposizione per debellare definitivamente un fenomeno che infanga la nostra terra ostacolandone la crescita e offendendo la generosità, l’onestà e la
laboriosità della nostra gente. Nel ringraziare ancora una volta
quanti si impegnano e lottano quotidianamente per affermare legalità, trasparenza e rispetto delle regole su tutto il nostro territorio regionale, annunciamo sin da ora che la Giunta
regionale della Calabria si costituirà Parte Civile nel processo
che scaturirà dalle indagini contro gli assassini del piccolo
Cocò”.
“La tragedia per la morte di Cocò ha sconvolto non solo il territorio di Cassano e della nostra provincia, ma quello dell'intera nazione. Niente potrà lenire quell'enorme dolore che la
morte di un bambino innocente, di soli tre anni, ha lasciato
nella sua famiglia e in tutti noi. Ma la giustizia può lenire in
parte tanta sofferenza. Per questo non possiamo che congratularci con gli inquirenti che hanno dato un volto ai suoi brutali assassini, che hanno ucciso insieme al piccolo Cocò anche
il nonno Giuseppe Iannicelli e la sua compagna Ibtissam
Touss”. Così il Presidente della Provincia Mario Occhiuto commenta la notizia degli arresti dei presunti assassini del piccolo
Nicola Campolongo, del nonno e della sua compagna, in
quella che è stata definita la strage di Cassano.
Il Presidente, inoltre, annuncia che la Provincia si costituirà
parte civile al processo che sarà avviato al termine dell'inchiesta. “Mi congratulo – ha detto ancora Occhiuto - con il lavoro svolto dal Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio
Lombardo e il suo aggiunto Vincenzo Luberto, con il comando
dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza
e con tutte le forze dell'ordine che, ogni giorno tra mille diffcoltà, lavorano per onorare la giustizia combattendo contro
la criminalità. Apprendiamo che le indagini non sono ancora
concluse – afferma il Presidente della Provincia – e ci auguriamo che presto tutti i responsabili di questa terribile strage
possano essere assicurati alla giustizia”.
Pubblicità sul Diario
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IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 8
La grande giornata d’autunno della Fai Marathon
Anche a Castrovillari, il 18 Ottobre,
partirà l’edizione 2015 della FAI MARATHON, il grande evento nazionale a
sostegno della campagna di raccolta
fondi “ Ricordiamoci di salvare l’Italia”.
La FAI MARATHON è una passeggiata
non competitiva, una “ maratona culturale a tappe”, articolate intorno a
percorsi a tema con visite guidate, che
faranno riconoscere luoghi che la
quotidianità della nostra vita ci ha abituati a non vedere più con attenzione.
Per domenica 18 ottobre, i luoghi da
rivisitare sono il Castello Aragonese,
pur interessato all’interno da lavori di
restauro; la basilica di S.Giuliano, anch’essa interessata da lavori, ma visibile; e la Madonna del Castello, bene
prezioso e minacciato da una frana
immensa, intorno al quale non abbiamo, noi del FAI, mai smesso di
tener desta l’attenzione, come cifra
identitaria e bene simbolico della nostra comunità. La durata delle attività
sarà di due ore al mattino, dalle ore 10
alle ore 12, ed il pomeriggio, dalle ore
Castrovillari piange l’avvocato Roberto Falvo
E’ morto, dopo una lunga battaglia con la sua malattia,
l’avvocato Roberto Falvo, autentico principe del Foro,
cresciuto nelle aule di giustizia accanto a penalisti del
calibro di Eugenio Donadio, fu tra i fondatori e presidente della Camera Penale del Tribunale di Castrovillari.
Fu uno dei protagonisti in veste di difensore nei principali processi di mafia sin dagli anni Settanta, guidato da
principi etici ben saldi nella sua mente relativamente al
rapporto tra etica e professione.
La redazione del Diario si associa al dolore che ha colpito la moglie Anna Ciappetta ed i suoi cari figli Marco
e Roberta, un dolore esteso anche a due comunità,
quella cassanese e quella castrovillarese cui era simbioticamente legato.
16 alle ore 18, con partenza da Piazza
Castello, a gruppi liberi. Le visite guidate saranno illustrate dai giovani del
FAI, che attraverso gli anni sono divenuti parte organica di questa Delegazione, di cui costituiscono l’anima , e
che vivacizzano egregiamente tutte le
manifestazioni con itinerari illustrativi;
i giovani si concentreranno sui luoghi
suddetti, e rimarranno ivi stanziali, ad
attendere i visitatori che vorranno fermarsi.
La giornata , che vede interessati 3500
volontari e 130 città in tutta Italia, è organizzata a Castrovillari dai volontari
della Delegazione FAI Pollino, che
sono cittadini, estimatori dei beni culturali ed ambientali del territorio, tantissime scuole, sospinte dall’entusiasmo di alunni, docenti e dirigenti
scolastici, ed altre associazioni di carattere sportivo, culturale , sociale o
ambientalista, che affiancheranno il
FAI in questa giornata. I Delegati Donatella Laudadio, Gianluigi Trombetti,
Mimmo Sancineto, Franco Caruso e
Roberto Fittipaldi, saranno affiancati
dai soci e dalle scuole socie del Fai,
ossia la Scuola Media, il Liceo Scientifico Statale, il Liceo Classico, il Liceo
Artistico,l’IPSIA, gli Istituti Statali per
Ragioneria e Geometri, l’Istituto Alberghiero; dal gruppo dei giovani del
FAI, che, come detto, sono i protagonisti ; da associazioni quali l’Associazione Giampiero Chiarelli, che ha un
ventaglio d’iniziative nello sport e nel
sociale; dall’Associazione “ Amici del
cuore “ di Castrovillari, associazione di
volontariato ospedaliero nel reparto
di Cardiologia; dall’Associazione Cesare Pozzo, che è un’associazione nazionale di mutuo soccorso
di
carattere sociale; dall’associazione
sportiva A.S.I.; dal sindacato Siulp ,
sempre partecipe di tutte le iniziative
di carattere socio-culturale.
Si invitano vivamente tutti i soci, i cittadini, i giovani, a partecipare ad una
bella passeggiata domenicale collettiva, che farà bene al corpo, ci aiuterà
a recuperare la nostra memoria collettiva, ci farà gustare il meraviglioso
paesaggio della vallata e del Colle, ed
infine ci regalerà il piacere dello stare
insieme.
La Delegazione FAI Pollino
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 9
Un successo sorprendente la lectura Dantis al Caffè letterario
Chiara Bonanno, Riccardo Campanella, Ilenia
Cafarelli, Costanza Colombo, Agostina Fattorusso, Francesca Pastore, sono stati loro i protagonisti indiscussi, per bravura e spontaneità,
nella lettura di passi scelti dell'Inferno, al Lilù
Caffè letterario. Circondati da un affollatissimo
pubblico che, tra le labbra, ripeteva quei versi
sublimi, gli alunni del Liceo scientifico Mattei di
Castrovillari, accompagnati dalle note del violino di Nora Cianci e della chitarra di Davide
Cherubini, loro compagni altrettanto virtuosi,
hanno incantato con le declamazioni della
prima Cantica dantesca, magistralmente seguiti
dalle loro docenti Lucrezia Grima e Milena Fiomia, quest'ultima anche curatrice della collettiva
d'arte dedicata a Dante e del ciclo di incontri di
lettura della Divina Commedia a Castrovillari.
L'obiettivo di divulgare la poesia di Dante fuori
dagli ambienti scolastici e accademici è pienamente riuscito: la gente ha voglia di momenti
culturali e aggregativi come quello di Domenica
11 ottobre e i ragazzi, straordinari tutti, hanno
fatto rivivere ad una platea attenta ed emozionata, formata da tanti giovani, da studiosi, da intellettuali, da curiosi, l'inoltrarsi di Dante nella
selva oscura, il suo giungere alle porte dell'Inferno, il suo incontro con i dannati, tra cui hanno
dominato le figure maestose di Ulisse e del
conte Ugolino. Un' attenzione particolare è stata
rivolta, poi, al V Canto, agli amanti Paolo e Francesca, i cui versi immortali sono stati letti e commentati dalla prof.ssa Maria Zanoni che ha
sorpreso tutti, dedicando l'ultima celebberima
strofa al nostro dialetto e, sì, leggendola proprio
in calabrese. Grande protagonista anche Luciano Maiorano, lettore e commentatore preciso
e coinvolgente dei versi scelti del canto II. Sullo
sfondo delle opere degli artisti Anna Nigro, Marilù Caminiti, Francesca Vena, Roberto Mendicino, Francesco Ortale, Francesco Senise, Grazia
Calabrò, e di una pregevole copia da collezione
della Divina Commedia commentata da Jacopo
della Lana tra il 1323 e il 1328, esposta per l'occasione dall'avv. Gaetano Bloise, l'associazione
culturale Mystica Calabria e Lilù Caffè letterario
hanno davvero colto nel segno, organizzando
l'esclusiva lectura Dantis, con un coinvolgimento e una partecipazione inaspettate. Alla
passione e all'impegno di Ines Ferrante, di Milena Filomia e di Giulia Purcigliotti, alla disponibilità dei titolari del Lilù, Rosangela Purcigliotti e
Giampiero Canonico, il merito di aver organizzato una bella serata grazie alla collaborazione
di più energie, di adulti e di giovani studenti
che, se ben coinvolt,i riescono davvero a dare
tanto. «...E quindi uscimmo a riveder le stelle...»
cita l'ultimo verso dell'Inferno, ma la riuscitissima iniziativa continua Domenica 18 ottobre
alle ore 18.00 con le terzine del Purgatorio, con
altri protagonisti, altri interpreti e altri lettori, accomunati tutti da un unico desiderio: rendere
un doveroso omaggio al padre della lingua e
della letteratura italiana capace, ancora oggi, di
trasmettere emozioni uniche.
Le nuove regioni saranno 12. La Calabria con la
provincia di Potenza diventerà la regione di Ponente
IL DIARIO anno XIII n.28
PAG. 10
ll Senato approva un ordine del giorno sulla riforma costituzionale delle regioni
Il Senato approva un ordine del giorno sulla riforma costituzionale delle regioni: secondo gli
ideatori della riforma (i senatori Pd Raffaele Ranucci e Roberto Morassut ) si ridurranno dodici
e cambieranno nome. Vengono eliminate
quelle a statuto speciale tranne Sardegna e Sicilia.
«Sono venute crescendo, soprattutto al livello
delle istituzioni regionali – si legge nel documento approvato – forme di dispersione della
pubblica amministrazione con sprechi di denaro pubblico e con forme di inquinamento
non controllabili con gli attuali strumenti e sottratte alla stessa autorità regolativa dello Stato
centrale». L`ordine del giorno si propone di
semplificare «l`architettura del regionalismo italiano anche nel numero delle regioni per ridurre
la spesa pubblica, razionalizzare i costi evitando
la proliferazione di troppi centri di decisionali di
spesa e di programmazione» e impegna il governo «a considerare l`opportunità di proporre
anche attraverso una speciale procedura di revisione costituzionale la riduzione del numero
delle Regioni».
L`esigenza di ridurre le Regioni, in effetti, è fortemente condivisa e iniziative si succedono dal
1992, anno in cui una proposta di semplificazione fu lanciata dalla fondazione Agnelli. Ma
ogni riforma si scontra con gli statuti autonomi
e con le resistenze locali. Fatto sta che le regioni
troppo piccole hanno costi maggiori. Si pensi
Solo tre calabresi nel nuovo Senato
ROMA Nel nuovo Senato voluto da Matteo Renzi i
calabresi saranno soltanto 3. Fino a oggi, invece, i
parlamentari regionali eletti a Palazzo Madama
erano 10.
Saranno due i senatori eletti in ben dieci regioni.
Uno sarà un sindaco, l'altro un consigliere regionale scelto dagli elettori. La Lombardia sarà la regione più rappresentata, con 14 senatori.
Il Senato ha approvato nei giorni scorsi, in seconda lettura, la "riforma Boschi". Il testo, una volta
definitivo, sarà sottoposto ai cittadini nel referendum previsto nell'ottobre 2016.
Il voto sugli emendamenti, infatti, si è concluso ve-
nerdì scorso. La riforma passerà ora alla Camera,
che potrebbe concludere l'iter entro fine anno. Poi
il ddl approderà nuovamente sia al Senato sia alla
Camera, per l'approvazione finale, che necessita
del voto della maggioranza assoluta (161 al Senato e 316 alla Camera).
Il nuovo Senato sarà composto da 100 parlamentari, 95 dei quali scelti dalle istituzioni territoriali,
mentre gli altri 5 saranno nominati dal presidente
della Repubblica. Tra i 95 senatori, 21 saranno sindaci, 74 verranno "pescati" nei consigli regionali
sulla base delle volontà degli elettori.
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005
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alla spesa per la sanità, che rappresenta oltre
due terzi dei bilanci: in testa per importi procapite ci sono Bolzano, Trento, Molise, Valle
d`Aosta e Liguria (in cinque contano 3 milioni
di abitanti), tutte con somme oltre i 2.000 euro
a persona; mentre le Regioni con più di 5 milioni
di abitanti (cioè Lombardia, Campania, Lazio e
Sicilia) spendono cifre tra i 1.658 e i 1.887 euro.
Le nuove regioni
Nel progetto di rinnovamento – nella cartina si
vedono confini, abitanti e nuovo nome delle
Regioni – sparirebbe l`autonomia della Valle
d`Aosta, delle due Province autonome di Trento
e Bolzano e quella del Friuli-Venezia Giulia. Solo
due Regioni a statuto speciale, Sicilia e Sardegna, per ragioni geografiche, conserverebbero
i confini attuali. Altre regioni ordinarie sono destinate ad accorpamenti e, in non pochi casi, a
spezzettamenti.
La Liguria sarebbe risucchiata dal Piemonte,
l`Umbria dalla Toscana, l`Abruzzo dalle Marche
(che perderebbero la provincia di Pesaro-Urbino accorpata all’Emilia Romagna), il Molise sarebbe smembrato (Isernia con Ancona,
Campobasso con Bari) così come la Basilicata
(Potenza con la Calabria e Matera con la Puglia).
Lo spezzettamento più drastico colpisce il Lazio:
Viterbo con la Toscana, Rieti con le Marche (ribattezzata regione Adriatica), Frosinone e Latina con la Campania e Roma, rimasta sola, che
sarebbe una sorta di distretto della Capitale, sul
modello degli Stati Uniti d`America, del Distric
of Columbia con la capitale Washington.
Non sappiamo se questo progetto andrà in
porto. Troppe sono le resistenze di carattere politico, economico, culturale e localistico. Molti si
ribelleranno all’accorpamento e al cambio del
nome. resta l’esigenza di ridurre la geografia e i
poteri delle Regioni, veri moloch della spesa
pubblica, se vogliamo rimettere a posto le nostre finanze e rilanciare l’economia e l’amministrazione del nostro Paese.
CIMITERO DEI MIGRANTI, PRESENTATO IL PROGETTO
Il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, ha
presentato ufficialmente e personalmente nei giorni scorsi, agli uffici della
presidenza della Regione Calabria a Catanzaro, il progetto preliminare per la
realizzazione del cimitero internazionale dei migranti. Lo rende noto il leader del movimento Diritti civili, Franco
Corbelli. L'opera, che sarà realizzata insieme al nuovo cimitero comunale di
Tarsia, prosegue la nota, occuperà una
superficie di circa 10.000 metri quadrati.
Sarà possibile accogliere alcune migliaia
di migranti. Il costo complessivo previsto è di quasi 4 milioni di euro. Lo stesso
progetto preliminare, sempre ieri, è
stato spedito dal comune di Tarsia
anche al commissario straordinario per
le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli, che sta seguendo per conto del governo la realizzazione dell'opera, giudicata dal rappresentante del governo «assolutamente indispensabile e urgente, per poter dare una degna sepoltura a tutte le
vittime delle tragedie del mare».
Solo nel 2015, è scritto nella nota, ci sono state oltre 3.100 morti nel Mediterraneo,
tra cui purtroppo anche tantissimi bambini e proprio ad uno di loro, al piccolo Aylan
Kurdi, il bambino siriano di 3 anni trovato senza vita su una spiaggia della Turchia, le
cui immagini choc hanno scosso e commosso il mondo, sarà intitolato questo cimitero. «Dopo l'impegno del presidente della Regione - afferma Corbelli - è arrivato
adesso il momento di passare dalle parole (e promesse) ai fatti. Non bisogna perdere
più altro tempo. Auspico e chiedo che anche il governo e l'Unione europea contribuiscano al finanziamento dell'importante opera. Una cosa è certa: questo cimitero
internazionale dei migranti è non solo una opera di grande civiltà e di immenso valore umanitario universale, ma, come dimostrano purtroppo le continue tragedie del
mare, è assolutamente indispensabile e urgente per dare una degna sepoltura a tutte
le vittime dei tragici naufragi e per cancellare così la disumanità di quelle salme, senza
volto e senza nome seppellite, con un semplice numerino, in tanti sperduti cimiteri».
Castrovillari è diventato un
paese di sporcaccioni incivili?
Castrovillari era un paese civile ora è diventato un paese
di sporcaccioni incivili.Tornando da scuola, mentre aprivo
il portone,ho sentito un cattivo odore.Mi sono avvicinata
alle fioriere che sono ai lati del portone della mia casa ed
ho visto per terra feci umane. Sono rimasta allibita e disgustata.Non bastano le cacche dei colombi, le cacche
dei cani che padroni indegni di essere chiamate persone
portano a sporcare davanti ai portoni altrui , ora anche
quelle umane.
Non ho parole per esprimere la mia rabbia, il mio voltastomaco. Sono stata costretta a lavare con candeggina
tutta la strada antistante casa mia con detersivo profumato. Ora dico basta, in questo paese si sta esagerando.
E' un immondezzaio!! Per le strade si vedono sacchetti di
immondizia lasciati lì alla mercè dei cani randagi e dei
topi; si deve camminare facendo la gimcana perchè si rischia di scivolare sulla sporcizia dei cani-Topi che escono
dai tombini o dalle case vecchie abbandonate.Ma le feci
umane no, non le accetto proprio.
Ma stiamo tornando indietro?Signor Sindaco bisogna
prendere provvedimenti subito.C'è necessità di mettere
videocamere in alcuni punti strategici del paese.Sono
proprio disgustata da questo andazzo; mi pare che
ognuno fa ciò che vuole senza avere rispetto per gli altri.
Le chiedo di far intervenire i vigili urbani nel controllare
se le persone che portano a passeggio i loro cani si portino dietro paletta e sacchetto. Non intendo più pulire la
strada di casa mia,o passeggiare con gli occhi bassi per
evitare di calpestare i bisogni dei cani.
Maria Laura Celli
Il teatro per l’Avis al Ciminelli
L’Avis Comunale di Castrovillari ha organizzato per sabato 17 ottobre, alle ore 17,30 al Cinema Teatro Ciminelli
lo spettacolo teatrale “Non si può cavar sangue da una
rapa”. Si tratta di un monologo brillante in cui l'attrice
porta in scena la sua storia di bambina americana (figlia
di calabresi) affetta da anemia mediterranea, delle peripezie per capire ed affrontare la cura negli States, dei problemi legati alle continue trasfusioni di sangue in Italia
dove vive. Il tutto con autoironia.
Azione cattolica
Giornata Diocesana Unitaria
Tutta l’Azione Cattolica diocesana si ritroverà insieme, domenica 18 ottobre, dalle ore 9, per riflettere e pregare insieme per il nuovo anno pastorale, attraverso un
discernimento comunitario.
“Ci sta a cuore andare incontro all’uomo” è lo slogan
scelto per accompagnare i partecipanti alla giornata che
è di formazione unitaria e che si svolgerà nel Seminario
diocesano “Giovanni Paolo I” di Cassano all’Ionio.
L’incontro è rivolto ai giovani (18-30 anni) e agli adulti, in
particolare agli educatori ACR, agli educatori giovanissimi e giovani, agli animatori dei gruppi adulti, ai membri delle équipe diocesane e ai membri dei consigli
parrocchiali. Ed anche coloro che vogliono vivere un momento formativo e di conoscenza dell’associazione.
E’ previsto pranzo a sacco ed un contributo per l’organizzazione della giornata di soli € 2,00.
LETTERE & NEWS
IL DIARIO anno XIII n.28
PAG. 11
Gli artificieri della “Manes” a Brindisi
Nei giorni scorsi a seguito di un ritrovamento casuale di un oggettometallico, durante dei lavori agricoli in Contrada Pigna
Flores, nel territorio di Brindisi, un Nucleo Artificieri dell'Esercito è stato inviato in ricognizione nella zona.
I Guastatori della Caserma "Manes" di Castrovillari, giunti sul
posto alle prime ore del mattino, hanno constatato che l'oggetto era una granata d'artiglieria antiaerea, contenente oltre
500 grammi di Tritolo ed era in condizioni di conservazione
pessime, avendo anche la spoletta tranciata.
Con la collaborazione della Polizia Municipale ed il supporto
sanitario della Croce Rossa Militare di Bari, il 1° Maresciallo Cipriano, ha predisposto un sito di brillamento in un campo arato
adiacente al luogo di rinvenimento e coadiuvato dall'Operatore Sergente Maggiore Aversa, con il contributo del CM Mazza,
hanno rapidamente messo in sicurezza l'ordigno, lo hanno rimosso, innescato e dopo circa 40 minuti di lavoro ed oltre 20
sacchi di terra pressata, hanno effettuato un brillamento controllato.
La granata antiaerea, da 76mm di origine italiana, probabilmente esplosa da una delle numerose batterie antiaeree a difesa dell'Aeroporto di Brindisi in periodo bellico, ha brillato
regolarmente, confermendo tutta la sua letalita' ma senza provocare alcun danno e senza proiezione alcuna di schegge.
Successivamente gli specialisti della 2^ Compagnia Guastatori
Centro Sociale L’amicizia
Tra tradizioni e sapori
torna la Festa dell'uva
Anche quest'anno il Centro sociale “L'amicizia” ha voluto festeggiare la chiusura della vendemmia con la tradizionale
Festa dell'Uva.
Una serata ricca di tradizione , musica ,balli profumi e sapori
il tutto incastonato nel bellissimo salone del centro che per
l'occasione era pieno di gente che ha omaggiato la vitivinicoltura che tanta parte gioca nel paesaggio e nell'economia
castrovillarese. Abbiamo voluto far rivivere nel nostro piccolo
i valori di una volta ,le tradizioni che non possono morire che
vanno tutelati e valorizzati affinché le nuove generazioni non
dimentichino le loro radici. La serata si è chiusa con balli tradizionali e canti che si facevano nei campi durante la vendemmia. Il tutto, preparato dalla direttrice Angela Rizzuto.
con l'aiuto di alcuni soci, e come sempre hanno fatto centro.
Un autobus d’altri tempi
Bisogna essere cieco per non vedere che in questa Città circola un Autobus datato per il trasporto urbano. È un Autobus
sempre vuoto, il cui servizio per i cittadini è praticamente inutile e dispendioso da parte dell’Amministrazione Comunale.
Vedere circolare un Autobus vecchio, sbiadito, vuoto, lungo e,
probabilmente non a norma, un Autobus che ostacola anche
il traffico per la sua grandezza che disturba anche l’occhio di
chi lo guarda, mi sembra di essere tornato indietro di 50 anni.
La Città ha bisogno di un moderno minibus di ultima generazione per offrire un servizio modesto e decoroso. Pulire la
Città è segno di civiltà.
Pinuccio Vizzi
dell'11° Reggimento Genio, hanno rimosso tutti i materiali impiegati, le schegge, infine e prima di abbandonare la zona,
hanno riportato il terreno utilizzato per le attivita', alle condizioni iniziali, in osservanza alle leggi ambientali.
I Nuclei Artificieri inquadrati nella Compagnia Guastatori di Castrovillari e dell'11° Reggimento Genio, inseriti nella Brigata "Pinerolo", sono impiegati quotidianamente in attivita' a supporto
delle municipalità evidenziando le caratteristiche uniche dei
Reggimenti Genio di operare in ambienti "combat" in ogni
zona del mondo ed in favore delle Prefetture e delle popolazioni, per esigenze che vanno dalla neutralizzazione degli ordigni bellici inesplosi, fino al supporto in operazioni di
pubbliche calamità.
Istituto V. Veneto
Alcune precisazioni sulla
scomparsa di Suor Danila
In riferimento a quanto pubblicato circa la scomparsa di Suor
Danila e le osservazioni risentite nei confronti del “ V. Veneto “
e della Comunità delle Suore, occorre precisare che la notizia
della dipartita al Cielo della compianta Suora è ivi pervenuta
solo il 4 agosto, dopo la morte avvenuta il 7 luglio !
Infatti, come accade da qualche anno, le Suore residenti nell’Istituto, nei mesi estivi, a decorrere dalla fine di giugno, prestano Servizio in varie Case del Nord Italia e fanno ritorno a
Castrovillari soltanto alla fine di agosto.
Pertanto il decesso di Suor Danila è stato comunicato dalla
Suore della Comunità di Villapiana, esclusivamente, alla Casa
Madre di Torino che, all’epoca, stava vivendo un periodo di assoluto raccoglimento per l’elezione della Madre Generale.
Comunque, non appena venuti a conoscenza del triste
evento, abbiamo pubblicato la notizia ed il cordoglio del “ V.
Veneto “ sulla pagina Facebook del nostro Istituto che è stata
visitata, per l’occasione, da ben 1604 persone !
Il 20 settembre, inoltre, è stata celebrata, nella Cappella dell’Istituto, per l’unico, vero ricordocristiano “ post mortem “, una
S. Messa in suffragio della carissima, umile ed ingenua, Suor
Danila, anche in ringraziamento dei suoi circa 40 anni spesi al
Servizio dei bambini e della Comunità Castrovillarese.
La sentivamo spesso, anche dopo il suo trasferimento, soprattutto per accertarci del suo precario stato di salute : l’unico
suo rammarico era quello di essere stata abbandonata da alcuni suoi amici di Castrovillari da Lei, nellasua ingenuità, beneficati più volte !
La Comunita’ Delle Suore
La Direzione
CEDESI ATTIVITA’
AVVIATISSIMO ATELIER
DI ABITI DA SPOSA
A CASTROVILLARI
PER INFO: 349.7944941
IL DIARIO anno XIII n.28 PAG. 12
Il vescovo anti trivelle che cerca casa ai migranti
DA IL MANIFESTO
Sabato 10 ottobre, sul quotidiano comunista “il Manifesto” è apparsa una
lunga intervista, realizzata dal giornalista, Claudio Dionesalvi al vescovo della
Diocesi di Cassano, mons. Francesco Savino. Il vescovo, successore di mons. Galantino a Cassano Ionio, ha messo a
disposizione dei profughi 12 immobili
della Diocesi: «Se aggiungi un posto a
tavola nessuno muore di fame e nessuno protesta. Provare per credere…». E
sulla minaccia petrolifera nello Jonio:
«La Calabria, già troppo “sfigurata”, attende di essere “trasfigurata” da un
nuovo umanesimo»
«Dalla parte degli scartati, dei rifiuti
della società». È abituato a parlare
chiaro e a camminare in basso il
nuovo vescovo di Cassano Ionio, in
provincia di Cosenza, una delle diocesi
più antiche d’Italia. Vietato chiamarlo
«Eccellenza». Lui è Don Ciccio Savino,
successore e continuatore di quel
Nunzio Galantino, attuale segretario
della Cei, che per aver predicato l’accoglienza ai migranti sta facendo
tanto arrabbiare il leghista Salvini.
Don Ciccio ha impiegato pochissimo
tempo per farsi amare dai fedeli della
piana di Sibari. Straordinaria l’empatia
che si è creata tra lui e i non credenti,
soprattutto con le associazioni ambientaliste e quelle impegnate nel sociale. Il vescovo Savino si è schierato
subito contro il progetto di trivellazioni petrolifere nello Jonio. Dopo
aver aperto un costruttivo dialogo con
la Rete Associazioni Sibaritide e Pollino in Autotutela, ha radunato tutti i
sindaci del comprensorio. Insieme
hanno ribadito che il territorio è uno
dei più produttivi del Mezzogiorno e
può contare su ben altre risorse, come
l’agricoltura e il turismo. Non c’è bisogno di consegnarlo all’azione devastante delle multinazionali petrolifere.
Poi, pochi giorni fa, un’altra iniziativa
forte, stavolta in tema di accoglienza
ai migranti…
Don Ciccio, lei ha avviato un censimento degli immobili vuoti di proprietà della Diocesi di Cassano per
assegnarli a profughi e rifugiati.
Quanti sono gli immobili e in base a
quale criterio intende assegnarli?
Nella Diocesi di Cassano all’Jonio, ci
siamo lasciati interpellare dall’invito di
Papa Francesco di accogliere una famiglia di profughi in ogni parrocchia
l’accoglienza della prima ora, anche la
progettualità che è finalizzata all’integrazione. Non è sufficiente che ogni
parrocchia accolga una famiglia ma
occorre che l’intera comunità parrocchiale, e qui nella Diocesi di Cassano
ogni parrocchia comprende spesso
l’intero paese, apra il suo cuore offrendo l’opportunità di imparare la lingua italiana, accogliere i bambini nella
scuola, inserirsi nel contesto socio-culturale nella dinamica del mutuo-soccorso.
come segno di attenzione alla tragedia epocale che coinvolge ormai popoli in fuga da regimi dittatoriali.
Governare l’emergenza “rifugiati” non
è semplice, né può ridursi soltanto a
qualche azione straordinaria, ma richiede anche una ricognizione delle
disponibilità: le parrocchie e le strutture già abilitate all’accoglienza sono
state chiamate ad un censimento che
finora ha rilevato un numero di 12 immobili. I criteri di assegnazione dei
posti disponibili saranno condivisi con
la Prefettura.
non teme di divenire bersaglio
degli attacchi di coloro i quali sostengono che bisognerebbe aiutare
prima i “nostri” poveri?
Ogni azione ci espone a giudizi positivi e negativi e questo non può bloccare le nostre decisioni. I poveri del
territorio non sono esclusi, e non si
sentiranno esclusi, se i ricchi, coloro
che posseggono una casa che non
abitano, si lasciano conquistare dalla
misericordia con cui Dio si china su
ciascuno e che ci avvolge teneramente suscitando gesti di misericordia verso chi è bisognoso. Tutti
dobbiamo impegnarci ad essere misericordiosi con chi è affamato, con chi
non ha abiti, con chi non ha una casa,
con chi cerca un posto per vivere lontano dai bombardamenti e dagli attacchi militari. Quando si aggiunge un
posto a tavola, nessuno muore di
fame e nessuno contesta: provare per
credere…
Cosa pensa di giovani come gli operatori di Casa la rocca CiDis onlus
che a Cassano ionio, da anni, lavorano in prima linea a sostegno dei
migranti?
Tanti giovani e meno giovani, come gli
operatori di Casa La Rocca Onlus di
Cassano, operano a sostegno dei migranti in maniera ammirabile. Li ho conosciuti e ne ho apprezzato la
passione e soprattutto la creatività
che consente loro di progettare, oltre
in diversi suoi pubblici interventi ha
denunciato il rischio che la crescente ventata xenofoba possa impadronirsi anche delle intelligenze
più tolleranti e aperte. Quali sono le
cause di questa ondata di paura nei
confronti del “diverso”?
L’intolleranza xenofoba nasce dal timore di perdere il potere sulle nostre
cose, sui nostri diritti, sulla salute e la
sua difesa. Quando il diverso è lontano da me e posso guardarlo a distanza, posso tollerarlo ma se si
avvicina e corrompe il mio spazio vitale, allora non mi va più bene. Quello
che è mio non si tocca. Ma la chiusura
di difesa, di me stesso e della mia vita,
delle mie prerogative, ci chiude in un
egoismo asfissiante in cui ciascuno rischia di soffocare e di rimanere vittima
di violenza. Se l’acqua scarseggia, la riduzione delle pretese di ciascuno è
più opportuna della pretesa di proprietà di qualcuno perché si tratta di
un’appropriazione indebita, ottenuta
con la sopraffazione e con la violenza
cui seguiranno altre violenze, cioè la
guerra. Ciò vale per tutte le risorse naturali e non solo. Per questo ci può essere salutare riflettere sul nesso
povertà-giustizia-ecologia su cui insiste l’enciclica papale Laudato si’. Il disastro
ecologico,
il
disastro
antropologico e il disastro sociale
sono strutturalmente interconnessi.
il vescovo nunzio galantino, suo
predecessore alla guida della diocesi di Cassano, ha lasciato un
segno indelebile nelle coscienze
degli abitanti della sibaritide, per la
sua forte volontà di avvicinare la
chiesa alle famiglie indigenti e ai
non credenti, per la scarsa disponibilità a sottostare ai formalismi del
notabilato locale, infine per aver ottenuto la visita di papa Francesco.
Come intende farsi continuatore
dell’apostolato di galantino?
Con don Nunzio Galantino condivido
la prossimità radicale a Gesù Cristo e
alla sua Chiesa, la prossimità al popolo
di Cassano, i tratti salienti di una linea
pastorale che si può racchiudere nelle
parole «pati humana» e «pati divina»
e, soprattutto, il Vangelo su cui si
fonda la continuità del mio ministero
episcopale con chi mi ha preceduto.
È d’accordo col segretario della Cei
quando strapazza la classe politica
italiana?
Mettersi alla sequela di Gesù, essere
suoi discepoli in missione, comporta
anche il parlare “chiaro” con gli uomini
di potere scegliere sempre e dovunque di comunicare con “parresìa” ciò
che lo Spirito suggerisce. Con il Segretario della Cei non si può dissentire
quando richiama i cattolici ad una presenza caratterizzante, alla testimonianza martiriale nelle istituzioni civili
e nelle politica. Anche il cardinale Bagnasco, ha condiviso e sostenuto le dichiarazioni di monsignor Galantino. E
poi stiamo attenti a non strumentalizzare parole ed espressioni, come
spesso accade da parte dei giornalisti
che utilizzano “parole” estrapolandole
dal contesto per attribuire un significato non certo originario. Un esempio
per tutti: al Meeting di Comunione e
Liberazione tenutosi a Rimini nel
mese di agosto, don Nunzio Galantino
svolge la sua relazione trattando di antropologia, in particolare sul senso del
limite e il fascino delle frontiere, e i titoli di molti quotidiani riportano a caratteri cubitali che ha parlato di
politica!
Cosa pensa di opere come le trivellazioni petrolifere che stanno per
essere effettuate nel territorio della
sua diocesi, lungo la costa jonica?
Speriamo che vengano bloccati i progetti di trivellazioni petrolifere sulle
coste dello Jonio e dell’Adriatico. La
Calabria, il nostro territorio, che è già
stato troppo “sfigurato” delle sue bellezze naturali per scopi di speculazione di varia natura, attende di essere
“trasfigurato” da un nuovo umanesimo che permetta di ricentrare la
convivenza umana sull’economia di
comunione e non più sull’egemonia
del dio-denaro e del profitto massimizzato.
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 13
Grande festa a Frascineto per
“Mister baby bello d' Italia 2015"
Grande festa a Frascineto per celebrare il recente successo del giovanissimo Antonio Bellusci che a soli 4 anni si è aggiudicato il concorso nazionale " Mister baby
bello d' Italia 2015". Alla festa insieme a parenti ed amici, hanno partecipato alla serata con Antonio anche i patron della Kermesse ,che quest' anno si è conclusa a
Roma , Franco e Giulio Buccinà e Anna Patania, la scuola di danza " Centro Arte e Movimento" di Frascineto, il gruppo folk "Castrovillarum Sound", il cantante Leo Bruni,
la violinista Beatrice Limonti, il chitarrista Niccolò Trivieri e la giovane artista ,cantante, Maria Cristina Imbrogno,nonchè in Sindaco di Frascineto, dott. Angelo Catapano con la sua amministrazione. Passerella di belli,visto che insieme ad Antonio
c'era anche il vincitore del concorso nazionale "Mister belli d'Italia ", Emanuele Iodice
di Torre del Greco e la" Miss Provincia di Cosenza" Rosalia Bulgarino.Tante risate,
momenti di spettacolo e riflettori puntati su Antonio che adesso si gioca una
grande chance per sfondare nel mondo dello spettacolo.
La Mostra Pionieri del Pollino conquista le giovani generazioni
Ok è fatta! FATTA! Anche a Castrovillari, questo
benedetto libro “Montagne.. Immagini e appunti di viaggio” è stato finalmente presentato
alla Collettività. Mi ha onorato tanta gente …
veramente tanta ed anche molto qualificata!
Ero incredulo e quasi sbigottito, ma smisuratamente felice!
Eccezion fatta per il Diario, cui resto molto grato,
inspiegabile la latitanza dei diversi “media” locali, nonostante il bellissimo comunicatostampa
diramato
dall’Amministrazione
Comunale di Castrovillari. Tutto sommato…
forse è stato meglio così!
I relatori, nonché il folto pubblico intervenuto,
si sono spesi in bellissime parole e apprezzamenti verso la mia persona e verso questo
nuovo libro, che mi hanno commosso e gratificato fino all’inverosimile e li ringrazio tutti sinceramente, dal profondo del cuore.
Il volume è stato giudicato dalla Collettività un
utile veicolo di informazione e di promozione
delle bellezze naturalistiche del Pollino… Ciò è
quel che conta per davvero e suffraga che
l’obiettivo che mi ero prefisso è stato centrato!
Ringrazio tanto Ines Ferrante, per il suo puntuale resoconto dell’incontro culturale e i suoi
apprezzabili spunti riflessivi, che mi inorgogliscono non poco.
Soddisfazione anche per la mostra “Pionieri del
Pollino”, riallestita con tanto amore, e per due
giorni tristemente deserta, s’è d’un tratto insperatamente animata di visitatori che contano ... i
giovani!
Ben 10 scolaresche, rivenienti dall’Istituto Comprensivo “V. Veneto”, dalle Scuole Primarie “S.
Medici” e “Villaggio Scolastico”, dagli Istituti Secondari di 1° grado “E. De Nicola” e “G. Fortunato”, scortate dai rispettivi docenti, l’hanno
visitata ed apprezzata.
Hanno ricevuto notizie e delucidazioni sui Pionieri del Pollino, quell’intrepido manipolo di giovani leve degli anni ’50, che tentarono per come
poterono, di porre il nostro Pollino all’attenzione
dell’opinione pubblica locale e nazionale, per favorirne la valorizzazione, i quali fanno onore alla
nostra Città e perciò degni di essere ricordati e
celebrati attraverso una mostra fotografica.
E’ stato rivolto loro un caldo invito ad amare e
rispettare la natura e visitare le nostre montagne. E’ stato donato ad ogni ragazzo un libretto
di riflessioni sulla Mostra, su cui poter sviluppare
un componimento in classe, una mappa del
Parco per individuare le montagne ed una collana di filmati sulle montagne dell’intero Parco,
per innamorarsene ed andarne alla scoperta.
Anche l’intera compagine del Consiglio Comunale ha voluto onorarla, con i sinceri complimenti del Sindaco Lo Polito e di tutti i Consiglieri
ed Assessori. Profondamente gratificato e soddisfatto per la giovevole e riuscita iniziativa, assieme all’intero “staff direttivo” del CAI di
Castrovillari, sentitamente ringrazio tutti quelli
che, visitandola, hanno ritenuto fosse una proposta valida, istruttiva, rievocativa delle nostre
radici e degna perciò di una qualche attenzione.
Mimmo Pace
Parcometri: più tolleranza!
Il Sindaco del Comune di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha scritto alla ditta che gestisce i parcometri in città, chiedendo di
provvedere immediatamente all’inserimento
della frazione oraria e a dare impulso alla stipula degli abbonamenti. La sollecitazione
scaturisce dopo l’incontro che la Ditta ha
avuto con i consiglieri comunali su tale argomento. Il Sindaco ha inoltre rappresentato,
alla Ditta, l’esigenza di avere un atteggiamento meno rigido nei confronti dei cittadini
che utilizzano il servizio, quanto meno con riferimento al tempo di stampa del tagliando
della sosta. Come dire un po’ di elasticità per
qualche minuto in più non guasta in attesa
di indicazioni che aiutino a creare il servizio.
L’invito, in attesa proprio della installazione
della frazione oraria, parte dalla constatazione che sarebbe ragionevole oltre che giusto avere pazienza verso chi “sgarra” qualche
minuto sulla sosta a pagamento. I commercianti, nel frattempo, chiedono che l’abbonamento stipulato per parcheggiare l’auto
nei pressi della propria attività. non venga
fatto per targa, così come avviene, bensì per
attività commerciale, ovvero un’attività familiare gestita da marito e moglie che parcheggiano l’auto in due distinti e diversi momenti
della giornata non può pagare due abbonamenti. Stesso disagio per commessi e addetti
alle attività commerciali e di servizio della
città, nei confronti dei quali andrebbe stipulato una sorta di abbonamento sociale a
minor costo.
DAI CENTRI DELLA ZONA
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 14
Saracena/Si discute di acqua
pubblica con padre Zanotelli
Civita/ Firmata la convenzione per l’affidamento
del rifugio Colle Marcione
Acqua pubblica, Saracena è sempre più un caso nazionale.. Continua ad essere citato ed indicato, infatti, come
la strada alternativa possibile rispetto alle intenzioni del
Governo Nazionale (con lo Sblocca Italia) di creare mega
ed unici ambiti regionali e di affidare la gestione di questo bene fondamentale a tre grandi gruppi privati al
Nord, al Centro ed al Sud. E l’esperienza virtuosa del Paese
del Moscato Passito, il primo ad aver anticipato l’esito del
referendum del 2011 e nel quale la gestione del servizio
idrico integrato è nelle mani dell’Amministrazione Comunale a beneficio della popolazione, approda adesso
anche in Parlamento grazie al Movimento Cinque Stelle
che nei prossimi giorni inviterà il Sindaco Mario Albino
Gagliardi ad un’iniziativa ad hoc nella Capitale.
Gestire il ciclo integrato dell’acqua senza il coinvolgimento di società private e perseguire la battaglia per la
tutela dei beni comuni, non solo è possibile ma resta economicamente vantaggioso.
È stato, questo, il leit motiv dell’ultima partecipatissima
tappa di Gagliardi, invitato questa volta a Ceccano, in provincia di Frosinone, dal M5S cittadino.
All’incontro (svoltosi sabato 10 ottobre) dal titolo Acqua
Pubblica, si può! sono intervenuti anche Severo Lutrario
del Comitato Provinciale Acqua Pubblica di Frosinone,
Gaia Pernarella e Luca Frusone, rispettivamente Consigliere Regionale e Parlamentare del Movimento 5 Stelle
che resta, ad oggi, l’unico partito nazionale ufficialmente
e concretamente schierato a tutela di questo bene fondamentale.
Gli attivisti del locale Meetup hanno sottolineato che
l’adozione del modello Saracena anche a Ceccano (nessun utile per il comune, nessuna esternalizzazione del
servizio e quindi nessun costo finanziario aggiuntivo) costituirebbe una vittoria per tutti e permetterebbe finalmente, di liberarsi davvero del Gruppo Acea Spa (una
delle principali multiutility italiane ed il primo operatore
nazionale nel settore idrico). A tal fine è seguita una massiccia raccolta di firme per presentare una proposta alternativa alla locale amministrazione. Nel corso del suo
intervento, più volte interrotto da applausi,Gagliardi ha
colto l’occasione per ribadire la sua totale disponibilità a
fornire, sulla gestione dell’acqua, consulenza gratuita
anche al collega di Ceccano.
La tappa laziale del tour nazionale per l’acqua pubblica,
iniziato oltre un anno fa dal Primo Cittadino, segue l’importante incontro di Napoli insieme al collega Luigi De
Magistris e quelli in Sicilia e Piemonte che hanno definitivamente consacrato Saracena come interlocutore privilegiato del Forum Nazionale Acqua Pubblica promotore
di numerosi incontri in diverse regioni.
Il prossimo momento pubblico di sensibilizzazione si
terrà proprio nella comunità del Pollino. All’incontro dal
titolo Tutela Beni Comuni, acqua pubblica si può, si deve!
in programma sabato 17 alle ore 17 nella Sala Consiliare
cittadina, oltre al Primo Cittadino, parteciperanno anche
Padre Alex Zanotelli, rappresentanti del Coordinamento
Regionale Acqua Pubblica Bruno Arcuri, il Sindaco di Carlopoli (CS) Mario Talarico ed il Sindaco di Cinquefrondi
(RC) Michele Conia
(Fonte/Lenin Montesanto
Comunicazione & Lobbying)
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Lunedì 12 ottobre, presso il Palazzo Castellano sede del Municipio di Civita, è
stata firmata la convenzione per l’affidamento del rifugio “Colle Marcione”.Sito
nel comune di Civita nell’omonima località,di proprietà dell’ex Comunità Montana in data 15 maggio 2015 con un
protocollo d’intesa siglato tra l’azienda
Calabria Verde e il comune di Civita è
stato affidato a quest’ultimo l’utilizzo di
detta struttura previa apposita qualificazione. La convenzione è stata sottoscritta tra il Comune di Civita, guidato dal
sindaco Alessandro Tocci, rappresentato
dal responsabile dell’Ufficio Tecnico
geom. Giuseppe Palazzo, l’Ente Parco Nazionale del Pollino rappresentato dall’On.
Domenico Pappaterra in qualità di Presidente e il CAI sezione di Castrovillari,rappresentato da Carla Primavera in qualità
di Presidente. La convenzione stabilisce
la concessione i n uso gratuito dell’immobile al CAI che sarà oggetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’area
circostante con i fondi stanziati dall’Ente
Parco Nazionale del Pollino, per un importo di € 50.000,00,affinchè sia resa fruibile per svolgere attività di pubblico
interesse,nonché attività di studio e ricerca ambientale,così come ha affermato
il Presidente del Parco,con la firma di
questa sera suggelliamo un percorso di
carattere amministrativo per il recupero
funzionale di un edificio di notevole importanza non solo per il comune di Civita
ma anche per il Parco in quanto questa
struttura ha un importanza trovandosi
nel versante calabro dello stesso.Si è
sempre guardato al versante lucano più
attrezzato e organizzato,con il flusso turistico rilevato in questi mesi bisogna
orientare i turisti in queste zone e sicuramente un Ente come il CAI che porta
avanti una professionalità radicata sarà
in grado di immettere queste struttura
all’interno del circuito nazionale .La Presidente del CAI Carla Primavera entusiasta di questo compito affidatole ha
illustrato quelle che saranno le attività
che il CAI intenderà svolgere appena la
struttura sarà completata ,il rifugio sarà
sicuramente un punto di riferimento per
le attività di escursionismo per l’esistenza
di sentieri,un punto di riferimento per le
associazioni presenti sul territorio,attività
formative culturali,ricreative senza scopo
di lucro riguardanti la conoscenza,la promozione,la valorizzazione e la tutela dell’ambiente montano. tutti potranno
usufruire della struttura ha continuato la
Presidente soci CAI e non e il tutto sarà
gestito nel miglior modo possibile. Il nostro obiettivo ha concluso il Sindaco
Alessandro Tocci è quello di mirare allo
sviluppo del territorio ma soprattutto
avere un’adeguata e mirata gestione
delle risorse naturali delle nostra comunità. Crediamo che le finalità comuni del
Comune Ente Parco e CAI consentano di
migliorare la salvaguardia del patrimonio naturale, paesaggistico ed enogastronomico di cui il nostro territorio è
ricco, che lo sviluppo economico sociale
e ambientale del turismo costituisce un
complesso di azioni di rilevante interesse
pubblico, in ragione del sostanziale contributo che tali attività offrono all’economia della comunità, anche al fine di
mantenere stabili i livelli occupazionali
essenziali al contrasto e al contenimento
dell’esodo demografico da dette zone,
specie della popolazione più giovane.
Flavia D’Agostino
Un monello sulla pianta dell’Eden
L’alba del dopoguerra sui tetti del Pollino
E’ il titolo dell’ultimo libro di Carmine Paternostro
Un monello sulla pianta dell’Eden- L’alba del dopoguerra sui tetti
del Pollino
E’ il titolo dell’ultimo libro di Carmine Paternostro, stampato da
Rubettino print per conto di Calabria Letteraria Editrice in maggio 2015.
La prefazione è di Dante Maffia, già medaglia d’oro ricevuta dal
Presidente Ciampi nel 2004 e recentemente proposto
come letterato al Nobel.
L’Autore in passato impegnato su mito, leggenda e storia della Magna Grecia
della Calabria Citeriore e sull’influenza delle civiltà
mediterranee, questa
volta
considera
il
mondo del dopoguerra
nella nostra zona del Pollino.
Lo stesso Autore, autodefinitosi “il monello sulla pianta dell’Eden”, descrive il suo mondo
infantile ed adolescenziale ricco
di avvenimenti e personaggi
d’ogni ceto e cultura, che hanno disegnato la storia del dopoguerra
delle comunità del Pollino. Sulla scena
moranese sono comparsi i De Cardona,
l’eroica suor Scolastica Visentin, il prof.
Felix Raab dell’Università di Melbourne,
vittima in un incidente sul Pollino, l’attentatore di Togliatti, qualche anno prima ospite,
con la famiglia, a Morano per impegno di lavoro del padre e tanta gente del quotidiano che
riprende vita nelle pagine di questo libro.
Carmine Paternostro nato e vissuto a Castrovillari
nel periodo di formazione scolastica, presso nonni e
zii materni, residente a Morano Calabro, ha maturato
la sua crescita in quest’angolo tra i più belli del mondo, esprimendo vivacità ed attaccamento alle verdi colline, vivendo intensamente i momenti di un voluto risveglio dopo un’inutile
guerra.
Riporta così i costumi, la sacralità della famiglia, il duro
lavoro, la ricerca di fortuna lontano, l’avere dopo anni
di privazione ed, infine, il ricordo di chi, rivestito da
milite, non ha più rivisto le zolle della patria natia.
Alle note di umorismo, di sorrisi, di colori che
l’Autore ha inteso delicatamente dipingere, si
aggiungono, quindi, momenti di tristezza in
una realtà varia e mutevole.
Un cenno particolare è dedicato ai personaggi che hanno caratterizzato quei
tempi, storici ed anonimi, destinati al silenzio. Commovente è la conoscenza di
Padre Pio, dopo la morte del fratellino,
le parole scambiate, gli incontri. E
certamente non secondario è stato
l’amore e la riconoscenza, verso gli
educatori di scuola e di vita: zio
Peppino Iacoviello, filatelico, zia
Rosa Minervini della scuola di
Don Sturzo, Suor Chiarina
Maria Varsori, verso la
madre, educatrice severa,
proiettata all’affermazione del figlio attraverso la scuola, verso il
padre, insegnante mite, dolce,
buono, precocemente scomparso come
quei tempi passati e rimpianti.
E’ possibile avere il libro ordinandolo on line tramite: www.Calabria Letteraria editrice.it (tel: 0968 6664201) o in Libreria, oppure direttamente all’Autore che saprà consigliarvi.
TENNIS TAVOLO
Esordio col botto
Esordio col botto per la squadra castrovillarese nel campionato di C1 e in serie D: primo incontro vede il capitano Rosario Lombardi perdere per 3 set a 1 con il forte
atleta reggino Rosario Caiazzo; secondo incontro è la
volta del giovane Antonio Corrado (classe 2002) che
perde al quinto set contro Pasquale Tortorella, il Galaxy
si porta sul 2 a 0 Terzo incontro tocca al giovanissimo
atleta castrovillarese Luca Lombardi (classe 2000) che
magistralmente e con concentrazione batte il forte Giuseppe Neri regalando punti spettacolari al nemeroso
pubblico, si va sotto per 2 a 1. Poi è la volta di Corrado,
che annichilisce Caiazzo in poco tempo vincendo per 3
a 0. Si ritorna in parita. Quinto incontro: esce Rosario
Lombardi ed entra Andrea Longo che perde col reggino Neri , siamo sul 3 a 2 per i reggini, rigioca il giovane
Luca Lombardi che batte Totorella e riporta il Castrovillari in parità sul 3 a 3,. L'entusiamo cresce nella panchina
castrovillarese, gli atleti prendono ancor coraggio e il
settimo incontro viene vinto dal giovane Antonio Corrado con un secco 3 a 0, siamo sul 4 a 3 per i lupi del
Pollino. Riscende in campo Luca Lombardi contro Caiazzo , Luca va sul 2 a 1 poi l' atleta reggino pareggia e
si gioca l'ultimo set. Luca inizia alla grande e si porta sul
9 a 6 giocando concentrato e chiudendo colpi belli..ma
poi esce fuori l'esperienza del veterano Caiazzo che fa
innervosire il giovane con il suo gioco insidioso e si
porta sul 9 pari e chiude 11 a 9. Siamo di nuovo in parità sul 4 a 4. Rimane l' ultimo incontro, l'amarezza della
vittoria mancata per 5 a 3 ricompatta tutto il team castrovillarese dando la carica e la calma giusta ad Andrea
Longo che azzecca la tattica giusta e vince per 3 set a 0
facendo esultare tutti i presenti castrovillaresi con abbracci e gioia. L'incontro è stato diretto dall' arbitro federale Francesco Filomia.
In precedenza era terminato l' incontro di serie D vinto
dal Castrovillari per 5 a 3 contro il San Paolo Apostolo di
Praia a Mare con i 2 punti di Veltri 2 del capitan De Gaio
ed 1 di Catucci . Per il Praia a Mare i tre punti sono stati
segnati dal giovane Vittorio Marcucci che ha indossato
la maglia del Castrovillari per tre stagioni conquistando
anche il titolo di campione regionale categoria allievi
ed ora passato nella società della sua città appena costituita. Presenti sugli spalti oltre al numeroso pubblico
il sindaco Domenico Lo Polito, il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Vico e il delegato del sindaco della
neo costituita polisportiva Luigi Filpo.
Il commento del presidente De Gaio: «È stata una
grande sofferenza la partita in serie C/1 che però ci ha
regalato una grande gioia, dopo che abbiamo temuto
ancora una volta di uscire beffati dall’incontro non raccogliendo quanto si meritava soprattutto per il gioco
espresso dai nostri giocatori.
Sono quindi molto soddisfatto perche’ la squadra ha dimostrando grande compattezza e grande carattere dimostrando sul campo di potersela giocare contro ogni
squadra. Un ringraziamento particolare al numeroso
pubblico presente e complimenti ai nostri avversari per
il far play dimostrato!
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Prima vittoria al Mimmo Rende per il Castro
IL DIARIO anno XIII n. 28 PAG. 15
Mister Viola: «Ho chiesto al direttore sportivo e a tutta la società dei rinforzi»
Dopo la sconfitta di Sambiase è arrivata domenica scorsa la prima vittoria stagionale
al "Mimmo Rende" per il Castrovillari del
Presidente Agostini. A farne le spese un
combattivo e ben organizzato Roggiano di
due ex rossoneri quali il tecnico Maurizio
Perrelli e il Presidente Eugenio Docimo, storico dirigente ai tempi delle vittorie di Ioele.
Alla fine ciò che contava era mettere in
cassa i tre punti per cercare di non distanziarsi troppo dalla vetta. Obiettivo centrato
in virtù anche dei risultati delle concorrenti,
in particolare del pirotecnico pareggio (33) tra Scalea e Cittanovese. 2 a 1 il risultato
finale per la compagine rossonera che in rimonta ha battuto il Roggiano al termine di
una gara non spettacolare e grazie ad un
secondo tempo dove spesso è stato il
cuore a prevalere sulle gambe. Certo, c'è
ancora molto da lavorare, probabilmente
da modificare o da cambiare secondo le
esigenze del nuovo tecnico. Per adesso
però prendiamoci per buona la doppietta
di capitan Musacco (spettacolare il suo se-
condo gol), un secondo tempo combattivo
e l'ottima prestazione del furetto Lombardi,
certamente il migliore in campo. Per il resto
bisogna dare ancora del tempo a Franco
Capitan Musacco, autore di una splendida doppietta
TORNEO “PAESI DEL PARCO”
Viola e al suo staff per poter plasmare e
dare una sua identità a questa squadra alla
quale serve certamente qualcosa in più per
poter aspirare alla vetta della classifica. La
strada è ancora lunga ma la vittoria è certamente la miglior medicina per il futuro,
iniziando magari dalla prossima gara contro la Paolana. Una sfida storica che ci porta
indietro a ricordi indelebili, proprio quando
anni addietro arrivò il tecnico di Taurianova
per costruire quella storica scalata alla serie
D. Che sia di buon auspicio? Vedremo. Le
parole di Viola a fine gara però sono molto
chiare, questa squadra ha bisogno di un ulteriore sforzo da parte della società. Domenica "ho visto una reazione nella ripresa
ed una voglia di essere squadra" afferma
Viola che non ha dubbi sul fatto che "ci
sono molte cose da salvare per le quali bisogna lavorare con attenzione, ed io ed il
mio staff siamo qui apposta" ma la richiesta al Ds Salituro è chiara. "In questo momento i giocatori non trovano la giocata ed
è per questo motivo che ho chiesto al direttore sportivo e a tutta la società dei rinforzi. Adesso sto lavorando con i calciatori
che ho a disposizione ma non nascondo il
fatto di volere altri ragazzi all’interno del
mio gruppo”. Richiesta chiara, per vincere
bisogna fare mercato, senza aspettare
troppo.
Michele Martinisi
Una tripletta di Martino alla prima del Castrovillari over
Per una mattinata, quella di Sabato, si è
seriamente temuto che il battesimo del
Torneo “Paesi del Parco” potesse saltare:
un anticipo di inverno e un clima molto
british in quanto a piovosità avevano
messo in forse almeno metà delle gare in
programma. Poi, le nebbie si sono diradate e il pallone ha iniziato a rotolare fornendo i primi verdetti di campo. Se il
buongiorno si vede dal mattino sarà davvero un bel campionato: il Fuscaldo ha sì
bagnato il suo fresco titolo con una vittoria ma ha dovuto sudare molto contro un
coriaceo S.Umile, che ha destato una impressione certamente positiva al suo debutto. Gli uomini di De Marco hanno
tenuto bene il campo e nel primo tempo,
conclusosi a reti inviolate, avrebbero forse
meritato qualcosa di più. Nella ripresa è
venuta fuori la caratura tecnica del Fuscaldo, passato quasi a metà tempo con il
solito Costanza, bravo ad approfittare di
una ingenuità della difesa ospite. I tirrenici si sono confermati squadra di alto valore specialmente in alcuni singoli,
mentre i bisignanesi non escono ridimensionati dal confronto. Potranno, a nostro
avviso, fare bene. Sempre a proposito di
matricole, convincente pareggio della
Stella Maris di mister Mario Grisolia sul
difficile campo del Terranova: dinamica e
sempre in partita, la squadra jonica ha
giocato un primo tempo davvero degno
di nota non traducendo in molti tiri in
porta la buona circolazione di palla. Uno
zero a zero parziale che ai punti avrebbe
visto premiare più gli ospiti che il Terranova. Nella ripresa, però, la squadra di
Quintieri è venuta fuori bene passando in
vantaggio a dieci minuti dalla fine proprio
con l’esperto bomber. Il rigore di Cesarini,
cinque primi più tardi, ha ristabilito un pareggio che ci sembra la conclusione più
equa per quanto visto in campo. Che il
Terranova sia una squadra tosta e compatta è noto da tempo, che la Stella Maris
facesse una così buona impressione è
stata anche per noi una sorpresa piacevole. Meglio così per il campionato. Convince il Castrovillari che batte nettamente
la Sinco grazie ad un Martino super autore di una tripletta: il cannoniere uscente
evidentemente ha tutta l’intenzione di
confermarsi ed è partito a mille all’ora. Per
la verità, tutto il complesso rossonero è
sembrato ben amalgamato ed equilibrato, con giocatori in grado di fare la differenza in ogni reparto. Crediamo debba
essere annoverato di diritto tra le favorite
per la vittoria finale, specie se manterrà
questa compattezza. Non getteremmo,
nonostante il risultato, la croce sulla Sinco:
in fondo tanti dei calciatori non avevano
mai giocato insieme ed era normale pagare lo scotto dell’esordio contro una
delle migliori formazioni del torneo, almeno sulla carta. Ci sarà tempo e modo di
rifarsi. Nella gara che, almeno alla vigilia,
sembrava molto equilibrata, vince la Fiorito Bisignano contro il Sibari che non può
non mordersi le mani per un calcio di rigore sbagliato quando il risultato era ancora sullo zero a zero.
Con i se e i ma non si fanno le classifiche
quindi interrogarsi su cosa sarebbe potuto essere ha una valenza nulla. I bisi-
gnanesi, va assolutamente detto, hanno
poi legittimato la vittoria conquistata grazie alle reti, nella ripresa, di Laudonia che
prima ha sbloccato e poi ha chiuso la contesa a un minuto dalla fine. Panchine lunghe da entrambe le parti, risultato forse
un po’ severo, almeno nelle proporzioni,
per gli uomini di mister Praino ma va sottolineato che la Fiorito è squadra che darà
filo da torcere a tutti. La rosa appare ben
allestita e l’esperienza accumulata nelle
passate edizioni sicuramente tornerà utile
per disputare un campionato di livello. Bel
pareggio tra Medici 88 e Audace: i cosentini erano in doppio vantaggio grazie alle
reti di Caira e Gueye, ma la doppietta di
Occhiuzzo ha annullato tutto nel giro di
otto minuti. D
ividere meriti di chi era in svantaggio e ci
ha caparbiamente creduto da colpe di chi
vinceva e, forse, si è un po’ rilassato è operazione difficile cui rinunciamo volentieri.
Di sicuro nessuno si è annoiato, anzi molti
si sono divertiti e la gara è finita senza
nessun cartellino giallo: un bel segnale di
correttezza e di spirito costruttivo.
Due formazioni che, almeno inizialmente,
non godono dei favori del pronostico, ma
che hanno dimostrato di potersela giocare.
Ferme al palo Roggiano e Cassano, bloccate da Giove Pluvio e da un campo
adatto per imprese pallanotistiche piuttosto che pedatorie: un peccato, specie
per gli undici che erano pronti e con il
motore caldo. Pit stop ai box e ancora una
settimana di pazienza prima del via.
Gaetano Pugliese
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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO